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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/11/18 in tutte le aree
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Cosa ne pensate di questo Francescone? Era un po' di tempo che lo cercavo e finalmente sono riuscito a prenderlo4 punti
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Riposto le foto già condivise tempo fa, nella stessa discussione. Il vero e il falso d'epoca del Tarí 1858.3 punti
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Oh non c'è di ke è solo un piccolo passaggio che ampia la tua conoscenza e quella di molti amanti delle veneziane. Giovanni Gorini scrive" Singolari e poco noti i ritrovamenti in Africa Continentale: a Mashowland ex Congo Belga oggi Zaire un ripostiglio di monete veneziane del Doge Alvise Mocenigo (1570-1577) depositato al British Museum (RBN 1899 p. 120 RBN 1923 p. 15) mentre altre monete veneziane a Mombo e Zimbabwe, sempre nella medesime regioni e testimoniano una penetrazione lungo lo Zambesi. Altri ritrovamenti sempre di zecchini veneziani del secolo XVII si ebbero nella metà del secolo scorso a Pondoland (RBN 1927 p.76). Oltre a ciò leggendo Ives e Grierson sappiamo che Alfonso V di Portogallo stabilendo nel 1457 il nuovo Cruzado con la guinea d'oro che i portoghesi usavano durante l'esplorazione delle coste dell'Africa dell'ovest legava queste monete al peso ed al fine del ducato. (Texeira de Aragao Descripcao general das monedas de Portugal Lisbon 1874) L'influenza si ebbe anche sulle monete spagnole dove in seguito alla riforma del 1497 le monete d'oro dovevano essere 23 3/4 carati e 65 pezzi al marco. Ti basta per aggiornare la cartina?3 punti
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@ferdinandoII, gli ultimi due anni ( 1858 e 1859 ) per i Tarí, mi sembra non abbiano varianti riportate. Potresti controllare? La mia impressione è che i punzoni del Tarí del 1858 lavorarono pochissimo e che vennero (modificandone l'ultima cifra della data in 9) usati per la coniazione del Tarí del 1859. Avendo in Collezione entrambe le monete e confrontando i rovesci......trovo molti punti in comune!2 punti
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Ovviamente il mio è bel falso d'epoca tu non avevi specificato se buono o meno..? Comunque quello buono mi manca... Si deve essere rarino veramente..2 punti
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Buonasera a tutti, e' andata in onda la puntata di Superquark che conteneva al suo interno un breve servizio sulla necropoli longobarda di Gambolo'; alcune precisazioni : le immagini di battaglia si riferiscono al periodo celtico,non e' che centrino molto,attenzione le cinture riprodotte a seguito delle immagini degli scavi non sono pertinenti ma appartenenti alla necropoli di S. Albano Stura ed esposte nella mostra di Pavia ora a S.Pietroburgo,I reperti di Gambolo' sono quelli mostrati in fondo al video , nella fattispecie quelli in corso di restauro,molto interessante e' la mappa della necropoli con legenda ,parziale, ma ci da un'idea dei reperti acquisiti dagli archeologi. Comunque un plauso al programma per la sua azione divulgativa.2 punti
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The New York Sale Auction xxvii, lot 23, date 4/01/2012 The Prospero Collection of Ancient Greek Coins. ITALY. Calabria , Tarentum (c.344-338 B.C.), Gold Stater, 8.56g,. Head of Hera facing to right, her curling hair held in a stephane decorated with palmettes, a diaphanous veil is visible on both sides of her neck, small E behind, a small dolphin swimming downwards and TAPA before. Rev. TAPANTINΩN , Taras standing to right, raising his hands in supplication towards Poseidon, seated to left on a stool, wearing a himation over his lower limbs and holding a trident, K beneath stool, a star and ├ on right (E.S.G. Robinson, Ancient Greek Coins in the possession of William Harrison Woodward (privately printed, Oxford, 1928), no. 4 (this coin); Vlasto 1 (these dies); Vlasto, ‘Les monnaies d’or de Tarente’, JIAN II, 1899, p. 306, I; A.J. Evans, ‘The Artistic Engravers of Terina and the Signature of Evaenetos on its later Didrachm Dies’, NC 1912, p. 45; Head, BM Principal Coins, pl. 25, 7 (these dies); HN Italy 901 (these dies); Kraay - Hirmer pl. 109, 315, and colour plate X). Two small insignificant nicks on the obverse and one on the reverse edge, extremely fine and very rare, a superb example and one of the most beautiful designs to appear on an ancient Greek gold coin. This coin published in ‘Ancient Greek Coins in the possession of William Harrison Woodward’, E.S.G. Robinson (1928), p. 2, 4, illustrated on pl. I. Ex Sir Arthur J. Evans Collection Ex William Harrison Woodward Collection Ex Reverend Arnold Mallinson Collection, Spink Auction 39, London, 6 December 1984, lot 36 The obverse of this coin bears a very delicately engraved head of Hera, the wife of Zeus. On the reverse appears ‘K’, probably the initial of the artist responsible for the types of this beautiful coin. It is possible that this is the same artist who engraved beautiful dies, signed ‘Kal’, at Herakleia (see lot 46 for an example). The fascinating reverse type of the above coin has been given various historical interpretations, associating it with an appeal made by Tarentum around this time for aid to help control increasing pressure from the surrounding tribes of Lucanians and Messapians. Taras is shown appealing to his father Poseidon, and the parent city of Tarentum was Sparta, to whom they did appeal for help at this time. An alternative historical association could be the campaign of intervention by Alexander of Epirus, the uncle of Alexander the Great, undertaken after the Spartan one. Whatever the inspiration for the reverse type, the whole scene is a composition of great complexity and detail, and has been beautifully and finely engraved. The arrangement of the figures gives the viewer a genuine sense of realism and movement. Taras appears almost desperate in his appeal and Poseidon, gazing down upon Taras, is rendered with gentle and sympathetic body-language. This superb coin is a very interesting example of a mythological type that perhaps reflects the current historical events at the time of issue. US$ 70,000 ILLUSTRAZIONE: POSEIDONE, APOLLO E ARTEMIDE SEDUTI, FREGIO IN MARMO PENTELICO DEL PARTENONE, OPERA DI FIDIA2 punti
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Buonasera a tutti. Su ispirazione di un topic che ho visto di recente in un'altra sezione del forum lamoneta.it, ho pensato che si potesse aprire una discussione simile sul costo della vita nel Regno di Napoli: quanto costava mantenere un manipolo di soldati, quanto costavano mucche e buoi, quanto serviva per riparare una casa o comprare un terreno, ecc... Trovo particolarmente interessante contestualizzare le monete che oggi collezioniamo in quella che era la vita di tutti i giorni dei nostri antenati. Personalmente, nel corso degli anni, ho accumulato appunti su appunti (dal XVI al XIX secolo) e mi piacerebbe condividere e sentire pareri. L'argomento non è prettamente numismatico, ma è comunque affine. Se la cosa può interessarvi, accetto suggerimenti e consigli. Salute.1 punto
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Nell’esaminare una moneta gli appassionati ed i professionisti del settore hanno un grande alleato l’INGRANDITORE. L’idea di creare un post su questo argomento è nata ascoltando alcuni commenti di collezionisti, quasi tutti riguardanti il potere di ingrandimento della lente usata, del tipo “la mia ingrandisce 30 volte!”, dicitura che si trova spesso sulle confezioni di lenti di produzione cinese o sul supporto che contiene la lente stessa, con l’obbiettivo di chiarire le idee su tale argomento. Ho volutamente usato il termine generico INGRANDITORE per indicare uno strumento che permetta l’ingrandimento dell’immagine di una moneta, in quanto abbiamo a nostra disposizione diversi tipi di questo strumento dai più semplici a quelli complessi. Il post sarà articolato in più parti (per una questione di peso delle immagini) e nel seguente modo: 1. I tipi di lenti 2. Le aberrazioni 3. Lenti semplici e composte 4. Luminosità della lente - Trattamento antiriflesso 5. Il potere d’ingrandimento 6. Il microscopio 7. Quale tipo di ingranditore usare in numismatica? 8. Quale lente acquistare? 1- I tipi di lenti Le tipologie di lenti ottiche sono due: divergenti o negative convergenti o positive. Le lenti negative rimpiccoliscono l’immagine e quindi per le nostre finalità si utilizzano le lenti positive. Le tipologie di lenti positive sono tre (fig. 1): · piano convessa (presenta un lato piano ed uno convesso); · convessa (presenta i due lati convessi, con diverse curvature, detta “asferica”); · biconvessa (presenta i due lati convessi, con una stessa curvatura). 2- Le aberrazioni Tutte le immagini che passano da un mezzo ottico meno denso (aria) ad un mezzo ottico più denso (vetro ottico, policarbonato ottico) subiscono delle alterazioni sia per quanto concerne la planarità dell’immagine, sia per quanto riguarda i colori -frange di colore ai bordi- (aberrazioni cromatiche). Se utilizzate una lente piano convessa per osservare un foglio a quadretti, potrete notare che l’immagine si presenta con i lati dei quadretti concavi (aberrazione a cuscino), mentre se utilizzate una lente convessa, i lati si presentano concavi (aberrazione a barilotto) -fig. 2-. Per evitare, parzialmente, queste alterazioni di planarità dell’immagine si deve utilizzare una lente, biconvessa, che, come abbiamo visto, presenta due diverse curvature dei suoi lati, detta “asferica”. 3- Lenti semplici e lenti complesse Le aberrazioni prese in esame nel punto precedente riguardano le lenti semplici (lente singola) ed allora per eliminare completamente queste alterazioni dell’immagine vengono realizzate le così dette “lenti complesse”. Le lenti complesse sono realizzate tramite l’accoppiamento di due lenti positive, generalmente due lenti piano convesse o due lenti biconvesse. (fig.3) fig.3 Queste lenti, dette “doppiette”, risolvono il problema della planarità, e vengono definite “aplanatiche”, ma non risolvono le aberrazioni cromatiche. Per eliminare queste ultime, è necessario interporre tra due lenti positive, una lente negativa, costituendo una “tripletta”, definita “aplanatica e acromatica”. (fig. 4). fig. 4 In commercio si trovano svariati tipi di lenti complesse, anche alcune che permettono di ottenere diverse tipologie di ingrandimento (fig. 5-5a). 4- Luminosità di una lente complessa - Trattamento antiriflesso L’assemblaggio di più lenti migliora la qualità dell’immagine dal punto di vista di planarità e cromaticità, ma diminuisce più o meno sensibilmente la luminosità della lente. La luminosità della lente è determinata dalla quantità di raggi luminosi che attraversano il complesso ottico ed è un fattore da valutare in funzione del suo utilizzo. Per ovviare a questo inconveniente i costruttori di lenti complesse, per alcuni prodotti, utilizzano dei trattamenti antiriflesso che fanno sì che possano passare il maggior numero di raggi luminosi possibili (fig. 6). Questo trattamento, che può essere “mono strato” o “multi strato” si può riconoscere osservando le lenti che presentano una leggera tonalità violetta (figg. 7-7a). Ovviamente le lenti che presentano queste caratteristiche hanno un costo decisamente superiore a quelle non trattate.1 punto
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A questo punto getto un po' di benzina sul fuoco (o di acqua marina sui rostra, per restare in tema): secondo me l'introduzione della Giano / Prora nella sua versione più pesante risale agli anni a ridosso della battaglia di Mylae e va quindi datata verso il 260 a.C. Bene, ho ufficialmente fatto outing riguardo la mia posizione sulle cronologie ?1 punto
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Pietro Ziani sembra buono, manca però il rovescio. Una bolla come questa è la prima volta che la vedo e mi crea non poche perplessità. Vorrei anche ricordarvi una regola aurea insegnatami da un grande numismatico: si guarda le monete lasciando da parte le storie... Arka1 punto
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Vediamo di dire qualcosa di più su questo grosso da 5 soldi dove nella iconografia ci sono anche motivazioni politiche. Siamo infatti nel periodo di reggenza di Ludovico Maria Sforza per il giovane nipote Gian Galeazzo Maria Sforza . Non potendo di fatto Ludovico prendersi tutta la scena sulla moneta ancora, opta in questo specifico periodo storico, sul simbolo milanese dell’identita’ che e’ Sant’Ambrogio. Ludovico lascia il potere di rappresentare Milano al Santo , simbolo indiscusso cittadino, il suo tempo deve ancora venire e verrà ...1 punto
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Buon pomeriggio! Ma che bella discussione si sta creando .... giusto il tempo di farmi qualche giorno in Val Brembana e voi fate i fuochi d'artificio bravissimi, io potrò seguirvi a "pizzichi e bocconi", stante il fatto che sono un pendolare delle ferie .... comunque sia, alla via così! Bene hai fatto @Malikalkamilad includere il Regno di Aragona, d'atra parte il passo citato al post 26 è inequivocabile. Riguardo alla presenza di ducati (e poi zecchini) nell'Africa subsahariana (ottime le indicazioni di Fabrizio), l'ho sempre considerata quale logica conseguenza della presenza delle carovane che dal Centro Africa si diramavano verso il Corno d'Africa e verso il Mediterraneo ed il Medioriente e viceversa. Magari i ducati non venivano considerati come valuta (almeno non principalmente); certamente potevano essere considerati come merce/oro; dalla loro presenza non casuale in quelle rotte, alla loro imitazione/contraffazione, il passo è breve; fosse anche per l'usanza di cucirli sui capi di abbigliamento! Portogallo ... non la sapevo! Sapevo della Spagna (pag. 5): http://numismatica-italiana.lamoneta.it/docs/ducato-veneziano.pdf però, siamo di fronte a due paesi confinanti, con aree commerciali in parte coincidenti e la cosa non mi stupisce. Bravi tutti .... continuerò a leggervi appena posso. saluti luciano1 punto
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Piuttosto regalali a qualche giovanissimo..chissà mai si avvicini al mondo della passione..1 punto
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Molto bella,metterei un quasi spl,per la faccina che soffia sullo stemma,che si vede un po' usurata, saluti Aldo.1 punto
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Il prezzo adeguato in assoluto secondo me non esiste: ognuno ha il suo e dipende da molti fattori. Per esempio, se io fossi un collezionista di Traiano e mi mancasse questo raro sesterzio, potrei pensare di pagarlo anche più della stima dichiarata dalla casa d'aste, magari come tappabuchi in attesa di trovarne uno migliore. Cosa che ovviamente un generico raccoglitore di monete si guarderebbe bene dal fare.1 punto
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Adesso con al sterlina malconcia, i primi rincari, multinazionali che iniziano a traslocare, qualcuno nello UK sta aprendo gli occhi e a ripensarci: https://it.sputniknews.com/politica/201808116353305-inglesi-vogliono-nuovo-referendum/ Ma la domanda è un altra: li vogliamo ancora ? poi alle stesse condizioni? oppure se vogliono restare dovranno adeguarsi alle esigenze comunitarie? Si dovrebbe indire un referendum europeo se li vogliamo ancora (naturalmente non si può fare con le attuali normative, però un ripensamento alla loro seppur remota permanenza nella comunità si dovrebbe fare).1 punto
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Il rovescio, molto meglio del dritto; il dritto ha qualche seghetto....la testa c'e tutta però. Tieni conto che i 3 Tornesi sono ostici da trovare perfetti. Sembrano 2 monete diverse da queste foto.1 punto
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Per i bilancini ed i calibri, vedrò se riuscirò a realizzare un post simile.1 punto
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Oppure sono i proprietari di una miniera di rame ......o anche possono aver acquistato tanti cavi di rame rubati e per non farli rintracciare hanno deciso di trasformarli in monete .....1 punto
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Ciao a tutti, se vi trovate a passare per Caserta, abbiamo una meravigliosa rappresentazione del mito di Diana ed Atteone..nella Reggia borbonica naturalmente1 punto
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Purtroppo il Tarì del 1858 nella mia raccolta ancora latita... Questo è quello presente nel mio archivio. La conservazione è quella che è... ma sembrerebbe lo stesso conio...1 punto
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La magnificenza del pezzo è indiscutibile, sono combattuto fra Era e Poseidone, che incisore...1 punto
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Infatti essendo sorella non potevo non fare anche lei è la sua stupenda monetazione..?1 punto
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Entrambe buone scelte....soprattutto quella del Vaticano mi interesserebbe non poco!!!1 punto
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Oh mamma mia! Non mi dire che c'è veramente da aggiungere l'Africa subsahariana che butto via tutto, libri e monete, e mi metto a seguire le corse dei cavalli! ? A parte tutto, grazie mille per la disponibilità che stai dimostrando (e grazie anche a @Bassi22) Buona serata!1 punto
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Confermo anche io. Mi è arrivato il 2 euro PROOF della richiesta supplementare. Come già hanno riferito altri utenti, devo dire che non ci sono paragoni con la FDC. Veramente spettacolare.1 punto
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Speciale Estate __________________________________________________________________________________________________________ _______________ ___________________Salve, con il vostro aiuto vorrei conoscere il valore di 5 monete in mio possesso. ___________________Al momento mi trovo in vacanza a Cuba e questa è l'unica foto che riesco ad allegare. __________________________________________________________________________________________________________ Sono per caso 5 granelli di sabbia delle spiagge di Cuba? ingrandisci please! __________________________________________________________________________________________________________ Ma ti interessa solo il valore? Non pensi al messaggio storico/culturale che hanno? __________________________________________________________________________________________________________ ____ _______________________________ Storia? a me interessa sapere il loro valore per spenderli! __________________________________________________________________________________________________________ Sono 5 monete da un peso tutt'ora circolanti e pari a circa quattro euro. __________________________________________________________________________________________________________ ________________ _____________________________Ed aggiungendo quel valore storico/culturale potremmo arrivare a 10 euro? _____________________________E' giusto quello che mi serve per questa birra cubana __________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________1 punto
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Tuttavia il discorso di nicchia vale fino ad un certo punto, poiché tutti gli esemplari disponibili scompaiono in un batter d'occhio e vengono spesso proposti ed assorbiti in ambiti internazionali. Credo ci sia una grande domanda latente per questi tondelli. Secondo me andrebbe fatto un aggiornamento generale del grado di rarità della monetazione sarda in base a parametri obiettivi assolutamente non sardocentrici.1 punto
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Con 1.725 euro dovresti avere 132 cofanetti di questi1 punto
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Nero. AD 54-68. Æ Sestertius (36mm, 28.73 g, 6h). Lugdunum (Lyon) mint. Struck circa AD 65. NERO CLAVD CAESAR AVG GER P M TR [P I]MP P P, laureate head right / AVGV STI above, S C flanking PORT OST below, Port of Ostia: seven ships within the harbor; at the top is a pharus surmounted by a statue of Neptune; below is a reclining figure of Tiber, holding a rudder and dolphin; to left, crescent-shaped pier with portico, terminating with figure sacrificing at altar and with building; to right, crescent-shaped row of breakwaters or slips. RIC I 440 var. (position of S C on the reverse); Lyon 110 var. (same); WCN 420 var. (same); BMCRE 323 var. (same). Good VF, red and brown patina with traces of dark green, minor smoothing on obverse. Excellent reverse. Ex Clarence & Helen Zaar Maritime Collection (Classical Numismatic Group 87, 18 May 2011), lot 967. While Julius Caesar recognized the value of expanding Rome's port facilities at Ostia, it was Claudius who began actual building in AD 42. As part of the construction, one of Caligula's pleasure galleys was scuttled and filled with cement; above it was constructed a lighthouse surmounted by a statue of Neptune. Although the actual date of completion is not certain, it must have occurred shortly before this sestertius was minted. A further expansion of the facilities was required under Trajan and Hadrian. By the fourth century, however, the port's importance began to diminish as a result of silting. Soon the region became a breeding ground for malaria and was abandoned. ILLUSTRAZIONE: IL PORTO DI CLAUDIO A OSTIA (GALLERIA DELLE CARTE GEOGRAFICHE, VATICANO)1 punto
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Se ricordo .. il rovescio, dovrebbe essere Magliocca manca... ricordami !! dato che qui non c'è rv. Se fosse quello anche R4...Ma dovrò inserirlo nel futuro.1 punto
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Se può esserti utile, trovi due link che trattano, all'interno del loro obiettivo specifico, alcuni aspetti del commercio che potrebbero fornirti qualche spunto considerato il nesso che lega commercio, mercanti, monete. un saluto. Paolo http://www.unive.it/media/allegato/DIP/Economia/Note_di_lavoro_sc_economiche/NL2006/NL_DSE_Cecchini_18_06.pdf Questo tratta delle "fiere di Cambio" e dello sviluppo della finanza a vantaggio degli scambi commerciali. Indirettamente sono richiamate alcune dinamiche commerciali dei mercanti veneziani. Ce n'è una, che riporto, da cui si possono desumere alcuni sfumature che senz'altro hanno condizionate dinamiche di "zecca" e utilizzo delle monete..................Il successo delle fiere piacentine si fondava sull’abilità dimostrata dai banchieri genovesi nel commutare i loro crediti in argento spagnolo in strumenti finanziari espressi in oro, forniti da mercanti toscani, lombardi e soprattutto da mercanti veneziani, in costante fame d’argento; bisogna infatti ricordare che la città (Venezia) fungeva come uno dei più importanti centri di ridistribuzione d’argento verso il Levante, dove invece si poteva ottenere in cambio oro ad un tasso molto favorevole..... http://www.ateneo.brescia.it/controlpanel/uploads/altre-pubblicazioni/A-II-10 Pegrari.pdf In questo lavoro, dedicato alla città di Brescia ed alcune famiglie della città, ci sono diversi spunti che potrebbero darti qualche aiuto in merito all'area di interesse di alcuni commerci; te ne riporto uno particolare.................. Un’analisi delle 68 procure rogate per la famiglia Polini tra il 1565 e il 1600 dal notaio Narciso Irma coinvolto anch’egli assieme ad Ottavio nella proposta fatta alla capitale per l’acquisto di 2.000 moggia di sale destinato alla Valtrompia e alla Valsabbia, restituisce un’idea dell’ampiezza di movimento mercantile e finanziario svolto dai Polini in questi anni. Escludendo le procure fatte su Brescia o sul Bresciano, nella maggior parte dei casi si fa riferimento ad operazioni da svolgersi su Venezia (14), Milano (11), Bergamo (6), Verona (5), il Trentino, la Svizzera e la Germania (5), le fiere di Bolzano, Bisenzone-Piacenza e Lione (3). I Polini vengono invece nominati procuratori in 11 atti da mercanti di Brescia, Salò, Milano e Parigi. ......1 punto
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Io penso che la grida avesse valore numismatico, soprattutto per la possibilità di trarre ispirazione dalle incisioni presenti sulle monete antiche! Lo deduco dal fatto che fossero ricercate anche monete in rame o bronzo, che evidentemente non avevano un interesse economico per la zecca (un vecchio pentolone di rame sfondato pesava come migliaia di monete...)1 punto
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Qualche anno dopo se il rinvenimento fosse stato fatto nel nostro meridione le cose sarebbero andate diversamente: ... preterea vole ordena et commanda la prefata Maiesta che omne persona de qualsevoglia Stato grado et condetione se scia la quale dalla publicatione del presente banno in antea per qualsevoglia via et modo trovarà in quisto iamdicto regno medaglie d’auro de argento over de rame od altro metallo quelle non le debia desfare ne fundere ne occultare, ma per servitio della Maiesta predicta le debia conservare diligentemente, et subito dare notitia et revelarle alla sua Maiesta et per sua parte alli officiali delle provincie terre et lochi dove se trovarando dicte medaglie quali officiali vole la prefata Majesta per sua parte doneno ad uso delli decti inventurj de esse medaglie al nobile et fidele dilecto suo Hieronimo Liparolo mercatore dello argento et scultore delle stampe della nostra zeccha ouero ad suo substituto quale darra delle dicte medaglie preczo iusto et convenevole per parte de epsa Maiesta et chi farra lo contrario et la dicta Maiesta ne hauera per altra via notitia che alcuna persona del decto regno hauerra trovate o saperra chi agia trovato dicte medaglie vole la prefata Majesta che incorra in la pena supradicta applicando similemente ad la regia corte et chi per altra via farra notitia ad epsa Maiesta de dicti laboratutj et vendituri de argento et inventurj de medaglie ut supra vole ne habia et conseque la quarta parte de tucto quello che per sua delatione sarra acquistato Justamente ad epsa corte tenendo sempre dicta parte et l’altra sempre occulta. Datum in civita Sarni die vij maij 1470 Rex Ferdinandus Ora la domanda che ci si pone è se l'interesse sia prettamente numismatico o più probabilmente economico. Cioè se gli eventuali ritrovamenti andavano ad arricchire una raccolta di monete o servivano per fornire metallo da utilizzare in zecca. A me piace pensare che il sovrano abbia continuato la passione di suo padre Alfonso d'Aragona, collezionista di monete.1 punto
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Hi Antonio, yes you are right, this is a Kushan Empire coin probably minted by Huvishka (c. 160 – c. 190), but I am not very sure...1 punto
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Ciao Claudio. Complimenti per l'intervento, davvero interessante. Ne approfitto per porTi una domanda non propriamente attinente la numismatica. Ho letto sopra che nel grading dei diamanti è internazionalmente previsto che si usino ottiche da 10X. Ciò vale anche per il grading di pietre preziose (smeraldi, rubini, ecc.)? Grazie e saluti. Michele1 punto
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Ciao Claudio. Complimenti, un lavoro impressionante per precisione e chiarezza. Volevo chiederti: come si presenta il lustro al microscopio? È riconoscibile facilmente? Hai per caso una foto? Cosa pensi dei microscopi digitali che si connettono tramite usb al pc e si trovano a prezzi accessibili in vendita in rete?1 punto
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Buon pomeriggio Cari Signore @417sonia, @adamaney, @matteo95, @rorey36. Iniziamo a mostrare le monete in questo thread. Questa moneta non è presente in tutti i cataloghi italiani. Forse hai visto questa moneta. Si prega di specificare il libro. Non sono sicuro della traduzione corretta del nome della fortezza - Likostomo Fortezza genovese nel delta del Danubio. È circa il 14 ° secolo. È noto che questa zona era ricca di grano di alta qualità, che veniva esportato in Italia.1 punto
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