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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/20/18 in tutte le aree

  1. È vero, molti si avvicinano all'oro monetato semplicemente per diversificare i propri investimenti. Capita poi che ci si fermi a guardare i propri acquisti e che, per puro gusto, la volta successiva si cerchi di "investire" su una moneta diversa; "visto che ci sono la prendo di un altro stato o di un altro regnante". Magari la volta successiva si chiede al cambiavalute di vedere diverse monete, si cerca la possibilità di scegliere la bullion desiderata fra le disponibili e si porta a casa quella meglio conservata. Ad un certo punto, avendo già comprato tutte le tipologie disponibili a prezzo del fino, ci si dice: "vabbe' questa mi manca e costa poco più di quanto pagherei una di quelle che ho già". Vent'anni dopo poi può anche succedere di ritrovarsi a spendere, per una sovrana di un regnante mancante in raccolta, tanti tanti soldi e riporla accanto a quella del padre di questo re, acquistata da ragazzi al costo del fino o ricevuta in omaggio in occasione del proprio battesimo. Non bisogna sottovalutare l'acquisto di monete bullion, più spesso di quanto si pensi esse diventano un trampolino per la numismatica. In quale punto di questo percorso si è diventati collezionisti? Non ci si può ritenere tali se non si acquista ad un prezzo superiore al fino contenuto? Seguendo questo ragionamento non si dovrebbe considerare tali nemmeno coloro che raccolgono monete euro dalla circolazione; si ottengono al nominale. Secondo il mio modesto parere si diventa collezionisti numismatici quando si trova il tempo di fermarsi a guardare i propri acquisti e la stessa osservazione stimola la curiosità, la voglia di approfondire e capire quale possa essere l'oggetto della "caccia" seguente. Buon weekend
    5 punti
  2. Aggiungo anche il 4 soldi Genova del 1814. Si dice che Pistrucci trasse ispirazione da questa moneta nel creare il suo capolavoro.
    4 punti
  3. salve ragazzi cosa ne pensate di questa 1805? accetto pareri positivi,negativi sulla conservazione. grazie come sempre
    3 punti
  4. Secondo me il problema in questo topic è solo il linguaggio. Riassumere una moneta come questa in un grading numismatico secco è complicato e genererebbe sicuramente incomprensioni. La moneta era una signora moneta. Si è sfortunatamente imbattuta in un profano che, per rimuovere la sporcizia o magari una sorta di ossidazione, ha deciso di lucidarla meccanicamente. Con olio di gomito e forse qualche prodotto improprio ha deciso di insistere fino a quando è riuscito a specchiarsi nel tondello stesso. I rilievi restano e sono ancora ben apprezzabili. Dovessimo ragionare solo su di essi potremmo tranquillamente definirli "da qSpl" (essendo stato asportato qualsiasi residuo di lustro, sicuramente non di più). Resta il problema di sottrarre al grading quelli che sono difetti non trascurabili e che sicuramente influenzano il valore della moneta. Credo che tutti noi non acquisteremmo mai questo 5 lire al prezzo di un qSpl "sano". Ebbene ci sono tre vie. La prima consiste nel definire i rilievi e citarne i difetti a parte; sul cartellino scriveremmo qSpl "pesantemente lucidata, colpo importante al rovescio" (a me più che un colpo pare proprio una mancanza di metallo). La seconda la pone direttamente fuori dal classico sistema di grading. NGC o PGCS la chiuderebbero infatti semplicemente "AU details" vista la pulizia impropria. https://www.ngccoin.com/coin-grading/details-grading/ La terza è quella in voga in Italia. Detrarre i difetti dal grading dei rilievi fino ad arrivare a definirla, all'interno della scala stessa, in modo da inquadrarne un verosimile valore economico. Il terzo caso è evidentemente difficile perché capire quanto un collezionista sarebbe disposto a spendere per una moneta del genere è esercizio per commercianti esperti. Voi quanto ci spendereste? Quanto per un bb sano? Quanto per un mb-bb sano? Credo che la maggior parte di chi raccoglie questa monetazione lascerebbe perdere. L'appeal di ciò che compriamo ha molta rilevanza. Spesse volte gli unici che comprano monete, soprattutto comuni, con queste manipolazioni sono neofiti. Ognuno acquista ciò che crede spendendo ciò che ritiene, ci mancherebbe. Col tempo però questi difetti daran noia e si arriverà a preferire un bb "sano" ad uno "stato di zecca details". Questa per lo meno è la mia esperienza e quella di coloro che frequento abitualmente, di certo la si può pensare diversamente. Non sono pochi comunque coloro che non la comprerebbero proprio e questo certamente ne influenza il valore di mercato. Qualche anno fa ci sono passato. Ho acquistato una moneta con problematiche simili più o meno al costo del metallo fino contenuto. Oggi non rifarei l'acquisto, manco riesco a guardarla. Non l'ho più rivenduta, mi serve a ricordare che sbagliare un acquisto è molto facile, che un errore resta tale anche quando costa poco, che una moneta lucidata, saggiata o in qualche modo manipolata non fa per me, che se compro qualcosa deve essere sano e piacermi al punto che non sentirò mai l'esigenza di sostituirlo. Non posso permettermi troppi "tentativi".
    3 punti
  5. Non riesco a capire cosa ci si aspetti da un convegno: è chiaro che se presenzia sempre meno pubblico, anche gli operatori sono disincentivati a partecipare, e si determina un circolo vizioso. Quindi il consiglio è: chi può, ci vada! Per quanto riguarda le vendite: l'attuale congiuntura economica fa sì che chi ha in tasca un "rotolo" lo usi in particolare per acquistare monete d'oro di borsa (ho visto anch'io rastrellarne quantità non trascurabili): d'altra parte l'oro è forte e la politica casereccia allontana da altre forme di investimento. Per i prezzi: sono quelli che sono; se nessuno acquista perché tutti li considerano eccessivi si auspica possano calare (a meno che, come spesso succede, venga riproposto materiale da un'asta recente e, nel caso, qualunque fosse il prezzo di aggiudicazione, è comunque ulteriormente ricaricato dell'utile del commerciante!).
    3 punti
  6. Carissimi, giusto per chiudere il cerchio vi posto anche l'esemplare di Elia Pulcheria ( anche se si legge PulchePia sulla moneta) prodotto con lo stesso Conio del rovescio dei 2 Romolo, anche lo stile dell'incisione del conio del diritto denota la stessa mano... Ricordo che Elia Pulcheria fu imperatrice fino al 450 d.C. , Romolo dal 475 al 476 . Lo stile e la produzione delle monete autentiche di entrambi è diversissimo tra loro, come è logico aspettarsi con il passare di almeno un trentennio tra i due... Si legge benissimo la impossibile sigla di zecca SMAN, come giustamente ipotizzato da @Poemenius Aggiungo anche una scheda di comparazione tra un falso ( il primo ) e altri 3 esemplari di Romolo ragionevolmente autentici… ...direi che a questo punto c'è ancora poco da dire…. Cordialmente, Enrico
    2 punti
  7. taglio 5 cent paese Italia anno 2003 tiratura 1.956.000 condizioni bb città Milano
    2 punti
  8. Ipotesi interessante quella della legenda "FEDERICVS" (intendevi questo vero?), che però si intuisce chiaramente forse solo nell'ultimo esemplare. Ma secondo voi a parte questo aspetto di che tipo / cronologia sarebbe ? E in relazione a questo che peso ha? Perchè si tratta di aspetto importante da valutare insieme a quello dell'eventuale variazione di legenda.
    2 punti
  9. Oggi ho finito i "mi piace", se no te ne davo uno @Baylon PS: oggi ho visto che biglietti simili li scambiavano dal panettiere per 10 Euro l'uno...
    2 punti
  10. salve sono fuori casa e con lo smartphone vedo poco forse siamo in Arezzo con legenda del dritto retrograda un gran saluto a elio
    2 punti
  11. Grazie @Nikita e @miza. Io ho un metodo diverso ancora che si avvicina di più all'analisi di @miza. Per comodità riporto l'immagine che @Nikita ha postato poco fa. Io solitamente evito di controllare la distanza tra 9 e 6 e mi focalizzo semplicemente sulle posizioni del 9 e del 6 rispetto all'1 ed allo 0. Se, come nella figura di sinistra sono posizionate più in basso della testa dei numeri 1 e 0 formando una conca (direi visibile se si focalizza l'attenzione su questo particolare), allora è per certo una 0 grande. Diversamente quando 9 e 6 sono più in alto e le teste di tutti i numeri sono tutte quasi alla stessa altezza allora è uno 0 piccolo. Secondo me è meno difficile di quello che si pensa, basta solo focalizzare l'attenzione su questo particolare e l'occhio nota subito la differenza.
    2 punti
  12. Ciao @nikita_ Sono del parere che la moneta di @anthon1984 sia un 1960 "0 grande". Esaminando la moneta anch'io avevo avuto la stessa impressione che hai avuto Tu, che ci fosse troppo spazio fra il 9 e il 6. Però il 9 nella moneta in oggetto è più steso rispetto alla più comune 1960 0 piccolo. Quindi nella partita eravamo 1 a 1. Quello che poi mi ha convinto che si tratti di uno "0 grande" è stato il particolare che sono andato ad evidenziare nella foto che posto: Le distanze superiore ed inferiore fra il numero 1 e il numero 9. Nella monta in oggetto, essendo il numero 9 più disteso, si avvicina di più al numero 1 nella parte bassa dei numeri, quindi, lo spazio inferiore fra i due numeri (1 e 9) è minore rispetto a quello superiore. L'esatto contrario lo notiamo in un 1960 "0 piccolo" che ha in 9 posizionato in maniera più verticale... Sei d'accordo @nikita?
    2 punti
  13. A me sfugge la logica esecutiva di un falso prodotto senza il minimo rispetto stilistici nei confronti dell’originale..... se sei capace di incidere un conio ex novo , fallo al meglio, cercando di farlo il più possibile somigliante alla moneta originale, e ritoccalo finché non arrivi al risultato ottimale. Se devi fare un conio che ha poco o niente in comune con la moneta originale, cui prodest? siccome non è la prima moneta che vedo con queste caratteristiche ( ottima tecnica ma stile incongruo, esecuzione per coniatura, evidenti usure di conio, testimoni di uso intensivo) , sto cercando di trovare una spiegazione un po’ più articolata.
    2 punti
  14. Proprio oggi ricorre il 2220simo anno dalla famosa battaglia di Zama , che in pratica determino' la fine politica e militare della grande Cartagine , nel post tralascio i fatti precedenti e posteriori alla battaglia , mi soffermo invece sul colloquio molto umano che fecero i due grandi rivali Scipione ed Annibale il giorno prima dello scontro nel quale Annibale cerco' invano di venire a patti con il Romano e cercando in tal modo di evitare lo scontro armato ; segue una breve considerazione sull' uso degli elefanti da parte del cartaginese ad inizio battaglia . Occorre anche dire che il luogo esatto della battaglia non e' stato mai individuato con certezza , diciamo che la battaglia si pensa essersi svolta in un punto pianeggiante situato circa a meta' strada tra Naraggara e Sicca , come si puo' vedere nella cartina allegata . Fatta questa breve premessa veniamo ai fatti che precedettero il giorno dello scontro ; Annibale richiamato in patria dall' Italia si trovo' inevitabilmente a dover affrontare Scipione in Africa e sapendo delle sue splendide vittorie militari ottenute in Spagna , della presa di Cartaghena e le vittorie contro il fratello Asdrubale ed anche delle sue innate qualita' diplomatiche ad accattivarsi amicizie , vedi Masinissa , si senti' pronto ad accettare l' incontro con Scipione sperando di contrattare una pace onorevole per Cartagine evitando il protrarsi della guerra con Roma , al che Scipione si oppose e fu battaglia . Questo il testo completo dell' incontro tra Annibale e Scipione riportato da Polibio , il piu' vicino ai fatti , che scrisse essere stato raccontato anni dopo la battaglia da Scipione in persona . I due comandanti si recarono all' incontro da soli accompagnati ciascuno da un interprete , per primo prese la parola Annibale, che cosi' inizio il dialogo : “Io avrei voluto che mai i Romani avessero estese le loro mire oltre i confini d' Italia e che i Cartaginesi non fossero mai usciti dall' Africa : perche' all' uno e all' altro popolo tali domini erano vasti a sufficienza e insomma quasi fissati dalla natura . Pero' al momento che e' scoppiata una guerra tra di noi , prima a causa della Sicilia , poi un' altra per dominio della Spagna , ed infine , sebbene la fortuna ce ne dissuadesse , siamo arrivati al punto che voi gia' una volta siete stati in pericolo di perdere la vostra patria ed ora ci troviamo noi nella medesima situazione , non ci resta altro che chiedere agli dei la grazia affinche' vogliamo far cessare questa guerra . Io sono pronto a farlo , perche' ho sperimentato con i fatti come sia inconstante la fortuna e come basti una piccola e trascurabile circostanza perche' la bilancia penda a favore dell' una o dell' altra parte e la sorte ci tratti come bambini . Io temo pero' molto o Scipione , sia perche' tu sei molto giovane , sia perche' ogni cosa ti e' riuscita favorevolmente cosi' in Iberia come in Africa e finora la fortuna non ti ha mai torto il suo volto , io temo , dicevo , che per queste ragioni tu non creda alle mie parole benche' esse meritino ogni fiducia . Tu comunque considera da una sola cosa che io ora ti diro' , quale sia lo svolgersi delle vicende umane e non voglio ricordarti avvenimenti del passato , ma cose dei nostri giorni . Io sono Annibale , l' uomo che dopo la battaglia di Canne divenne padrone di quasi tutta L' Italia e poco tempo dopo si avvicino' alla stessa Roma , e posto il campo a quaranta stadi dalla Citta' , decideva cosa fare di voi e della vostra terra . Ora sono qui in Africa ridotto a dover discutere con te che sei Romano della salvezza mia e di quella dei Cartaginesi . Proprio in considerazione di questo , io ti consiglio di non insuperbire ma di comportarti nella situazione presente come deve comportarsi un uomo , cioe' scegliere sempre tra i beni il piu' grande e fra i mali il piu' piccolo . Quale uomo prudente vorrebbe avventurarsi in un pericolo come quello che ti e' davanti ? Se vincerai non accrescerai di molto la tua gloria ne' quella della tua patria ma se sarai vinto distruggerai tutte le gesta nobili ed illustri da te compiute in passato . Ma a quale scopo io sto parlando ? Io propongo dunque che i Romani vengano in possesso di tutto cio' per cui abbiamo fatto guerra in passato : la Sicilia , la Sardegna , le provincie della Spagna e i Cartaginesi si impegneranno a non fare piu' guerra per questi possessi . Si tengano inoltre i Romani anche tutte le altre isole esistenti tra l' italia e l' Africa . Credo che queste condizioni daranno ai Cartaginesi la piu' grande sicurezza per l' avvenire ed a te e ai Romani la piu' grande gloria” Cosi' parlo' Annibale a Scipione , forse presagendo in cuor suo l' esito funesto della battaglia poiche' ormai l' esercito veterano e sempre vittorioso in Italia era quasi decimato dal tempo trascorso , altrimenti la sola esperienza ventennale di guerra in Spagna e in Italia non spiegherebbe questa debolezza interiore verso Scipione invitandolo in tutti modi a trattare la pace anche a costo di perdere tutte le vecchie conquiste che ormai non appartenevano piu' ai Cartaginesi ma ai Romani , ed infatti a conferma , Scipione cosi' rispose ad Annibale : “Non furono i Romani ad iniziare la guerra in Sicilia , ne' a quella per la Spagna . Causa di queste furono indiscutibilmente i Cartaginesi . Tu Annibale , lo sai benissimo e gli dei ne furono testimoni (riferimento al famoso giuramento di Annibale) dando la vittoria non a quelli che cominciarono le ingiuste azioni di guerra , ma a quelli che furono costretti a difendersi . Io piu' di ogni altro considero la mutabilita' della fortuna ed ho la massima considerazione per le vicende umane . Perche' se prima della venuta dei Romani in Africa tu avessi lasciato l' Italia e proposte tali condizioni , io credo che avrei avuto ogni speranza di vederle accettate . Tu invece hai lasciato l' Italia contro i tuoi desideri , mentre noi venuti in Africa , siamo diventati padroni di tutto il territorio , e' quindi chiaro che la situazione e ' ora notevolmente mutata . Ma cio' che piu' conta e' che eravamo gia' giunti a patti . I tuoi concittadini , vinti , ci scongiurarono per ottenere la pace , mettemmo per iscritto le condizioni fra le quali , oltre a quelle che tu ora formuli , c' era quella che i Cartaginesi avrebbero restituito i prigionieri senza riscatto , avrebbero consegnato le navi da guerra , avrebbero pagato cinquemila talenti ed avrebbero dato ostaggi in garanzia di adempimento . Avevamo gia' stabilito fra noi tali condizioni e per esse abbiamo mandato ambasciatori al Senato e al popolo romano , anche voi li avete mandati . Noi per comunicare il nostro assenso , voi per chiederne la ratifica . Il Senato approvo' il trattato ed anche il popolo romano diede il suo consenso . Ma i Cartaginesi ottenuto cio' che volevano mancarono ai patti e ricorsero al tradimento , Che c'e' piu' ora da fare ? Tu ora mettiti al mio posto . Dobbiamo togliere le piu' gravi condizioni gia' imposte perche' essi siano premiati della loro slealta' e insegnino a quelli che verrano a violare la fede e i patti stretti coi benefattori ? O perche' ottenuto cio' che richiedono ce ne siano grati ? Non appena ebbero ottenuto supplicando quello che volevano , appena poterono fondare su di te una lieve speranza ci trattarono da nemici . Stando cosi' le cose si potrebbe parlare di pace al popolo romano solo con l' aggiunta di di nuove e piu' gravi imposizioni , non e' assolutamente il caso di togliere qualcosa alle condizioni gia' stabilite . Quale conclusione avra' quindi il mio discorso ? Che voi e la vostra patria vi arrendiate a nostra discrezione oppure che ci vinciate in combattimento” Polibio , Storie , libro XV , 6-8 Polibio seppe del contenuto dell' incontro tra Annibale e Scipione direttamente da Gaio Lelio , intimo amico e stretto collaboratore di Scipione , per intenderci quello che fu Agrippa per Ottaviano , il quale racconto' a Polibio molti fatti della vita di Scipione tra cui il racconto dell' incontro , fatti che Polibio riporto' integralmente nella sua opera storica . Come si puo' capire , in base al dialogo tra i due personaggi , il cui contenuto puo' essere ragionevolmente veritiero nel contenuto , entrambi rimasero fermi sulle loro convinzioni : Annibale da ottimo generale era ben consapevole dell' inferiorita' militare rispetto a Scipione , ormai i suoi superstiti veterani d' Italia , il nerbo del vecchio ed attuale esercito , erano pochi e invecchiati , per questo tento' in tutti i modi di venire a patti con Scipione , Scipione da parte sua rigetto' contro Annibale la responsabilita' della guerra ed ora che era giunto al passo finale non intendeva fermarsi ma concludere vittoriosamente la guerra ; comunque il dialogo tra i due denota un rispetto reciproco e quasi una amicizia velata e reciproca tra i due generali che nascostamente si ammiravano a vicenda . L' utilizzo minimo di ben 80 elefanti nel corso della battaglia di Zama denota la consapevolezza dell' inferiorita' militare di Annibale rispetto all' esercito di Scipione e pur sapendo Annibale che ormai i Romani dai tempi di Pirro sapessero ben difendersi dalla carica degli elefanti , se ne servi ugualmente sperando nel miracolo , ma i Romani aprendo i varchi tra le Legioni schierate fecero disperdere nei corridoi liberi la carica iniziale degli elefanti nella pianura , senza arrecare alcun danno agli uomini ; il resto della battaglia e' noto e le cartine con le fasi della battaglia parlano meglio delle parole . L' esercito di Annibale fu completamente distrutto e Annibale con un pugno di uomini fuggi ad Adrumeto .
    2 punti
  15. Non può mancare la Sterlina 2017, quella del bicentenario...
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  16. Non perché è il mio avatar, ma per l'iconografia di grande impatto e sempre attuale... ... da tramandare alle future generazioni. I miei saluti, Pasquale
    2 punti
  17. taglio 1 euro paese italia anno 2016 tiratura 3.000.000 condizioni spl città trieste note NEWS! taglio 1 euro paese sanmarino anno 2015 tiratura 1.675.600 condizioni bb+ città trieste
    2 punti
  18. Spesso, nei cataloghi di vendita capita di trovare che i grandi bronzi di Postumo non emessi dalla zecca di Treviri (in passato identificata inizialmente con Colonia), siano ricondotti a un generico Atelier II. Si tratta di un centro di produzione che ha visto alternarsi numerosi incisori con risultati di varia natura: dalle emissioni di ottimo stile alle emissioni più rozze e dimensionalmente ridotte, utilizzando sia la coniazione che la fusione quali strumenti produttivi. L'Atelier II è stato individuato e ottimamente censito nel testo di riferimento per i bronzi di Postumo, l'opera di Bastien "Le monnayage de bronze de Postume" del 1967. Successivamente molti sono stati gli studi compiuti da altri autori che hanno completato e integrato la sua opera magistrale, focalizzandosi anche su questo misterioso Atelier II (Gricourt, Hollard, Pilon...). Adesso, piccola pausa... leggetevi questo fumetto! ...anche se in francese, la lettura risulta comunque comprensibile: due (soldati? controllori?) romani girovagando per un vicus - un villaggio rurale - si imbattono in un'officina clandestina dove dei falsari sono intenti a fare... il loro lavoro e la mia gioia - futura di un bel po' di secoli - di collezionista di imitativi! Il luogo non è un luogo a caso, siamo a Chateaubleau un piccolo villaggio rurale della Seine-en-Marne che gode di una discreta fortuna derivata dalla sua posizione lungo la via Agrippa che collega Boulogne-sur-Mer a Lione e Milano e alla presenza in loco di sorgenti ritenute miracolose. Ebbene sì, a Chateaubleau esistevano di sicuro due santuari di una certa importanza: uno dedicato proprio a queste acque miracolose (un cosiddetto sanctuaire de source) che dovevano guarire da sterilità e malattie degli occhi e un altro con una serie di celle multiple dedicate a diverse divinità tra le quali Mercurio, protettore di viaggiatori e commercianti, e la dea Epona, protettrice dei cavalli. A questi due santuari probabilmente se ne deve aggiungere un terzo stando ai più recenti sondaggi archeologici. La pianta del vicus è stata così ricostruita dagli archeologi e, come potete già notare dalla cartina, sono state evidenziate ben 3 strutture adibite alla produzione di moneta. Già, perché è proprio su questo aspetto che volevo incentrare questa discussione: la produzione di moneta locale. Il sito di Chateaubleau, studiato magistralmente da Pilon, è stato un importante centro produttivo di moneta imitativa del III secolo. I ritrovamenti chiave di materiale di scarto di fusione, di tondelli vergini, di tondelli scartati, di materiale metallico destinato alla fusione, di barre preparatrici di tondelli, di matrici di pietra per la produzione di tondelli per fusione e di una grande quantità di stampi in terracotta con calchi di denari, sesterzi e antoniniani ufficiali non lasciano dubbio alcuno circa la presenza di ben tre (o forse di una sola ma articolata in tre officine!) zecche locali attive molto probabilmente dal 260 al 280 d.C. Delle tre officine, due non potevano non "conoscersi" data la loro distanza di pochi metri e, in generale, essendo tutte e tre operanti nel medesimo periodo è alquanto probabile, se non certo, che ci fosse un certo scambio della manodopera impiegata. Una pianta più dettagliata della zona forse rende meglio l'idea: Interessante come in queste tre officine si sia prodotto di tutto: dai denari agli antoniniani passando per i sesterzi, sostanzialmente con questa distribuzione: Lo studio e l'analisi su questo sito, per quel che mi riguarda, è ancora in una fase embrionale, ma già da adesso volevo condividere con voi alcune mie piccole scoperte e qualche sintesi. Di grande interesse è il tempio a nord, il santuario di fonte, dove è stato trovato un vero e proprio ripostiglio di tondelli vergini da coniare scartati in quanto difettati. Il deposito citato è stato rinvenuto nella zona del "bassin nord" e si tratta di un possibile deposito votivo dove il valore in questo caso non era costituito da reali monete in quanto tondelli non coniati, ma da oggetti monetiformi il cui valore risiedeva nel loro peso complessivo. La datazione, resa possibile anche grazie alla presenza di un antoniniano imitativo di Tetrico I con l'hilaritas al rovescio è collocabile tra il 274 e il 280 d.C. Un simile deposito, proprio per la sua natura, può essere stato accantonato quasi sicuramente da un soggetto in stretto contatto con un atelier di produzione di moneta imitativa, quindi con buona dose di probabilità da un addetto alla preparazione dei tondelli o comunque da qualcuno facente parte della filiera produttiva e data la vicinanza di ben tre officine è altamente possibile che il dono sia composto proprio da "prodotti locali". - FINE PRIMA PARTE (...continua nei prossimi giorni) -
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  19. A pochi metri dal parco archeologico di Paestum vi è uno stabilimento ex Cirio abbandonato a decadimento , vi direte ma che c'entra con il parco?.Adiacente allo stabilimento vi è una stradina che porta ad altri scavi @VALTERI se ritorni vai a visitarlo , non sono un archeologo per dirvi di cosa si tratta e purtroppo non cè nessuna indicazione, tra di voi ci sono tanti bravi archeologi sapranno riconoscere e spiegarci qualcosa . Posso solo dirvi che dai finestroni che vedete del fabbricato io guardavo gli archeologi scavare , allora il 1984 appena diplomato per poter fare un colloquio per la societa Cirio feci per 5 mesi il manuale di una ditta di costruzioni.Ecco le foto :
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  20. Si tratta del lotto 118 della Gadoury Monaco 2018. Antoninus Pius 138-161 Médaillon Rome, 158, AE 38.18 g. Avers : ANTONINVS AVG PIVS P P IMP II Tête nue à droite. /Revers : Roma assise à gauche sous un arbre, serrant la main avec Antoninus Pius debout; derrière Cybèle et Attis. Ref : Gnecchi 57, pl. 50, 1, Banti 487 Conservation : Avers TTB, Revers TB avec creux au centre. Siamo ai tempi di Antonino Pio (158 d. C.), la cui testa nuda a destra è raffigurata sul diritto, e sul rovescio troviamo Roma seduta sotto un albero che dà la mano all’imperatore che ha Cibele e Attis alle spalle. Notizie sulla genealogia e la mitologia della dea, o meglio una specie di essere superiore femminile, una terra-madre personificante tutta la realtà, e del suo figliolo e paredro Attis che essa genera, sposa, e indirettamente uccide per farlo poi rinascere in un ciclo perenne di vita e di morte, si trovano nell’articolo di Aneta Skalec ‘ Cybele and Attis and their Cult In Rome’ in AR Archaeological Annals Vol I I (2) 2010, pp 77-91. Interessanti i paragrafi sulla diffusione del culto di Cibele dall’Asia Minore alla Grecia, l’introduzione del culto a Roma e lo sviluppo e i cambiamenti del suo culto nella città.
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  21. Come per ogni cosa è impossibile conciliare i gusti di tutti in un'unica rappresentazione estetica. Altrimenti le case automobilistiche farebbero un solo modello d'auto di un solo colore, le aziende tessili produrrebbero un solo vestito, i produttori di elettrodomestici farebbero un unico tipo di microonde o di frigorifero e così via... E invece i gusti sono gusti, e per fortuna non sono tutti alla menta... Così possono esistere gli estimatori di Mozart piuttosto che di Beethoven, o gli amanti dei quadri di Monet piuttosto che di Picasso, e l'arte si arricchisce di stili, idee, maniere differenti di vedere le cose e di interpretarle. D'altronde da sempre si dice che il mondo è bello perché è vario
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  22. Anonime degli Scaligeri Grosso da 20 denari Argento ⚖ g. 1,1 ø mm. 20 C D/ + CI + VI + CI + VE Croce e tra le braccia VE RO N A R/+ (scala) VE * RO * NA * Croce e tra le braccia CI VI CI VE CNI 16/17 - Perini 27
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  23. Prima di TER io ci vedo charamente una L: forse [+ DEVV] LTER [RRA]? Però l'altra faccia mostra altrettanto chiaramente : S: DO [NATVS?] che porterebbe ad Arezzo. Quindi boh, possibile un incrocio di conii fra zecche diverse?
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  24. Infatti..È quello che pensavo.Grazie per la conferma
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  25. Come godo quando vedo questi post!? Questa è numismatica,si studia un tondello che la maggioranza avrebbe gettato in un angolo buio solo per la sua cattiva conservazione. Grazie
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  26. Ciao https://www.academia.edu/7283560/Variante_inedita_di_denaro_viterbese_del_periodo_autonomo_della_zecca_di_Viterbo il nostro @adolfos è uno dei massimi esperti.. Saluti Eliodoro
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  27. Credo siano figlie di un periodo in cui c'era una maggiore ignoranza... E evidentemente questo bastava...
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  28. Perfetto, grazie Ho un dubbio sul tuo 1960 0 grande Sappiamo che sono le distanze tra 9 e 6 ed il gambo più lungo del 9 che determinano questa varietà e non solo lo 0 che a volte sembra uguale al tipo normale. Di sotto i due tipi: la prima moneta è un 0 grande e la seconda una ordinaria. Nella tua la distanza tra 9 e 6 mi sembra eccessiva, ma è meglio chiamare @miza , vediamo che ne pensa. Avresti per caso una 1960 normale per il confronto?
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  29. Mah io la vedo così chi compra 10/20/50000 euro per esempio in vecchie sterline d’oro tutte uguali, le mette via e manco le guarda e’ come comprasse lingotti e sicuramente e’ da investimento puro o rifugio, poi ci sono quelli che comprano differenti monete magari d’oro unendo il collezionismo alla speranza o possibilità di plusvalenza, d’altronde ogni collezione potrebbe portare potenzialmente un guadagno , poi c’e’ chi come me che compra o comprava monete da studio per il piacere di osservarle e sa benissimo che non ci ricaverà nulla se non il piacere di averle ...
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  30. È da un po che ci penso e forse con questi ultimi esemplari se ne può parlare, vedo di preparare qualcosa a riguardo e ve lo mostro così mi dite cosa ne pensate voi. @avgvstvs sicuramente tu hai già qualcosa da dirci o sbaglio?.
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  31. immaginavo , cmq fa piacere che tra un mucchio di monete c'era questa e le altre 2 che ho postato. cmq grazie ad entrambi
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  32. Hello @UmbertoI in altri forum direi che il clima è irrespirabile, qui per fortuna siamo pignoli e noiosi ma non direi siamo cattivi... ... con tutto il rispetto per altri che possono avere pareri differenti basati sulle loro esperienze differenti, il numero dei dettagli visibili è fondamentale, quindi io passo al grado di usura derivante dalla circolazione. Altri difetti intervengono naturalmente in correzione della mia prima valutazione. Se avevo detto qSpl, darei un BB/qSpl con colpo su bordo, chiunque la valutasse MB è pregato di contattarmi in privato perché la compro subito al prezzo MB ? Saluti Napoleonici, L
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  33. Concordo anch'io con quanto ti è già stato detto @jaconico, poi ovviamente dipende anche da che tipo di trauma ha subito la banconota, dalla entità della lesione e si andrà a valutare il caso specifico. Saluti
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  34. Credo che chi raccoglie monete con l'intento di conservarle per puro piacere sia un collezionista, chi lo fa con il solo scopo di rivenderle in un futuro sia un investitore, indipendentemente dal tipo di monete
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  35. Ciao a tutti, Vi posto l'ultimo cavallo coniato a Napoli da Filippo IV, da lì in poi il termine cavallo indicherà solo un valore della moneta: il Cavallo, fu voluto dal Principe di Maddaloni, Diomede Carafa , in quanto una statua di un cavallo imbizzarrito ( andata perduto nel 1322 in quanto si dice la chiesa locale mal sopportava il suo culto pagano) era considerata il simbolo della città, e coniato da Ferdinando d'Aragona come in un precedente post. Da notare il gioco dell'assonanza tra le parole Eqvvs ed Eqvitas. Dopo questa moneta, come detto, con il termine Cavallo si designerà soltanto un valore. Saluti Eliodoro
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  36. Ciao @Nikita, ecco le foto senza plastica e con luce diversa. ?
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  37. Sono tutte monete piuttosto comuni, ma che è difficile reperire in buone condizioni. Per esempio, del 10 cenesimi ape (chi non ne ha qualcuno in casa?) se ne possono trovare venduti, per pochi spiccioli al chilo, quasi sempre in condizioni miserevoli. Ma quando sono in buona conservazione, io li trovo affascinanti nel R/...
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  38. Salve , probabile visione osservabile dalla finestra della "macchina del tempo" , Scipione e Annibale discutono in solitaria , accompagnati dai soli interpreti , sui destini del mondo antico prima della battaglia di Zama .
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  39. Sicuramente una medaglietta. Un angelo da un lato, la Beata Vergine nell'altro.
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  40. L'autore della rappresentazione, nel disegnare la cornice in cui è incluso il volto del Santo, ha voluto rappresentare un confessionale, da cui si può dedurre che l'espressione del suo volto sia proprio quella che si ha mentre si è in ascolto delle parole del penitente. Una semplice curiosità: cosa ti sarebbe piaciuto veder rappresentato nella sua commemorazione?
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  41. ASTE MEDAGLIE PAPALI SETTEMBRE 2018 Nel decorso mese di settembre ha avuto particolare rilievo l'asta on line di SOLIDUS, riguardante esclusivamente una collezione di oltre 300 lotti, che spaziavano dalle medaglie di restituzione dei papi più antichi alla famosa medaglia con errore di papa Francesco. Sono state già illustrate in anteprima con i prezzi di aggiudicazione le foto delle medaglie più contese; ad esse vorrei aggiungere: - Pio VII - annuale oro anno XX - € 11.000 +diritti; - Pio VIII - Lavanda oro - €11.000 +diritti; Pio XI - Straordinaria elezione con stemma - Cusumano e Modesti 1 : oro - € 5.000 +dirittti; argento € 700+diritti. E' stato chiesto da numa numa se si conosca il collezionista. Non mi sono noti nome e residenza; ma posso ricordare che i pezzi più importanti di questa collezione sono stati acquistati in anni recenti e, quando necessario, contesi con grande decisione ed evidente impegno a realizzare una collezione importante. Spiace pertanto l'abbandono di un medaglista appassionato e impegnato. Nella vendita le aggiudicazioni si collocano intorno al 50% dei lotti offert e meritano una analisi: - medaglie di restituzione (circa 50 lotti) - aggiudicazioni 30%; - medaglie antiche (circa 70 lotti) - aggiudicazioni 50%; -medaglie secoli XVII-XVIII (circa 80 lotti) - aggiudicazioni 60%; - medaglie 1800 ( circa 75 lotti) - aggiudicazioni 35%; - medaglie moderne (circa 60 lotti ) - aggiudicazioni 40%, ma con vendita molto elevata per i papati Pio X/PioXI. Anche se alcuni esemplari hanno avuto buona richiesta da parte dei collezionisti (rinvio a foto e prezzi pubblicati in anteprima), l'invenduto è alto e molte quotazioni raggiunte sono al di sotto dei livelli normali registrati in precedenza nel mercato. Considerazioni oggettive impongono di segnalare che alcune medaglie erano state acquistate a prezzi molti elevati (e, in qualche caso, guardando attentamente, non manca il dubbio di fusioni o coniazioni posteriori). Aggiungo che il contorno, che affiancava le medaglie più rare, non era a mio giudizio adeguato. Le medaglie di restituzione sono medaglie "povere", soprattutto se non provengono da fusioni accurate; nelle medaglie antiche c'erano diverse copie fuse o coniazioni posteriori; quanto alla conservazione era buona, ma non particolarmente selezionata . Ciò mi porta a concludere che la discontinuità dei risultati non è forse da attribuire ad un mercato poco interessato, ma è da coordinare con una collezione certamente interessante, ma non eccezionale. ASTA V.L.NUMMUS E' stata proposta una selezione di medaglie papali (circa 30 lotti) con importanti esemplari, soprattutto in argento, fino a papa Pio IX. Le aggiudicazioni risultano del 60% circa e si collocano di norma su un livello medio-alto del mercato. Le quotazioni più rilevanti sono state pubblicate in anteprima con foto della medaglia e indicazione della conservazione. ASTA WAG Merita una evidenza questa asta, con circa 10 lotti di medaglie papali rare o molto rare , venduti quasi in toto e con quotazioni sostenute (anche per queste rinvio alle foto pubblicate in anteprima ). Evidenzio ancora come la bella medaglia annuale di Alessandro VII - anno VIII in argento sia stata aggiudicata per € 1.400+diritti) a fronte di un prezzo base di € 600; un po' eccessive mi sono sembrate le quotazioni raggiunte dalla medaglia in argento di Sisto V (Modesti la considera posteriore) e soprattutto dalla medaglia di Adriano VI (nella descrizione si parla di medaglia fusa). Passando a parlare delle aste con materiale abbastanza comune, ricordo quelle on line in Italia di ARTEMIDE e INASTA. ARTEMIDE ha proposto circa 20 lotti di medaglie antiche (con diversi riconi ) e ottocentesche, con prevalenza del bronzo, e ha aggiudicato il 50% circa di detti lotti a prezzi ordinari. INASTA ha proposto circa 50 lotti con prevalenza di materiale moderno. Alto è stato il livello delle aggiudicazioni (80%). Va precisato che i prezzi base erano molto invitanti; nella maggior parte dei lotti le quotazioni sono salite ai livelli ordinari; in parte il collezionismo attento ha potuto acquistare a prezzi vantaggiosi. Per le aste estere ricordo in particolare WAG on line con circa 20 lotti (in massima parte riconi Mazio in bronzo), venduti quasi in toto ad un prezzo medio di € 50+diritti. Una proposta quantitativa minore di medaglie papali era nelle aste Elsen, Leipziger e Teutoburger (mediamente 10 lotti con molti riconi e medaglie ottocentesche in bronzo), che hanno avuto ottime percentuali di venduto a prezzi consueti. La richiesta è invece mancata in analoga proposta della casa di aste FISHER.
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  42. Un trauma che colpisce una banconota in FDS non cambia il suo stato (è pur sempre una banconota in FDS con un piccolo taglio per esempio), ma questo trauma andrà ad influire pesantemente sulla sua valutazione. In buona sostanza la banconota non passa a SPL o BB, ma il suo valore possibilmente si. Quella banconota in ottime condizioni di cui parli (magari un SPL) che presenta quella piccola porzione di bordo mancante, non si trasformerà in automatico in MB, ma assumerà il valore di un MB (se non ancora più giù). Per consuetudine in tantissimi gli danno un grado più basso, anche se non è proprio la cosa giusta, è comunque la cosa più semplice da fare. Quanto sopra è un mio personale parere.
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  43. Hai ragione, ma se da una parte io non sono un gran fotografo e dall'altra aggiungi che il nichelio in FDC ha dei riflessi ostici da controllare... Eccoti il 50 centesimi "rigato" in formato maxi:
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  44. Io comunque ci sono e se qualcuno passa al tavolo della Numismatica Felsinea gli offro volentieri il caffè. Quanto poi al fatto che manchino personaggi di rilevo non so che dire ma a parte Verona dove ci sono anche stranieri Bologna resta tra i convegni migliori. Che poi una volta fosse meglio è un altro discorso e vale per tutti i convegni
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  45. Sarebbe interessante vedere dov'è che questa moneta è in vendita "a prezzi alti", perchè se fosse vero probabilmente la Grecia ritirando e rivendendo a prezzo maggiorato le camionate di monete di questo tipo in circolazione nel paese, potrebbe risolvere il problema del suo debito pubblico!
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  46. taglio 2 euro cc bandiera paese finlandia anno 2015 tiratura 480.000 condizioni spl città Milano
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  47. taglio 2 euro cc paese lituania anno 2015 tiratura 1.000.000 condizioni bb+ città trieste
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  48. Ecco la recensione sul sito web di "Panorama Numismatico": https://www.panorama-numismatico.com/manuale-delle-monete-di-napoli-1674-1860/#more-10368
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  49. E non dimentichiamo la ricerca di:
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  50. Ringrazio. E' difficile spiegare perché con ogni probabilità non era presente l'aureo di Bruto con EID.MAR. E' vero che erano presenti altri aurei emessi da Bruto e Cassio (sicuramente i Cr. 498, 500, 505, 508 e, solo probabilmente, anche 506 e 507), ma non necessariamente quel ripostiglio doveva raccogliere TUTTE le emissioni auree dell'epoca, anche se c'era perfino almeno un esemplare di aureo di Cornuficia (Cr. 509/1). Resta il fatto che comunque l'aureo con il riferimento alle Idi di marzo non sembra essere stato presente. Se c'era, poteva essere un buon indizio di autenticità. Allego la locandina definitiva della conferenza a Brescello:
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