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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/22/18 in tutte le aree
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Taglio: 2€ cc Nazione: Lettonia Anno: 2016 B Tiratura: 1.000.000 Conservazione: BB Località: Milano Note: la mia prima commemorativa di questo Paese4 punti
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Eccomi ancora una volta ad alzare questo interessantissimo post, al convegno di Bologna ho inserito nella mia collezione un altro tassello di questa fantastica zecca: mezzo soldo 1835, monetina piccola in rame e secondo me più rara rispetto al 1826, che comunque in alta conservazione esce veramente poche volte3 punti
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Dunque per il Caligola io vedo diversi aspetti problematici almeno secondo me: tondello molto largo abbastanza inusuale, perlinatura quasi completa ugualmente inusuale, peso abbastanza basso per questo livello di conservazione, nessuna chiara evidenza di coniatura, patina molto probabilmente artificiale, base d'asta molto bassa per questa rara tipologia se confrontata con i risultati in asta di altri esemplari con analoga conservazione sicuramente autentici e non restaurati in maniera estensiva. Aspetti sufficienti per condannarla da una foto? Probabilmente no, ma per alzare più di un sopracciglio sicuramente, per non desiderarla forse anche (almeno per quanto mi riguarda). Sul Vitellio non dico niente ma lascio la parola all'esperto principe di questo imperatore il nostro stimato @vitellio che sono sicuro avrà opinioni ben documentate a riguardo. Vogliamo parlare magari anche del sesterzio del Divo Augusto? O del Nerone porta di Giano? O del Nero Druso? O volete proporne altri ancora? C'è davvero molta scelta mi pare di monete sulle quali mi interesserebbe sentire un parere.3 punti
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Sono d'accordo, è una moneta "difficile", valutata da sola può essere meno apprezzata rispetto a quello che è in effetti, se considerata nella totalità (o perlomeno rispetto alla media) degli esemplari della tipologia. Le debolezze di conio sono intrinseche, mentre il rovescio ha dei punti di assoluto rilievo (nuvola, raggi, volto del santo). Unico neo "evitabile" è il difetto al margine del tondello, passante tra diritto e rovescio, che in parte può inficiare la valutazione. Nel complesso un esemplare ottimo comunque... Ciao, RCAMIL.2 punti
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Ciao ragazzi, scusate se riapro una discussione vecchia ma sono nuovo ed ho poca dimestichezza, non riesco nemmeno a caricare la foto. Ho per le mani una moneta identica a questa, l unica cosa è che al posto della croce, sulla sinistra del profilo, ha una mezza luna. Qualcuno sa darmi qualche informazione?? Scusate se ho sbagliato qualcosa oppure ho violato i protocolli del forum informatemi. Grazie2 punti
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E' chiaramente Volterra da un lato e Arezzo dall'altro... Ho delle idee, ma adesso sono in ufficio e non riesco a commentare in maniera approfondita... credo di riuscire domattina Mi piacerebbe vedere la moneta dal vero... @malamorte abiti in Toscana? A domani2 punti
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Su Vitellio direi che l'esperto non vale neanche la pena di disturbarlo.... Lista veramente lunga anche per il sottoscritto, comunque se volete veramente l'apoteosi andate a guardare l'ultima asta di Boule https://www.sixbid.com/browse.html?auction=5399 se trovate un bronzo imperiale buono mi fate un fischio..... siamo arrivati veramente a un punto molto basso e preoccupante2 punti
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Personalmente sono contrario a pulire le monete, soprattutto quando non si è pratici si rischia di fare danni irreparabili. Però questa moneta sembra avere dei residui terrosi che potrebbero andar via da soli con un semplice ammollo di qualche ora in acqua distillata, asciugando poi la moneta con un po' di ovatta. Poi la leggibilità delle impronte potrebbe migliorare. @Malamorte se decidi di provarci, mi raccomando di usare rigorosamente acqua distillata, altrimenti i sali contenuti nell'acqua rischierebbero di attivare un processo corrosivo difficilmente arrestabile (anche noto come cancro del bronzo). Sono noti anche esemplari con DEVVLTERRA (due R), ma nel tuo caso quella lettera mi sembra una A come già detto da @chievolan al post n. 92 punti
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Il problema di queste monete è che ci sono dei falsi ed è difficilissimo riconescerli. A me piacciano ma non mi fido,forse se periziati da qualche studioso del tipo.....altrimenti li guardo e passo oltre.2 punti
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Eccolo, oltre a poter seguire in streaming, i video rimangono nel tempo, ci sono visionabili anche ora quelli di Res Nummariae Mediolanenses, Colori e Monete, Appunti Numismatici a Parma con Lamoneta, Inaugurazione Esposizione permanente delle monete della zecca di Milano in Ambrosiana, questi video rimarranno come ricordo di quanto fatto e di chi ha partecipato, una giusta memoria storica per non dimenticare.... https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ2 punti
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penserei che può essere una imitativa perché in se lo stile ha una sua coerenza, poi guarderei in quale area possono aver copiato una Zeno/Odoacre e cercherei in letteratura qualcosa di simile2 punti
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Prenderlo un attimo da una parte e dargli l'indirizzo di un buon dentista?2 punti
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Io a Bologna ho ritirato questa....non in ottima forma, ma mi accontento. Le foto sono dell'asta..domani faccio le mie..il rv...è molto bello.2 punti
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E' notizia di oggi il rinvenimento in Sardegna di un antico scheletro maschile e ciò che colpisce di questo ritrovamento è il fatto che lo scheletro stringeva nella mano una lucerna finemente lavorata. Coloro che amarono quest'uomo vollero così rendergli meno insidioso il passaggio dalla Vita alla Morte... https://www.unionesarda.it/articolo/cultura/2018/10/21/chia-dalla-sabbia-riaffiora-un-antico-scheletro-con-una-lanterna-8-786800.html?fbclid=IwAR3sI7cW3hv5Y4pwALK66T7VFoaWQK_z8cN5aky_tXtlP5WCcuODMNWVroY2 punti
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Taglio: 50 cent Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 303.500 Conservazione: BB- Località: Milano2 punti
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Io ci sono stato Venerdì ma ho preferito aspettare la fine del convegno per fare qualche considerazione esclusivamente di tipo organizzativo (in quanto ritengo che parlare di prezzi e offerta commerciale sia del tutto superfluo viste le diverse possibilità economiche e i diversi interessi individuali di ogni collezionista.) Premetto che in passato questo convegno mi era sempre piaciuto perchè geograficamente a me comodo e di dimensioni grandi ma non eccessive. Tuttavia non ci sono più tornato dopo l'esperienza pessima sotto diversi punti di vista (primo tra tutti la sicurezza personale) dell' edizione del aprile o maggio 2015 in cui si era pure in piena condizione di emergenza dopo il crollo causa neve. A questo giro però mi sono detto: riproviamo, son passati 3 anni qualcosa sarà stato fatto... In effetti appena arrivato ho notato che gli spazi esterni a partire dall'ingresso all'Arena fino al parcheggio davanti al Palanord adesso sono un po' meglio organizzati e delimitati rispetto al passato (addirittura all'inizio nemmeno avevo notato la presenza dell'ormai famigerato "villaggio" di vicini indesiderati) inoltre mi è sembrato esserci anche un minimo di controllo in più vista la presenza di alcuni addetti al parcheggio e di due guardie giurate che stavano un po' dentro e un po' fuori... Insomma un po' meglio come sicurezza personale. Il Palanord pure è tornato quello del passato più o meno: spazi larghi, caldo mediamente accettabile, un piccolo bar... Niente di eccezionale ma sempre meglio dell'ultima volta... Due cose però non mi sono andate proprio giù: - I BAGNI Il solito minuscolo bagno per gli uomini e uno per le donne messi in un container, nonostante l'assidua e costante opera di pulizia dell'addetto, non sono accettabili nel 2018: se uno è accompagnato per lavoro o per compagnia dalla moglie/compagna/fidanzata/quello che ti pare non è possibile costringerla ad utilizzare una struttura del genere... Chiaramente non è una mancanza ascrivibile agli organizzatori però secondo me è un aspetto da tenere bene in considerazione nella valutazione della struttura e dell'evento. - il BUS NAVETTA. Io e anche altri visitatori pensavamo erroneamente che il bus navetta, come era stato nelle altre edizioni, fosse disponibile in entrambi i giorni. SBAGLIATO. non vedendo nessun bus all'orario stabilito ho telefonato per informazioni e mi è stato detto che stavolta il bus era previsto SOLO IL SABATO... Bene, anzi male: rientra di nuovo dentro la stazione... Fatti tutta la stazione... Esci sul piazzale principale...Fila per biglietto....Trova la fermata del bus 25... Aspetta il 25 e fatti viaggio in mezzo a varia umanità e stando sempre attenti ai borseggiatori (come più volte ricordato dall'apposita voce) fino alla solita fermata nel nulla... Fatti lunga passeggiata (sempre in mezzo al nulla) del parcheggio arena nord e finalmente dopo un totale di circa 45/50 minuti (contando dal mio arrivo in treno) raggiungi l'agognata meta insieme al gruppetto di valorosi collezionisti. Al ritorno, verso le 16, stesso viaggio della speranza. Sinceramente questa scelta da parte degli organizzatori non l'ho proprio capita. Se il bus navetta costava troppo si poteva optare per un mezzo più piccolo... E se anche questo costava troppo avrei comunque preferito partecipare alla spesa pagando il bus navetta pur di risparmiarmi la tortura del viaggio con l'urbano... In conclusione rispetto al passato sicuramente ho notato un certo miglioramento ma l'area e la struttura rimane sempre quella che è e ormai siamo sempre anni luce lontani rispetto ad uno standard moderno accettabile per una grande e importante città come Bologna e per un evento di questa rilevanza all'interno del settore... Nel complesso permane infatti sempre un senso di desolazione e di abbandono di tutta l'area che rende l'esperienza veramente poco piacevole e che in futuro credo proprio mi porteranno quasi sicuramente a preferire altre mete più pulite e attrezzate (prima tra tutte Verona). E poi diciamocelo chiaramente: io non ci credo assolutamente che in tutta Bologna non ci sia una struttura più decente di questa e in una zona migliore... Saluti Simone2 punti
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Vi segnaliamo il convegno organizzato dal locale circolo numismatico asolano che si terrà nella cittadina di Asola in provincia di Mantova il prossimo 1 novembre 2018 come di consuetudine durante la sagra cittadina. il convegno si terrà come al solito presso le scuole elementari con orario continuato dalle 9:00 alle 17:00. non mancate perchè vi aspettano tante belle monete e amici collezionisti vi invitiamo a visitare il nuovissimo sito web del circolo www.cfna.it vi segnalo anche l'evento su facebook in modo da poterlo segnalare più facilmente ad amici https://www.facebook.com/events/157269798256107/ e la pagina di lamoneta.it dedicata al circolo e per finire vi allego anche la locandina del convegno per qualsiasi info contattate direttamente il circolo tramite i recapiti riportati sul sito o il sottoscritto grazie mille a tutti e speriamo di incontrarci in convegno1 punto
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Buonasera, Allego due bronzetti commemorativi il primo con la lupa 332-333d.C. ★PLG della zecca di Lugdunum RIC VII Roma 267 g. 2.03. Il secondo è un mezzo centennionale commemorativo di Costantinopoli 330 d.C d: POPROMANVS con cornucopia a sx al rovescio stella entro corona e in esergo cons(teta) RIC VIII 22 g.1.00 Un parere su queste due monetine?1 punto
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metto un paio di foto che avevo fatto al volo venerdì sera...sempre che si capisca di più...1 punto
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Ciao, sì ci sono varianti del grosso di Como che presentano una mezzaluna dietro al busto. Per caricare la foto credo che tu debba avere un numero minimo di post, forse 3 o 5. Puoi per esempio presentarti nella sezione Nuovi iscritti e dirci qualcosa dei tuoi interessi numismatici. O se preferisci mi giri la foto via email e la pubblico io al posto tuo. Per un grosso di Como questo e altro ?1 punto
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Ciao @anthon1984 Seguo la monetazione francese di questo periodo e trovo Interessante questa variante che non avevo mai visto prima Non ho trovato nulla al riguardo ne su internet ne sul mio catalogo (World coins) ....? Forse qualche utente possiede un catalogo di errori e varianti delle monete francesi.... saluti1 punto
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Ciao Tiberius! No non sono mie... ne avevo sentito parlare ma non essendomi mai avvicinato veramente alle monete antiche, sinceramente non mi è neanche venuto in mente il tram tram della Parmalat. Comunque la "R" della zecca di Roma l'avevo notata solo che volevo dare una risposta esaustiva a chi mi ha chiesto un parere. La prossima volta tiro dritto sulla Parmalat, 9 su 10 son quelle! ? Grazie ancora e scusa per il tempo che Hai/Avete perso.1 punto
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Buonasera a tutti, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate di questa moneta; sappiamo che era solo un progetto che non ha avuto seguito come la sorella da 1 Lira, non dovrebbe perciò aver circolato, Inasta l'ha definita come conservazione MB. La mia domanda: è giusto classificarla MB? E' usurata? Oppure può esser così perchè frutto di una prova? Grazie a chiunque voglia intervenire per dire come la pensa Allego il link della scheda del catalogo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MI48/31 punto
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Non credo sia un pezzo unico, solitamente le medaglie di questo tipo venivano fatte per essere donate ai menbri delle confraternite, quindi le tirature anche se basse andavano da poche decine a qualche centinaio di esemplari! Ciao Borgho1 punto
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Complimenti @taglialuca, splendida moneta come al solito.1 punto
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Così sembra, un'ipotesi affascinante ma ancora da verificare. Il caro @magdi, già chiamato in causa, ha studiato e scritto pubblicazioni sia su Arezzo che su Volterra, e potrebbe dirci se nel corso dei suoi studi si è già imbattuto in qualcosa di simile.1 punto
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Complimenti per l'acquisto. Moneta sicuramente rara. La conservazione attribuita penso sia errata in quanto non avendo circolato (è un progetto non una prova) non può essersi consumata. Propenderei per un conio difettoso ed un metallo povero. In ogni caso pezzo interessante.1 punto
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E' un progetto per il quale ci sono tre tipi uno in mistura ,uno in bronzo, uno in stagno, il Crippa parla di due soli esemplari conosciuti per quello in mistura, pochissimi per il bronzo, meno raro quello in stagno, questo mostra tracce di usura e credo circolazione, certo il contenuto d'argento è basso, indubbiamente pezzi pregiati e di grande rarità, per palati fini.1 punto
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Mi sembra che la prima sia stata riconiata sopra un'altra moneta ed è per questo che si vede qualche traccia sul campo. Arka1 punto
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Un esemplare di grande interesse verrà battuto nella prossima asta Peus. Si tratta di un piccolo nominale eneo di Velia (gr. 1,32) contrassegnato dai tipi della testa di Atena con elmo attico adorno di corona d’ulivo al D/ e dalla civetta ad ali chiuse su ramo d’ulivo ed etnico [] al R/ (fig. 1). 1) Dr. Busso Peus Nachfolger, Auction 423, 7/11/2018, lot 165 Come annotato dai compilatori della scheda, l’esemplare risulta privo di confronti nella bibliografia relativa alla monetazione velina e, in particolare, nei contributi di Mangieri e di Rutter (G. Libero Mangieri, Velia e la sua monetazione, Lugano 1986; Rutter, HN, 121 s.) Si aggiunge l’assenza di riscontri anche all’interno della collezione Sallusto, il cui segmento più rilevante è rappresentato proprio dal materiale eneo (più di 200 pezzi; v. G. Libero Mangieri, La monetazione di Poseidonia-Paestum e Velia nella collezione Sallusto, “Bollettino di Numismatica”, 46-47, 2006, 3-289). Per una seriazione dell’esemplare bisogna essenzialmente tener conto delle opzioni tipologiche e delle corrispondenze con i nominali maggiori in metallo prezioso (AR). È ben noto che la testa di Atena con elmo attico decorato da un serto di olivo, di eminente derivazione thurina, rappresenta l’elemento di innovazione del III periodo della classificazione Williams, all'interno del quale si attesta in primis sulle dramme, abbinata alla civetta al R/ (fig. 2), e successivamente sui didrammi (fig. 3), contrassegnati al R/ dal tipo del leone che azzanna un cervo (R.T. Williams, The Silver Coinage of Velia, London 1992). 2) Oxford, SNG Ash., 1148 3) NAC AG 13, 1998, 116 A questi elementi si aggiunge il dato ponderale, che sembrerebbe in linea con le frequenze registrate per la prima fase delle emissioni enee della città (HN, 1320) contrassegnate al D/ dalla testa di ninfa (fig. 4) e successivamente da quella di Herakles (fig. 5; HN, 1321-1324). 4) John Morcom Collection (SNG X, 328) 5) Sallusto 1104 (= Mangieri 186) Alla luce di queste brevi riflessioni e se colgono nel segno le corrispondenze tipologiche, hanno ben ragione i compilatori della scheda ad ipotizzare che l’esemplare in oggetto rappresenti “die früheste Bronzemünze” emessa da Velia, la quale, come è noto, fu una delle prime città magnogreche a produrre monete in bronzo a partire dall’ultimo quarto del V secolo a.C. insieme a Thuri e Reghion.1 punto
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Forse Theodora con al R( Pietas Romana ti allego un esempio solo per confrontare la tipologia1 punto
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E' un errore riconosciuto, si tratta in effetti solo di un trattino: Debbo controllare quella che ho a casa in fds inserita nel mio sito, dall'immagine si direbbe quella senza errore, ma non è nitida abbastanza, farò questa sera una scansione più dettagliata :http://nikita58it.altervista.org/banconoteJ/nikita58it_jugoslavia.html Qui la classificazione:1 punto
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Dico anche la mia, seppur molto acerbo in questa monetazione...io da qui non vedo nessun segno di pulitura o lucidatura pesante e vedo un Verso davvero ottimo, peccato per la mancanza di metallo e per i tipici graffi di conio. Insomma a me piace molto e personalmente la vedo anche più alta del qSPL.1 punto
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la prima domanda da porsi è la seguente: 1 - il semisse era ancora in uso durante il regno di Romolo nella parte occidentale? 2 - se l'uso era ormai solo cerimoniale, esiste un qualsivoglia esempio di moneta aurea che abbia copiato retri di un secolo prima, e della parte est? nel quadro storico e numismatico del periodo di Romolo, non c'è nessuna spiegazione di questo tipo che possa farmi pensare a una moneta ufficiale... la spiegazione la ritrovo nelle falsificazioni di fine ottocento e primi novecento…. vi cito in merito un articolo della RIN 2004 di Morelli in cui un Basilisco falso e una Elia Flacilla falsa condividono il medesimo conio di retro…. e sono due monete "bruttine" come contraffazioni, viste oggi….ma allora…..1 punto
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In quella ritrovata vi è raffigurato un gallo, alche quello simbolo di luce.1 punto
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E' una lucerna a disco del II secolo, dello stesso tipo di queste :1 punto
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Lucidatura pesante--> lucidatura non pesante--> lucidatura abbastanza evidente... Un altro paio di commenti e siamo tutti d'accordo, dai non ditemi che dire lucidatura pesante e lucidatura abbastanza evidente è la stessa cosa...dai...dai! Di che stiamo parlando di monete o di tappi di bottiglia ! Ecco perché posso accettare il commento di lucadesign85 (sebbene io non sia daccordo) e invece non posso accettare i commenti de ilnumismatico di inizio discussione...io accetto i pareri di tutti, figurarsi se non accetto un parere, torno a ribadire la moneta quella era e quella è... ancora grazie a tutti gli utenti che continuano a dire la loro1 punto
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E' un gettone tedesco, alla fine dell'ottocento ne hanno prodotti migliaia di tipi diversi, il gallo che si trova al rovescio non necessariamente ci porta in Francia.1 punto
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Sono venuto a Bologna per la prima volta nella mia vita (ebbene sì). Il convegno è stato al di sopra delle mie aspettative: certamente non è paragonabile a Verona ma l'ho trovato molto più grande rispetto a tanti altri. Ho letto sopra di prezzi alti, poche monete, pochi commercianti. Ma un convegno non è mica un gruppo di vendita su FB o un outlet di un centro commerciale! Il dibattito sui convegni in generale potrebbe essere lungo e senza fine. Dico solo che noto, in effetti, una certa "forbice" tra i prezzi che girano su internet (aste, ebay, social) e quelli ai convegni, spesso non in linea con l'odierno rapporto domanda/offerta. Ognuno è libero di vendere la sua moneta al prezzo che vuole, ma come è stato ben detto sopra, il mercato fluttua, e se una moneta del Regno in un oblò reca un prezzo sbiadito scritto a penna 10-15 anni fa, probabilmente quel prezzo andrebbe allineato con l'andamento attuale del mercato. Poi, anche io ho trovato monete passate in asta e quindi con la "dovuta" ricarica. Ma ho trovato anche buone occasioni e fatto qualche bell'affare. Io spero che internet non elimini del tutto i convegni, luogo dove ritrovare, salutare e chiacchierare con vecchi amici e conoscerne di nuovi. Inoltre, io approfitto dei convegni per unire passione e turismo. Nel pomeriggio ho visitato il centro di Bologna, in una bellissima giornata e mi sono goduto le bellezze di questa affascinante città.1 punto
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Ho trovato questo avvertimento in rete, ci sarà qualcosa di vero? Visto l'andazzo di queste richieste stravaganti, anticipo qualcuno che potrebbe chiederne il valore in questa sezione!1 punto
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@Corbiniano @sandokan Buonasera, riesumo questa discussione vecchia più di due anni, volendo rendervi partecipi di aggiornamenti. Questa fu una ricerca che al tempo si concluse con delle supposizioni, a causa della difficoltà di comprensione oggettiva dell'indumento in questione. Partendo dal presupposto che a dire il vero, ancora non ho capito con certezza di cosa si tratti effettivamente, a seguito di ricerche decisamente più accurate e dispendiose dal punto di vista del tempo impiegato e dalla fantasia di ricerca, ho ottenuto delle informazioni atte a constatare che abbiamo di fronte una vera livrea nobiliare, o meglio, indumento appartenuto a vero nobile, e non un oggetto di scena teatrale. Tali conclusioni ve le rendo con piacere qui di seguito. Alcune nozioni storiche che ho inserito nelle immagini le ho tratte attraverso Wikiwand ed attraverso alcuni siti di ricerca correlati. La ricerca si è basata inizialmente sull' analisi degli emblemi nobiliari e successivamente sull' intreccio storico genealogico che ne potesse essere derivato per giustificarne l'assemblamento in quarti sull' indumento. Devo dire che praticamente sono giunto a scoprire quanto desiderato, se non per alcune informazioni circa gli ultimi due coat in basso nel secondo insieme di emblemi che non riesco a giustificare con la genealogia storica in questione. Quest'ultimi, sono più o meno ricorrrenti nell'ambito scozzese/gallese, il che potrebbero avere a che fare con gli Elphinstone/Mercer per l'appunto, ma non ne trovo l'effettiva congiunzione storica genealogica. Forse mi sono perso qualcosa per strada, ma direi che per ora va bene così ! Di qualsiasi cosa si tratti, è sicuramente post 1818 (matrimonio de Flahault-Mercer Elphinstone) dato che compaiono tutti gli emblemi, compreso quello di Nairne e Keith. Quanto riguarda il levriero e la renna presenti sul bottone, credo siano l'elaborazione di questi due, o qualcosa di molto simile comunque. Constatato infine che si tratta effetivamente di un indumento storico appartenuto ad un nobile, (presumibilmente proprio lo stesso Tenente Generale Charles Joseph de Flahaut de La Billarderie, tra l'altro molto vicino ai Bonaparte, amante della figliastra di Napoleone dalla quale ha avuto un figlio), non ci resta che immaginare e supporre in quale occasione possa essere stato utilizzato ! Se da lui, o da qualche discendente. Grazie, Davide.1 punto
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Spesso scrivendo ci si fraintende. Credo che nessuno si sia offeso e nessuno vuole offendere. Se @ilnumismatico volesse cimentarsi in una sua perizia con questo metodo penso sarebbe interessante per tutti.... Grazie per aver condiviso la moneta sul forum , i rilievi sono comunque meglio conservati che la norma ....poi de gustibus... Come hanno detto sopra, Saluti Rivoluzionario- Napoleonici1 punto
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Che il Teatro alla Scala di Milano sia una eccellenza mondiale è noto, che sia stato fatto per decreto di Maria Teresa d'Austria magari meno... Che Milano sia cosparsa di segni di Maria Teresa è una evidenza ma non tutti magari lo sanno. Il vecchio teatro di corte andò distrutto in un incendio nel 1776, le famiglie benestanti di Milano fecero richiesta di una nuova opera a loro spese, il progetto fu approvato e affidato al celebre architetto Giuseppe Piermarini. Il nome deriva dalla chiesa di Santa Maria alla Scala che sorgeva prima della costruzione, l'inaugurazione avvenne nel 1778, solo dopo due anni di lavoro, un record di efficienza e velocità con maestranze che probabilmente lavorarono senza soste. Qui in una cartolina d'epoca di inizio 1900.1 punto
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Buongiorno torno a postare in questa sezioni dopo un po' di tempo, oggi vi faccio vedere una delle ultime entrate in collezione.. Moneta in rame( le mie preferite) con volto giovane che per Ferdinando ll è quello che preferisco.. Moneta non facile da trovare, ancora meno in alta conservazione... Buona domenica Luca1 punto
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Mancano solo due settimane alla iniziativa programmata e felici di aver constatato interesse e curiosità da parte di diversi circoli. Anche la municipalità ha manifestato il suo appoggio e oltre ad ospitarci presso la meravigliosa "sala del medagliere" del Museo Bottacin, ci sta supportando nel promuovere la iniziiativa http://padovacultura.padovanet.it/it/musei/2%C2%B0-congresso-nazionale-dei-circoli-numismatici Al momento 14 le associazioni che hanno aderito (qui sotto elencate) , di cui 11 hanno confermato la presenza a Padova per il 27 Ottobre durante l’evento con dei delegati. Anche la Società Numismatica Italiana ha confermato una sua presenza a Padova come “uditore”, presenza di cui ringraziamo e che riteniamo importante e significativa per il mondo dei circoli italiani. Entro la prossima settimana contiamo di annunciare i titolo delle relazioni che verranno presentate, Nel frattempo in ringraziamento a tutti gli aderenti. CIRCOLI ED ASSOCIAZIONI ADERENTI AL PROGETTO ALLA DATA del 14 ottobre Circolo Filatelico Numismatico Asola Centro Culturale Numismatico Milanese Circolo Numismatico Bergamasco Associazione Quelli del Cordusio Centro Numismatico Valdostano Circolo Numismatico Corrado Astengo Associazione Culturale Italia Numismatica Circolo Filatelico Numismatico e del Collezionismo Parmense Associazione Filatelico Numismatico "Spartaco Franceschetti"- Montagnana Circolo Culturale Numismatico Siciliano Circolo Numismatico Patavino Circolo Numismatico Ticinese Circolo Numismatico Monticello Conte Otto Circolo Filatelico Numismatico Tarvisiano1 punto
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TAGLIO : 50 Cent STATO : Italia AUTORE : Roberto Mauri TEMA : Statua equestre di Marco Aurelio e pavimento di Piazza del Campidoglio TIRATURA : 1.136.568.000 (2002) DATA DI EMISSIONE : 01/01/2002 MATERIALE : Nordic Gold (rame 89% - alluminio 5% - zinco 5% - stagno 1%) DIAMETRO : 24,25 mm SPESSORE : 2,38 mm PESO : 7,8 gr. CONTORNO : Rigato con zigrinatura spessa In cima al colle del Campidoglio a Roma troviamo l'omonima piazza. Nel medioevo veniva utilizzata come sede dell'amministrazione civile della città e sino al XVI secolo l'area era uno spiazzo sterrato. Fu decisa la sua sistemazione da Papa Paolo III ed i lavori furono commissionati a Michelangelo Buonarroti presumibilmente verso il 1535/40. La piazza del Campidoglio fu terminata nel XVII secolo, Ma la pavimentazione a disegno centrifugo fu realizzata solo nel 1940 da Antonio Munoz (storico dell'arte ed architetto italiano) in base a un'incisione del 1567 (foto) e progetto originale michelangiolesco. La piazza del Campidoglio era già apparsa, trentadue anni prima, su di un'altra moneta italiana (L.1000 ag. 1970). La Statua equestre di Marco Aurelio posta al centro della piazza è l'unica statua equestre di epoca classica giunta integra sino a noi. Fu eretta nel 176 d.C. , nel medioevo si salvò dalla fusione grazie all’errata attribuzione all'imperatore Costantino (primo imperatore cristiano), era per l’appunto chiamata “Caballus Constantini", un vero miracolo perché a quel tempo il valore intrinseco delle statue di bronzo era notevolissimo ed i profitti derivati dalla vendita del metallo sarebbe stato enorme. Nel 1539 Michelangelo ne decise l'esatta collocazione e così la statua divenne il punto di riferimento della piazza. Nel 1834 fu praticata un’incisione nel cavallo per togliere l’acqua infiltrata al suo interno che, con il suo peso, poneva in serio pericolo la stabilità del monumento, fu eseguita anche una colatura di metallo fuso nelle zampe del cavallo per fissarlo meglio alla base. Nel 1940, in occasione del secondo conflitto mondiale, la statua fu smontata e posta in luogo sicuro per proteggerla da eventuali bombardamenti, fu ricollocata nella piazza solo alla fine del conflitto. Nel 1979 un attentato dinamitardo nelle vicinanze danneggiò il basamento marmoreo della statua, in quell’occasione si constatò la presenza di fessure sulle zampe del cavallo e un grave processo di corrosione su tutta la superficie. Si decise quindi che la statua andava restaurata e preservata per le future generazioni. I lavori iniziarono nel 1981 presso l'Istituto Centrale di Restauro, terminato il restauro (1988) non fu più messa nella sua sede originaria, è tutt'ora in mostra nei Musei Capitolini (foto già inserita in precedenza). In Piazza del Campidoglio è invece presente una fedele riproduzione realizzata con tecnologia al laser.1 punto
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