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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/03/18 in tutte le aree
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Se ne è già parlato in passato, ma mi pare un tema sempre attuale, che mi è stato rinfocolato da alcuni spunti recenti. Lo spunto decisivo deriva da un thread da me aperto in cui presentavo un mio pezzo molto raro e chiedevo confronti e opinioni agli altri utenti. Questo thread non mi è stato granché utile per capire qualcosa in più della mia moneta - solo 3 sintetici contributi, due di complimenti (sempre graditi, ci mancherebbe) e uno di critica (utile) - ma in compenso la dice lunga sulla numismatica contemporanea. La mia perplessità deriva da questo: - propongo al forum una moneta di una tipologia (non parlo di una variante, ma di una tipologia intera!) che sarà presente nelle collezioni di un numero di utenti che si conta sulle dita di una mano e l'interesse suscitato è poco più di zero! E non parlo di oscure monete semisconosciute: è un pezzo in argento di tipologia scudo presente sul catalogo Gigante, che quindi TUTTI conoscono o avranno visto in fotografia almeno una volta (forse non dal vero, dal momento che in 25 anni di numismatica a me non era mai capitato)... - Poi invece ci sono thread chilometrici in cui decine di utenti si sdilinquiscono sull'eccezionale eccezionalità del FDC Tevere di un pezzo a confronto con il banale FDC commerciale di un'altra moneta di cui al momento ci sono 83 esemplari in vendita su ebay, o estenuanti discussioni su monete coniate in milioni di pezzi che presentano tra loro differenze conservative che per essere percepite richiedono il microscopio elettronico... Vi prego di non pensare che io sia rimasto "offeso" perché una mia moneta è stata snobbata (le monete le compro per me, anche se in alcuni casi le mostro volentieri agli amici): ciò che continua a sorprendermi - e, permettetemi, a disgustarmi - è questa piega della numismatica, in cui conta solo la conservazione e non la rarità del pezzo. Una dinamica che a mio parere risulta VERAMENTE svilente nei confronti di una disciplina tanto nobile. Trovo triste che - come leggo da più parti - sia ritenuta preferibile una moneta FDC ma comune a una rara ma in conservazione inferiore. Trovo triste che le aste con monete rare ma in conservazione non eccelsa siano ritenute "adatte per chi inizia", come se la numismatica seria fosse quella che guarda solo alle alte conservazioni. Trovo triste che il valore storico di pezzi rarissimi soccomba miseramente di fronte a pezzi di cui esistono milioni di esemplari ma che sono stati deposti su un cuscino di seta nel momento della coniazione e da allora non son stati nemmeno guardati per più di tre minuti consecutivi per evitare di offuscarne il lustro abbagliante (corredato ovviamente di patina pluriiridescente - sempre sperando che non sia stata prodotta in laboratorio). Insomma, se penso alla numismatica tra 50 anni temo che sarà riassumibile in teche blindate in cui non si saprà nemmeno più che moneta ci sia dentro, l'importante sarà che sullo slab ci sia stampato "MS 70". Un saluto da un testardo numismatico di vecchia scuola: io continuerò a comprare i miei pezzi rari in bassa conservazione, e alla fine dei miei giorni me li farò seppellire con me, come un sovrano del mondo antico, dato che essendo tutti sotto all'SPL evidentemente saranno ritenuti "non collezionabili". Magari tra qualche secolo sarò ritrovato anch'io ed esposto in un museo con le mie monete.17 punti
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Mi ricordo gli anni settanta. Un molto, ma molto, grande numero di collezionisti si dedicava ai miniassegni. E noi, numismatici puri e duri, ci dicevamo: ''Povera numismatica, dove è finita...'' Mi ricordo i primi anni novanta. Un molto, ma molto, grande numero di collezionisti si dedicava alle tessere telefoniche. E noi, numismatici puri e duri, ci dicevamo: ''Povera numismatica, dove è finita...'' Mi ricordo gli anni dieci del XXI secolo. Un molto, ma molto, grande numero di collezionisti si dedicava al FDC, comprando così solo monete comunissime magari in slab e snobbando quelle rare ma non perfette. E noi, numismatici puri e duri, ci dicevamo: ''Povera numismatica, dove è finita...'' Una cosa accomuna questo molto, ma molto, grande numero di collezionisti dediti alla moda del momento, ma lascio a voi la risposta. Arka4 punti
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13 Ottobre- Programma (parte 2 - Pomeriggio)4 punti
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Oggi ho acquisito una medaglia del Gran Ducato di Toscana coniata sotto il regno di Leopoldo II in occasione della bonifica delle paludi maremmane. Per far capire dell'importanza del pezzo allego una descrizione fatta da un noto numismatico toscano: Anno IX (1833) dall'inizio del granducato di Leopoldo II (1824-1859) la medaglia commemora i 10 anni dall'inizio della bonifica della Maremma , fortemente voluta da questo illuminato monarca. Al dritto il profilo del Granduca , inciso dal bravissimo Nideröst reca sotto al taglio del collo questa inusuale colomba con ramo d'olivo in bocca ; richiamo evidente all'arca di Noè ed alla scoperta delle "nuove terre" su cui poter andare a vivere. Il rovescio reca una scena in cui in alto la Toscana veglia sul Dio fiume (Non so quale) e sulla Palude da scacciare e bonificare. Il Granduca , entusiasta di questa medaglia , omaggiò l'incisore di 200 zecchini . 50 esemplari in bronzo ; 5 in argento ed 1 in oro vennero coniati. Il pezzo in oro è esposto in un museo di Arezzo ; l'argento manca in quasi tutte le collezioni specializzate ed è segnalato in una raccolta milanese oltre che in un museo. Dei 50 coniati 8 furono dati al Nideröst che li omaggiò a suoi parenti in Austria e Germania ed oggi si trovano in vari musei all'estero. Gli altri 42 esemplari , consegnati a Leopoldo avrebbero dovuto essere donati ad importanti cariche istituzionali delle varie corti italiane ed europee ma certamente il Granduca non lo fece e solo 14 vennero dispersi ( uno sta nella mia raccoltina) Gli altri 28 , tutti di conservazione eccezionale con patina arcobaleno sono andati dispersi in un'asta locale nel 2017 ed hanno fatto la gioia di qualcuno ed il rammarico di altri che non sono riusciti a portarne a casa nessuno. Ipotizzo che questo esemplare sia un altro dei 14 pezzi donati dal segretario intimo del Granduca , su suo incarico , a personalità dell'epoca. Senza ombra di dubbio è questa la più rilevante ed artisticamente perfetta medaglia emessa durante il Regno dell'ultimo dei Lorena in Toscana. I miei antenati erano originari di questo paesino (Sorano – GR, dove ho trovato anche moglie!), collocato tra le colline del tufo nell’entroterra maremmano, nel cuore della Tuscia, denominato “città del tufo”. Nella parte alta del paese c’è il “maschio” dedicato al Granduca di Toscana Leopoldo II, denominato “Masso Leopoldino”. E come si sa, il richiamo del sangue non mente, ed allora come resistere alla visione di tale meraviglia? Ed ora fa parte della mia “piccola raccoltina”.3 punti
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Ribah... non mi pare proprio che il senso del thread iniziale fosse una crociata contro gli slab, e se io vi ho invece accennato è solo come conseguenza di un determinato modo di pensare, non era mio intenzione farlo diventare il punto cruciale del pensiero. Ma d'altronde se ciascuno ha diritto a collezionare come meglio credo, penso vi sia ancora libertà di parola e soprattutto di pensiero, e davvero non mi pare che vi sia tutto sto eccesso in questo senso. Qui peraltro nemmeno capisco cosa c'entri la globalizzazione: come ho detto, lo slab è solo una deriva di un certo modo di collezionare, non è lo slab che ha portato agli eccessi di andare a considerare come degni di collezione solo monete in ultraestrema conservazione, ma è proprio il contrario, è la deriva di un certo modo di collezionare che ha portato agli slab. E questo modo di collezionare non dipende certo dalla globalizzazione o dagli ananas del Nicaragua. Non ci si faccia quindi fischiare le orecchie per nulla, il tem di questo thread, almeno da quanto ne ho capito io, non sono gli slab, ma la mania delle estreme conservazioni che annullano tutto il resto (le società di grading non inventano nulla, danno solo al mercato quello che il mercato chiede), quindi i cultori delle scatolette dormano pure sonni tranquilli e lascino noi poveri dinosauri continuare a disquisire di monete rare ma brutte.3 punti
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Buongiorno a tutti, eccomi con un nuovo pezzo che vorrei mostrarvi, e per il quale si trovano pochi riscontri sul mercato. Si tratta di un 12 tarì del 5° tipo, datato 1794, variante 14a del Gigante. Il peso è di 27,00 grammi, il linea con quanto indicato nel catalogo lamoneta. La conservazione mi pare buona per la tipologia: i capelli di Ferdinando e le piume dell'aquila risultano ben definiti, solo un paio e non invasivi i graffi di conio (al D/, evidenziati nella terza foto). Ogni vostro parere è gradito: non mi era mai capitato di vedere dal vivo questa moneta e quindi mi piacerebbe avere l'opinione di chi la conosce meglio. Grazie a tutti2 punti
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qiundi alla fine vedi che questo giochino esisteva già?... cosa cambia adesso..? gli sciocchi esistevano prima ed esistono anche oggi. Se io compro una moneta in MS65 spero un giorno (nel caso ne avessi bisogno) di rientrare perlomeno dell'investimento fatto. E la stessa cosa non valeva "Prima" quando compravo un FDC eccezionale (giudizio peraltro inesistente nelle scale di grading italiano) rigorosamente periziato? Non pensiate che il giochino di chi ce l ha più grosso non veniva (viene) fatto anche prima; ne ho avuta diretta testimonianza anche su questo forum. Non vorrei che si demonizzasse un qualcosa, santificando au contraire qualcos altro che in realtà presentava gli stessi profili degenerativi.2 punti
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@eliodoro: dici che "mi è stato detto che,invece, va tutto bene le monete si vendono di più che in passato." Io non dubito che le monete si vendano più che in passato, il problema non è certo di mercato. Quello che mi chiedo è se si possa ancora definire "numismatica" (scienza che studia la moneta dal punto di vista storico, artistico ed economico) il collezionismo contemporaneo. Perché questa numismatica la vedo ancora viva in alcuni settori (le antiche in primis, penso per esempio agli interventi di @Poemenius, che mi arricchiscono ad ogni lettura - sarà un caso che le monete di cui si occupa siano quanto di più lontano esista dalla moda?), mentre mi pare sempre più secondaria in altri, subordinata in toto all'aspetto economico. Indicativa a mio parere per esempio l'abitudine da parte di un numero crescente di collezionisti di conservare le monete all'interno delle perizie - consuetudine questa tipica a quanto mi risulta estranea alla numismatica antica (che pure è il ramo che maggiormente soffre del problema dei falsi). @Paolino67: dici che "questo dato di fatto si sta tirando dietro anche una nuova tendenza del mondo del collezionismo, ossia quello di collezionare monete per 5 minuti e poi rivenderle": non avrei saputo dirlo meglio. Il significato di tutto ciò mi pare più che evidente - e si ricollega anche in questo caso all'esigenza di conservare le monete chiuse in perizia: la numismatica è sempre meno passione e sempre più investimento, a breve - anzi brevissimo - termine. Che si chiama anche speculazione. L'aspetto emozionale del rapporto con una moneta, per me assolutamente fondamentale, come scrivevo ieri nel bel thread aperto da @Liutprand, ha sempre meno peso. E ciò significa che muore la PASSIONE.2 punti
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personalmente non credo che trasformare ogni santissimo singolo thread in una filippica contro gli slab possa alimentare un dibattito sano e soprattutto costruttivo in questo forum. Condivido molte delle considerazioni dei numismatici "vecchio stampo" (definizione sbrigativa, ma credo si capisca cosa voglio dire); reputo però stantia e fine a se stessa la filippica contro l'evoluzione (involuzione?) della numismatica moderna. Un po' come scagliarsi contro i socials e l'abuso sterile che se ne fa oggi. Tutto vero, tutto bello, ma questa è la realtà delle cose. Purtroppo viviamo in questo periodo e dobbiamo fare di necessità virtù. Questo non vuol dire accettare bovinamente qualunque cosa ci venga imposta da chi decide le mode dall'alto, ma nemmeno a mio avviso tornare sempre immancabilmente sullo stesso argomento. Alla fine non esiste un modo universale di collezionare. Né un modo "giusto". Ognuno deve essere libero di seguire le dinamiche che più gli aggradano, senza che "i puristi" facciano smorfie ad ogni piè sospinto. é vero che la tendenza (SLAB, certificazioni, internet) sembra portare verso un impoverimento culturale di chi colleziona, più attirato dal grading che dalla moneta stessa, però non si può fare di tutta l'erba un fascio e buttare via il bambino con l'acqua sporca. Perché anche i collezionisti "puristi" oggi beneficiano di internet, di sixbid, della baia, della possibilità di biddare on line e in diretta, della possibilità di acquistare monete in ogni angolo del mondo ed avere, rispetto solo a pochi anni fa, la sicurezza di un ente certificatore (fallibile, per carità di dio) che mette a disposizione sul proprio sito un codice di riferimento e foto chiare della moneta stessa. E, in definitiva, della possibilità di arricchire le proprie collezioni con monete che in passato in Italia magari passavano una volta ogni 5 anni in aste che erano comunque irraggiungibili. Il pacchetto globalizzazione non ammette mezze misure. Ha con se degli eccessi che non possono essere (purtroppo) eliminati ma comporta anche svariati benefici di cui tutti beneficiamo (beneficiate). In fin dei conti questo si può applicare ad ogni campo/settore della nostra vita e della nostra società. Situazioni sulle quali nemmeno vi soffermate più e che date per buone, e che avete sdoganato mentalmente da anni. Qualche esempio? Magari mentre scrivete disgustati della nuova deriva numismatica vestite o indossate indumenti fatti a Taiwan sottocosto che trovate nel negozio sotto casa per pochi euro, mentre il sarto che li confezionava artigianalmente ha dovuto chiudere baracca anni fa...o vi mangiate un bell'ananas che viene dal Nicaragua a 2 euro al chilo, mentre l'ortolano sotto casa con le mele locali va in malora.. e magari mentre inveite contro lo slab vi siete comprati un libro su amazon che vi viene recapitato dalla germania in12 ore, mentre la libreria sotto casa ha chiuso 3 anni fa per mancanza di clienti... La globalizzazione è questa. Piena di contraddizioni ma anche di opportunità.2 punti
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Buona giornata Concordo con chi mi ha preceduto; credo proprio che sia sotto gli occhi di tutti la china che la numismatica (almeno una sua parte) ha preso. Rimasi sbalordito, anni fa, quando un collezionista filatelico mi disse che i francobolli posti vicino al codice a barre stampato sul foglio, valevano di più; al mio "che c'entra con il francobollo?", laconicamente mi rispose che era un elemento in più che giustificava un maggior valore Ecco, mi sa che, non potendo mettere il codice a barre sulle monete, c'è stato il bisogno di inventarsi un supporto alla moneta, dove inserire il codice a barre. Personalmente resisto contro questo andazzo. saluti luciano2 punti
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Triste (anzi tristissima) verità, purtroppo. E' per questo tipo di situazione che ormai gli slab stanno proliferando ed avendo sempre maggior successo sul mercato, la gente nemmeno più guarda le monete, quello che conta di una determinata moneta è il poter dire di avere il MS più alto possibile, a prescindere da qualsiasi altra considerazione. E questo dato di fatto si sta tirando dietro anche una nuova tendenza del mondo del collezionismo, ossia quello di collezionare monete per 5 minuti e poi rivenderle. Vedo tanta, troppa gente che esibisce i suoi acquisti, ovviamente tutti in altissima conservazione, ricevendo gli elogi sperticati della platea numismatica, salvo poi vedere le stesse monete in vendita dopo pochi giorni sui vari mercatini e siti di aste online. In sostanza gente che crede di essere un grande collezionista perchè ha posseduto per 24 ore (e a volte pure meno) un pezzo (quasi sempre di tipologia comunissima) in MS66. Bah.2 punti
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La serie è dedicata alle eccellenze francesi ed altre emissioni in futuro verranno fatte e questa è dedicata alla Maison Guy Savoy. Interessante la frase che recita: "la cucina è l'arte di trasformare istantaneamente in gioia gli ingredienti carichi di storia"... noi italiani in fatto di cucina ben sappiamo il "fatto nostro" e la citazione sull'ovetto merita considerazione. Sulla forma del tondello a uovo altre nazioni si sono cimentate, ma vedo un tantino esagerato l'occhio di bue. Vorrei proprio sapere chi è disposto a spendere oltre 140.000 Euro per acquistare tutta la serie. Caro @nikita_, circola voce che occhiolungoxxl si sia invaghito di Samantha_Coin e che stia tentando di conquistarla con l'italico metodo del prenderla per la gola numismatica, e che io sappia vuole regalargli tutta la serie e si sta informando a tal proposito... ho la netta impressione che tutti quanti ci ritroveremo a fare un colletta per comprargli un cava di bicarbonato di sodio, che dovrà usare per digerire la pesante mazzata che sta per prendersi2 punti
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Anch'io ho le stesse impressioni. Per quanto mi riguarda la passione rimane ma sfuma un po' l'entusiasmo della condivisione.2 punti
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Ciao! questo picciolo di Perugia puó rientrare nella classificazione Finetti come tipo 1 .. ho chiesto notizie più precise , ma non ho capito bene ..:( ! Grazie1 punto
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Il volumetto verrà stampato.. a quanto ho capito.. ti tengo aggiornato...comunque.1 punto
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Dopo breve ricerca ho trovato un link con una foto https://coins.ha.com/itm/switzerland/switzerland-confederation-gondo-gold-20-francs-1895-b-ms62-pcgs-/a/3048-32512.s1 punto
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Non credo che giov avanzasse riserve dispreggiative in merito, solo che essendo il post orientato verso la richiesta di un esemplare “spettacolare”, come da richiesta del sottoscrittore del post, è chiaro che la moneta in asta da nomisma non ne rientri. Sulla scia di Giov faccio notare anche una patina un po strana, specie al dritto con un evidente quanto poco piacevole, alone. Da esaminare in mano, assolutamente importante, soprattutto per esaminarne i campi, tanto più perché sicuramente la cifra non rimarrà proprio nel range dei 1000...1 punto
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Gli anni passano e non avendo in famiglia qualcuno che coltivi la mia stessa passione per la numismatica, ho fatto il gesto "alfieriano" di cedere le mie amate monete. Non è stato facile compiere questo gesto; alcune di esse risalivano agli "albori" della mia vita da collezionista e studioso delle monete, ossia a più di 40 anni fa. Mi sono sentito molto triste ma ho voluto evitare quegli altrettanti tristi episodi di quando un collezionista lascia qualcosa nelle mani di chi non ne può apprezzare il significato e nemmeno il valore venale. Quando ho preparato la lista per la cessione ho ricordato per ciascuna moneta le circostanze dell'acquisizione, associandole a luoghi e a persone..ed è stato molto penoso. Ovviamente non smetterò di studiare la numismatica e quando vorrò vedere delle monete ci sono tante occasioni per farlo, ad iniziare da quelle che voi posterete sul nostro forum. Ho ritenuto di farvi partecipi di questo momento. Desidero ringraziare Egisto Cedrini per la professionalità dimostrata nelle varie fasi della cessione e dell'alienazione.1 punto
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@Rocco68...ci sono moltissime monete di altezze maggiori a taglio liscio. L'articolo è finito...consegno sabato...e spero che possiate leggerlo subito.1 punto
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Buonasera, La Numismatica è una scienza ed il Numismatico uno studioso, e se ciò può sfociare nel collezionismo per motivi di ricerca può anche svilupparsi solo per assecondare l'ego.. Il collezionismo di monete è un passatempo come altri, e se può essere guidato da vivissime passioni, quasi sempre cede al bastone delle apparenze ed alla carota dell'investimento; il collezionismo quando prende coscienza di cosa c'è sotto la superficie può diventare scienza.. Bidognerebbe semplicemente accettare il fatto che non basta essere collezionisti per potersi arrogare il diritto di chiamarsi Numismatici.. Così come è ormai tempo di svincolarsi dall'immagine del Numismatico come collezionista ed avido raccoglitore.. Esprimendomi in termini matematici direi che la moneta sta alla scienza come lo slab sta al collezionismo, c'è chi colleziona slab con dentro monete e slab con dentro fumetti del resto.. ma non esistono monete senza una conoscenza e, di necessità a monte, una scienza! E' solo questione di posizioni individuali, inclinazioni personali, punti di vista diversi ma ugualmente veritieri, ognuno vive diversamente la propria strada tra le monete.. ma le monete restano le stesse.. e se ce ne interessiamo è perché Studiosi di quattrocento anni fa, come quelli di quattro anni fa, ne hanno studiato a fondo il bagaglio di informazioni facendone una Scienza, non perché qualcuno le accumulava in raccolte frutto dell' avidità e dell'ignoranza, per non dire dell'incoscienza ..1 punto
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Ogni studio deve essere sempre ben accetto dalla comunità numismatica, quindi bene e forza !1 punto
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Subito dopo le grandi aste londinesi (e il coinex), abbonda il materiale fotografico disponibile... Posto due foto di due monete diverse. Entrambe in altissima conservazione. Guardate la differenza tra le tecniche fotografiche usate..., ma soprattutto godetevi i tondelli... Ogni commento, risulterà gradito...1 punto
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Appena terminato di leggere, complimenti a F. De Luca per il suo Interpretazione sui monogrammi... e a Gennari-Cecchinato-Ortu per I nummi vandali.1 punto
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E' il problema che viviamo tutti i giorni anche senza slab, Giulira... Cambia nulla. C'é chi compra monete, e chi perizie/slab .1 punto
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E che problema c'é. I 64 diventeranno 65, i 66 67 e così via... A Riccione erano presenti 4 esemplari di 100 lire del 1912 tutti chiusi MS-63. Le monete, tutte diverse, andavano dallo SPL al (praticamente)FDC . Tutte allo stesso prezzo (Circa). Benvengano le italiane in slab, per me, in questo caso1 punto
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Ma va, vuoi mettere ad avere un bel 5 lire aquilino del '27 slabbato MS 350?? ? Scherzi a parte, per conoscere queste monete bisogna studiare... e forse il punto è tutto qui.1 punto
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@claudioc47 Asta numismatica n° 5 del 29-01-2017 lotto 3681 punto
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Non esageriamo esaltando l'esemplare della prossima Nomisma. E' uno SPL stiracchiato ...1 punto
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Lo disse sabato Mons. Navoni lo ribadiscono oggi i giornali, il ritratto di Sant’Ambrogio dovrebbe essere questo in mosaico . Gli studi recenti e innovativi anche con TAC permettono a Cristina Cattaneo, prof. Medicina Legale della Statale di Milano, di dire che lo stesso aveva una situazione ossea compromessa, brutta frattura alla clavicola, anomalie agli occhi non allineati ...quindi Sant’Ambrogio potrebbe essere stato quest’uomo sui 60 anni di età e alto circa un metro e 70 ...1 punto
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Facciamo un pò di divulgazione allora... Ti consiglio, e questo lo trovi intanto, di comprare il libro di Lorenzo Bellesia " Lucca, storia e monete, edizione Nomisma, è un librone però c'è tutta la zecca di Lucca, denari enriciani compresi. Per mia invece gentile concessione?, invece ti giro la mia pagina di Academia.edu dove trovi l'articolo integrale sui denari enriciani, tabelle comprese, pubblicato sul Giornale della Numismatica. Più in basso scorrendo troverai anche quello sui denari ottoniani di Lucca, buona lettura https://independent.academia.edu/MLimido1 punto
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Anche no, se lo slab non ha almeno un AU scritto sopra non serve a niente. Io tutte queste rarita' in MB slabbate non le ho mai viste, escludendo ovviamente le monete americane che vengono slabbate anche se completamente liscie. Ma comunque tutto cio' non c'entra niente col tema della discussione.... Io ho smesso di postare le mie monetine di Bologna (anche le papali) perche' non se le nessuno. Le metto sul catalogo online cosi' almeno google sa dove trovarle.1 punto
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..dal 16.4.2018 il sito sopra citato non è più aggiornato/aggiornabile, ragione per cui tutte le pagine sono state trasferite al nuovo indirizzo: http://www.moneteromane.info ovvero http://www.monetaromana.it In particolare la pagina sopra indicata è diventata: http://www.moneteromane.info/corrisp/b154/b154.html Grazie dell'attenzione. Giulio De Florio1 punto
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Ciao a tutti, ho visto la tua moneta il 12 tari se non erro, non seguo la monetazione siciliana, quindi non posso dire niente oltre ad osservarne la bellezza. Sulla situazione numismatica, in passato ho accennato alla piega che stava prendendo, mi è stato detto che,invece, va tutto bene le monete si vendono di più che in passato. Che dire, ne ho preso atto. Altro argomento, la fortissima crisi della sezione meridionale, un tempo la più vivace, praticamente priva da tantissimo tempo anche di curatori. Li, ormai, c'è un'unica discussione chilometrica, mentre tutte le altre discussioni, hanno due o tre risposte che si limitano,spesso ad apprezzare la bellezza della moneta postata.È evidente quindi il disinteresse per la moneta e per la storia che rappresenta ( io, che preferisco la rarità alla conservazione, ho postato spesso monete del periodo angioino, aragonese e vice reale, ma quasi sempre senza successo, per cui mi sono stancato), si seguono solo le borboniche in altissima conservazione. Si farà la fine della monetazione del regno d'Italia? Saluti Eliodoro1 punto
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Il taglio da 5000 Euro viene gentilmente offerto alla modica cifra di 130.000 Euro in una graziosa ed elegante confezione "apri e gusta"...1 punto
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A dire il vero sono un “Vecchio” nuovo cartamonetario ? avendo iniziato già circa 10 anni fa, ma l’importante è riprendere ?? Una volta preferivo più le monete, ma col tempo, almeno per me, mi sono reso conto che le monete mi trasmettono interesse mentre le banconote mi trasmettono EMOZIONI. Le guardo come fossero dipinti famosi, capolavori veri e propri1 punto
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Dei gioiellini sono le silique, monete in argento dallo stile preciso e definito. Le troviamo anche in Mediolanvm, per esempio con Flavio Vittore, siamo nel 387/388, la moneta al rovescio ha una splendida raffigurazione della personificazione di Roma, che risulta elmata, in trono e che tiene il globo e lo scettro. Importante per capire la zecca Mediolanvm sono le sigle in esergo al rovescio che identificano la zecca MDPS. Questa splendida moneta proviene da CNG Triton VII, lotto 10561 punto
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Arrivata mail con la preassegnazione delle monete che si possono ritirare personalmente a Santa Marta dal 4 ottobre ? per chi non può attenda l'arrivo dei consueti moduli ☺1 punto
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Buongiorno a tutti Vi posto la foto del convegno che si è svolto a Lugano organizzato dal Circolo Numismatico Ticinese (CNT) sabato scorso partendo da sinistra si riconoscono: Michael Matzke (Univ. Basilea), Benedikt Zaech (Winterthur), Arent Pol (Univ Leida), Luca Gianazza, Guillaume Sarah, Giovanni Staffieri (Vice presidente CNT), François de Callatay (Segretario Generale International Numismatic Council), Prof. Adriano Savio, Simon Coupland , Prof. Ulrich Geiger (Univ. Zurigo) , Monica Baldassarri, Maila Chiaravalle, Giampiero Sanavia, Prof. Andrea Saccocci, Fabio Luraschi. La giornata di studi è stata molto densa e interessante. Scorrendo velocemente le varie relazioni abbiamo avuto: Paolo Ostinelli che ha aperto la giornata fornendoci un utilissimo inquadramento storico e geografico della regione e dell'epoca oggetto della giornata di studi Arent Pol, Università di Leida (Olanda) che ci ha parlato della monetazione dei Merovingi. Una monetazione estremamente affascinante, molto poco dibattuta, di cui Pol è forse il massimo esperto. Giorgio Fusconi ci ha illustrato l'evoluzione stilistica degli splendidi tremissi di Liutprando formulando un'interessante ipotesi sulla chiave di lettura dei nomi che compaiono su diversi esemplari (che non necessariamente potrebbero essere dei magistrati monetari ..) Guillaume Sarah ha parlato del celeberrimo ripostiglio di Ilanz, il maggiore insieme delle monete auree emesse da Carlo Magno pre-riforma, ripercorrendone la storia e anticipando quello che sarà un lavoro di revisione critica globale comprensivo di analisi metallografiche avanzate che potrà portare nuovi significativi elementi alla comprensione di questa affascinante serie di emissioni Simon Coupland - forse il maggior esperto della monetazione carolingia post-riforma - ci ha fatto una bellissima esposizione sull'importante ripostiglio di Hermenches e la monetazione di Ludovico il Pio regalandoci anche un'immagine del rarissimo denaro emesso dal sovrano a MIlano con un ritratto spettacolare Monica Baldassarri - la ns bravissima Monica ha parlato dei ritrovamenti monetali nell'area alto-tirrenica dove ancora moltissimo deve essere scritto sugli importanti e numerosi ritrovamenti insulari (Sardegna e Corsica) che stanno aprendo un quadro assai innovativo riguardo a quanto conoscevamo per la monetazione longobarda dei secoli VII-VIII. Michael Matzke (co-autore del MEC XII) ha parlato delle emissioni alto-medioevali della svizzera centrale che testimoniano la vivacità degli scambi in un'epoca e in una regione che ancora molti si ostinano a considerare come buia e barabara.. e che invece da queste testimonianze appare tutt'altro.. Federico Pigozzo ci ha parlato di problemi di circolazione monetaria nell'area lombardo - veneta affrontando la tematica degli scambi economici per un periodo ancora troppo poco studiato nell'ambito della storia economica (soprattutto a causa della scarsità di documenti) Hanno moderato le due sessioni del convegno Giovanni Staffieri, vice-presidente del Circolo Numismatico Ticinese, e il Prof. Ermanno Arslan, eccellente nel condurre la discussione generale seguita agli interventi c on riflessioni, spunti e osservazioni che hanno arricchito notevolmente il dibattito. a conclusione dell'evento ha preso la parola Francois de Callatay, segretario dell'International Numismatic Council, che ci ha voluto onorare con la sua presenza, ci ha fornito degli spunti molto interessanti riguardo l'attuale direzione dell'indagine scientifica in numismatica che oggi puo' avvalersi di nuovi e potenti strumenti di indagine sia strumentale (analisi non invasive metallografiche molto raffinate) sia statistici applicati ai dati provenienti dai ripostigli/ritrovamenti e altri insiemi In sintesi una giornata ricca di dati, relazioni, spunti ma anche di particolare scambio e incontro tra i vari partecipanti relatori e pubblico che ha pienamente raggiunto lo scopo per il quale era stata organizzata: creare un incontro di studiosi e appassionati per portare avanti il dibattito, lo studio e lo scambio di informazioni su questo affascinante periodo della nostra storia economica e monetaria. Grazie a tutti coloro che ci hanno seguito1 punto
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E’ sempre un piacere vedere un nuovo numero di Monete Antiche , il poter leggere articoli prestigiosi cito un po’ a caso come quelli di @Poemenius e @King John, non solo numismatici ma anche amici e poi sorreggere sempre quell’ultimo dei Mohicani che è Antonio Morello, uomo a cui va la mia totale riconoscenza per quanto fatto in numismatica !1 punto
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Taglio: 20 cent Nazione: Vaticano Anno: 2003 Tiratura: solo in divisionale Conservazione: BB Località: Milano1 punto
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Taglio: 2 cent Nazione: San Marino Anno: 2004 Tiratura: 1.395.000 Conservazione: BB Località: Milano1 punto
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A me personalmente i tagli strani (o insoliti) piacciono. :) o quantomeno intrigano A dirla tutta mi piacciono quelli da circolazione, perché quelli da collezione imho risultano troppo simili a medaglie; nel senso che una moneta è caratterizzata da un valore facciale, e dal fatto di venire utilizzata per "acquistare" beni o servizi... se si toglie senso ad entrambe le caratteristiche, diventa un curioso oggetto (talora bellissimo, per carità!) di collezionismo..1 punto
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