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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/23/18 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti, ho il piacere di mostrarvi l'ultima entrata in collezione. Una piastra di Ferdinando ii testa grande. Magliocca 560 R2. Che ne pensate?
    7 punti
  2. 4 punti
  3. Posso ritenermi soddisfatto circa questo ripostiglio dal momento che sono riuscito ad entrare in possesso della moneta numero 1 dell'insieme, il pezzo più antico presente nel mucchio: un antoniniano di Claudio II ben precedente rispetto le emissioni costantiniane e il periodo di infossamento del gruzzoletto. Claudio II (268-270) Zecca: Roma, seconda emissione (268-269) Biglione; 3,51 gr; 22 mm; or. ass. 6h D\ IMP C CLAVDIVS AVG R\ [MA]RS V-LTOR RIC V/1 66 (n. RIC online 242); Cunetio 1990 Nel ripostiglio di Chitry il pezzo è il n. 1 del catalogo e in merito alla sua presenza (unitamente a quella degli altri antoniniani presenti nel tesoretto) l'autore dello studio dice: Il pezzo poi è presente anche nelle tavole fotografiche che accompagnano lo studio del deposito: La moneta in sé è decisamente comune, ma la sua presenza all'interno del gruzzolo è singolare e presenta una sorta di rarità relativa che le dà un discreto valore aggiunto dal punto di vista storico. Tra gli acquisti estivi lo colloco tra quelli più soddisfacenti
    4 punti
  4. Finalmente sono riuscito a mettere in collezione questa lira pontificia, pontificato di Alessandro VII, di grammi 4,46, emissione del1666, zecca bolognese. L'ho catalogata Muntoni 67a. Quindi mi confermate un grado di rarità RR? Giudizi? Grazie a coloro che interverranno...
    3 punti
  5. Posto il mio, appena entrato in collezione... Ne avevo archiviato uno con stella a sei punte, ma era in bassa conservazione, quindi poco attendibile...
    3 punti
  6. E' come andare a parlare di tecniche di macellazione in un forum di vegani! Giusto che qui siamo un po' piu' civili, ma certe robe non si possono leggere.
    3 punti
  7. Ispirato dal thread ho cominciato la ricerca dei cataloghi elencati... 5 minuti fa ho proprio acquistato il LEU 36 del 1985 con la collezione Cappelli.
    3 punti
  8. Questo è il tuo giudizio. Per un appassionato quella moneta, per te insignificante, avrebbe potuto rappresentare una grande emozione. Tutto ciò continua ad inorridirmi. Povera moneta. Pensa la sfortuna che ha avuto, dopo millenni, ad imbattersi proprio in te. Poverina.
    3 punti
  9. Ferdinando II 10 Tornesi 1853 MAGLIOCCA 690 Non comune Senza varianti. Simbolo stella a 5 punte. Esistono altri simboli per questo millesimo?
    3 punti
  10. cioè, hai speso un capitale per una moneta originale e ti è passato per la testa di metterti a saldarla per risparmiare sul gioielliere? spero che ci stai/ ti stai prendendo in giro...
    3 punti
  11. Buonasera a tutti, per una panoramica maggiore Vi posto il mio 10 Tornesi del 1853.
    2 punti
  12. Purtroppo non si può cambiare, altrimenti avrei messo il punto o la maiuscola. Comunque se volete fate proposte indecenti, mi avvalgo della facoltà di valutarle!
    2 punti
  13. Ciao, io penso che intendano per “vendita postale” l’ordine effettuato tramite l’invio del modulo. Quindi si, serve sempre rientrare nelle liste vaticane.
    2 punti
  14. Il collezionismo è una cosa la Numismatica un'altra. Collezionare tutto e di più e come si vuole e senza nessuno studio se non quello degli oggetti in questione mentre la numismatica è uno studio a 360 gradi la moneta è il finale di questo studio e non l'inizio o il punto assoluto come lo è nel collezionismo ,quando manca quel pezzo in collezione manca solo quel pezzo, mentre in numismatica diversi pezzi fanno la storia e che insieme fanno la Numismatica. Io ad esempio mi sento un numismatico e non un collezionista,a me non importa nulla finire un certo periodo o avere tutte le monete di questo o di quel'altro Re a me piacciono le monete per la storia che hanno,quello che noi siamo stati nel passato,la moneta mi fa viaggiare nel tempo,cosa che come semplice essere umano non mi è possibile se non con la mente.
    2 punti
  15. Non ne ho idea, ma comunque le sue domande erano di un anno fa e lui non si connette da otto mesi. P.s: sono Cristian, non Cristiana, sono portatore sano di pistolino .
    2 punti
  16. Durante una cena estiva, dove tutti, o quasi, portano una bottiglia di buon vino, ne è comparsa una di "Novecento" un Chianti classico Riserva 2001 della cantina Dievole. Dopo una prima occhiata, ho notato che nella parte alta era stata incastonata una moneta. Per celebrare i 900 anni della tenuta, i maestri di vigna hanno creato un vino, del quale sono state prodotte 9000 bottiglie, fatto con uve sovramaturate, raccolte solo alla metà di novembre e "sigillato" con una riproduzione di una moneta d'argento, proprio come quelle che avevano permesso l'acquisto di Dievole. La tenuta vanta una storia antichissima, nasce nel lontano XI secolo e più precisamente il 10 maggio 1090, quando due uomini, per l'acquisto del podere, pagarono due capponi, tre pani, e sei Denari Lucchesi di buon argento. Dopo un attento studio, riportato in un attestato storico numismatico posto all'interno della confezione, sono stati creati i coni per la riproduzione della moneta. Una bella testimonianza di storia e passione per la terra. Prosit
    1 punto
  17. Salve, come le ha detto Alex un buon catalogo non fa male, ma in caso queste specifiche le può trovare pure sul forum. Le allego il link già impostato sulle monete della repubblica, basta cliccare sulla moneta che le interessa e potrà trovare i dati ponderali. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-ITL
    1 punto
  18. Mha...., visto così, è la soluzione più semplice proprio perchè ne vediamo almeno uno, quello del 1838, con la testa con la barba. Ma guarda ad esempio i Tornesi, con la stessa effige, vennero coniati senza interruzione anche dopo tale data (fino al 1847); nei 3 ducati avvenne nel 1839 ... e se volessimo dare un'occhiata anche a tutte le altre monete......in genere (tranne per alcuni casi), il cambio si ebbe nel 1839. Nel 1839, ci possono anche essere due monete diverse, ovvio.....perchè una coniata nel primo periodo ed un'altra (ad esempio) in un secondo periodo, proprio dopo l'appronto del conio successivo. In definitiva, per me l'intruso è il 1838 con la Barba > Magliocca n.635.
    1 punto
  19. Grazie ragazzi, era quello che pensavo anch'io... Speriamo di non ritrovarcela nuovamente l'anno prossimo ...
    1 punto
  20. Ciao @Betto, non è in tuo possesso per il momento, perché vuoi acquistarla oppure è solamente una richiesta? Perchè se vuoi acquistarla , buona è buona. Direi BB/SPL.
    1 punto
  21. 1 punto
  22. Il vino migliore è quello bevuto!
    1 punto
  23. Premessa 1: la moneta è tua, e a rigor di logica puoi farci quello che vuoi Premessa 2: non ero contrario all'idea originaria poiché, pur essendo un collezionista appassionato, ritengo che le monete siano, in massima parte, oggetti di produzione di massa. Quindi, se un pezzo estremamente comune viene usato come ciondolo, francamente la cosa non mi disturba più di tanto. Anzi, è bello che un oggetto possa continuare ad avere vita, seppur in maniera diversa rispetto all'origine. Quello che a me dispiace, e che invece fa proprio inorridire gli altri, è la mancanza di rispetto nei confronti di un qualcosa che rimane comunque una testimonianza storica (tra l'altro mi par di capire che la tua moneta fosse anche ben conservata). Anche perché, se non si rispetta l'oggetto, probabilmente non si è in grado di rispettare nemmeno la storia stessa. È questione di sensibilità. Lascia perplessi il fatto che tu ti sia improvvisato saldatore, anche perché non penso che incastonare una moneta costi poi così tanto.. Ad ogni modo, dal tono del post, continuo a confidare nel fatto che l'epilogo sia una "trollata".. e se così non fosse, è davvero un gran peccato. Ps: per mera curiosità, di che moneta stiamo parlando? Puoi farcela vedere?
    1 punto
  24. al momento siamo a 3 contorni rigati,1 liscio e 1 con treccia...
    1 punto
  25. Rarissima Piastra @borbonik! Pezzo molto ricercato dai collezionisti di Piastre Borboniche, di un certo valore.... Considerata la conservazione. Direi che siamo sul qSPL. SPL Complimenti
    1 punto
  26. anche al rovescio ore 4 sembra esserci una debolezza nella perlinatura al bordo.. cmq le foto non sono ben messe a fuoco... ma la sensazione è che sia buona.. di solito in ogni moneta il punto debole dei falsi è il bordo..
    1 punto
  27. Per quanto riguarda la Georgia abbiamo lo scritto di R.V. KEBULADZE "Sulla circolazione dei ducati d'oro veneziani in Georgia". L'autore sviluppa questo articolo in seguito al ritrovamento del ripostiglio di monete d'oro a Lekluri (Georgia) che contiene 13 ducati del XV e XVI secolo. L'evidenzia dei ritrovamenti (scrive lo stesso) testimonia che la moneta veneziana iniziò a circolare in Georgia dalla seconda metà del XV secolo. G.F. Dundua scrive il volume "Sulla circolazione monetale in Georgia del XV secolo". Altro testo è V.Sciugaevski "Monete veneziane del sec. XIII scoperte in Ucraina, loro importanza come fonte storica"
    1 punto
  28. Il guaio è che sul forum ci sono più baccaglioni che collezionisti Se appare una donzella o qualcosa che gli somiglia anche solo nel nome è peggio delle mosche sul... miele
    1 punto
  29. Il testone di Macerata lotto n° 136 non si vede proprio tutti i giorni...? (ex Cappelli Bank Leu 36)
    1 punto
  30. Immagino che le monete da te citate, siano quelle riportate nell' attestato storico numismatico allegato alla bottiglia. P.S. Avevo già inserito la foto nel post. n.1 la inserisco di nuovo per completezza.
    1 punto
  31. Solamente io ho notato la foto tratta dal film "La banda degli onesti" (1956) messa dentro il quadretto che nulla ha a che fare con la banconota in oggetto? Comunque, per me 100 € + costo perizia.
    1 punto
  32. Carissimo hai fatto benissimo a prenderli questi due meravigliosi tondelli, per iconografia sublime, per momento storico importantissimo, e perchè poi sono due simboli per la monetazione della zecca di Genova. E poi se vogliamo entrare in merito alla conservazione, per le due tipologie molto ostiche specialmente la prima L'8 Lire del 98, in queste conservazioni ammirevoli. e avercene..
    1 punto
  33. @Gallienus Personalmente considero un gettone che serviva al povero per procurarsi il pane di pari dignità di uno statere del Grande dal punto di vista dell’indagine storica. Non mi interessa l’FDC, disdegno le scatolette di clausura delle monete e cerco, per quanto è nelle mie possibilità, di seguire il motto accademico ‘Humana per nummos perquiro” nella ricerca dei messaggi che una moneta è destinata a trasmettere dal punto di vista storico e artistico. E’ questo il motivo per cui non sono d’accordo con chi vuol ridurre le facce di una moneta a due pagine del registro di contabilità della zecca sul numero di pezzi coniati. Sono d’accordo che la vicinanza stilistica conta più delle variazioni ponderali, ma devi tener presente che siamo nel 305 a. C. quando sui tetradrammi di Alessandria d'Egitto del peso di c. 14 g compare per la prima volta il ritratto del re Tolomeo I, di profilo, a destra, iconograficamente caratterizzato, mentre sui rovesci si afferma il motivo dell'aquila sul fulmine (che verrà ripetuto in quasi tutte le emissioni tolemaiche, anche in quelle delle zecche provinciali). Da Tolomeo I a Tolomeo XV intercorrono più di due secoli e mezzo, nel corso dei quali compaiono tetradrammi di alcuni sovrani di peso significativamente inferiore alla media, addirittura di poco più di 11 g come questo esemplare (Hirsch 332). GRIECHISCHE MÜNZEN, AFRIKA, ÄGYPTEN PTOLEMAIOS VI. PHILOMETOR. 180-145, Tetradrachme. Kopf mit Diadem r. Rs: Adler steht l. auf Blitz. Monogramme. Svoronos Taf. XLIX,22. SNG COP. 300. 11.15g, Schöne dunkle Tönung. ss/ss-vz Ex Slg. Dr. Rudolf Moschkau, Erfurt. Sono pure d’accordo sul fatto che una diminuzione di peso di una moneta vissuta è inevitabile per vari fattori, ma – 2 su 14 è un calo del 14,3% e -1 su 14 è più del 7%: posso sbagliarmi, ma non credo che in monete anche pesantemente tosate e bistrattate (a meno che non siano state spezzate!) si possano registrate perdite di peso così significative. Da qui la mia propensione a ritenere la tua moneta una coniazione ufficiale ‘light’, forse (ma non necessariamente) di una zecca provinciale. Buona notte.
    1 punto
  34. MONETA IN BASSO SULLA SINISTRA: Carthago Nova. Time of Hannibal, c. 221-208 BC. AR Double Shekel (14.7g) struck c. 220 BC. Minted at Carthago Nova, ca. 220 BC. Laureate, bearded head left of Herakles-Melqart(?), the strongly Semitic features suggesting Hamilcar Barca (father of Hannibal), with heavy, knotted club over far shoulder. Reverse : Mahout wearing long cloak and cap(?), holding goad in right hand, and riding African elephant right. CNH 13 (same dies ); Gulbenkian 389 (same dies ); Robinson, Essays-Mattingly , 6a ( same dies ). Boldly struck in high relief and well centered. A powerful portrait of the finest style of the period. Probably the finest known specimen . Superb Extremely Fine. . Rome's success in the First Punic War (241 BC) and the subsequent uprising of the former Punic allies in North Africa (the Libyan Revolt) forced the Carthaginians to reassess their formerly dominant position in the western Mediterranean region. Hamilcar Barca, a member of a noted aristocratic family of Carthage, made his eldest son Hannibal swear a sacred oath to "never be a friend of Rome." The family then moved to Spain "to call a new world into existence to redress the balance of the old." Here Hamilcar began preparations for an attack on the Roman Republic, but he was not destined to live to see the fulfillment of his plans. His son-in-law and successor Hasdrubal (228-221 BC), the founder of Carthago Nova, continued the work, and in 218/217 BC Hannibal was ready to launch the invasion into Italy. Rome was totally unprepared for a wintertime attack from the north, and, thus, the epic story of Hannibal's crossing of the Alps with a contingent of elephants has become the stuff of legend. In the ensuing fifteen-year war, Hannibal ultimately failed to bring about the destruction of the Roman Republic, but of all Rome's opponents he came closest to overthrowing the state that was to dominate the Mediterranean region over the following six hundred years. This silver double shekel is one of the rarest and most remarkable types of the Barcid coinage. The bearded head of Melkart was interpreted by Robinson as a portrait of Hamilcar, father of Hannibal and founder of the dynasty in Spain. Estimated Value $70,000 - 80,000.
    1 punto
  35. Ahi......alcuni quesiti ? cercherò di dare qualche risposta, sperando di non dimenticare nulla. Il salto di alcune date nella monetazione di Ferdinando II di Borbone....non credo che sia una novità, non per forza ci devono essere tutte a quanto abbiamo appurato; Il carlino del 1839 ), si....in effetti è molto più raro del grado due.....si potrebbe portare almeno a R3...(in futuro lo farò); Nella stesura del manuale, avendo sciolto molte, molte monete che ritenevo incongruenti (per data/effige), questo davvero è l'unica moneta a cui non seppi dare una spiegazione, perchè a differenza delle altre (prendendo foto dal Museo Romano), queste due monete...erano già visive; Un qualcosa mi era e mi passa per la testa, perchè a tutte le monete di Napoli c'è una risposta.....ma a quanto ho potuto apprendere......anche le supposizioni, o il fiuto da studioso ....... qui non bastano !!
    1 punto
  36. andrebbe ritrasmesso in televisione.
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  37. I greci ,se vogliono vedere un tempio greco, devono venire in Italia.
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  38. Sì Gasvoda è un facoltoso ingegnere dell'Indiana che si è dato al collezionismo ed ora, dopo aver venduto alcune sue collezioni ed essere andato precocemente in pensione vendendo la sua società, ha deciso di darsi al commercio numismatico rilevando la CNG che è una delle primarie case numismatiche mondiali. Possiamo ricordare le due aste NAC sicuramente delle sue collezioni di romane: Asta 86: https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2200 Asta 94: https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2980 Collezioni che sembrerebbero essere state costruite in relativamente pochi anni e senza badare a spese o andare troppo per il sottile a livello stilistico o di conservazione e restauro. Insomma prediligendo spesso il pezzo vistoso e raro anche a discapito dei possibili interventi e a qualche superficie un po' troppo lucidata e scintillante. Gusto americano insomma, senza dubbio. Praticamente ha comprato le monete più care che erano in vendita da NAC per circa una decina d'anni, per poi rivendere il tutto. Ecco qualche chicca dalle sue collezioni: https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2200&category=44554&lot=1873837 https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2980&category=61685&lot=2487932 https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2200&category=44554&lot=1873830 https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2200&category=44555&lot=1873860 https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2200&category=44555&lot=1873944 https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2980&category=61686&lot=2487969 https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2980&category=61686&lot=2488050 https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2980&category=61686&lot=2488059
    1 punto
  39. Ciao, personalmente adoro le monete in qualità proof, posso dirti che almeno negli ultimi tempi la richiesta di monete in qualità proof sta aumentando rispetto ad anni fà, molti le preferiscono per la migliore rappresentazione della qualità artistica, ma anche l'assenza di difettosità che possiamo riscontrare nelle monete FDC euro. Però giustamente come diceva l'amico Papillon ci vorrebbe una sfera magica per poter conoscere l'andamento del mercato futuro! Posso farti un esempio comunque che può far riflettere: nel lontano 2002 ho visto personalmente con i miei occhi pagare ben 4.000€ la serie divisionale proof del Vaticano 2002, si ben 4.000€!!! Oggi tale serie si trova circa a 600 / 700€ più o meno, quindi sicuramente all'epoca è stata pagata una follia. Mesi fà ho rivisto l'acquirente di questa serie e parlando proprio di questo acquisto mi ha detto che nonostante l'enorme perdita di denaro, lui è contento del suo acquisto perché lo ha appagato per tutti questi anni e lo farà ancora per molti anni futuri! Ergo l'euro va collezionato per il puro piacere di farlo, se vogliamo essere certi di avere un tornaconto futuro non è sicuramente il miglior metodo di investimento. Goditi giustamente la tua splendida collezione di monete monegasche, ma sappi che sono e saranno sempre monete stra speculate con un andamento dettato puramente dalla domanda o meno. Un saluto
    1 punto
  40. Ciao gionny, più che inserirle nella vendita e poi ritirarle, la normalità dovrebbe essere fermarle quando esaminano la collezione che viene conferita... probabilmente, è vero, è troppo un business e per certi lo è ancora di più... skuby
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  41. Numismatica quindi quale strumento di studio per una realtà passata; strumento difficilmente modificabile, non rimaneggiabile com’è invece il libro od i documenti cartacei, sempre rivisitabili, in funzione dell’alternarsi dei regnanti o dei governi al potere… realtà, quella della moneta, impressa nel metallo al momento della coniazione ad immutabile testimonianza dei tempi. Il tempo della storia…un righello da cinquanta centimetri dove al punto “0” si trova la realizzazione della ruota; dopo 23 cm. compare l’oggetto che accompagnerà l’umanità nei suoi momenti di gioia, di gloria, di dolore e di orrore; dopo 30 cm. l’inizio del Cristianesimo ed alla fine “L’età dell’euro”… un righello dove ogni centimetro rappresenta un secolo, un millimetro dieci anni. Così… con un righello in tasca per scegliere il tempo della storia ed il mappamondo davanti per scegliere il luogo, come il compianto Troisi, possiamo “zampettare” nel passato riscoprendo, attraverso la moneta, quel senso di umanità che è il motivo conduttore della civiltà e che ci è possibile documentare attraverso le collezioni di monete. Buona giornata al forum, Nonno Cesare palesa il suo pensiero in materia e ringrazia per l'opportunità concessa Gia …le collezioni… come si fanno? Debbono avere un fine, raggiungere un obbiettivo e molto più spesso di quanto non si creda, capita che seguendo una pista se ne scoprano altre; un esempio per tutti: chi tra i collezionisti del moderno non ha sentito al necessità di raccogliere in un unicum le sedi vacanti del secolo scorso? A parte i primi due pontificati del novecento arroccati, si fa per dire, sull’”Aventino” da Pio XI in poi è possibile raccogliere sia la moneta emessa dal decano dei cardinali che dal nuovo Pontefice… 12 monete rappresentano già una collezione, anche preziosa, visto che è composta quasi esclusivamente da Argento… quasi esclusivamente, giacchè volutamente ho ritenuto opportuno inserirvi un “Venti lire” di Papa Giovanni XXIII in cui il Papa indossa il "Camauro" copricapo che ricopre anche le orecchie… poi c’è lo “Zuccotto” il “Pastorale” di Paolo VI, il cappello dei Vescovi per intenderci e la Triara… il Triregno riesumato da Giovanni XXIII; conclude l’antico copricapo, quello con le “nappe” che si trova sul rovescio della moneta relativa alla sede vacante… come si vede oltre a documentare i pontefici la raccolta documenta i copricapo utilizzati ed ancora, quel cancro che da sempre rappresenta lo spauracchio della moneta: la svalutazione, si passa, in meno di cento anni, dalle 5 e 10 Lire di Pio XI alle 1.000 Lire di Giovanni Paolo I
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  42. Per un sorriso sul mondo degli slab...
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  43. Sempre se il venditore non ti chiede cifre allucinanti perchè le ritiene autentiche
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  44. Concordo Gallienus, Mettiamo insieme Storia e chimica
    1 punto
  45. Egregio, il nickname è UZIFOX non UFOMIX, legga bene visto che è ben due volte che continua a tirarmi in ballo personalmente... Il fatto che sia moderatore del forum non toglie la possibilità che io possa esprimere un pensiero personale su questo o quell'argomento senza peraltro che il forum debba averne nessuna buona o mala conseguenza come reputazione anche perchè chi mi legge abitualmente conosce perfettamente come opero quando scrivo sul forum e sa perfettamente che come utente mi firmo semplicemente "Simone" e quando invece intervengo in veste di moderatore concludo la firma con "Staff lamoneta.it": i due piani quindi sono nettamente separati. Fatta questa premessa e notando che la questione slab Le deve stare proprio a cuore (visto che ha percepito sul piano personale una mia battuta generica e visto che buona parte dei suoi rari post riguardano casualmente proprio questo argomento) andiamo ad esplicitare il senso del mio intervento di cui Lei non ha colto assolutamente la sostanza e definendolo come "buttarla in caciara." A chi come me colleziona monete e basta (quello che prima ho definito genericamente CONTENUTO) non importa nulla del CONTENITORE (bustine italiche o slab) se queste sono solo orientate a certificare un determinato STATO DI CONSERVAZIONE in quanto pure che gli ottimi @Alberto Varesi o @simonesrt dovessero apporre firma e sigillo papale in ceralacca sulla perizia o sullo slab indicando che la moneta è "BB+" piuttosto che " SPL+++++issimo" personalmente non me ne importerebbe assolutamente nulla, perchè la conservazione solitamente me la valuto da me caso per caso. (Che poi il modo in cui loro valutano la conservazione mi trovi quasi sempre d'accordo è un altra faccenda) Quello a cui invece tengo esclusivamente quando mi rivolgo a professionisti del settore come loro e sulla cui accuratezza non posso transigere è il GIUDIZIO DI AUTENTICITÀ sulla moneta in esame e per esprimerlo basta al caso anche una "semplice" perizia fotografica e sono portato a pensare che in quanto esperti ITALIANI loro siano mediamente nettamente più esperti nella MONETAZIONE ITALIANA di qualsiasi altro perito o (gruppo di periti) straniero. Al contrario se invece domani mattina dovessi vendere tutte le mie monete (dovendo quindi mirare al massimo profitto senza dovermi sentire per questo un bieco speculatore) farei probabilmente mettere prima tutto in slab dal momento che al momento rappresentano sicuramente l'attuale moda imperante che si sta affermando non perchè "le maneggio meglio", "sono più eleganti", "conservano meglio", "sono più sicuro dell'autenticità" come alcuni hanno scritto ma semplicemente perchè, senza tanto girarci intorno "slab = mercato internazionale" e "numerino più grande = più soldi". Questa pratica così di moda raggiunge però a mio vedere una dimensione veramente grottesca e comica quando in virtù del DIO-NUMERINO DI GRADING si arriva al punto che il furbo omino cinese di turno capisce che invece di vendere il falsaccio sciolto e guadagnarci solo una misera cifra X può pensare bene di falsificare tranquillamente anche la scatoletta insieme alla moneta e guadagnarci una cifra 10X o 100X questo con la certezza che tanto qualcuno talmente preso a guardare solo il contenitore e non il contenuto lo troverà sicuramente.. ...In quanto alla possibilità di farsi periziare DIRETTAMENTE in slab dagli enti certificatori USA qualche moneta falsa Le hanno già risposto che è capitato e capiterà di nuovo, in buona fede immagino visto che non si può essere onniscenti su tutta la monetazione mondiale, ma per farglielo fare con la mala fede da parte del conferente credo basti solo trovare l'esemplare falso fatto abbastanza bene per essere adatto allo scopo. Saluti Simone
    1 punto
  46. Anche link, eventi, storia, simboli, ricordiamo l'importante evento del 29 settembre in Ambrosiana, Sant'Ambrogio, Palma, e poi aperitivo nell'attiguo Caffè Spadari dove proporrei di portare gli ultimi acquisti o monete da condividere insieme, mi sembra che questa sia una esigenza sempre più sentita da molti, quale migliore occasione per unire il tutto, storia, simboli e monete ? Mi auguro in una buona partecipazione in particolare di tutte le realtà associative milanesi con i loro rappresentanti perchè l'evento è irripetibile e unico e Milano va oltre ogni sigla e appartenenza, l'identità è l'identità per tutti...
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  47. 8- Quale lente acquistare? Spesso e volentieri quando è il momento di acquistare una lente di ingrandimento la soluzione più utilizzata è quella di andare sui vari siti web e acquistare quella più conveniente economicamente. Questa scelta porta ad avere, tranne alcune eccezioni, uno strumento che non risolve le problematiche, esposte in precedenza, con il rischio di crearci anche qualche problema alla viste se lo strumento è usato con frequenza. La nostra attività di analisti nel settore diamanti, prima di iniziare lo stesso percorso per le monete, ha sicuramente influito sulle scelte strumentali, ma sugli strumenti è sempre opportuno adottare il detto “chi più spende meglio spende”. Qui di seguito indico marche di lenti professionali, che come tali hanno costi abbastanza elevati, ma sia per la qualità ottica sia per quella costruttiva, sono strumenti che dureranno per tutta la vita, unitamente al alcune lenti più economiche che però hanno dimostrato di essere all’altezza della situazione. Intanto iniziamo a dire che le lenti possono essere costruite sia in cristallo ottico sia in policarbonato ottico. Ambedue i materiali possono essere trattati con i processi antiriflesso. Le lenti in cristallo ottico, generalmente subiscono anche un trattamento antigraffio, cosa che non accade per quelle in policarbonato. Questo fa sì che le prime hanno un costo decisamente più elevato rispetto alle seconde. Due parole sulle lenti di produzione cinese di basso prezzo. Sono realizzate con vetro non ottico, quindi presentano molti difetti, dalle piccole bolle alle tensioni interne, e quindi veramente di scarsa qualità e l’utilizzo a lungo andare può creare qualche problema alla vista. Detto questo diamo un elenco delle lenti di qualità ed i relativi prezzi di mercato: Zeiss D 36 (fig.11): 3X+6X per avere 9X, aplanatica e acromatica 120-150€ Eschenbach 3+6=9 (fig.12): 3X+6X aplanatica e acromatica 190-210€ Bausch & Lomb (fg.13) 5X asferica in policarbonato ottico 20-30€ Bausch & Lomb (fig.14) 4X in cristallo ottico 20-30€ Per le 10X: Bausch & Lomb (fig.15) 10X tripletta aplanatica e acromatica 50-60€ Belomo (fig.16) 10X aplanatica 50-60€ Nikon (fig.17)10X aplanatica 80-90€ Zeiss D40 (fig.18): 10X aplanatica e acromatica 90-120€ Schneider (fig.19): 10X aplanatica e acromatica 180€ Per le cinesi posso consigliare due lenti munite di illuminatore LED, molto comode nei convegni, dove l’illuminazione è sempre problematica; non conoscendo la marca alleghiamo solo le foto. La prima (fig.20-20a) è una 4X diametro 35 mm che permette l’osservazione dell’intera superficie di una moneta anche di grande modulo. L’altra (fig.21) è una 10X di buona qualità con lenti in vetro ottico ed un illuminatore circolare molto utile. Costi: 2-8€ la prima, 30€ la seconda. In questo panorama, non voglio trascurare le lenti di produzione russa degli anni ’70-‘80, che sono manufatti di alta qualità ottica e ancora si possono reperire a prezzi molto contenuti. Qui di seguito alcune foto di questi prodotti (fig.22>26). Conclusioni Credo di aver fornito un quadro abbastanza completo delle caratteristiche degli ingranditori, comunque rimaniamo a disposizione per chi volesse ulteriori approfondimenti sull’argomento, o chi avesse difficoltà di reperimento. Grazie per l’attenzione
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  48. Sempre nell'asta n°104 di NAC è stata venduta questa moneta Ducato 1689,(Carlo II 1665-1700)Zecca di Napoli AR 25,40 g. D/ CAROLVS II – D G REX HISP Busto coronato, drappeggiato e corazzato a d.; sotto, nel giro, IM in nesso. R/VTRIVS SICI – HIERVS G. 100 Stemma coronato; sotto, nel giro, 16 – 89. Pannuti-Riccio 2. MIR 293. Tipo rarissimo senza le sigle del maestro di zecca e di quello di prova dietro la testa del sovrano. La foto della moneta è stata presa dal catalogo d'asta della Numismatica Ars Classica Il prezzo a base d'asta di questa moneta era di € 1000 ed è stata aggiudicata ad € 2250+ diritti d'asta.La moneta era presentata al lotto n°199 Salutoni odjob
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