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  1. eracle62

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/06/18 in tutte le aree

  1. Ciao. Personalmente dissento rispettosamente dall'opinione secondo la quale la casa d'aste dovrebbe comunicare all'aggiudicatario il nome del conferente della moneta aggiudicata. Il contratto che disciplina il rapporto tra casa d'aste e conferente è generalmente quello del "mandato senza rappresentanza". In altre parole, il conferente incarica la casa d'aste di mettere in vendita la propria moneta per conto proprio (del conferente) ma in nome altrui (della casa d'aste). Il mandato può anche essere "con rappresentanza" (in quel caso la casa d'asta verrebbe incaricata di vendere la moneta non solo per conto ma anche in nome del conferente e, oltre al "mandato", è necessario che il conferente rilasci alla casa d'aste anche una "procura"). Nel mandato "con rappresentanza" la casa d'aste deve quindi mettere in vendita la moneta non solo per conto ma anche "in nome" (indicandolo) del conferente e gli effetti giuridici della vendita ricadrebbero immediatamente sul conferente. La "spendita" del nome del conferente da parte della casa d'asta" (che in latino prende il suggestivo nome di "contemplatio domini") è un elemento caratteristico del mandato con rappresentanza. Poichè ciò non avviene mai nelle aste numismatiche (da quello che vedo usualmente), concluderei appunto che il rapporto tra conferente e casa d'aste sia un contratto di mandato (a vendere) senza rappresentanza, nel quale gli effetti giuridici della vendita si realizzano tra aggiudicatario e casa d'aste. La conferma di ciò la si ha, peraltro, anche se guardiamo all'aspetto fiscale del rapporto. Nel mandato "con rappresentanza", poichè si "spende" il nome del mandante, la casa d'aste deve fatturare all'acquirente solo le proprie commissioni, mentre il costo della moneta aggiudicata dovrà essere fatturato all'aggiudicatario direttamente dal conferente (se questi è un operatore commerciale). Al contrario nel mandato a vendere "senza rappresentanza", l'aggiudicatario ha rapporti, anche fiscali, solo con la casa d'aste, che dovrà fatturare all'aggiudicatario l'intero importo speso, specificando nella propria fattura il prezzo di aggiudicazione della moneta e le proprie commissioni. Noto che nelle condizioni generali delle aste numismatiche si riporta spesso che il rapporto contrattuale intercorrente tra conferente e casa d'aste sia quello del "mandato con rappresentanza"; in realtà, non è così (almeno, questo è il mio umile pensiero), dal momento che, come già detto, la casa d'aste non "spende" dinanzi ai terzi (potenziali acquirenti) il nome del conferente e non è in possesso di una sua procura, ma solo di un mandato a vendere. Il motivo per il quale il conferente ricorre al mandato senza rappresentanza è tipicamente quello di non voler comparire agli occhi dei terzi. Quindi la casa d'aste non credo abbia alcun obbligo giuridico di rivelare il nome dei conferente ai terzi aggiudicatari e non già per la privacy o altre normative di tutela e protezione dei dati personali (che sono tutte successive al Codice civile del 1942 che contempla il contratto di mandato senza rappresentanza) ma proprio per la natura del contratto che il conferente ha stipulato con la casa d'aste. In realtà, la posizione della casa d'aste, stretta con il conferente dal un rapporto di mandato senza rappresentanza, di fronte alla richiesta dell'aggiudicatario di conoscere il nome del conferente dovrebbe essere la seguente: - la casa d'aste dovrebbe contattare il conferente e chiedergli: l'aggiudicatario Tizio ci chiede di sapere il suo nome. Glielo possiamo comunicare? Se il conferente Caio risponde positivamente la casa d'aste non avrà problemi a comunicarlo. Viceversa, se il conferente negherà l'autorizzazione, la casa d'aste non potrà rivelarne il nome, in quanto, ove facesse ciò, violerebbe il rapporto di mandato senza rappresentanza che la legava al conferente. Saluti. Michele.
    4 punti
  2. Salve a tutti, accanto all'argento vorrei mostrarvi anche un po' di mistura spagnola proveniente dalla zecca di Cagliari. Quindi, ecco a voi un esemplare di soldo, ossia 6 cagliaresi, di Filippo IV (peso: 3,1 g; diametro: 2,1 cm). La moneta è ancora ricca di dettagli, in particolare sono ancora perfettamente visibili le quattro testine di moro ed il busto del sovrano. D/ REX PHILIPPVS; Busto coronato a sinistra R/ MONETA SARDINIAE REGNI; Croce trifogliata con quattro testine Il nominale da 6 cagliaresi di Filippo IV è preceduto anche dai nominali da un cagliarese, principalmente di due tipi (uno con il busto con testa nuda e uno con il busto coronato), da due cagliaresi con le tipica croce con quattro Q (4 denari) e da tre cagliaresi con la tipica croce con quattro 6 (6 denari). Attendo i vostri commenti... Saluti!
    3 punti
  3. Buonasera a tutti, voglio condividere il mio ultimo acquisto un bel Bolognino della zecca di Ascoli Piceno emissione di Francesco Sforza 1433 - 1445. La moneta con una bella patina da monetiere è arricchita da una busta/cartellino descrittivo originale “homemade” di un nobile collezionista fermano di fine ‘800 . Faceva parte di una raccolta passata in asta Bolaffi qualche mese fa ma fuori dalla mia portata economica; sono felice di essere riuscito a recuperarne una e a metterla in collezione. Ora un meritato riposo sul velluto ?
    2 punti
  4. Cari appassionati, spero possa piacervi questa simpatica storia di operai e di monete d'oro risalente al 1424. Buona lettura! https://www.academia.edu/36720180/Un_tesoretto_di_solidi_aurei_rinvenuto_nel_XV_secolo
    2 punti
  5. La natura di Costantino a distanza di diciassette secoli rimane ancora oggi controversa e ricca di spunti di dibattiti tra gli storici ; controverso , come era anche il periodo storico in cui visse , periodo di profondi cambiamenti sociali e religiosi , ai quali gli antichi dei pagani di Roma sembravano non dare piu' le risposte che i contemporanei aspettavano da loro , da qui la continua ascesa ormai inarrestabile del Cristianesimo . Non solo Costantino fu discusso ieri come oggi circa la sua aperta adesione al Cristianesimo , sincera o di convenienza che fosse , infatti gioca piu' a favore della seconda ipotesi il fatto che fosse battezzato solo in punto di morte , ma fu molto piu' discusso circa la presunta uccisione di suo figlio Crispo . Vediamo di fare luce su questo tragico evento di Costantino leggendo due voci , una proveniente dal passato ed una moderna ; evento ben trattato dallo storico “greco” Zosimo e dal “silenzio” circa questo fatto del suo piu' alto estimatore : Eusebio di Cesarea . Per esattezza dei fatti , dobbiamo evidenziare il fatto che Zosimo fosse pagano , quindi potrebbe avere avuto un occhio particolarmente ostile verso Costantino , pero' i fatti che narra appaiono chiari ed espliciti . Zosimo , Storia Nuova , Libro II , XXIX , Tomo I , II , III e parte del IV , si parte dalla morte di Licinio : “Tutto il potere era nelle mani del solo Costantino che ormai non pote' piu' celare la sua natura malvagia , ma si abbandono' ad ogni sorta di licenze . Celebrava ancora le cerimonie tradizionali , non per ossequio , ma per utlita' ; per lo stesso motivo dava ascolto anche agli indovini che , i fatti lo hanno dimostrato , avevano previsto esattamente tutti i suoi successi . Giunto a Roma pieno di arroganza , penso' di dover dare prova di empieta' incominciando ad esercitarla sulla sua famiglia . Sospettava infatti che il figlio Crispo , elevato come ho detto alla dignita' di Cesare , avesse una relazione con la matrigna Fausta , percio' lo uccise senza curarsi delle leggi naturali . Elena , la madre di Costantino , si indigno' per un simile gesto e non tollero' l' assassinio del giovane , allora Costantino quasi per consolarla cerco' di rimediare al male compiuto con un male piu' grande ancora ; infatti ordino' di riscaldare un bagno oltre la temperatura normale , vi immerse Fausta e la tiro' fuori quando ormai era cadavere . Consapevole di aver commesso dei crimini e di non aver rispettato i giuramenti , si presento' ai sacerdoti , chiedendo loro sacrifici espiatori per le sue colpe ; ma essi risposero che nessuna purificazione avrebbe potuto cancellare simili empieta' . Intanto un Egiziano giunto a Roma dalla Spagna era entrato in familiarita' con le donne di corte ; incontrandosi con Costantino gli assicuro' che la religione cristiana annullava qualsiasi colpa e prometteva agli empi che la praticavano di liberarli subito da ogni peccato . Costantino fu ben lieto di accogliere le sue parole trascuro' i riti tradizionali per partecipare invece a quelli consigliati dall' Egiziano …................” Dalla Prof.ssa Laura Franco , storica e specializzata in filologia bizantina : “La vicenda piu' inquietante che ha segnato la vita di Costantino e' rappresentata sicuramente dalla condanna a morte decretata nel 326 nei confronti del figlio Crispo e dal successivo “suicidio” della moglie Fausta avvenuto in circostanze oscure …........ed Eusebio di Cesarea che pure cita Crispo nella Storia Ecclesiastica , evita accuratamente di menzionarlo nella Vita di Costantino …...........Questo episodio getto' una luce sinistra sull' Imperatore come lasciano intuire alcune leggende tardoantiche e medievali , in particolare quella che fa riferimento alla lebbra che avrebbe afflitto Costantino prima della sua conversione , ma che l' effetto catartico del Battesimo cristiano , lavando i peccati commessi , lo avrebbe guarito dalla malattia . Tra le colpe da espiare va annoverata anche l' uccisione del figlio di Licinio , Liciniano , avvenuta subito dopo l' uccisione del padre , un gesto particolarmente efferrato dal momento che si trattava di un bambino di appena undici anni” Concludendo , molte fonti antiche sembrano confermare questo gesto contro natura di Costantino , con particolari inquietanti anche contro la moglie , mentre la voce piu' autorevole e favorevole a Costantino tace a proposito di questo presunto figlicidio , una forma di insabbiamento e di riconoscenza verso colui che porto' ufficialmente l' Impero verso il Cristianesimo , oppure reputate fonti di falsita' di notizie verso le quali la risposta piu' logica era tacere ? Non lo sapremo mai con certezza . In foto i tre personaggi implicati in questo giallo di 17 secoli fa .
    2 punti
  6. Sapevate dell'esistenza di questo splendore di moneta???? Se qualcuno lo vuole acquistare fa ancora in tempo... Jean Elsen & ses Fils S.A. > Auction 138 Auction date: 8 September 2018 Lot number: 239 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction - Bid on this lot Lot description: GUERRE CIVILE, AR denier, 69-70, Germanie Inférieure. Révolte de Julius Civilis et des Gaules. D/ ADSERTOR LIBERTATIS T. masculine jeune, casquée à d. R/ LEGIO [XV] PRIMIG Victoire deb. à d., clouant un casque sur un trophée posé sur un tronc. BMC - (p. 308, c, et pl. 51, 27E); RIC 130. 3,40g De la plus haute rareté Fines griffes dans les champs. presque Superbe about Extremely Fine La mort de Néron ouvrit une période de deux ans extrêmement mouvementée pour l'empire, qui vit s'affronter Galba, Othon et Vitellius. Vespasien fut proclamé empereur par les troupes d'Alexandrie le 1er juillet 69, et fit son entrée à Rome en automne 70. Sur le Rhin, le Batave Julius Civilis, citoyen romain et préfet d'auxiliaires, souleva les Bataves, chassa les Romains hors du pays batave, assiégea et occupa les camps romains de Vetera, Novaesium, ainsi que Cologne et Mayence, et voulut fonder un Empire des Gaules avec l'appui des Germains et de certaines populations gauloises. Mais les Gaulois se désunirent et finirent par choisir la domination de Rome plutôt que l'anarchie et les pillages des Germains. Civilis fut refoulé sur le territoire batave et disparut finalement sans laisser d'autres traces. La Legio XV Primigenia fut créée par Caligula en 39 pour sa campagne en Germanie ou vers 42 par Claude pour sa campagne en Grande-Bretagne. Elle fut anéantie en 70 pendant cette révolte de Civilis. Ce denier rarissime ne se trouve ni dans la collection du British Museum, ni dans la collection de la Bibliothèque Nationale de Paris. H. Mattingly signale l'existence de trois deniers et un aureus dans cette série frappée en Germanie inférieure. Un exemplaire au type représenté ici faisait partie de la collection Evans. Estimate: 2500 EUR
    2 punti
  7. Grazie a tutti, per la cronaca.... ho già trovato un'altro esemplare identico. Molto usurato, segno di lunga circolazione.
    2 punti
  8. Grazie infinite Fabry, il tuo è esattamente il tipo di intervento che auspicavo, e spero ce ne saranno altri! Sei, però, troppo generoso nei miei confronti! Sono un semplice appassionato alla ricerca di un quadro d'insieme legato ai problemi della circolazione internazionale, e cerco di crearmelo, anche graficamente, traendo spunto dai testi che ho in biblioteca o che riesco a reperire online e, da ora, spero anche grazie al vostro qualificato contributo! Ciò che mi muove è la curiosità fine a se stessa in primis, come hai detto giustamente tu (compro monete delle quali mi interessa e conosco a grandi linee la storia, e dopo averle comprate continuo ad approfondirla), e secondariamente, visto che insegno storia in un liceo, anche uno scopo didattico. Quando spiego la ripresa economica del basso Medioevo ai miei ragazzi non manca mai un cenno alle monete che l'hanno accompagnata, e visto che il ducato è tra quelle più importanti e che mi affascinano di più ho deciso di cominciare lo studio da qui, per poi poterne condividere i risultati con loro! Più in là mi cimenterò in "imprese" analoghe anche con altre monete, tra le quali ci saranno sicuramente diverse veneziane (il ruolo commerciale della Serenissima lo impone)! Se, poi, lo strumento grafico che riusciremo a mettere a punto, pur nella necessaria approssimazione, risulterà utile a qualche utente del forum, ne sarò estremamente lieto! Ritornando al tema in oggetto, quanto prima aggiusterò la carta accogliendo i tuoi suggerimenti, assolutamente pertinenti. Sul subcontinente indiano sono stato fin troppo cauto considerando solo le coste fino al Carnatico (in virtù del famoso ritrovamento), ma probabilmente, visto che ancora nel XV secolo non esisteva l'Impero Moghul coi suoi mohur, anche zone dell'interno potevano essere interessate dalla penetrazione dei ducati come mezzo di pagamento delle merci. Del resto il fatto che ancora in tempi relativamente recenti gli orafi indiani creassero imitazioni degli zecchini da usare come monili, e che queste "circolassero" anche in zone più interne, potrebbe significare che la moneta in questione era ivi ben conosciuta da molto tempo. Riguardo alla Cina, pur avendo notizia di alcuni ritrovamenti avvenuti nel Celeste Impero (uno è citato anche nell'opera di Stahl, che mi sta aiutando molto), ho deciso di escluderla soprattutto perché è lo stesso Marco Polo che ci spiega, nel celebre passo del Milione, che i mercanti stranieri erano obbligati a cambiare le loro valute in cartamoneta prima di effettuare i loro acquisti, stupendosi di come un pezzo di carta fosse accettato da tutti i sudditi come mezzo di estinzione del debito. Ho immaginato che la situazione non fosse tanto diversa un secolo dopo, pur con il cambio di dinastia, e che sia realmente cambiata solo con l'invasione dell'argento spagnolo. Se così fosse, non si tratterebbe di un uso diretto (ducato contro merce), ma di un semplice cambio valuta. Tuttavia la questione cinese mi suscita molti dubbi, e spero che qualche esperto di numismatica orientale possa magari intervenire per illuminarmi! Intanto, appena posso, cerco di modificare la carta, in attesa di altri consigli!
    2 punti
  9. Ultimi arrivi! @talpa ho colmato il buco! Avrei voluto caricare altre foto, ma non me le lascia caricare per qualche strano motivo..
    2 punti
  10. Non si tratta di conio basso... Non si tratta a mio parere (e non solo) di una svista. Il gigante 2019 porterà esplicitamente questa variante all'attenzione di tutti. Qualche tempo fa ho iniziato a valutare questa variante araldica vera e propria. L'assenza delle aquile in campo Aragona (simbolo del regno di Sicilia, pertanto impossibile da potersi considerare come una svista o errore) è legata alla storia araldica e a come viene considerata la presenza o assenza di quarti nell'arma. Strettamente connessa con il periodo storico e, guarda caso anche alle aquile capovolte presenti sulla monetazione del nipote e pronipote. Le date "colpite" da questa assenza sono quelle del 96/97/98/99/800/801...strettamente connesse ad avvenimenti storici concomitanti. La rarità a mio parere è R2 per il 96,R3 per le altre date, ma al momento si è preferito optare per una partenza di R2 per tutte le date, data la scoperta solo recentissima di questa variante e poi meglio valutarla l'anno successivo. Peraltro presente in foto sullo SPAHR 2nda ED. ma NON censita.
    2 punti
  11. Leggo solo ora questo interessante post in cui ero stato taggato. Mi permetto di esprimere sottovoce la mia opinione, basata su un tot di esperienza da entrambi i lati (co-redattore e fruitore di cataloghi). Il catalogo è solo una mera indicazione del prezzo, spesso si tratta di valutazioni che DEVONO considerare i costi di gestione del commercio (non può considerarsi alla pari una moneta ceduta tra privati e quella ceduta tra commerciante e privato). Esiste il concetto di prezzo di "listino", come in tanti settori merceologici, mi viene in mente quello dell'automobile ad esempio. Prezzo dal quale si può decurtare a discrezione del commerciante, una percentuale di sconto. Onestamente poi vi sono prezzi di realizzo di case d'asta, che superano esageratamente i prezzi stimati di catalogo (mi è capitato spessissimo sulle borboniche napoletane e siciliane negli ultimi mesi). Tratto questo, che fa comprendere quanto il catalogo prezzario sia e resti sempre una ottima indicazione del prezzo di mercato... ma il mercato, lo sappiamo bene, alla fine lo fanno i collezionisti, ricordiamolo sempre. Parlando del gigante, mi limito a specificare che OGNI MONETAZIONE presente sul volume, è curata da professionisti differenti. Sulla monetazione borbonica, mi permetto di specificare che, soprattutto nella prossima edizione 2019, ci saranno importanti novità e i prezzi saranno sempre più affinati al reale andamento di mercato, come il volume di Magliocca già aveva fatto, basandosi su realizzi effettivamente avvenuti nell'ultimo anno di molte case d'asta italiane e straniere. Di altri cataloghi altrettanto ottimi come il Montenegro o il Nomisma, non posso parlare se non da mero fruitore, ma sono sempre nella mia biblioteca ogni anno.
    2 punti
  12. Ciao. Scusa ma non avevo visto la discussione. La questione degli "esemplari coniati per numismatici" è ancora circondata da un alone di mistero. Come si sa, questa misteriosa monetazione venne conosciuta solo a seguito della pubblicazione della Relazione della R. Zecca 25 esercizi finanziari dal 1°. luglio 1914 al 30 giugno 1939-XVII, pubblicata nel 1941. A pagina 42 della suddetta "Relazione" è riportato l'elenco di questi esemplari coniati per numismatici, a partire dall'esercizio 1926-1927 fino a quello 1938-1939. Ma nulla di più. Alle Tue domande non è facile rispondere, dal momento che non abbiamo, come detto, altre fonti di supporto. Possiamo solo provare a fare delle supposizioni: Forse perchè il tipo "Leoni" e "Libertà Librata" nascono molto prima della "serie impero" e dunque c'è stato più tempo per pianificare le emissioni per numismatici. La "fame dei metalli" in epoca pre-bellica non sarebbe comunque stata tale da impedire la coniazione dei pochi esemplari che caratterizzano le emissioni di queste serie speciali. Fra l'altro, per quanto riguarda l'uso dell'oro (ma, a quel punto anche dell'argento) la zecca avrebbe coniato tali speciali monete previa consegna, da parte degli interessati, delle quantità di metallo prezioso necessarie. Francamente non saprei rispondere a questa Tua domanda. Forse la concomitanza con qualche ricorrenza poteva rendere un millesimo più interessante di un altro? Si è vociferato anche questo. Ma senza fonti documentali che lo provino, mi atterrei ai dati ufficiali pubblicati dalla Relazione (che però, come abbiamo visto, arriva solo fino al 1939). Saluti. Michele
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  13. Certo Alex, ma vedo comunque che tende a scomparire soprattutto nelle nuove generazioni che sono più vicine anche per praticità e cultura all'uso delle carte. Le carte oramai stanno prendendo piede in tutto il pianeta anche per le transazioni minime, vedi spesa al mercato. Io farei di tutto comunque per far circolare le nostre monetine, è stupendo leggerle, osservarle, scoprirle, capirle, averle, mi danno un senso di forte identità, e mi richiamano in continuazione la mia grande passione la numismatica.. Un domani se dovesse scomparire del tutto farò una cordata per battere moneta egualmente anche solo per una semplice associazione, almeno il ricordo non morirà mai.. Eros
    2 punti
  14. Ciao Zenzero : non è una medaglia ma lo stemma del II° Rgt. Piemonte Cavalleria, oggi inquadrato nella Brigata Alpina "Iulia". L'Unità ha origini antichissime, venne costituita nel 1692 dal Duca Vittorio Amedeo II di Savoia. Saluti.
    2 punti
  15. ultima entrata ( in attesa di quella prenotata a settembre che sto aspettando molto e poi capirete perchè ) 610-641 Solido Costantinopoli .... Eraclio con Eraclio Costantino ed Eraclona
    2 punti
  16. Salve, vorrei avere il piacere di condividere con voi la mia ultima entrata in collezione, un 12 tari del 1796 con una particolarità sullo stemma. Ovviamente sono graditi i vostri pareri . Saluti.
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  17. Ciao amici del forum, volevo chiedere una vostra considerazione su questo pezzo che ho acquistato, sembra buona ma ancora ho qualche piccola pecca a riconoscerle, quindi volevo chiedere a voi la conferma di autenticità. Grazie anticipatamente e vi auguro una buona giornata. :)
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  18. The Roman Republic Marcus Antonius. Denarius, mint moving with M. Antonius 32-31, AR 3.59 g. ANT AVG – III·VIR·R·P·C Galley r., with sceptre tied with fillet on prow. Rev. LEG – X Aquila between two standards. Babelon Antonia 117. C 38. Sydenham 1228. Sear Imperators 361. Crawford 544/24. Struck on an exceptionally large flan and with a superb old cabinet tone. Minor area of weakness on obverse due to the size of the flan, otherwise extremely fine Exceptionally nice example of the famous legionary denarii, struck before the battle of Actium on 2nd September 31. Legions I-XXIII, as well as special units, were honoured with these issues. Legio X specifically was Caesar's own legion. AMP. ILLUSTRAZIONE: LEGIONARIO DELLA LEGIO X
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  19. DE GREGE EPICURI Credo tu abbia ragione, io non avevo controllato l'esatta titolatura del diritto.
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  20. Lo trovi senza nessun problema sul Corpus, ma questo non vuol dire che sia originale! Sono numerosi i falsi di Cigoi che ad oggi fanno bella mostra di se in musei, collezioni, ecc.. La moneta è e rimane un bel falso storico, creato appunto per lucrare sulla rarità degli originali. Ho postato apposta una moneta origiale in modo che si potesse confrontare con l'aspetto della moneta in tuo possesso....
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  21. The New York Sale Auction XLII, LOT 35, DATE 9/01/2018, Hammer 475 USD Sicily, Messana. The Mamertinoi. Æ Quincunx (14.30 g), 264-241 BC. Laureate head of Zeus right. rev. MAME[PTINΩN], warrior advancing left, holding forth shield on arm, and spear; in upper left field, four pellets. Särström series XVIII A; BAR 14; CNS 45. Attractive dark greenish-brown patina. Some minor porosity on reverse. Choice Very Fine. Estimated Value $300 From the Dionysus Collection.
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  22. Era purtroppo un "brutto vizio" dei francesi (ma anche di altri paesi) quello di "spillare" insieme mazzette di banconote, se ne fa cenno in queste due discussioni (e altre): https://www.lamoneta.it/topic/93662-fractional-csa-e-obsolete-paper-money/?do=findComment&comment=1047541 https://www.lamoneta.it/topic/123311-curiosità-banconote-con-fori-di-spillo/?tab=comments#comment-1402510 petronius
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  23. Argomento veramente interessante che racconta un lato oscuro di Costantino nascosto in ogni libro di storia . Vorrei fare un po' di fantastoria...Cosa sarebbe successo all'Impero se Crispo non fosse stato assassinato? Secondo me Costantino divideva sempre l'Impero in quattro parti, ma la parte orientale andava a Crispo mentre quella di Delmazio (Illiria, Tracia e Grecia) a Costanzo II. Perché questo? Perché l'unico figlio con tanta esperienza in campo militare era proprio Crispo e in quel periodo la minaccia dei Sasanidi era ben più alta di quella dei barbari lungo il Reno e il Danubio.
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  24. Grazie Legio per la risposta.
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  25. Grazie mille @Legio II Italica per la spiegazione, sempre molto disponibile! Seguirò il tuo consiglio e approfondirò l'argomento Buona serata
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  26. Sicuramente originale, vedo però tracce di corrosione o un colpo a ore 4 del rovescio...
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  27. Ciao @clairdelune e auguri per il corso , per risponderti il meglio possibile mi sono documentato un po' perché come spesse volte ho scritto non sono un professionista di storia romana ma semplicemente un cultore anche se "da un po' di tempo" ; il periodo a cavallo tra la fine del III secolo e gli inizi del IV furono anni e decenni cruciali per il cristianesimo e per gli Imperatori , che volenti o nolenti dovevano confrontarsi con questa religione e prendere delle decisioni spesso cruente o al contrario concilianti , un tipico esempio fu proprio quello riferito al Cesare Galerio il quale fu il vero responsabile della grande persecuzione del 303 avvenuta sotto Diocleziano , suo Augusto . A Nicomedia si decise di dare il via a questa famosa e dura persecuzione contro i Cristiani che prese spunto proprio dal fervente paganesimo di Galerio ; il 23 Febbraio del 303 fu incendiata la Chiesa di Nicomedia e pochi giorni dopo un altro incendio distrusse il palazzo imperiale della Citta' , di questo fatto furono accusati i Cristiani e fu emanato un editto che imponeva la distruzione delle Chiese e dei libri sacri , vieto' le riunioni cristiane e ordino' l' abiura dei praticanti , pena la morte ; dalla zona orientale dell' Impero i decreti si estesero anche alla parte occidentale coinvolgendo tutto il mondo romano . Vennero emessi in tutto ben tre decreti contro i Cristiani e in un quarto si arrivo' ad ordinare esecuzioni in massa . Infine nel 311 fu emesso a Serdica l'editto generale di tolleranza religiosa , a nome degli Augusti Galerio , Licinio e Costantino, che segnò la fine delle persecuzioni contro i Cristiani e la restituzione dei beni ecclesiastici loro confiscati in precedenza . Lattanzio ammonisce gi Imperatori ricordando il destino al quale vanno incontro tutti i persecutori dei Cristiani e descrive la cancrena da cui Galerio venne colpito , che portò l' Imperatore alla morte solo sei giorni dopo la pubblicazione dell' Editto di tolleranza . Costantino quando rimase unico Imperatore non fece altro che mantenere e confermare quel vecchio Editto , probabilmente a seguito del fatto raccontato da Zosimo nella Storia Nuova ; insomma concludendo , timore e speranza , tipici stati d' animo umani quindi anche degli Imperatori , decretarono infine la svolta storica favorevole al Cristianesimo . Per meglio comprendere il pensiero religioso di Costantino ti consiglio di leggere la storia di Papa Silvestro ( 314 - 335) e i rapporti tra lui e Costantino . Ciao e grazie
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  28. 6 mi sembrano troppi, 4 più realistico.
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  29. Ciao Rocco68 siamo qui apposta ognuno per esprimere il suo parere personale rispettando i pareri di tutti, sia esperti che meno esperti.
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  30. Ciao, Per me è originale.... A dir il vero non ho poi mai sentito di falsi di questa tipologia.. Ciao
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  31. Classical Numismatic Group > Electronic Auction 424 Auction date: 11 July 2018 Lot number: 476 Price realized: 300 USD (Approx. 256 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Hadrian. AD 117-138. Æ Sestertius (32mm, 23.76 g, 6h). Rome mint. Struck AD 118. Laureate bust right, slight drapery / Fortuna seated left, holding rudder and cornucopia. RIC II 551a; Banti 414. Good VF, dark green patina. Attractive portrait. Purchased from Palladium Coins, 1996. Estimate: 500 USD
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  32. Queste ricerche fini a se stesse che portano conoscenza nel mondo della numismatica veneziana meritano il nostro plauso. Bravo e continua così. I miei complimenti. A mio modo di vedere bisogna ampliare l'area. E qui do' uno spunto. Le contraffazioni dello zecchino. Tanto per intenderci se a Dombes non fosse preminente lo zecchino a qual prò fare delle imitazioni? L'area indiana a mio modo di vedere è molto più ampia di quello da te evidenziato ed include la stessa isola di Ceylon. Per il ducato di Milano (qui si parla di circolazione) nella sua ampia difficoltà, lo zecchino era la moneta più valida (vedasi le incredibili contromarche con il biscione del Domenico Contarini). Ovviamente sono studi che mettono in risalto la continua evoluzione della moneta stessa. In vari studi viene riportata anche la presenza di monete d'oro in Cina, ma giustamente come dici sono frutto di scambi e non di una vara e propria circolazione. ARGOMENTO DA SVILUPPARE.
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  33. Sicuramente si, caro Luca, anche perché svolgendosi nello splendido scenario della Sacrestia della Chiesa di San Sepolcro adiacente all’Ambrosiana, i posti disponibili sono anche volendo una cinquantina però bisogna preavvertire per l’ingresso. Le porte essendo comunque una chiesa saranno chiuse dopo i 15 minuti accademici, quindi si richiede puntualità. Altrettanto importante sarà la seconda parte con la spiegazione del ritorno, del restauro e la visione, questa all’interno dell’ Ambrosiana, della Palma di Federico Borromeo simbolo di Milano . Sono eventi eccezionali, non ripetibili, organizzati con cura sei mesi fa, esclusivi solo per noi, ma tutti possono accedere e gratuitamente, fatti per milanesi e non, mi auguro un interesse maggiore rispetto all’evento storico e unico dell’esposizione in Ambrosiana di chi e’ testimone e rappresentante anche istituzionale della Milano Numismatica, certamente la famosa e auspicata collaborazione non ha funzionato di fatto su un evento cercato e auspicato da secoli solo per la città, gli appassionati, i giovani e chi verra’...mi auguro che le cose migliorino non per noi ma per la città, la cultura e la stessa numismatica in una città che fatica a capire chi divulga e offre per la collettività senza alcun interesse e scopo ...
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  34. Salve @Legio II Italica Interessante giallo antico, chissà come sono andate le cose... Non ho ancora approfondito l'argomento, quindi ne so molto poco, ma il testo citato di Zosimo è molto chiaro e dettagliato e sembra quasi, almeno per come l'ho percepito, che egli volesse soprattutto fornire inquietanti motivazioni circa l'interesse di Costantino per la religione cristiana, che gli concedeva il perdono laddove i sacerdoti pagani avevano invece rifiutato... Se posso aprire una parentesi, il primo pensiero che mi è venuto è che nella Storia antica questi crimini tra consanguinei sono purtroppo ricorrenti: Augusto non condannò a morte la figlia ma la esiliò a vita, decretando che le sue ceneri non venissero inumate nel mausoleo di famiglia (sentenza comunque molto crudele); Nerone fece assassinare la madre; Caracalla fece uccidere il fratello... Dietro questi atti orribili c'erano principalmente motivazioni politiche, come se queste fossero più forti dei legami di sangue... Grazie per il post sempre interessante, un saluto!
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  35. C'è gente, soprattutto commercianti, che poco prima dell'arrivo dell'euro ha messo da parte intere mazzette di queste banconote, prese in banca e dunque FDS e con numeri consecutivi, pensando che una volta fuori corso il loro valore sarebbe aumentato vertiginosamente. Purtroppo per loro non è andata così, e quindi cercano di inventarsi qualcosa per rientrare almeno dalle spese petronius
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  36. Ciao Mario, Avete già raggiunto il quorum o c è ancora spazio alle prenotazioni? Ad oggi, salvo imprevisti, io ci sarò ma volevo dirlo anche a degli amici. Grazie Ciao
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  37. Ciao, moneta importante e costosa, da vedere in mano per valutarne attentamente ogni aspetto. A parte una debolezza sullo scudo, sembra avere dei bellissimi rilievi (cosa che fa salire il prezzo).
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  38. Davvero molto bello
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  39. Bellissimo evento! Ho avuto già occasione, grazie al Cordusio, di sentir parlare il Monsignore Navoni e devo dire che é molto bravo, ti tiene sempre con il fiato sospeso......questa volta proverò a coinvolgere altri amici, oltre quelli del Circolo milanese, visto che il contesto non é prettamente numismatico ma soprattutto "Milanese". Grazie ancora
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  40. Sta capitando la stessa cosa anche a me, lo sfoglio tutte le mattine quando faccio colazione...
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  41. Questa va a finire come quella del Domiziano..... quindi, che dici dell’aureo?
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  43. Splendido post che condivido in toto, purtroppo la numismatica ha tanti problemi, ma i problemi sono legati sempre a degli uomini, e gli uomini siamo noi, credo ci vorrebbe un nuovo Rinascimento ma lo ritengo difficile, se poi quando si compie qualcosa di storico come l'esposizione unica e fissa di monete di Milano in Ambrosiana, momento che Milano attendeva e auspicava da secoli , poi alla inaugurazione non presenziano i massimi responsabili di varie realtà della Milano numismatica, allora si capisce che difficilmente la nostra numismatica potrà avere un futuro così come e', fatto grave , stigmatizzato da molti, che non depone a favore dell'unità, sulla collaborazione e il sapersi stringere sul bene comune e sui simboli che sono della città, non di sigle ...sono oltre tutto e tutti e rimarranno per i posteri.
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  44. Salve a tutti, mi permetto di riprendere questo mio topic perché, sulla base di tutto ciò che sono riuscito a leggere qui sul forum, in altri articoli in rete, ma soprattutto nel pregevole "Zecca: la zecca di Venezia nell'età medioevale" di A. Stahl, ho provato ad abbozzare un carta che riproduca approssimativamente l'estensione dell'area di circolazione del ducato veneziano nel momento del suo apogeo (diciamo XV secolo). Come criterio ho incluso nell'area evidenziata solo le zone in cui il ducato era la moneta principale per le grandi transazioni o per le tesaurizzazioni, escludendo le aree occidentali dove circolava, ma in maniera subordinata al fiorino di Firenze. Per farlo mi sono basato, ovviamente seguendo Stahl, sulle fonti documentarie e sui ritrovamenti, oltre che sui luoghi delle zecche che coniavano imitative (è lo stesso Stahl a ipotizzare che, laddove venivano coniate imitazioni, è altamente probabile che circolassero anche ducati autentici). A questo proposito ho dei dubbi soprattutto sull'opportunità di includere la Corona d'Aragona, il Ducato di Milano e lo Stato Pontificio all'interno di quest'area (come ho fatto, basandomi sul fatto che queste entità politiche hanno prodotto imitazioni), ma in ogni caso qualsiasi osservazione, correzione, integrazione, consiglio da parte vostra è ben accetto (anzi, è richiesto ?)! Naturalmente non ho pretese di pieno rigore scientifico, anche perché so che, allo stato attuale degli studi, una mappatura precisa della circolazione del ducato è impossibile (anche Stahl lo fa capire)! Il mio desiderio è solo quello di corredare la scheda informativa che sto preparando con uno strumento grafico che aiuti a comprendere, anche visivamente, l'importanza storica di questa tipologia di moneta. Grazie a tutti per i suggerimenti che vorrete darmi!
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  45. Classical Numismatic Group, Inc. Auction Triton XI, lot 477, date 8/01/2008 TROAS, Abydus. Caracalla. AD 198-217. Æ 38mm (26.29 g, 6h). Struck AD 215-217. AV K M AVPH ANTWNEINO C, laureate, draped, and cuirassed bust right / ABVDHNW N above, HPW downward to right, LAIANDPOC in exergue, Leander swimming right across Hellespont toward tower containing Hero standing left, who holds a lighted lamp in extended right hand; to left, sheathed sword set on rock outcropping; above, Eros flying right, holding wedding torch. M. Price, “Greek Imperial Coins,” NC (1971), p. 129 and note 4; BMC p. 7 note; SNG München -; SNG von Aulock -; SNG Copenhagen -; Mionnet II 58. EF, black-brown patina with some green and lighter brown overones, hairline flan crack. Extremely rare. The tragic love-story of Hero and Leander was a popular theme with Classical and Renaissance poets and playwrights. Leander was a young man from Abydus, located on the Asian side of the Hellespont. Across the water in Sestus lived Hero, a virgin and priestess of Aphrodite. Enamored of Hero, Leander would swim each night two miles across the strait to woo her and would swim back to Abydus in the early morning. To guide him in this dangerous journey, Hero would climb a tower on the shore near Sestus with a lamp. One stormy night, however, Leander, drowned when the storm put out the light. When Hero became aware of his death, she cast herself in despair from the tower into the waters below, and she too drowned. Estimate: 7500 USD ILLUSTRAZIONE: ERO E LEANDRO, DIPINTO DI WILLIAM ETTYN (1828). Durante una festa in onore di Adone il giovane Leandro si innamorò della vergine Ero, sacerdotessa di Afrodite. I giovani risiedevano sulle rive opposte dell’ Ellesponto, Leandro ad Abido ed Ero a Sesto. Pur di incontrare l’amata Leandro attraversava a nuoto ogni notte lo stretto dei Dardanelli, guidato dalla luce di una lucerna accesa da Ero sulla cima della torre in cui ella viveva. Quando giungeva l’inverno, Leandro continuava ostinatamente le sue traversate finchè, in una notte tempestosa, il vento spense il lume: il giovane in balia dei flutti e privo di orientamento, annegò. Nelle prime luci dell’alba Ero, che aveva atteso l’arrivo dell’amato invano tutta la notte, scorse dalla sua torre il corpo esanime di Leandro sulla spiaggia. In un impeto di dolore Ero si gettò dalla torre, unendosi a colui che aveva amato.
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  46. Ciao a tutti! Sono troppo pigro per controllare se sono già state postate tutte quelle Islandesi...? Qui una bella foto di famiglia (5, 10 e 50 aurar - praticamente fuoricorso dal 2003 / 1, 5, 10 krónur): Servus Nik PS: con questo caldo ero anche troppo pigro per toglierle dal raccoglitore... PPS: qui una foto della mia vacanza in Islanda, una delle tante spettacolari cascate:
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  47. con la 1623 ne ho tre..due del 22 di cui una fusa dell'Arsenale e l'altra con quattro puntini che separano la corona al rovescio ed insieme
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  48. Arrivo al Liceo era il 1976..un pacco di tipe tutte figlie dei fiori, tutte da pappare.. E in quell'anno escono loro con un bramo mito per quel periodo..
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  49. Qualcosa di simile: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MX64X/50
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  50. Cuba 1 peso 1982 Aguglia. "Torneo internazionale di pesca Ernest Hemingway"
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