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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/12/18 in tutte le aree

  1. Non fanno ne bene né male. Esistono in quanto la numismatica contiene una componente commerciale. E quindi all interno del mondo numismatico c è chi ci campa traendone profitto, commerciando. Esattamente come avviene in tutte le altre categorie di beni e servizi. Il fatto che esistano re seller nn fa di per se aumentare i prezzi. Sono le pratiche commerciali scorrette che, nella numismatica come in tutti gli altri settori del commercio, sono da denunciare ed estirpare.
    4 punti
  2. Girando per il comics and games di Lucca non si trovano solo fumetti.
    3 punti
  3. Buonasera a tutto il forum vorrei gentilmente un vostro parere su questa piastra del 1834 in bassa conservazione, ma è un accumulo di metallo o sono veramente 13 torrette grazie a chi mi risponde.
    3 punti
  4. Ho trovato questo...forse qualcosa riferito ai figli della Gallia o Germania ceduti all' imperatore come padrino o come sottomissione ? Augusto era interessato alla Germania non solo come una potenziale minaccia per la Gallia benestante e romanizzata, ma anche come un'area di possibile espansione dell'influenza romana. Nel 15 aC i figli di sua moglie Livia Tiberio e Nerone Claudio Druso avevano annessi la Raetia e il Norico, le province alpine che coprivano la catena montuosa fino al Danubio.Con la conquista di queste terre i Romani estesero i loro territori e conquistarono il controllo delle principali rotte di invasione dalla Germania all'Italia. Seguirono altri impegni di forze romane lungo i grandi confini fluviali del Nord, con Nerone Claudio Druso inviato a Germania e Tiberio in Illiria. Mentre Tiberio portava Pannonia e Dalmazia sotto il giogo romano, suo fratello guidò quattro campagne audaci in Germania tra l'Elba e il Reno. Poco dopo la morte di Druso in un incidente nel 9 aC, Tiberio fu inviato a prendere in consegna la campagna tedesca, che si concentrò principalmente sul controllo solidale delle aree che Druso aveva conquistato tra il Reno e l'Ems. Vinse una vittoria importante, e l'anno seguente ottenne un trionfo, il potere tribunale per cinque anni e il suo secondo consolato.Fatta eccezione per il fastidioso Sugambri, il resto delle tribù tedesche conquistate cercò prontamente la pace, mandando emissari a visitare Augusto, che aveva preso residenza a Lugdunum. Questo denario celebra la conclusione di quella campagna, e sembrerebbe raffigurare la resa dei re tedeschi ad Augusto oa Tiberio, con le tribù sconfitte che offrono i loro giovani come ostaggi. Crescerebbero nei circoli della nobiltà, essendo educati alla maniera romana. Augusto AR Denario. Roma, Lugdunum, 8-7 aC. AVGVSTVS DIVI F, busto laureato a destra / Augusto, a testa scoperta e in toga, seduto a sinistra su una sedia curule su pedana bassa, che estende la mano destra verso una Gallia occulta o tedesca a sinistra, in piedi a destra, con un bambino tenuto in entrambe le mani verso Augusto ; IMP XIII (I) in exergue. RIC 201a; C. 175; BMC Gaul 216. 3,79 g, 20 mm, 7 ore.
    3 punti
  5. Vorrei contribuire anch’io anche se essendo a Londra probabilmente i musei che citerò saranno fuori mano per molti.. in primis il British Museum che ha una collezione sterminata e diverse sale dedicate alla numismatica (con la possibilità di toccare con mano alcuni reperti per porte farsi un idea reale e tangibile). Lo stesso offre un corso estivo di numismatica, che aimè non ho avuto e non avrò la possibilità di frequentare, che permette di visionare e analizzare non solo le monete esposte ma anche di accedere a tutta la loro collezione non esposta. In oltre, per chi volesse, online hanno un catalogo fotografico di gran parte dei loro reperti sia esposti sia non, e qualora le foto non fossero disponibili (hanno più di 9m di reperti) danno la possibilità di richiederle a chiunque. https://www.britishmuseum.org/research/collection_online/search.aspx come secondo museo segnalo la casa di sir John Soane https://www.soane.org/ il quale è stato un grande collezionista del XIX secolo, la sua casa era un museo tipico dell’epoca e non è stata toccata da allora. Tra le varie cose possedeva anche una discreta collezione di monete. in fine la banca di Inghilterra che possiede una discreta collezione di monete e lingotti che vanno dal periodo romano fino ad oggi, oltre a offrire numerose conferenze su monete, azioni ecc.. https://www.bankofengland.co.uk/museum/inside-the-museum tutti e tre i musei citati sono rigorosamente gratuiti (ad eccezione del corso).
    3 punti
  6. Buongiorno @Rocco68e buona domenica a tutti, questa è la mia Piastra del 1848, modello base, nessuna ribattitura, solo graffi di lima e segni di circolazione. Si nota solo sul taglio una leggera rigatura oltre al Giglio e il noto motto in incuso. Pareri e opinioni sono, come sempre, ben accetti.
    3 punti
  7. Segnalo l'uscita dell'ultima fatica di Pietro Magliocca: Nuove considerazioni sulla moneta di Napoli negli anni 1616-1623 e sulle officine monetarie del Regio Arsenale e della Torre dell'Annunziata. D'Amico Editore. Nocera Superiore 2018
    2 punti
  8. Piu' che un Post di argomento specifico , presento una riflessione che avrebbe bisogno di piu' risposte . Da diverse fonti antiche sappiamo con certezza che gli antichi Romani , in particolare quelli possidenti di epoca repubblicana , erano accaniti collezionisti nel senso di possessori di oggetti o beni di lusso e rari quali a quel tempo potevano essere opere d' arte , cioe' : statue , vasellami in metalli preziosi , gemme lavorate e non , quadri , ornamenti preziosi ; insomma tenevano nelle ricche case di Senatori , Consoli e Pretori , tutte quelle opere e manufatti che per la maggior parte provenivano da bottini di guerra , specialmente durante le guerre di conquista di epoca repubblicana e a seguire del primo Impero ; un esempio famoso di possesso di cose rare e preziose fu il caso di Marco Antonio e del suo amore per Cleopatra alla quale voleva offrire un rarissimo Opale , una pietra preziosa a quel tempo rara ed eccezionale , ma questo amore appassionato di Marco Antonio provoco' la disgrazia di un Senatore romano conosciuto e molto rispettato a Roma , il suo nome era Nonio e possedeva una spettacolare collezione di gioielli raffinati e pietre preziose e aveva uno degli Opali più belli mai visti fino a quel tempo . Marco Antonio penso' che non ci sarebbe stato regalo migliore di questo meraviglioso Opale per una Regina quale era Cleopatra , l’ unico inconveniente è che non tenne in debito conto che il suo possessore , il Senatore Nonio , non era assolutamente disposto a cederlo . Marco Antonio offrí ingenti somme di denaro a Nonio che continuava ad insistere su una posizione di netto rifiuto , ma ben conoscendo la tenacia e la caparbietà di Marco Antonio , il Senatore romano preferí andare in esilio pur di rimanere in possesso della gemma e della sua collezione , anche per prevenire ulteriori pericolosi scontri con Marco Antonio . Fu così che Cleopatra non ricevette in dono l´Opale e Marco Antonio rimase ferito nel suo orgoglio ; Roma perse in Nonio uno dei suoi migliori uomini politici , infatti mori' in volontario esilio ad Alessandria senza lasciare il suo amato Opale . Terminata la fase di espansionismo militare stabile , nella prima meta' circa del II secolo , i Romani non ebbero piu' modo di arricchire le loro collezioni private tramite bottini di guerra , quindi proliferarono in tutto l' Impero e particolarmente a Roma , artisti che creavano copie di statuaria antica in marmo e bronzo , mentre artigiani molto valenti producevano tutte quelle opere “minori” che prima venivano predate ai popoli conquistati . Ora , in tutta questa smania di collezionismo , una attitudine probabilmente innata nella maggior parte degli uomini , indipendentemente dall' importanza e valore degli oggetti posseduti , mi sono spesso chiesto se rientrava in questa attitudine anche la numismatica , ovvero il collezionare monete di particolare interesse storico familiare . Onestamente non conosco se in qualche testo classico antico sia presente la notizia che dei Romani antichi tenessero in casa delle monete “fuori corso” antiche , che magari tramandavano in Oro , Argento o Bronzo , fatti o eventi antichi oppure con Imperatori degni di memoria , od anche piu' semplicemente un collezionismo generale di monete senza pregiudizi ; questo tipo di collezionismo numismatico antico potrebbe in parte spiegare il perche' molte monete romane si presentano ancora oggi in conservazione che per definizione moderna sono definite SPL o addirittura FDC , le quali sembrano non aver mai circolato e che in genere sono presenti in quei particolari ritrovamenti che chiamiamo “ripostigli”; praticamente sarebbe come se oggi un collezionista di monete moderne , ad esempio di Euro , le nascondesse e un lontanissimo giorno futuro venissero ritrovate nelle stesse condizioni di FDC in cui furono coniate . Grazie a quanti vorranno esprimere i loro pareri .
    2 punti
  9. Una barzelletta. Nel breve c'è guadagno per una ristretta cerchia alla lunga il rischio "bulbi olandesi" mi sembra altissimo Tale rischio è comunque il rischio di tutti i mercati di nicchia.
    2 punti
  10. Bel quesito,affascinante.I Romani erano affezionati alle loro monete.Durante l'impero vennero ,addirittura,riconiati molti denarii repubblicani.Ma,forse,l'intento principale era di togliere monete di argento puro,sostituendole con altre di lega argentea. Sicuramente erano ben conosciute le stupende monete della Magna Graecia che,ancor oggi,fanno sognare i collezionisti. Sarebbe interessante sapere se,a Pompei o Ercolano,città sigillate improvvisamente dal cataclisma,abbiano trovato qualcosa di simile ad una collezione. Di certo,a Pompei fu ritrovato il meraviglioso medaglione aureo di Augusto che,sicuramente,non serviva per la spesa.
    2 punti
  11. Grazie... ...a Mario @dabbene, e all'A.C. Quelli del Cordusio, per avermi invitato e concesso l'opportunità di partecipare a questa straordinaria giornata numismatica, ...a Marco Ottolini per avermi regalato la possibilità di vedere e toccare splendide monete medievali e avermi arricchito con le sue spiegazioni, ...a chi ha ascoltato e apprezzato il mio intervento sui quattrini dei Reali Presidi (cito per tutti il sempre prodigo di complimenti @4mori) ...ai colleghi relatori @King John e @demonetis per la qualità delle loro conferenze e la loro bravura, ...alla gentilissima e simpaticissima Annalisa Garretto, ...a tutti coloro che ho conosciuto, con cui ho avuto il piacere di scambiare due parole, di farci una foto, di scambiarci i contatti, ...al Circolo Numismatico Romano Laziale, alla sua Presidentessa e agli amici soci, per il loro incondizionato incoraggiamento e supporto, ...all'amico e maestro Pietro @Rex Neap, per i suoi preziosi e fondamentali insegnamenti. Grazie, grazie, grazie! Ad maiora, semper!
    2 punti
  12. Dal web due frazioni crotoniati: Roma Numismatics Ltd., E-Live Auction 4, 29/11/2018, 54 Bruttium, Kroton AR Obol. Circa early 5th Century BC. Tripod / Thunderbolt between two annulets. SNG ANS 333; Weber 1022. 0.76g, 9mm, 10h. Near Very Fine. Very Rare. From a private European Collection. Roma Numismatics Ltd., E-Live Auction 4, 29/11/2018, 55 Bruttium, Kroton AR Diobol. Circa 430-420 BC. Tripod / Thunderbolt between two annulets. Attianese 93; HN Italy 2134; SNG ANS 333.0.48g, 9mm, m10h. Very Fine. Attractive old cabinet tone. From a private European Collection. Entrambi divisionali di Crotone di grande interesse. L’identificazione dei nominali risulta andrebbe tuttavia precisata: Il primo es. (gr. 0, 76) viene classificato come obolo (!), il secondo (gr. 0,48) come diobolo (!). Eppure il modulo del tondello (mm 9 in entrambi) sembrerebbe indicare un unico nominale (diobolo) di cui il primo più leggero per la evidente consunzione. Una breve ricerca sul web e sui principali repertori sillogistici consente di recuperare un discreto numero di esemplari con la medesima tipologia di cui fornisco un breve catalogo che non ha pretese di completezza e risulta pertanto suscettibile di integrazioni: 1. Attianese 375 (gr. 0,87) 2. SNG Cop. 1793 (gr, 0,87; mm 9) 3. *CNG 385, 2016, 53 (gr. 0,84; mm 10) 4. Attianese 376 (gr. 0,84) 5. *CNG 109, 2018, 45 (gr. 0,79; mm 9) 6. Berlin, SM, 1847/7729 (gr. 0,78; mm 9) 7. Parma, Complesso Monumentale della Pilotta, Medagliere, inv. 1141 (gr. 0,77; mm 8,9. V. G. Gargano, Le monete lucane e bruzie nel Medagliere del Complesso Monumentale della Pilotta, in S. Pennestrì (a cura di), Complesso Monumentale della Pilotta. Il Medagliere, Notiziario del Portale Numismatico dello Stato, serie "Medaglieri Italiani", 11.1 – 2018, n. 134) 8. Roma Numismatics Ltd., E-Live Auc. 4, 2018, 54 (gr. 0,76; mm 9) 9. Weber 1022 (gr. 0,75; mm 9) 10. SNG ANS 333 (gr. 0,73; mm 9) 11. CNG 224, 2009, 19 (gr. 0,71; mm 7) 12. *J. Elsen, list 213, 2000, 14 (gr. 0,68; mm 8,2) 13. BMC Italy 62 (gr. 0,67) 14. *CNG, E-Auc. 233, 2010, 101 (gr. 0,58; mm 8 ) 15. Roma Numismatics Ltd., E-Live Auc. 4, 2018, 55 (gr. 0,48; mm 9) Segue l’illustrazione degli esemplari contrassegnati da asterisco. CNG 385, 2016, 53 (diobol: gr. 0,84; mm 10) CNG 109, 2018, 45 (diobol: gr. 0,79; mm 9) J. Elsen, list 213, 2000, 14 (diobol: gr. 0,68 mm 8,2) CNG, E-Auc. 233, 2010, 101 (diobol: gr. 0,58; mm 8 ) Gli esemplari raccolti prefigurano un nucleo compatto per omogeneità ponderale (peso medio gr. 0,74) e caratteristiche tecniche (modulo di mm. 8-10), elementi che sembrerebbero suggerire un'identificazione del nominale come diobolo piuttosto che come obolo, confermando quanto già prospettato da Rutter (HN Italy, 2134). Tale identificazione che sembrerebbe peraltro comprovata dai due cerchietti presenti al rovescio. La raffigurazione del segno del valore (OO) per indicare il nominale non è tutt'altro che estranea al repertorio tipologico crotoniate. Per restare nell’ambito dei dioboli si possono citare quelli con tripode/lepre e due cerchietti - questi ultimi generalmente posti al R/ (a) ma anche al D/ (b) e che in una serie (c) risultano accompagnati al D/ dalla sigla , evidente allusione al nominale - o i più rari dioboli tripode/pegaso OO (d). a) Naville Numismatics Ltd., Live Auction 25, 2016, 44 (gr. 0,83) b) CNG 69, 2005, 59 (gr. 0,81) c) Harlan J. Berk Ltd., 102th buy or bid sale,1998, 135 (gr. 0,71) d) CNG 236, 2010, 16 (gr. 0,76)
    1 punto
  13. Salve a tutti, apro questa discussione per indagare la tematica della rarità delle monete Savonesi. Mi è capitato di leggere sul forum come la rarità di tali monete sia stata alquanto sovrastimata. Facendo un esempio, attualmente di una mezza petachina savonese indicata come R5 dal MIR ci sono in vendita online (negozi) ben 3 esemplari identici, uno indicato come R2, un'altro come R3 e un terzo come R5. Mi trovo un po' confuso in merito a quali monete considerare effettivamente così rare e quali no in quanto, sfogliando il MIR, sembrano quasi tutte attestarsi su rarità pazzesche ma la loro reperibilità pare diversa. Cosa ne pensate? Esiste qualche altro volume che fornisca rarità più attendibili? ( o sono io che mi sbaglio?) Grazie
    1 punto
  14. Buonasera, tornese di Filippo IV. Al dritto 1648 al rovescio 1647, R3
    1 punto
  15. Perché hai dei di dubbi? Non ci hai mai deluso!
    1 punto
  16. i fenomeni di bolla speculativa relativa al prezzo di un certo bene alla moda seguito da un altrettanto improvviso crollo c'è sempre stato. Uno dei primi casi ben documentati è quello dei bulbi di tulipano in Olanda, fenomeno di reselling che creò e distrusse enormi fortune. Vi allego la pagina di wikipedia che riassume le vicende, ma online trovate altri interessanti articoli. https://it.wikipedia.org/wiki/Bolla_dei_tulipani Ora ci ritroviamo con la bolla delle snikers, che in tutta onestà mi fa pure ridere, (non avrei mai scommesso un centesimo che potesse esserci una bolla per oggetti di uso quotidiano e individuale). Durerà qualche mese-anno, e poi crollerà facendo molto male ad alcuni ed avendo fatto arricchire altri, come sempre. Questi fenomeni sono molto interessanti interessanti per capir quali sono le dinamiche sociali e culturali che portano un determinato bene, facilmente reperibile e quasi uguale a milioni di altri a diventare alla moda (perchè sono andate di moda queste scarpe piuttosto che l'orologio swatch in serie limitata o le penne o qualche mouse spaziale?). Le bolle in generale fanno sempre male al mercato, in quando dopo lo scoppio la gente se ne terrà con attenzione alla larga. Pensate proprio al collezionismo di schede telefoniche o di miniassegni. Non sono più risorti dopo il crollo del mercato. Per nostra fortuna il mercato numismatico è molto più stabile, ci sono le mode, che durano alcuni anni, ma in genere gli aumenti e le diminuzioni di prezzo non sono drammatici e avvengono nell'arco di diverso tempo (vedi diminuzione della diminuzione del prezzo delle lire e del regno in bassa conservazione, processo durato diversi anni). Chiaramente la stabilità dei prezzi darebbe una maggiore serenità a tutti i collezionisti , specie i più giovani.
    1 punto
  17. Buonasera venpao71, personalmente non inizierei una collezione di piastre borboniche partendo da quella che hai postato, partirei con la più comune della tipologia la 1834 se ne trovano in conservazione spl a prezzi modici. oppure ti consiglio di visionare ACM aste 8 , ne ho viste un'ampia scelta e tutte di buona qualità. saluti Michele
    1 punto
  18. Ha lo stesso esubero di metallo nella Corona Reale e lo 0 Di 120 ribattuto come nella mia.
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  19. Buonasera Paolo, per me sono 13 torrette. Cordiali saluti Amico mio.
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  20. Ma prego possiamo fare altro per lei? ?
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  21. Si infatti, le schede telefoniche..... Ricordo che quando ero ragazzo, anche nel mio paese, dove non succedeva e non succede mai nulla di nuovo, si organizzavano mercatini in cui la maggior parte della roba erano schede telefoniche, migliaia. E i costi erano esorbitanti e non ti dico le più rare. Lì, vedevi gruppi di ragazzi a sfogliare gli album e a contrattare il prezzo, molta calca e confusione, siamo alla fine degli anni '90, era il bum delle schede telefoniche. Che fine hanno fatto ora? Le acquisto ancora oggi, ma i prezzi? Schede a tiratura limitatissima oggi li prendo ad 1 euro o poco più!! Quelle stesse schede all'epoca erano inarrivabili. Questo faccia riflettere sul mercato delle snikers. E anche le parole di Bolaffi sono valide. Ma però anche loro non sono da meno perché i loro cataloghi hanno prezzi non coerenti col mercato e in contrasto alle parole del Cav. quando dice che chi vuol fare un guadagno subito è un pazzo (ora non ricordo le parole esatte).
    1 punto
  22. Ti allego il modulo verde vuoto, scrivici nome e cognome e compilalo nelle emissioni che ti servono, gli svizzeri guardano solo il modulo senza leggere quello che c'è scritto, il problema magari te lo fanno all'ufficio pass ma gli spieghi l'accaduto facendo vedere la mail e ti faranno entrare. UFN modulo verde 2018 vuoto.pdf
    1 punto
  23. Sicuramente non ci mandano in malora e altrettanto sicuramente non ci faranno desistere dal continuare l’esperienza fatta aumenterà il valore sentimentale per questa moneta e la conserveremo come il primo dollaro guadagnato di Paperone hehehe In questi giorni sto cercando nel forum tutte le notizie utili per iniziare questa nuova avventura nella maniera migliore.. sto trovando interessantissima la sezione su “una moneta al giorno” in caso se riuscite a postarmi dei link per i neofiti ve ne sarei super grato (a noi interessano sia le monete repubblicane che imperiali)
    1 punto
  24. l'uso dei metaldetector, specialmente in Francia, ha portato al ritrovamento di molte monete, di conseguenza alcune monete un tempo considerate r5 sono diventate r4 / r3. questo lo vedo anche con molte monete Sabaude.
    1 punto
  25. Credo che anche la seconda sia di fine ottocento, inizio novecento. Le tipologie sono molto simili.
    1 punto
  26. Da collezionista di monete savonesi ti posso dire che parecchie monete sono sovrastimate. Non tutte, ma ci sono diverse tipologie, per esempio gli ottenni Luigi XI o le mezze petachine comunali, ma anche molti denari che sono facilmente reperibili. Certamente il fatto che sul MIR siano riportati con rarità così elevate fa in modo che venditori che non conoscono bene la zecca si affidino a tali valutazioni e di conseguenza sovrastimano. Va anche considerato che è una zecca minore. Un libro che ti posso consigliare di guardare è il Giuria "LE MONETE SAVONESI", ma anche lì troverai alcuni casi sovrastimati. Purtroppo l'unico indicatore vero sta nell'esperienza di anni di aste e trattative private dove farsi un'idea di quello che effettivamente è raro rispetto a quello che è facilmente reperibile.
    1 punto
  27. Buongiorno, forse può interessare la lettura del testo del quale posto il link qui di seguito: http://www.academia.edu/936984/Alle_radici_di_una_tradizione._Il_sarcofago_di_Zibido_San_Giacomo_e_la_sua_chiesa_Osservazioni_sulla_moneta_con_s._Antonio_Cat._n._82 Il volume è stato pubblicato nel 2009 ed è quindi molto più recente di quello del Gamberini di Scarfea (1971). A p. 132 c’è una breve nota proprio sulla moneta in oggetto e riprende tutta la letteratura pregressa. Saluti, Teo
    1 punto
  28. La prima dovrebbe essere tipo questa che ti posto e che trovi qui sulla discussione al post n. 70 La seconda rappresenta invece al R/ i segni della Passione di Cristo e al D/ la Madonna delle sette spade o sette dolori
    1 punto
  29. Il fatto che il tondello sia amagnetico taglia abbastanza la testa al toro, così come il peso, troppo vicino a quello delle monete normali (il peso legale è cmq 7,80) per giustificare un materiale diverso. Si può discutere sul fatto che un problema di amalgama della lega possa creare tonalità diverse di colore, ma mi sento di escludere che un ottone possa diventare bianco solo per problemi di lega. Per una zincatura si parla di qualche micron di spessore, quindi i dettagli non ne vengono minimamente intaccati. Per quanto riguarda il ritrovamento, tu stesso dici che è un "rotolino di resti", quindi immagino un normale rotolino di banca riassemblato con monete circolanti. In banca (o per meglio dire, le società che si occupano di riassemblare questi rotoli) non stanno tanto a guardare quello che capita sotto, riassemblano e via, quindi se la moneta è stata zincata da qualche buontempone che poi l'ha spesa, dopo pochi passaggi di mano è finita in banca riassemblata nel rotolino. Fosse stato invece un rotolino di monete FDC proveniente dalla banca d'Italia allora il discorso sarebbe stato diverso, perchè sarebbe stato più difficile capire come una moneta zincata potesse finire in mezzo a monete FDc verosimilmente provenienti direttamente dalla zecca.
    1 punto
  30. un grazie infinito
    1 punto
  31. Complimenti a Pietro per questo ennesimo importante lavoro !
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  32. 1 punto
  33. Si, in effetti la tua è del 1327 ١٣٢٧ Ma c'è da aggiungere l'anno di regno 3 ٣ 1327-1 (1909) - 1327-2 (1910) ------ 1327-3 equivalente al nostro 1911 era troppo simile al tipo del 1336
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  34. Ciao @claudioc47, Ottimo lavoro. Non sapevo che ti cimentavi alla pulitura di monete antiche, direi con ottimi risultati, il tutto grazie ad una grande passione, poiché senza di questa , non si avrebbero questi risultati. Se si dovrebbero quantificare le ore che si passano con i bisturi affilatissimi al microscopio, ai voglia per i costi...... Dall'ultimo tuo post , penso che sei prossimo alle nozze d'oro, poiché io li ho festeggiati quest'anno, dovremmo essere coetanei. Per me è stato un mestiere , ora da un po di anni , mi sono ritirato e cerco di godermi un po della mia "pensione". di tanto in tanto, per non perdere l'abitudine, faccio qualche intervento (gratuito). E da pochi giorni che ho ripulito da sedimenti terrosi e concrezioni calcaree una moneta fusa di un amico. Che soddisfazioni ........... Peccato che dopo di me, nessuno ......... Cordialmente Giovanni.
    1 punto
  35. "Un solo albero caduto fa più rumore di un'intera foresta che cresce"
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  36. E uno ad Alessandro Giaccardi che deve aver fatto uno studio da fonti di archivio veramente importante
    1 punto
  37. Un ringraziamento fatto col cuore va al caro Mario @dabbene per aver ideato e organizzato una giornata così originale e utile per la numismatica. Un grazie anche a Riccardo Martina @Reale Presidio che ho avuto il piacere di conoscere e di fare qualche chiacchera sulle monete napoletane e anche al relatore Federico De Luca @King John Mario, spero che al più presto possa organizzare un altro evento simile a questo, poichè, personalmente, l'ho trovato molto utile e istruttivo.
    1 punto
  38. .... Grano per Ferdinando III 1814 Gigante (2018)..... 128/a-b? ? Mi aiutate a classificarlo?
    1 punto
  39. Grazie, forse è poco, oltre alla gratitudine bisogna inserire i complimenti, per ciò che si è riusciti a proporre a queste persone interessate veramente alla numismatica. Si è riusciti a coinvolgere personalità importanti, giovani e non ad aderire all iniziativa, far spostare appassionati da varie regioni alla volta di Milano. Mario, ci stai riuscendo, caparbio e volenteroso, indomito e fedele alla promessa di promulgare il sapere numismatico. Un caro saluto a tutti gli amici che oggi mi hanno fatto trascorrere una giornata sinceramente fantastica. Roberto
    1 punto
  40. Grazie Borgho della precisazione, infatti il rovescio non era facile da interpretare. Altra medaglietta della BEATA VERGINE DEL SS. ROSARIO e al R/. S. LUIGI GONZAGA
    1 punto
  41. Dopo un'attenta analisi del post "Il ripostiglio di monete incuse della Magna Grecia" ho deciso di oscurarlo. Purtroppo o per fortuna (dipende dai punti di vista) la libertà di espressione su questo forum si ferma quando con allusioni, ipotesi o concetti privi di adeguata documentazione si danneggia l'immagine di altri individui, siano essi semplici persone o società. Ci tengo a precisare che questa azione di moderazione, oltre a tutelare l'intero forum, tutela anche chi ha scritto o è intervenuto nella discussione facendo congetture, diciamo così, un pò superficiali. Questo è appunto un forum di numismatica, le sentenze via web lasciamole fare in altri luoghi. Per ulteriori chiarimenti contattatemi privatamente. Grazie.
    1 punto
  42. Lettere grosse al dritto e al rovescio, Aquilette rovesciate.
    1 punto
  43. Sesino sei serio? Rispondi se si (o se) no
    1 punto
  44. http://www.museidigenova.it/it/content/musei-di-strada-nuova un biglietto da diritto a vedere tre palazzi bianco rosso e Tursi (dove ci sn monete romane e di Genova)
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  45. Ho trovato una moneta… … Quanto vale? Iniziamo col dire che le monete del Regno d'Italia sono fuori corso da oramai più di 70 anni e quindi se le hai trovate in casa sarà fondamentalmente per due motivi: Qualcuno le ha collezionate (e quindi probabilmente saranno ben catalogate e conservate in album, vassoi o simili e forse ci saranno in giro per casa anche libri di argomento numismatico, cataloghi d'asta, eventuali fatture di acquisto, etc etc.) Qualcuno le ha accumulate senza particolare criterio e le ha poi abbandonate in soffitta, in cantina, in cassetti, in armadi etc etc... Due consigli preliminari: 1. NON PROVARE MAI A PULIRE, IN NESSUNA MANIERA E PER NESSUN MOTIVO UNA MONETA! Invece di migliorarla l'unico sicuro risultato che otterrai sarà quello di rovinarla irrimediabilmente azzerando anche quel minimo valore eventualmente posseduto. 2. CONSULTA UNO DEI SEGUENTI CATALOGHI SULLA MONETAZIONE ITALIANA: - GIGANTE F. - Catalogo Nazionale delle Monete Italiane dal '700 all'Euro - Gigante Editore - MONTENEGRO E. - Manuale del Collezionista di Monete Italiane - Montenegro Editore Sono facilmente reperibili online o in qualsiasi libreria ad un prezzo di circa 20€ e consultandoli potrai almeno farti un'idea generale di quello che hai in mano. ATTENZIONE! Questi cataloghi oltre a varie informazioni, tra cui la RARITA' delle varie MONETE, riportano anche la loro quotazione in base allo "STATO DI CONSERVAZIONE". Sappi però che questo concetto in numismatica si basa su precisi criteri la cui padronanza si acquisisce solo con molta pratica ed esperienza pertanto quella che ad un occhio non allenato potrebbe sembrare una moneta in ottime condizioni e "che vale tanto perché così ho letto nel catalogo" nella realtà dei fatti si rivela (quasi sempre) una moneta in condizioni scarse e di valore pari a zero. A questo punto: Se ti trovi di fronte ad una collezione strutturata ti consigliamo di non improvvisarti esperto e di rivolgerti direttamente ad un professionista del settore che potrà darti un parere generale sul materiale in tuo possesso ed eventualmente, su tua richiesta e al costo delle tariffe di categoria, procedere a valutazioni e operazioni più approfondite. Se ti trovi di fronte ad un accumulo di monete varie dimenticate in scatole e sacchetti puoi anche divertirti nel fai da te e questo per il semplice motivo che le monete del Regno d'Italia ritrovate fortuitamente in casa nel 99% dei casi non valgono nulla in quanto: o di annate comunissime prodotte in milioni di esemplari, o in pessime condizioni (a causa di lunga circolazione, colpi, graffi, ruggine, tentativi di pulizia, incrostazioni, pesanti patine formatesi in luoghi umidi o inadatti,etc etc) o, ancora peggio, sia in pessime condizioni che di annate comunissime Tuttavia questi accumuli di monete conservano comunque un minimo valore e solitamente vengono trattati all'ingrosso per 10/20 euro al kg per poi essere rivenduti per pochi spiccioli nelle ciotole dei mercatini. Chiaramente discorso a parte per le monete d'argento per cui, anche se in pessime condizioni, il valore è almeno quello del metallo prezioso contenuto. (E comunque nettamente superiore al valore del monetame vario in metallo non prezioso.) Tieni comunque presente che nella monetazione del Regno di Italia esistono MOLTISSIME MONETE OGGETTO DI INTENSIVA FALSIFICAZIONE (e quasi sempre quelle di maggiore valore) quindi anche quelle collezioni che all'occhio di un profano potrebbero sembrare composte da grandi e belle monete di sicuro valore (sempre perché "così ho letto nel catalogo") potrebbero poi rivelarsi all'analisi di un esperto come una semplice raccolta di "falsi da bancarella" e non cambia nulla che "queste monete girano in casa da 30/40 anni" perchè i falsi non sono sicuramente un fenomeno solo di questi giorni. Ma come si riconosce una moneta falsa? Premesso che, come per "lo stato di conservazione", anche per distinguere la falsità o meno di una moneta occorre un occhio allenato e preparato, sappi che gli esemplari autentici delle monete riportate nell’elenco sottostante (che riporta i più comuni e diffusi "falsi da bancarella") sono tutti in metallo prezioso (ARGENTO o ORO), quindi almeno all’apparenza dovrebbero avere un colore assimilabile a questi metalli. La prima e semplice prova che puoi fare da solo è poi misurarne il diametro e il peso. Quest’ultimo in particolare deve essere il più accurato possibile e se non hai un bilancino al decimo o, meglio, al centesimo di grammo, puoi rivolgerti a qualcuno per fartela pesare (un orafo ad esempio) e, poiché quasi sempre vengono utilizzati metalli poveri, QUASI SEMPRE il PESO DEI FALSI è MINORE rispetto agli originali. Esistono poi tutta una serie di altri indicatori di falsità che possono essere valutati di volta in volta quali ad esempio il bordo, il contorno, i rilievi ma preferiamo non dilungarci perché ad un occhio non esperto anche una moneta palesemente falsa potrebbe sembrare identica all'originale. Infine puoi anche chiedere un parere qui sul forum accompagnando la tua richiesta di aiuto con: - Fotografie chiare e a fuoco, preferibilmente in alta risoluzione, sia delle due facce della moneta che del contorno. - Indicazione della misura del diametro e del peso. Ribadiamo che, come scritto poco sopra, quest’ultimo deve essere il più accurato possibile, almeno al decimo di grammo. Elenco delle principali monete falsificate (ATTENZIONE! L'elenco non è esaustivo) Clicca sul link per visionare la relativa pagina del catalogo online 5 L. (Lire) 1859 - Vittorio Emanuele II Re Eletto 5 Lire Italiane FIRENZE Marzo 1861 - Vittorio Emanuele II 5 L. (Lire) - Vittorio Emanuele II, principalmente con le seguenti date: - 1861 con Marchio di zecca Torino [T] - 1862 con Marchio di zecca Torino [T] e Napoli [N] - 1864 con Marchio di zecca Napoli [N] - 1865 con Marchio di zecca Napoli [N] e Torino [T] - 1866 con Marchio di zecca Napoli [N] - 1872 e 1873 con Marchio di zecca Roma [R] 100 L. (Lire) 1874 e 1878 - Vittorio Emanuele II 5 L. (Lire) 1878 - Umberto I 20 L. (Lire) 1882 - Umberto 5 L. (Lire) Tallero 1891 e 1896 - Colonia Eritrea - Umberto I 5 L. (Lire) 1901 - Vittorio Emanuele III 5 L. (Lire) 1861 1911 - Vittorio Emanuele III 5 L. (Lire) 1914 - Vittorio Emanuele III 20 L. (Lire) 1927 e 1928 - Vittorio Emanuele III 20 L. (Lire) 1928 "Meglio vivere un giorno da leone che cento anni da pecora" - Vittorio Emanuele III Di questa moneta esistono diverse varianti "di fantasia"; per maggiori informazioni vedi questa discussione 20 L. (Lire) 1936 - Vittorio Emanuele III REGNUM ITALICUM 1918 N.B. Di ogni moneta è presente un collegamento al nostro CATALOGO ONLINE DI NUMISMATICA ITALIANA e cliccandoci sopra verrai portato automaticamente alla scheda analitica della moneta in questione dove potrai trovare varie informazioni che la riguardano. Leggi anche la discussione relativa alle monete di fantasia del 20 Lire 1928 Articolo ideato e realizzato in collaborazione con @ilnumismatico
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  46. Nella classifica delle monete che vengono ritrovate in casa e di cui spesso vengono richiesti autenticità e valore un posto di assoluto rilievo è occupato dalle monete con l'effigie e il nome del Duce Benito Mussolini. Nel 99% dei casi si tratta di "monete" da 20 Lire ma non mancano, in minor misura, anche esemplari da 100 lire e altri valori. Prima di tutto chiariamo una volta per tutte che MUSSOLINI NON POTE' MAI CONIARE MONETE A SUO NOME E CON LA SUA EFFIGIE IN NESSUN FRANGENTE DEL REGNO D' ITALIA (neanche nel periodo della RSI). Questo diritto infatti è rimasto SEMPRE una PREROGATIVA ESCLUSIVA e UNICA riservata al RE VITTORIO EMANUELE III. Pertanto TUTTE queste "PSEUDO-MONETE" o "MONETE DI FANTASIA" che dir si voglia, prodotte probabilmente a partire dagli anni '70 come gadget da destinare ai nostalgici del Regime Fascista, NON FANNO PARTE IN ALCUN MODO DELLA MONETAZIONE DEL REGNO D' ITALIA o di qualsiasi altra monetazione e sono quindi prive di qualsiasi valore storico o numismatico. Nel caso delle 20 Lire l'unica attinenza riscontrabile con la monetazione del Regno d' Italia è semplicemente quella di riprendere le dimensioni e il rovescio di una importante e famosa moneta in ARGENTO chiamata 20 LIRE "ELMETTO" (O "CAPPELLONE") realizzata nel 1928 per il decennale della vittoria nella Grande Guerra e che al dritto reca però, come già sottolineato, il ritratto di profilo del Re Vittorio Emanuele III. C'è poi da aggiungere che nel 99% dei casi si tratta di prodotti realizzati in METALLO NON PREZIOSO e quindi l'unico valore economico attribuibile è quello stabilito dai venditori che commercializzano questo tipo di oggettistica al pari di portachiavi, cartoline, magliette, etc etc. Nelle foto allegate sono visibili due diversi esempi di "monete di fantasia" da 20 lire e un vero esemplare da 20 lire "Elmetto" a cui queste "pseudo-monete" sono ispirate. Moneta autentica Alcune riproduzioni Riproduzione che presenta un ritratto diverso di Mussolini e l'assenza del valore al rovescio
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