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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/09/18 in tutte le aree

  1. L'aspetto più rilevante direi che è quello civilistico. Nel mandato "senza rappresentanza" (quindi nel rapporto che secondo noi si attua in concreto), nessun rapporto si costituisce fra mandante (conferente) e terzo (aggiudicatario) ed il mandatario (Casa d'aste) è direttamente obbligato nei confronti del terzo acquirente. Qualificando il rapporto come mandato "con rappresentanza", il mandatario (Casa d'aste) ci sta dicendo invece che - in linea di diritto - non assume direttamente obblighi nei confronti del terzo acquirente, in quanto il terzo acquirente contratterebbe direttamente (ma così, secondo noi, non è) con il "rappresentato" (cioè con il conferente). Facciamo un caso concreto, così ci capiamo. Se acquisto una moneta in asta che poi si rivela falsa, nel mandato con rappresentanza la mia azione legale per il rimborso la devo indirizzare nei confronti del "rappresentato" (conferente). Al contrario, nel mandato senza rappresentanza, la mia azione legale la devo dirigere sul mandatario (Casa d'aste). Se poi, per questioni di "immagine commerciale", spesso (o quasi sempre) è la Casa d'aste a tacitare l'aggiudicatario e a rimborsarlo senza costringerlo ad andare in giudizio, è anche vero che se parliamo di monete molto importanti e quindi di esborsi cospicui, qualificando il mandato come "con rappresentanza", la Casa d'aste prende, per così dire, le "distanze", e - almeno su un piano formale e preventivo - dice all'aggiudicatario: "per qualunque "grana", sappi comunque che io casa d'asta altro non sono che un rappresentante del conferente e dunque e con lui che legalmente te la devi prendere". In questo caso l'aggiudicatario che si è beccato il "cetriolo" e che non viene rimborsato in bonis dalla Casa d'aste, dovrà (sempre secondo me, poi non fateVi influenzare...), convenire in giudizio la Casa d'aste (e non il conferente del quale...fra l'altro, con conosce neppure il nome perchè la Casa d'aste non lo ha mai speso e non mi interessa che me lo dica solo adesso che l'ho citata in giudizio). L'aggiudicatario richiedente dovrà far accertare dal Giudice che il rapporto contrattuale tra casa d'aste e conferente era un mandato senza rappresentanza (e questo giustifica il motivo per il quale si è citata in giudizio la Casa d'aste e non il conferente) e chiederà la condanna della Casa d'aste, mandatario senza rappresentanza, a rifondere il danno. La Casa d'aste è probabile che si difenderà esibendo il contratto sottoscritto con il conferente, nel quale si riporta che essa agisce come suo mandatario con rappresentanza e chiamando in causa quest'ultimo, per essere manlevata dalle richieste dell'aggiudicatario. Dopo qualche anno.......? si vedrà chi aveva ragione e torto. M.
    5 punti
  2. Buona sera a tutti, caro @Fufluns grazie per avermi sostituito, infatti normalmente queste "rogne" le lasciano a me. tuttavia vorrei aggiungere qualche riflessione. in questo tipo di classificazioni bisogna andare sempre oltre la prima impressione perché, contrariamente a quanto recita il detto, qui raramente è quella giusta. Il dato più indicativo è sicuramente il peso assai scarso, tipico dei "lucensis brunus" (1181-1210) o dei falsi d'epoca, l'impronta è molto debole e ciò non è molto comune, in oltre la disposizione generale delle lettere che compongono LVCA mi fa pensare più ad un "lucensis infortiatus" (1130-1160) insomma sinceramente faccio un po' fatica . le foto non sono il massimo ma in alcuni punti sembra affiorare del rame e anche se le lettere delle legende sembrano a posto non escluderei il falso d'epoca, ho notato infatti che il fenomeno delle pseudo lettere- legende è più caratteristico nei falsi (quelli più comuni) dell' epoca di Corrado II ed Enrico III-IV mentre in quelli successivi sembra che il fenomeno si attenui sensibilmente generando così ancora più confusione in chi deve misurarsi con le classificazioni. Perdonate la mia lungaggine ma ancora non mi rassegno a liquidare queste monete con un generico "Enrico III,IV,V " come si trova spesso in rete, sarebbe come cancellare 135 pagine di storia, tante sono le pagine della discussione "denari di lucca". notte.
    5 punti
  3. Ciao a tutti, in arrivo dalle terre D'Albione. ( Chissà che ci faceva lì una moneta napoletana con effige di un monarca spagnolo) .un mezzo carlino di Filippo III (meno tosato del solito rispetto ad una tipologia massacrata dalla tosatura) in cui si leggono bene le sigle IAF e G e la mancanza della data..
    3 punti
  4. Tipica foto di alcuni noti venditori di ebay... Se le prendi spera non ti arrivi in casa qualcuno a sequestrarti tutto... Perché è così, giusto o sbagliato, al di là dei pareri personali, è roba che in Italia possederai in modo illecito Comunque @Reboldi credo si possa chiacchierare su forum avendo un approccio più soft... Perché così rischi di stimolare inutili baruffe del tipo negoziante si negoziante no.... Io sono il più furbo del cucuzzaro etc... Roba che non serve a nessuno e fa solo arrabbiare tutti Buona estate
    3 punti
  5. Buongiorno a tutti son riuscito a far due belle foto di questo 2 baiocchi AVGVSTA PERVSIA 1795 questa tipologia non si vede troppo spesso in conservazione sopra la media....per me questo è un buon compromesso. cosa ne pensate? si avvicina allo spl? grazie a tutti marco
    2 punti
  6. Buonasera, come preannunciato di seguito vi presento un lotto proveniente dalla Britannia (da venditore professionale). E’ un insieme di monete che hanno in comune la zecca di emissione, ovvero Londinium. Tipi abbastanza comuni ma che mi consentiranno di portare il numero di esemplari di provenienza londinese a quasi 40 esemplari (tutti diversi tra loro). Essendo gli esemplari in transito, mi devo affidare alle immagini postate dal venditore inglese. Obv: CRISPVS NOBIL C. Laureate, cuirassed, spear pointing forwards, shield on left arm. • Rev: BEAT TRANQLITAS. Altar with three stars above globe. VOT-IS-XX inscribed. F-B across fields. Mintmark PLON. • Ref: RIC VII London 250. Provenance: R.A. Merson Collection. • Condition: Very fine. Green patina. • Weight: 3.00 g. • Diameter: 19 mm. Clooke Toone 9.06.017 rated C (143 esemplari nei 4 hoard di riferimento). Obv: FL IVL CRISPVS NOB CAES. Laureate, cuirassed bust right. • Rev: PRINCIPI IVVENTVTIS. Cripus in military dress, standing right holding spear & shield. Crescent in left field. Mintmark PLN. • Ref: RIC VII London 134. Rated extremely rare, R4. Provenance: R.A. Merson Collection. • Condition: Good very fine. Dark brown patina. • Weight: 2.95 g. • Diameter: 18 mm. Clooke Toone 8.11.016 rated R (4 esemplari nei 4 hoard di riferimento). Obv: CONSTANTINVS IVN NC. Laureate, draped & cuirassed bust right, seen from rear. • Rev: SOLI INVICTO COMITI. Sol standing left, raising arm & holding globe. S-P across fields. Mintmark PLN. • Ref: RIC VII London 118. Rated rare, R2. Provenance: R.A. Merson Collection. • Condition: Very fine. • Weight: 3.55 g. • Diameter: 18 mm. Clooke Toone 8.09.024 rated S (11 esemplari nei 4 hoard di riferimento). Obv: IMP LICINIVS P F AVG. Laureate, cuirassed bust right. • Rev: SOLI INVICTO COMITI. Sol standing left, raising arm & holding globe. S-P across fields. Mintmark MLN. • Ref: RIC VII London 60. Rated rare, R2. Provenance: R.A. Merson Collection. • Condition: Very fine. Green patina. • Weight: 2.45 g. • Diameter: 18 mm. Clooke Toone 8.06.014 rated S (20 esemplari nei 4 hoard di riferimento). Obv: CONSTANTINVS IVN NC. Radiate, draped & cuirassed bust right, seen from rear. • Rev: BEAT TRANQLITAS. Altar with three stars above globe. VOT-IS-XX inscribed. F-B across fields Mintmark PLON. • Ref: RIC VII London 253. Rated very rare, R3. Provenance: R.A. Merson Collection. • Condition: Very fine. Green patina. • Weight: 2.30 g. • Diameter: 20 mm. Clooke Toone 9.06.025 rated S (6 esemplari nei 4 hoard di riferimento). Obv: CONSTANTINVS IVN NC. Helmeted, cuirassed bust left. • Rev: BEAT TRANQLITAS. Altar with three stars above globe. VOT-IS-XX inscribed. F-B across fields Mintmark PLON. • Ref: RIC VII London 259. Provenance: R.A. Merson Collection. • Condition: Good fine. Green patina. • Weight: 2.90 g. • Diameter: 18 mm. Clooke Toone 9.06.026 rated C (41 esemplari nei 4 hoard di riferimento). Obv: CONSTANTINVS AVG. Helmeted, cuirassed bust right. • Rev: BEAT TRANQLITAS. Altar with three stars above globe. VOT-IS-XX inscribed. Mintmark PLON. • Ref: RIC VII London 263. Rated rare, R2. Provenance: R.A. Merson Collection. • Condition: Good very fine. Green patina. • Weight: 2.65 g. • Diameter: 19 mm. Clooke Toone 9.05.010 rated S (17 esemplari nei 4 hoard di riferimento). Si tratta di esemplari provenienti dalla collezione personale di Robert Anthony “Tony” Merson, numismatico inglese scomparso nel 2016 e specializzato soprattutto nella monetazione medioevale francese. ( https://en.wikipedia.org/wiki/Tony_Merson , http://www.sfnumismatique.org/necrologie/tony-merson-1950-2016/ ) Infine vi ho aggiunto due esemplari estranei alla collezione Merson: Obv: CONSTANTINVS P F AVG. Laureate and cuirassed bust right. • Rev: COMITI AVGG NN. Sol standing left, holding globe and whip, star to right. Mintmark PLN • Ref: RIC VI London 153, Huvelin 28. Rated rare. • Condition: Good very fine. • Weight: 4.75 g. • Diameter: 22 mm. Clooke Toone 7.03.006 rated CC (241 esemplari nei 4 hoard di riferimento). Obv: CONSTANTINVS PF AVG. Laureate, cuirassed bust right. • Rev: SOLI INVICTO COMITI. Radiate Sol, standing right, head left raising arm & holding globe. Chlamys spread. Star in left field. Mintmark PLN. • Ref: RIC VI London 284 var (chlamys spread & rev break), Huvelin 198,198c. Rare. • Condition: Very fine. • Weight: 3.95 g. • Diameter: 24 mm Clooke Toone 7.14.003 rated C (27 esemplari nei 4 hoard di riferimento). Si tratta di due monete comuni (specie la prima) ma tra i 5-10 anni più precoci come emissioni rispetto al primo gruppo (Merson). Ciao Illyricum
    2 punti
  7. @odjob meglio limitarsi alle monete, per discutere le questioni personali (in positivo o in negativo) ci sono gli MP. Saluti Simone - Staff "lamoneta.it"
    2 punti
  8. È un sesterzio comune. Tuttavia, fatto non molto usuale, questo presenta la legenda SIDERIBVS RECEPTA quasi completamente leggibile e ciò costituisce un valore aggiunto. A mio parere, con una notevole delicatezza poetica, questa legenda e la più suggestiva tra quelle di Faustina e anche tra le migliori dell'intera monetazione romana. Da notare Diana con il crescente lunare che con una fiaccola va simbolicamente ad illuminare a Faustina la strada verso l'aldilà. Diana era infatti associata alla luce e quindi definita lucifera.
    2 punti
  9. Trovati senza consultare il cartaceo , sono i talleri emessi dallo stato tedesco di Hannover, dal KM146.1 e fino al KM 220 escludendo il KM 172 sono in argento 993 millesimi https://www.ngccoin.com/price-guide/world/search/1/?country=GERMAN+STATES&region=HANNOVER&denom=Thaler&date=&catalogInitials=&catalogNumber=
    2 punti
  10. Questo monumento,la cui demolizione vandalica non sarà mai sufficientemente deprecata,era l'ultimo esempio rimasto di fontana monumentale romana.Lo scoprii da ragazzo,quando andavo a vedere la sua impronta sull'asfalto,rischiando di essere arrotato dalle macchine che,allora,circolavano a migliaia.Se ricordo bene,c'era scritto:"Sito della Meta Sudante MCMXXXVI". La fine della fontana non fu decretata tanto dalla apertura della Via dell'Impero,ma da quella di Via dei Trionfi,che,prima,si chiamava Via di S.Gregorio,un lungo,stretto,meraviglioso viale alberato tra Celio e Palatino.Si costituì un enorme asse viario verso il sud di Roma,che,con Viale delle Terme di Caracalla e Via C.Colombo,diede i presupposti per il diluvio edilizio verso il mare. La nostra antica fontana si trovò lì,proprio in mezzo.Ma non fu,subito,completamente demolita. Tra il settembre e l'ottobre 1933 fu "decapitata".Fu demolita la parte superiore.Probabilmente per migliorare la visibilità dell'Arco di Costantino.Il 28-10-1933 fu inaugurata Via dei Trionfi.E,così,rimase fino al 1936,quando fu rasa completamente al suolo. Ma era così difficile spostarla?Era così necessario demolirla?Era un elemento importantissimo della Piazza del Colosseo,nonchè un monumento ancora imponente.Contestualmente fu spianata la base del Colosso di Nerone,presso la fine di Via dell'Impero.
    2 punti
  11. Tarí del 1858 con molte "curiosita" MAGLIOCCA 623 R2, @Rex Neap, concordi per un R3 ?
    2 punti
  12. In fondo al Link riportato in testa al recente Post : Meta Sudans , sono riportate delle spiegazioni circa il significato della sigla NCAPR che alcune volte compare incisa nelle tre monete in bronzo : Assi , Dupondi e Sesterzi di epoca Claudia , quindi da Tiberio a Nerone ; questo e' un argomento gia' trattato in Monete Romane Imperiali , ma che vorrei riprendere nella nostra Sezione . Desidero esprimere un personale parere , quindi mi aspetto dei commenti pro , contro e neutrali , in particolare da @Theodor Mommsen e dai frequentatori della Sezione delle monete romane imperiali , sul significato della scritta NCAPR che compare sui bronzi (Assi , Dupondi e Sesterzi) le monete del Popolo , nel periodo tra Tiberio e Nerone . Il fatto che questa tavoletta incisa compaia solo sui tre nominali in bronzo e non sui nominali in argento ed oro , pare un messaggio in codice rivolto appunto al popolo romano , verso il quale i tre Claudii : Tiberio , Gaio , Claudio e Nerone erano particolarmente attenti e accondiscendenti come racconta Svetonio in alcuni passi a proposito della politica fiscale in ambito romano . La spiegazione piu' accreditata sul significato di NCAPR e' quella di NERO CAESAR AUGUSTUS POPULUS ROMANUS , le due ultime parole con declinazioni varianti , oppure PR = PROB o PRO = PROBATUM , in relazione al CONGIARIUM = DONATIVO avvenuto nell' anno 57 ; sinceramente a me queste due ipotesi saranno anche reali , ma non mi convincono del tutto , quale motivo avevano i Claudii di incidere queste tavolette sui bronzi per dimostrare al Popolo Romano il loro “affetto” ? Oppure volevano forse garantire in questi tre moduli in bronzo : A.D.S. il giusto peso ponderale ufficiale e da qui la rarita' di questi pezzi emessi in quantita' limitate , dove PR potrebbe stare per : P = PONDUS = PESO e R= RELATUS = RIPORTATO = REGISTRATO = RIFERITO . NCAPR Sembrerebbe un modo piu' logico per garantire il peso ufficiale alle principali tre monete dedicate in particolare al popolo romano da parte dell' autorita' imperiale ; Tiberio , Gaio , Claudio e Nerone . Un' altra ipotesi potrebbe ricondursi a qualche annullamento di tasse a carico del popolo romano avvenuta in particolari occasioni e ricordata con l' emissione di queste tre monete marcate con NCAPR , infatti da Svetonio sappiamo che ad esempio Tiberio nel 33, dopo aver preso alcuni provvedimenti contro l'usura , riuscì ad attenuare una grave crisi agraria e finanziaria provocata da una riduzione della circolazione monetaria , istituendo con il proprio patrimonio personale un fondo di prestito di altri cento milioni di sesterzi , dal quale i debitori potevano attingere per tre anni senza interessi , purché possedessero, a garanzia, terreni di valore doppio rispetto alla somma chiesta in prestito . Tiberio e forse Claudio , appena possibile , cercarono di razionalizzare la spesa pubblica per gli spettacoli riducendo le paghe degli attori e diminuendo il numero delle coppie di gladiatori che partecipavano ai giochi ; ridussero di conseguenza dall'1% allo 0,5% l' impopolare tassa sulle vendite e lasciò ; alla sua morte Tiberio lascio' 2.700 milioni di sesterzi nelle casse del Tesoro ; in questo caso NCAPR potrebbe significare per Tiberio : NEPOS CAESAR AUGUSTUS PECUNIA REMISSA = RIMANDATA , RINVIATA e per Claudio / Nerone : NERO CAESAR AUGUSTUS PECUNIA REMISSA = RIMANDATA , RINVIATA . Lo stesso significato potrebbe essere adattato a Nerone quando furono emanate delle riforme in favore del popolo , come quella monetaria e la distribuzione di generi alimentari e le elargizioni di denaro , fondi ottenuti grazie alla riduzione dei fondi per l'organizzazione di giochi del circo ai governatori provinciali . Qualunque sia il reale significato di NCAPR , dimostra come l' Amministrazione romana della prima meta' del I secolo fosse particolarmente attenta ad accattivarsi la benevolenza del Popolo Romano
    1 punto
  13. Per chi fosse interessato a questo tipo di banconote, consiglio questo catalogo relativo alle banconote emesse dai vari Comuni spagnoli durante la guerra civile 1936/1939.
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  14. 1 punto
  15. Come promesso l'utente Basilisso mi ha mandato l'email. Non posso entrare nei dettagli ma, vista la competenza delle persone che si nascondono dietro questi due account (collaborazioni con la sovrintendenza in scavi archeologici, pubblicazione di articoli,...), almeno da parte mia una riflessione su quel tondello (malamente ripulito, che potrebbe essere la causa dell'aspetto "poroso" del tondello) sarà da farsi... e adesso già immagino quali intrighi fanta politici che vi verranno in mente....
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  16. Ciao @Theodor Mommsen e grazie della tua competente risposta . Che altro dire , solo che "Nero Caesar Augustus Populo Romano" mi sembra la soluzione piu' scontata e semplicistica , ma spesse volte le cose semplici sono le soluzioni migliori . Aggiungo solo un Sesterzio di Claudio con ben tre contromarche che aiutano ancora piu' ad ingarbugliare la questione .
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  17. Complimenti, è una splendida moneta per la sua tipologia.
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  18. In merito alla contromarca NCAPR è stato detto tutto e il contrario di tutto: a partire dal Nobis concessum a Populo Romano, proposto da Gennaro Riccio, fino al Nero Caesar Augustus Populo Romano, che oggi va per la maggiore. Non credo se ne verrà mai a capo, tuttavia seguirei una pista: il fatto che la contromarca si trovi soltanto sulle monete di bronzo, la cui competenza spettava tradizionalmente al Senato, mi porterebbe a pensare che la sigla NCAPR voglia indicare un'eccezione. In tale ottica, uno scioglimento del tipo N(ero) CA(esar) PR(obatum metallum) mi sembra convincente, senza mettere la contromarca necessariamente in relazione al congiarium del 57 d.C., quanto piuttosto con gli aggiustamenti monetari che precedettero la grande riforma del 63-64 d.C.
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  19. MADONNA DI LORETO e S. CARLO BORROMEO - 17° SECOLO
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  20. Salve a tutti, Chiedo gentilmente a voi esperti ed appassionati come me, un vostro parere su questo sesterzio (peso 23,6 grammi) che mi affascina molto per il bel ritratto dell'imperatrice Faustina......
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  21. Per quanto interessante trovi io questo forum, posso dire che ho trovato, per quanto riguarda la sezione "supporto tecnico", un atteggiamento strafottente e di malcelata superiorità; una volta ci si "attacca" al termine "borioso" palesemente errato a causa del correttore della tastiera, un'altra volta a criticare una semplice proposta costruttiva, definendo il metodo di caricamento delle immagini inferiore solo alla trasmissione col pensiero. Beh, diciamo che non essendo l'unico forum a cui partecipo (l'unico per quanto riguarda la numismatica) posso dire che esistono tanti altri metodi di caricamento delle immagini, ben superiori a questo e che quindi il passo al caricamento tramite pensiero è ancora molto lontano. Trovo tutto abbastanza sconcertante. Capisco che dietro al forum ci sono persone che ci lavorano, spendendo tempo e denaro, ma bisogna anche capire che si scrive nella sezione del supporto tecnico proprio per far presente un problema o un errore. Inoltre bisognerebbe sempre ricordare che se da una parte c'è chi ci lavora al forum, esiste dall'altra anche un'immensa parte composta da persone che decidono liberamente di parteciparvi, arricchendo questo forum di contenuti, esperienze, immagini e idee. Attaccare una semplice segnalazione o anche critica se vogliamo, sempre costruttiva e propositiva, non rende un forum utile e "grande", ma anzi lo ridimensiona nella grandezza del piccolo, forse più piccolo delle monetine che amiamo collezionare.
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  22. Correttamente identificato da @legionario però il tuo è un denario suberato, ti allego questa interessante discussione sull'argomento :
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  23. Moneta straordinaria... Chissà che non sia ispirato a questa moneta il monumento ad Atena Promachos eretto a Messina nel 1932 (progetto di Camillo Autore) nel luogo in cui fino al terremoto del 1908 sorgeva il Molo di Porto Salvo...
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  24. Ottima anche questa come tutto il resto che possiedi caro Marco. Arriva o supera lo SPL ? Non lo so, ci sta però una conservazione insolita per il tipo, bellissima moneta !
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  25. Continuo con le iconografie e i suoi cambiamenti nelle monete di Sant’Ambrogio. Ho sempre pensato e fatto corrispondere gli eventi che si svolgono con una narrazione propedeutica di quello che avverrà qui sul forum, ne cito due casualmente che ebbero grande successo nei tempi, il Ripostiglio di Biassono e la giornata del grosso, dove se ne avvantaggiarono molto gli organizzatori in termini di partecipazione e di consenso. Puo’ anche non piacere questo tipo di approccio all’evento ma e’ quello che ritengo giusto e dovuto per una adeguata divulgazione e nello spirito di creare una discussione lamonetiana che poi diventi nei fatti kermesse reale, l’ho sempre fatto e continuerò di certo così ... Siamo ora a un grosso da 5 soldi con Gian Galeazzo Maria Sforza con reggente Ludovico Maria Sforza. Qui Sant’Ambrogio ha la rappresentatività e la scena di un regnante vero e proprio con le iniziali S A ai lati del suo busto in più . Qui ci sono altre considerazioni e verità sottese nella moneta, chi vuole dare una interpretazione... poi diro’ la mia ...
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  26. Ti confermo che la zecca è quella di Vienna e che lo zecchiere è Matthias Fellner, indicato dal contrassegno Ʌ al diritto.
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  27. 1 punto
  28. Proviamo adesso... Perdonatemi, ma la mia competenza informatica si ferma al tostapane.
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  29. @tonycamp1978, concordo in pieno con la tua osservazione! Se realmente ci troviamo di fronte a dei falsi, sono fatti talmente bene che dubito che un perito alle prime armi possa notare le differenze! Come tu stesso hai fatto notare quello che balza subito all'occhio è la decentratura al rovescio, almeno dalle foto abbastanza evidente, ma tutto il resto, caspita, è veramente difficile! E poi, come abbiamo visto, la decentratura può anche starci e non può essere l'unico fattore a far accendere la lampadina di allarme. Ma il falso deve presentare più di un difetto. Qui ci vorrebbe Tevere, il suo parere sarebbe stato per tutti accettato e avremmo capito molte cose..... A proposito di Tevere vorrei mettere alla vostra attenzione un suo articolo su questa difficile moneta: http://www.montevecchia.it/sito_falsi/tab_falsi_31.htm Quello che io noto subito nel falso di Tevere sono i rilievi: guardate il baffo....la punta è quasi assente. Guardando invece i falsi postati da tonycamp vedo degli ottimi rilievi nel busto del re e anche il baffo è perfetto. Inoltre nel falso di Tevere vedo, come nello stesso articolo si accenna, dei solchi e porosità. Si accenna poi al contorno con molte abrasioni e agli spigoli arrotondati che da una foto non possiamo vedere. Io consiglierei di andare a visionare bene, per chi li possiede, tutti i 50 cent di Umberto perché sono sicuro che molti periziati originali potrebbero essere falsi e alcuni di quelli giudicati falsi potrebbero essere originali. Quindi molta attenzione per questa moneta.
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  30. Vedo uno stile, monogramma che portano verso le prime cronologicamente coniazioni, il peso scarso mi porterebbe verso le ultime, credo che il contenuto argenteo da quel che vedo sia molto basso o solo superficiale, può essere un falso d’epoca o una imitazione di qualche zecca non ufficiale .
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  31. devi cercare di fare foto migliori cambia fonte luminosa, perchè cosi non rendono e sono poco comprensibili, con tutti i limiti del tondello ovviamente, fai qualche prova, luce naturale accanto finestra e fonte artificiale con diverse fonti luminose. Ovviamente se vuoi già che ci se puoi battere anche qualche prova del tondello..visto che sta facendo le prove.. Quelle le fotografiamo subito alla grande..
    1 punto
  32. Tondello piacevolissimo, ma il basso rilievo da urlo...c'è pure l'effetto prospettico.. Se penso come si è ridotta l'arte oggi..
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  33. Federico è incredibile, qui c'è tanto lavoro, qui c'è tanta passione, Passione vera...
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  34. Prima di isolarmi dal mondo e godermi le vacanze, condivido con voi i miei denari di Adriano. 1) Impero Romano, ADRIANO, AD 125-128 d.C, DENARIO, .HADRIANVS AVGVSTVS, laureate head right / COS III, star, above and within crescent; globe in exergue. RIC 201; C. 461-2. 3.30g, 18mm, 5h ; 2) Impero Romano, ADRIANO, 134-138 d.C., DENARIO, Emissione: 134-138 d.C., D/ HADRIANVS AVG COS III P P , busto laureato, R/ FELICITAS AVG, la Pax in piedi con caduceo nella destra e ramo a sinistra e ramoscello nella sinistra, Zecca di Roma, Rif. bibl. R.I.C., 234; Cohen, 614; Metallo: AR, gr. 3,16, Diam.: mm. 17,00
    1 punto
  35. il resto del tonno era stato mangiato...
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  36. Non è tanto una questione di prezzo, ma di provenienza e di venditore.. prima di pensare all'affare o al prezzo è bene capire da chi si compra e da dove viene la merce... A volte 3,50€ possono essere solo un anticipo di ben altri esborsi... Detto questo non aggiungo altro anche perché non sapendo chi ti ha fatto le proposte non mi sbilancio ulteriormente... E in ogni caso non amo molto fare stime.
    1 punto
  37. Hai detto tutto tu, decisamente non da encomio, rimane forte la maledetta passione che va oltre tutto e tutti ma capisco che queste forti motivazioni non sono da tutti ...certo sarebbe da darsi a altre opere di bene e di volontariato ...
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  38. Bella disamina, articolata, che crea spunti e fatta da un giovane o quasi da quel che capisco, in particolare da uno che inizia, e quindi il suo parere, per chi come me parla e scrive da 10 anni, e' doppiamente interessante. La numismatica e' un coacervo di interessi di vario genere, bisogna distinguere nel parlare e capire di cosa stiamo parlando, i giovani per esempio, pochi sono, pochi ne parlano, abbiamo fatto molto qui sul forum in questi anni e ne sono un diretto testimone del tutto e come gruppo e associazione poi, qualche frutto e' rimasto, ma certo non basta e non sempre poi i giovani ricordano o sanno poi rimanere affezionati. Bisognerebbe andare e passare dalle scolaresche, ma per spiegare e far vedere le monete ci vuole la materia prima, ecco perché ci siamo battuti perché Milano ne avesse una di esposizione di monete della sua zecca, visibili e con catalogo delle stesse, e con un semplice biglietto di ingresso domenica compresa, oggi l'Ambrosiana può far questo con in più l'arrivo dei nuovi totem esplicativi, le scolaresche andranno con visite di gruppo, Ambrosiana e' pronta, già parla di numeri per visite importanti, questa e' la divulgazione vera, reale, fatti e non parole diceva mio nonno, avere dato e permesso uno strumento e una possibilità come questa in una città in cui nessuno lo aveva mai fatto o che pensava ad altro, ora c'è e continuiamo nelle altre città con divulgatori che abbiano in mente solo valori, senza interessi commerciali o di posizione nelle varie realtà istituzionali, Ambrosiana e' un esempio, il Gazzettino per tutti e di tutti e' un altro, il problema e' che mancano persone che pensino solo alla collettività, alla città, dei battitori liberi, che non pensino solo alle sigle, alle cariche, alle posizioni, ci sono persone, poche lo ripeto, che fanno divulgazione da anni qui e dovunque dedicando tempo, energie e risorse per il piacere di vedere dei ragazzi per esempio vedere le monete e commentarle in Ambrosiana. Io non sono un commerciale, mai venduto una moneta, sinceramente poi mi interessano solo i risultati reali, tangibili, e che possono essere mostrati, non sono un tattico, vado solo per passione, d'istinto, da sognatore per idee e progetti che però vengono studiati nei minimi particolari con organizzazione e planning come e più di un lavoro importante. Il Cordusio, l'ho sempre visto come un teatro, una grande piazza reale per confrontarsi, parlare, conoscere persone, le monete per me sono poi lo sfondo, uno sfondo che ci vuole, serve ma e' un corollario al tutto. Ha avuto finora una funzione strategica importante ma tutto cambia anche in Milano, al Cordusio, persone che pensano ai soli valori, senza interessi alcuno sono ormai pochissimi, lo vedo sul campo reale . E se accade questo ad alcuni, ti chiedono tutti ma perché lo fai, lo fate, e qui dimostrano che il mondo e' cambiato e che in fondo, in fondo nessuno mi conosce nel mio intimo, io non ho bisogno di nulla, ma proprio nulla, non chiedo nulla, mi metto solo a disposizione come sempre con chi vorrà condividere valori, divulgazioni, esposizioni, convegni culturali, giovani, il resto non e' e non sarà mai il mio mondo anche perché poi ricordiamocelo tutti, noi siamo dei tramiti per chi verrà e oggi io vedo una numismatica, forum a parte, che sta ormai perdendo i veri riferimenti per poter continuare a trasmettere, per poter creare un futuro e non essere solo stime, conservazioni, ma valori e i valori o li hai nel cuore o e' difficile trasmetterli ... Certo tutto questo lo puoi fare, e lo faccio con maggiori soddisfazioni, in altri mondi... il volontariato e' dovunque, non hai nulla in cambio ma il grazie e il rispetto della persona li trovi e questo per certe persone come me e' quello che poi conta ...oggi la numismatica e' purtroppo cambiata, forum a parte, che svolge una funzione divulgativa e per i giovani e i nuovi appassionati a dir poco straordinaria e vitale, ma anche questo viene poco riconosciuto nel reale e di questo mi dispiaccio veramente ...anche questo e' volontariato, solo che pochi scrivono, si espongono, però tutti leggono e annotano però ...
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  39. L’osservazione stilistica ci può stare, sono proprio delle lettere “E” poco ortodosse. La chiave di lettura è data proprio ,come hai sottolineato, dal fatto che la stessa lettera viene poi utilizzata nel nome del santo S.Emidio protettore di Ascoli Piceno. Se da un lato la forma ASCVLO per indicare il nome della città è molto diffusa nella monetazione ascolana, dall’altro la forma S. AMIDIVS non mi risulta essere utilizzata per indicare il santo, per cui sarebbe da escludere tale interpretazione. Utile per la soluzione è analizzare le legende dell’altra moneta di medesimo stile battuta a nome di Francesco Sforza ,il denaro picciolo con croce patente , dove però sono presenti sia lettere E che una lettera A . d./ F SFORTIA r./ DE ESCVLO
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  40. Povera numismatica, povera Milano, città mia, per fortuna che siamo e vogliamo essere sempre più italici, la penisola aspetta e ascolta invece...
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  41. Sultans of swing dei Dire Straits, una delle migliori di quel tempo... solo 40 anni fa. 1981 - arriva il mio lavoro a tempo indeterminato che mi porterà (si spera) alla pensione, dopo 37 anni non dovrei avere più problemi Inserisco una canzonetta di musica leggera italiana dello stesso anno di un mio conteraneo, una canzone purtroppo nata già vecchia e non a passo con i tempi. Magari simpatica, ritmata, ma musicalmente con ancora il sapore delle canzoni italiane della prima metà degli anni '70. Ed una tra le migliori del 1981
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  42. Ho una domanda a fare: quanti grammi per fare uno marco?
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  43. Buonasera a tutti!!! 19 ore di "calma piatta" nella sezione....mi sembrano troppi! Per movimentare queste serate d'estate.....Condivido questo bel Granuzzo di Ferdinando IV Grano Cavalli 12 1792 MAGLIOCCA 317/a Non Comune con la V capovolta al posto della A al rovescio.
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  44. Splendida iniziativa, ci sarò sicuramente!
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  46. ciao,a mio modo di vedere il prezzo di questo lavoro non mi sembra eccessivo,teniamo conto che sono riportate molte notizie storiche inerenti ad alcune tipologie monetali,inoltre sono presenti le foto di molte monete che,altrimenti,vedresti solo nei musei (forse) come ad esempio la serie del 1770,1778 e 1786 oppure i 6 centesimi in argento di murat... i riferimenti alle aste sono per le foto pubblicate nel lavoro,se poi l'autore non ha citato i realizzi avrà avuto i suoi buoni motivi,condivisibili o meno... per quanto i 10 tornesi di Francesco II non ci sono novità... detto questo ritengo il lavoro in questione più di un semplice catalogo, ma una volta avuto in mano si capisce immediatamente la qualità e l'impegno impiegato per realizzare quella che,almeno per me,rimane un'opera fondamentale per chi segue la monetazione napoletana realizzata al bilanciere...
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  47. C'è gente, soprattutto commercianti, che poco prima dell'arrivo dell'euro ha messo da parte intere mazzette di queste banconote, prese in banca e dunque FDS e con numeri consecutivi, pensando che una volta fuori corso il loro valore sarebbe aumentato vertiginosamente. Purtroppo per loro non è andata così, e quindi cercano di inventarsi qualcosa per rientrare almeno dalle spese petronius
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  48. Probabile @tonycamp1978, ma intanto non soffre di solitudine ☺️ Concordi?
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  49. 5- Il potere d’ingrandimento di una lente Argomento delizia e cruccio degli utilizzatori! Determinare con precisione il potere di ingrandimento (PI) di una lente, è cosa abbastanza difficoltosa, ma c’è un metodo che permette di avere un risultato apprezzabile, senza dover ricorrere a formule complesse. Misurate, in millimetri, la distanza di messa a fuoco che corrisponde alla “lunghezza focale” (LF) della lente che state utilizzando (fig. 8). Dividete 200 con la misura che avete verificato e otterrete il potere di ingrandimento (approssimativo) della vostra lente. Es.: LF=20 mm PI= 200/20= 10X; LF=50 mm PI= 200/50= 4X Da questi esempi si può capire che maggiore è il PI, minore è la LF, quindi quando leggete su una lente (spesso avviene su prodotti cinesi!) 30X o 40X, quanto dovrebbe essere la LF? Basta fare 200/30X=DF 6,666 mm o 200/40X=DF 5 mm, che significa che dovreste tenere la lente a una distanza di 6,5 mm o 5 mm dall’oggetto, cosa che manualmente è praticamente impossibile! Con le lenti manuali si possono raggiungere al massimo i 20X (LF= 10 mm) e bisogna fare un bell’allenamento per utilizzarle, anche perché presentano un campo visivo alquanto ridotto. 6- Il microscopio Il microscopio è un ingranditore complesso, costituito da un sistema di lenti che permette di arrivare anche ad altissimi ingrandimenti, mantenendo planarità e assenza di aberrazioni cromatiche. Ne esistono diverse tipologie in funzione degli esami che si devono eseguire. Per l’utilizzo in campo numismatico, sia per la verifica di genuinità di monete antiche sia per operazioni di restauro, il più indicato è il “microscopio stereoscopico”, che permette una visione tridimensionale della moneta. Di questo tipo ne esistono due versioni con diversi sistemi ottici (fig. 9) In alcuni casi è necessario utilizzare anche un altro tipo di microscopio, il “microscopio metallografico” che permette di esaminare la superfice del metallo eseguendo osservazioni specifiche ad alti ingrandimenti, con un sistema di illuminazione particolare come si può vedere dalle figg. 10 e 10a. 7- Quale tipo di ingranditore usare in numismatica? Girando per convegni, spesso, abbiamo notato che sia collezionisti che operatori, per verificare lo stato di conservazione di una moneta, spesso utilizzano lenti da 10X, che riteniamo non adeguate a tale scopo. Se teniamo conto che tali tipi di lenti vengono utilizzate come standard internazionale nel grading dei diamanti dove è necessario individuare i più piccoli difetti, va da sé che tale strumento non è adatto per il grading numismatico, pena incappare in un giudizio completamente sbagliato, valutando difetti del metallo che in realtà tali non sono. Per tale attività riteniamo che le lenti più adatte sono quelle con un potere d’ingrandimento 4-5X, che dovrebbe essere adottato come standard operativo, in maniera che tutti noi sapremmo vedere i difetti allo stesso modo. Tale potenza d’ingrandimento permette di stabilire la maggiore o minore visibilità di un difetto, permettendo allo stesso tempo la completa visione della moneta in esame. L’utilizzo di una lente 10X va riservata per l’esame dei particolari che permettono di stabilire la genuinità di una moneta quando non si ha a disposizione un microscopio. Per chi si dedica al restauro monetale, invece, è assolutamente necessario utilizzare il microscopio stereoscopico con un adeguato illuminatore. Fine seconda parte
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