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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/06/18 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti, contribuisco anch'io con il modello base 1857, senza accessori, niente fari allo xeno, cambio automatico, interni in pelle, volante multifunzione e sensori di parcheggio... Una umile base standard da pagare in 168 comode rate 8% taeg. Silver5 punti
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Cari amici, anche per quest'anno ho creato il calendario 2019 scaricabile sul sito, Sperando in un vostro gradimento Invio cordiali saluti roth37 http://www.roth37.it/COINS/Calendars/index.html4 punti
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Agricola in Hibernia Esistono molte teorie ma poche prove che i Romani sbarcarono in Hibernia , attuale Irlanda ; in effetti la vicinanza tra la Britannia e l' Hibernia e' tale , circa 70 chilometri di mare , che niente avrebbe impedito alla flotta romana di sbarcare Legionari in questa seconda grande isola dell' arcipelago . Il perche' non conquistarono l' isola in modo stabile rimane un mistero , probabilmente fu per mancanza di interesse ai fini economici e per il clima rigido , da cui derivava il nome Hibernia , che non consentiva sfruttamenti agricoli del terreno ritenuto duro , quindi Roma non annesse mai l' Hibernia e la sua influenza nell' isola fu solo parziale , come le testimonianze sono discordi e frammentarie . Sembra che intorno al promontorio fortificato di Drumanargh , nel cui nome qualcuno ha voluto riconoscere la radice "ruman" come un chiaro riferimento agli antichi Romani , la cui presenza pare risalire alla fine del I secolo d.C. quando il forte potrebbe essere stato costruito da Giulio Agricola a seguito di una spedizione esplorativa in Irlanda intorno all' anno 82 . Queste al momento sono solo ipotesi , ma esistono delle “prove” provenienti dagli storici classici e da alcuni reperti archeologici , tra gli autori storici primeggia Tacito che in una sua opera , la : De vita et moribus Iulii Agricolae , Tacito afferma che suo suocero Giulio Agricola , mentre era governatore della Britannia dal 78 all' 84 accolse presso i Romani in Britannia un Re irlandese in esilio e che prese ciò a pretesto per pianificare una conquista dell' Irlanda , che per difficili motivi militari in Britannia non avvenne mai . Tra i reperti archeologici trovati in recenti scavi , sono venuti alla luce manufatti romani e romano britannici in molti siti associati al Re irlandese ospite di Agricola , come a Tara e a Clogher . Anche lo storico italiano Vittorio Di Martino ha ipotizzato che i Romani possano aver aiutato questo Re irlandese chiamato Túathal a riconquistare il trono così da avere un potente alleato sul suolo irlandese che fosse in grado di porre fine alle scorrerie irlandesi nella Provincia di Britannia . Anche il poeta latino Giovenale vissuto nel secondo secolo , che potrebbe aver servito in Britannia come ufficiale sotto il comando di Agricola , afferma che : "le armi furono portate oltre le coste irlandesi" Inoltre Tacito dice che nell' 82 Agricola attraversò il mare e sconfisse popoli fino ad allora sconosciuti ai Romani , anche se non specifica di quale mare si tratti , ma subito dopo tratta dell' Hibernia , di come i popoli che vi abitano siano simili a quelli britannici e conclude il capitolo ricordando che il suocero diceva spesso che quest' isola poteva essere conquistata con una sola legione e poche truppe ausiliarie , questa frase di Agricola riportata da Tacito , nei secoli futuri ai fatti fecero infuriare gli Irlandesi che la presero come una offesa nazionale . In base a questi scritti di Tacito e Giovenale si pensa che la traversata e lo scontro con popoli sconosciuti ai Romani di cui parla Tacito si riferiscano a qualche spedizione punitiva o esplorativa di Agricola in Irlanda . Nel sud est dell'isola si trovano molte tombe in stile romano britannico associate con numerosi oggetti di fattura romana , oggetti forse dovuti a qualche razzia irlandese in terra romana di Britannia , oppure dovuti a qualche insediamento romano in terra d' Hibernia . Da Wickipedia per maggiori informazioni : Nell'isola di Lambay , di fronte alla costa di Dublino, sono state trovate una dozzina di tombe con ornamenti romanizzati (Roman brooches) del primo secolo, che dimostrano l'esistenza di un attivo commercio con la vicina costa britannica. In varie località dell'Irlanda sono stati trovati reperti archeologici romani (gioielleria e monete) dei primi secoli dopo Cristo: il complesso religioso-militare di Tara vicino Dublino, il forte settentrionale di Clogher e la cittadella fortificata di Cashel (nome originato addirittura dal latino castellum) nel meridione irlandese. Le tre località sono diventate sedi di rispettivi regni locali nel Medioevo e tutte le loro tradizioni storiche si rifanno alla Britannia romanizzata. Anche a Newgrange sono state trovate monete romane. Drumanargh, 20 km a nord di Dublino, è un promontorio fortificato difeso da tre file di fossati paralleli, simili ai fossati della Britannia romana (come il Vallo di Wat). Studiosi come Di Martino e Warner lo considerano un possibile forte romano. Qui, nell'area del promontorio di Drumanagh, sono stati trovati manufatti e gioielleria di completa fattura romana, che ora sono conservati nel "National Museum of Ireland" assieme a monete romane con effigi degli imperatori Tito, Traiano e Adriano. Questi ritrovamenti suggeriscono una presenza (o partecipazione) romana in Irlanda dal 79 al 138. Manufatti romani e britanno-romani sono stati ritrovati a Leinster, mentre numerose monete romane sono state scoperte nel famoso sito celtico di Newgrange. Secondo lo storico Philip Rance le tribù chiamate Attacotti (in celtico: Aithechthúatha) dell'area di Leinster erano Foederati (alleati) dell'Impero Romano, e combatterono assieme ai legionari romani in Britannia e Gallia dopo il 350. Il cristianesimo (importato dal bacino del Mediterraneo romano) era presente in aree meridionali e orientali dell'Irlanda quando San Patrizio e San Palladio vi iniziarono le prime missioni. Una delle prime chiese in Irlanda, fondata da San Palladio intorno al 420, aveva il nome di "Casa dei Romani" (Teach-na-Roman, attuale Tigroney) In conclusione, anche se non sono state trovate strade o fondamenta di costruzioni romane in Irlanda e tutti i ritrovamenti archeologici confermano solo l'esistenza di un attivo commercio tra l'isola e l'Impero Romano, l'ipotesi di una presenza temporanea in Hibernia di legionari romani ai tempi di Agricola prende sempre più consistenza tra gli studiosi. Lo storico Barry Raftery arriva finanche a scrivere che il possibile forte romano di Drumanargh fosse probabilmente una base commerciale e militare romana abitata (oltre che da legionari) anche da Britanni romanizzati e Irlandesi locali e da alcuni commercianti e civili romani . in foto la carta geografica dell' Hibernia secondo i Romani e la Lia Fáil "Pietra del Destino" a Tara nella cui vicinanza sono stati ritrovati manufatti romani del primo e secondo secolo d.C.3 punti
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Buone nuove, oggi sono riuscito ad avere la conferma del sabato di riposo, quindi rinnovo la mia presenza per l'intera giornata dal mattino. A SABATO3 punti
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piccolo o denaro di Venezia per Francesco Foscari https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FFO/7 ciao Mario3 punti
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E basta .... sono anni ormai che vieni a Verona con la tua "ragazza" .... Al prossimo pranzo vieni con tua "moglie".3 punti
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La cosa certa è che non erano emissioni autorizzate dall'autorità presente nel territorio, anche se tollerate con più ampio o ristretto margine di tolleranza a seconda del periodo e dell'area di emissione/circolazione. Il vantaggio stava comunque in una sorta di frode che operava chi le emetteva in quanto creava una moneta con un valore facciale (non necessariamente corrispondente al tipo imitato) superiore alla materia prima e al dispendio di forza e mezzi utilizzati per la produzione. Le imitazioni sono da intendersi comunque differenti dai falsi in quanto questi ultimi, con intento puramente fraudolento, riprendevano in tutto e per tutto il prototipo ufficiale cercando di confezionare una copia il più possibile indistinguibile, ma realizzata con minor quantitativo di metallo nobile. Le imitative invece, pur riprendendo un tipo esistente e richiamando modelli ufficiali, presentano una fattura e dimensioni tali da essere facilmente riconoscibili come tali specialmente se inseriti in contesti di circolazione in aree fortemente urbanizzate. Ciononostante hanno peculiarità proprie e si inseriscono in maniera autonoma e complementare affiancando la moneta ufficiale (per carenza di circolante, per necessità di moneta spicciola di taglio minore per scambi minuti, per circolazione in aree rurali in cui la moneta risulta meno presente e diffusa ecc). Mentre il fenomeno delle falsificazioni ha accompagnato la moneta fin dalla sua nascita, le imitative hanno goduto di intervalli di vita più o meno lunghi con riproposizioni ciliche in determinati contesti socio/politici e territoriali in ambiti perlopiù periferici dell'impero centrale.3 punti
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Mi chiedono di rimettere la locandina precisa con orari e info della giornata di sabato 10 novembre e la riposto quindi. Vediamo se riusciamo a sensibilizzare qualche altro lamonetiano per la giornata, proporre non costa nulla ... @Ambronummus@cippal@quattrino@gpbasetti@Garbo92@gallo83@taglialuca@gennydbmoney @Sator@palpi62@Ciprios@gcs @gianvia @Tm_NPZ @nerolupo @ambidestro @mazzarello silvio@blaise @m47730@Cinna74@RogerMcOld@Meleto@roth37@tognon@viganò@Alex-Vee@claudioc47@Lifonzo@Max68Busca@fleonardi@[email protected]@Ronca@adelchi@mfalier@santone@simo88@Testone68 E' una occasione importante, ecco perché cerco di riproporla e ripresentarla, probabilmente non ripetibile visti gli impegni e oneri organizzativi, gestionali e l'impegno dei 7 relatori importanti che vengono da lontano. E' ripeto un test, quasi un corso, più conferenze di autori coi loro libri, non e' stato facile per nulla fare ciò e avere queste persone, questa location, questa idea e poi strutturarla nel tempo, questo ve lo posso assicurare, viene fatta non tanto per noi, ma per il mondo del collezionismo, degli appassionati, un service per voi, un modo nuovo di divulgare e far conoscere la numismatica, ripeto evento unico, gratuito, aperto a tutti e non credo ripetibile a meno che ci siano riscontri e consensi importanti, a sabato !2 punti
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@Stilicho come scritto sopra è la Vittoria che avanza a sinistra, con ghirlanda e palma2 punti
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RIC 1234 As Obv: MANTONINVSAVGTRPXXXII - Laureate head right. Rev: TRPVIIIICOSIIIPP - Victory advancing left, holding wreath and palm. 177-178 (Rome).2 punti
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penso che se si pensa ad un eventuale investimento bisogna rivolgersi all'oro e alle bullion.... per il resto è solo passione, fregarsene di un eventuale ritorno economico almeno per me, perchè penso che non venderò mai2 punti
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Taglio: 2 cent Nazione: San Marino Anno: 2004 Tiratura: 1'395'000 Conservazione: qSPL Città: Rimini Note: pur non essendo particolarmente rara è letteralmente il mio primo ramino sammarinese PS: spero che la foto renda, l'ho scattata di fretta PPS: potrei aver pasticciato nel citare qualcuno, chiedo scusa2 punti
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A proposito di lavaggi, da un po’ di tempo mi sto dedicando a esaminare con il microscopio metallografico, varie tipologie di monete, con lo scopo di rilevare se e cosa succede alla struttura del metallo, sottoposto a tale trattamento. Partiamo prendendo in considerazione lo strumento necessario per poter eseguire queste osservazioni: il microscopio metallografico (foto 1-1a). Per chi non lo conosce, questo strumento, permette di illuminare il campione direttamente attraverso lo stesso obiettivo utilizzato per l’osservazione, dando una illuminazione uniforme del campo in esame, allego schema esemplificativo e foto dello strumento utilizzato (foto 2) che permette di raggiungere ingrandimenti molto elevati (400-600X). Il metallo osservato a tali ingrandimenti presenta una trama definita “granitura” che assume varie forme a seconda del trattamento subito dal metallo stesso. Per procedere nella ricerca, ho iniziato prendendo in considerazione il noto liquido per il “bagnetto” dell’argento e per fare ciò ho sacrificato una oncia d’argento canadese immacolata. Le osservazioni sono state fatte prima del bagno, dopo un bagno della durata di 4 secondi e dopo un bagno di 8 secondi. Qui di seguito le foto dei risultati degli esami che spiegano molto più delle parole. Ovviamente tutto questo ad occhio nudo si rileva solo con un leggerissimo cambiamento del LUSTRO per lavaggi max 4 secondi, ed un evidente cambiamento della freschezza del metallo per lavaggi superiori ed una opacità per tempi pari o superiori a 8 secondi. Meditate gente, meditate!!1 punto
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Oggi volevo parlarvi di un ripostiglio inglese che esula di un bel po' (temporalmente) dal mio campo d'azione consueto... ma trattandosi di ripostiglio, ne ho comunque subito il fascino e mi sono accaparrato un piccolo pezzo (in tutti i sensi!) da inserire in collezione. Si tratta del Thruxton Hoard, un deposito rinvenuto in due tempi: una prima parte rinvenuta tra il primo e il 24 agosto del 2014 e una seconda scoperta il primo dicembre del 2015 sempre dal medesimo cercatore. I due rinvenimenti sono catalogati nel PAS inglese che fornisce questi due cataloghi sommari: RITROVAMENTO 2014 5 silver miliarenses AD 355-60, Constantius II & Julian, 1 (mint = Arles) AD 364-7, Valentinian I & Valens, 1 (mint = Rome) AD 367-75, Valentinian I, Valens & Gratian, 1 (mint = Trier) AD 378/9-88, Gratian, Theodosius I, Valentinian II, Arcadius, Magnus Maximus & Flavius Victor, 1 (mint = Lyon) AD 388-92, Theodosius I, Valentinian II, Eugenius & Arcadius, 1 (mint = Lyon) 36 silver siliquae AD 355-63, Constantius II & Julian, 1 (mint = Arles) AD 364-7, Valentinian I & Valens, 8 (mint = Trier x 7; Rome x 1) AD 375-8, Valens, Gratian & Valentinian II, 3 (mint = Trier x 1; Lyon x 2) AD 378/9-88, Gratian, Theodosius I, Valentinian II, Arcadius, Magnus Maximus & Flavius Victor, 11 (mint = Trier x 7; Aquileia x 1; uncertain x 3) AD 388-95, Theodosius I, Valentinian II, Eugenius & Arcadius, 6 (mint = Trier x 3; uncertain x 3) AD 395-402, Honorius & Arcadius, 1 (mint = Milan) Uncertain period fragments, 6 RITROVAMENTO 2015 7 silver miliarenses AD 364-7, Valentinian I & Valens, 4 (mint = Rome x 3; Arles x 1) AD 378/9-88, Gratian, Theodosius I, Valentinian II, Arcadius, Magnus Maximus & Flavius Victor, 1 (mint = Trier) AD 388-92, Theodosius I, Valentinian II, Eugenius & Arcadius, 2 (mint = Lyon) 18 silver siliquae AD 364-7, Valentinian I & Valens, 2 (mint = Rome x 1) AD 375-8, Valens, Gratian & Valentinian II, 11 (mint = Trier x 10; Aquileia x 1) AD 378/9-88, Gratian, Theodosius I, Valentinian II, Arcadius, Magnus Maximus & Flavius Victor, 4 (mint = Trier x 1; Aquileia x 2; uncertain x 1) AD 388-95, Theodosius I, Valentinian II, Eugenius & Arcadius, 1 (mint = Lyon) Qualche giorno fa ho acquistato questo pezzo proveniente da questo insieme di ritrovamenti: Il pezzo dovrebbe essere un miliarense, ma quale potrebbe essere la sua classificazione, soprattutto alla luce del sintetico report presente nel PAS? D\ [...]IVS PF AVG R\ VIRTVS [...] All'esergo intravedo di sicuro una "T", ma poi? Sembrerebbe il classico tipo battuto per Tessalonica da Costanzo II o Valentiniano I, ma davvero sul periodo sono alquanto digiuno e soprattutto la zecca in questione non è citata nel report a meno che non rientri nel gruppo degli "uncertain fragments" Di certo i pezzi appartengono al ripostiglio in questione in quanto il venditore (che deve avere l'intero hoard a disposizione) sta cedendo tutto e incrociando le immagini con quelle (poche) presenti nel PAS si trovano tutte le corrispondenze del caso. In più, e spero di vedere qualche dettaglio in più di quelli attualmente in mio possesso, con la moneta, oltre alle pezze giustificative del caso, arriva anche una copia del report ufficiale del British Museum. Quindi, concludendo, questa volta oltre ai ben accetti commenti, sono altrettanto ben accette le ipotesi di classificazione!1 punto
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Da Artemide Aste, Auction L, 3-4/11/2018, lot 34 un interessante esemplare di Sidion. Nel corso degli anni e in svariate discussioni è stata richiamata sul forum l’attenzione su queste monete di incerta attribuzione e controversa cronologia, di cui è nota un’unica serie in bronzo caratterizzata dai seguenti tipi: D/Testa di Zeus laureato e barbato. R/ . Eracle stante a d. appoggiato alla clava. Uno studio accurato sulla questione fu condotto in anni relativamente recenti da Mangieri, che dà notizia di sette pezzi di Sidion, tutti provenienti da Gravina in Puglia e, in particolare, dalla collina di Botromagno (G. Libero Mangieri, Le monete di Sidion e la circolazione monetaria nel periodo classico-ellenistico a Gravina in Puglia e ad Altamura (BA), RIN CII, 2001, 49-87). Ad essi vanno aggiunti i due esemplari del BMC (citati in nota da Mangieri e segnalati da Rutter, HN Italy, 822) ed alcuni pezzi apparsi sul mercato antiquario per un totale di 14 unità. Di seguito fornisco un breve elenco degli esemplari a me noti che mi auguro gli utenti del forum possano incrementare. Dell’es. n. 14 non sono riuscito a reperire i dati pondometrici. 1. gr. 3,4 BMC Italy, p. 395, 2 2. gr. 2,89 mm 16 Inasta, 15, 29/3/2006, 24 3. gr. 2,8 mm 15,10 Gravina, Botromagno, sporadico (Mangieri 2001, 19) 4. gr. 2,6 mm 15,45 Gravina, Botromagno, sporadico (Mangieri 2001, 20) 5. gr. 2,64 mm 15 Artemide Aste, Auc. L, 3-4/11/2018, 34 6. gr. 2,53 mm 15 CNG 327, 28/5/2014, 124 7. gr. 2,4 mm 16,25 Gravina, Botromagno, sporadico (Mangieri 2001, 21) 8. gr. 2,3 mm 15,70 Gravina, c.da Lamacolma, sporadico (Mangieri 2001, 22) 9. gr. 2,3 mm 15,70 Gravina, c.da Lamacolma, sporadico (Mangieri 2001, 23) 10. gr. 2,2 mm 15,90 Gravina, Botromagno, sporadico (Mangieri 2001, 24) 11. gr. 2,17 BMC Italy, p. 395, 1 12. gr. 1,83 mm 14 Bertolami, E-auction 39, 15/2/2017, 20 13. gr. 1,2 mm 11,30 Gravina, Strada S.Stefano, sporadico, non integro (Mangieri 2001, 25) 14. Artemide Aste, XVIII, 9/12/2007, 5 Un ulteriore esemplare (inedito) segnalato da Mangieri fu rinvenuto in una cisterna in associazione con materiale archeologico non successivo al primo quarto del III secolo a.C. (Mangieri 2001, p. 57 e nota 25). L’emissione si presenta omogenea sotto il profilo ponderale. Fatta eccezione per gli ess. n. 12 (gr. 1,83) e n. 13 (non integro), i pesi si distribuiscono tra gr. 3,4 e gr. 2,17 con un peso medio di gr. 2,73 circa. Il modulo dei tondelli risulta compreso tra mm. 16-14, con un addensamento intorno a mm. 15. Sembrerebbe pertanto trattarsi di un unico nominale privo di articolazioni interne. L’autorità emittente, Sidion, viene identificata con l’antica Silvium, corrispondente all'attuale sito di Botromagno nei pressi di Gravina in Puglia, nella quale Diodoro (XX, 80, 1), unica fonte storica in proposito, ricorda la presenza di un presidio sannita sgominato dai Romani che nel 306 a.C. cinsero d’assedio ed espugnarono il centro. Mangieri inquadra le monete di Sidion in epoca anteriore al 306, nell'ambito delle vicende che caratterizzarono la Magna Grecia nella seconda metà del IV secolo a.C. Per la scarsa consistenza, lo studioso attribuisce all'emissione una valenza politica più che pratica, espressione di quella comunanza di interessi che spinse Sanniti e Tarantini a far fronte comune contro l’espansionismo di Roma in Italia meridionale. Un rapporto già emerso all'epoca in cui (327-6 a.C.) i Neapolitani aprirono le porte ai Romani (Livio VIII, 27) grazie al prevalere di una fazione aristocratica che si oppose al blocco tarantino-sannita, propenso alla resistenza, e consolidatosi nel corso della seconda guerra sannitica. Si sarebbe trattato di un’emissione con cui gli abitanti di Sidion - che analogamente ad altri siti indigeni delle vicinanze probabilmente non avevano mai coniato moneta propria -, avrebbero manifestato alla vigilia dell’assedio (306) la loro totale aderenza al contesto dei rapporti con Taranto in chiave antiromana, come sembrerebbe denunciare la scelta dei tipi, di chiara ispirazione greca (Mangieri 2001, 56-7). A queste considerazioni che sembrerebbero contestualizzare la moneta sostanzialmente in base al dato storico, l’esemplare dell’Asta Artemide consente di apportare nuovi spunti di riflessione desunti dal dato interno. Si tratta infatti dell’unica moneta di questa serie ribattuta su un pezzo di Metaponto, come opportunamente riportato dai compilatori. Tracce della spiga sono visibili in corrispondenza della testa di Zeus unitamente alle lettere della leggenda MET nel campo inferiore. Per quanto resti incerta l’esatta identificazione della serie metaponina in esame in base alle tracce visibili, il peso dell’esemplare (gr. 2,64), le dimensioni del modulo (mm. 15) e la disposizione delle lettere sembrerebbero ricondurre ad emissioni enee della prima metà del III secolo a.C. del tipo Zeus/spiga (Johnston 48; HN 1684) o Demetra/spiga (Johnston 56, 59; HN 1692, 1695). È pur vero che le emissioni in bronzo di Metaponto, abbondanti per intensità e durata, attendono una più puntuale sistemazione, specie a livello cronologico. Se tuttavia la cronologia di Rutter per le serie succitate, che ricalca quella della Johnston, risultasse corretta, le monete di Sidion slitterebbero inequivocabilmente al primo quarto o al massimo alla prima metà del III secolo a.C. come peraltro prospettato già dallo stesso Rutter (n. 822: 300-275 a.C.) seguito da Bertolami e Artemide. Il tutto su uno scenario storico decisamente mutato……1 punto
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PS. E per tutte le signore e i signori che hanno nel cassetto della nonna ..le monete del pentasavolo (Antiche per intenderci..), nessun problema si rivolgono ad un commerciante numismatico di zona accreditato al portale che immetterà e registrerà per loro i pezzi. Trascorsi i 60 giorni si deciderà il da farsi, ben inteso che pezzi importanti dovranno essere ceduti volontariamente come descritto prima, il tutto tramite il commerciante e dietro un compenso che può semplicemente sommarsi a quello dell'identificazione di base richiesta per le monete.1 punto
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Non solo salvarle ma renderle disponibili, fruibili, catalogabili, ect ect e renderle liberamente circolanti, con eccezioni dei pezzi di interesse storico o numismatico tali da imporre restrizioni parziali o totali alla circolazione o al commercio. Comunque visto che nel post di apertura si chiede come modificare la legislazione, le norme e gli usi e consuetudini circa la numismatica dei ritrovamenti fortuiti o dei tesoretti dei "nonni" ecco la mia ricetta: Provate ad immaginare nel testo che segue quale potrebbe essere lo scenario in questi casi. (si tratta ovviamente di un racconto di fantasia ma non di fantanumismatica o fantalegislazione " Il tizio X, regolarmente iscritto al ADAN ( Albo Detectoristi Amici della Numismatica), in regola con i versamenti ed i corsi per il rilascio del tesserino (Regionale ?, Nazionale ?) dopo una serie di uscite nelle zone permesse e non sottoposte a vincolo o divieto di ricerca amatoriale, procede alla preparazione delle SOLE MONETE RITROVATE secondo quanto indicato nel corso, da lui superato su "Preparazione base e pulizia del ritrovamento" per l'invio al portale telematico di UPLoad del MBCA. Il corso serve a non rovinare le monete e a renderle leggibili o identificabili. Infatti in quanto utente registrato ha accesso al portale per l'immissione dei ritrovamenti, si identifica con la password e si apre la pagina dove compila in maniera semplice e la più completa possibile il seguente form allegando mediante la procedura prevista (in modo da rapportare dimensioni al disegno su scala) la foto del ritrovamento. Dati da compilare : Data, Località, Luogo del ritrovamento, Provincia. ect ect Terreno privato o demaniale ect ect (con consenso..ect ect) Ritrovamento singolo o multiplo, se indicare indicativamente Peso della moneta ect ect Non appena il tizio X invia i dati per la notifica il sistema assegna in maniera univoca e anonima (su richiesta i dati anagrafici possono essere visualizzati dalle autorità/funzionari/ect ) un identificativo alla moneta e trasmette ai funzionari di zona del ritrovamento copia della notifica PER LA VALUTAZIONE DEL CASO. Il tizio X sulla su e.mail riceve la notifica di avvenuta comunicazione dei ritrovamenti e come al solito attende che passino i due mesi (60 gg).... Infatti entro 60 gg può ricevere le seguenti comunicazione : Trasferimento dati Vs .ritrovamenti del 20 Giugno 2022 : ID 787889900RM394 - Identificato come : Sesterzio di Adriano - MONETA DI INTERESSE ( apri allegato) ID 22348858855RM232 Identicato come Sesterzio di Commodo - MONETA DI INTERESSE (apri allegato) ID 23394959950660TR236 - Libera ID 23394997780660WE006 - Libera ID 233949591223455HJ211 - Libera ID 233949595666090GG865 - Libera Nell'allegato troverà le istruzioni su come comportarsi : A) Consegna al sovraintendente Dott. Sotutto che aspetta la moneta per l'istanza di cessione volontaria dietro un compenso futuro (sul compenso non sono d'accordo) come bene dello Stato. B) Consegna al sovraintendente Dott. Ancheioso che invece valuterà il pezzo per decidere il tipo di restrizione da applicare (No Export, Ulteriore verifica, Conferimento specifico ad un ente o museo) C) Altra azioni da intraprendere. Il tizio X è molto contento perchè tutte le altre monete da lui ritrovate sono libere e potranno circolare sul mercato....con allegato il file (stampabile se occorre) dell'invio dati al MBCA, dell identificativo univoco e degli altri dati. Potrà dormire sonni tranquilli in attesa del mercato che si terrà a MONELANDIA per vendere, se già non fatto prima ai commercianti e collezionisti i pezzi ritrovati, denunciati, catalogati e in regola. Tutto tracciato e regolato, con aggiornamenti annui e una piccola quota da versare per i corsi di inizio e di aggiornamento. Per tutte le altre monete... se non sono con l identificativo a posto non c'è spazio, in nessun mercato.....estero compreso Il tizio X è molto contento perchè nella ultima edizione di MONELANDIA ha incassato 340,00 euriii...e potrà comprare quella moneta dell Regno che aveva notato 2 mesi fa...accanto ad una serie di monete provenienti dal gruppo ADAN di vattelapesca, vecchi amici. Un saluto e buon divertimento...e se diventasse realtà.1 punto
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Da cellulare non assicuro nulla... Ma dovrebbe essere questa Ho voluto darvi il link per scopo principalmente didattico, è uno strumento utilissimo da avere tra i preferiti! Un po'di imperatori sono coperti1 punto
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Sembrerebbe lei, ma il consiglio che vi dò è di utilizzare il link che vi ho girato. Mettete versione inglese e nella ricerca avanzata selezionate imperatore e legende di interesse e vedete che esce per i confronti. Io ora sono al cellulare e son scomodo... È il ric online aggiornato ed ampliato con i precedenti not in Ric1 punto
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Il noto liquido per il bagnetto dell’argento non è acido nitrico,solforico o cloridrico, ma il prodotto solitamente utilizzato per rimuovere la patina dai professionisti numismatici. Apparentemente porta solo via tutta la patina, ma Claudio ci fa notare che in realtà non è come sembra. D’altronde non ci inviterebbe certamente a meditare per un trattamento con acqua regia... Tra l’altro siamo curiosi di vedere se con il tempo l’effetto del liquido continua a fare danni oppure se si ferma allo stadio già rilevato. Saluti Silver1 punto
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Ringrazio per la puntuale risposta e mi complimento?. Io non vedevo altro che una figura femminile….?. Davvero si impara sempre qualcosa da ogni moneta! Ciao. Stilicho1 punto
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Ciao @Xenon97 e grazie del tuo intervento , in effetti i Romani potrebbero avere occupato una piccola striscia territoriale della costa orientale irlandese , come sembra riportare espressamente Giovenale , quella che si trova d' innanzi la Britannia , per evitare scorrerie a carattere di pirateria dei popoli dell' isola , questo potrebbe spiegare anche la presenza di tombe e manufatti romani trovati in Irlanda , dovuti alle razzie , oppure perché portati dai Romani stessi .1 punto
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Potrebbe essere questa : https://www.ma-shops.fr/cdma/item.php?id=510557&lang=fr1 punto
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https://www.coincommunity.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=299365 https://colnect.com/en/coins/coin/54072-6_Stuiver_Arendschelling-1488~1694_Zwolle_Hanseatic_city_in_Overijssel-Dutch_Republic_Provinces1 punto
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Dalla Fenicia, attribuite alla città che i Greci chiamavano Byblos, due rarissime monete, la seconda " apparently unique and unrecorded " . La prima ( Sear n. 6006 ) e la seconda ( NAC 46 n. 91 ) illustrano entrambe al diritto una sfinge a testa femminile, accoccolata in posizione distesa, con sul capo la doppia corona dell'alto e basso Egitto, tipica dei Faraoni .1 punto
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Monete del regno in BB oggi giorno non hanno commercio, posso farti un esempio, a parita' di valore (cioe' mettiamo che la moneta sopra valga 20 euro) io metto sul mio banco la moneta sopra vicino a quattrini di Mantova,sesini di Modena,Guastalla,Urbino,etc etc dello stesso valore e pressapoco della stessa conservazione, quest'ultimi li vendo tutti, mentre mi rimane di sicuro il 2 centesimi.Così va il commercio oggigiorno in questo contesto.1 punto
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Un 10.000 lire Michelangelo tipo "memorandum". ed un 1.000 lire G.Verdi II° (solo fronte)1 punto
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Due belle curiosità dal mondo dei biglietti delle lotterie anni '60-'70. A prima vista sembrerebbero delle caricature delle banconote da 1.000-5.000-10.000 del Capranesi1 punto
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Buongiorno Rocco, un falso di ottima fattura, viene da pensare che abbia lavorato alla zecca.... Saluti Silver1 punto
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Buongiorno a tutti, @lamanna921, se ho questo bel falso d'epoca in Collezione.... Devo ringraziare @ferdinandoII che me lo ha ceduto. Prossimamente vi farò vedere un falso d'epoca di Ferdinando IV realizzato "copiando" un Tarì con una variante molto rara. Saluti, Rocco.1 punto
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Ciao @margheludo , grazie , non conosco l' Irlanda , pero' il nome datole dai Romani , Hibernia , sta ad indicare un luogo freddo , come addormentato , da cui deriva il nome moderno di "ibernazione" ; probabilmente il nome antico derivava piu' che dal locale freddo , dal tipo di terreno non adatto a coltivazioni , come se fosse appunto "addormentato" in attesa del risveglio primaverile .1 punto
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Con grande piacere, troverai ambiente familiare, massima accoglienza, passione e soprattutto spirito d'iniziativa che a te non manca!1 punto
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Grazie @gpittini era la sola abbinata che riuscivo a trovare imperatore/rovescio... Ma sembrerebbe una zecca non presente nel ripostiglio... Almeno dal report preliminare presente nel PAS. Sto aspettando il report del British che dovrebbe essere successivo e quindi spero più completo. Di esempi di miliarensi ne ho visti relativamente pochi transitare per il mercato numismatico ordinario... Principalmente solo aste, per cui non riesco nemmeno a farmi un ordine di grandezza riguardo la rarità o meno del pezzo... Il mio è un frammento, ma... Per uno intero, che prezzi!1 punto
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è stato già detto quasi tutto :) Fortunatamente, molti giovani si avvicinano alla Numismatica, anche per merito delle tanto criticate monete in euro e, molti, continuano sempre a collezionarle. Molti si avvicinano anche raccogliendo senza eccessivi fili logici, senza troppo metodo. Sono cose che ai collezionisti "vecchia scuola" fanno storcere il naso, ma ci sono e non denotano sempre superficialità. Ai Convegni, per le contemporanee (anch'esse, spesso snobbate!) c'è da fare la fila per parecchio tempo, prima di poter chiedere anche solamente un'informazione Meglio parlare con cognizione di causa, visto che ci sono, anche nelle contemporanee, varie tipologie. La Numismatica dovrebbe essere un hobby per tutti, da "calibrare" in base alle proprie possibilità e ai propri desideri :)1 punto
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Taglio: 2 cent Nazione: Malta Anno: 2018 Tiratura: ? Conservazione: SPL Città: Milano Note: NEWS?1 punto
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Si dice ‘la triscele’ o ‘il triscele’? Il dubbio sul genere che la nostra lingua attribuisce al simbolo della Regione Siciliana sorge dal fatto che, pur prevalendo negli scritti il genere femminile, in alcuni articoli o recensioni ‘triscele’ è considerato di genere maschile. Da https://tanogabo.com/il-triscele-della-sicilia-un-simbolo-che-viene-da-lontano/ Personalmente penso che, in questo come in altri casi, per sciogliere il dubbio sia opportuno fare riferimento agli ‘addetti ai lavori’, cioè ai linguisti. La pagina di Wikipedia che si apre mettendo ‘triscele’ in Google, all’inizio della prima riga indirizza al rif. [4]^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Triscele", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2007, ISBN 978-88-397-1478-7. Bruno Migliorini , noto per aver realizzato la prima storia scientifica della lingua italiana e per essere stato per vari anni presidente dell'Accademia della Crusca, attribuisce al lemma il genere femminile. A lui si allinea Aldo Gabrielli nel Grande Dizionario Italiano edito dalla Hoepli, nella versione online http://www.grandidizionari.it/Dizionario_Italiano/parola/T/triscele.aspx?query=triscele Quindi sostantivo femminile, che al plurale fa “trìsceli” con l’accento sulla prima “i”. L’accordo tra i due emeriti linguisti (che in alcuni casi manca!) sul genere femminile è ribadito dal Vocabolario on line dalla Treccani http://www.treccani.it/vocabolario/triscele/ Ritengo quindi ci siano dei motivi più che validi per considerare il lemma “trìscele” di genere femminile. Può darsi che chi lo considera di genere maschile abbia pure dei validi motivi che giustifichino la sua scelta, a meno che non lo faccia per gusto o convinzione personale.1 punto
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Taglio : 50 cent Nazione : Vaticano Anno :2010 Tiratura : 2.190.704 Conservazione : BB + Citta : Capaccio - Paestum (SA)1 punto
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Non credo sia per quella la discussione non avrebbe senso, se uno decide di scrivere in qualsiasi tipo di forum deve aspettarsi di trovare "forme di vita" anche non umane, le si legge e si va avanti. Da utente del forum che uno cancelli i propri post diciamo che non mi sembra na cosa tanto costruttiva.1 punto
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CITO AMBRONUMMUS : "Ed ecco un bel commento, ecco perché collezionare senza criterio e senza contestualizzare storicamente in modo consapevole a mio parere non è avere un hobby numismatico ma semplicemente un collezionare monete come capita (e spesso monete contemporanee)." Ecco questo credo sia uno dei motivi del disinteresse e dell'abbandono degli hobby, e intendo non solo la numismatica. Un hobby è un hobby...la numismatica è una disciplina di studio. Forzare, indirizzare o pretendere di far collezionare secondo una disciplina è la causa prima della perdita dell'interesse. Concordo che devo identificare la moneta, capire chi è la faccia coniata..ma alla fine lo si fa per puro piacere ed un po' di "valore venale" hihihi, ma pretendere che gli altri abbiano i stessi criteri per le collezioni è demoralizzante, spegne l 'interesse e l'entusiasmo. Credo che "imporre" regole sul come fare una cosa, un hobby, che alla fine uno dovrebbe fare per solo piacere è quantomento invadente. Se poi ci aggiungiamo, nel caso di monete antiche la legislazione, la conservazione, la valutazione, il divieto qua e là.....collezionare monete belle o meno belle e antiche diventa problematico per un esperto "anziano"....ehm figuramioci per un giovane pieno di entusiasmo. I giovani collezionisti di contemporanee...un giorno saranno i collezionisti maturi delle antiche...spero.1 punto
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Mi dispiace ma non mi trovi d'accordo , le discussioni una volta pubblicate diventano patrimonio comune del forum e l'autore di un intervento non ha diritto di cancellarlo . Io anche quando scrivo castronerie o sbaglio I titoli e magari mi viene fatto notare , non correggo nulla proprio per non creare confusione nello scorrere della discussione. Trovo la cosa piuttosto scortese .1 punto
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Hello Yes these look like second Punic war bronzes, 210-200BC. Many of these coins are overstruck on Tanit/Horse Punic types. So we know they date from 210-200BC, rather than 90BC.1 punto
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