Vai al contenuto

Classifica

  1. Zenzero

    Zenzero

    Utente Storico


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      1215


  2. Theodor Mommsen

    Theodor Mommsen

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      1090


  3. Legio II Italica

    Legio II Italica

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      5275


  4. dabbene

    dabbene

    Guru


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      20027


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/14/18 in tutte le aree

  1. Questa è una storia comune a molte altre, tramandata negli inverni freddi al caldo del focolare, ognuno potrà credere se leggenda o realtà. Si chiamava Orcino, piccolo di statura ma tanto forte da riuscire con le sue sole braccia a sradicare un'inferriata da una finestra. Un bel giorno si stufo' di sopravvivere della mezzadria che al tempo era prassi comune nel Granducato di Toscana, decise di formare una banda e diventare un buon brigante. I primi ad esser rapinati eran sempre le pattuglie isolate dei gendarmi a cui venivano portati via armi denari e vestiti, questi ultimi erano usati spesso per trarre in inganno altre pattuglie, oppure nobili o commercianti di passaggio, le uniche a cui non veniva mai rubato niente erano le giovani dame, per questo fu chiamato anche il Brigante gentile. Il frutto delle rapine lo spartiva tra sé e i componenti della banda, riservando anche una parte per i poveri contadini della zona in modo da renderli felici e assicurarsi omertà e rifugio nei loro fienile. La. Sua parte del bottino era uso metterla in piccoli orci che poi sotterrava, da questo il suo nome Orcino. Una notte scorse una pattuglia di gendarmi in una taverna, le armi riuscì a vederle in un'altra stanza. Visto l'occasione ghiotta decise di giocare un tiro mancino alle guardie, con la sua forza sradico' la grata della finestra, ma mentre stava per saltare dentro la stanza dal bosco uscirono altre guardie, realizzò che era caduto in trappola, per fortuna era anche lesto di gambe e pur ferito riuscì a scappare. Ferito sia al fisico che nell'orgoglio, braccato, e stanco qualcuno dice che sia morto in un suo rifugio, invece c'è anche qualcuno che dice di sapere che assieme al suo più fedele amico si sia imbarcato sulla prima nave diretta nelle Americhe dove poter iniziare una nuova avventura. Qui finiscono le notizie su Orcino brigante buono e gentiluomo. Dopo un secolo, nel 1959 nel centro del paese di Orentano la pubblica amministrazione diede il permesso a dei ricercatori di scavare sotto la strada principale. Cosa cercavano? Gli orci di Orcino! Spero di non avervi annoiato con una storia della mia Toscana che mio nonno assieme a tante altre aveva piacere di raccontarci. Cosa ci sarà dentro agli orci di Orcino? Io mi immagino più di gioielli tanti Fiorini, Rusponi, Francesconi, Marenghi....!!!???
    8 punti
  2. L'isola di Sardegna rappresenta per lo studioso di antichistica un osservatorio privilegiato, in grado di offrire interessanti filoni di ricerca storica e numismatica. Vorrei sottoporvi qualche breve riflessione in merito alla contestualizzazione storica di tre serie (probabilmente) di zecca sarda e alle loro cronologie. La lettera C che compare sui rovesci dei bronzi RRC 63/1-6, fatti coniare verosimilmente da Lucio Cornelio Lentulo, pretore di Sardegna nel 211 a.C., potrebbe costituire una delle prime indicazioni relative al nome del magistrato emittente. La serie in questione venne seguita dalla RRC 64/1-6, contrassegnata dal monogramma MA di Publio Manlio Vulsone, pretore nell’anno successivo, e dalla serie RRC 65/1-6, sulla quale compaiono le tre lettere AVR, in legatura, riferibili al pretore del 209 a.C., Gaio Aurunculeio. Il numismatico sardo Mariano Sollai ha rivisto tale classificazione e ha attribuito alle sigle presenti sulle prime due serie un significato diverso: la C non sarebbe l’iniziale di Cornelio Lentulo, ma indicherebbe la città di Caralis, dove la serie sarebbe stata emessa verso il 218 a.C., quando il console Gneo Servilio Gemino, salpando dal Lilibeo, era giunto sull'isola, forte di centoventi navi, per rafforzare il presidio romano. Il nesso MA della serie RRC 64/1-6 viene messo il relazione dal Sollai con Aulo Cornelio Mammula, il propretore dell’isola che nel 216 a.C. fronteggiò la ribellione filocartaginese; in quegli anni, la crisi conseguente la battaglia di Canne deve aver acuito la cronica carenza di circolante sull’isola, spingendo il pretore ad approntare una produzione locale, riconiando largamente il circolante punico. Immutata l’attribuzione della sigla AVR ad Aurunculeio, le cui monete, anziché essere emesse l’anno seguente di quelle con il monogramma MA, avrebbero un più credibile distacco temporale dalla precedente serie di sette anni. Tutte le serie comprendono, oltre all’asse, al semisse, al quadrante e al sestante, anche il quinario e – nel caso delle emissioni contrassegnate dalla lettera C e dal nesso MA – il denario: il Crawford esclude la possibilità di riferire i nominali maggiori al contesto sardo, ritenendoli coniate, rispettivamente, verso il 209-208 a.C. e il 199-170 a.C. da una zecca continentale. Tralasciando il problema dei denari e dei quinari, per i quali una datazione al 218-216 a.C. risulta difficile da dimostrare, il resto del bronzo sardo sembrerebbe più vicino allo standard sescunciale che a quello sestantale e, pertanto, potenzialmente ascrivibile alla cronologia proposta dal Sollai.
    5 punti
  3. DE GREGE EPICURI Qualche giorno fa mi sono recato a Cividale (UD) ed ho poi imboccato la strada che porta a San Pietro al Natisone ed al confine sloveno. Poco dopo Tiglio, un ponte permette di superare il fiume e di raggiungere rapidamente il paesino di Antro (circa 350 mt sul mare). Di qui, una comoda stradina permette di raggiungere la base della scalinata (85+5 gradini) che porta all'imboccatura della grotta. Non è facile descrivere il complesso grotta/monumenti, perchè dal periodo romano all'inizio di questo secolo sono stati compiuti infiniti interventi e mutamenti. Diciamo che alla base di tutto c'è un complesso di grotte naturali, esplorate per circa 4 km e visitabili abitualmente per 300 mt circa (visite più estese richiedono competenze e attrezzature speleologiche e vanno concordate). Il primo abitante significativo della grotta, dove passava soprattutto il letargo, è stato l'Ursus Spelaeus, dal 40.000 a.C.; i suoi resti sono numerosi, ma esposti qui solo in piccola parte. La fauna attuale si limita a pipistrelli, piccoli insetti nella parte più esterna della grotta e rari coleotteri ipocromi e ciechi. Dei nostri antenati, che probabilmente l'hanno frequentata o abitata dai periodi preistorici, stranamente non ci sono tracce fino all'epoca romana; ma le indagini propriamente archeologiche sono state scarse, e probabilmente la sovrapposizione degli insediamenti ha cancellato molte memorie. In epoca romana, qui c'era una fortificazione che rientrava nei sistemi di difesa della X Regio (Venetia et Histria). Dall'imboccatura si vede il Santuario di Castelmonte, ove era presente altro insediamento romano. In epoca medievale, qui i castelli erano 3, molto ravvicinati. La fortificazione della grotta era imprendibile, collegata all'esterno da scale di legno che venivano ritirate (la parete rocciosa è ripidissima); l'acqua non mancava, e vi sono ancora i resti di un forno. Il livello inferiore è occupato ora da un canale di scolo delle acque della grotta (molto abbondanti quando piove) e da una galleria di accesso ai livelli superiori, rappresentati oggi dalla chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, e da una cappella annessa. Pare (?) che nel VI secolo la grotta fosse la dimora di un anacoreta. Nel IX secolo esisteva già una chiesa, concessa da Berengario ad un religioso di nome Felice (di cui è presente la lapide funeraria). La "chiesa in grotta" presenta pareti con residui affrescati alto-medievali, ove le croci si alternano ad immagini solari di ascendenza celtica. La cappella ha una struttura gotico-slovena del 1400. Si notano 8 pseudo-capitelli costituiti dai busti di altrettanti personaggi, che sembrano rappresentare figure professionali del mondo contadino: un bovaro, un suonatore di zampogna... Dall'altro lato, un altare ligneo dorato del XVI o XVII secolo, di provenienza slovena. Mentre per tutto il Medio Evo l'insieme monumentale è stato luogo di rifugio della popolazione circostante in caso di scorrerie e invasioni, dal XIV-XV secolo ha assunto funzione esclusivamente religiosa. Cerco di allegarvi qualche immagine, che comunque troverete facilmente in rete. Visita molto consigliabile! In agosto è aperta ogni giorno dalle 10.30 alle 15.30, da maggio a ottobre solo sabato e domenica (accertarsi in rete).
    4 punti
  4. @Alberto Varesi ha riassunto benissimo la questione del "riconio": "teoria autorevole, ma sempre tale, che la seconda rigatura sia frutto di una coniazione postuma." Non vi sono certezze in proposito. Se poi ve ne fosse la dimostrazione, resterebbe da stabilire il valore numismatico di tale riconio effettuato con i conii originali in Zecca. Molte "prove" del Regno e della Repubblica sono probabilmente abusive ed eseguite in modo analogo a quello qui ipotizzato, per fini speculativi; tuttavia vengono classificate e collezionate.
    3 punti
  5. Probabili aspetti originari della Meta Sudans e scavi recenti del 1990 .
    3 punti
  6. Non sarebbe il caso di scrivere un post sul disastro avvenuto oggi a Genova , anche per rispetto alla vittime innocenti , ma non ce la faccio a reprimere tutta la mia rabbia verso questa calamita' ed un po' anche nei confronti della "modernita'" costruttiva degli attuali Ponti che crollano . Come erano costruiti bene e con ottimi materiali gli antichi Ponti romani dei quali ancora oggi usufruiamo , mentre di quelli crollati , spesse volte la responsabilita' non era costruttiva o degli Ingegneri , bensi' perché fatti crollare nel corso dei secoli per motivi di guerra offensiva o difensiva . Il "trucco" se cosi' si puo' dire della loro longevita' bimillenaria , deriva dal fatto che per sostenere il passaggio o calpestio si usava l' arco e l' arco ha la proprieta' di distribuire i carichi di punta lungo le pareti curve dell' arco annullando cosi' il pericolo di crolli , questo aggiunto ai materiali impiegati costituiti da calcestruzzo di malta formata da Pozzolana vulcanica , Calce e frammenti di tufo , mattoni e cocci , che uniti insieme diventava indistruttibile , rendendo Ponti ed edifici vari quasi eterni . Altro che le tecnologie e forme moderne .
    2 punti
  7. Cari Lamonetiani, anche questo ferragosto faccio un intervento riguardante una moneta di Leontini, precisamente il tetradramma del tipo attribuito al c.d. maestro della foglia, che sarà esitata (poveri noi e speriamo di no) nella prossima asta KUNKER. https://www.sixbid.com/browse.html?auction=5146&category=161022&lot=4302958 Si tratta di un ridicolo falso moderno, che il falsario ha cercato di "camuffare" creando ad arte zone di ossido e di argento sporco.... Il risultato è ovviamente pacchiano. Basta notare il brutto aspetto della moneta, e guardando poi alcuni dettagli (etnico, naso "alla francese" ahaha, salti di metallo etc....) si riesce subito a smascherarlo... Consiglio (rinnovo in tal senso) a KUNKER di investire in professionisti/collaboratori capaci di riconoscere almeno queste cose elementari da a-b-c della numismatica.......... Saluti Odisseo
    2 punti
  8. buongiorno a tutti eccomi di ritorno da Torino,sono stato da Montenegro e come promesso vi comunico il suo responso. per prima cosa mi vorrei scusare per il termine che ho usato "tastatura" forse era meglio usare "saggiatura" ma a volte certe parole non escono e quindi si opta per qualcosa di simile ma sono felice che si sia capito lo stesso. responso di Montenegro: La moneta o qualsivoglia chiamare "dovrebbe essere" una moneta di fantasia ma ho potuto notare che neanche lui ne era certo,l'ha esaminata nei minimi particolari e con moneta di fantasia ha anche aggiunto che qualche buontempone avrebbe potuto realizzare un conio uguale al 100 lire ma con pesi e misure diverse usando il sistema di "cera a perdere". Una mia convinzione per sbagliata che possa essere è che questa moneta è stata fatta in diversi esemplari,forse sparsi per il mondo,chissà! anche perchè fare un conio per una moneta singola o per 2 mi sembra un atto oltre la goliardia. Sono ancora in attesa di una risposta dalla biblioteca vaticana,non sò se però mi risponderanno ma se lo fanno vi copierò il loro responso. "Il mistero si infittisce" come ha detto eracle62 spero prima o poi di venirne a capo per il peso e le misure vi confermo quanto scritto in precedenza,stesse misure del marengo, 6,45 gr e 21,05 mm diam oro con titolo 900 un saluto cordiale a tutti e......buon ferragosto
    2 punti
  9. Ciao. Il tondello indubbiamente esiste ma la tesi che possa trattarsi di un'emissione ufficiale concepita per i collezionisti mi sembra priva di fondamento, dal momento che tutte le emissioni auree ufficiali del tempo erano concepite solamente per i collezionisti e non per la circolazione. Secondo l'ipotesi prospettata, dovremmo quindi pensare che siano state progettate, con lo stesso millesimo, una moneta aurea "ufficiosa" da Lire 20 del peso di un marengo ed un'altra, sempre aurea ed ufficiale, da Lire 100 che pesa meno (il peso dell'esemplare 1950 da lire 100 è di grammi 5, 19). Il che mi sembra francamente un'aberrazione numismatica priva di logica. Saluti. M.
    2 punti
  10. Buon Ferragosto a tutti i veri appassionati di questa discussione, a chi ama i nostri simboli, l'identità, la nostra storia, le nostre Monete e che come missionari si impegnano a divulgare e fare proselitismo senza interesse alcuno verso tutti anche oltre Lamoneta, in pieno volontariato e spinti dalla sola sola passione vera e genuina, dovunque siate e se ci siete , auguri veramente per una Numismatica di soli valori ! Mario
    2 punti
  11. Riesumo questo "antico" ma sempre interessante post per aggiornarlo riguardo le sorti della collezione Scacchi già inquisite da precedenti utenti, a quanto pare la suddetta collezione è confluita per lascito testamentario nella proprietà della Società Napoletana di Storia Patria, unica quindi tra le raccolte di quella famosa generazione di studiosi a non essere dispersa in asta ma ancora integra… attualmente è in corso un progetto di catalogazione digitale descritto sinteticamente nel notiziario del portale numismatico dello Stato, il testo è qui disponibile a partire dalla pagina 106: https://www.numismaticadellostato.it/pns-pdf/notiziario/Notiziario_4_2014.pdf#page=106
    2 punti
  12. @Rex Neap, ecco il rovescio di uno Splendido Tari' del 1858,
    2 punti
  13. cari soci, cosa succede, sento in questa discussione tanto pessimismo, anche da te caro Mario, che sei sempre stato un vulcano d'idee e un potente motore per realizzarle. Forse il periodo estivo,il caldo o la voglia delle ferie? Un idea per aiutare il mercato del Cordusio, potrebbe esse quella di metterlo il rete, scambi e vendite che dal centro di Milano si diramano in tutt'Italia, che ne dite? O sono io pazzo per il gran caldo???? SURSUM CORDA
    2 punti
  14. @gennydbmoney, per me venne usato questo altro tipo di sistema: chiamato di Barra...... ed ho letto che veniva usato in periodi d'emergenza, perchè più veloce.... eh...eheheh....... !!
    2 punti
  15. @DOGE82, ti dico la verità c'è chi ancora li cerca
    1 punto
  16. Non ci sono parole. Cordiali cordiali condoglianze.
    1 punto
  17. Io penso solo a questo. Tra le C e C e le A e P ci fu un brevissimo periodo nel quale le monete (dove permesso) avevano le sigle R e C e cioè tra il 20 maggio e il 25 luglio 1790 ... non conosciamo però (oltre quelle evidenti con le R e C) quali fossero in quel periodo altri tipi ( in rame) usciti dalla zecca a beneficio della Corte, proprio perchè le R e C sono assenti ....... e come detto prima anche le sigle in genere. Ogni tanto vedo con piacere che riuscite a seguirMi...bravi. Scusate ma ieri mi ho scritto Giugno (per il Planelli)...... volevo intendere Luglio ovviamente, le date dei cambi in zecca sono nel Manuale.
    1 punto
  18. Mi sembra un pò fuori luogo il confronto con ponti di epoca antica, all'epoca il "traffico" era costituito da cavalli, bighe e quant'altro, oggi ci passano milioni di autoveicoli e tir. Un traffico che è notevolmente più esasperato anche solo rispetto a 50 anni fa quando fu creato questo ponte, figuriamoci rispetto all'epoca romana. Non parlerei nemmeno di materiali inadeguati, ho sentito oggi in tv più di un esperto del settore ed erano più o meno tutti d'accordo che il ponte non era costruito con materiali scarsi, tutt'altro, ma era carente proprio come progettazione, è infatti se ho capito bene uno dei soli tre ponti al mondo costruiti con queste caratteristiche, e tutti hanno dato problemi sin da subito. Non è vero nemmeno che sia calato il silenzio sulle problematiche di questo ponte dal 1977, difatti da anni si parlava di abbatterlo e costruirlo ex novo, e da più parti in tempi recentissimi era stato lanciato l'allarme sulla sua pericolosità. Insomma, stiamo parlando dell'ennesima tragedia annunciata.
    1 punto
  19. Ciao Eliodoro, io direi piuttosto il RIC 79 che prevede CONSIA in esergo (rating da S a R) OPPURE RIC 81 se CONSIA stella in esergo (rating da R a C2) (non capisco se ci sia o meno la stella). Un discreto esemplare, ben leggibile: in una collezione generalista a mio avviso per il IV secolo non può mancare un bel FTR di Costanzo II. Ciao Illyricum PS : Sono d'accordo per "pecunia maiorina" o al limite AE 2 se privilegiamo il dato dimensionale.
    1 punto
  20. Per principio, sono poco idoneo a dispensare consigli a chiunque : occorrerebbe avere una grande competenza che io non ho e poi il collezionismo è un fatto quanto mai soggettivo, come appunto le scelte da compiere al riguardo. Ad esempio, come rispondere alla tua domanda ? I negozianti hanno l'obiettivo di vendere ciò che hanno, per cui i loro consigli di massima sono forzatamente interessati, anche se sicuramente onesti e scrupolosi. Sei tu che devi chiedere loro ciò che ti interessa e, ove ne siano sprovvisti, cercare altrove e questo vale per ogni genere di collezionismo, non credi ? Prova a rivendere le serie intere di monete divisionali emesse ogni anno dall'Italia, San Marino, Vaticano e che molti ritenevano un investimento sicuro….. Se nella tua città c'è un circolo numismatico, puoi provare a frequentarlo e in un primo tempo vedere cosa e come collezionano gli altri, disutile non sarà. In ogni caso, essendo la Medaglistica come la Numismatica o la Filatelia un campo che ha conosciuto nel tempo una produzione sterminata, è bene prima farsi un piano preciso di cosa uno vuole collezionare e orientare su quello la propria ricerca e i propri acquisti. Certo, si può agire anche al contrario, collezionare un po' di tutto, come capita ed è quello che molti fanno. Sarà sicuramente divertente, ma anche superficiale, ed un investimento meno interessante.
    1 punto
  21. DE GREGE EPICURI Trovo che le monete di Panormum con Giano Bifronte sono una tematica molto affascinante; ne ho alcune, ma non ho approfondito ancora quasi nulla. Oggi vi posto quella con rovescio NASO su 2 righe, soprattutto per chiedere agli esperti: ma chi era questo Naso, si sa? La mia pesa 4,2 g., misura 20-21 mm e dovrebbe essere classificabile come Calciati 78/2. Ecco il D.
    1 punto
  22. Salve, è autentico questo denario? peso gr. 3,34 mm. 18
    1 punto
  23. La risposta alla tua domanda è semplicissima. Se leggi a pagina 68 dice "Il peso era stabilito a 67 ducati per marco di ORO" e come ben sai l'oro non era purissimo. Ma la cifra di 3,545 è un refuso. Infatti anche il Papadopoli porta il peso del ducato a grammi 3,559 o grani veneti 68 52/67. Purtroppo succede tanto è vero che Franco Rossi riportando lo Stahl evidenzia la medesima discrepanza.
    1 punto
  24. Sì, potrebbe essere così, quanto alla tua diffidenza, non mi sono pronunciato, e non mi pronuncio, sull'autenticità del pezzo, anche se il fatto che non sia censito nei cataloghi, almeno quelli che ho consultato io, potrebbe essere un punto a suo favore (anche se non sufficiente a sciogliere i dubbi). Poiché sono conosciuti buoni di quel campo, sarebbe stato più logico e semplice falsificare quelli, operazione certo non difficile, vista la totale mancanza, in tutte queste emissioni, di qualsiasi elemento di sicurezza. Il fatto che non siano censiti non deve comunque stupire, quello dei buoni per i prigionieri di guerra, sia della prima che della seconda, è un campo ancora in parte da scoprire, e che, proprio per questo, si presta a falsificazioni, se non vere e proprie invenzioni. Proprio in Italia, a metà degli anni '70, il mercato fu invaso da una gran quantità di biglietti, mai visti prima, che per qualche anno trassero in inganno anche gli esperti, e non solo quelli del nostro paese. Fino a quando non si scoprì che i campi di prigionia che avevano emesso quei buoni (stiamo parlando della seconda guerra mondiale) non erano mai esistiti petronius
    1 punto
  25. Sono 50, un bel grappolo direi...
    1 punto
  26. Caro @Legio II Italica, ribadisco che la tua figura non è sostituibile e tutti i frequentatori della sezione sono d'accordo con me ?
    1 punto
  27. Per quanto riguarda l'amministrazione dell'Isola, tanto in epoca repubblicana quanto in età imperiale, suggerisco la lettura del validissimo A. Mastino, Storia della Sardegna antica, Nuoro 2005. Per stilare la lista dei Governatori, suggerisco la consultazione delle tavole cronologiche a pp. 537-549.
    1 punto
  28. Buon ferragosto e buone vacanze a tutti. Che la nostra "passione" sia sempre viva e soprattutto che la passione che tanti mettono nel divulgare la numismatica attiri tanti giovani che saranno il nostro futuro.
    1 punto
  29. Non ne ho idea, ma comunque le sue domande erano di un anno fa e lui non si connette da otto mesi. P.s: sono Cristian, non Cristiana, sono portatore sano di pistolino .
    1 punto
  30. c'è la loro app, basta fotografare il codice a barre e appare la pagina con le informazioni della moneta, non è comodissimo, è stracomodissimo. Invece con la perizia italiana che faccio? Mi scanso dal banco, cerco in internet il numero di telefono del perito, aspetto che lui vada a cercare tra le pergamene di papiri la sua lista di monete chiuse e aspetto conferma? Sempre che mi risponda al telefono e che non mi mandi a quel paese per averlo disturbato per una moneta da 20 euro magari! Non vorrei apparire come quello che vuole difendere a tutti i costi gli slab, però quando qualcuno riesce a inventare un qualcosa che possa portare un po' di innovazione, bisognerebbe riconoscerglielo. Giusto per chiarire, io non prenderei mai una moneta romana o italiana chiusa da loro, ma semplicemente perchè non sono tanto ferrati in materia, e di esempi ne ho visti diversi, come non farei mai periziare una moneta americana da un perito italiano, mi sono fatto diverse risate in prima persona a Verona. Di infallibile al mondo non esiste niente, ma non per questo non bisogna non accettare le migliorie a prescindere.
    1 punto
  31. E' controverso cosa rappresenti quel cippo , secondo alcuni e' il Miliarium Aureum , Colonna rivestita d' oro posta nel Foro Romano da Augusto sulla quale erano incise le distanze da Roma delle principali Citta' dell' Impero , secondo altri semplicemente un Miliario come quelli posizionati lungo le Vie consolari ogni miglio romano , forse a ricordo nel corso del COS III di Filippo di qualche grande opera di manutenzione stradale .
    1 punto
  32. Fantastica la raffigurazione dell’arciere in incuso, siamo poi ai primordi della monetazione ...eppure che monete !
    1 punto
  33. E che sei.. Speedy Gonzales.. Continua continua,, Guarda che belli quegli acini..
    1 punto
  34. Magnifico questo tondello, l'incisore è riuscito a dare l'idea di un guerriero a cavallo che corre all'attacco velocemente, dando un'idea di movimento pazzesca..
    1 punto
  35. Ricordo benissimo la questione delle due rigature e la teoria, autorevole ma sempre tale, che la seconda rigatura sia frutto di una coniazione postuma. ergo, al limite è questa la "variante" che deve essere indicata nella perizia, non la prima.
    1 punto
  36. 1 punto
  37. Dall'indagine dell' universita' di Urbino emerse che a Cirene erano custoditi altri quattro medaglioni: due rotondi ,uno ottagonale e uno decagonale piu' tre distanziatori a colonnina. Anche la cronologia ,alla luce dei nuovi manufatti e' stata riconsiderata,sulla base dei pendenti precedentemente noti la produzione era datata tra 324 e 326 d.C. Ora invece andrebbe fissata al 346/347-350 d.C. quindi all'epoca del regno congiunto di Costante e Costanzo II ,figli di Costantino. In definitiva l' ipotesi qui sostenuta e' che nel 1968 in Libia fu rinvenuto un tesoro di solidi e medaglioni, subito disperso in parte fu recuperato dalle autorita' e in parte fini' sul mercato antiquario , I pezzi piu' importanti risulterebbero dunque facenti parte di una collana unitaria,vero unicum nel panorama archeologico tardoantico. Per I particolari rimando alla fonte: Ante Quem # 6, Tempo e preziosi. Tecniche di datazione per l'oreficeria tardoantica e medievale : I pendenti monetali del tesoro di Sidi bu Zeid:nuovi spunti cronologici sull'impiego dell' opus interassile. Michele Asolati.
    1 punto
  38. Poi si capisce perché molti non approcciano, oggi i giusti riferimenti sono essenziali a dir poco ...
    1 punto
  39. Grande esempio il Pautasso di Aosta ci sono stato ma vorrei ritornare, lo dico sempre ma arriverà la volta buona ...
    1 punto
  40. Heritage World Coin Auctions > Long Beach Signature Sale 3067 Auction date: 6 September 2018 Lot number: 30188 CILICIA. Tarsus. Ca. late 5th century BC. AR stater (19mm, 10.48 gm, 11h). NGC AU 4/5 - 4/5. Ca. 420-410 BC. Satrap on horseback riding left, reins in left hand, flower (?) upward in right, eagle perched left on branch behind, ankh upward below / Archer in kneeling-running stance right, quiver over shoulder, drawing bow; two branches downward above ankh left in left field, Aramaic legend to right, all in dotted square within incuse square. SNG France 2, 213 var. (symbols). SNG Levante -. BMC -. Well-centered on somewhat tight flan for the highly artistic dies. Lustrous surfaces. Estimate: 2000-3000 USD
    1 punto
  41. Io non interverrei meccanicamente... ma nell'acqua distillata sino a Natale ed anche oltre perchè no?
    1 punto
  42. E sì che ricordo, oltre a Nasi c'erano vari soggetti che commerciavano. Tra l'altro ed anche questa è una notiziola, gli inglesi usarono capitani veneziani per il trasporto di schiavi dall'Africa.Tra l'altro i capitani veneziani erano già usi alla tratta: Abbiamo trovato infatti che nel 1685 il Capitano delle Navi disponeva di un fondo di 2000 zecchini per l’acquisto. Anche se la loro presenza è minima.
    1 punto
  43. È un sesterzio comune. Tuttavia, fatto non molto usuale, questo presenta la legenda SIDERIBVS RECEPTA quasi completamente leggibile e ciò costituisce un valore aggiunto. A mio parere, con una notevole delicatezza poetica, questa legenda e la più suggestiva tra quelle di Faustina e anche tra le migliori dell'intera monetazione romana. Da notare Diana con il crescente lunare che con una fiaccola va simbolicamente ad illuminare a Faustina la strada verso l'aldilà. Diana era infatti associata alla luce e quindi definita lucifera.
    1 punto
  44. Ho recuperato un vecchio allegato in cui sono spiegati in parte i vari tipi di contrassegno chopmarked coins.pdf
    1 punto
  45. Ma anno a parte, identificazione a parte, proviamo ad andare oltre , non limitiamoci sempre al solo quanto vale, la moneta e’ bella, affascina, così diciamo tutti, diciamo cosa rappresenta ,per quali occasioni e’ stata coniata, torniamo a fare divulgazione un po’ tutti compreso @mascherato che potrebbe e sa farla meglio di me ...usciamo dal particolare, dagli individualismi e andiamo verso tutti ... Una volta si dicevano fra noi frasi come lo si fa per la numismatica non per noi e ora ? Continuiamo a farlo per la numismatica, basta volerlo ...
    1 punto
  46. 8- Quale lente acquistare? Spesso e volentieri quando è il momento di acquistare una lente di ingrandimento la soluzione più utilizzata è quella di andare sui vari siti web e acquistare quella più conveniente economicamente. Questa scelta porta ad avere, tranne alcune eccezioni, uno strumento che non risolve le problematiche, esposte in precedenza, con il rischio di crearci anche qualche problema alla viste se lo strumento è usato con frequenza. La nostra attività di analisti nel settore diamanti, prima di iniziare lo stesso percorso per le monete, ha sicuramente influito sulle scelte strumentali, ma sugli strumenti è sempre opportuno adottare il detto “chi più spende meglio spende”. Qui di seguito indico marche di lenti professionali, che come tali hanno costi abbastanza elevati, ma sia per la qualità ottica sia per quella costruttiva, sono strumenti che dureranno per tutta la vita, unitamente al alcune lenti più economiche che però hanno dimostrato di essere all’altezza della situazione. Intanto iniziamo a dire che le lenti possono essere costruite sia in cristallo ottico sia in policarbonato ottico. Ambedue i materiali possono essere trattati con i processi antiriflesso. Le lenti in cristallo ottico, generalmente subiscono anche un trattamento antigraffio, cosa che non accade per quelle in policarbonato. Questo fa sì che le prime hanno un costo decisamente più elevato rispetto alle seconde. Due parole sulle lenti di produzione cinese di basso prezzo. Sono realizzate con vetro non ottico, quindi presentano molti difetti, dalle piccole bolle alle tensioni interne, e quindi veramente di scarsa qualità e l’utilizzo a lungo andare può creare qualche problema alla vista. Detto questo diamo un elenco delle lenti di qualità ed i relativi prezzi di mercato: Zeiss D 36 (fig.11): 3X+6X per avere 9X, aplanatica e acromatica 120-150€ Eschenbach 3+6=9 (fig.12): 3X+6X aplanatica e acromatica 190-210€ Bausch & Lomb (fg.13) 5X asferica in policarbonato ottico 20-30€ Bausch & Lomb (fig.14) 4X in cristallo ottico 20-30€ Per le 10X: Bausch & Lomb (fig.15) 10X tripletta aplanatica e acromatica 50-60€ Belomo (fig.16) 10X aplanatica 50-60€ Nikon (fig.17)10X aplanatica 80-90€ Zeiss D40 (fig.18): 10X aplanatica e acromatica 90-120€ Schneider (fig.19): 10X aplanatica e acromatica 180€ Per le cinesi posso consigliare due lenti munite di illuminatore LED, molto comode nei convegni, dove l’illuminazione è sempre problematica; non conoscendo la marca alleghiamo solo le foto. La prima (fig.20-20a) è una 4X diametro 35 mm che permette l’osservazione dell’intera superficie di una moneta anche di grande modulo. L’altra (fig.21) è una 10X di buona qualità con lenti in vetro ottico ed un illuminatore circolare molto utile. Costi: 2-8€ la prima, 30€ la seconda. In questo panorama, non voglio trascurare le lenti di produzione russa degli anni ’70-‘80, che sono manufatti di alta qualità ottica e ancora si possono reperire a prezzi molto contenuti. Qui di seguito alcune foto di questi prodotti (fig.22>26). Conclusioni Credo di aver fornito un quadro abbastanza completo delle caratteristiche degli ingranditori, comunque rimaniamo a disposizione per chi volesse ulteriori approfondimenti sull’argomento, o chi avesse difficoltà di reperimento. Grazie per l’attenzione
    1 punto
  47. Salve a tutti, vorrei sapere se ci sono cataloghi recenti riguardanti solo marenghi, io conosco solo il catalogo di Alberto Varesi ma è l'edizione è stata pubblicata nel 2010-2011. Grazie e saluti.
    1 punto
  48. La crescente tensione nell'Egeo sta allarmando la Grecia, che vuole rafforzare le sue difese. Visto che lo stato delle finanze greche non permette grandi spese militari impreviste è stato fatto un accordo con la Francia per il leasing per 5 anni di 2 fregate tipo FREMM della marina francese, a quanto pare la Languedoc e la Aquitaine (due di quelle che hanno preso parte all'attacco alla Siria). Arrivare a privarsi seppur temporaneamente di due delle loro più moderne unità navali di prima linea è un segno piuttosto chiaro che Macron intende sostenere attivamente la Grecia nel caso la situazione precipiti. E sarebbe bene che com'è loro dovere ed interesse anche gli altri, Italia compresa, facessero la loro parte invece di continuare a grattarsi i gioielli di famiglia davanti a una situazione del genere.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.