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  1. Filippo Pellizzaro

    Filippo Pellizzaro

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/13/18 in tutte le aree

  1. Buongiorno a tutto il Forum, In attesa di vedere le Piastre del 1859 dell'amico Michele, voglio condividere questa Piastra del 1836. Particolare di questo dritto: DEIGRATIAREX che sembra tutto unito.
    5 punti
  2. Scusate se intervengo: il recipiente è sicuramente in pietra ollare, del litotipo in uso nel periodo tardoantico, con confronti per morfologia e finitura (anche la sezione di quel tipo di ansa) con materiali analoghi rinnvenuti nello scavo di Monte Barro (VI secolo-inizi VII: https://www.academia.edu/5327163/I_vasi_in_pietra_ollare_da_Archeologia_a_Monte_Barro_) e santa Giulia di Brescia (fine VI-VII secolo: vedi sempre testo di Alberti di cui sopra: l'ho consultato ed ha confermato). Il tappo invece dovrebbe essere in ceramica, morfologia sempre tardoantica. Saluti cordiali MB
    4 punti
  3. Stasera condivido con voi questa piastra Fecunditas. Tanto desiderata, tanto sognata e dopo varie occasioni e proposte, mi è capitata questa tra le mani che giudico sopra la media. Ben accetti i vostri pareri. Buona serata. Filippo
    4 punti
  4. Sarebbe il caso di avvisare di questo gli artigiani della valle, che continuano ignorantemente a realizzare pentole e contenitori di pietra ollare con torniii ad acqua e utensili primitivi ,che stanno andando contro le regole della tecnologia....
    3 punti
  5. Non c'è solo la numismatica, ci sono anche i sentimenti e gli affetti della vita e anche se da tempo non scrivo più qui, questa purtroppo è l'occasione giusta. Il mio miglior amico era Charlie, era perché è morto dopo 18 anni e mezzo passati insieme, 18 anni sono tanti, sono un pezzo della propria vita...... Charlie era un bellissimo meticcio, intelligentissimo, affettuoso, fedele, fu abbandonato e trovato in autostrada, fu poi portato in un canile, ovviamente quando poi lo portavo in auto tremava, aveva paura, poi gli passò. Il giorno che entrai in quel canile fu uno dei giorni più emozionanti della mia vita, vidi circa cento cani, erano in queste cellette, tutte storie tristi, abbaiavano tutti, volevano farsi notare, era la loro grande possibilità.... Potevo ridare " la vita " a uno di loro, fu l'istinto a guidarmi, quello che saltava di più, che mi leccava di più dalle grate fu il prescelto. Chiesi alla volontaria di metterlo in cortile, si mise a correre come un pazzo, non capivo, chiesi perché fa così ? Semplice gli ha dato almeno la possibilità di correre, di sfogarsi, una volta in più di quello che fa ogni tanto coi volontari. Charlie era in una piccola gabbia con altri due più grandi di lui, lo morsicavano questi, il cibo glielo prendevano loro......veramente una vita drammatica. Lo portai a casa subito, anche tutto sporco, senza guinzaglio, quando vide la sua prima ciotolina, non capiva, gli sembrava incredibile potesse essere solo sua, la pallina non capiva cosa fosse, non era in grado di fare i gradini. E' ovvio che per lui diventai " il suo eroe, il suo salvatore ", in questi casi l'affezione va oltre il normale, la fedeltà non parliamone, una parte di vita insieme.... Quando andavo via per qualche giorno capiva, si metteva sopra le valigie, voleva venire con noi, quando chiudevo la porta il viso era di quelli da funerali, di rimprovero. Di solito quando uno torna da una breve vacanza è triste, io no, sapevo cosa mi aspettava, dalle due alle tre ore di festeggiamenti...... Il giorno prima di morire, ormai sfinito, non camminava più, mangiava poco, riuscì a leccarmi ancora......era l'ultimo saluto..... Certo gli abbiamo dato molto, ha vissuto felice, bene, ma quello che ho ricevuto è stato di più, molto di più di quello che abbiamo dato, l'amore che un cane innamorato e fedele può dare al suo padrone non si può descrivere..... Riposa in pace vecchio e caro Charlie, il mio miglior amico......
    2 punti
  6. Un vero basso rilievo! Diametro 57 mm, spessore max 8 mm, peso 84,50 g. Più delle parole lascio parlare le immagini!
    2 punti
  7. Hall. Kipper - Kreuzer (1621-1623). CRVCI - GNOVV - STIROL - ENSIS,
    2 punti
  8. Buonasera a tutti, siamo agli sgoccioli, l'evento campano annuale si avvicina e volevo informare tutti che giovedì prossimo 20 settembre 2018 alle ore 15,30 (in occasione del convegno numismatico che avrà luogo nell'Hotel del Sole il 21-22 settembre) ci sarà una visita guidata al Museo Provinciale Campano di Capua (CE), via Roma 68. http://www.provincia.caserta.it/museocampa…/museocampano.asp L'invito è esteso a tutti, invitiamo cortesemente coloro che intendono essere presenti di dare un cenno della loro presenza al fine di poter comunicare alla biglietteria il numero di visitatori. Potete inviare un messaggio o un'email al seguente numero: 335-1438404; oppure [email protected] Il Museo Provinciale Campano è uno dei più importanti musei archeologici a livello nazionale, di recente ristrutturato conserva alcune migliaia di reperti e monete della Campania Antica romana e preromana. Molto ricca la sezione numismatica con diverse monete e medaglie di epoca medievale e borbonica, dulcis in fundo la quadreria dei ritratti di sovrani e regine del Regno delle Due Sicilie donati all'epoca dagli stessi in occasione di un loro viaggio nella città di Capua. Il costo del biglietto è ridotto a 3,00 per i gruppi che superano le 10 persone, per coloro che superano i 65 anni di età e per i minorenni di un'età compresa tra i 14 e i 18 anni, gratuito per coloro di un'età inferiore ai 14 anni. Ragazzi, questa è l'occasione ideale per conoscerci e stare insieme qualche ora. Vi aspettiamo numerosi!
    2 punti
  9. LISTA ESPOSITORI 5° CONVEGNO NUMISMATICO FILATELICO CAMPANO CAPUA (CE), 21-22 SETTEMBRE 2018 Eugubium “di Andrea Cavicchi” --- Gubbio (PG) Stefano Ferrucci --- Ravenna Numismatica Testa "di Pietropaolo Testa" --- Pulsano (TA) Neacoins - ACM aste "di Antonio Cava" --- Napoli GMA numismatica “di Antonio Rennella, Gianpaolo Porpora e Marco Esposito” ---- Napoli----Lecce Numismatica Raponi "di Lucio Raponi)-- Maiolati Spontini (AN) Giacomo Valente -- Chiosco San Giuseppe ---- Varese Fabio Carrozzo ---- Milano Trinca Sante antichità ---- Albano Laziale (Roma) Numismatica Filatelia Sintoni ------ Forlì Aiello Sergio numismatico ---- Napoli Di Rauso Francesco collezionista – Santa Maria Capua Vetere (CE) Zanirato Loris ---- Torino MMplastic accessori per la numismtica e collezionismo "di Marino Massimo" ---- Napoli Numismatica Pontina di Marino Giorgio ---- Nettuno (Roma) Eugenio De Angelis ---- Roma Gianni Creta numismatica e collezionismo -----Napoli Scuotto Gaetano collezionista e scambi ---- Pomigliano D'Arco (NA) D’Errico Salvatore – Napoli Cotrufo Francesco ----Napoli Hatria Numismatica "di Christian Andreani"– Giulianova (TE) Beninato Fabio --- Pozzuoli (NA) Forgione Vincenzo ---- Montemarano (AV) Vendemia Gerardo "Cartamoneta. com" --- Pignataro Maggiore (CE) Moruzzi Numismatica Roma "di Umberto Moruzzi" – Roma Maurizio Saletta collezionista ---- Palermo Michele Lo Tauro collezionista -- San Michele di Ganzaria (CT) Numismatica Marcoccia “di Marcoccia Alessandro”-- Frosinone L’Angolo dell’antico “di Gianfranco Merola”--- Sparanise (CE) Curiosando oggetti ed altro “di Ottavio Novelli” ---- Santa Maria Capua Vetere (CE) Giovanni Arnone "Associazione Culturale Collezionismo e Antichità" --- Casalnuovo (NA)
    2 punti
  10. Sì, è abbastanza raruccia come moneta, peccato che la conservazione, soprattutto del dritto, sia abbastanza compromessa (e c'è pure una grave mancanza nel tondello). Esemplari di buona conservazione (diciamo vicini al BB, in conservazione superiore penso di non averne mai visti sul mercato ) possono valere sui 150 Euro, questa purtroppo sarebbe già tanto farci 30 Euro in una ipotetica vendita.
    2 punti
  11. Immagino la tua faccia... tipo... L'avrei fatta pure io, ricevere un pagamento con le 500 d'argento da sogno praticamente.. Bellissima storia, il tuo racconto mi ha trasportato a quegli anni dove si riusciva ancora a pescare qualcosa nei negozi, le lire circolavano e si poteva attingere chiedendo ai negozianti magari di metterti da parte qualche data come facevo io. La mia specialità erano le edicole, dove girava molta moneta, mi facevo mettere via le 50 del 58 e quelle del 60...dietro lauta mancia.. Anni stupendi, ovviamente anche le 5 del 56, ma erano difficilissime..ovviamente parlo di periodi più remoti, latterie e qualche circolo familiare.. Insomma racconti e aneddoti ce ne sarebbero forza, sbilanciamoci, e così bello condividere le nostre emozioni, il nostro passato o perchè no anche il nostro presente, per molti uguale a qualsiasi altro tempo...
    2 punti
  12. Aspetta aspetta, prima di dileguarti definitivamente dal forum ( noi speriamo comunque che non sia così ) spiegaci come hai inserito un emoticon vicino al tuo nick. @nikita_ rischia di trascorrere le prossime settimane insonne nel tentativo di riuscirci
    2 punti
  13. Buonasera, posto una mia simpatica new entry, un ducato napoletano in oro di Ferdinando I d'Aragona senza la sigla del maestro di zecca e con busto differente. Anche il peso è interessante: 3,52 grammi anzichè 3,50.
    1 punto
  14. Buonasera amici. Quasi quasi faccio un bell'astuccio di questi due pezzi con i fondi a specchio: "medaglia più scudo", cosa ne pensate?
    1 punto
  15. Caro @dizzeta quello che citi tu è un testo anteriore (un mio post sul forum ormai del 2011) al saggio con Ricci ed anche altri miei scritti più recenti sull'argomento (mio ultimo articolo sui NAC dedicato a Genova) e sai che almeno al momento (e salvo prova contraria che non mi pare abbia di fatto presentato neppure il MEC) non ritengo più probabile che Genova abbia coniato tra fine XII e inizi XIII i cosiddetti grossi da quattro. Idem per le proposte crono-tipologiche che ne discendono. In più anche in base agli esiti dello studio del ripostiglio di Padru, non penso davvero che questa tipologia di grosso sia andata molto oltre il 1250/52. E del resto queste emissioni si differenziano per alcuni particolari importanti da quelle con la stella e con il cuneo, e che sono certamente successive. un caro saluto MB
    1 punto
  16. @dabbene il collezionismo è un mondo a parte, un mondo che solo alcuni sentono il desiderio di avere, un bisogno ancestrale celato per la maggior parte dei casi che è arrivato qui con noi e che ad un certo punto deve manifestarsi, uscire fuori e "defluire" .............. il decorso di questo deflusso non è sempre uguale ......a volte va a perdersi (non diciamo qui come)...a volte segue la sua via, la sua strada, incontra, vuole incontrare e condividere per riconoscere e riconoscersi per quella che è e che sarà sempre............... vera passione, vero amore vera presa di coscienza (e si lo dico). Per quanto riguardala libertà , essa ovvio è cosa sacra, con essa tutto è possibile ..... tutto è immaginabile tutto. Nulla può fermare una mente libera, nulla può fermare le sue scelte ................ certo, ma esse devono seguire una via e una strada devono raggiungere e oltrepassare una meta o uno scopo, quello di aver passato parte della propria vita a prendere coscienza del passato, di un passato che tutto ha da insegnarci,, farci vedere e soprattutto mostrare di un passato capace di far defluire la nostra coscienza verso verso una libertà che in pochissimo possono assaporare. Mi scuso per la mia prolungata assenza, ma ho avuto qualche problema ........... mi auguro di venirne fuori del tutto a breve. a risentirci. N
    1 punto
  17. Via, posto una cosa pure io anche se non è all'altezza delle precedenti. E' una piastra del mio caro Ferdinando IV di un anno non comunissimo; non ho ancora capito se la patina mi piaccia o meno. Ha un bel modulo largo e sono comunque soddisfatto del pezzo.
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  18. Buonasera ho visto degli esemplari con questa caratteristica sul forum
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  19. Complimenti @Filippo Pellizzaro, una piastra strepitosa.
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  20. anche io ho dubbi sul materiale, visto attentamente il video fa vedere dei segni circolari paralleli come di tornitura solo fino alla base del manico in prossimità degli anelli in rilievo, e all'interno almeno un dislivello come un forellino che mi ricorda la lavorazione delle anfore da olio o grano alle quali venivano attaccati i manici. però chi parla di pietra? o è solo un'impressione? oltre al fatto che le fotografie sono parziali a complicare la comprensione è anche tutta la fanghiglia e i detriti attaccati al vaso che potrebbero far vedere in modo distorto particolari importanti.
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  21. o ancora in un qualche tipo di impasto di pietra e/o ceramica ?
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  22. io credo piuttosto che se veramente è pietra sia fatto interamente a mano.
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  23. Classical Numismatic Group, Inc., Triton Vi, lot 1105, 14/01/2003 NEPOTIAN. 350 AD. Æ Centenionalis (4.03 gm). Rome mint. Estimate $7500 NEPOTIAN. 350 AD. Æ Centenionalis (4.03 gm). Rome mint. FL POP NEPOT-IANVS P F AVG, bare-headed, draped, and cuirassed bust right / GLORIA ROMANORVM, Nepotian on horseback right, spearing enemy; shield and broken spear below, star in field; RS. RIC VIII 200; LRBC 643. Good VF, light encrustation. Artistic portrait. Very rare.($7500) F Flavius Julius Popilius Nepotianus Constantinus was a nephew of Constantine the Great. Following the death of Constans in 350 AD, Nepotian seized power in Rome. After a turbulent reign of only 28 days, Nepotian fell into the hands of Magnentius’ soldiers and was executed. During his short reign, Nepotian struck a small issue of solidi and centenionales, and all of his coins are very rare today.
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  24. Torno al libro “ Milano e il suo stemma” per postare unicamente per motivi di studio gli emblemi di Milano tutti uniti insieme, scrofa semilanuta, scudo crociato, S.Ambrogio, gli emblemi delle 6 porte, il tutto presente nel Codice Cremosano del secolo XVII, che splendore vero ?
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  25. Diciamo per quello che vedo che sei partito alla grande, moneta veramente pregevole sia per conservazione che per le alte simbologie ....
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  26. E' giusto anche riprendere discussioni tipo questa che possono offrire veramente molto ancora secondo me come riflessioni.... Quando penso al collezionismo penso alla libertà, alla libertà di creazione, nulla ti può condizionare in questo atto libero e alle tue scelte personali, ecco perché una collezione in fondo e' anche una opera umana di pensiero .
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  27. Non è mai troppo tardi per cominciare... Non è mai troppo tardi per ricominciare.. Non è mai troppo tardi per rinascere.. Non è mai troppo tardi per riaggregare... Non è mai troppo tardi per convincere... Non è mai troppo tardi per far conoscere le verità.. Non è mai troppo tardi per continuare il lavoro tanto intralciato .. Non è mai troppo tardi per credere ancora negli ideali... Non è mai troppo tardi per nulla poi alla fine..
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  28. E poi arrivarono anche i tempi di Pippi Calzelunghe dove il mondo era cambiato la cotestazione studentesca i fatti di Parigi.. Dove anche i bambini iniziavano ad adeguarsi a questa evoluzione, Pippi era una di noi..un maschio... @nikita_ Sai quanti ombrelli abbiamo rotto io e mio fratello.....povero Papà..
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  29. Questa è una medaglia caro Claudio che ai bei tempi del magico forum commentammo piacevolmente mi sembra. Il tuo esemplare, evidenzia come la medaglia offra innumerevoli opportunità, l'altezza dei rilievi è una di queste, una scena di grande impatto e stupenda maestria. Si praticamente un bassorilievo, poi le medaglie di Francesco I, sono sempre molto carismatica anche per il suo ritratto meno presente rispetto agli altri con più regno. Insomma un'opera d'arte a tutti gli effetti..
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  30. Apprezzo in questo caso sia il tondello per la strana espressività di Gaio Vibio Treboniano Gallo, e per il rovescio che riproduce il combattimento di Athena in una scena animata che non smette di muoversi... Il basso rilievo poi forse più statico, ma l'impatto dell'evento magico in tutto..
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  31. E non è che se ne vedono tutti i giorni in giro...al di la della conservazione.. Ad avercene..
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  32. la collezione Rinaldi Alfio il figlio Marco ha pubblicato in un libro la collezione del papà giamba
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  33. Dr. Busso Peus Nachfolger, Auction 410, lot 732, 31/10/2013 Kilikien Seleukeia am Kalykadnos Trebonianus Gallus, 251-253 Bronze. 11.74 g. Büste / Athena mit Lanze und Schild über schlangenbeinigem Giganten. SNG BN 1055 var Braungrüne Patina Sehr schön ILLUSTRAZIONE: ATENA COMBATTE CONTRO I GIGANTI, FREGIO DAL NINFEO DI AFRODISIA (CARIA) DEL II SECOLO D.C.
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  34. S.Ambrogio ma non solo ...grande protagonista sarà anche lei la Palma dell’Ambrosiana voluta da Federico Borromeo, ora dopo il restauro, posta sul pianerottolo di ingresso alla Pinacoteca. Per vederla normalmente bisogna pagare il biglietto di ingresso, quel giorno per volere dell’Ambrosiana, la potremo vedere dopo una spiegazione dopo la Conferenza in modo gratuito per chi parteciperà e si iscriverà . Approfitto per una info sulla giornata, i nominativi devono arrivare dentro il 25 settembre per comunicarli in Ambrosiana, parteciperanno anche esponenti di associazioni numismatiche e culturali al di fuori del mondo della numismatica, l’evento e le tematiche uniscono per forza di cose più mondi culturali, obiettivo che si e’ prefisso la nostra Associazione.
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  35. Non sono più giovane, purtroppo, ma inizio io coi miei primi ricordi, sperando di stimolare qualcun altro. Ricordo che il mio primo approccio alla collezione di monete, senza alcun criterio specifico vista l'età che avevo, è nato quando ero davvero piccolo. Parliamo della fascia d'età 5-8 anni. Mia mamma aveva un piccolo cofanetto di peltro in cui teneva un mucchio di monetine (ora che ci penso, stranamente non le ho mai chiesto come le aveva avute, e ormai è tardi per farlo...) provenienti da tutto il mondo. Mi attraevano in particolare alcune monete con un foro al centro provenienti da Curacao, e monete con scritte in lingue sconosciute che erano calamite per la mia curiosità di bambino, vista la particolarità rispetto alle monetine con cui ero abituato ad armeggiare quando mi mandavano a comprare il pane o il latte. Forse non era proprio ancora un desiderio di collezionare. Era più un'attrazione verso quei tondelli così diversi tra loro nelle forme, nelle lingue e nei colori, Ma senza dubbio quei pezzi di metallo che da qualche parte del Mondo permettevano di comprare qualcosa erano in grado di suscitare interesse anche per capire ciò che rappresentavano. Ad esempio, a causa probabilmente della limitatezza culturale di un bambino, mi spingevano a prendere l'enciclopedia (ebbene si ! mica c'era ancora Wikipedia, cari sbarbatelli ) o il mappamondo (si, quella cosa che giravi e con la fantasia ti portava in giro per il Mondo) semplicemente per scoprire da qualche angolo sperduto del globo arrivassero quelle monete, per capire quanta strada avevano fatto per finire in quel mio piccolo scrigno del tesoro. Poi mia mamma, che doveva avere percepito la mia predisposizione per la numismatica, mi comprò un piccolo album con taschine di plastica per ordinare quelle monete, e iniziò a ritagliare articoli di giornale, quando veniva pubblicato qualcosa riguardante il mondo delle monete, ed io li incollavo nella faccia interna della copertina dell'album per avere sottomano le (poche) informazioni sulle mie monetine quando l'articolo riguardava qualcuna di loro. Non nascondo che spesso gli articoli citavano presunte o reali rarità, e pertanto, nella mia innocenza, andavo ansioso ed emozionato a riguardarmi il "tesoro" per vedere se li in mezzo si trovava qualche pezzo pregiato. Diciamo che tutto è nato così, poi ho iniziato a collezionare il circolato in Lire e, crescendo, qualcos'altro, fino ad arrivare all'epoca dell'Euro ed iniziare a fare le cose un po' più seriamente. Racconto ancora una cosetta, rapidamente perché mi sto dilungando, ma che racchiude una delle emozioni più vive tutt'ora nella mia "carriera" numismatica. Ormai ero già più grandicello e i miei per un certo periodo (parliamo dei primi anni 80) avevano avuto un piccolo negozietto che, al tempo in cui esistevano ancora le licenze commerciali, era una piccola rarità, in quanto si vendeva di tutto (licenze del genere già all'epoca non venivano più rilasciate). Trovandosi in zona turistica, d'estate venivano spesso a soggiornare in colonia molti ragazzini, accompagnati quasi sempre da preti o suore. Normalmente, prima di tornare a casa alla fine della vacanza, orde di bambini e adolescenti invadevano il negozio in cerca di souvenirs da portare a casa e chi li accompagnava si occupava di pagare un conto unico per evitare ore di attesa facendo conti separati a ciascuno. Una volta arrivò un anziano prete, credo fosse un frate se la memoria non mi inganna, e con mia enorme sorpresa, al momento di pagare, tirò fuori due contenitori di plastica verdi, tipo quelli che si usavano per i rullini fotografici, ma molto più grandi, diciamo di 15/20 cm di altezza per un diametro di 5/6 cm. Svuotò il contenuto e pago con quello. Erano tutte monete da 500 lire in argento, quelle delle Caravelle. Vi lascio immaginare il mio stupore e la mia emozione. Le mie pupille da collezionista credo che assunsero la forma di quelle di Zio Paperone quando vede un nuovo gruzzolo da incorporare a quello posseduto nel deposito... Quelle monete le conservo ancora. Non hanno un valore economico particolare (tutte circolate e di annate "normali") ma il valore affettivo ed emozionale è ancora vivo oggi, nonostante siano passati all'incirca 35 o 40 anni.
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  36. Grazie di cuore davvero! Continuerò e cercherò sempre di migliorare, spero solo di aumentare gli iscritti nel tempo ?
    1 punto
  37. Non ho capito se il vaso ė formato da un impasto di pietra oppure sia stato scavato da un blocco di pietra, anche perché la forma irregolare lo rende difficile da lavorare al tornio.
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  38. Arrivata, ecco le foto
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  39. Ti ringrazio : ma l' equazione lingotti + solidi + vaso = presenza ufficiale , mi lascia un po ' perplesso , una mia lacuna sicuramente...
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  40. hi liam for greek 10ers , the rarity has changed , Y004 - Y008 , are less difficult now , is more easy to find , but still not easy to find in FDS for above 100ers most difficult is PG001 but is not good shape, the best condition has the LD002 note
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  41. taglio 2 euro 2pz paese san marino anno 201 tiratura 874.067 condizioni bb+ città trieste
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  42. taglio 2 euro cc 3 pz paese slovenia anno 2018 tiratura 1.000.000 condizioni spl città trieste taglio 2 euro cc paese francia anno 2010 tiratura 1.600.000 condizioni bb+ città trieste
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  43. Di seguito i miei ritrovamenti in un mese di controllo di resti e sotterfugi per scambiare quante più banconote possibili ahah
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  44. Le uniche copie sono quelle dentro il vasetto e servono a far capire a chi visita il museo, come si presentava l’insieme al momento della scoperta. Non potevano certo esporle nelle teche e contemporaneamente lasciarle nel vaso. Le monete esposte nelle teche sono tutte originali , nessuna copia.
    1 punto
  45. Grazie @dizzeta. Però riguardando l'articolo di Baldassarri-Ricci credo che si tratti proprio di una variante del tipo I.III.2, emesso fra il 1230 ed il 1250 circa. Infatti il tipo successivo I.III.3 si distingue per la presenza di un bisante fra la I e la A al dritto. E non mi ero accorto che nell'articolo c'è anche una foto di un esemplare col crescente, è quello al n. 5. La riporto qui sperando di non violarne il copyright...
    1 punto
  46. Buona serata Quante volte, ad ognuno di noi, è capitato di leggere un libro sulla storia di Venezia ed imbatterci nella riproduzione di documenti, talvolta in latino, ma spesso in volgare, nei quali vengono riportate trattazioni di mercanzie, oppure rogiti per l'acquisto di beni immobili e mobili, oppure ancora lasciti testamentari, ma anche stime fatte da notai o magistrati, dei beni lasciati da una persona defunta. A tanti di noi, sono sicuro, leggendo in queste riproduzioni che una tal merce costava 20 lire di grossi, oppure che una partita di pepe egiziano era pagata 200 ducati, o ancora che 100 pezze di “panni bastardi” erano costati all'imbarco in Inghilterra 1.335 ducati, ci siamo lasciati trasportare dalla fantasia, immaginando come poteva essere la visione di 1.335 ducati, messi così, tutti insieme; una bella montagnola d'oro zecchino monetato; e poi ancora la curiosità di sapere il costo della vita a quei tempi; i salari delle varie categorie di lavoratori, la paga dei soldati e degli uomini al remo che facevano tragitti per mare lunghi e pericolosi, sia per commerciare, sia per affrontare battaglie. Eh la fantasia … spesso però immaginiamo quelle monete e la loro quantità, con la logica dell'uomo moderno; se oggi noi teniamo in mano una moneta da €. 1,00, non ci passa nemmeno per l'anticamera del cervello che quella moneta possa avere valori differenti a seconda dell'uso che ne facciamo. Pensiamo solo per un attimo se per assurdo dovessimo comperare una cosa che costa €. 10,00 ed il commerciante di turno ci chiedesse 11 monete da €. 1,00... un bel pasticcio, non credete? E quante complicazioni...certamente questo è un esempio sui generis, fatto con una moneta moderna che ha un valore certo e condiviso; un valore fiduciario, contrariamente alle monete dell'epoca e delle quali sto scrivendo, monete che rappresentavano soprattutto il valore del metallo prezioso in esse contenuto. Alla luce di quanto sopra scritto, siete ancora sicuri che, leggendo su un libro che una merce è costata 1 o 10 o 100 lire di grossi, ci si riferisca esattamente a quello che ci immaginiamo? Da qualche giorno sto rileggendo una pubblicazione del 1959 di F. C. Lane che ho acquistato un paio di anni fa: “Le vecchie monete di conto veneziane ed il ritorno all'oro”; pubblicazione che, tra l'altro, non è facile da procurarsi; l'ho già letto e riletto più volte, eppure dopo un po', la memoria...... E allora, a beneficio degli Amici che desiderano approfondire le problematiche relative alle tante e differenti monete di conto in uso a Venezia, vi parlo (o meglio vi scrivo) di un paio di queste, delle quali tratta la suddetta pubblicazione e cioè della Lira manca e della Lira complida. Credo che per un appassionato di monetazione veneziana, soprattutto medioevale, sia importante anche immergersi in queste problematiche, anche se un po' ostiche. Mi auguro di essere sufficientemente chiaro; io ce l'ho messa tutta per esserlo. Alla base del sistema veneziano dogale c'era, all'origine, il denaro (o piccolo); moneta effettivamente coniata ed accompagnata, successivamente, da altre due monete coniate: il ½ denaro (o bianco) ed il ¼ di denaro (o quartarolo). Successivamente, sotto il dogato di Enrico Dandolo, si coniava una nuova moneta: il grosso. A quel punto le due monete principali, entrambe coniate, su cui si basava la monetazione veneziana, diventavano due: il denaro piccolo ed il denaro grosso (cioè il parvus ed il grossus). A queste due monete principali, venivano associati anche i loro multipli, cioè la libra denariorum venezianorum parvorum di 240 denarii parvi e la libra grossorum di 240 denarii grossi. La prima, riferita ai denari, era già in uso essendo la più vecchia ed era comunemente denominata con l'identificativo Libra Ven. Detto ciò, vediamo la genesi di queste due monete di conto. Per F. C. Lane, il motivo è da ascrivere ad una legge del 1254, nella quale si determinava il cambio ufficiale delle valute, prendendo atto, molto probabilmente, di quanto i mercanti ed i cambiavalute, già facevano da tempo nelle abituali transazioni. Abbiamo visto poc’anzi che la Libra Ven. era una unità di conto e stava a rappresentare 240 denari piccoli (denarii parvi); un debito pari ad una Libra Ven. poteva essere indistintamente pagato in grossi o in piccoli, se era pagato in grossi (tenuto conto che il grosso corrispondeva a 26 piccoli), il debitore doveva mettere sul tavolo del commerciante 9 grossi e 6 piccoli (9 x 26 = 234 + 6 = 240). Con la predetta legge, alla Libra Ven. veniva fissato un controvalore di 9 grossi e 5 piccoli, cioè 1 piccolo in meno. Il motivo, sempre stando alle argomentazioni del Lane, è che tra il pagamento di un dato importo fatto in piccoli ed il pagamento del medesimo importo fatto in grossi, i mercanti preferissero quest’ultima moneta; anzi, per incentivare i debitori ad usare i grossi, applicavano uno sconto di 1 piccolo. Lo stesso doveva essere accaduto anche per i cambiavalute che, al ricevimento di 9 grossi, offrivano 235 piccoli invece dei giusti 234 (9 x 26 = 234). Con l’uscita della legge, si veniva a creare un problema di non poco conto anche per coloro che usavano la Libra grossorum (già citata precedentemente); fino ad allora era valsa 240 grossi, oppure 26 Libre Ven. , mentre con l’uscita della legge, anche questa unità di conto seguiva di conseguenza la medesima variazione: Se si considerava la libra grossorum pari a 240 grossi, questa sarebbe equivalsa a Libre Ven. 26 e 1/9; Se si considerava la libra grossorum pari a 26 Libre Ven., questa sarebbe valsa 239 grossi. Come districarsi se non introducendo una distinzione tra i due tipi di libra grossorum; la “Libra complida” e la “Libra manca”. A ciascuna di esse veniva quindi mantenuto un proprio rapporto, diciamo, tradizionale e cioè, la “Libra complida” manteneva il valore di 240 grossi; la “Libra manca”, invece, quello di 26 Libre Ven. pari a 239 grossi. saluti luciano
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  47. @@dabbene Rileggendo questa discussione mi viene una riflessione subito, spesso sul forum è difficile, a volte quasi impossibile, unire su argomenti numismatici, Mario non è così diffcile unire gli argomenti...possiamo parlare dei nostri "amici a 4 zampe" attraverso questo fantastico ducatone di Vincenzo II Gonzaga!
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