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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/07/18 in tutte le aree
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Se ne è già parlato in passato, ma mi pare un tema sempre attuale, che mi è stato rinfocolato da alcuni spunti recenti. Lo spunto decisivo deriva da un thread da me aperto in cui presentavo un mio pezzo molto raro e chiedevo confronti e opinioni agli altri utenti. Questo thread non mi è stato granché utile per capire qualcosa in più della mia moneta - solo 3 sintetici contributi, due di complimenti (sempre graditi, ci mancherebbe) e uno di critica (utile) - ma in compenso la dice lunga sulla numismatica contemporanea. La mia perplessità deriva da questo: - propongo al forum una moneta di una tipologia (non parlo di una variante, ma di una tipologia intera!) che sarà presente nelle collezioni di un numero di utenti che si conta sulle dita di una mano e l'interesse suscitato è poco più di zero! E non parlo di oscure monete semisconosciute: è un pezzo in argento di tipologia scudo presente sul catalogo Gigante, che quindi TUTTI conoscono o avranno visto in fotografia almeno una volta (forse non dal vero, dal momento che in 25 anni di numismatica a me non era mai capitato)... - Poi invece ci sono thread chilometrici in cui decine di utenti si sdilinquiscono sull'eccezionale eccezionalità del FDC Tevere di un pezzo a confronto con il banale FDC commerciale di un'altra moneta di cui al momento ci sono 83 esemplari in vendita su ebay, o estenuanti discussioni su monete coniate in milioni di pezzi che presentano tra loro differenze conservative che per essere percepite richiedono il microscopio elettronico... Vi prego di non pensare che io sia rimasto "offeso" perché una mia moneta è stata snobbata (le monete le compro per me, anche se in alcuni casi le mostro volentieri agli amici): ciò che continua a sorprendermi - e, permettetemi, a disgustarmi - è questa piega della numismatica, in cui conta solo la conservazione e non la rarità del pezzo. Una dinamica che a mio parere risulta VERAMENTE svilente nei confronti di una disciplina tanto nobile. Trovo triste che - come leggo da più parti - sia ritenuta preferibile una moneta FDC ma comune a una rara ma in conservazione inferiore. Trovo triste che le aste con monete rare ma in conservazione non eccelsa siano ritenute "adatte per chi inizia", come se la numismatica seria fosse quella che guarda solo alle alte conservazioni. Trovo triste che il valore storico di pezzi rarissimi soccomba miseramente di fronte a pezzi di cui esistono milioni di esemplari ma che sono stati deposti su un cuscino di seta nel momento della coniazione e da allora non son stati nemmeno guardati per più di tre minuti consecutivi per evitare di offuscarne il lustro abbagliante (corredato ovviamente di patina pluriiridescente - sempre sperando che non sia stata prodotta in laboratorio). Insomma, se penso alla numismatica tra 50 anni temo che sarà riassumibile in teche blindate in cui non si saprà nemmeno più che moneta ci sia dentro, l'importante sarà che sullo slab ci sia stampato "MS 70". Un saluto da un testardo numismatico di vecchia scuola: io continuerò a comprare i miei pezzi rari in bassa conservazione, e alla fine dei miei giorni me li farò seppellire con me, come un sovrano del mondo antico, dato che essendo tutti sotto all'SPL evidentemente saranno ritenuti "non collezionabili". Magari tra qualche secolo sarò ritrovato anch'io ed esposto in un museo con le mie monete.3 punti
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Salute stamani, domenica 7 ottobre 2018,nella lettura del Vangelo secondo Marco , ad un certo punto dello scritto riguardante la risposta di Gesù ai farisei sul ripudio del marito nei confronti della propria moglie, è riportato che Gesù ,concludendo la risposta ai farisei,disse:"Dunque l'uomo non divida quello che Dio ha congiunto" A tal proposito vi è il bellissimo Ducato coniato dalla Zecca di Napoli in cui ,su di un lato della moneta,vi è la scritta in latino,citata nel vangelo di oggi e da me evidenziata Ducato :Ferdinando il Cattolico ed Isabella di Castiglia ( 1503-1504 ) AV 3,50 g.Zecca di Napoli D/ FERDINANDVS*ET*HELISABET*D*G Stemma coronato quadripartito di Castiglia e Leon al 1° e 4°, d’Aragona-Napoli al 2° e d’Aragona-Sicilia al 3°; Granada in punta. Ai lati, I – T (Gian Carlo Tramontano, zecchiere 1488-1514). R/ QVOS*DEVS* CONIVNGIT*OMO:NON SEP Busti coronati ed affrontati di Ferdinando d’Aragona ed Isabella di Castiglia. Riferimenti: CNI 4 var. Bernareggi, Numisma, Madrid XXII, pag. 37 e segg. Pannuti-Riccio 1. MEC 14, pag 335. MIR 114 (R3). Crusafont 918. Friedberg 827. La foto della moneta è quella dell'asta n°89 di Numismatica Ars Classica ed il lotto era il 752;come descritto,questo Ducato in oro ha un peso di gr.3,50 Il compilatore del catalogo così ha scritto nel presentare la moneta: "Due bellissimi ritratti rinascimentali di bellissima fattura, Spl Questo rarissimo ducato, che reca al dritto i busti di Ferdinando e Isabella, splendido esempio di ritrattistica dell’inizio del XVI secolo (e cioè in pieno Rinascimento) non fu incluso del Bernareggi nel suo volume ”Monete d’oro con ritratto del Rinascimento Italiano, 1450 – 1515”. Ma lo stesso autore riparò all’errore in un articolo intitolato :”Monete d’oro con ritratto del Rinascimento Italiano: un aggiornamento” su Q.T., IV, Lugano 1975, pag.316; egli scrive infatti: ”Nel mio testo del ’54 non ho preso in considerazione le monete con i busti dei Re Cattolici affrontati perché’ ritenevo gratuito impostare una distinzione fra gli esemplari battuti in Spagna e quelli battuti nel Napoletano. Mi sono ricreduto e ho fatto ammenda del mio errore descrivendoli e mettendone in rilievo le caratteristiche nel mio articolo :”I Re Cattolici sulle monete di Napoli” (Numisma, Madrid, XXII, 1972, pag. 37 e segg.)”. Tuttavia vale qui la pena di ricordare, come del resto già fatto dal Pannuti (”Osservazioni su alcune monete aragonesi di Napoli” in B.C.N.N. LIX – LX, Napoli 1974 – 1975), che il Bernareggi, pur esaltando l’aspetto artistico di questa rara moneta, dimentica di evidenziare un particolare determinante per distinguere questi ducati dagli eccellenti simili coniati in zecche spagnole. Infatti, mentre nelle emissioni iberiche il 2° quarto dello stemma al rovescio degli eccellenti è bipartito alle armi di Aragona e Sicilia, nei ducati napoletani il 2° quarto è quadripartito alle armi di Aragona, Gerusalemme, Angiò e Ungheria." Furono coniati Ducati simili anche nelle Zecche spagnole chiamati Exellenti ma in queste non vi sono,nello stemma,le insegne del Regno di Napoli presenti in quelli coniati a Napoli Salutoni odjob P.S.la moneta fu aggidicata ad € 24000 + diritti d'asta, partendo da un prezzo di € 200003 punti
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I miei complimenti agli organizzatori e ai relatori!3 punti
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Il titolo di questa discussione e' un tema spesso ricorrente tra noi collezionisti / amici quando ci incontriamo a fare quattro chiacchiere nei convegni o la mattina nei rispettivi circoli..... Non c'e' dubbio che la tendenza del mercato attuale ( ma gia' da diversi anni a questa parte ) sta' premiando l'alta conservazione, non voglio fare esempi perche' ne avrei troppi, ma sopratutto perche' ognuno li coglie nel proprio settore di interesse e i miei potrebbero "calzare" solamente chi e' interessato alla monetazione Pontificia..... Mi limito a ricordare che nelle grandissime raccolte Papali del passato dove i cataloghi d'asta sono tutt'ora degli ottimi riferimenti, il collezionista di meta'-fine secolo scorso non esitava a mettere insieme moduli importantissimi e in elevata conservazione come Quadruple in FdC con Testoni o Giuli estremamente rari poco piu' di MB....... Personalmente mi schiero a favore della rarita', e quindi mi sento un collezionista "vecchio stampo"...ma questo non vuol dire che non mi piacciano le monete fior di conio ! Buona domenica a tutti Daniele3 punti
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Ciao Gallienus, approdo a questa discussione solo dopo aver letto - ed apprezzato -il Tuo intervento nel tread su conservazioni e rarità; intervento che non posso che sottoscrivere appieno. Mi complimento dunque per la Tua ultima acquisizione, si tratta certamente di un esemplare di ottima conservazione per la tipologia nonché di rara apparizione sul mercato. Contribuisco alla discussione mostrando l'esemplare della mia collezione, acquistato ormai alcuni anni fa...esemplare peraltro ritratto sul catalogo Gigante. Grazie per il Tuo contributo. Buona domenica3 punti
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Ciao e buongiorno, Non è mia intenzione fare del “terrorismo numismatico” come sono stato tacciato diverse volte, ma quel verde che vedi non è patina, ma la conseguenza di una reazione chimica innescata dalla plastica della perizia. Beninteso che nella durata della nostra vita la moneta non subirà danni, a lungo andare quelle macchie provocheranno un vero e proprio danno, “mangiando” il metallo sottostante. Se a te piace così puoi benissimo, anzi, hai tutto il diritto di lasciarla in questo stato. Diversamente, l’operazione di pulizia è molto semplice, e ti permetterebbe di apprezzarla molto meglio. Precisazione: Per pulizia, si intende un adeguato trattamento, atto a preservare lo strato superficiale di metallo patinato, senza rimuovererlo. Puoi procedere, nel caso, in questo modo, assolutamente non invasivo, raccomandatomi e testato su monete di un certo calibro, anche in altissima conservazione. Ammollo preliminare in acqua demineralizzata per un paio di giorni. Lavaggio con sapone di marsiglia, che sgrassa e toglie impurità e sporco. Risciacqua con acqua demineralizzata. Potresti già fermarti a questo punto, per vederne il risultato. Per rimuovere tutto il verde, tieni in ammollo la moneta per 3 minuti (potresti arrivare anche a 10 minuti non accede nulla, ma io procederei per gradi) in acetone puro. Tira fuori, e con un cotton fioc asciuga “rotolando” delicatamente questo sulla moneta. NON sfregare. Puoi ripetere l’operazione fino a quando lo stato di pulizia non ti soddisfi. Qualsiasi domanda puoi chiedermi anche in privato. un cordiale saluto fabrizio3 punti
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Mi dispiace leggere commenti amareggiati a proposito del convegno di Venezia. Chi conosce le vicende degli storici convegni di Vicenza e di Padova sa che oggi ci vuole grande coraggio (e una buona dose di follia) per investire tempo e denaro a creare nuovi appuntamenti di scambio. Chi ci mette la faccia, poi, si prende gli "schiaffi" di ogni rifiuto, di ogni prenotazione disdettata e di tutte quelle cose che potevano andare meglio e invece sono andate così così. Capisco bene, quindi, quanta amarezza susciti, dopo mesi di lavoro ingrato, anche il rimprovero finale per la riuscita dell'evento. A Stefano e a tutti gli amici che si sono dati da fare per l'organizzazione posso solo dire grazie! E' importante che teniate duro!3 punti
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Vi presentiamo la nuova iniziativa di Quelli del Cordusio che avverrà il giorno 10 novembre 2018 a Milano, all'Hotel De La Ville in pieno centro. Al mattino ci sarà il WORKSHOP PER CLASSIFICAZIONE SECONDO QUALITA' DELLE MONETE con la presenza come Tutor di tre esperti della NIP, al pomeriggio 4 Conferenze Numismatiche con relatori tra l'altro anche lamonetiani che esporranno tematiche su loro recenti libri o articoli. Cerchiamo di coniugare con questo evento innovazione con la tradizione, cercando di andare anche sul pratico con il pezzo moneta in mano da commentare e analizzare. Dopo una parte generalista divisa per periodi storici seguirà la parte pratica divisa su tre tavoli distinti di lavoro ognuno col suo Tutor che si potrà scegliere. Ingresso gratuito per tutti, per la parte del mattino del solo WORKSHOP sarà indispensabile però l'adesione rispondendo o qui o alla nostra mail [email protected], il numero di iscritti massimo sarà di 36 persone. Vengono allegati Locandina e Info sull'Evento. Ci auguriamo, visto l'impegno importante organizzativo complessivo per la giornata, di avere un buon consenso e una buona partecipazione da parte vostra. Fin qui l'evento, ora a titolo personale, devo anche gioire per quanto fatto in questi anni su Lamoneta, mi ritrovo ora in questo momento con più di 16.000 post all'attivo, più di 10.000 mi piace, tanto fatto a ogni livello ... e quindi non posso che augurarmi tanti altri di questi giorni, momenti ed eventi. E' una gioia piccola che ripaga di tante amarezze che ho visto ultimamente nel mondo reale e anche virtuale della nostra numismatica . Ma si continua lo stesso, si deve continuare….con idee, caparbietà, innovazione, passione e tanto cuore che oggi sembra mancare in molti, non voglio però tediarvi, l'evento è veramente spettacolare, in alto i cuori e partecipate…. Pensierini della giornata : cogli sempre l'attimo….non sai se ritornerà e poi quello che conta sempre è il contenuto, non il contenitore….se poi il contenuto rimarrà nel tempo, per sempre... ovviamente meglio ancora ! Locandina 10 novembre workshop.pdf Classificazione Secondo Qualità delle Monete.pdf2 punti
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DE GREGE EPICURI Al CCNM (Milano, via Terraggio 1) martedì 30 ottobre 2018 alle 20.45 esamineremo insieme le monete "difficili" che ciascuno di noi porterà, quelle non classificate o quanto meno dubbie. Non siamo in grado di convocare degli esperti esterni: utilizzeremo la ricca biblioteca del Centro, e con l'aiuto dei soci più esperti nei diversi settori osserveremo e inquadreremo al meglio le singole monete. Chi possiede cataloghi di difficile reperimento e non presenti nella nostra biblioteca è pregato di portarli con sè. Si tratta anzitutto di utilizzare una metodologia adeguata; e di muoversi, passo passo, verso la soluzione appassionante dei problemi...Fare tutto questo insieme è molto bello, ma anche molto utile.2 punti
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Saranno senz'altro tutti ottimi relatori molto competenti, personalmente ho già avuto modo di ascoltare @King John e mi ha veramente affascinato ed impressionato, un numismatico davvero molto preparato.2 punti
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Io penso che quattro relatori così, bravi indubbiamente ma questo lo sappiamo, con questa passione, carica, voglia di divulgare, con motivazioni, per me un grande poker poi che i lamonetiani vedono e conoscono, sarà difficile da ritrovare ...quindi ...quindi ...2 punti
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Trovata oggi ad un mercatino ad 1€ Comune, rovinata ma mi mancava ed ha un suo valore storico sul periodo (tutto-sommato poco conosciuto) dell'amministratore Fiduciaria Italiana della Somalia 1 Solmalo 1950 Ag 2502 punti
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Le perizie servono solo al momento in cui vengono richieste, per garantire un acquisto. Non ho mai compreso l'imbustamento e preferisco la foto (come nelle aste più serie viene fatto). Raccolgo monete e non perizie: se sono presenti accanto alla moneta, ritaglio il cartellino e lo conservo togliendo l'esemplare dalla plastica (le buste più recenti non contengono PVC, ma materie plastiche che comunque degradano a scapito del contenuto).2 punti
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Il mio intervento è inedito, ma sarà pubblicato quanto prima.2 punti
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Spero tanto di far appassionare il pubblico presente in sala all'argomento...2 punti
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Il 10 novembre a Milano faremo una full immersion nell'Apocalisse per nulla pesante ma al contrario piacevole ed interessantissima. Sarà un relazione interattiva in cui il pubblico verrà stimolato a comprendere e risolvere l'enigma centrale dell'Apocalisse che ruota tutto intorno ad......una moneta, manco a farlo apposta... "La Bestia salita dalla terra faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della Bestia salita dal mare o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei" (Ap. 13, 16-18)2 punti
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Segnalo anche in questa discussione (tanto siamo sempre noialtri) l'evento di sabato 10 novembre, organizzato dall'A.C. Quelli del Cordusio, dove avrò l'occasione di parlare dei quattrini dei Reali Presidi:2 punti
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Eccomi, io vado controcorrente. Colleziono sovereign raccogliendo una moneta per tipologia. Procedo sistematicamente snobbando le monete più rare; non me le posso permettere se anche solo le volessi appena leggibili. Fra i millesimi che compongono una determinata tipologia vado quindi a capire quali siano i più comuni e restringo successivamente il campo escludendo i millesimi che soffrono di debolezze di conio. Quando insomma arrivo al punto di scegliere la mia moneta ho già goduto di un lasso di tempo in cui ho pazientemente visionato e studiato ciò che voglio acquistare. Non acquisto mai d'impulso (a volte mi capita ma per altre monetazioni) anzi prolungo il periodo di "caccia" il più possibile. Probabilmente traggo più piacere nell'inseguire che nel possedere perchè noto che, una volta aggiunta una moneta in collezione, il mio interesse scema alquanto e mi proietto immediatamente sulla prossima "caccia". Cerco la bellezza, potessi comprerei direttamente il cameo in pietra dell'incisore al posto del tondello metallico. Compro il meglio che mi posso permettere cercando di comprare almeno in SPL. Sono attratto dai minimi particolari di una determinata impronta e in un BB mancano inevitabilmente. Se non sono considerabile un collezionista classico in quanto non cerco tutti i millesimi... pace. Alla fine i millesimi li studio tutti, solo non ne desidero il possesso e comunque non potrei permettermeli. Mi basta una moneta che le rappresenti tutte: dovrei forse cercare a tale scopo una rarità in cui mancano parti del lavoro dell'incisore? Può essere ma io preferisco averla migliore possibile e guardarla con gli occhi di chi ammira un'opera d'arte. Rispetto comunque coloro che si orientano diversamente e non cercano di imporre i loro canoni a chiunque. Avessi possibilità economiche diverse agirei diversamente? Può essere, ma non lo so; speriamo succeda così potrò riferirne. @Gallienus tu scrivi: "forse per molti la scelta non è dunque frutto di una convinzione personale ma è, come ipotizzavo, figlia della moda o dell'intento speculatorio, due caratteri che non si desidera sbandierare." Secondo me si tende ad etichettare ciò che non si conosce. Ci tranquillizza. Ma non è mai così semplice. Ogni persona agisce attraverso infinite variabili. Trarre conclusioni sociologiche da un campione così piccolo è inevitabilmente fuorviante. Sono convinto che le motivazioni di chi cerca, come me, la conservazione siano tante e varie ed è inutile cercare di inscriverle forzatamente all'interno di un insieme che nella realtà non esiste. Buona domenica2 punti
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Mi interesserebbero molto i vostri commenti su questo mezzo baiocco del 1797, zecca di Fermo, conio molto decentrato, peso grammi 3,60.......Grazie per i vostri interventi1 punto
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quando @.Pino.posta i suoi ritrovamenti prima li ammiri e poi attraversi quei 5 minuti di depressione quando pensi a tuoi . Complimenti come sempre!1 punto
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Ciao! Vero quello che dici riguardo alle frazioni di monete veneziane; trovarle in condizioni buone è veramente difficile; io ho sempre pensato che non fossero oggetto di tesaurizzazione negli stessi termini che potevano avere gli scudi, le giustine o i ducati e, quindi, circolando, erano più soggette alla consunzione. saluti luciano1 punto
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Personalmente non ho mai amato i tagli intermedi o bassi, mezzo o quarto di ducatello o 70, 35 soldi e via giù giù dicendo. Ovvio anche per le santa giustine. Discriminante sempre usata anche nelle monete papali su mezze piastre e mezzi scudi. Forse solo perché spesso, molto spesso si trovano in qualità medio-bassa per quanto riguarda Venezia. Trovarle belle è difficile ma quando si trovano così sono molto apprezzabili.1 punto
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http://www.ogliopo.laprovinciacr.it/sezioni/340/ogliopo-e-il-casalasco http://www.ogliopo.laprovinciacr.it/news/ogliopo/206414/calvatone-bedriacum-scoperta-straordinaria.html1 punto
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Se ne parlò già diversi anni fa ma il link era disperso in una vecchissima discussione di altro genere. Siccome ogni tanto vengono fuori magari per qualcuno può essere interessante saperne di più. Saluti Simone Irradiated Dimes - (1950s, 1960s) During the 1950s, the Oak Ridge Graphite Reactor was the world’s single largest source of radionuclides, and the availability of these radionuclides revolutionized the field of medicine and many branches of science. The impact was no less great in the industrial sector. Radionuclides were produced in several ways, but neutron activation was perhaps the most important. The purpose of the dime irradiator at the American Museum of Atomic Energy, located in Oak Ridge, Tennessee, was to provide a dramatic demonstration of the principle of neutron activation. Today, the museum is known as the American Museum of Science and Energy. Miss Universe, Aspasra Hongsakula of Bangkok, Thailand, receives a radioactive dime as a souvenir of her visit to the American Museum of Atomic Energy in 1966. (ORAU News) At the time that the dime irradiator was in operation, the Museum was managed by the Oak Ridge Institute for Nuclear Studies (ORINS). ORINS is now Oak Ridge Associated Universities (ORAU). In the late 1940s and/or early 1950s, dimes were irradiated at Oak Ridge National Laboratory (ORNL) and encased in a similar fashion (see photo below left). Encased dimes were also produced at atomic energy exhibits conducted at one or more Mid-South Fairs during the 1950s and early 1960s (see photo below right). At least one such fair was in Memphis. The following description is from what I believe was a 1954 press release from the American Museum of Atomic Energy: "One of the most popular exhibits in the American Museum of Atomic Energy is a "dime irradiator." To date, more than 250,000 dimes have been irradiated, encased in plastic and returned to their owners as souvenirs. The irradiator works as follows: A mixture of radioactive antimony and beryllium is enclosed in a lead container. Gamma rays from the antimony are absorbed by the beryllium atoms and a neutron is expelled by the beryllium atom in the process. These neutrons, having no electrical charge, penetrate silver atoms in the dime. Instead of remaining normal silver-109, they become radioactive silver-110. After irradiation, the dime is dropped out through a slot in the lead container and rests momentarily before a Geiger tube so that its radioactivity may be demonstrated. It is then encased in the souvenir container. Radioactive silver, with a half-life of 22 seconds, decays rapidly to cadmium-110 (In 22 seconds, half of the radioactivity in each dime is gone, in another 22 seconds half the remainder goes, and so on until all the silver-110 has become cadmium). Only an exceedingly minute fraction of the silver atoms have been made radioactive." The irradiated dimes were 90% silver and 10% copper. The silver consisted of equal amounts of Ag-107 and Ag-109. The absorption of the neutrons by the silver converted some of the Ag-107 to Ag-108m (400+ year half-life) and Ag-108 (2.39 min half life). Similarly, a few atoms of the Ag-109 were converted to Ag-110m (250 d half-life) and Ag-110 (25 s half-life). The bulk of the activity that was produced was due to the Ag-110 and, to a lesser extent, the Ag-108. Both of these radionuclides decayed away very quickly, within minutes. By the time the visitor was leaving the Museum, there was almost nothing left. The only activity that might be detected today would be due to trace quantities of Ag-108m, but it would require long counts and relatively sophisticated equipment. I could not detect any in the three coins in the collection. Approximately two thirds of the copper was Cu-63 and one third was Cu-65. The neutron exposures converted them into Cu- 64 (12.7 h half-life) and Cu-66 (5 min half-life) respectively. The contribution of the activated copper to the total activity would have been relatively small. As indicated in the above quoted press release (?), an antimony-beryllium source was originally used to generate the neutrons. It worked as follows. The 1.69 MeV gamma rays from antimony-124 were absorbed by a beryllium-9 target. This resulted in the emission of 0.024 MeV neutrons which were then slowed down to thermal energies by a water moderator. Gamma neutron sources inevitably have two problems. First, the gamma emitter is short-lived. Sb-124 has a 60 day half-life which meant that it had to be periodically reactivated in a reactor. Second, the gamma source presents an exposure hazard that requires lead shielding. At some point, the antimony-beryllium source was replaced by a plutonium-beryllium source in which the alpha particles emitted by Pu-239 were absorbed by beryllium-9. The following reaction was responsible for the production of the neutrons. Be-9 + α → C-12 + neutron It seems that sometime in the 1960s, the museum and ORINS personnel decided to switch from the plutonium-beryllium neutron source to an americium-beryllium source. This required a trip to the Atomic Energy Commission (AEC) in Washington to secure approval and make the necessary arrangements. While the meeting was underway, Glenn Seaborg happened to drop in to see what was going on. Seaborg was both the discoverer of plutonium and the Chairman of the AEC, so when he made a casual comment to the effect that he assumed that they were using a plutonium source, any thought of an americium-beryllium source was scrubbed and the Oak Ridge contingent went back home. The solution was to increase the activity of the plutonium. I am not certain about the exact dates that the dime irradiator operated, but one report suggests that it was between 1949 and 1967. By then something like 1 million dimes had been irradiated. The end of the program was brought about in 1964 when they stopped using silver in U.S. coins, at least the small denomination coins. In 1965, they started making the dimes out of nickel clad copper. For a time, the Museum purchased rolls of dimes from the local banks and separated out the silver containing dimes in an effort to keep the program going. A dime irradiator occasionally took to the road. For example, one of these was set up at the 1964 World's Fair in New York. Visitors to the World's Fair exhibit who irradiated their dimes were given a blue plastic carrier with an atomic logo on it to hold them (photos below). Since the carriers were not sealed, there is no certainty that a dime they hold today had ever been irradiated. At some point, the blue plastic holders were also used at the museum itself - see the images below. Perhaps the switch was made from the aluminium case sometime around 1964? There is at least one other version of an irradiated dime (aluminum encased similar those at the top of the page) that is not in the ORAU collection. The text on it reads as follows: "ORNL - UCNC - Oak Ridge - Neutron Irradiated" (UCNC refers to Union Carbide Nuclear Company) Donated by Thomas Moslak References American Museum of Atomic Energy Press Release? Radioactive Dimes. 1954. William Kolb and Paul Frame. Living With Radiation: the First Hundred Years. Third Ed. Syntec Inc. 2002. Michael Marotta. Dimes Tell Oak Ridge Story. Coin World, October 4, 1999. Roger Cloutier, personal communication. https://www.orau.org/ptp/collection/medalsmementoes/dimes.htm1 punto
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Buonasera amici Volevo condividere con voi il mio ultimo acquisto: un comune marengo di re Umberto. Devo ammettere che è il più bello che ho, forse perché sono ancora pochi. Datemi pure pareri ed eventuali consigli per i futuri. Grazie1 punto
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Questa trovata assomiglia vagamente a qualcosa di già visto in Rai molti anni fa. Mi spiego meglio. Chi di voi ricorderà il programma di Guzzanti su Rai2 l'Ottavo nano condotto dalla Serena Dandini? Bene, in questa trasmissione Guzzanti aveva preso di mira, fra le sue varie parodie, anche Telemarket un canale specializzato nella vendita (televendita) di gioielli, tappeti oggetti di antiquariato ma soprattutto opere d'arte pittoriche (se non ricordo male avevano il pallino per Cascella.....) che è diventato poi famoso per qualche problema giudiziario in cui era incappato il proprietario (ne aveva parlato anche Enzo Biagi nella sua trasmissione) [sembrano passati secoli......] Ora tra i vari televenditori c'era un signore di mezz'età (di cui purtroppo non ricordo più il nome) specializzato in opere d'arte contemporanee che aveva un intercalare molto interessante "EEEEE" che ripeteva con una certa insistenza ogni due o tre parole. Guzzanti in una parodia di questo signore offriva delle opere di un certo artista "Spaccolanana" che aveva inventato la grande arte del nascondismo: cioè uno compra una tela di questo autore e lui ti entra in casa di nascosto ogni giorno per spostarla o nasconderla. E questo era il tormentone "Eeeee Serena pensaci. Eeeee fai diventare il tuo soggiorno eeee un grande protagonista eeee del novecento. " Quindi, per me, il Banksy non è stato così originale in questa provocazione (pur riconoscendogli una certa ironia dissacrante).1 punto
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Non toccarla assolutamente @Gallienus è stupenda con questa fantastica patina tonalità verde. Avercene di monete con questa patina. Ti rinnovo i complimenti ?1 punto
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Buongiorno Gallienus, con questa foto si apprezza ancora di più la bellezza di questa piastra. Vedo che la patina ha una leggera tonalità verde, forse causata da troppi anni passati dentro una taschina di plastica, ho una piastra 120 grana con lo stessa tonalità, pensi che con un po' di pazienza nel monetiere possa migliorare? Amo molto le patine, ma la tonalità verde non è tra le mie preferite... Saluti e buona Domenica Silver1 punto
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Guarda sopra c'è una bella discussione su queste due differenti contromarca con Alloro di Antiochia.1 punto
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Grazie per il complimento. Molto bello sentirlo. Ortodossia e cattolicesimo sono due facce della stessa medaglia.1 punto
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@Vincenzo1985 Ciao e benvenuto, quando chiedi un'identificazione apri una nuova discussione, non ti accodare a quella di un altro utente. a questo link trovi la scheda completa della tua medaglia: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME48/55 a questo link invece trovi una discussione sulla tua medaglia dove ne parla @borghobaffo e @francesco77 :1 punto
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Gran bella moneta con due particolarità: la provenienza da ripostiglio e la variante di legenda al rovescio. Secondo me la molteplicità di esemplari è riconducibile alla medesima mano incisoria. Si tratta di uno scalptor illetterato, a mio avviso, che ha reiterato la sua errata interpretazione della legenda. I controlli? Probabile fossero a campione o su larga scala: quantitativo di metallo trasformato in moneta, pezzi immessi nel mercato ecc Il banale errore di trascrizione della legenda secondo me non era motivo di scarto... Sapeva il controllore leggere? Anche questo è un interrogativo interessante a cui dare risposta!1 punto
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Ciao @dux-sab a dire il vero, volevo intervenire prima quando ho visto il filmato. Pensavo che ci sarebbero state le solite polemiche , per "pignoleria". INGREDIBILE !! come si può pensare, di usare una pinzetta in acciaio per estrarre le monete IN ORO ??? Personalmente (da restauratore) mi indigno a chi ha autorizzato a questo. Le pinzette in plastica , sono più sicure, anche con tutta la abilità .......il danno che può provocare l'acciaio sull'oro è incredibile.1 punto
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Un grazie a tutti Voi .... cercò di spiegare al meglio le vicende di un periodo "trambusto" della monetazione di Napoli, sembrerebbe breve....ma è ricco di storia ed eventi ... con numerose monete battute Rarissime, alcune definite prove ? ... ma, chissà..... !! In questo periodo furono attive: una zecca, quella principale di S. Agostino e due officine monetarie, Torre dell'Annunziata e il Regio Arsenale... ma per coniare cosa ? .... e perchè ? lo scopriremo insieme a Milano. A presto !!1 punto
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Anche a me è arrivata una mail uguale a quella di @Alex-Vee, e nell'accettare la prenotazione gli ho richiesto di inviarmi il modulo d'ordine cartaceo via mail, ( dovete sapere che nonostante sia iscritto dal 2014, a me i moduli non sono mai arrivati a casa ) ho ricevuto la seguente risposta: "Buongiorno, i moduli le arriveranno come d'abitudine, questa è una procedura aggiuntiva". Potrei dedurre che la mail che ha ricevuto @cristianaprilia serva a chi ritiri di persona, mentre chi ha ricevuto quella come la mia serva a chi effettui il pagamento con carta di credito o e-pay, al fine di velocizzare l'evasione dell'ordine. Ma dico io, non potrebbero utilizzare il loro nuovo sito e farci trovare nella nostra casella di posta tutte le comunicazioni necessarie, comprensive anche delle assegnazioni ed i loro relativi metodi di pagamento, essendo fondamentale il nostro indirizzo mail ? Ora mi toccherà attendere la loro "reminder" nonostante gli abbia più volte segnalato il mio problema, come ho fatto anche nel rispondergli a quest'ultima mail, sempre in toni molto cordiali.1 punto
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Ciao a tutti, Oggi in rete ho scoperto questo piccolo bel video (che non mi sembra sia già presente sul forum) e vorrei condividerlo con voi: Se qualcuno avesse voglia di giocare, si potrebbero postare le foto ed i dati delle rispettive banconote usate per la sequenza. Inizio io: Mauritius, 5 Rupees la Regina aveva all' epoca 29 anni, e se devo essere sincero... ... mi sembra proprio una ... ehm... banconota affascinante! Servus, NJk Un saluto a @nikita_ che spero apprezzi il post ed uno a @petronius arbiter che se vuole può spostare il post altrove - io lo ho pubblicato in "Agorà" per l'argomento trattato ludicamente.1 punto
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Per me hai pienamente ragione su tutta la linea @Gallienus, giusto anche la tua frase che ho citato, però secondo me ha ragione anche @Arka quando parla di moda, di conseguenza è il tempo di approfittarne e di comprare ad un prezzo giusto gli R4, R5 o addirittura R6 ? , ultimo esempio li francescone R5 pubblicato in questi giorni da @italpen preso ad un prezzo moooolto onesto (per me una disattenzione, altrimenti non ti toccava a quel prezzo ) per altri snobbato perchè magari considerato sotto lo SPL, oppure il Mezzo Giulio Specosa preso da me per 40 Euro (non lo rivenderei neppure per 2000 euro), da nessuno analizzato e preso in considerazione perchè era un BB o meno, e di esempi te ne potrei portare svariati. Perciò mi spiace sì quando nessuno si fila la mia monetina che condivido con il forum..... ma..... fatele prendere tutte a me anche molto brutte!!!!1 punto
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Maison Palombo > Auction 17 Auction date: 20 October 2018 Lot number: 83 Septime Sévère (193-211) Aureus - Rome (202) D'une extrême rareté et d'une qualité remarquable. Exemplaire du trésor de Karnak (1901) et de la vente Münzen & Medaillen 35 du 16 juin 1967, N°85 et de la collection du Perfectionniste (C. Vaudecrane) vente Leu 93 du 10 mai 2005, N°56 6.98g - Cal. 2428 Superbe à FDC - CHOICE AU This coin belongs to the dynastic series, because – on the reverse which depicts a galley with five oarsmen, a vexillum at the prow, and two standards at the stern – one sees the seated figures of Septimius Severus, Caracalla and Geta. The legend AD- VENTVS AVGVSTOR (The Return of the Augusts) indicates that it was struck when Severus return from the East after a long absence of five years: the journey had started by sea in the summer of AD 197, after defeating Clodius Albinus in Gaul, and by January AD 198 Severus had defeated the Parthians, with all the men of Ctesiphon being executed and tens of thousands of women and children taken as slaves. The royal family remained in the East, Severus and Caracalla jointly assumed the consulate in Antioch on 1 January AD 202, and then they returned – this time by land. Severus was coming back in time for his decennalia, and Caracalla was planning his wedding to Plautilla in April AD 202, so it was a year of celebrations in Rome: not only games and spectacles, but also (according to Dio Cassius) a donative of ten aurei to each praetorian guard. Only four other examples of this type are known, from the collections of A. Du Chastel specimen (Brussels coin-cabinet no. 677), A. Evans (Naville III lot 87 = Lanz 50 lot 685), G. Mazzini (=Biaggi = NAC 34 lot 39), and an anonymous collector (NAC 92 lot 2301). Starting Price: 70000 CHF1 punto
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la prima è del 5751 (1990) התשנ׳׳א https://en.numista.com/catalogue/pieces7079.html la seconda è del 5746 (1986) התשמ״ו la terza è del 5752 (1991) התשנ׳׳ב1 punto
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Sx) 1 Pfenning 1930 Germania zecca A Dx) 1 Groschen 1934 Austria1 punto
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Ho finalmente avuto un 1938d. Qui è entrata del taccuino.... L'ultimo nichel del bufalo, il 1938d. (pezzi dello scorso anno come questo sono stati coniati solo a Denver, con la loro monetazione in corso di completamento nel aprile, '38.) La fine del percorso. E un buon posto, forse, per prendere in prestito dau] l'Almanacco Mondiale degli Stati Uniti una vignetta dal new-Old West: "il primo telefono pali in Wyoming fatto così attraente graffiare posti per bufali che ben 30 degli animali enormi potrebbe essere visto in attesa del loro turno di strofinare contro uno." v. ---------------------------------------------------------- I did finally get a 1938d, Here's its notebook entry. The last Buffalo nickel, the 1938d. (Last-year pieces like this one were minted only in Denver, with their coinage being completed in April, ‘38.) The end of the trail. And a good place, maybe, to borrow from The World Almanac of the USA a vignette from the new-Old West: “The first telephone poles in Wyoming made such attractive scratching posts for buffaloes that as many as 30 of the huge animals might be seen waiting their turn to rub against one.” v.1 punto
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I’ll leave this in English so the quote remains intact…. -------------------------------------------- Here’s well-known numismatist Q. David Bowers in his 2008 book Grading Coins By Photographs: “Buffalo nickels became widely popular to collect beginning about 1935, when cardboard panes and pages became popular…Collectors sought Buffalo nickels from circulation until the 1960s, after which most were gone.” By 1964—66 in the middle of the U.S., the Buffalo nickels I saw were mostly dateless (worn off in circulation), but there were still a number of full-date coins from 1935-1937 in circulation. 1936 was by far the most common. A couple of full-date 1934's were special finds. And I did find a single full-date 1930. Two- and three-digit dates from the mid- to late-20s could also occasionally be found. These were almost all Philadelphia strikes, of course—mintmarked coins were very scarce in circulation. I did, however, think it was a little strange that I never encountered a 1938d—the last of the Buffaloes. (But I learned of their relative scarcity.) We moved to Italia later in 1966, and remained until late 1969. By then Buffalo nickels—even the dateless ones—had disappeared from circulation. So then I started looking for the silver nickels of 1942-45! v.1 punto
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