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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/24/18 in tutte le aree
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Buonasera a tutti Periodico controllo delle patine nei vassoi delle Piastre, Ferdinando IV. Piastra 1796 MAGLIOCCA 258 Comune. Questa Piastra proviene da un'asta Varesi, la 49 del 18-19 Aprile 2007, lotto N° 508 Nonostante 11 anni di riposo nel velluto ha mantenuto la sua patina originale. Secondo voi con che grado di conservazione l'ha giudicata il Sig Varesi?5 punti
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Ho appena parlato con gli organizzatori che mi hanno autorizzato a fare alcuni chiarimenti: la persona che avrebbe subito il furto NON è un commerciante; il fatto sarebbe avvenuto fuori dal convegno in una zona poco frequentata; non ci sono stati testimoni; la persona oggetto del "furto" ha detto di essersi fermato fuori dal convegno a mangiare e di essere stato avvicinato da due donne che non conosceva e che si sono messe a parlare con lui. Quando queste si sono allontanate non ha più trovato il sacchetto di plastica contenente, a suo dire, € 20.000 in monete d'oro. Si è allora recato verso il convegno dove ha incontrato una delle guardie che ha avvisato la questura. Parlando poi con gli organizzatori non ha saputo spiegare il tipo di queste monete, dimostrandosi abbastanza confuso e raccontando i fatti in maniera abbastanza approssimativa. Fatto anomalo è che poco dopo l'arrivo della polizia che ha raccolto la testimonianza, siano arrivati i giornalisti di una tv locale per fare un servizio sull'accaduto, come se non si aspettasse altro per mettere in cattiva luce l'organizzazione del convegno................ Penso che in seguito a questa ricostruzione dei fatti, il "furto" abbia notevoli anomalie e che il risalto che è stato dato non sia corrispondente alla realtà, ma si sia presa per buona la ricostruzione di questa persona di quasi 80 anni senza fare un minimo di indagine su come si siano realmente svolte le cose. Con questo non intendo dire che non sia successo nulla, ma dispiace che l'impegno degli organizzatori per una maggiore sicurezza venga messo in secondo piano a fronte di un accadimento molto poco chiaro. Che Bologna non sia il miglior convegno del mondo nessuno lo nega, ma in questa occasione tra guardie in borghese che controllavano dentro, guardie armate all'interno e altre non armate all'esterno penso che il livello di sicurezza fosse sicuramente accettabile. I commercianti erano stati avvisati che quando uscivano per caricare sarebbero stati accompagnati da una guardia a semplice richiesta e così è stato. Certo che se poi qualcuno carica la macchina senza avvisare e poi se ne torna dentro per fare i saluti vuol dire cercarsi i problemi e mi fermo qui.4 punti
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Cari tutti, complimenti, bel pezzo e bella discussione. Personalmente credo però che la questione sia molto più semplice e chiara di quanto sembri. Inanzitutto è ovvio che non poteva essere un falso d'epoca: chi era così fesso da falsificare una moneta mettendoci il nome di una città che non la produceva? Lo so che oggi c'è un po' la tendenza a pensare che i falsi si riconoscano dal fatto che hanno sempre qualcosa di macroscopicamente diverso dagli originali, quasi che i falsari cercassero di mostrare ai posteri (cioè proprio a quelli che oggi ritengono di poter individuare i falsi con facilità) la loro bravura, ma non era così. I falsari cercavano di fare pezzi più simili possibile agli originali, non avendo nessuna voglia di finire cotti alla brace, e dei posteri sicuramente se ne disinteressavano. E non dovevano convincere pochi collezionisti o studiosi che al massimo hanno visto qualche decina di questi pezzi, dovevano convincere anche chi queste monete le usava ogni giorno o quasi. Ergo non si sarebbero mai sognati di inventarsi il nome della zecca, sperando che la faccenda passasse inosservata. Diverso il caso, da me ipotizzato recentemente, che in una zecca clandestina dove si producevano monete di più zecche, potessero per errore essere scambiati i punzoni predisposti per una zecca (Venezia) per scrivere le legende di un'altra zecca (Verona), manifestando così un'incongruità di stile. Ma i nomi erano comuque quelli giusti. Poi a me sinceramente sembra che la legenda VOLTERA abbia lo stile proprio di quella zecca. Dubito anche che si possa trattare di un ibrido o di un errore di zecca. Perché fosse così bisognerebbe ipotizzare che ad un certo punto nella stessa zecca si producessero monete di di entrambe le zecche, cosa che allo stato delle nostre conoscenze appare del tutto improbabile. Non vale neanche il discorso dei punzoni e degli strumenti al seguito di un mastro di zecca attivo sia a Volterra che ad Arezzo, perché sicuramente questo sarebbe statto attentissimo a non fare confusione tra le varie zecche, cosa che lo avrebbe immediatamente portato ad alimentare un bel barbecue, visto che i punzoni stessi avrebbero indicato chi era il colpevole. Rimase solo una soluzione, che mi sembra la più logica: semplicemente la moneta rappresenta una nuova emissione ufficiale, rimasta finora inedita (fortunato il proprietario), della città ricordata nella legenda, cioè Volterra. Con la legenda S. DONATVS evidentemente si voleva imitare il denaro di Arezzo per sfruttarne il successo e far circolare la propria valuta assieme alla concorrente. Né più né meno quanto faranno più tardi innumerevoli zecche con le imitazioni del fiorino di Firenze, per le quali non si faranno certo scrupoli a copiare anche la legenda S. IOHANNES. Così ad esempio è avvento a Rimini, quando la necessità di imitare il grosso agontano con San Ciriaco, un vescovo, costrinse la zecca locale a sostituire il vecchio patrono San Giuliano (solo martire) con S.Gaudenzio, protovescovo della città. Saluti, Andreas3 punti
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Concordo con quanto detto da @avgvstvs ovvero "Andando a memoria, non mi pare che le emissioni leggibili con "bisante a goccia" riportassero FEDERICVS o varianti". Le rare che io ho visto e che si potevano leggere con un minimo di evidenza sono 2 e tutte con scritto LVCA dietro. Non ho ben chiaro quale sarebbe l'esemplare con scritto VVLT (in modo chiaro) che avrebbe la scritta FEDERICVS (o variante), dove quella che fa la differenza secondo me - se c'è - è la lettera D prima della E o una seconda R non troppo lontana dalla F iniziale. Ma forse leggendo più di rado il forum mi sono persa qualche pezzo... Infine: nell'esemplare al post 3418 in realtà secondo me c'è scriito I-(=+) HENRICVS anche se un poco malamente per la stanghetta che unisce la H e la E e per le stanghette inferiore e superiore della E (poco visibile l'una e assente l'altra). Quindi personalmente non la inserirei nel gruppo a legenda eventuale FEDERICVS e varianti, ma ognuno è ovviamente libero della propria lettura e opinione in merito. In attesa di leggervi, un caro saluto MB3 punti
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Intendevo il denaro ai post 3394 e 3395 (D e R, suppongo) che io personalmente in tutta franchezza non ricondurrei a Volterra (tra i motivi anche alla forma del monogramma al dritto) nonostante quella specie di segno/ "sbavatura" del conio al termine della C che ha segnalto margheludo. E per questo vi chiedevo invece di casi chiaramente con scritta VVLT, o meglio con evidente e intenzionale trattino al centro della "C". Di quell'esemplare ti avevo anche chiesto se si conosceva il peso, altro elemento utile per la datazione e, forse, probabile attribuzione. Nessuno però mi ha detto nulla di preciso sul possibile periodo di coniazione...che fate non vi sbilanciate ? Dai che non lo sa per certo nessuno, ma che si possono giusto fare delle ipotesi :). Buona serata MB2 punti
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Come preferite. Sosterro', partecipando per quanto sarà possibile, qualsiasi iniziativa portiate avanti. Leggere voi due è sempre piacevole ed istruttivo. Ho pensato di continuare in qualche modo questa discussione perché resta di gran lunga la piu importante di questa sezione. Ha svolto un ruolo di aggregazione costante per molti anni e mi piacerebbe potesse essere ancora coltivata. Resto in ascolto. Buona serata2 punti
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E se portassimo avanti questa ma a ritroso? Tipo 2017 poi 2016, 2015 eccetera? Chiaramente con monete diverse.....2 punti
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Le due possibilità sono che si tratti di un falso d'epoca, oppure che si tratti di un errore di zecca, il che comporterebbe un periodo di convivenza delle zecche. Per capirlo, come ti dicevo, è necessario effettuare analisi più approfondite sulla moneta che dovrebbe essere pulita da un professionista. Magari anche un'analisi del metallo potrebbe aiutare. Magdi2 punti
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Nella terza denaro di Lucca con legenda diversa da ENRICVS forse FRERICVS o simili ( la faccina non c'entra niente ma non riesco più a cancellarla)2 punti
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@avgvstvs, difficile e' Dir Poco, Se Il Denaro volterrano e' sempre Ed indissolubilmente legato a doppio filo al Lucchese non dovrebbe essere un grosso problema datarlo, bisognerebbe esserne sicuri ma alcuni elementi disturbano questa certezza. Se poi ci chiediamo ancora "chi" può aver coniato queste monete tutto si complica. Avendo osservato centinia di Lucchesi ho personalmente tanta confusione in testa, io vi dico cosa penso e voi dovrete far altro che dire la vostra e possibilmente smentirmi ( farebbe molto bene alla mia crescita,). I denaretti con VVLT con la T "apostrofata" devono essere Volterrani e faccio fatica a pensarli altrove, e se proprio devo li sposto a Lucca, troppo simili sono infatti nello stile nella forma nell'aspetto generale nelle tecniche di arrotondamento, incisione, bianchitura e battitura, in pratica se non avessero quella "C" non staremmo li a chiederci da dove provengono. Abbiamo spesso evidenziato in questa lunga discussione lo stretto grado di parentela tra il Lucchese ed il Pisano e non solo stilistica ma anche produttiva, qui con i "presunti" Volterrani" ancor di più e questo sta ad evidenziare la grande dinamicità del "mercato" delle maestranze che operavano nelle zecche, in un ambito territoriale sufficentemente vasto da suscitare grandi perplessità nell'osservatore (io). Su alcuni esemplari visti qui come ad esempio quelli con bisante a goccia o con punto in legenda (ENRIC•VS) si potrebbe parlare a lungo ma alla fine sembrano un pò meno imparentati e andrebbero secondo me inquadrati nel "mare magnum" delle imitazioni, e forse neanche italiane. Resta da capire se i "Volterrani vecchi" prima della concessione del 1189 fossero dei veri e propri Lucchesi da questi indistinguibili e dopo il diploma si siano poi diversificati oppure siano nati così già qualche decennio prima, bisogna anche tenere presente che l'attestata coniazione del "volterrano vecchio" sui documenti degli anni di vescovado di Pagano Pannocchieschi, che si protrae fino al 1239 suggeriscono una indipendenza stilistica da Lucca avendo adottato quest'ultima nuovi conii, quelli cioè con anelletto e varianti. anche su questo ci sarebbe da discuterne insieme se ne avete voglia, Di seguito un paio di raffronti stilistici. PS. Di corredo ai denari con segmento interno alla "C" la parola VOLTERRA è seguita da un punto interrogativo. Nella prima foto le R con piede ad archetto. Nella seconda confronto stilistico dell'insieme: monogramma, cerchio interno ed esterno perlinato e gruppo di lettere "RAT"di IMPERATOR.2 punti
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Ciao a tutti ! credo sia un Picciolo di Firenze , ipotizzo III serie . Mistura ; Pesa :0,62 gr, d:15 mm . Se l’ho infilata come identificazione , il problema nasce poi però sul simbolo di zecca ..parrebbe una foglia ,un fiore ..un nonso.. che ne pensate ?? Grazie in anticipo !!1 punto
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Condivido con gli amici del forum la foto di una pubblica del 1789, a mio parere davvero gradevole per a tipologia. Purtroppo le foto non rendono..... Saluti1 punto
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Questa sera, come preannunciato nel precedente post sul recupero del sesterzio di Filippo II, Vi propongo l'intervento che ho effettuato sulla seconda moneta affidatami per la pulizia, un Asse dell'Imperatore Adriano (117-138 d.C.). La moneta presentava discreti rilievi al D/ ma occultati dalla presenza di diverse incrostazioni; al R/, invece, gli stessi erano molto compromessi ma con una minore presenza di incrostazioni e la pulizia ha aiutato a risaltare quelli rimasti. Le operazioni di lavaggio e asportazione meccanica delle incrostazioni, hanno messo in risalto i rilievi e la bella patina grigio scuro, che presenta una certa fragilità. La moneta è di lecita provenienza (Asta Italiana) Ringrazio il committente per aver autorizzato la pubblicazione delle foto.1 punto
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Buona sera, in riferimento alla moneta del post #3394 #3395 ho dato per scontato che non fosse un esemplare certo, ma credo sia lo stesso per @avgvstvs pare però un FRER o FRED in legenda al rovescio ma può anche essere un tipo con legature in legenda come quello del post #3418, per quanto riguarda la sua datazione (proviamo senza peso e diametro).....ma prima anche io devo pensarci un po.1 punto
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Grazie, adesso mi è chiaro, @monbalda Io avevo invece pensato al VVLT per quanto ho detto prima, ma in effetti il segno in corrispondenza della C non è chiaro. Cercherò di fornire il peso quanto prima, probabilmente tra qualche giorno. Per quanto riguarda una possibile datazione non mi pronuncio, non per non voglia sbilanciarmi, piuttosto perché non saprei come giustificarla.1 punto
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Ciao Sergio, anche io la giudico vicina al q FDC per la tipologia, non presenta graffi di conio o difetti tipici in queste Piastre. Ma rispetto in pieno il grado di giudizio espresso dal Signor Varesi, professionalità e correttezza d'altri tempi. Oggi giorno vedo tante conservazioni sopravvalutate.... Solo per un fine, che tutti conosciamo.1 punto
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Colgo allora l'occasione per sorridere un po' guardando alle manovre segrete da 007 messe in atto dalla Serenissima. Scrive Francesco Priuli ambasciatore a Torino "Non havendomi potuto informare in questa città, per quanta diligenza abbi saputo usare delle particolarità che erano necessarie intorno alla cecca di Frinch, ho mandato huomo a posta et fidato in quel loco perche non solo mi porta mostra della moneta, ma li nomi ancora dlli artefici, sopra di che non ho potuto fin hora haver risposta per li pessimi tempi che qui corron, ma avendo trattato con quello che accusò a S.A. il sig. di Frinch in tal maniera, egli se mi ha offerto spontaneamente di dar nelle mani della Serenissima Vostra molti di costoro, che con la captura dei quali dice si verrà in cognitione di molti sudditi della Serenissima Repubblica interessati in questa cecca, promettendosi facilità in questo negotio per la stretta cognitione che ha con quelli ministri" Praticamente una spia od un signore della notte va di nascosto a Frinco per controllare. Questa pratica era conosciuta dai principi confinanti alla Repubblica, i quali temevano i sicari di Venezia. Un esempio sono i Gonzaga che nelle loro innumerevoli zecche falsificarono molte monete, tra cui la vicinissima Ferrara, ma mai Venezia e sì che ne hanno combinate.1 punto
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Scusa, @monbalda, per capirci, a quale esemplare stavi facendo riferimento in questo post? Per quanto riguarda il denaro del post #3418, già visto in passato, concordo con MB. Tuttavia le evidenti legature ne fanno, secondo me, un esemplare interessante.1 punto
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Nel 2015 solo le monete da 2 e 5 €cent maltesi sono entrate in circolazione, tutte le altre erano previste solo in confezione divisionale (30k confezioni, come indicato in diversi siti), quindi, a rigore, non dovrebbero essercene di circolanti. Nella realtà in molti hanno trovato queste monete (stesso discorso anche per altre annate come 2014, 2017), quindi o i dati iniziali dichiarati da Malta erano errati, o magari qualcuno ha deciso di aprire le confezioni divisionali, e spendere un po' di quelle monete1 punto
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Ciao La prima, purtroppo, sotto la terra è compromessa, anche se i rilievi sono alti e la moneta poco consunta l'ossidazione tende a "sfogliare" quindi avevo preferito lasciarla così.. L'ultima arrivata invece è meglio conservata anche se le foto non rendono.. Per le doppie invece, a parte le rarità, le rimetto in circolazione oppure le regalo a chi di numismatica non sa nulla.. sono monete di poco valore ma di un'epoca lontana e quindi destano un piccolo interesse... magari, se non alla persona a cui ho regalato la moneta, può darsi che l'interesse numismatico possa insinuarsi un domani in un figlio o ad una persona vicina.. Seminare per provare ad avere un raccolto in futuro, io ci provo anche così e poi... mi piace parlare di monete..1 punto
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Ciao @nikita_ Anche l'idea di una nuova discussione " Monete Contemporanee Estere (dal 1800 a oggi) atto II° " è interessante!1 punto
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Ricevuto : Keber Andrea Le monete della Serenissima da Vitale Michiel II a Cristoforo Moro 20181 punto
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Taglio: 2 euro Paese: Portogallo Anno: 2004 Tiratura: 1.000.000 Condizioni. BB Città: Levico Terme (TN)1 punto
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Grande @incuso anch'io ci lavoro un pochino coi sistemi di guida autonoma. Pero' sui sensori inerziali, posizionamento satellitare, radar, cooperative its. Le telecamere non sono il mio campo1 punto
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Ciao Fabrizio! Hai voglia quanti tipi ce ne sono censiti nel CNI. Ce n'è con lo scudo tra le zampe del leone con riportate le 3 mazzette, con il solo libro, con lo scudo con riportate 2 mazzette in palo ed anche con il leone che tiene nella zampa una sola mazzetta (CNI pag. 286 e segg. nr. 94, 123 e 125). saluti luciano1 punto
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Si legge abbastanza chiaramente "CAMERA APOST(OLICA)" è quindi un sigillo cardinalizio del xviii secolo come questo: https://www.sixbid.com/browse.html?auction=3444&category=72764&lot=2859940 Identificare il cardinale......la vedo molto dura.1 punto
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Al post 37 ci sono le due ipotesi più probabili, io ho sostenuto la prima, ma visto quello che succedeva all'epoca non si può escludere neanche la seconda ...anche i dati sul titolo potranno aiutare1 punto
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Ciao Visto che è passato diverso tempo da quando è stata aperta questa discussione e da allora sono certo che molti altri utenti (nuovi e non), vorrebbero aggiungere le loro monete. Volevo chiedere a Te che sei "Supporter": E' tecnicamente possibile, apportando dei cambiamenti al programma, fare in modo di richiamare un qualsiasi anno fra il 1800 ad oggi ed inserire le nostre nuove monete? Sono certo che la discussione riprenderebbe vita, non servirà aprirne una nuova fra qualche anno e si avrà la possibilità di vedere sempre nuove monete dal 1800 ad oggi. Saluti miza Ciao @miza purtroppo non possiamo, solo moderatori e admin possono interagire con i vecchi post, potremmo solo richiamare un determinato topic inserendo il link, si clicca sul numero e si inserisce nel post l'url che ne scaturisce sulla barra degli indirizzi, l'url è diversa per ogni singolo post. il mio del 1814 per esempio: od il tuo del 1895 Del resto se aggiungessi, per esempio, una nuova moneta del 1814 nello stesso posto o adiacente ad esso, non avrebbe risalto e nessuno l'andrebbe a vedere, difficilmente si fanno excursus all'indietro quando una discussione è formata da centinaia e centinaia di post. L'unica sarebbe ricominciare da capo, dal 1800 in poi in una nuova discussione non inserendo più la stessa moneta, andare a vedere cosa si è già postato è semplice, in questo modo vedremmo tante nuove monete. Eventualmente, per un nuova Monete Contemporanee Estere (dal 1800 a oggi) atto II° mi trovi d'accordo, spetterebbe a te aprirla che hai avuto l'idea.1 punto
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Ti allego due possibili interpretazioni, tu con la moneta in mano puoi comparare con questi es Tetrico Gallieno1 punto
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Posto un sesino della zecca di Frinco di difficile attribuzione Questo è una insidiosa contraffazione. Non si può definire una imitazione in quanto non riporta nessuna variazione di legenda. Al momento non è censito ne' da Papadopoli nè da CNI ( a meno che non mi sia sfuggita). Chi vede il particolare che la assegna a Frinco?1 punto
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Quando sento parlare di gigabytes mi sembra di essere in "ritorno al futuro" (ricordate i famosi "gigowatt" del doppiaggio italiano?). Ai miei tempi (cioè al mio esordio) ci fu un HP 1000: cpu a 16 bit, 128 KB di RAM (si! KB, non MB o GB!), disco fisso da 1.2 megabytes (una padella di 35 centimetri di diametro) e telescrivente per interfacciarsi: io scrivevo in nero e LUI rispondeva in rosso. I monitor erano ancora lontani (per noi, almeno). Il tutto per soli 150 milioni di lire del 1980! Ma era una goduria riuscire a gestire il bestione dell'immagine sottostante! Recuperare la foto mi ha fatto ringiovanire; grazie a chi ha iniziato questa discussione!1 punto
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@chievolan Santa Croce?? Sei infinitamente curioso . Dunque, se l'accoppiamento dei conii (gruppi o sottogruppi diversi fra loro) appartiene alla stessa zecca il fenomeno durante il medioevo è relativamente frequente anche se di grande interesse per tutta una serie di motivi. Qui, invece, e questo è il bello, i conii non sembrano destinati a essere accoppiati. Personalmente mi è capitato di vedere due esemplari con stessa particolarità in tanti anni e in entrambi i casi l'iconografia fra i due nominali era molto simile. Ebbene le monete da me visionate erano falsi d'epoca. Ora non dico che questo sia il caso della nostra moneta ma comunque non scarterei l'ipotesi a priori. Mi fa piacere che tutti intervengano con considerazioni personali oltrettutto molto ragionevoli. Molto, molto bene. Vi seguo con grande interesse ciao1 punto
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Ecco le due date dei mezzi soldi che ho in collezione1 punto
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Buona sera a tutti il mio.ultimo acquisto che ne pensate1 punto
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Taglio: 2€ cc Nazione: Lettonia Anno: 2016 B Tiratura: 1.000.000 Conservazione: BB Località: Milano Note: la mia prima commemorativa di questo Paese1 punto
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Ipotesi interessante quella della legenda "FEDERICVS" (intendevi questo vero?), che però si intuisce chiaramente forse solo nell'ultimo esemplare. Ma secondo voi a parte questo aspetto di che tipo / cronologia sarebbe ? E in relazione a questo che peso ha? Perchè si tratta di aspetto importante da valutare insieme a quello dell'eventuale variazione di legenda.1 punto
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Ottima panoramica, @margheludo. Secondo te (la domanda è rivolta a tutti), la legenda è EHRICVS?1 punto
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@Zenzero una "C (T)" con vertice superiore appiattito e prolungato a mo di apostrofo ( abbreviazione ).1 punto
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Ciao @avgvstvs anche questo è secondo me della stessa "razza" peccato per la martellata proprio sulla T , in quasi tutti gli esemplari osservati la "A" di IMPERATOR cade a ore 5 ed è molto appiattita (vedi foto che segue ed il raffronto con l'altro esemplare) poi, per chi volesse "cacciarli" in rete, mettiamoci anche la forma squadrata sia del Tondello che del cerchio interno che racchiude il monogramma e ci metterei anche la forma ad ali di gabbiano delle "V" di VVLT anche se non sempre, oltre alla R con piede ad arco . Ciao @Zenzero stiamo parlando di probabili denari coniata a Volterra e quel segnetto al centro del cerchietto rosso, come suggerito da @avgvstvs sarebbe il segno di abbreviazione del nome della città e in concreto si traduce in un escrescenza nel "vertice" superiore della "C"(T) che risulta pure appiattito.1 punto
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@avgvstvsQuesta è tosta, in attesa di studiarla meglio mi è caduto l'occhio su quel piccolo particolare al centro del cerchietto rosso, particolare che te conosci molto bene avendocene brillantemente svelato la natura, .......o sono fuori strada?1 punto
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SIG. Savoiardo, non sono un collezionista ma ho qualche moneta, se vuole migliorare ulteriormente il 2 denari del 1760 le posso regalare una più bella, se passa da Susa ve la sporgo.1 punto
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Mancano solo due settimane alla iniziativa programmata e felici di aver constatato interesse e curiosità da parte di diversi circoli. Anche la municipalità ha manifestato il suo appoggio e oltre ad ospitarci presso la meravigliosa "sala del medagliere" del Museo Bottacin, ci sta supportando nel promuovere la iniziiativa http://padovacultura.padovanet.it/it/musei/2%C2%B0-congresso-nazionale-dei-circoli-numismatici Al momento 14 le associazioni che hanno aderito (qui sotto elencate) , di cui 11 hanno confermato la presenza a Padova per il 27 Ottobre durante l’evento con dei delegati. Anche la Società Numismatica Italiana ha confermato una sua presenza a Padova come “uditore”, presenza di cui ringraziamo e che riteniamo importante e significativa per il mondo dei circoli italiani. Entro la prossima settimana contiamo di annunciare i titolo delle relazioni che verranno presentate, Nel frattempo in ringraziamento a tutti gli aderenti. CIRCOLI ED ASSOCIAZIONI ADERENTI AL PROGETTO ALLA DATA del 14 ottobre Circolo Filatelico Numismatico Asola Centro Culturale Numismatico Milanese Circolo Numismatico Bergamasco Associazione Quelli del Cordusio Centro Numismatico Valdostano Circolo Numismatico Corrado Astengo Associazione Culturale Italia Numismatica Circolo Filatelico Numismatico e del Collezionismo Parmense Associazione Filatelico Numismatico "Spartaco Franceschetti"- Montagnana Circolo Culturale Numismatico Siciliano Circolo Numismatico Patavino Circolo Numismatico Ticinese Circolo Numismatico Monticello Conte Otto Circolo Filatelico Numismatico Tarvisiano1 punto
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Capo Verde 250 escudos 1976, argento Primo anniversario dell'indipendenza del 5 luglio 19751 punto
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