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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/08/18 in tutte le aree
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Eh, ma lui compra solo all’estero monete con depositi da scavo perché così spende meno e non rischia nulla e non fa guadagnare nessuno ,solo perché ha scritto numismatico in fronte....sai quanti ne ho visti in vita mia e quanti ne ho visti piangere dopo un po’?!......4 punti
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Ciao a tutti, in arrivo dalle terre D'Albione. ( Chissà che ci faceva lì una moneta napoletana con effige di un monarca spagnolo) .un mezzo carlino di Filippo III (meno tosato del solito rispetto ad una tipologia massacrata dalla tosatura) in cui si leggono bene le sigle IAF e G e la mancanza della data..3 punti
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@dabbene da quel che evinco hai visto diversi comportamenti non proprio degni di un encomio…non ti conosco di persona ma capisco che sei una persona che si dà al prossimo e che ovviamente lo fa in particolar modo in ambiente numismatico. E' una società sempre più individualista e si sa, ciò si rispecchia anche in questo ambiente e come spesso accade i sentimenti, anche quelli legati all'aspetto storico e intimo della moneta vengono gettati nel gabinetto. Mi sento sollevato sapendo che ci sono persone capaci di vivere sempre certe emozioni e profondità d'animo, ed è il caso di dirlo "un'autentica umanità". Spero di conoscerti presto e continua così.3 punti
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In asta Bertolami E-live Auc. 61 al lotto 57, ad inizio Settembre, un interessante raro diobolo di Elea ( 300-280 AC. , 11 mm. , 0,93 g. ) censito in HN Italy al n. 1314 . Testa di ninfa con acconciatura, al diritto : al rovescio aquila con ali dispiegate stante di fronte su lettera .2 punti
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La Meta Sudans era una fontana situata sul lato orientale del Colosseo , tra l' Arco di Costantino e le pendici del Palatino , quasi davanti la via che conduce all' Arco di Tito ; il nome deriva dalla forma che aveva la fontana a forma di cono tronco capovolto , simile alle Mete dei Circhi e dal fatto che l' acqua che scendeva dall' alto , forse da una sfera bucata , dava l' impressione che sudasse . La fontana dovrebbe essere rappresentata anche in una moneta di Tito . Alla Meta Sudans , secondo un'antica leggenda , andavano a lavarsi i gladiatori dopo il combattimento effettuato nell' Anfiteatro , ma di leggenda trattasi , in quanto la fontana era adibita ad abbellimento della piazza e ad uso degli spettatori del Colosseo . Quel poco che rimaneva della fontana flavia che consisteva ormai in una pietra con pochi dettagli fu rimossa definitivamente nel 1933 durante i lavori per la costruzione della via dei Fori Imperiali nel corso del ventennio . La Meta Sudans era una grande fontana , la piu' grande dell' epoca , di forma conica , alta forse 18 metri e da scavi eseguiti , era costruita su un'altra fontana più antica risalente all' epoca giulio-claudia che brucio' nell' incendio del 64 . Per complete notizie su questa fontana : http://www.academia.edu/4453966/La_Meta_Sudans_augustea_e_il_compitum_Le_monete_con_contromarca_NCAPR2 punti
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TPC si dice .....fai le importazioni temporanee quando compri? e quelli sono certificati o pagine dell’asta eBay? Se sono certificati( e nel caso di monete provenienti dalla Spagna ad esempio saranno corredati da attestato di libera circolazione) allora tutto ok...sennò niente ok..., la questione non è di gelosia è di normativa....2 punti
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Non è tanto una questione di prezzo, ma di provenienza e di venditore.. prima di pensare all'affare o al prezzo è bene capire da chi si compra e da dove viene la merce... A volte 3,50€ possono essere solo un anticipo di ben altri esborsi... Detto questo non aggiungo altro anche perché non sapendo chi ti ha fatto le proposte non mi sbilancio ulteriormente... E in ogni caso non amo molto fare stime.2 punti
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Denaro Lucca Enrico IV o V (in queste condizioni la vedo dura stabilirlo) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-LU11/1 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-LU12/12 punti
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Hai detto tutto tu, decisamente non da encomio, rimane forte la maledetta passione che va oltre tutto e tutti ma capisco che queste forti motivazioni non sono da tutti ...certo sarebbe da darsi a altre opere di bene e di volontariato ...2 punti
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Salve , gia' che abbiamo parlato anche del famoso Sesterzio di Tito con il Colosseo e la Meta Sudans , volevo ipotizzare sull' altro monumento che si nota al fianco del Colosseo dalla parte opposta alla fontana , a destra nel primo esemplare e a sinistra nel secondo . Le ipotesi su questo monumento con colonne credo si riducano a tre : il Tempio del Divo Claudio sulle propaggini del Celio , le Terme di Tito sulle propaggini dell' Esquilino - Oppio , il Ludus Magnus ovvero la Palestra dei Gladiatori . Non penso raffiguri la Domus Aurea di Nerone , in quanto con Vespasiano era iniziata la sua demolizione . In foto : Ruderi del Tempio del Divo Claudio , Ruderi delle Terme di Tito (due foto) , Statue e Vasca in porfido rosso trovate nelle Terme di Tito , Ruderi del Ludus Magnus e loro ricostruzione .2 punti
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Bella disamina, articolata, che crea spunti e fatta da un giovane o quasi da quel che capisco, in particolare da uno che inizia, e quindi il suo parere, per chi come me parla e scrive da 10 anni, e' doppiamente interessante. La numismatica e' un coacervo di interessi di vario genere, bisogna distinguere nel parlare e capire di cosa stiamo parlando, i giovani per esempio, pochi sono, pochi ne parlano, abbiamo fatto molto qui sul forum in questi anni e ne sono un diretto testimone del tutto e come gruppo e associazione poi, qualche frutto e' rimasto, ma certo non basta e non sempre poi i giovani ricordano o sanno poi rimanere affezionati. Bisognerebbe andare e passare dalle scolaresche, ma per spiegare e far vedere le monete ci vuole la materia prima, ecco perché ci siamo battuti perché Milano ne avesse una di esposizione di monete della sua zecca, visibili e con catalogo delle stesse, e con un semplice biglietto di ingresso domenica compresa, oggi l'Ambrosiana può far questo con in più l'arrivo dei nuovi totem esplicativi, le scolaresche andranno con visite di gruppo, Ambrosiana e' pronta, già parla di numeri per visite importanti, questa e' la divulgazione vera, reale, fatti e non parole diceva mio nonno, avere dato e permesso uno strumento e una possibilità come questa in una città in cui nessuno lo aveva mai fatto o che pensava ad altro, ora c'è e continuiamo nelle altre città con divulgatori che abbiano in mente solo valori, senza interessi commerciali o di posizione nelle varie realtà istituzionali, Ambrosiana e' un esempio, il Gazzettino per tutti e di tutti e' un altro, il problema e' che mancano persone che pensino solo alla collettività, alla città, dei battitori liberi, che non pensino solo alle sigle, alle cariche, alle posizioni, ci sono persone, poche lo ripeto, che fanno divulgazione da anni qui e dovunque dedicando tempo, energie e risorse per il piacere di vedere dei ragazzi per esempio vedere le monete e commentarle in Ambrosiana. Io non sono un commerciale, mai venduto una moneta, sinceramente poi mi interessano solo i risultati reali, tangibili, e che possono essere mostrati, non sono un tattico, vado solo per passione, d'istinto, da sognatore per idee e progetti che però vengono studiati nei minimi particolari con organizzazione e planning come e più di un lavoro importante. Il Cordusio, l'ho sempre visto come un teatro, una grande piazza reale per confrontarsi, parlare, conoscere persone, le monete per me sono poi lo sfondo, uno sfondo che ci vuole, serve ma e' un corollario al tutto. Ha avuto finora una funzione strategica importante ma tutto cambia anche in Milano, al Cordusio, persone che pensano ai soli valori, senza interessi alcuno sono ormai pochissimi, lo vedo sul campo reale . E se accade questo ad alcuni, ti chiedono tutti ma perché lo fai, lo fate, e qui dimostrano che il mondo e' cambiato e che in fondo, in fondo nessuno mi conosce nel mio intimo, io non ho bisogno di nulla, ma proprio nulla, non chiedo nulla, mi metto solo a disposizione come sempre con chi vorrà condividere valori, divulgazioni, esposizioni, convegni culturali, giovani, il resto non e' e non sarà mai il mio mondo anche perché poi ricordiamocelo tutti, noi siamo dei tramiti per chi verrà e oggi io vedo una numismatica, forum a parte, che sta ormai perdendo i veri riferimenti per poter continuare a trasmettere, per poter creare un futuro e non essere solo stime, conservazioni, ma valori e i valori o li hai nel cuore o e' difficile trasmetterli ... Certo tutto questo lo puoi fare, e lo faccio con maggiori soddisfazioni, in altri mondi... il volontariato e' dovunque, non hai nulla in cambio ma il grazie e il rispetto della persona li trovi e questo per certe persone come me e' quello che poi conta ...oggi la numismatica e' purtroppo cambiata, forum a parte, che svolge una funzione divulgativa e per i giovani e i nuovi appassionati a dir poco straordinaria e vitale, ma anche questo viene poco riconosciuto nel reale e di questo mi dispiaccio veramente ...anche questo e' volontariato, solo che pochi scrivono, si espongono, però tutti leggono e annotano però ...2 punti
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Si posso dire che sicuramente Sicilia, Sardegna, Milano e Napoli, con tutti le loro zecche sono molto più vicine di quello che comunemente si pensa, infatti i Catalano/Aragonesi prima e gli Spagnoli dopo con le loro conquiste e dominazioni uniscono questi luoghi, siamo noi oggi che dividiamo per regione o per appartenenza territoriale le monete, ma allora sicuramente le monete erano più internazionali di quello che oggi noi pensiamo, quindi la vicinanza tra queste terre è sicuramente tanta. Purtroppo non ho mai avuto l'occasione per poter visitare Napoli, Capitale di un Regno che in passato era sicuramente uno dei più progrediti ed evoluti, con tantissime bellezze artistiche e con una quantità di monete che fanno perdere il fiato per il numero e le loro caratteristiche. L'autore Pietro Magliocca ha solo acceso in tutti noi una passione che sono convinto solo sopita, visto che Napoli ed il suo Regno sono comunque parte integrante della nostra storia.2 punti
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Moti di più di quanto uno possa pensare... Dai Mario che dopo almeno parliamo un po di Napoli che e meglio..2 punti
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Bella moneta. Anche a me piace avere cartellini di vecchi numismatici. E' monetazione che non conosco. Intervengo quindi solo per curiosità. E' evidente nel cartellino l'errore di lettura ... DES / CVLO ... Quella è evidentemente e chiaramente una A gotica e non una E, una A realizzata nella "spigolosa" tecnica gotica anche se non benissimo, rapportandola ad altre lettere A. La leggenda è quindi D' AS / CVLO . C'è però da interrogarsi sulla lettera iniziale del nome del santo. Qui dovrebbe essere E ma sembrerebbe altra A gotica di ancor più brutta realizzazione. Come detto non conosco la monetazione e non posso far raffronti. Mi piacerebbe saperne di più.2 punti
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Le S volutamente coricate sono solitamente ben diverse dalle S normali. Per me questa è una S "mal riuscita " nell'incisione del conio.2 punti
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Grazie mille @Bassi22 per gli spunti! Ho dato una rapida occhiata ai link, oltre a leggere i tuoi stralci, ma mi ci vorrà un po' di tempo per una lettura più attenta, visto che è parecchia roba. Conto di tirar fuori qualche spunto interessante! Fabry ero a conoscenza del ripostiglio di Montella, ed è in base a quello (citato anche nello Stahl) e ad un articolo della Travaini che ho trovato in rete, intitolato "Romesinas, provesini, turonenses...: monete straniere in Italia meridionale ed in Sicilia", che ho ragionato sulla collocazione da dare all'Italia meridionale. In base al ripostiglio di Montella (210 monete, tra le quali 61 ducati e il resto fiorini fiorentini o imitazioni, di cui uno falso) si può dedurre che nel XIV secolo il ducato aveva sì permeato il mercato meridionale, ma in posizione ancora subordinata al fiorino, mentre, come afferma la stessa Travaini nell'articolo da me citato, nel XV secolo il ducato ha effettuato il "sorpasso" sul fiorino. Si configura qui una situazione simile a quella che, a quanto ne so (ma potrei ricordare male) ha interessato l'Ungheria. Seguendo rigorosamente l'arco temporale da me ipotizzato (XV secolo) l'Italia meridionale dovrebbe quindi far parte senz'altro della mia carta, ma è giusto rendere con un colore di contrasto questa circolazione affiancata, come hai giustamente suggerito tu! Avevo pensato anche di colorare le aree "controverse", come ad esempio la parte interna di Armenia e Persia (o del Medio Oriente in generale), nelle quali, secondo Mazarakis, ma non secondo molti altri studiosi, vennero coniate imitazioni del ducato poi attribuite ad altre zecche (sono debitore col buon Rorey per il materiale da cui ho tratto queste informazioni). Nei prossimi giorni cercherò di postare una carta aggiornata con i nuovi colori e una legenda, anche per vedere come viene!2 punti
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Buonasera a tutti!!! 19 ore di "calma piatta" nella sezione....mi sembrano troppi! Per movimentare queste serate d'estate.....Condivido questo bel Granuzzo di Ferdinando IV Grano Cavalli 12 1792 MAGLIOCCA 317/a Non Comune con la V capovolta al posto della A al rovescio.2 punti
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Lo stesso vale per me, infatti la plastica dello dimonio la uso solo per tirare fuori il contante dall'ATM. Finchè non si raggiunge il limite massimo di legge per il pagamento in contanti (che nel mio caso non avviene praticamente mai) per me esistono solo monete e banconote.1 punto
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La "V" indica il nome dello zecchiere. Intuisco Vienna dallo scudo in cuore all'aquila e dalla titolatura. No, io non la toccherei.1 punto
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Prima di isolarmi dal mondo e godermi le vacanze, condivido con voi i miei denari di Adriano. 1) Impero Romano, ADRIANO, AD 125-128 d.C, DENARIO, .HADRIANVS AVGVSTVS, laureate head right / COS III, star, above and within crescent; globe in exergue. RIC 201; C. 461-2. 3.30g, 18mm, 5h ; 2) Impero Romano, ADRIANO, 134-138 d.C., DENARIO, Emissione: 134-138 d.C., D/ HADRIANVS AVG COS III P P , busto laureato, R/ FELICITAS AVG, la Pax in piedi con caduceo nella destra e ramo a sinistra e ramoscello nella sinistra, Zecca di Roma, Rif. bibl. R.I.C., 234; Cohen, 614; Metallo: AR, gr. 3,16, Diam.: mm. 17,001 punto
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Volentieri. La monetazione sarda ogni tanto rivela qualcosa di nuovo.. Cagliari in quasi 5 secoli di attività ha prodotto tanto. Purtroppo, forse complice il periodo estivo, mi sembra di notare poco fermento attorno alle zecche sarde e poco materiale proposto sia dai collezionisti che dai commercianti. Ho provato a proporre qualcosa che credevo interessante sugli Arborea e la zecca di Sassari nella sezione monete medioevali ma non ho ricevuto commenti per ora.. sono tuttavia sicuro che arriveranno..il forum é una memoria storica e ciò che condividiamo rimane a disposizione di tutti.. A presto !1 punto
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Dai mercenari campani in Entella, un piccolo bel bronzo non comune ( 345-330 AC. , 13 mm. , 2,18 g. ) . Al diritto ancora un elmo , al rovescio un cavallo in libero galoppo . Passerà in asta Bertolami E-live Auc. 61 al n. 112 ad inizio Settembre .1 punto
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Certamente è utile conoscere le monetazioni che si intende collezionare. Queste contraffazioni delle scatolette sono comunque approssimative e facili da smascherare per qualsiasi consumatore, anche digiuno ma perlomeno accorto, attraverso il sito di verifica predisposto dalla pcgs. Ogni moneta certificata è, oltre che schedata, anche fotografata. https://www.pcgs.com/cert Usate il sito e controllate se il numero di certificato corrisponde alla moneta desiderata prima di effettuare un acquisto. In ogni caso sempre all'erta perché le monete antiche, a differenza delle contemporanee, non sono garantite autentiche dagli enti e gli stessi qualche volta sbagliano anche le recenti. Può capitare a periti di tutte le latitudini. Occhio sempre e comunque insomma.1 punto
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Salve @Legio II Italica e grazie per il bel post. La Meta Sudans sembra davvero maestosa, l'antica Roma doveva essere veramente spettacolare! Molto interessante anche il fatto che la precedente fontana, di epoca giulio-claudia, si trovava in un punto importante della città, in quanto sorgeva all'incrocio di cinque delle quattordici regioni augustee. Inoltre, nello stesso luogo si trovava anche il santuario delle Curiae Veteres (che se non ho capito male costituivano i rioni della città durante l'età regia... chiedo conferma) e probabilmente anche la casa in cui era nato Augusto, in un luogo chiamato ad Capita Bubula. Gli antichi Romani non lasciavano nulla al caso in quanto a simbologia e messaggio da trasmettere! Un saluto1 punto
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Mantova, Francesco Gonzaga ,1383-1407, bolognino, R Biaggi 1128 ; MIR 376 D/ + FRANCIS , leone , al centro ChUS R/ + MANTU , scudetto , grande A1 punto
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Lasciala così, dopo una lavatina con acqua e sapone marsiglia, asciugala bene e passaci un po di cera microcristallina, medaglietta abbastanza comune, purtroppo ci sono anche delle corrosioni e questo ne abbassa il valore (pochi euro)! Ciao Borgho1 punto
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@Acqvavitus 55 euro per un manuale simile non sono troppi, un volume del MIR - cui lo possiamo avvicinare - ne costa il doppio. Date le 500 copie numerate stampate, l'utilità del catalogo e il successo riscontrato dubito che i prezzi scendano, salvo nuove edizioni.1 punto
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Wow! This is a spectacular 12 tari of 1796. Even though the shine is not that great as it looks like a heavily circulated coin, the emblem and portrait are quite sharp.. cheers!1 punto
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Millesimo ben visibile , buon esemplare1 punto
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Spiacente ma da me non avrai niente: li disinfetto e me li tengo!1 punto
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Dopo un'aureo cosi si può anche smettere.. Però io preferisco sempre le monete del popolo..1 punto
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R/ quasi completamente leggibile, complimenti, notevole conservazione per questa tipologia! N.1 punto
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Penso che non ci si possa fare più un panino ..... Comunque l'espressione "sindaco di Tebe" se la potevano risparmiare: all'epoca non esistevano cariche elettive, semmai cariche di nomina reale, quindi se il giornalista non conosceva la carica ricoperta, bastava usare un espressione più appropriata come "governatore della città di Tebe" o "funzionario regio preposto all'amministrazione della città di Tebe". Non si possono mischiare cariche istituzionali moderne con quelle dell'antichità !1 punto
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considerando la quantità di monete che io (e voi) avete, anche antiche, dovremmo allora essere tutti morti centinaia di anni di microbi, virus, batteri, (specialmente quelli del tempo in cui non c'erano antibiotici) e poi noi le maneggiamo senza alcun DPI..1 punto
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@Ambronummus, la numismatica è sicuramente una passione, sul fatto poi che sia costosa, direi che dipende molto da come la si vive, da cosa si cerca, insomma dipende da tanti fattori, diciamo che non è costosa a prescindere. Poi certo come tutte le passioni ( gli hobbies) richiede un esborso di denaro, questo si.1 punto
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Numismatica Ars Classica > Auction 100 Auction date: 29 May 2017 Lot number: 598 Price realized: 75,000 CHF (Approx. 77,018 USD / 68,854 EUR / 60,213 GBP) Lot description: The Roman Empire Carinus caesar, 282 – 283. Aureus, Siscia ? 282-283, AV 4.30 g. M AVR CARINVS NOB CAES Laureate and cuirassed bust l., r. hand raised; the lorica decorated with aegis. Rev. VICTO –RIA AVG Victory standing l. on globe, holding wreath, palm-branch and trophy (?). C –, cf. 199 for reverse (wreath and trophy). RIC –, cf. 190 for reverse (wreath and trophy). Calicó –. Apparently unique and unrecorded. A spectacular and unusual portrait, the work of a very skilled master engraver, wonderful reddish tone. Virtually as struck and almost Fdc Ex Tkalec sale 9 February 2005, 368 (illustrated on the front cover page). This aureus was struck in AD 282 to celebrate the elevation of Carinus to the status of Caesar (i.e. junior emperor) by his father, the emperor Carus. As Caesar, Carinus was charged with defending the western provinces while Carus prosecuted a remarkably successful war against the Sasanian Persians. Carinus is known to have inflicted defeats on the Germanic Quadi while serving as Caesar, which may account for the military flavor of the obverse type and the depiction of the victoriola on the reverse. Carinus is shown wearing a full breastplate adorned with a gorgoneion on the chest, which gives him a much more heroic appearance than the scaled cuirass he normally wears on his coinage. The engraver has done a masterful job of picking out the details of the rivets, the drapery, and the tassels at the ends of the shoulder pteruges. Curiously, he has made a mistake in the treatment of the hand. While Carinus appears to extend his left arm, the hand at the end giving the salute is actually his right hand. The victoriola was a statue of Victory on a globe that symbolized the power and prestige that devolved upon an emperor following the defeat of the enemy. In later Roman coin iconography deities - most frequently Jupiter - are shown bestowing the victoriola on the emperor. While the coin presents the auspicious beginning of Carinus' imperial career, things quickly began to fall apart. In AD 283, Carinus celebrated a triumph in Rome and was elevated to the status of Augustus to rule in partnership with his father. Later that year Carus died in the East from either disease or a lightning strike, leaving Carinus and his younger brother Numerian, behind. Numerian had been campaigning alongside his father in the role of Caesar, but became Augustus upon his death. However, Numerian's new title lacked power over the army and the soldiery forced him to give up the Persian campaign, which had already sacked the Sasanian capital at Ctesiphon, and begin the long march home. On the way, Numerian fell ill and died under suspicious circumstances, leaving the cavalry commander Diocletian to take up the imperial purple for himself. When Carinus learned of these events, he immediately assembled an army and marched against Diocletian. The forces of Carinus and Diocletian met at the Margus River in Moesia to decide the fate of the Empire. According to one account, the forces of Carinus fought well against Diocletian, but were broken when Carinus was suddenly assassinated by a military tribune seeking revenge for the seduction of his wife. Others report that Carinus was deserted by his army, thereby granting Diocletian total victory. The hapless Carinus was killed and his name and image was ordered stricken from all monuments in the proceeding known as damnatio memoriae.1 punto
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Philippus se volessi intraprendere uno studio sarei ben felice di darti tutto il mio appoggio. Per rispondere alla tua domanda, al momento come testi ho con me solo il mio Sollai "da battaglia" , esemplare di cui sono molto geloso e appartenuto al compianto Fornoni. Riporta che per le monete in mistura il titolo dovesse essere di 4 reali castigliani per ciascuna libbra di rame (archivio di stato di Cagliari, vol. P 11, f. 105). Nei prossimi giorni cercherò di verificare da altre fonti.1 punto
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Beh effettivamente i costi c'erano... E dal punto di vista logistico non mi sembra si potessero investire mezzi, tempo, ed energie solo per una tipologia..1 punto
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ciao,a mio modo di vedere il prezzo di questo lavoro non mi sembra eccessivo,teniamo conto che sono riportate molte notizie storiche inerenti ad alcune tipologie monetali,inoltre sono presenti le foto di molte monete che,altrimenti,vedresti solo nei musei (forse) come ad esempio la serie del 1770,1778 e 1786 oppure i 6 centesimi in argento di murat... i riferimenti alle aste sono per le foto pubblicate nel lavoro,se poi l'autore non ha citato i realizzi avrà avuto i suoi buoni motivi,condivisibili o meno... per quanto i 10 tornesi di Francesco II non ci sono novità... detto questo ritengo il lavoro in questione più di un semplice catalogo, ma una volta avuto in mano si capisce immediatamente la qualità e l'impegno impiegato per realizzare quella che,almeno per me,rimane un'opera fondamentale per chi segue la monetazione napoletana realizzata al bilanciere...1 punto
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Ciao Palpi : la mia ricerca per ora è stata infruttuosa. Parecchi i testi che parlano di medaglie, ma su medaglioni e placche c'è il buio, almeno per me. Sul tema, tanti i riferimenti e le biografie dei martiri sul web, come penso avrai già visto, ma finora non ho trovato alcun esempio di medaglioni o altro. Non saprei dove orientare altre ricerche, mi spiace….1 punto
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negli ultimi anni l'han quasi sempre coniato, quest'anno hanno preferito la coincard. Peccato, sarà per l'hanno prossimo, magari se faranno coincard con tagli diversi da quelli di quest'anno potrebbero coniarlo.1 punto
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Sta capitando la stessa cosa anche a me, lo sfoglio tutte le mattine quando faccio colazione...1 punto
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ultima entrata ( in attesa di quella prenotata a settembre che sto aspettando molto e poi capirete perchè ) 610-641 Solido Costantinopoli .... Eraclio con Eraclio Costantino ed Eraclona1 punto
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A parte la curiosità di sapere a questo punto quali sarebbero queste Casa d'asta i cui titolari sono degli ex "verdurai" (ma comprendo che sul Forum non è opportuno fare nomi), rimango perplesso in merito alla considerazione che se l'asta "è un po' meno pop", allora "si va un po' più sul sicuro". Ci sono dei dati oggettivi che supportano questa Tua affermazione o parliamo di sensazioni personali? No, perché se parliamo si sensazioni personali, allora si può dire tutto ed il contrario di tutto, perché tanto di oggettivo non c'è nulla. Se invece ci sono degli elementi oggettivi, sarebbe interessante conoscerli, anche e soprattutto nell'interesse dei potenziali futuri acquirenti delle aste "pop". Vedo che pur autodefinendoti un "neofita" del collezionismo numismatico, tuttavia sei già abbastanza "scafato" (quanto meno dimostri di conoscere già il "panorama" delle diverse Case d'asta....e per un neofita non è poco). Indubbiamente, quando si punta una moneta da 5 o 10 euro, proposta in un'asta "pop", può starci che si tratti di una moneta in bassa conservazione, molto danneggiata, anche ai limiti della leggibilità. Ma questo non lo definirei un "tranello" della Casa d'aste, anche perché chi punta una moneta del genere innanzitutto la vede almeno in foto (e quindi la conservazione non sarà una sorpresa) e pagandola quella cifra sa già di non poter pretendere di acquistare una moneta in conservazione eccelsa. Se poi la moneta, o quanto di essa rimane, non la si ritiene interessante, non è che la Casa d'aste (condotta o meno da "verdurai") obblighi il neofita a comprarla; certo, sarà almeno necessario che il neofita sappia distinguere una moneta coniata da un tondello completamente liso.....ma se non si ha neppure questa percezione, forse sarebbe meglio evitare le aste (anzi....sarebbe meglio evitare di acquistare monete tout court). Ci sono molti collezionisti (e chissà che non siano proprio loro i "veri" collezionisti numismatici) che non dispongono di grandi mezzi economici e amano studiare (di necessità...virtù..) monete anche molto usurate. Per costoro queste aste popolari sono una vera "manna", perché grazie ad esse possono alimentare le loro dignitose collezioni, pur prive dei fdc, ma ricche di pezzi di storia. Se poi un neofita o anche un esperto pensa invece di fare affari (a proposito di plusvalenze...) acquistando in un'asta "pop" a 10 ciò che poi dopo una settimana vorrebbe rivendere a 100, allora è altamente probabile che rimarrà deluso. Ma non mi pare che neanche in questo caso si possa parlare di "tranello" architettato dalla casa d'asta. Saluti. M.1 punto
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A mio modesto avviso si sbaglia (nel senso che non porta assolutamente a niente) a guardare con malinconia “ai tempi d oro della numismatica, a quando c era più romanticismo, più cultura, a quando ci si emozionava per un bb , a quando il bisnonno regalava il 2 lire, a quando le aste erano così e cosà, i numismatici tutti dei signori (questa è la panzana del millennio), i commercianti dei saggi precettori e via con altre melensità a chili. È sbagliato perché ormai quei tempi son andati, e nn torneranno. È sbagliato perché è retorica farcita di luoghi comuni fasulli. È sbagliato perché La numismatica, come decine e decine di altre categorie comportamentali umane o di settori di interesse non fa che riflettere la società. E la società è cambiata. Non sta a me dire se in meglio o in peggio (tendendialmente direi in peggio) ma è cambiata. Internet, i social, la globalizzazione sfrenata, il junk market estremo, i like, i followers, gli influencers.. gli slab...le aste on line; tutto , tutto è figlio (verrebbe voglia di disconoscerlo, ma sempre figlio è) del nostro tempo. Noi siamo di passaggio, 70-80-90 anni e via, chissà che società vedranno i nostri figli e i nostri nipoti. Sarà meglio, sarà peggio? Ma noi viviamo adesso, e ci becchiamo questa società. Bisogna imparare ad accettare la realtà nella quale viviamo, potandone gli estremi e non chiudersi a riccio di fronte ai cambiamenti. Il che nn vuol dire conformarsi necessariamente, ci mancherebbe, ma nemmeno criticare tutto aprioristicamente solo perché “ un tempo... ah un tempo .. bla bla bla”. in campo numismatico le cose nn sono diverse. Oggi, a veder le cose in modo positivo, si aprono centinaia di possibilità sconosciute ai nostri padri ai nostri nonni per i quali collezionare voleva dire fidarsi o affidarsi ad un unico numismatico di fiducia, magari partecipare ad un asta ogni 3-5 anni. Scambiarsi LETTERE con qualche amico di hobby e poi? E poi la cosa finiva lì. Tutti quelli che criticano la numismatica “contemporanea”, e sono tanti, tutti quelli che “gli slab sono da tonti, le centinaia di aste on line quotidiane una giungla, i commercianti new age tutti dei farabutti etc etc etc “ dovrebbero, mano sulla coscienza, verificare di quanto le loro collezioni si sono ingrandite qualitativamente o quantitavamente negli ultimi 20 anni, grazie a questi strumenti “degenerativi” come e bay , internet, le centinaia di aste on line suddette, i cataloghi che frullano come scheggie impazzite per L Europa, i motori di ricerca tramite i quali si può comprare in diretta una moneta esitata a Pechino, vedere in 20 secondi tutte le aggiudicazioni di un Altra moneta degli ultimi 15 anni etc etc etc.. senno si risulta vagamenti incoerenti, come quella comica anti sistema anti ricchi anti soldi anti benessere.. che si scopre essere la nuova vicina di casa del portoghese neo juventino.. immagino in che quartieraccio popolare.. si sì #siamotuttibabbioni1 punto
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L'immagine di un cacatua bianco australiano, appena scoperta in un fondo della Biblioteca Vaticana in un manoscritto risalente alla Sicilia del XIII secolo, sconvolge la visione di ciò che sappiamo del Medioevo, secondo la ricerca dell'Università di Melbourne, pubblicato su «Parergon Journal» Ed è proprio questo risultato che rivela che esisteva un commercio con l'Australia settentrionale e nelle vicinanze, già esistenti a quell'epoca, collegate alle rotte marittime e, via terra, in Indonesia, Cina, Egitto e, più lontano, in Europa. Le quattro immagini della famiglia Cacatua bianco nel libro Venandi cum Avibus Art (caccia agli uccelli d'arte), di proprietà dell'imperatore del Sacro Romano Impero Federico II di Sicilia ed è datato tra il 1241 e il 1248. Questi disegni colorati sono di 250 anni prima di quella che si credeva essere la più antica rappresentazione europea di un Cacatua, datata nel 1496 nella pala d'altare Madonna della Vittoria di Andrea Mantegna. Secondo il racconto della ricerca '' Phys ha avuto luogo quando tre studiosi che lavorano presso l'Istituto finlandese a Roma erano interessati al tema dopo aver letto un articolo sulla pittura di Mantegna pubblicato nel 2014 da Heather Dalton, Scuola di Studi storici e filosofici dall'università di Melbourne. La collaborazione tra tutte le parti (Dr. Dalton, Pekka Niemelä, Jukka Salo e Simo Orma) ha rivelato che era probabile che il cacatua era stato un Tritone femminile, una delle tre sottospecie di Cacatua con cresta gialla, il che significa che l'uccello era originario dell'Oceania. Il testo in latino accanto a una delle immagini rivela che l'uccello era un dono del quarto sultano ayyubico d'Egitto a Federico II, che si riferiva a lui come il "Sultan di Babilonia". Il cacatua avrebbe lasciato l'Australia (o i suoi dintorni) per il Cairo e poi sarebbe finito in Sicilia, un viaggio che sarebbe stato, soprattutto, terrestre e avrebbe richiesto diversi anni. "Sebbene questa parte del mondo (Oceania) sia ancora considerata l'ultima scoperta, questa visione eurocentrica è sempre più sfidata da scoperte come questa", afferma Dalton. "Piccole imbarcazioni navigavano tra le isole comprando e vendendo tessuti, pellicce e animali vivi prima di raggiungere i porti in posti come Java, dove vendevano le loro mercanzie ai mercanti cinesi, arabi e persiani", continua. "Il fatto che un cacatua arrivò in Sicilia durante il XIII secolo mostra che gli operatori in Australia settentrionale facevano parte di una rete fiorente che ha raggiunto l'Occidente, il Medio Oriente e oltre", conclude la ricerca oggetto l'Università di Melbourne . (traduzione alla buona di un articolo in spagnolo) Chissà se un giorno verrà scoperto in Australia un tarì che aveva fatto la strada inversa ... ?1 punto
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