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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/12/18 in tutte le aree
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Non sono più giovane, purtroppo, ma inizio io coi miei primi ricordi, sperando di stimolare qualcun altro. Ricordo che il mio primo approccio alla collezione di monete, senza alcun criterio specifico vista l'età che avevo, è nato quando ero davvero piccolo. Parliamo della fascia d'età 5-8 anni. Mia mamma aveva un piccolo cofanetto di peltro in cui teneva un mucchio di monetine (ora che ci penso, stranamente non le ho mai chiesto come le aveva avute, e ormai è tardi per farlo...) provenienti da tutto il mondo. Mi attraevano in particolare alcune monete con un foro al centro provenienti da Curacao, e monete con scritte in lingue sconosciute che erano calamite per la mia curiosità di bambino, vista la particolarità rispetto alle monetine con cui ero abituato ad armeggiare quando mi mandavano a comprare il pane o il latte. Forse non era proprio ancora un desiderio di collezionare. Era più un'attrazione verso quei tondelli così diversi tra loro nelle forme, nelle lingue e nei colori, Ma senza dubbio quei pezzi di metallo che da qualche parte del Mondo permettevano di comprare qualcosa erano in grado di suscitare interesse anche per capire ciò che rappresentavano. Ad esempio, a causa probabilmente della limitatezza culturale di un bambino, mi spingevano a prendere l'enciclopedia (ebbene si ! mica c'era ancora Wikipedia, cari sbarbatelli ) o il mappamondo (si, quella cosa che giravi e con la fantasia ti portava in giro per il Mondo) semplicemente per scoprire da qualche angolo sperduto del globo arrivassero quelle monete, per capire quanta strada avevano fatto per finire in quel mio piccolo scrigno del tesoro. Poi mia mamma, che doveva avere percepito la mia predisposizione per la numismatica, mi comprò un piccolo album con taschine di plastica per ordinare quelle monete, e iniziò a ritagliare articoli di giornale, quando veniva pubblicato qualcosa riguardante il mondo delle monete, ed io li incollavo nella faccia interna della copertina dell'album per avere sottomano le (poche) informazioni sulle mie monetine quando l'articolo riguardava qualcuna di loro. Non nascondo che spesso gli articoli citavano presunte o reali rarità, e pertanto, nella mia innocenza, andavo ansioso ed emozionato a riguardarmi il "tesoro" per vedere se li in mezzo si trovava qualche pezzo pregiato. Diciamo che tutto è nato così, poi ho iniziato a collezionare il circolato in Lire e, crescendo, qualcos'altro, fino ad arrivare all'epoca dell'Euro ed iniziare a fare le cose un po' più seriamente. Racconto ancora una cosetta, rapidamente perché mi sto dilungando, ma che racchiude una delle emozioni più vive tutt'ora nella mia "carriera" numismatica. Ormai ero già più grandicello e i miei per un certo periodo (parliamo dei primi anni 80) avevano avuto un piccolo negozietto che, al tempo in cui esistevano ancora le licenze commerciali, era una piccola rarità, in quanto si vendeva di tutto (licenze del genere già all'epoca non venivano più rilasciate). Trovandosi in zona turistica, d'estate venivano spesso a soggiornare in colonia molti ragazzini, accompagnati quasi sempre da preti o suore. Normalmente, prima di tornare a casa alla fine della vacanza, orde di bambini e adolescenti invadevano il negozio in cerca di souvenirs da portare a casa e chi li accompagnava si occupava di pagare un conto unico per evitare ore di attesa facendo conti separati a ciascuno. Una volta arrivò un anziano prete, credo fosse un frate se la memoria non mi inganna, e con mia enorme sorpresa, al momento di pagare, tirò fuori due contenitori di plastica verdi, tipo quelli che si usavano per i rullini fotografici, ma molto più grandi, diciamo di 15/20 cm di altezza per un diametro di 5/6 cm. Svuotò il contenuto e pago con quello. Erano tutte monete da 500 lire in argento, quelle delle Caravelle. Vi lascio immaginare il mio stupore e la mia emozione. Le mie pupille da collezionista credo che assunsero la forma di quelle di Zio Paperone quando vede un nuovo gruzzolo da incorporare a quello posseduto nel deposito... Quelle monete le conservo ancora. Non hanno un valore economico particolare (tutte circolate e di annate "normali") ma il valore affettivo ed emozionale è ancora vivo oggi, nonostante siano passati all'incirca 35 o 40 anni.3 punti
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Buonasera a tutti... Voglio condividere con voi qualche moneta, inizio con una delle ultime arrivate. Tari giovanili sempre difficile da trovare.3 punti
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Classical Numismatic Group, Inc., Web Shop 802145. Sold For $16500 MYSIA, Kyzikos. 5th-4th century BC. EL Hekte (9mm, 2.71 g). Kekrops left on tunny, holding branch / Quadripartite incuse square. Von Fritze I 158; SNG France 306; SNG Copenhagen -; cf. BMC 66 (stater); SNG von Aulock -; Boston MFA -. Superb EF. Very rare. A powerful obverse design of exceptional execution by a talented die engraver. Ex Numismatic Fine Arts XXVII (4 December 1991), lot 57. Kekrops was a snakelike being who was the mythical first king of Athens; his name became synonymous with Attica. He is credited with introducing writing and customs in Athens. This small gem of a coin has a perfectly shaped flan for the design, so well executed in a series with few truly remarkable obverse types. ILLUSTRAZIONE : CECROPE Cecrope (in greco antico: Κέκροψ, Kèkrops) è un personaggio della mitologia greca e fu il primo mitologico re di Atene. Sposò Agraulo, figlia di Atteo, dalla quale nacquero le figlie Aglauro, Erse e Pandroso e fu padre anche del maschio Erisittone che non ebbe figli. Nacque dal suolo stesso dell'Attica e chiamò la sua terra "Cercopia". Era rappresentato con un uomo rettile[2] poiché nell'antichità il serpente era uno dei simboli della terra. Cecrope riunì gli abitanti originari dell'Attica e li divise in dodici demi (comuni) che secondo Strabone ebbero i nomi di Kekropia, Tetrapolis, Epakria, Dekelea, Eleusis, Aphidna, Thorikos, Brauron, Kytheros, Sphettos, Kephisia e Phaleron e condusse un censimento in cui ogni abitante dovette portare una pietra (contando le pietre si sarebbe poi saputo il numero degli abitanti). Costruì il castello di Cercopia sull'Acropoli ed introdusse il matrimonio, le prime istituzioni statali e il diritto di proprietà. Sempre a Cecrope è attribuita all'introduzione del sacrificio incruento e la sepoltura dei morti. Fu arbitro nella disputa tra Poseidone e Atena per il possesso dell'Attica stabilendo che dovessero fare un dono agli uomini così Poseidone creò il cavallo (o secondo altri autori una fonte salina sull'Acropoli) ed Atena piantò l'ulivo sul Pandroseion e vinse, ricevendo così l'Attica (da Wikipedia)2 punti
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E' stato piegato sicuramente. Tuttavia questo è un difetto non un pregio. Arka2 punti
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Vorrei tanto far nascere il desiderio di esprimere le proprie emozioni attraverso questo thread, mi piacerebbe che tutti i giovani e da diciamo anche i meno, ci raccontassero anche per la prima volta la sensazione che si prova ad esser parte della vita collezionistica. L'euro è sicuramente il veicolo alla portata di tutti e per questo più vicino a tutti noi, tutto diventa più fruibile, tutto diventa anche desiderio di essere con gli altri. Il mio è un messaggio a tutti, ci sono cose che a volte non si dicono, ci sono cose che ci frenano, ci sono cose che è giusto esternare, ci sono cose che le monete vogliono che si dicano, ci sono cose che... p.s. Ricordiamoci che il dialogo con i tondelli è una cosa meravigliosa..2 punti
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Ultima per stasera: Piastra 1859 Lettere grosse al dritto e sottili al rovescio. Taglio inciso al rovescio.....stranamente decentrato. Aquilette rovesciate.2 punti
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Unico particolare degno di nota, che personalizza questo conio del rovescio è la posizione alta di questo giglio.2 punti
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taglio 2 euro cc 3 pz paese slovenia anno 2018 tiratura 1.000.000 condizioni spl città trieste taglio 2 euro cc paese francia anno 2010 tiratura 1.600.000 condizioni bb+ città trieste2 punti
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The New York Sale, Auction XXVII, lot 452, 4/01/2012 The Prospero Collection of Ancient Greek Coins. MYSIA. Kyzikos (c.450-400 B.C.), Electrum Stater, 16.03g. The Earth (Gaia) rising-up out of the ground, wearing a chiton, and holding-out the infant Erichthonios, a tunny below. Rev. Quadripartite incuse square of mill-sail pattern (W. Greenwell, ‘The Electrum Coinage of Cyzicus’, NC 1887, 31, pl. II, 8; Von Fritze, Nomisma VII, 157, pl. V, 5; BMC 65, pl. VI, 11; Boston 1500). Good very fine, very rare and a fascinating mythological type. Purchased from Athena, Munich, 19 September 1988 The myth depicted on this fascinating coin is that of the handing-over of Erichthonius by Gaia to Athena. Erichthonius was born of Gaia and, after being entrusted to Athena, was given to Agraulos, Herse and Pondrosos, the daughters of Kekrops, the first king of Athens. When they saw Erichthonius, his anguipedic appearance shocked them to such an extent that they hurled themselves from the Acropolis. This left him to become king of Athens after the death of Kekrops and to found a new dynasty. Greenwell (p. 63) assumes that the representation is probably taken from an original in marble. US$ 22,000 ILLUSTRAZIONE: GEA PARTORISCE ERITTONIO E LO CONSEGNA NELLE MANI DI ATENA Poseidone, ancora arrabbiato perchè la città di Atene aveva scelto come patrono Atena e non lui, aveva convinto Efesto che Atena sarebbe andata per amoreggiare con lui usando la scusa di cercare un'armatura nuova. Atena si recò effettivamente da Efesto desiderosa di farsi fabbricare delle armi ma questi, da poco abbandonato da Afrodite e preso dal desiderio di possederla, iniziò a inseguirla. Atena fuggì e, quando Efesto riuscì a raggiungerla, non si lasciò possedere. Il dio sparse sulle gambe di Atena il proprio seme che la dea scagliò a terra con ribrezzo, dopo essersi ripulita con un panno di lana. A causa di questo gesto Gea (la Terra) divenne gravida e da questa gravidanza nacque Erittonio che fu affidato ad Atena e divenne re della città di Atene.2 punti
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Ciao, ecco il link di un mio video. Spero funzioni: Un saluto e grazie per il sostegno ?2 punti
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Buonasera, posto una mia simpatica new entry, un ducato napoletano in oro di Ferdinando I d'Aragona senza la sigla del maestro di zecca e con busto differente. Anche il peso è interessante: 3,52 grammi anzichè 3,50.1 punto
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Nel paesino di Acquasanta Terme , che si trova a circa 20 chilometri prima di arrivare ad Ascoli Piceno percorrendo la via Salaria nell' alta valle del fiume Tronto , esistono anche oggi delle Terme di acqua calda curativa , da qui deriva il nome di Acquasanta , che sono note fin dall' antichita' ; queste terme furono conosciute anche dagli Ostrogoti che per vari motivi qui morirono e furono sepolti ; e' infatti noto che la Via Salaria in epoca tra il VI e VII secolo fu particolarmente percorsa da Ostrogoti e Longobardi . "I primi insediamenti ad Acquasanta si fanno risalire alla preistoria , come testimoniano ritrovamenti di resti umani presso la frazione di Umito , nelle caverne della zona di Rio Secco ed in località Carpineto , con reperti anche di vasellame in ferro e bronzo , purtroppo non conservati . All' epoca romana invece , risalgono le prime notizie sulle Terme , quando la città era un mansio , cioe' una stazione di riposo lungo la Via Salaria : secondo Tito Livio , nel 50 a.C. il Console Lucio Munazio Planco guarì con le acque di Acquasanta dopo aver inutilmente provato cure analoghe in Tuscia . Sulla Tavola Peutingeriana inoltre , la città figura con il nome di Vicus ad Aquas o Pagus ad Acquas in riferimento alle Terme . Ruderi delle Terme romane si trovano nella frazione Santa Maria del Tronto , con una cisterna e resti delle piscine . Queste Terme vennero distrutte in epoca barbarica e successivamente ricostruita nell' attuale sede di Acquasanta Terme . Nel Medioevo , secondo lo storico Francesco Antonio Marcucci , anche Carlo Magno visitò le terme nell' 800 durante il suo viaggio verso Roma per l' incoronazione al Sacro Romano Impero . Attorno all'anno 1000 Acquasanta passo' sotto l' influenza dell' Abbazia di Farfa prima , successivamente dei Vescovi-Conti di Ascoli Piceno" Nei pressi di Acquasanta esiste la localita' di Cagnano , un piccolo borgo in cui furono scoperte tombe di epoca ostrogotica : http://www.iluoghidelsilenzio.it/borgo-di-cagnano-acquasanta-terme-ap/1 punto
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Grossetto con Sant'Adriano, zecca di Mantova: https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-GUB/161 punto
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Considerando la S al rovescio sopra la nave e dietro la testa al dritto presumo sia un semisse del periodo repubblicano romano...1 punto
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Medaglia devozionale ovale, bronzo/ottone, fusione, fine XVII inizio XVIII sec., probabile produzione romana.- D/ S.Barbara con la palma simbolo dei martiri, davanti a lei a dx la torre suo attributo. - R/ S. Michele Arcangelo, che brandisce la spada per colpire il demonio ai suoi piedi, con la mano sx regge la bilancia suo attributo, medaglia di protezione molto diffusa nel XVII e XVIII sec.. La conservazione e bella un leggero strato di cera microcristallina oltre a proteggerla metterà più in risalto i soggetti.- Ciao Borgho1 punto
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Mmm... vi porto all'attenzione un dettaglio per l'identificazione del primo bronzetto. GLORIA EXERCITVS, Siscia, ok. Ma se fosse CONSTANS cosa ci fanno quel VS prima di P F AVG nella legenda al diritto? Ciao Illyricum1 punto
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premetto che non entro nel merito dell'autenticità o meno, non avendo il dato ponderale o vedendola "de visu". Manca il peso, ma in relazione al diametro segnato potrebbe essere un obolo (peso del Norico di norma 0,70-0,90 gr) per quanto riguarda il Norico con il Gurina ipotizzato nel primo post non ha nulla che vedere, mi sembrava avere attinenze con il tipo kugel...ho cercato sul Gobl "assomiglia" in effetti al tipo kugel reiter B (vedi nro 1 ) di cui però nel catalogo non viene riportato il peso. Ho detto "assomiglia" perché mentre il dritto "potrebbe" anche starci, il rovescio e la corona di "palle" (che di norma sono 3) nella moneta postata assume l'aspetto di un sole o di un fiore ed anche la parte posteriore del cavallo è abbastanza diversa. Per queste caratteristiche non calzanti e per la rarità della moneta del tipo kugelreiter mi sentirei di escludere il Norico. Allego cnq la foto del catalogo in modo che tu possa fare le dovute considerazioni.1 punto
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Dopo essermi imbattuto nel vino della cantina Devole, quello con il Denaro della Zecca di Lucca incastonato nella bottiglia, ed essendo, oltre che un consumatore anche un appassionato di vini, ho scuriosato un po' alla ricerca di altre testimonianze che accumunassero la cultura del vino con quella della numismatica. Ho scova ho questo articolo, che ripercorre il legame tra queste due culture nella civiltà mediterranea. https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=8&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwjeleqol7XdAhVEiqQKHfV5AW0QFjAHegQIBRAB&url=https%3A%2F%2Filcalicediebe.com%2F2018%2F09%2F05%2Fla-vite-il-vino-e-le-monete%2F&usg=AOvVaw2APvQkDaCwXGthKbxOVRSM Cordialmente.1 punto
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Sottomano purtroppo non ho nulla. Ci sono vari articoli sparsi nelle riviste di numismatica e almeno un paio di libri (uno di una collezione italiana). Arka1 punto
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Ci sono con vari monogrammi, a mio parere molto modesto, in quanto nn argomento come fai tu, ma nn si può considerare pseudo autonoma ne civica, quindi greca in toto.1 punto
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In giro non se ne trovane tante: io sono riuscito a trovare solo questo esemplare. Auktionen Meister & Sonntag, Quick Auction 2008, lot 32, 5/04/2008 Griechische Münzen Kilikia Seleukeia am Kalykadnos. AE-23 mm 200-10 v. Chr. Kopf der Pallas Athena mit korinthischem Helm n.r. / Nike n.l. schreitend, in der vorgehaltenen Rechten ein bebänderter Kranz. BMC 2. 9,00 g feine braune Patina, sehr schön-vorzüglich Estimate: 75 EUR1 punto
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Caratteristica di certo no, ci sono alcune monete che hanno il segno di piegatura, capita anche per altre monete, alcuni segnalano a volte no, la foto direbbe proprio di sì, di solito il valore commerciale si abbassa1 punto
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credo sia comunque importante non fare confusione…. il problema della riscossione di monete da fondere per ricavarne lingotti che avessero una purezza alta e definita si pone nel IV secolo - siamo all'epoca di Valentiniano I dopo con i solidi marcati OB la purezza si stabilizza su libelli alti, forse anche in conseguenza della succitata legge del periodo di Valentiniano (sul IV secolo però dovrei rileggere alcune cose) qua siamo almeno al periodo di Libio Severo, quindi parecchio oltre… sul vantaggio svantaggio di avere oro coniato al posto di lingotti, non va dimenticato che la moneta in oro da zecca ufficiale diventa garanzia di peso e purezza, quindi facilmente scambiabile o utilizzabile, molto più dell'oro in lingotto, sulla cui purezza si apre per chi lo riceve la necessità di verificare e magari fondere, con conseguente perdita di materiale, tempo etc...1 punto
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Ciao @Legio II Italica ,scusami ho problemi tecnici con I MP. Hai tutta la mia comprensione ,spesso ci troviamo a combattere con I muri di gomma ma non per questo bisogna cedere. Con stima : Adelchi.1 punto
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Concordo con i tuoi dubbi, io sicuramente per limiti culturali,p. Ho ripreso il bel testo di Filippo Carlà “L’oro nella tarda antichità: aspetti economici e sociali” e pur trovando in vari passaggi spiegato che era abitudine del Comitato fondere le monete circolanti per produrre poi monete “certificate” OB al bisogno (elargizioni, trattati ecc.ecc.), non ho trovato affermazioni perentorie sull’ impossibilità di privati di detenere lingotti o lingottini. Semmai, era da un punto di vista pratico poco desiderabile per un privato avere oro in lingotti, poichè non scambiabile agevolemente (avendo pesi molto variabili e purezza da verificare...tutti parametri standardizzati nel solido certificato OB). Riporto alcuni passaggi del testo in proposito: Dopo la fusione dell’oro riscosso è evidente che il tesoro imperiale conservasse il metallo in forma di lingotti, non monetato, come farebbe intendere il fatto che l’ufficio a ciò preposto, agli ordini del comes sacrarum largitionum, fosse chiamato scrinium aureae massae. L’applicazione dell’obbligo della fusione è riscontrabile anche archeologicamente: tolti pochi esemplari precedenti, ed in particolare i 18 lingotti di Abukir, risalgono infatti alla seconda metà del IV secolo quasi tutti i lingotti d'oro giunti fino a noi, marcati con impressioni di carattere ufficialeche ne certificano la purezza prima di essere inviati in altre aree dell’Impero. Nessuna delle epigrafi sui lingotti indica invece il peso dei singoli pezzi, peraltro sempre diverso. Questa assenza è senz’altro dovuta tanto alla necessaria pratica della pesatura, che rendeva inutile una tale indicazione, quanto e soprattutto al fatto che questi lingotti, di proprietà delle sacre largizioni, circolavano in questa forma per spostamenti “interni” all’amministrazione statale, ma venivano fusi in monete o medaglioni in occasione della loro nuova messa in circolazione. Bisogna però capire perché i privati volessero così fortemente fare coniare il pro- prio oro, se le monete non erano sopravvalutate rispetto al metallo grezzo. Il privato che possiede dell'oro ha a sua disposizione lingotti, ed ancor più oggetti di orefice- ria. Tali oggetti, qualora volessero essere usati per effettuare un pagamento, sarebbe- ro poco pratici da usare per dimensioni, per forma, per le necessità di pesatura, e soprattutto difficoltosi, al momento della transazione, per la determinazione della purezza del metallo contenuto: «l’oro in moneta è più comodo dell’oro in lingot- ti». Chi doveva ricevere l’oggetto, cioè, poteva nutrire dei dubbi sull’effettiva pu- rezza dell'oro, allungando a dismisura i tempi e le pratiche dello scambio. L’oro di zecca, oltre ad essere più pratico per le dimensioni ed il peso, che si suppone uniforme, ha – proprio in seguito a provvedimenti valentinianei, come si è già visto – una purezza garantita dallo Stato anche attraverso il marchio OB. Non è da escludere in sostanza che, sia per effettuare transazioni private che per agevolare pagamenti di imposte, la coniazione dell’oro privato fosse concessione desiderabile per i detentori di metalli preziosi.1 punto
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yes There is no coinage process. In blue circles, numerous subcortical shells are formed, formed during the casting process of this product.1 punto
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DE GREGE EPICURI @PoemeniusGrazie mille per le notizie, sono dati ignoti a chi non è un cultore specifico del mondo bizantino. Comunque, come ci insegna il recente ritrovamento di Como, si possono avere sorprese anche in relazione ad emissioni rare o molto rare, chissà... Intanto la conferenza è ormai imminente, ci vediamo al CCNM martedì prossimo 18 settembre alle 20.45. Arrivederci!1 punto
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Un ottimo testo sui Longobardi , scritto da un "Longobardo" inglese , e' : I Longobardi , Storia e Archeologia di un Popolo .1 punto
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Si ho notato anche io il ritrovamento. Qui un video ANSA dove si parla anche della particolarità del vaso:1 punto
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Ti ringrazio : ma l' equazione lingotti + solidi + vaso = presenza ufficiale , mi lascia un po ' perplesso , una mia lacuna sicuramente...1 punto
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Riporto da “il fatto storico”: Il tesoro degli imperatori' però potrebbe non essere fatto solo di monete: già da una piccola spaccatura del vaso si nota infatti un lingotto - il che avvalorerebbe l'ipotesi di un deposito pubblico, visto che l'oro in questa forma era in mano solo alla zecca o ai funzionari pubblici. Tesi come riportata, è verosimile o verificabile? Io non ho conoscenze sufficienti per rispondere1 punto
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I tondelli in Elettro mi hanno sempre affascinato per il colore e il materiale che ha una luce particolare. Questo statere primeggia per bellezza e voce.. Mi parla come tanti altri, ma questo esemplare è degno di nota per l'intensità espressiva di Gea ed Erittonio. Il piccolo Erittonio, ha una dinamicità incredibile, e poi il tonno posto al di sotto, altra piccola chicca. L'incisore merita sicuramente una lode per il risultato del disegno e del movimento alle figure. per non parlare dell'episodio mitologico, stupendo..1 punto
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Meticcio sicuramente. Forse Limousine X Angus1 punto
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Jean Elsen & ses Fils S.A. Auction 134, lot 241, 9/09/2017 PTOLEMAIC KINGDOM ROYAUME LAGIDE, Ptolémée II Philadelphe (285-246), AR drachme, 274-237 av. J.-C., Alexandrie. D/ T. de Ptolémée Ier à d., le cou dr. de l''égide. R/ ΠΤΟΛEMAIOY- ΒΑΣΙΛΕΩΣ Aigle à g. sur un foudre, les ailes ouvertes. A g., au-dessus d''un bouclier. Entre les pattes, Θ. Svoronos 570; SNG Cop. 111. 3,42g Très rare Traces de corrosion. Très Beau Very Fine ILLUSTRAZIONE: MERCENARIO GALATA Secondo Catharine Lorber (Dating the Portrait Coinage of Ptolemy I, ANS 24, 2012 pag.39) lo scudo galata al rovescio di questa moneta allude alla rivolta dei mercenari galati contro Tolomeo II scoppiata nel 275 a.C. e risolta con il loro completo massacro su un'isola deserta del Nilo.1 punto
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Lo avevo letto, non so se qui o da altre parti, ma riproporre notizie come questa, con Pompei come teatro e una moneta protagonista e’ sempre cosa buona e giusta !1 punto
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Proprio ora ci è giunta notizia che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC) ha concesso il patrocinio a Langobardorvm Nvmmorvm Doctrina. Il patrocinio del MIBAC viene concesso solo alle attività in ambito nazionale ed internazionale e di alto rilievo artistico, culturale, scientifico, artistico e storico. Un altro motivo in più per venire a Monte Sant'Angelo!1 punto
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Comunque iscriversi ad un sito per soddisfare le proprie curiosità ed alla prima difficoltà / correzione, quale può essere lo spostamento del proprio post in una sezione più consona, da parte dello staff, cosa del quale è di competenza , dare dei maleducati a chi si presta GRATUITAMENTE per gestire al meglio il forum non mi sembra la migliore delle presentazioni, mi chiedevo se non fosse meglio ricominciare da capo? Ciao sono karnescim un normale utente del forum, di che hai bisogno?1 punto
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E si è portato per sempre con se il segreto di come fare apparire un emoticon accanto al nickname? _____________________________________________________ In versione internet explorer111 punto
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Numismatica Ars Classica NAC AG Auction R, lot 1169, 17/05/2007 Greek Coins Kings of Pergamum No.: 1169 Estimate: CHF 400 d=33 mm Attalus I, 241-197. Tetradrachm 241-197, AR 16.61 g. Dewing 2208. VF ILLUSTRAZIONE: ATTALO I SCONFIGGE I GALATI1 punto
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Qui puoi trovare una tabella che ho preparato con tutti gli spettri di variazione dei pesi:1 punto
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State parlando di 2 euro circolati, il rovinarle è puramente una questione estetica, non intaccherà mai il loro valore che è quello nominale.1 punto
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Argomento Concorsi e' un tema lamonetiano, ne abbiamo visti dai giovani in primis, ai Concorsi formidabili sulle monete più belle, a questo sui messaggi nelle Monete, ma ci sono anche ora come quello proposto dal circolo bergamasco sui giovani, per me e' un invito a nozze, la domanda è' i lamonetiani hanno voglia ancora di mettersi in gioco anche con leggerezza, anche per divertimento e condivisone nel nome della sola divulgazione perché qui di premi materiali non se ne può offrire, sta a voi, se si, ci si mette poco, quante ne abbiamo fatte in questi formidabili anni da incorniciare ....e quindi tutto e' fattibilissimo basta volerlo e partecipare poi ...1 punto
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si, è una cinquina di Carlo V , Napoli, il simbolo tra le colonne non mi è mai capitato di vederlo, sembra quasi una contromarca, i simboli noti sono fiore,trifoglio, e lettere IBR in monogramma1 punto
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Secondo me è RIC VII (Cizico) n° 24. Coniata tra il 324 ed il 325 d.C. AE3 D\ CONSTAN-TINVS AVG, testa laureata a destra R\ PROVIDEN-TIAE AVGG, porta di accampameno con due torrette, senza battenti ed una stella in alto. SMKA in esergo (Prima officina di Cizico) Non comune Luigi1 punto
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