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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/13/18 in tutte le aree

  1. @Rex Neap, ecco il rovescio di uno Splendido Tari' del 1858,
    4 punti
  2. Il 9 cavalli, come gli altri nominali inferiori, a differenza del grano e della pubblica, non hanno sigle al rovescio delle cariche in zecca. A questo punto mi chiesi quale, in questi nominali fosse il SEGNO del differente mastro di zecca. Il 90 segna, dopo la breve parentesi della R C sulle monete il cambio del mastro da C e C a A e P per le vicissitudini descritte nel Manuale. Per me..semplice...nel 90 si passa dal conio con torre a lati curvi a quello con lati dritti. L'incisore o chi per esso volle distinguere le monete uscite dalla zecca in diversi tempi e marcare con questa differenziazione dei coni nel 90 quelli del Coppola da quelli del Planelli.. nel 90 abbiamo una coppia diversa giusto perché la carica passo di mano nel mese di giugno del 90. Quindi abbiamo coni del Coppola è coni del Planelli.. Buona notte.
    4 punti
  3. Un giorno, sant’Agostino in riva al mare meditava sul mistero della Trinità, volendolo comprendere con la forza della ragione. S’avvide allora di un bambino che con una conchiglia versava l’acqua del mare in una buca. Incuriosito dall'operazione ripetuta più e più volte, Agostino interrogò il bambino chiedendogli: «Che fai?» La risposta del fanciullo lo sorprese: «Voglio travasare il mare in questa mia buca». Ciò che risulta chiaro è che, a "molti", la marea degli slab non convenga. Posso capire. Ma davvero pensate che sbraitare in ogni topic possa aiutare i vostri interessi? La via per difendervi dalle scatolette, noi collezionisti, l'abbiamo indicata: consiste nel rendere pubbliche e verificabili le perizie in un sito, privato o collegiale, attraverso foto leggibili della moneta esaminata. D'altronde Moruzzi lo fa da tempo. Questo è quanto chiede il mercato. O ci si evolve o ci si estingue...e ci si estingue anche sbraitando. Buon ferragosto.
    3 punti
  4. Omertà !?!?! Ti unisco di seguito la definizione di "omertà" tratto dal vocabolario Treccani: omertà s. f. [variante napol. di umiltà, dalla «società dell’umiltà», nome con cui fu anche indicata la camorra per il fatto che i suoi affiliati dovevano sottostare a un capo e a determinate leggi]. – In origine, la consuetudine vigente nella malavita meridionale (mafia, camorra), detta anche legge del silenzio, per cui si doveva mantenere il silenzio sul nome dell’autore di un delitto affinché questi non fosse colpito dalle leggi dello stato, ma soltanto dalla vendetta dell’offeso. Più genericam., nell’uso odierno, la solidarietà diretta a celare l’identità dell’autore di un reato e, con senso ancora più estens., quella solidarietà che, dettata da interessi pratici o di consorteria (oppure imposta da timore di rappresaglie), consiste nell’astenersi volutamente da accuse, denunce, testimonianze, o anche da qualsiasi giudizio nei confronti di una determinata persona o situazione: tutti sapevano, ma nessuno osò infrangere il muro dell’omertà. Non penso che nessuno si nasconda dietro il dito, chi ha voluto esprimere il proprio parere, l’ha fatto, basta andarsi a leggere i precedenti interventi, certo se non piacciono bisogna farsene una ragione. Ribadisco il mio parere: non si tratta di una moneta, ma di una coniazione privata, assimilabile ad un gettone. Non è certo uno “sbaglio” della zecca, e non è un rarissimo pezzo “originale”; se osservate con attenzione vi sono tutte le “pecche” di una coniazione artigianale, le differenze con il 100 lire, al quale si rapporta, sono moltissime ( e fosse originale non ci sarebbero): al D/ il bordo è irregolare, ad ore 10/13 il bordo è molto spesso, ad ore 17 quasi inesistente; ( classica caratteristica di riconi ed affini) la scritta GIAMPAOLI è quasi illeggibile, gli arabeschi sulla veste, che nell’originale sono ben leggibili, qui sono poco incisi e leggibili; così pure l’orecchio e l’occhio del papa; al R/ anche qui il bordo ha lo stesso problema, inesistente ad ore 16, molto spesso su quasi tutto il resto della circonferenza; l’incisione della scena dell’apertura della porta santa, nell’originale ben definita e leggibile, qui piatta ed evanescente, idem per la scritta. Attendiamo con ansia la risposta, poco probabile, della Biblioteca Apostolica Vaticana, comunque per buona pace di Pippo 78 spero, per conto mio d’aver rotto “questo increscioso muro dell'omertà” e questo “mistero” che mistero non è. Saluti, e buon Ferragosto. TIBERIVS
    3 punti
  5. Buongiorno a tutti,è con grande piacere che posto quella che per me è la moneta che mia ha indotto ad avere un occhio di riguardo per la monetazione di Ferdinando IV di Borbone, precisamente il 9 cavalli del 1790 di conio ibrido, cioè al dritto presenta il busto piccolo come le emissioni degli anni precedenti mentre al rovescio presenta la torre a lati dritti e la data grande come le emissioni degli anni successivi, era un po' che gli davo la caccia, il primo esemplare che avevo visto era passato in un asta ma non mi appuntai quale e quindi non ricordo quale, il secondo esemplare era apparso l'anno scorso sulla baia e poi rimesso in vendita su MA -shop in Germania e subito venduto dopo un mio scritto su altra piattaforma. Come conservazione è inferiore al primo esemplare che avevo visto ma sicuramente migliore del secondo, tutto sommato mi ritengo molto soddisfatto e anche se il nostro caro @Rex Neapè stato un po' strettino come rarità sul suo libro, cosa tra l'altro condivisibile visto che non si sa effettivamente quanti esemplari ci siano in circolazione, ho faticato e non poco per trovarne uno da mettere in collezione...
    2 punti
  6. Ciao a tutti, secondo voi vale la pena tentare di pulirlo?
    2 punti
  7. Buongiorno di recente acquisizione vi mostro questo piccolo nominale in rame che va ad aggiungersi alla mia collezione tipologica della repubblica romana di fine '700. Conio con la due U nella parola Gubbio.... il metallo è ancora fresco ed ha anche una certa bava di conio da un lato...quasi tagliente. che ne pensate? grazie e un saluto marco
    2 punti
  8. Dall'indagine dell' universita' di Urbino emerse che a Cirene erano custoditi altri quattro medaglioni: due rotondi ,uno ottagonale e uno decagonale piu' tre distanziatori a colonnina. Anche la cronologia ,alla luce dei nuovi manufatti e' stata riconsiderata,sulla base dei pendenti precedentemente noti la produzione era datata tra 324 e 326 d.C. Ora invece andrebbe fissata al 346/347-350 d.C. quindi all'epoca del regno congiunto di Costante e Costanzo II ,figli di Costantino. In definitiva l' ipotesi qui sostenuta e' che nel 1968 in Libia fu rinvenuto un tesoro di solidi e medaglioni, subito disperso in parte fu recuperato dalle autorita' e in parte fini' sul mercato antiquario , I pezzi piu' importanti risulterebbero dunque facenti parte di una collana unitaria,vero unicum nel panorama archeologico tardoantico. Per I particolari rimando alla fonte: Ante Quem # 6, Tempo e preziosi. Tecniche di datazione per l'oreficeria tardoantica e medievale : I pendenti monetali del tesoro di Sidi bu Zeid:nuovi spunti cronologici sull'impiego dell' opus interassile. Michele Asolati.
    2 punti
  9. @Spike73 Quella macchiolina rossastra è un affioramento del rame che fa parte della lega d'argento del tondello. Gli affioramenti di rame si posono verificare anche sulle monete d'oro. Non si può fare nulla, bisogna lasciarle stare.
    2 punti
  10. Qui di seguito è un americano pezzo da 5 cents ("nickel") del tipo 1913-1938. Spesso ora chiamato un Indiano Head 5-cent pezzo, ma ai vecchi tempi era quasi sempre un Buffalo nickel. Buffalo nickels—il monetas mio grande‑nonno Tom si riferiva a quando avrebbe detto di la neighbor che era così a buon mercato che avrebbe “spremere un nickel fino a quando il bufalo urlò.” Questa era la storia quando i bambini erano a portata d'orecchio, comunque. Era l'altra estremità del buffalo che la versione adulta si è concentrata su. (E scommetto che questo "spremere un nickel fino a quando il buffalo sh-t" è andato ben oltre la semplice famiglia storia, e era corrente in molte parti del paese durante la cassa-poveri 1930s.) v. --------------------------------------------------- Below is an American 5-cent piece (“nickel”) of the 1913-1938 type. Often now called an Indian Head 5-cent piece, but in the old days it was almost always a Buffalo nickel. Buffalo nickels—the coins my great‑grandfather Tom was referring to when he would tell of the neighbor who was so cheap he would “squeeze a nickel until the buffalo screamed.” That was the story when children were within earshot, anyway. It was the other end of the buffalo that the adult version focused on. (And I’ll bet this “squeeze a nickel until the buffalo sh-t” went far beyond mere family history, and was current in many parts of the country during the cash-poor 1930s.) ? v.
    1 punto
  11. Buongiorno a tutti vi posto una moneta entrata in collezione qualche mese fa... Tre tornesi 1839, modulo in rame che mi piace molto insieme ai 5 e 10 tornesi Aspetto pareri su conservazione, che secondo il mio parere è alta... Buon weekend
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  12. Lo escluderei perché pesa più del 100 e non avrebbe senso
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  13. Molti di voi conosceranno sicuramente I medaglioni aurei costantiniani con multiplo al centro custoditi tra Europa e Stati Uniti, si tratta di cinque pendenti ,due rotondi,due esagonali ,uno ottagonale piu' quattro distanziatori a forma di colonnina apparsi sul mercato antiquario tra il 1970 e il 1994. La provenienza, presunta ,dalla Libia non fu mai accertata,anche la effettiva quantita' dei medaglioni risultava incerta (cui va aggiunta un discreto numero di solidi ) a causa di un articolo poco preciso apparso su una rivista archeologica libica che confuse I pezzi ritrovati e quelli trafugati creando cosi' l'equivoco che fossero ,sia gli uni che gli altri, I medesimi medaglioni. Solo nel 2012 a seguito di un indagine nell'archivio e nel medagliere di Cirene da parte dell'universita' di Urbino si e' potuto ricostruire con una certa approssimazione l'entita' originale del ritrovamento. Di seguito I medaglioni dispersi sul mercato antiquario :
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  14. Risulta non connettersi al forum da dicembre 2016, forse è il caso di contattarlo direttamente tramite il suo sito http://www.moneteimperialiromane.it/contattami/ petronius
    1 punto
  15. Ciao Miroita : io leggo il genitivo plurale di EQUES, non credo c'entri l'erba da te citata…... [AEQUITUM]
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  16. Si purtroppo è un falso slab cinese.. Io ho controllato questo sul sito del veditore incriminato e purtroppo il numero pcgs sembra buono !
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  17. Strana la legenda, in quanto solitamente su queste medagliette si trova S GEORGIUS EQUITUM PATRONUS (S. Giorgio Protettore del Cavalieri) e non EQUISITUM (l'equiseto è un'erba officinale palustre, chiamata in gergo anche coda di cavallo). Classica comunque l'immagine di San Giorgio a cavallo che con la lancia colpisce il drago.
    1 punto
  18. E' normale che Elagabalo o Eliogabalo o semplicemente Antonino sia stato un Imperatore non amato , anzi fortemente odiato a causa della sua mostruosa oscenita' di vita stando ai racconti degli scrittori antichi : Erodiano , Cassio Dione e Elio Lampridio nella Storia Augusta , tutti concordi nel definirlo il piu' infimo degli Imperatori ; Elio Lampridio scrive espressamente che avrebbe fatto a meno di scrivere la sua Vita tanto era imbarazzato nel descriverne le gesta infami .
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  19. Cosa ne pensate di questo Francescone? Era un po' di tempo che lo cercavo e finalmente sono riuscito a prenderlo
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  20. Perfetto, allora ho fatto tutto giusto...grazie Ciccio 86
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  21. Non la conoscevo e non l'ho trovata in alcun catalogo (ma mi manca uno specifico delle monete cantonali). Ho guardato in rete e la trovo indicata come variante rara, ma la cosa lascia il tempo che trova. effettivamente, però...
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  22. Ciao a tutti, confermo che sono disponibili anche in Banca d'Italia in Piazza Cordusio a Milano, sono passato questa mattina e ho preso un rotolino. Curiosità, il rotolino che mi ha dato ha da entrambi i lati visibile il disegno nazionale diciamo della Costituzione, anziché da un lato la faccia dei 2 euro e solo dall'altro il disegno commemorativo. Sono comuni anche queste combinazioni nei rotolini? (è uno dei primi che prendo, di solito li apro e scambio le monete con amici collezionisti, se però può avere qualche interesse potrei optare per tenerlo "chiuso" e andarne a prendere un altro da aprire).
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  23. Buon pomeriggio. Direi proprio di si, lungo ammollo in acqua distillata e poi lavorerei il tondello con stuzzicadenti o con cotton fioc tagliati a metà (usando il bastoncino). Saluti.
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  24. Buongiorno @claudioc47 approfitto di questa discussione per chiedere se anche le macchiette riscontrabili sulla parte interna dei 2 € FDC sono affioramenti di rame ? Essendo una lega di Nichel Ottone (75% rame, 20% zinco, 5% nichel) Se ne è parlato molto nella sezione , varie teorie sono state citate , ma a questo punto probabilmente è svelato l' arcano grazie al parere di un perito gemmologo
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  25. Fai finta che sia il pianeta Marte
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  26. Buongiorno Petronius, in genere chi falsifica prende un originale e "fotocopia" tutto. Se hanno fotocopiato un codice originale, inserendolo nel sito, risulterà corretto. Il problema è che ci saranno decine di monete con lo stesso codice, quindi in questo caso sarebbe utile trovare almeno due slab con lo stesso codice. Ultimamente si sta diffondendo la tecnologia di lettura NFC abbinata ad un chip con codice "rolling", in questo modo quando fai la lettura del chip viene assegnato un numero specifico a caso (come sulle chiavette dell'home banking). In questo modo un falsario non potrà mai replicare un codice o un chip "originale". Cordiali saluti. Silver
    1 punto
  27. 2 anni ? Quindi va bene R2 .. se erano 3 - R3 ah...ahahah... dai scherziamo anche un po'!! C'e tempo per integrare !!
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  28. Le risposte sono state date ma non soddisfano i richiedenti. Si preferisce pensare al mistero e al complotto piuttosto che accettare una semplice verità. O forse la psicopolizia gestisce l'omertà per evitare che tutti sappiano delle poche rarissime monete contenute nel Sacro Graal? Tennison
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  29. Museo Archeologico Regionale "Paolo Orsi" di Siracusa Il medagliere espone migliaia di monete di Siracusa e della Sicilia, partendo dalle classiche per arrivare fino alla dominazione Borbonica nell'800 Cito ZuoloNomisma@ con la sua discussione prorprio su questo museo con foto bellissime
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  30. Ciao. Non mi pare che ci sia "omerta'". "Omertaa'" significa che qualcuno sa la risposta ma non la dice (di solito per il timore delle conseguenze). In questo caso mi sembra che la risposta non sia conosciuta e questo e' il motivo per il quale nessuno l'ha finora riportata. M.
    1 punto
  31. Il vecchio Giulio Carlo Argan... Che nostalgia...
    1 punto
  32. https://www.panorama-numismatico.com/le-patacche-con-la-scrofa-una-ricerca-sulla-loro-origine-e-datazione/ https://www.google.it/amp/s/stefanovannozzi.wordpress.com/2012/09/22/una-moneta-falsa-torna-sempre-a-galla/amp/?source=images
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  33. ciao Alberto...discussione molto molto lunga...trattata su questo furum molto bene da Elledi (colonnello Luppino)...naturalmente trattata nelle sue pubblicazioni numismatiche... Contorno del Primo Tipo...dentelli spaziati e "piani"...contorno del secondo tipo dentellatura del bordo piu' fitta e non piana. E siccome ci sono molte supposizioni in materia credo sia doveroso indicare in perizia le caratteristiche del bordo, se del primo o secondo tipo...
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  34. senza divulgazione da parte di molti la numismatica non avrà futuro. Questo sarà il dilemma nel tempo, mi auguro solo che qualcuno provveda in un futuro prossimo, a far si che ciò avvenga.
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  35. @Spike73 Ti ringrazio per le informazioni. Blaise
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  36. I Tre Tornesi sono i miei preferiti insieme al Tornese e mezzo. Due tipologie ostiche da morire, oltre che difficili da recuperare, a parte il 54 del tornese e mezzo. Iniziamo con i complimenti per l'esemplare e per averlo condiviso, la prima foto evinceva egualmente lo stato del tondello, le prime cose che parlano sono i capelli nella parte centrale, e poi sul rovescio i particolari della corona dell'esergo e del millesimo. E ovvio che le seconde foto diano giustizia alla stessa, esaltando in pompa magna tutti i suoi rilievi e il suo rame. Vorrei ricordare che questo nominale abitualmente lo si trova in mb, e quando va di stralusso in bb.. In questa conservazione non ha bisogno di commenti, esplica chiaramente tutta la sua magnificenza e il suo io.. WiWa i tre Tornesi..
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  37. Si carissimo si vedono gli acini del grappolo.. Ne deriva che la conservazione è buona..e poi è sempre un'804..
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  38. Beh questo era un classico al Liceo sul testo dell'Argan... ci hanno sfinito su questo affresco e la sua simblologia... Bastaaaaaa.......... Però il tondello lo riscatta...
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  39. Grazie mille @claudioc47. Every day is a school day :-)
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  40. Spesso capita nel nostro paese che trovi piccoli centri cittadini con popolazioni che amano la loro identità e riescano a creare esposizioni e musei, che neanche grandi città sono riuscite ad avere, spesso giovani motivati, gente attaccata alla storia e alla tradizione riescono con minor burocrazia e aiuti privati locali a realizzare esempi museali eccellenti. Quando vidi in Sardegna l'esposizione di Ozieri della quale parlai anche qui, da milanese, mi sentii umiliato, con Ambrosiana si e' provveduto in parte a colmare un gap incredibile col resto del paese e con tanti ambiti internazionali, certo ci vorrebbe più attenzione e sensibilità verso questo Dio minore che per molte città e' la moneta e in fondo anche per la divulgazione verso la collettività, senza divulgazione da parte di molti la numismatica non avrà futuro.
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  41. Vero. Bisognerebbe periziare SOLO quello che si pensa di conoscere meglio e sono in diversi che si comportano così. Concordo quindi sul fatto che periti che periziano ogni tipo di moneta siano da prendere con le molle. Ciò non toglie che ce ne possano essere.
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  42. Non riesco a capire la rarità di questa, qualcuno ha idea? Taglio: 5 cent Nazione: Belgio Anno: 2017 Tiratura: ? Conservazione: MB Località: Catania
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  43. Medaglia devozionale cuoriforme domenicana, bronzo/ottone, prima metà del XVII sec., probabile produzione romana.- D/ La Madonna del Rosario con Gesù Bambino (ambedue reggono la corona del rosario, poco visibili per l'usura).- R/ S. Domenico di Guzman con giglio e libro(regola) ,fondatore dell'Ordine dei Predicatori ( Domenicani). Ciao Borgho
    1 punto
  44. Per gli appassionati della materia, segnalo un interessante volume di Paolo Policchi edito dalla NPVpublishing dal titolo "le Medaglie Reggimentali della Grande Guerra - I Reggimenti di Cavalleria - Le Grandi Unità del Regio Esercito. L'Autore prende in esame le Medaglie emesse dai 30 Reggimenti di Cavalleria facenti parte dell'Esercito e quelle delle GRANDI UNITA' : Comando Supremo, otto Armate e l'Armata d'Oriente. Per ogni medaglia, una scheda con le foto del verso e del recto e altri dati.
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  45. Però una domanda mi sorge spontanea: questo tipo di moneta è comunissima, ancor più in questa qualità (BB) e si trova con grande facilità in Italia a 15 Euro. Mi chiedo quindi il senso di doverla cercare da un venditore in Canada (con tutto ciò che ne consegue a livello di costi di spedizione e di dogana) e per di più al demenziale prezzo di 50 Euro. Mi sembra quindi che in questo caso quello dell'originalità sia davvero l'ultimo dei problemi....
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  46. Salve , anche se questo prologo e' fuori post , e' pero' collegato alla battaglia navale delle isole Egadi , anzi lo precede all' anno 260 a.C. dopo appena 4 anni dall' inizio della prima guerra punica ; parlo della prima vittoria navale dei Romani a Milazzo ottenuta tramite la prima Arma Segreta della storia , il Corvo , ideata dal Console romano Caio Duilio . Dopo l' invasione della Sicilia da parte dei Romani , Cartagine con la sua potente ed esperta flotta manteneva il controllo delle rotte di navigazione ; Roma , che per i commerci e i rifornimenti si era limitata ad affidarsi alle marinerie greche ed etrusche , non poteva proteggere le navi non avendo una marina militare . Per spezzare questo divario bellico con Cartagine , Roma dovette iniziare la costruzione di una sua flotta militare . Nel 260 a.C. le prime navi romane erano pronte e furono inviate verso la Sicilia ; erano solo 17 navi al comando del console Gneo Cornelio Scipione Asina , subito furono attaccate da venti navi cartaginesi nel porto di Lipari . La battaglia delle Isole Lipari vide il Console Scipione catturato e il comandante della flottiglia punica Boode tornò a Palermo dal comandante delle forze cartaginesi in Sicilia , Annibale di Giscone soddisfatto della facile vittoria navale . La prima battaglia navale combattuta fra Romani e Cartaginesi aveva visto Roma pagare lo scotto dell' inesperienza nel settore navale militare . Cartagine sapeva di essere di un livello assolutamente superiore derivante da secoli di attivita' marinara . Rimasti senza un console , i Romani inviarono messaggi all' altro Console , Gaio Duilio , che comandava le forze terrestri . Nel frattempo cominciò la preparazione della flotta per sostenere l' attacco di quella cartaginese che si sapeva essere in movimento ; i Romani resisi rapidamente conto dell' inferiorità operativa nelle manovre navali e nella guerra per mare in generale , elaborarono quella che oggi si sarebbe definita una '"arma segreta" , il Corvo . La vera natura di tale strumento è ancora in discussione fra gli storici . Secondo lo storico greco Polibio , che scriveva circa un secolo più tardi quindi molto vicino ai fatti , il Corvo era costituito da un "palo cilindrico posto a prua della nave , avente una lunghezza di quattro orgyie e un diametro di tre palmi". Qui veniva inchiodata una scala a tavole trasversali larga quattro piedi e lunga sei orgyie . La scala aveva ai lati un parapetto alto fino al ginocchio. Sulla punta era installato una sorta di pestello di ferro appuntito con un anello in cima, sicché l'insieme sembrava del tutto simile ai macchinari per la preparazione del pane" . Una corda attaccata all'anello permetteva di sollevare il corvo che, se lasciato cadere, si piantava sul tavolato della nave avversaria rendendo impossibile la separazione delle navi. In pratica il Corvo era una passerella che fissata alla nave avversaria , permetteva a soldati abituati a combattere sulla terraferma di passare da una nave all' altra senza evoluzioni sulle funi e quindi di combattere come erano addestrati a fare . Se le navi restavano accostate ai fianchi l'abbordaggio era generale , se invece si attaccava la prua , il Corvo permetteva l' attacco dei fanti su due file . I primi assaltatori riparavano loro stessi e i compagni tenendo gli scudi davanti a loro , quelli che seguivano , sempre con gli scudi , proteggevano i fianchi . Le truppe cartaginesi stavano saccheggiando la zona attorno a Milazzo ; Gaio Duilio diresse la flotta romana verso la città e Annibale di Giscone , informato di questo spostamento del teatro delle operazioni , salpò da Palermo al comando di una flotta di 130 navi e certo della vittoria a seguito della battaglia di Lipari , incrociò la flotta nemica romana nel golfo di Milazzo . I Cartaginesi , vedendo i Corvi sulle tolde delle navi nemiche : « ...restarono incerti , stupiti dal modo in cui gli attrezzi erano congegnati ; tuttavia , avendo una pessima opinione navale dei nemici , quelli che navigavano davanti a tutti si gettarono audacemente all'attacco. » Il Corvo si rivelò decisivo per le sorti della battaglia : le navi immobilizzate tra di loro permisero ai Romani di scontrarsi sui ponti delle navi e la battaglia da navale divenne simile a una terrestre , un genere di scontro in cui i Romani si erano distinti nei secoli . I Cartaginesi , sbalorditi furono in parte massacrati e in parte si arresero . 30 navi , le prime che erano entrate in battaglia furono catturate e con queste anche la nave di Annibale che però riuscì a sfuggire alla cattura su una scialuppa , per essere poi giustiziato dal Senato cartaginese per la sconfitta . Il resto della flotta punica cercò di manovrare per evitare l'aggancio dei corvi , tentando di trarre vantaggio dalla migliore qualità delle navi ed esperienza degli equipaggi : « Confidando nella loro velocità speravano di portare gli assalti a colpo sicuro , gli uni dai fianchi , gli altri da poppa. » I Corvi però , essendo imperniati verticalmente , potevano essere diretti quasi in ogni direzione e le navi cartaginesi finivano regolarmente immobilizzate , assaltate e catturate . Alla fine cinquanta navi puniche restarono nelle mani dei Romani e le altre , virarono di bordo e fuggirono . La battaglia di Milazzo aveva segnato l' ingresso navale di Roma nel Mediterraneo . Un fatto rimane oscuro , sebbene questa arma si rivelo' fatale per la marina Cartaginese , dopo questa battaglia navale di Milazzo non si senti piu' parlare dei Corvi montati sulle navi romane ; qualche storico mise anche in dubbio la reale esistenza di questa arma , ma cio' non puo' essere in dubbio sia per la testimonianza di Polibio , sia perché fu eretta una colonna a Caio Duilio nel Foro romano a ricordo della prima vittoria navale romana ; la base della colonna venne rifatta all' epoca di Augusto , copiando esattamente l' antica iscrizione . Dispersa la colonna , la base venne rinvenuta nel XVI secolo presso l'arco di Settimio Severo , nella collocazione originaria . Oggi si trova nel Museo Nuovo Capitolino , mentre la Colonna essendosi persa nei secoli , ne e' stata realizzata una ipotetica ricostruzione .
    1 punto
  47. La vittoria navale dei Romani alle isole Egadi decise le sorti della lunga prima guerra punica e fu schiacciante . Il fatto che si siano trovati molti rostri romani e uno solo punico e' dovuto al fatto che la flotta cartaginese era composta in massima parte da navi onorarie che trasportavano aiuti ad Amilcare assediato in Sicilia , scortate da navi da battaglia di cui non tutte avevano i rostri in metallo . Per quanto riguarda gli elmi non saprei dirti con certezza il perché di questa maggioranza romana , ma penso che cio' era dovuto al fatto che mentre i Romani erano tutti cittadini romani quindi erano provvisti di uniformi militari uguali secondo i reparti di appartenenza , al contrario i Cartaginesi essendo in massima parte composti da mercenari e pochi da cittadini di Cartagine , i primi usavano armature personali secondo gli usi di appartenenza etnica con elmi forse non in metallo o non li usavano affatto . Per una completa visione della battaglia delle Egadi che defini' la supremazia romana su Cartagine anche in mare , tanto e' che nella seconda guerra punica non ci furono praticamente battaglie navali ma solo di terra , leggere questo completo ed esaustivo articolo : http://www.academia.edu/1276657/La_battaglia_delle_Egadi._A_proposito_di_ritrovamenti_recenti Sotto il repubblicano Tempio di Giuturna eretto a Roma nell' attuale Largo di Torre Argentina , da Lutazio Catulo il vincitore della battaglia delle Egadi , un rostro di nave romana recuperato alle Egadi ed elmi romani recuperati alle Egadi
    1 punto
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