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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/25/18 in tutte le aree

  1. Salve, ho creato le schede per le zecche di Foligno, Orvieto, Spoleto e Terni (anche se questa era già in toto esistente sotto Pio VI) con esclusione di quelle di fine '700 già presenti sotto il Pontificio e di cui gli amministratori potranno collegare le relative pagine. (ho anche fatto degli errori che non riesco a cancellare, per cui quando gli amministratori rientrano dalle ferie ci sarà bisogno del loro intervento) Chiunque voglia può suggerire o fare modifiche ed allegare foto delle monete, ciao
    4 punti
  2. Scrivo qui: ho notato che qualche asta, inizia a catalogare qualche moneta di Napoli con il mio Manuale..... @Rocco68, non sei più da solo. La Neacoins, potrebbe sembrare di parte, ovvio, ma oggi ho notato che l'Artemide ha iniziato con qualche riferimento....bene !!
    4 punti
  3. Buonasera, stasera vagando per il web ho scoperto l’esistenza di un personaggio storico dell’Antica Roma del quale non avevo notizia. Si tratta di Iulius Marinus , padre di Filippo L’arabo e di suo fratello gaius Iulius Priscus: alla morte fu deificato dal figlio, cosa inusuale in quanto pratica di solito concessa agli imperatori. Era un cittadino romano dell’odierna Shahba, una novantina di chilometri a sud est di Damasco, nella provincia dell’Arabia; probabilmente era un uomo di spicco per l’area. Ecco alcune monete: Philippopolis Arabia BMC 2 Divus Julius Marinus AE23 of Philippopolis, Arabia. QEW MARINW, bare-headed bust right, draped left shoulder; supported by eagle standing right, beating its wings / FILIPPOPOLIT-WN KOLWNIAC S-C, Roma standing left, holding patera in right hand, spear in left, shield at feet right. Spijkerman 2, SNG ANS 1402; BMC 2. http://www.wildwinds.com/coins/ric/julius_marinus/t.html ARABIA, Philippopolis. Divus Julius Marinus. Died circa AD 246/7. Æ (30mm, 14.20 g, 12h). Struck at Antioch, circa AD 247-249. ΘЄΩ MAPINΩ, bareheaded bust right, slight drapery on far shoulder, supported by eagle standing right / ΦIΛIΠΠOΠΛITΩN KOΛΩNIAC, Roma seated left, holding two figures standing on eagle in right hand, spear in left; shield at her side, S C across field. Butcher, Philippopolis & Samosata pl. 25, 10 var. (eagle’s head reverted, Marinus fully draped); Spijkerman 1 var. (same); Sofaer 1 var. (same); SNG ANS –; Triton XVI, lot 743; CNG E-312, lot 154. Near EF, sandy green patina. Exceptional portrait. Rare. The father of Philip I, Julius Marinus hailed from a small town in the province of Arabia (modern day Shuhba, Syria; the original name of the ancient town is unknown). Following the death of Marinus, Philip deified his father and had a temple to him built in his newly aggrandized hometown – now renamed Philippoplis and elevated to the rank of colonia.The neat fabric of the city’s coins is quite out of place for Arabia. This, combined with die links between the coins of Philippopolis, Zeugma, and Antioch, point to production at a central location, with Antioch being the likeliest candidate. https://www.the-saleroom.com/en-gb/auction-catalogues/classical-numismatic-group-inc/catalogue-id-srclas10003/lot-fae98383-dbef-4de4-bf77-a56200b0622c Queste le due monete emesse dal figlio in area arabica in onore del padre. Esiste poi anche un pessimo falso. Ora siete avvisati… da oggi non potrete più dire “Iulius Marinus … chi era costui!!! Ciao Illyricum
    3 punti
  4. Buonasera @Legio II Italica, in assoluto, le prime monete medievali datate sono arabe, emesse dai califfi Umayyadi già nel secondo decennio del VII secolo. Le monete recano, in lingua araba, l’anno dell’Ègira. Le prime monete medievali “Europee” datate furono invece coniate - anch’esse in in lingua araba - nella zecca di Amalfi da Costanza d’Altavilla per il figlio Federico II Hohenstaufen. I tarì in questione recano inciso l'anno dell’Ègira 595 e secondo Grierson, che adduce tutta una serie di motivi condivisibili, possono essere stati battuti solamente nel novembre del 1198. Qualche anno dopo, tra il 1251 e il 1258, negli Stati Crociati mediorientali furono invece battuti dihram e dinar (i cd. bisanti sarracinati delle fonti coeve), sempre in caratteri arabi, con la data “dall’incarnazione del Messia”. La seconda emissione europea datata è invece danese. Su un denaro del re Valdemaro II, il Conquistatore si legge infatti la data in caratteri e numeri latini ANNO DOMINI MCCXXXIIII. Per avere un’altra emissione datata in Europa dovranno passare altri 140 anni c., quando nella zecca di Aachen si cominciò a coniare grossi con inciso l’anno corrente, anch'esso in caratteri romani (le prime emissioni sono del 1372). Per quanto riguarda il nord della Penisola Italiana, la prima moneta con data appartiene alla zecca di Forlì (non l’avreste mai detto, verò? ?). Si tratta di un ducato d’oro di Girolamo Riario, signore della città Emiliano-Romagnola che reca la scritta IN ADIVT(orium) MEVM IN(tende) A(nno) MCCCCLXXX (quindi 1480). A questa sporadica battitura faranno seguito pochi anni dopo le monete Bolognesi di Giovanni II Bentivioglio con data MCCCCLXXXXIIII, seguite da alcune cd. “prove” di Ludovico il Moro aventi al dritto, sotto il busto del duca di Milano, la data in caratteri arabi 1497. Spero di aver soddisfatto almeno in parte la sua curiosità. Cari saluti, Marco
    3 punti
  5. Salve a tutti ! Denaro Debole II Tipo Amedeo IV
    2 punti
  6. GRANDE PROF. Buonasera, è presto credimi,ad Artemide seguiranno tutte le altre case d'asta sia nazionali che internazionali . lo meriti. saluti Michele
    2 punti
  7. @favaldar, se ne hai la possibilità..falla vedere a Moruzzi, nel frattempo !! Colgo anche l'occasione per ricordarVi che poi a me, per prima cosa, interessa lo studio delle monete, ovvio di Napoli, non riesco a non trovare nulla di non storico, da approfondire, su questi pezzi di metallo usciti da questa zecca. Ogni volta che ne guardo uno......riesco sempre a collegare cosa accadde in zecca.....del perchè.....come e quando..... !! Vero...Genny....Rocco ? quante chiacchierate ci siamo fatti nel corso della stesura del mio lavoro !! La moneta di Napoli non è solo un oggetto da depositare....e solo guardare se bella o brutta, ma ci dice ben altro.... molto altro. Ho conosciuto moltissimi collezionisti di monete di Napoli in questi tempi.....grandi collezionisti, con tantissime ma tantissime monete di Napoli in collezione ed ogni qualvolta gli raccontavo, ad ogni moneta che mi facevano vedere, la sua storia.....quella vera, erano sempre a bocca aperta ad ascoltarmi. Spero di continuare, nel futuro. Vabbè....mi fermo, altrimenti vi annoio.
    2 punti
  8. Se chi l'ha comprata ha speso tanti soldi ci sono probabilità che sia buona. Se chi l'ha ricevuta era una grande autorità ai suoi tempi, ci sono ottime possibilità che sia buona. Se chi ce l'ha, l'ha ricevuta in eredità senza saperne il valore, magari trovandola in qualche cassetto o barattolo della cantina/soffitta, al 99% é un falso da bancarella anni '70. Poco scientifico, ma funzionale. Per la parte più scientifica lascio la parola agli altri.
    2 punti
  9. Nel mio piccolo già lo faccio, sfruttando gli spazi di autonomia progettuale che la norma mi consente o, più spesso, durante le lezioni ordinarie! È uno strumento efficacissimo per suscitare curiosità! Ricordo ancora le facce sorprese dei ragazzi quando gli portai due comunissime banconote dell'iperinflazione tedesca, corredando la spiegazione con semplici dettagli (per esempio sul perché fossero stampate da un solo lato). Poi 99 su 100 rimarrà un sentiero inesplorato, ma mai dire mai! Un'altra volta, nell'ambito dell'alternanza-scuola lavoro, gli feci una mini lezione sulla storia e sulle monete della Magna Grecia (la nostra terra) e della Sicilia, proiettando le immagini delle monete e fornendo semplici spiegazioni (non sono uno specialista) sui diversi standard ponderali, sul significato dei tipi e delle legende, ecc. Fu una delle lezioni seguite con più interesse! Poi, quando ad uno di loro venne in mente di chiedermi quanto valessero le monete che stava vedendo, cominciarono i "ma questi sono pazzi", "1000 euro per un pezzettino di metallo"......ma qui ci dovremmo trasferire nel topic apposito nella piazzetta!
    2 punti
  10. Esatto..caro Genny...volevo proprio approfondire questo discorso, ma ho preferito stare Muto. Ci sono anche periti che (per le napoletane) commettono grossi errori... lo studioso interviene... per correggere, ma è come se non avesse l'autorità....e quindi rimane l'errore ...
    2 punti
  11. Non posso esimermi, continuo con gli amori e i simboli, qui ne abbiamo veramente molti, questa è forse il tondello con più identità, e fra le mie preferite. Giovanni Galeazzo Maria Sforza e reggenza di Ludovico Maria Sforza (1481-1494) Testone
    2 punti
  12. Caro Federico, molti sono convinti che siano pochi a seguirci, quando invece mi duole ammettere per loro, che tutto il mondo numismatico e non solo ci legge, e anche tutti i giorni, molti in anonimo. La tua, come alcune "nostre vetrine" sono straordinari esempi fatti di divulgazione pura, e ricchi di spunti. Tutti ci leggono, tutti ti leggono, mai io scrivo. A volte basta poco..
    2 punti
  13. Ciao @Legio II Italica una cosa che il mio lavoro mi aiuta a in questo hobby che forse è diventato un po’ di più di un passatempo, è che posso collegarlo al lavoro stesso, mi spiego, oltre sapere qual cosina di metallurgia , dopo 40 anni e vari lavori la impari per forza, mi è comoda anche per varie attrezzature che uso normalmente e che viene di abitudine usare anche per le monete, esempio lo stereo microscopio, tutto questo discorso per dire solo che quelle stratificazioni solo solo la patina che si sta staccando in vari punti, al punto che mi era venuta voglia di usare un prodotto per stabilizzarla ma ho paura che agisca con quella roba con cui è stata patinata. Il fenomeno di cui parli non si può applicare a monete in quanto il dilatarsi o il contrarsi si verifica in rari casi e coinvole tutto il tondello quello citato da te succede su parti metalliche grosse dove una parte è sottoposta a repentino raffreddamento e l’altra rimane ad una temperatura più elevata provocandone lo sfogliamento. Fatto che succede più frequentemente parlado di monete durante una coniazione a tondello non riscaldato omogeneamente, provocando le classiche fratture o vere e proprie separazioni di strati. @FrancoMari hai ragione ma avere la strumentazione e saperla usare non è così semplice, allora dovresti sapere che le bolle di fusione lasciate come hai detto giustamente sono superficiali cioè in positivo, e io non ne vedo, vedo solo bolle in negativo cioè scavate, tipiche di corrosione, e non dimentichiamo che i tondelli erano fusi e quelle bolle si formano quando viene colato metallo in uno stampo orizzontale, visto che riempiendo in verticale, uno stampo chiuso a due valve colato anche per semplice gravità spingerà via l’aria al suo interno con la risalita del metallo, si la tecnica si chiama a cera persa, se duplichi una moneta, e anche li i problemi non sono pochi, in quanto quando coli la cera per creare la copia questa, anche usando le migliori cere in commercio si ritrae ammorbidendo tutti i contorni, il che ti obbliga a ripassarli altrimenti dopo la fusione ti esce una ciofeca. ( ps parlo per esperienza con certe mie lavorazioni ) Questo come sempre è solo il mio punto di vista, in ogni modo questa fine di discussione mi è molto piaciuta in quanto si sono espressi argomento concreti giusti o no che siano. Silvio PS dimenticavo MM 35,83 gr 25,98 se riesco e non ho troppo sonno più tardi posto un paio di esempi di quello di cui si è parlato, e spero di non avervi annoiato.
    2 punti
  14. volevo sapere il valore di questa moneta e autenticità
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  15. Recentemente mi sono aggiudicato alla Künker quattro gettoni del gioco del Whist (precursore del Bridge) in ottone che presentano da un lato un giocatore in diversi atteggiamenti tipici del gioco stesso e dall’altro una notazione (simple, double, triple, quadruple) con dei numeri e dei tondelli simili alle fiches. Primo gettone (5,240 g, 25 mm): ICH FORDERE (io chiedo) Il giocatore chiede al compagno di giocare la carta migliore che possiede nel colore di quella giocata. apollonia
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  16. Chiedo a voi quale e stata la prima moneta che avete messo nella vostra collezione e se la possedete ancora e vi ricordate dove l avete trovata ? buona serata a tutti ps:io devo ancora trovare la mia moneta
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  17. Magari la posta no, ma il postino... è già capitato che trovassero in casa di qualche addetto alle consegne chili e chili di corrispondenza non consegnata, quando non la buttavano direttamente nel fiume. Non sarà certamente il tuo caso, ma una segnalazione al responsabile dell'ufficio postale la farei, giusto per far "drizzare le antenne" a chi di dovere.
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  18. Nel rovescio trovi quello che non ti aspetteresti, abbiamo questa affascinante rappresentazione della fenice, uccello dell'Arabia che e' ad ali spiegate sul rogo. Rappresenta l'immortalità, e' un auspicio questo, una speranza, non fu poi così, la vita sia di Bona che del figlio Gian Galeazzo Maria non furono felici ma diffficili e travagliate, a volte quello che vorresti anche su una moneta poi la vita non te la concede...qui stiamo narrando, cantando Milano nel bene e nel male ...
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  19. La famiglia prima di tutto... Se riesci mi farebbe piacere conoscerti, inoltre si potrebbe vedere dal vivo la moneta che hai postato, e se Pietro ci fa l'onore di esserci potrebbe dire la sua... E non sarebbe roba da poco...
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  20. Buongiorno, Lo so, è solo la metà, ed è ridotta pure malino..... però mi affascina tantissimo! Ho ipotizzato appartenga a papa Niccolò V, 1328-1330, (NICO LAVS PPV) interpretando la scritta parziale CO VS PPV.... Avrei intenzione di acquistarla, in queste condizioni quale potrebbe essere il giusto prezzo da pagare? Che ne pensate? Grazie
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  21. Ho notato solo ora questa interessante discussione dell'amico @dabbene! Sarà perché non frequento spesso questa parte del Forum dedicata alle discussioni generiche sull'euro, preso più che altro dalle emissioni dei singoli Stati! Come ho già detto in altre occasioni, l'euro è moneta giovane e i giovani la vedono come normalità. Tra parecchi anni, ricorderà loro i tempi passati, quindi può essere che aumenti l'interesse. Attualmente, sì, è un ottimo sistema per iniziare, ma anche per proseguire, visto che è moneta corrente! :) Le monetazioni non sono mondi separati, ma un continuo nella successione storica. L'euro, aiuta quindi a dare uno sguardo a dove si è arrivati e ad apprezzare la Storia contemporanea, la nostra Storia :) Per questo mi appassiona! :)
    1 punto
  22. Buongiorno, Foto magnifica Trasmette tutte le sensazioni. Scusa, perché hai le date Niccolò V, 1328-1330? Niccolò V questo è 1447-1455
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  23. @Rex Neap Pietro tu vieni a Bologna vero?
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  24. Questo è Milano. Ma sono ucraini, moldavi e rumeni. Non è russo.
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  25. Al di là di un evidente motivo estetico, penso che la novità e l'originalità della scelta bimetallica avrebbe potuto anche giustificare una serie dei segni zodiacali che normalmente viene adottata per ricordare le ricorrenze dei compleanni. Così invece, parere del tutto personale, rischia di perdere la dignità di moneta commemorativa per assumere quella di "medaglietta souvenir".
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  26. effettivamente bimetallico è più bello da vedere che monocolore le prendo per continuare i 5 euro sanmarinesi ma penso che molti cambieranno idea dopo questa svolta
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  27. Grazie Genny... ritornando alla moneta, dopo questa parentesi, in questo caso Napoli o meno, bisogna solo accertare se il Tondello...è fuso...e se l'impronta è accaduta successivamente. Credo che poi per un perito o una persona idonea a stabilirlo non sia tanto difficile. Noi vediamo la moneta da una semplice foto. Una volta accertato...cosa ...si può discutere su i modi, tempi è ragioni di cosa potrebbe essere successo. E qui lo studioso davvero potrebbe fare la sua parte.
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  28. Ciao, arrivata ora la mail dall'UFN San Marino con la comunicazione che il 20 settembre saranno emesse le due monete da 5 euro dello zodiaco ed il 2 euro Bernini
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  29. Le primissime non le ricordo, saranno state monete francese o svizzere allora circolanti...da collezionista, invece, ce le ho ancora... per le romane la prima fu una Pecunia Maiorina di Costanzo II che presi casualmente in Olanda in vacanza.. per le napoletane..un comunissimo ( alla fine non tanto, in quanto presenta degli anellini nella legenda) Sestino di Giovanna e Carlo Saluti Eliodoro
    1 punto
  30. Non la vedrei così triste ,un perito non può conoscere in profondità ogni ramo della numismatica ,certo ci sono anche quelli specializzati in determinate categorie ma con la monetazione napoletana diventa tutto più difficile ... Mentre chi può dirti quel qualcosa in più è proprio lo studioso privato ,perché ha scelto quella determinata monetazione e la studia a fondo ... Forse non lo sai ma ci sono molti periti che spesso chiedono aiuto proprio ai studiosi quando si trovano davanti una moneta non facile da "sentenziare "...
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  31. E passato troppo tempo, poi io avevo a disposizione quelle di mio padre quindi era diverso, Inizia troppo presto per ricordarmi la numero uno.. Per me comunque sono sempre tutte le numero uno, perchè io non ho ancora perso quel desiderio e quella passione che mi ha sempre contraddistinto.. Ciao
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  32. Stai facendo semplicemente quello che ti dice il cuore.. Per me questa è passione vera, benvenuto fra gli eletti.. Eros
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  33. Bene partiamo dai ricordi che affiorano, il tuo pezzo da brivido sicuramente. Io in seconda elementare non potevo fare a meno di sentire questo pezzo che imperversava ovunque e nel giradischi miei che io e mio fratello facemmo nostro da subito. Un pezzo emblema di quegli anni, a distanza di quarant'anni, ancora provo fortissime emozioni..
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  34. Ti ringrazio moltissimo per la disponibilità e i preziosi consigli! Fino ad ora non ho mai manifestato la propensione a una settorializzazione "rigida" dei miei interessi numismatici. A parte raccogliere monete e banconote mondiali contemporanee, la mia passione di bambino che coltivo a costo praticamente zero e senza grande sforzo, attualmente seguo due filoni principali, pur con diverse divagazioni. Il primo riguarda le monete dell'UML (o con standard ponderali identici), soprattutto gli scudi. Il secondo, che ho in mente di realizzare in 10-15 anni, è invece quello delle monete internazionali della storia (con qualche eccezione che potrà riguardare monete simboliche per altri motivi che non siano la conquista dei mercati). Ho già una lista di massima delle monete che vorrei, ho una piccola biblioteca (in ampliamento) che comprende, oltre ai cataloghi Krause, alcuni classici "introduttivi" su vari periodi (Grierson, Savio, Travaini, Castrizio, Amisano sulle monete bibliche, vari libri di Cipolla e altri), e prima di comprare una moneta leggo quanto più possibile su di essa. Sono consapevole che così non riuscirò mai a diventare tanto esperto su nessuna monetazione da riconoscere con sicurezza un falso (ma per questo posso approfittare di voi esperti qui su lamoneta ?), ma preferisco sapere "poco di tutto" piuttosto che "tanto su poco". Del resto per me la storia è la passione della vita, è il mio lavoro (la insegno in un liceo, e la numismatica mi viene spesso in aiuto) e la moneta è il modo più significativo che ho per "tenerla in mano" (come mi pare abbia detto anche tu in un altro topic)! Non riuscirei a seguire a lungo solo una monetazione, o solo una zecca (sebbene abbia le mie preferenze)! So che è un approccio poco diffuso, magari poco ortodosso, ma per ora è quello che mi gratifica di più. Poi il futuro chissà cosa potrà riservare... Chiedo scusa per le chiacchiere e per il robusto off topic, mi accorgo solo ora che ho scambiato il thread per il lettino dello psicanalista! ?
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  35. La ringrazio per questo post, davvero interessante. Se ne conosce la data di morte?
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  36. Buonasera, visto che si è parlato di "affari bibliofili"... che ne dite, apprezzate l'insieme? Preso ad occhi chiusi... sono tutte annate complete, quante non lo so ancora ? ... pensavo di rilegarle e farci qualche bello scaffale di libreria, se non mi costa un capitale.
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  37. Il tuo mento, rispetto alle mie, è davvero pronunciato. Mi piace molto nel complesso. Appena ne divieni il custode, posta nuove foto in modo da vederla in tutte le sfumature.
    1 punto
  38. ...voleva una ricevuta. Non era abituale, ma nessuno dei due fratelli sollevò obiezioni. Allora Manuel Peres, con tutta la prolissità sbilenca dell'ubriaco, dettò che il tale giorno, alla tale ora, nella taverna di tizio, dove stavano cenando, avevano ricevuto da Manuel Peres Vigário, in cambio di qualcosa, in pagamento di non si sapeva cosa, la somma di un milione di reis, in banconote da cinquantamila. I fratelli firmarono. Quando, il giono successivo, si presentò l'occasione di cambiare la prima banconota da centomila reis, il tipo che la stava per ricevere la restituì subito, perché era palesemente falsa. Così come rifiutò la seconda e la terza... E i due fratelli, guardando attentamente le banconote, videro che neanche un cieco le avrebbe prese. Fecero una denuncia alla polizia, e fu chiamato Manuel Peres, il quale alzò le mani al cielo per ringraziare la sbronza provvidenziale che gli aveva fatto richiedere la stupida ricevuta sulla quale c'era scritto: 'Un conto di reis in banconote da cinquantamila reis'. Se i fratelli erano in possesso di banconote da cento, non era da lui, da Vigário, che le avevano ricevute. Ricordava bene, nonostante la sbronza, di aver pagato con venti banconote, e i fratelli, continuò Manuel Peres, non erano tipi da prendersi banconote da cento invece che da cinquanta, perché erano uomini d'onore e rinomati in tutto il paese. Così, secondo giustizia, venne mandato in pace. Il caso però non poteva rimanere segreto, poco a poco si diffuse dappertutto e la storia del conto di reis di Manuel Vigário, abbreviata dopo che ormai se ne era dimenticata l'origine, divenne il 'conto di Vigário', destinato all'immortalità popolare. I molti, imperfetti imitatori del maestro ribatejano, per tornaconto personale o politico, non arrivarono mai, a quanto ne so, a un qualsivoglia simulacro degno dell'esemplare stratagemma. Per tale motivo, ricordo con tenerezza il gesto di questo grande portoghese, e mi immagino, fantasticando, che se c'è un paradiso per gli imbroglioni, come risulta vi sia per i buoni, lì non dev'essere venuta meno l'accoglienza degli stessi grandi maestri della realtà." L'espressione conto di Vigário trae origine dalla storia, vera, di un simpatico imbroglione che si presentava come erede di un ricchissimo vicario portoghese, e che, ai primi dell'Ottocento, si imbarcò da Lisbona per il Brasile, e tornò poi tranquillamente in Portogallo lasciando la sua attività a Rio de Janeiro soffocata da "pagherò", mai, ovviamente, pagati. La versione che ho voluto proporvi, è quella del famoso scrittore portoghese Fernando Pessoa (cui il suo paese ha dedicato la banconota da cento escudos), che gioca sull'equivoco tra il conto (termine che indicava, popolarmente, la somma di un milione di reis) e la parola conto nel senso letterale di racconto. E Vigário, in questo caso, è un cognome, scelto di proposito poiché gli imbroglioni erano detti vigarista. Pessoa suggerisce che i vigarista sono uomini d'onore, e lo spiega nel racconto che avete letto, pubblicato per la prima volta sulla rivista Sol nel 1926 (e da me illustrato, per l'occasione, con banconote dell'epoca ), con il titolo A un grande portoghese, narrazione esatta e commossa di che cos'è il conto do Vigário petronius
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  39. Caro Davide @Dave95, grazie intanto della tua disamina molto bella e che ci sprona sempre più. Sei un giovane quindi personalmente mi interessa ancor di più, in fondo quello che abbiamo fatto è stato fatto anche per voi, per i giovani, per chi ci crede ancora, non molti ma ci sono ancora per fortuna, che pensano che si possa fare e lavorare per la numismatica, per le identità, per i valori, per la divulgazione, per i giovani senza avere nulla in cambio, perché c'è questa maledetta ma anche amata passione per tutto ciò che è da tramandare agli altri, al futuro, il tutto senza scopo di lucro, per fermarci all'eufemismo, col solo obiettivo di vedere nuova gente appassionata, nuovi interessi ma anche segni tangibili per la città, come addirittura una esposizione fissa di monete in una città come Milano, mai avuta e che ora c'è, e un prodotto cartaceo e divulgativo come il Gazzettino che, visto il successo, probabilmente è quello che la gente voleva, bastava capire le tendenze, gli umori, sentire, ascoltare. Eppure si può tutto, a volte molti non capiscono, o non vogliono comprendere, in un mondo dove gli interessi, che non demonizzo per nulla, ma sono parte di tutto, eppure si può cercare di creare qualcosa che è altro, che vuole essere altro, se no perché lo avremmo fatto continuo a dirlo ? E quando è altro non tutti possono essere entusiasti, e lo capisco, l'importante è che tutto rimanga sempre in un modo di essere diversi, di avere obiettivi nuovi, che ci possa essere anche collaborazione, rispetto per le parti, per gli uomini, non contrapposizione o addirittura avversità. Agiamo per il bene comune, per agire devi fare e fare molto e possibilmente bene, il cammino nel fare non è semplice, è tortuoso, aspro, bisogna avere idee, progetti, avere visioni a breve ma anche a lungo termine, sono stati mesi massacranti, credo che nonostante le difficoltà insite nell'ambiente lo rifarei sempre, lo rifarei per quello che è stato fatto, si sta facendo e che vogliamo fare ancora… Faremo, nonostante tutto e tutti, i compagni di avventura ci sono e ci saranno, certo ci vogliono uomini o giovani che ci credano nei valori, negli obiettivi, nell'essere innovativi, vogliamo lasciare qualcosa di tangibile e reale per tutti e sono sicuro che ce la faremo pur nelle mille difficoltà operative e umane che ci sono indubbiamente. Ricordo cosa ho scritto nelle Prefazione del Catalogo delle monete di Milano dell'Ambrosiana a beneficio di tutti : " L'Associazione Culturale Quelli del Cordusio nel contribuire fattivamente a questo progetto, a questo service culturale per Milano ritiene che gli sforzi associativi debbano essere indirizzati verso reali obiettivi divulgativi che possano arricchire indistintamente tutta la comunità per una crescita culturale personale e collettiva." Sopra tutto e tutti quindi, per la comunità, spesso il messaggio non viene compreso totalmente, ma di fronte a questi sogni, questi desideri le sigle, le appartenenze scompaiono...si gioca in altro modo ora per tutti e così continueremo… Grazie Davide per le belle parole, ogni tanto ci vogliono per tutti noi che ci crediamo, vuol anche dire che quello che è stato fatto in tutti questi anni per i giovani ha attecchito in qualcuno di voi e questa per noi è la più grande e vera soddisfazione, con stima, Mario
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  40. Pazzesco! Un bottino invidiabile, complimenti
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  41. Buonasera a tutta la comunità numismatica, sono il Perito Piero Rollero di Torino; per la prima volta entro in una discussione social poichè cari amici mi hanno segnalato questo post. Vorrei semplicemente comunicare e precisare che codesta persona, da me nulla ha comprato. Il 40 Lire 1815 di Maria Luigia rientra a tutt'oggi nel mio stock di monete in vendita e quindi di mia proprietà. Confermo che tra me e questo signore sono intercorse mail in andata/ritorno spiegando di come conservativamente si trovano le monete di Maria Luigia; è noto a tutti che generalmente al Rovescio siano sempre migliori che al Diritto, proprio per questo motivo ho attribuito la conservazione BB+/SPL+ "bell'esemplare". Purtroppo le fotografie non rendono giustizia all'esemplare. Concludo questo mio breve intervento affermando che, esercito la professione da tanti decenni con scrupolo, professionalità, umiltà e grande passione. Cordiali saluti a tutti. Piero Rollero
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  42. L'aspetto di queste bolle è sostanzialmente lo stesso nel corso dei secoli. Su un lato, i volti dei santi Pietro e Paolo; sull'altro, il nome del pontefice regnante. Alcuni dettagli estetici di minima o nulla importanza possono variare, senza intaccare la composizione generale: in quest'esemplare, il nome del papa è sormontato da una colomba radiosa (emblema dello Spirito Santo), e analoghi raggi sembrano circondare i volti dei due santi, inframmezzati da una croce latina sormontata dalle loro iniziali. A parte ciò, è per tutti i motivi indicati prima che c'è poco da dire sui contenuti di queste bolle. ?
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  43. Ciao, come ben dici nel titolo che hai dato a questo post, è una bolla pontificia. Sulla faccia con la scritta (seconda foto) si legge il nome di chi la emise, papa Clemente XI(V) (la V è piuttosto consunta).
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  44. Ho atteso a rispondere. Conoscevo bene Valeria ed era difficile conoscere una bella persona di grande dolcezza e sensibilità. Aveva una passione veramente genuina per le monete antiche e i miti greci, mostrando grande competenza pur essendo insegnante di scienze, molto amata dai suoi allievi. Una sua grande passione era in particolare la vulcanologia e quindi anche tutti i miti legati all'Etna. Poco prima che si ammalasse aveva iniziato con me una ricerca su un misterioso gruppo di litre, con testa di ninfa/protome di cinghiale e una leggenda ancora poco decifrata, che sembra ricondursi alla zona di Morgantina. Pur mancando del suo decisivo contributo, ho deciso di ricuperare tutti gli appunti per cercare di dare corpo a questa ricerca, da pubblicare in sua memoria...
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  45. I francesi non ci andavano leggeri con i falsari. I biglietti emessi per la colonia del Madagascar negli anni '30 riportavano questo avviso "Il falsario sarà punito con i lavori forzati a vita"
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  46. Cari Lamonetiani, capita spesso di leggere qui sul forum domande del tipo "come posso pulire la mia moneta di rame senza rovinare la patina e soprattutto la moneta?" fatte da neofiti e non. Oggi mi permetto di mostrarVi un metodo semplicissimo. Nel controllare periodicamente la mia collezioncina, questa volta mi sono soffermato sui piccoli moduli e mi sono accorto che un piccolo centesimo del 1909 era ridotto ai minimi termini. Intendiamoci, non stiamo parlando di una moneta in alta conservazione, tuttavia poteva sicuramente far miglior figura una volta che lo avessi ripulito dalla "morchia". Il centesimo del 1909 come si presentava prima della pulizia Come vedete, il tondello presentava ossidazioni, infiorescenze e grumi di materiale non ben identificato e giaceva in un vecchio album di plastica (e persino sotto la luce potente a led dello stativo appariva scuro, quasi illeggibile). Per prima cosa, una volta tolta la moneta dalla taschina di plastica, l'ho immersa in un bicchierino di olio di vaselina (o parafina liquida che dir si voglia) lasciandovela per un'oretta. Dopodiché, sgocciolatala, l'ho passata in un bicchierino colmo di acetone ed infine tamponata con uno straccio molto morbido. Volendo, si può infine sciacquare con acqua distillata (va bene anche quella di rubinetto se avete la fortuna di avere un'acqua non "dura", cioè troppo calcarea). Entrambi i prodotti (vaselina e acetone) potete trovarli da un qualunque ferramenta. E questo è il risultato: Il centesimo del 1909 dopo il trattamento Il tempo d'immersione, ovviamente, varia a seconda di quanto la moneta è "sporca". Possono bastare nell'olio di vaselina pochi minuti come un'intera giornata. In ogni caso, non essendoci azione meccanica, la moneta non soffre e l'azione emulsionante della paraffina agisce solo sullo sporco e non sulla patina: il centesimino ha mantenuto il suo bel color cioccolato conquistato nei decenni. Ma ora rimettereste il tondello nella sua vecchia taschina di plastica dell'album? Sì, se non presenta lesioni, perché l'ossidazione che dalla moneta s'è depositata all'interno dell'involucro trasparente può essere rimossa facilmente con un cotton fioc inumidito con un qualsiasi prodotto spray che viene usato per pulire i cruscotti delle automobili e la plastica torna trasparente una volta ripassato l'interno con un altro cotton fioc asciutto e pulito.
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  47. Ed ecco il biglietto da 10 lire, a mio avviso il più bello della serie, per il resto piuttosto anonima. Al dritto testa di Giove, al rovescio rappresentazione del lavoro, con due figure allegoriche con falce e martello. petronius :)
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  48. Questi biglietti si segnalano anche per una curiosità; vi si legge la sola intestazione ITALIA senza altre specifiche. Si era già avviata la discussione su quale forma di governo dare al Paese a guerra finita, essendo ormai certa la sconfitta dei nazifascisti. La maggior parte dei partiti componenti il CNL premeva per la Repubblica e la cacciata dei Savoia, ma l'ideale monarchico, come ben si vedrà nel referendum, era ancora largamente radicato tra la popolazione. Così, per non scontentare nessuno, si optò per una classica soluzione "all'italiana" ;) petronius B)
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