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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/04/18 in tutte le aree
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Incontro Culturale Numismatico nel Parco Nazionale del Gargano "LANGOBARDORVM NVMMORVM DOCTRINA - 13 ottobre Monte Sant'Angelo Il Centro Studi Storico Archeologici del Gargano, con la direzione scientifica della Società Mediterranea di Metrologia Numismatica, sono lieti di invitarvi all'Incontro Culturale Numismatico nel Parco Nazionale del Gargano "LANGOBARDORVM NVMMORVM DOCTRINA", previsto per il 13 ottobre a Monte Sant'Angelo (FG).7 punti
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Scusate ma Mi sto incartando seguendo questa discussione... ma cosa significa che una moneta deve rendere? Se acquisto una cosa che mi piace o mi interessa questa deve per forza ‘rendere’ un domani? E - se comprendo bene il ragionamento - se una moneta vale poco posso anche fregarmene se un domani renda o meno mentre se comincia a costicchiare allora deve per forza rendermi ?!? Boh un appassionato può ‘ acquisire una moneta un quadro un cimelio unicamente perché piacciono o perché li ritiene importanti, o anche per prestigio e per questo posso anche spendere una cifra elevata ma perché devo necessariamente pensare che un domani - vendendola - debba rifarci i soldi spesi piu’ Un congruo guadagno? Se mi interessa il guadagno guardero’ un Titolo in borsa ( immateriale - che non so nemmeno com’e fatto - ma li è l’eventuale guadagno l’unica cosa ad interessarmi ). se invece compro un quadro, una moneta una bella macchina la soddisfazione per quel bene che mi interessa , mi piace, o reputo importante, è gia’ quello che Dovrebbe soddisfarmi senza pensare ad un guadagno materiale domani ( che comunque ci sara’ se scelgo oggetti di qualità che con buona probabilità domani manterranno o incrementeranno il loro valore). Questo aspetto pero’ deve comunque restare secondario - una conseguenza - e non il motore della mia motivazione altrimenti da fervente appassionato mi trasformo in investitore o peggio speculatore...6 punti
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Buonasera a tutti, Complice l'ultimo acquisto di un caro Amico del forum.... Ho controllato le mie Piastre del 1838 che ho in Collezione e ho deciso di condividere questo pezzo con voi. Evito tutti i miei soliti e noiosi riferimenti.... Il particolare raro sta nel taglio.....5 punti
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Buongiorno Sabrina, la cara nonna, ha fatto bene a conservarlo tra i suoi gioielli. Il denario è autentico ed anche bello di conservazione, peccato che sia un pò decentrato ma ha una bella patina antica. Il suo valore economico non è molto alto e proprio per questo motivo lo terrei come ricordo della nonna soprattutto per il bene che suppongo ti ha voluto, ti dico questo perchè anche io sono nonno e so quanto si vogliono bene i nipoti. Cordialmente Babelone4 punti
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Direi che è meglio chiudere temporaneamente la discussione per poter effettuare alcuni controlli e per far raffreddare gli animi... Saluti Simone - Staff "lamoneta.it"4 punti
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Pochi ma con grandi disponibilità che conducono il gioco , gli altri a cercare Monete di minor conservazione ma che probabilmente non si rivaluteranno, rimane però sempre la moneta da studio che prediligo, con poco o nullo valore commerciale, ma con tante informazioni insite, la numismatica progredirà anche per loro ...4 punti
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Solito falso, un po' corroso e incrostato e non perfettamente centrato per confondere le acque. Ultimamente ne ho già visti due o tre combinati in modo simile su eBay, per ora riescono ancora a venderli abbastanza bene.3 punti
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Scusi, ma perché non lo chiede al suo consigliere?3 punti
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Vorrrei porre all'attenzione di tutti che il falso denario dell'ergo spalma di cui si parla ha conio differente da quello postato dalla sig. Sabrina. https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/ErgospalmaPlasmon/dettaglio.html3 punti
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BANDO DI CONCORSO ALLA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO “MARCO OLIVARI” Il Circolo numismatico bergamasco indice la seconda edizione del premio “Marco Olivari”, promosso dalla vedova e dalla figlia del numismatico prematuramente scomparso. Il concorso è rivolto ai giovani di età compresa tra i 18 ei 26 anni, che dovranno produrre un elaborato sul tema, derivato da quello del secondo congresso dei Circoli numismatici che avrà luogo a Padova il prossimo ottobre: “ La numismatica del tuo territorio” : descrivi un fatto, una medaglia, una moneta o un soggetto (incisore, collezionista, studioso, operatore del settore numismatico) protagonista della numismatica del tuo territorio. Gli elaborati, che non dovranno eccedere la dimensione di 4 pagine in formato A4, dovranno essere inviati entro il 10 gennaio 2019 via mail all’indirizzo e-mail del C.N.B. [email protected] accompagnati dai seguenti dati: - nome e cognome dell’autore - indirizzo di residenza - indirizzo e-mail (se disponibile) e numero di telefono Gli elaborati saranno giudicati da una apposita commissione, che verrà nominata e comunicata successivamente. L’elaborato vincente sarà premiato con una somma in denaro di 300 euro; tutti gli elaborati saranno pubblicati sul sito del Circolo e tutti i partecipanti riceveranno in omaggio alcune pubblicazioni. Il premio sarà consegnato da Violante Olivari, figlia di Marco, il 9 febbraio 2019 in occasione del 54° Convegno numismatico nazionale di Bergamo.2 punti
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Azz...la hai ancora ? Bravo @claudioc47 io ricordo; eh..eheheh.. qualcuno te l'avrà consigliata all'epoca.2 punti
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A parte il convegno che sarà interessantissimo, ma Monte Sant'Angelo per chi non c'è mai stato, è una meta assolutamente da visitare. Meta di imperatori, santi e papi, ricca di monumenti storici eccezionali, tra tutti il castello longobardo del X sec (visitabile per intero) e il santuario di S.Michele Arcangelo del V sec d.C. che nel 2011 diventa patrimonio mondiale dell'umanità UNESCO. All'interno della grotta c'è ancora il trono di marmo dell'XI sec dove si sedevano imperatori e papi, si dice che Ferdinando I d'Aragona re di Napoli si recava in pellegrinaggio al santuario prima di prendere decisioni importanti per il futuro del regno. Da non perdere la tomba di Rotari e le tante chiese di epoca longobarda e normanna. Per non parlare della cucina tipica del luogo, ottima abbondante e a prezzi onestissimi.2 punti
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... e che va ad ampliare le tematiche offerte dai nominali inferiori, che spaziano in un arco temporale ampio, con le sue architetture, i suoi personaggi, la flora, la fauna, testimoni di un tempo che fu, ma che possono ancora oggi esser definiti attuali. Mi piace pensare che questa moneta sia una giusta maniera di far veicolare la cultura, e far comprendere a chi incontra che essa non ha confini e non aspetta altro che essere conosciuta. Ciao "zio" @eracle622 punti
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Taglio: 2 € Nazione: Andorra Anno: 2015 Tiratura: 200.000 Condizioni: BB Città: Bassano del Grappa (VI)2 punti
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Purtroppo si vede solo in un'ottica l'acquisto dei tondelli oggi, e questo il dilemma... Sembra che il semplice comprare per il solo e unico desiderio di conoscenza o di amore verso l'oggetto stesso si sia persa.. Basta quanto vale, basta quanto varrà, basta se si rivaluterà, basta se si perderà, se partiamo da questi presupposti e meglio non avvicinarsi proprio.. La numismatica ha sempre e solo costruito la sua storia e la vera passione su altro fortunatamente... Eros2 punti
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Let's have a closer look. IMHO the only advantage of both coins is the provenance which is very good for both coins. However: 1. For the NAC one, the flan is not circular but kind of oblong, there are some scuffs on the legs of the horses, nike and the charioteer are partly off the flan, there is some die rust, and on the other side you can see a quite deep and long scratch and several small nicks on the nymphs face and who knows if these have been smoothed or not. The ethic is partly off the flan 2. For the GM one, there is a long circular flan flaw, nike and the charioteer are partly off the flan, the charioteer's head is flatly struck and the surface is rather strange with some kind of deposits and uneven toning.The ethic is partly off the flan. I am sure they will sell far more than the estimates, possibly 50-60 thousands and with the flaws noted they are not worth this kind of money. Kunker has one as well with a more realistic estimate but not such good provenance. If I had this kind of money I would buy this one ?2 punti
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Ora il mercato tenete presente su certe monete non e’ più nazionale ma internazionale e questo e’ già un aspetto da considerare2 punti
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A pelle...... non è lo stesso conio. basta osservare il perlinato e poi (anche se scarsa e la foto) la coda ha una curvatura più stretta. se il Gorini non menziona questo esemplare, evidentemente non lo riteneva genuino......... e l’avrei condiviso.2 punti
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Caro Giuseppe eccomi. Quello che riporto del Gorini è viene dal suo scritto "Un ripostiglio di zecchini Veneziani a Nikertai" http://www.numisbel.be/1973_8.pdf Per la Bulgaria ti giro il seguente scritto che analizza in maniera completa la penetrazione della moneta veneziana, anche se in maggior parte d'argento (ma come riporta il Gamberini abbiamo imitazioni dello zecchino) di Pavel Murdzhev "The Medieval town in Bulgaria" http://ufdc.ufl.edu/UFE0024053/00001 Per quanto riguarda la penetrazione della moneta in Ucraina, stò cercando di procurarmi Sciugacevsky ed il suo "Le monete veneziane del XIII secolo scoperte in Ucraina" Per quanto riguarda il fenomeno degli zecchini contromarcati hai Paul Bordeaux con "Les sequins Vénitiens contromarqués de caractères arabes" RIN anno XXIII FASCICOLO I Milano 1910. Se non lo trovi ti scannerizzo il tutto e te lo invio. Sempre per l'Asia minore Jacques Yvonne "Monnais et sceaux de l'Orient Latin" in pdf su persée da una panoramica sulle imitazioni dei principati tra cui interessante Altoluogo e Mentesche oltre che le varie signorie genovesi. Ma chiarisce anche come gli stessi bizantini usassero i ducati di imitazione per commerciare. Per The venetian coin in Karnataka è acquistabile e se riesci ad averlo (pagando) mi interesserebbe averne una copia. Il libro Serenissima inquieta chiarisce come lo sviluppo ad Oriente fosse ampio: "Dalle sponde della Serenissima il viaggio verso Oriente, per terra (attraversando i Balcani) o per mare (dall’Adriatico, allo Ionio, all’Egeo) si svolgeva attraverso un cammino che conduceva sulla via delle Indie (ad Aleppo, a Babilonia distesa nella fertile pianura tra Eufrate e Tigri, ad Ormùs ai confini dell’antica Persia, nel Pegù, a Goa etc.) o verso Costantinopoli. Un itinerario ricco di suggestioni, fortemente attraente, altamente rischioso. I viaggiatori veneziani che nel Cinquecento raggiunsero l’Oriente erano spinti da esigenze commerciali o diplomatiche: mercanti o in missione diplomatica, secondo un fenomeno usuale e non occasionale dell’epoca in questione, entrarono in contatto con la religione e con la cultura islamica. Il binomio Venezia/Oriente trovò la sua eco negli scritti di letteratura, nelle immagini artistiche, nella cultura in generale, determinando un “incontroˮ che non si limitò soltanto al commercio o all’incarico politico. L’impresa del viaggio in sé considerato, come itinerario da percorrere necessariamente per raggiungere la sede del bailo a Costantinopoli o i ricchi mercati del medio e dell’estremo Oriente – conosciuti e più volte raggiunti dai veneziani nel corso dei secoli – rappresentarono una sorta di “apprendistatoˮ per quei cittadini veneziani dediti al commercio o per quegli esponenti del patriziato che, prima di accedere ai ranghi della politica cittadina, si esercitavano nell’arte della mercatura. Il viaggio da Venezia a Costantinopoli – partendo dalla laguna, toccando le città dalmate, le isole dell’Arcipelago, fino alla capitale dell’Impero Ottomano sede del bailo e di una stabile colonia veneziana fin dai tempi della Quarta Crociata (1202-1204) – stabiliva un asse marittimo su cui Venezia costruì simbolicamente e strategicamente un proprio spazio geo-politico all’interno del quale i traffici di uomini e merci, di saperi e conoscenze reciproche avvicinarono due mondi che nel corso dei secoli hanno contribuito a vicendevoli contaminazioni. Il viaggio a Costantinopoli mutuava le sue forme principali dal pellegrinaggio in Terra Santa che aveva tradizionalmente avuto il suo punto di partenza nella città lagunare. E in tal senso il motivo del pellegrinaggio prima e del viaggio poi, consisteva non nell’esplorazione del “nuovoˮ bensì nell’affermazione del già visto, del conosciuto, del notorio: la meta ultima del nuovo e moderno “pellegrinaggioˮ verso la capitale dell’Impero ottomano risiedeva, ora, nella visione del Gran Serraglio del Sultano." Per l'occidente la cosa è meno palese ma le varie imitazioni riportano come fosse importante lo zecchino per chi voleva commerciare con l'Oriente. Penso di aver scritto abbastanza. Se ti serve altro dimmelo e vedo di procurartelo2 punti
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Moneta frutto di uno scambio. Qualche anno fa, durante il Convegno di Roma, non ricordo se l'ultimo o penultimo, la notai nella bacheca di un espositore per la bellezza della capigliatura di Murat. Appunto ero in compagnia di @Rex Neap e anche lui rimase per la bellezza dei riccioli. Avendo una quarantina di doppi di monete medioevali (ho inziato la passione numismatica con la monetazione normanna, sveva e angioina delll'Italia meridionale) chiesi al commerciante se era disponibile per uno scambio. E così è andata (ovviamente con un piccolo conguaglio). All'epoca collezionavo monete borboniche, che oramai ho esitato quasi tutte e la mia passione numismatica oramai la definisco "itinerante", ovvero studio una monetazione ne raccolgo gli esemplari che più mi attraggono, poi via tutto e ricomincio con un'altra monetazione Questo mi permette di allargare le mie conoscenze, sistema che ho usato per tutta la vita per i miei hobby e che mi ha portato ad avvicinare e studiare molte forme d'arte, dalla grafica antica, alle argenterie, alle porcellane e così via. Il bello è che in ogni settore studiato ho sempre trovato un punto di congiunzione con altri settori e quindi è stato un percorso senza soluzione di continuità. Tutto questo mi ha permesso di non diventare il solito pensionato (oramai sono tale da 14 anni!), depresso dal momento che lascia la sua attività, e continuo ancora a studiare e acquistare libri, adesso di numismatica, ma ho una biblioteca discretamente fornita di tutti i settori studiati.1 punto
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Se devo dire la mia.. pet me è una NC..ora ne trovi poche.. ma in bassa conservazione negli anni ne sono passate. E che quelle in bassa conservazione non le nota nessuno, ma fanno parte del computo .1 punto
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Magnifica Claudio... Sono rimasto senza parole per questo dritto. Complimenti.1 punto
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Il guerriero che lascia lo spazio ad un santo seduto come si stava sedendo il ducato di Milano1 punto
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La discontinuità iconografica di Ambrogio nello spazio di qualche solo anno e' eclatante, cambia tutto, classicamente seduto in cattedra con pastorale e staffile, a una versione cruenta, di un guerriero da grande scontro, erano cambiati i tempi, era cambiata la storia, era cambiato Francesco II, storia e Monete sempre insieme come mai anche questa volta ....più che mai ...1 punto
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Sei stato individualmente onesto ed essendo il libraio tedesco hai fatto una bella figura come Italiano1 punto
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taglio 2 euro paese san marino anno 2017 tiratura 600.000 condizioni bb+ città trieste1 punto
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L'altra è sicuramente più bella e ben conservata, ma questa ha comunque il segno di zecca visibile e si legge quasi tutta.. come dici tu non troppo male! Altro buon acquisto!1 punto
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io penso sia per la legge della domanda e dell'offerta. Penso che la ricchezza si stia concentrando in meno persone, penso che le monete molto rare e in alta conservazione andranno crescendo di valore1 punto
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L'incuso di Pariggi non è unico. Secondo Babelon ("Traité" Partie 2 Volume 1 p. 1469-70) un'altra moneta si trova al Museo di Reggio. La moneta di Parigi , quella della collezione Dupré : Quella del museo di Reggio è certamente quella illustrata nel libro di Pietro Larizza "Rhegium Chalcidense" 1905 p.99. La foto è di scarsa qualità ma sembra lo stesso conio. È sorprendente che Gorini non parli di questa moneta del Museo di Reggio...1 punto
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Possiamo fissare la data agli inizi del XX sec., tenendo conto del fatto che nel 1900 un quotidiano costava 5 centesimi di Lira e 18 centesimi era il prezzo di 10 sigarette, equiparabile a quello di una consumazione al bar. La faccia del Sole raggiante è caratteristica del diritto della medaglia di Proclamazione dell’indipendenza della Repubblica del Perù del Sud coniata nel 1836. Forse il proprietario del bar aveva legami con questo Stato dell'America meridionale?1 punto
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Se non erro, 2/3 anni fa esitarono un'altra collezione impressionante. Se ti interessa, provo a cercare tra le vecchie discussioni Fatto Roma Numismatics, Asta X, 27 settembre 20151 punto
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dear @sarikanair, the coin probably has been washed , while the few marks on the rim edges, that you mentioned, are not signs of circulation.. if you watch this coinage you will notice in fact that almost all the pieces have it.. this is due to the fact that they were produced accidentally during the strucking process .. sometimes you can find them on the rim while in other cases on the middle of the flan ..1 punto
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Portata e mi ha risposto............. te lo dico in privato........ ma mi ha dato una buona idea,visto che ti conosce,ha detto "ragalegliela!" Quindi se mi lasci un'indirizzo di spedizione è tua, Io magarei la venderei ad un privato che l'acquisterebbe come una schifezza di poco valore almeno so che in mano ad un Numismatico.Vorrei solo rimanere informato sul suo conto. Ti aspetto in privato.1 punto
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Carissimi, innanzitutto ringraziamo coloro che stanno confermando la adesione al 2ndo congresso dei circoli sia attraverso il forum che attraverso la mail associativa. La iniziativa del congresso sta riscontrando interesse e oltre ai partecipanti diretti, stiamo raccogliendo un positivo riscontro e sostegno morale anche da coloro che non potranno partecipare. Vi anticipo che qualche associazione sta confermando la presenza come semplice "uditore" . La cosa va anche bene perche' non avremo tempo per gestire le relazioni di tutti coloro che stanno aderendo A tal proposito accolgo la giusta osservazione di @matteo95 sull'orario di inizio e ricordo che Il programma prevede alle 9.30 la "accoglienza" e che ilavori inizieranno alle 10.15. La idea era di consentire a chi arriva prima di conoscersi un poco e scambiare due chiacchere. Pero massima flessibilità e se qualcuno desidera raggiungerci dopo per motivi personali e' sempre benvenuto . Nei prossimi giorni ci attiveremo con la mail diretta (per non disturbare sul forum) per informare degli aderenti che vi sono ad oggi, raccogliere i titoli delle proposte dei relatori , e definire i dettagli logistici necessari. un saluto1 punto
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No non disturbi. Anzi dovresti parlare con @Eolo che colleziona grossi del primo tipo come te ed ha creato la discussione in testa ai post su Venezia. Forse @Arka ti può aiutare. Io da parte mia del Soranzo ne ho 2, uno quello sì più che SPLENDIDO ed uno normale BB ( 3 VOLTE MEGLIO di quello del post n.6) con il particolare della M speculare su braccio e petto. Appena mi va prendo un leoncino sullo stendardo, ma per quello c'è tempo. Abbi pazienza e cerca di prenderli belli, ma veramente belli quanto meno uno per doge. Le varianti anche se così così vanno bene come completamento.1 punto
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Lo so benissimo... E solo il tuo modo di porti che contraddistingue tutto cio, lo si evince non solo qui..1 punto
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The New York Sale Auction XXVII, lot 403, 4/01/2012 The Prospero Collection of Ancient Greek Coins. CRETE. Gortyna (c.280-260 B.C.), Silver Half Stater, 6.80g,. Europa, naked to waist and wearing a peplos over her lower limbs, seated three-quarters to right in a plane tree, her head facing, holding out her veil with her left hand and resting her right hand on the tree, an eagle standing to left on her left, its head turned back towards her. Rev. ΓOPTY-N[...] , bull standing to left, its head turned to look back (cf. BMC 40, pl. XI, 4 = Le Rider, pl. XLII, 12, var.; Svoronos 104; SNG Lockett 2562 var.; SNG Copenhagen 446 var.). Lightly toned over lustre, well-struck, extremely fine and extreme ly rare. US$ 8,000 ILLUSTRAZIONE: EUROPA TRASPORTATA A CRETA DA ZEUS, TRASFORMATOSI IN TORO. Nella mitologia greca, Europa è figlia di Agenore, re di Tiro, antica città fenicia. Zeus, re dell’Olimpo, tradizionalmente famoso per i modi ingegnosi che escogita per sedurre le fanciulle di cui si invaghisce, decide di rapire Europa e si trasforma per questo in uno splendido toro bianco. La fanciulla, mentre coglie i fiori in riva al mare, lo vede avvicinarsi, è coperto da candido vello, è mansueto e si lascia accarezzare da lei, che senza alcun timore si siede sulla sua groppa ma l’animale all’improvviso si tuffa in mare e la conduce sino a Creta, ove finalmente appaga il suo desiderio all’ombra di un albero secolare. Dalla loro unione nascono tre figli: Minosse, Sarpedonte e Radamanto. Minosse, “dopo avere sottomesso i fratelli, estende il proprio dominio da Creta alle Cicladi e a gran parte del Peloponneso” e dà vita alla civiltà cretese, culla della civiltà europea. Le prime tracce del mito risalgono ai tempi di Omero. Nell’Iliade Zeus confessa a Era, sua consorte, di aver avuto tanti amori tra i quali “Europa, la giovane figlia del glorioso re fenicio. Anche in un frammento di Esiodo si parla dell’amore di Zeus per questa fanciulla. Il Dio si trasforma in un toro che dalle narici spira croco; ingannando in tal modo Europa, la prende sul suo dorso, la portata a Creta e si unisce a lei”. Si citano poi i tre figli nati da quell’unione. Nella trasmissione del mito si sono verificati arricchimenti e varianti, una di queste narra che Zeus, per avvicinarsi alla fanciulla, prima si trasforma in toro poi in aquila. A testimonianza di ciò ci sono monete del V-IV secolo a. C che mostrano su un lato Europa seduta davanti a un toro, nell’altro su un albero con Zeus sotto forma di aquila.1 punto
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Ci sono le parole nella numismatica, tante, tante, spesso a sproposito e poi i fatti, pochi purtroppo. Ho sempre privilegiato nella vita, nel lavoro i fatti, i fatti rimangono sono incontestabili, reali, li puoi toccare, le parole volano ... E col Cordusio abbiamo fatto fatti che sono lì per tutti, difficile ricordarli tutti certamente l’esposizione di Monete in Ambrosiana rimarrà come un segno per la città e la numismatica storico, intoccabile. Da sempre se ne parlava , Arslan che stimo tantissimo ai tempi Soprintendente del Castello pose in una relazione scritta degli anni intorno al 1970 come il passo più importante la costituzione del Museo delle monete di Milano, invece nel centenario della Sni cioè 25 anni fa il Presidente di allora lo pose per iscritto come primo obiettivo e potrei continuare ... Stiamo ancora aspettando ...nulla... poi arriva il Cordusio e in mezzo a mille difficoltà nel 2018 lo fa. Altro segno che tutti toccano con mano il Gazzettino cartaceo e digitale, un mezzo divulgativo per tutti e dove tutti possono scrivere, i riscontri ci dicono che ce n’era molto bisogno, il Gazzettino c’e’ e continuerà . Ne cito anche un terzo ma potrei continuare... Milano dal 1983 non aveva un Convegno organizzato sulla sola zecca di Milano, lo fece la Sni in quell’anno. 2018 arriva il Cordusio 35 anni dopo e lo fa, fa Res Nummariae Mediolanenses e lo fa solo su Milano con annessa pubblicazione cartacea a Colori e streaming. Questi sono fatti, superfatti, non chiacchiere, polemiche, giochetti, questi si stucchevoli, continueremo coi fatti, forse pochi ma che potranno essere utilizzati da tutti, così deve essere la numismatica, una numismatica per tutti e che faccia e che superi le logiche del difendere l’esistente e col demonizzare gli altri che fanno, con queste logiche la numismatica non potrà che decadere...1 punto
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Auguriamoci che sia cosi' , ma ho qualche dubbio . Forse @adelchi ti chiederai il motivo del Post nel quale ho posto nel titolo questa domanda , ebbene se ti fa piacere ti spiego il motivo : stavo rileggendo alcuni passi del testo di Procopio sulla guerra gotica e giunto al punto in questione , mi ha lasciato molto perplesso l' inizio della frase nella quale Procopio cita per la prima volta il nome di Totila dicendo esserci stato tra i Goti "......un certo Totila…..." ; mi sembra quanto meno strano e anacronistico che uno storico e militare di lungo corso chiami un Re Goto con quella frase come se fosse un soldato qualsiasi anche se fortissimo , come si potrebbe chiamare un Centurione non famoso , oppure come un Massimino prima che diventasse Imperatore ; rimediando alla gaffe della frase almeno Procopio avrebbe dovuto scrivere che in seguito sarebbe diventato Re dei Goti o quanto meno il preciso Procopio avrebbe dovuto chiarire che il vero nome di Totila era Baduila detto dai Goti "l' immortale" , ma non lo ha fatto , anche se pare lo diventasse essendo stato il principale nemico e interlocutore di Belisario e Narsete durante la guerra , insomma concludendo nella letteratura sembra esistere solo il nome di Totila mentre nelle monete quello certo di Baduila ; da qui mi sono posto la domanda del Post che ho girato al Forum .1 punto
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ciao Michele...complimenti per la moneta. Mi piace molto...ha ancora bei fondi,è ben centrata e mantiene molti dettagli in buona conservazione. Sicuramente superiore al bb a mio avviso....bb/spl forse ma cambia poco. Unire questa qualità alla rarità non è semplice. Un saluto marco1 punto
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Finlandia Anno: 2016A Tiratura: 1.000.000 Conservazione: qSPL Località: Milano1 punto
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Taglio: 10 cent Nazione: Germania D Anno: 2010 Tiratura: solo in divisionale Conservazione: SPL Località: Milano1 punto
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Ho preso anche il catalogo Christie's della collezione Calcagni... andando ad aggiungersi a quelli che già avevo in casa (Nomisma 26, Kunker 138, NAC 81 - 90 - 104 e Negrini 44) sono a quota 8 della lista delle meraviglie. Ho già capito che i più vecchi sono quasi inarrivabili, ma per il momento posso ritenermi soddisfatto!1 punto
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Se può esserti utile, trovi due link che trattano, all'interno del loro obiettivo specifico, alcuni aspetti del commercio che potrebbero fornirti qualche spunto considerato il nesso che lega commercio, mercanti, monete. un saluto. Paolo http://www.unive.it/media/allegato/DIP/Economia/Note_di_lavoro_sc_economiche/NL2006/NL_DSE_Cecchini_18_06.pdf Questo tratta delle "fiere di Cambio" e dello sviluppo della finanza a vantaggio degli scambi commerciali. Indirettamente sono richiamate alcune dinamiche commerciali dei mercanti veneziani. Ce n'è una, che riporto, da cui si possono desumere alcuni sfumature che senz'altro hanno condizionate dinamiche di "zecca" e utilizzo delle monete..................Il successo delle fiere piacentine si fondava sull’abilità dimostrata dai banchieri genovesi nel commutare i loro crediti in argento spagnolo in strumenti finanziari espressi in oro, forniti da mercanti toscani, lombardi e soprattutto da mercanti veneziani, in costante fame d’argento; bisogna infatti ricordare che la città (Venezia) fungeva come uno dei più importanti centri di ridistribuzione d’argento verso il Levante, dove invece si poteva ottenere in cambio oro ad un tasso molto favorevole..... http://www.ateneo.brescia.it/controlpanel/uploads/altre-pubblicazioni/A-II-10 Pegrari.pdf In questo lavoro, dedicato alla città di Brescia ed alcune famiglie della città, ci sono diversi spunti che potrebbero darti qualche aiuto in merito all'area di interesse di alcuni commerci; te ne riporto uno particolare.................. Un’analisi delle 68 procure rogate per la famiglia Polini tra il 1565 e il 1600 dal notaio Narciso Irma coinvolto anch’egli assieme ad Ottavio nella proposta fatta alla capitale per l’acquisto di 2.000 moggia di sale destinato alla Valtrompia e alla Valsabbia, restituisce un’idea dell’ampiezza di movimento mercantile e finanziario svolto dai Polini in questi anni. Escludendo le procure fatte su Brescia o sul Bresciano, nella maggior parte dei casi si fa riferimento ad operazioni da svolgersi su Venezia (14), Milano (11), Bergamo (6), Verona (5), il Trentino, la Svizzera e la Germania (5), le fiere di Bolzano, Bisenzone-Piacenza e Lione (3). I Polini vengono invece nominati procuratori in 11 atti da mercanti di Brescia, Salò, Milano e Parigi. ......1 punto
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Penso solo a quando finirà tutto.. Quanto la moneta elettronica imporrà la sua cultura.. La fine di un'era.. la fine del riuscire a scovare chicche nel circolante.. la fine di avere monete in tasca.. La fine del messaggio subliminale.. La fine del linguaggio espressivo.. La fine dell'opportunità per i giovani di crescere con la moneta apprezzandone i contenuti.. La fine per i giovani all'incentivo direttamente sul campo.. La fine dei colori.. La fine forse di tutto per noi... Lunga vita alla moneta..1 punto
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