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  1. Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/22/18 in tutte le aree

  1. quello che sto leggendo, rasenta il ridicolo!.... Qui nessuno ha messo in dubbio la professionalità e la competenza del perito, anzi hanno tutti riconosciuto il valore tecnico. Si è solo risposto all'invito di un utente che ha chiesto opinioni sulla conservazione di una moneta. Tutti abbiamo anticipato che vedere una moneta da una foto o "DE VISU" è diverso. Non credo che la credibilità di un valente professionista possa essere stata "intaccata" se qualche opinione si discosta di un + da quella rilasciata. Per fortuna in Italia c'e' "ancora" la possibilità di dare opinioni non allineate… Cerchiamo di darci una calmata!
    4 punti
  2. Buonasera, rimanendo sui moduli da 50 cent vi mostro un esemplare del 1860 coniato a Firenze. Cosa ne pensate? Buona serata
    3 punti
  3. In realtà il cosiddetto signoraggio pubblico o primario (emissione monetaria da parte di un'autorità pubblica) è reale, nel senso che effettivamente viene stampata moneta a costo irrisorio con un valore nominale maggiore in contropartita a titoli finanziari. E' un raggiro ai danni dei cittadini? No, poiché nessuno si arricchisce di fatto da questa attività, anzi è una sorta di moltiplicatore finanziario. Oltretutto la BCE pur essendo partecipata da istituti privati resta giuridicamente e finanziariamente un ente pubblico. Quel che può in realtà sfuggire di mano e arricchire qualche privato è il cosiddetto signoraggio privato (o secondario), ovvero la gestione della massa monetaria di terzo livello (M3), cioè il denaro che la BCE presta alle banche private. Questa massa monetaria è ceduta come contropartita a titoli finanziari alle banche private nazionali che attraverso il gioco della leva finanziaria possono prestare in misura maggiore a quanto effettivamente è immesso dalla BCE nel sistema monetario o in altri termini iscritto in stato patrimoniale dalle banche stesse. Di fatto il denaro prestato da una banca e dunque immesso nel circuito monetario è denaro virtuale o contabile (che non esiste). La moneta virtuale o elettronica non è mai completamente garantita a riserva dalle banche private ma è comunque tenuta in proporzione in base alle norme vigenti nella UE. Se di signoraggio vogliamo parlare allora è quello di tipo secondario e non quello legato direttamente allo "stampare moneta".
    3 punti
  4. Altra vicenda giudiziaria è appunto quella narrata nel libro di Isman sulla vendita della Phiale Aurea. In quella faccenda il barone Cammarata sosteneva che la coppa era in realtà un falso creato ad hoc e per dimostrarlo diceva di possedere il punzone e il calco che erano serviti per realizzare la copia della Phiale. Tale versione fu poi smontata dai periti nominati dal tribunale di Termini Imerese; un tecnico orafo e un chimico dell'Università di Siena e della Sapienza di Roma che scrissero nero su bianco che la Phiale era autentica. Per chi volesse approfondire le vicende relative al recupero della Phiale Aurea, rimando al seguente articolo scientifico: https://journals.openedition.org/mefra/303#article-303
    3 punti
  5. Buongiorno a tutti cari amici di Napoli e Sicilia, osservando il mio ultimo acquisto, un 12 tarì dell'VIII tipo, tipologia per cui ho una insana passione, ho notato una cosa veramente curiosa - almeno per me: il contorno, che reca la legenda SUB BONO PRINCIPE NULLA DOLO VIA, reca la seconda parte dell'iscrizione rovesciata rispetto alla prima, come se metà della ghiera fosse stata montata al contrario. Vi mostro delle foto, piuttosto brutte (scusate ma sono in vacanza e ho solo lo smartphone per fotografare) ma che comunque dovrebbero chiarire la questione. Vorrei chiedere ai vari esperti - @francesco77 @Rex Neap @gennydbmoney @Rocco68 @eracle62 e tutti gli altri, se conoscevano già questa stranezza. Grazie a chi vorrà intervenire!
    2 punti
  6. DE GREGE EPICURI Rieccomi con un Probo, questo un po' meno noto del "Soli invicto". Non ho qui i dati ponderali, ma soltanto le foto. Al D una immagine classica, con IMP C MAUR PROBUS AUG (scritta un po' danneggiata). Più interessante il rovescio. La scritta è PROVIDEN DEOR, ma sono preseti due figure: a destra il Sole, con corona radiata, che tiene un globo a sin. e con la destra saluta la Concordia; questa è sulla sinistra e regge due stendardi (quindi CONCORDIA MILITUM, ma potrebbe essere anche una FIDES MILITUM). In sintesi, il messaggio dunque è questo: gli dei provvidenziali garantiscono la concordia delle truppe, la loro obbedienza all'imperatore e quindi la pace dello stato. Tutti gli dei sembrano rappresentati dal Sole, che a partire da Aureliano funziona, come si sa, come una divinità quasi-unica, sostitutiva di tutte le altre. In esergo una gamma: ma non ho avuto voglia di cercare la zecca...
    2 punti
  7. @ferdinandoII e @paoloilmarinaio osservate questo mezzo tornese del 54 quante ribattiture presenta al rovescio. MAGLIOCCA 804 R3
    2 punti
  8. Scrivo questo e poi non scrivo più niente su quest'argomento perche sono molto affezionato a Rollero e la cosa mi agita molto conoscendo la persona, conoscendo la passione che ha per la numismatica e come tratta il prossimo, vederlo criticare in questo modo senza neppure potersi difendere dopo una via dedita alla numismatica non mi stà bene! @alexfighter, dici di aver comprato da lui la moneta e dici anche di non conoscerlo, forse hai comprato la moneta su internet, forse dovresti anche pensare che per una spesa del genere meglio vedere la moneta in mano, dici anche di non essere un grande esperto in materia, allora era meglio farsi consigliare prima di effettuare l'aquisto, in modo da non piangersi addosso dopo, poi per quattro commenti ricevuti che giudicano la moneta BB guardando una foto fatta neppure bene, chiusa dentro la busta di plastica arrivare a scrivere che la sua valutazine è completamente fuori, non và bene! Non è giusto! Chiamerò comunque Piero Rollero in modo che possa contattarti e di sicuro se la moneta adesso non ti piace più per un qualche giudizio diverso dal suo te la potrà secondo me anche riprendere indietro, magari ti insegnerà pure qualcosa su come valutare una simil moneta. E inoltre perchè possa venir a conoscenza di quanto scritto e potersi difendere nei modi che riterrà più opportuni
    2 punti
  9. Buonasera a tutti, @Rex Neap, anche io sceglievo le monete in rame Napoletane guidato dal piacere. Come questo Mezzo Tornese del 1846, preso anni fa da InAsta ad un prezzo finale (diritti d'asta + spedizione) molto basso......impensabile oggi. @ferdinandoII.... Manca nel D'Incerti la variante con questa punteggiatura al dritto ? MAGLIOCCA 795 Non Comune
    2 punti
  10. Concordo con Silvio è gli faccio i complimenti Isis che da le spalle al faro al contrario della iconografia classica.
    2 punti
  11. Tempo fa.....presi questo 2 Tornesi dalla numismatica Sintoni, mi piaceva un sacco..... Magliocca 733
    2 punti
  12. Il processo d'integrazione europea e l'unione monetaria hanno ispirato e fatto da modello a simili processi d'integrazione regionale nel mondo intero fra paesi con caratteristiche culturali, politiche ed economiche omogenee: in un mondo dove la vera sovranità nazionale è detenuta dai paesi più grossi, che con le loro dimensioni demografiche, economiche e militari riescono a far girare il mondo come piace a loro, qualcuno si è fatto furbo e tenta di raccogliere le forze per evitare la fine del vaso di coccio in mezzo a quelli di ferro: tanto fieri della propria individualità quanto indipendenti in modo sempre meno reale, trascinati sempre più nella spirale degli affari e dell'influenza dei paesi di dimensioni rilevanti, di cui in molti casi si finsce col diventare dipendenze de facto o "satelliti". Nel mondo ci sono diverse proposte e alcune hanno avuto degli sviluppi che salvo imprevisti potrebbero portare a breve o medio termine alla nascita di nuove unioni monetarie con valuta comune. Il caso più interessante è sicuramente quello della EAC, ovvero la East African Community. Associazione di stati fondata nel 2000 (anche se ha una storia un po' più vecchia, in quanto fu fondata la prima volta nel 1967 ma collassò 10 anni dopo) che ad oggi comprende Kenya, Tanzania, Uganda, Ruanda, Burundi e dal 2016 anche il Sud Sudan. Questi paesi hanno messo in piedi una comunità molto simile all'UE che comprende diverse istituzioni, un'unione doganale, un mercato unico e lo sviluppo in corso di libera circolazione e valuta comune, il tutto secondo tappe istituzionalmente stabilite. Ha anche la sua bandiera e un inno con testo in lingua swahili ( https://www.youtube.com/watch?v=7RUcwvStL7ohttps://www.eac.int/ ), la capitale è Arusha. La valuta unica dell'EAC sarà lo Scellino Est Africano, attualmente previsto per il 2024, il cui processo d'istituzione sembra procedere senza intoppi. Obiettivo previsto nallo statuto fondatore della comunità è anche la futura trasformazione della stessa in una vera e propria federazione, la East African Federation, progetto apertamente dichiarato e discusso da politici, esperti e comuni cittadini. https://www.eac.int/ Sempre in Africa c'è la ECOWAS, ovvero la Economic Community of West African States. Formata nel 1975 con sede ad Abuja, attuale capitale della Nigeria, comprende Benin, Burkina Faso, Capo Verde, Costa d'Avorio, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Liberia, Mali, Niger, Nigeria, Senegal, Sierra Leone e Togo. Ha un livello d'integrazione fra i suoi membri più basso di quello dell'EAC e anche obiettivi meno ambiziosi, che almeno per ora non comprendono future unioni politiche. I paesi citati tranne Capo Verde, Gambia, Ghana, Nigeria, Liberia, Sierra Leone e Guinea fanno già parte di un'unione monetaria, quella del franco CFA dell'ovest, che è legato da cambio fisso all'euro. Il progetto iniziale prevedeva la formazione di un'unione economica con valuta unica per i paesi dell'ECOWAS che non adottano il franco CFA, la WAMZ (West Africa Monetary Zone) con la valuta Eco, per poi procedere in futuro all'unificazione monetaria dell'intero ECOWAS, ma il progetto Eco è stato abbandonato nel 2016 per impossibilità dei membri della WAMZ di soddisfare i criteri economici stabiliti per partire con la valuta unica. Così è stato deciso di procedere direttamente con quella che doveva essere la seconda fase del piano regionale di unificazione monetaria, cioè di avviare direttamente l'unione monetaria di tutti i paesi della ECOWAS. La data prevista per l'istituzione della nuova valuta che soppianta l'Eco, ancora senza nome, è ufficialmente il 2020 con possibilità d'introduzione graduale da parte di un nucleo iniziale di paesi già pronti a cui dopo si aggiungeranno gli altri. Da citare è anche la progettata valuta comune dei paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG). Nel 2001 i paesi del CCG (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Oman, Bahrein e Kuwait), già riuniti da molti anni in una zona di libero scambio, hanno approvato un accordo per la formazione di un mercato comune con unione doganale e una valuta comune, denominata Kaleeji (che significa "del Golfo" in lingua araba). I primi due obiettivi sono stati raggiunti, l'ultimo è attualmente congelato a causa di discordie politiche fra i membri: nel 2009 si è deciso che la sede della banca centrale che gestirà il Kaleeji sarà a Riyad, capitale dell'Arabia Saudita e sede centrale del CCG, ma per protesta contro questa decisione nello stesso anno gli Emirati Arabi Uniti sono usciti dal piano per l'unione monetaria. La situazione è ulteriormente peggiorata nel 2016 a causa della tensione politica fra Arabia Saudita, Emirati Aarabi Uniti e Barhein da una parte e il Qatar dall'altra.
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  13. L'unione monetaria europea non è la prima nè l'unica al mondo: ne esistono altre, che per la maggior parte hanno a che fare più o meno direttamente con l'euro. Quella che ci riguarda più da vicino è sicuramente il franco CFP (sigla che sta per "Change franc Pacifique") delle dipendenze francesi di Nuova Caledonia, Wallis e Futuna, Polinesia francese. Fu creata nel 1945 per evitare che la forte svalutazione del franco metropolitano nell'immediato dopoguerra colpisse anche le colonie, e viene attualmente emesso dallo IEOM (Istituto d'emissione d'oltremare), con sede a Parigi. Il franco CFP era legato da cambio fisso al franco francese e nel 1999 l'euro ha ereditato automaticamente questo legame con il rapporto di 1000 franchi CFP = 8,38 € (ovvero 1€ = 119 franchi). Il contante attuale segue le stesse basi generali della seconda serie dell'euro: le banconote sono graficamente uguali, con Stato di emissione indistinguibile, mentre le monete hanno una faccia comune e una diversa per Nuova Caledonia e Polinesia. A Wallis e Futuna vengono distribuite quelle per la Nuova Caledonia. Altra unione monetaria legata in qualche modo alla nostra è quella del franco CFA (Comunità Finanziaria Africana), che raggruppa 14 paesi africani, quasi tutti ex-colonie francesi, organizzati in due distinte comunità economiche: 1) Benin, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Guinea-Bissau, Mali, Niger, Senegal e Togo sono riuniti nell'UEMOA (Unione Economica e Monetaria dell'Africa Occidentale) 2) Camerun, Repubblica Centrafricana, Congo, Gabon, Guinea Equatoriale e Ciad sono riuniti nella CEMAC (Comunità Economica e Monetaria dell'Africa Centrale) Inoltre le isole Comore pur avendo una valuta propria, il franco delle Comore, sono associate al franco CFA. Il franco CFA fu creato nel 1945, contemporaneamente al franco CFP, ed è diverso per le due comunità: la prima ha come istituto di emissione il BCEAO (Banco Centrale degli Stati dell'Africa Occidentale), con sede a Dakar, in Senegal, la seconda il BEAC (Banco degli Stati dell'Africa Centrale), con sede a Bangui, nella Rep. Centrafricana. I due tipi di franco (il franco della Comunità Finanziaria dell'Africa e il franco della Cooperazione Finanziaria dell'Africa Centrale) hanno grafiche diverse e possono circolare solo nel territorio delle rispettive comunità. In entrambi il contante in banconota è identico ma con lettere distintive di ogni paese d'emissione nel numero di serie, mentre le monete hanno facce uguali e nessun segno distintivo nazionale. I due istituti centrali sono vincolati da identici accordi con la Francia, che prevedono: - Un cambio fisso con l'euro, ereditato dall'ex-franco francese, col rapporto di 1€ = 655,957 franchi CFA - Piena convertibilità con l'euro garantita dal Tesoro francese. - Fondo comune di riserva di moneta estera a cui partecipano tutti i paesi della zona CFA (con almeno il 65% delle posizioni in riserva depositate presso il Tesoro francese, che in tal modo si fa garante del cambio monetario). Altra unione monetaria di eredità europea, ma della Gran Bretagna, è il dollaro dei Caraibi Orientali. Si tratta della valuta degli otto membri dell'Organizzazione degli Stati dei Caraibi Orientali, che riunisce le isole di Antigua e Barbuda, Dominica, Grenada, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia e Saint Vincent e Grenadine, ed è anche la valuta delle due isole territori britannici d'oltremare di Anguilla e Montserrat. Invece non è usata nelle isole Vergini Britanniche, altra dipendenza britannica, che pur facendo parte dell'Organizzazione adotta come valuta il dollaro USA. Fu creata nel 1965, quando le isole che ne fanno parte erano ancora tutte colonie britanniche, ma dopo la progressiva indipendenza di quasi tutte le isole viene emessa autonomamente dal 1983 dalla Banca Centrale dei Caraibi Orientali, con sede a Saint Kitts e Nevis. E' legata da cambio fisso al dollaro USA, col rapporto di 1 dollaro USA = 2,70 dollari dei Caraibi. Il contante attuale ha grafica uguale e nessun segno distintivo dell'emittente sia per le monete che per le banconote. Un caso particolare è quello del fiorino delle Antille olandesi: si trattava della valuta delle Antille olandesi, arcipelago dei Caraibi dipendenza dei Paesi Bassi formato da cinque isole (esclusa una, Aruba, fin da prima amministrativamente a sè stante), che è stata sciolta il 10 ottobre 2010. I suoi ex-componenti ora sono organizzati in questo modo: - le isole di Bonaire, Sint Eustatius e Saba sono municipalità speciali d'oltremare del Regno dei Paesi Bassi (parte del territorio dei Paesi Bassi e territori europei d'oltremare) che hanno adottato il dollaro USA. - le isole di Curaçao e Sint Maarten [*] sono membri autonomi del Regno dei Paesi Bassi (unità autonome) che continuano ad usare il fiorino delle Antille olandesi. [*] Sint Maarten è la metà meridionale dell'isola di San Martino mentre quella settentrionale è la collettività territoriale francese di Saint Martin, che usa l'euro] In pratica dopo lo sciogliemento delle Antille olandesi Curaçao e Sint Maarten si sono ritrovate automaticamente a formare un'unione monetaria bilaterale con la stessa valuta di prima, emessa dalla Banca delle Antille olandesi poi ridenominata Banca Centrale di Curaçao e Sint Maarten. Secondo i piani iniziali il fiorino delle Antille olandesi (legato al dollaro USA con cambio fisso 1 dollaro = 1,75 fiorini) avrebbe dovuto essere soppiantato da una nuova valuta, il fiorino dei Caraibi olandesi, sempre legato da cambio fisso al dollaro USA. Negli ultimi anni però l'opportunità di mantenere questa unione monetaria è stata messa in dubbio da più parti e si è mantenuta la situazione attuale in attesa di una risoluzione definitiva... che non arriva: le autorità governative delle due isole non prendono alcuna decisione e dal 2017 non parlano nemmeno più della questione. Anche in questo caso il contante ha grafica uguale e nessun segno distintivo dell'emittente sia per le monete che per le banconote.
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  14. ditemi amici cosa ne pensate... siate clementi
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  15. Buona domenica amici del forum, volevo mostrarvi l'ultima New entry tetradracma di caracalla pesa 14.5g valutata SPL. Non sono un bravo fotografo spero mi perdoniate?
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  16. Post dedicato principalmente ai giovani collezionisti di monete romane imperiali . Sono stato in dubbio se pubblicare questo Post nella Sezione : Monete Imperiali Romane oppure nella nostra Sezione di Storia ed Archeologia , infine , essendo un argomento generico e non specifico , ho scelto questa perche' argomento piu' attinente alla Storia che alla numismatica pura . Non conosco quali siano i criteri e le considerazioni che inducono molti collezionisti a scegliere circa un acquisto di monete romane del periodo imperiale , sicuramente saranno molti e diversi , secondo le esigenze ed interessi di ciascuno ; credo importante pero' , oltre a tanti altri e vari fattori di interesse che inducono alla scelta , conoscere quando un moneta e' stata emessa , al fine di coniugare l' interesse prettamente numismatico e artistico della moneta con il contesto storico di emissione . Uno dei problemi che presentano le monete romane imperiali , ma anche repubblicane , e' che nella maggioranza delle emissioni rimane difficile stabilirne con certezza l' anno esatto di emissione , questo dato lo ritengo un fattore importante per meglio inquadrare cronologicamente la moneta rispetto alla Storia dell' anno dell' emissione . Indicare l' anno di emissione su una moneta credo sia una “invenzione” relativamente moderna risalente forse a non prima del XIV - XV secolo ? , qui chiedo aiuto e conferma ai numismatici piu' esperti ; quindi come fare a capire quando una moneta romana fu coniata e stabilirne quindi con certezza l' anno di emissione ? Il metodo piu' semplice e' quello di fare riferimento al nome dell' Imperatore raffigurato nel dritto , ma in questo caso la datazione e' vaga perche' abbraccia un arco di tempo generalmente troppo lungo , quindi non va bene . I metodi piu' adatti e circoscritti nel tempo che possono aiutare sono diversi quando nella moneta compaiano determinate sigle , vediamo quali sono quelle piu' importanti : COS = Consolato , IMP = Saluto Imperatorio , PP = Padre della Patria , PM = Pontificato Massimo , TR P = Tribunicia Potesta' , attributi onorifici tipo = PIUS o FEL , oppure quando nella legenda compare il nome del popolo nemico sottomesso cioe' i Titoli Vittoriosi = GERM – PART – DAC – BRIT . Datazioni utili per una emissione precisa sono anche quelle particolari monete dove compaiono DIVUS e le CONSECRATIO , cioe' divinizzazione e funerale di Imperatori o consorti . Vediamone uno per uno , COS = Consolato , e' il piu' comune come titolo riportato nelle monete ma purtroppo non e' molto affidabile per datare una moneta perche' tranne in alcuni casi particolari il Consolato comprende piu' anni tra un titolo seguito da un numero e l' altro ; IMP = Saluto Imperatorio , veniva concesso dai soldati all' Imperatore vittorioso in battaglia e dopo il titolo compariva un numero come per il Consolato , corrispondente a quante volte veniva concesso il titolo , questo titolo e' un indicatore importante per datare con precisione la moneta , purtroppo pero' compare piuttosto raramente nelle legende delle monete ; PP = Padre della Patria , era un titolo onorifico riservato all' Imperatore , ma non era una Magistratura , era solo un titolo concesso all' Imperatore come ringraziamento per particolari meriti nei confronti dello Stato romano , anche questo e' un importante indice per datare con precisione una moneta , questo titolo compare piu' frequentemente rispetto al precedente nelle legende della moneta ; PM = Pontificato Massimo o Pontefice Massimo , era una carica sacerdotale di antichissima data , che dall' anno 12 a.C. , cioe' da Augusto , era riservata all' Imperatore , ma dall' anno 376 con l' Imperatore cristiano Graziano cesso' di esistere , titolo che fu ad appannaggio esclusivo del Vescovo di Roma , cioe' del Papa , anche questa carica non e' costante nel tempo nelle legende delle monete quindi non sempre databili ; TR P = Tribunicia Podesta' , importante carica politica ; la Tribunicia Potestas , concetto traducibile in italiano come "potestà tribunizia", era l' autorità di cui godevano i Tribuni della Plebe nell' Antica Roma . Durante l' età imperiale essa divenne fin dai tempi di Augusto , uno degli elementi portanti dell' autorità imperiale in quanto garantiva il diritto di veto su qualsiasi decreto del Senato , il diritto di immunità personale e la possibilità di comminare condanne capitali ; la sua attribuzione assegnava dunque , al personaggio che la riceveva tutte le prerogative concesse ai tribuni della plebe , senza tuttavia l'investitura della carica ; questa carica e' il migliore indicatore dell' emissione di una moneta romana in quanto la TR P della legenda stabiliva la durata di un solo anno , quindi in base all' assenza o al numero che seguiva la carica si puo' stabilire esattamente l' anno di emissione della moneta . Tutto questo discorso vale principalmente per le monete imperiali dell' alto e medio impero , poiche' dalla fine del III secolo , diciamo ad iniziare circa dal periodo tra Gallieno e Aureliano , le legende relative all' Imperatore iniziano ad accorciarsi e diventano piu' generiche , infatti troviamo scritto IMP o DN ...…....P. F. AUG. , con varianti ancora piu' brevi tipo il nome seguito da P.F. AUG. o solo AUG , mentre tutte le altre cariche sopra descritte diventano piu' rare fino poi a scomparire del tutto . Come fare quindi a datare l' anno di emissione delle monete del tardo impero ? risulta quasi impossibile , tranne nei casi in cui ricorrono : morti di Imperatori , VOTI , VITTORIE con nomi di popoli , passaggi da CESARE ad AUGUSTO ; in tutti gli altri casi su queste monete la datazione segue l' arco del tempo in cui regno' l' Imperatore raffigurato nel dritto , oppure in alcuni casi puo' aiutare nella datazione il nome e il numero della zecca di emissione . Non mi sovvengono altri casi in cui si possa datare l' anno di emissione di una M.I.R. , se qualche utente avesse altri dati disponibili da inserire per una esatta datazione , ben vengano . In foto alcune esempi di monete di varie epoche con informazioni che servono a datare l' anno di emissione .
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  17. finalmente aggiungo una gigli rovesci... attendo i vostri pareri su conservazione e altro. GRAZIE RAGAZZI
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  18. Buongiorno a tutti il ritrovamento di questa e altre monete mi ha fatto appassionare alla numismatica, ma dato che sono un neofita non sono sicuro che la seguente moneta sia vera. Ho provato a fare ricerche (ho anche da poco acquistato il catalogo "Il Gigante" ma non compare e l'unica cosa di cui son sicuro è che non è ferrosa, ho fatto la classica prova della calamita. Mi piacerebbe sapere se è autentica e quanto potrebbe valere.
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  19. Esattamente, parte montata al contrario. Tipologia molto ma molto ostica. 12 Tari di questa tipologia anche il meno comune è raro lo stesso.. Complimenti per l'acchiapoo. Eros
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  20. Buonasera. Il dritto MB il rovescio MB+, buona conservazione per il tipo! A me ancora manca. Saluti.
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  21. Allego delle foto di confronto di particolari della moneta originale e della falsa come si può notare oltre alla perlinatura, è differente anche ka stelletta ed i caratteri della data e della legenda
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  22. Su acsearch ci sono 13 esemplari con Opi al rovescio. Nessuno di questi ha un braccio simile a quello dell' esemplare inglese. Il braccio sembra estraneo al resto del corpo. Guarda soprattutto il gomito e la mano: sono innaturali....
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  23. Buonasera, a mio parere mb/qbb. saluti Michele
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  24. Medaglietta devozionale ricordo, in metallo bianco / alluminio o lega di piombo (argentato?), probabile periodo 1940/1960.- D/ Madonna seduta con Gesù Bambino a sx, ambedue coronati, l'iconografia mi fa pensare che sia la Madonna dell'Ambro, venerata a Montefortino nelle Marche in provincia di Ascoli Piceno. - R/ Scritta " Ricordo".- Ciao Borgho
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  25. ciao,bellissima tipologia per questo 12 tarì,anche se non è la mia monetazione preferita prima o poi ne metterò un esemplare in collezione... per quanto riguarda la legenda sul taglio credo proprio che è come hai già anticipato ,una delle metà della ghiera è stata montata al rovescio...
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  26. Molto particolare, al rovescio si nota la A di INFANS sostituita dalla V .
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  27. @favaldar, prova qui: https://books.google.it/books?id=FzJiBgAAQBAJ&printsec=frontcover&dq=Andrea+del+pup&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjCxfuy4rLcAhWO-6QKHYTjAPsQ6AEIJDAA#v=onepage&q&f=false
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  28. Di eanglish questa moneta ha solo i molteplici ritocchi a cui è stata soggetta. L'occhio di Adriano, la legenda del dritto e del rovescio sono tutte bulinate per me.
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  29. Troppa carne al fuoco ci si brucia. Dovrebbero fare meno aste cosi ci sarebbero più controlli specifici e ne guadagnerebbero in qualità ma credo che interessi ben pochi, la maggioranza l'importante è fare cassa.
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  30. Complimenti per la moneta @Rocco68 Confermo che manca nel D'Incerti. Che riporta solo la variante senza punto dopo HIER. Curiosa la ribattitura della data (anche l'1 tra i due punti....) Saluti
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  31. Personalmente (e direi fortunatamente) non sono così maniaco da comprare la stessa moneta più volte solo perché su una variante c'è una F e sull'altra invece no Se deve diventare un'ossessione allora non ha più senso... p.s. Mi piace molto questa serie sui siti preistorici maltesi
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  32. dritto: Caracalla (IMP C M A - VR A..), testa laureata a destra rovescio: personaggio maschile stante di fronte, testa a destra, piede su bucranio, berretto frigio e falce lunare sulle spalle, con scettro e Nike; ai piedi gallo stante a sinistra. Somiglianza con http://www.wildwinds.com/coins/ric/caracalla/_antiochPisidia_Krzyz_8-15.jpg ma difficile incastro con la leggenda del rovescio.
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  33. Salve , parlo piu' da un punto di vista storico che numismatico e in questo mi sento in sintonia con @Flavio_bo , aggiungerei solo che questi particolari Vittoriati sembrano piu' emissioni di zecca locale spagnola in quanto la scritta ROMA non rientra nei canoni ufficiali di conio dell' epoca , coniati forse ad Italica a ricordo della vittoria di Ilipa , dove venne stanziata la prima colonia romana in terra di Spagna , fondata per dare riparo ai soldati feriti di Scipione dopo la vittoriosa e sanguinosa battaglia di Ilipa .
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  34. Menomale, almeno si evitano spese aggiuntive, davvero non se ne può più...!
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  35. Non è un falso. Per "falso" si intende una riproduzione di una moneta esistente, di solito a scopo di lucro. Non è una riproduzione, è una creazione di fantasia, ma siccome riporta un valore facciale, la firma dell'incisore e immagini del fronte e verso pari al 100 lire ed è mancante della R di riproduzione non è neanche una medaglia. Sembra poi che il diametro non corrisponda al marengo ne alla cento lire. Certo non ho visto l'oggetto e mi risulta difficile dubitare che sia d'oro visto che tu lo dichiari e devo crederti. Un cordiale saluto Tennison
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  36. Da notare la simbologia massonica del pentalfa e la piramide; i Savoia erano legati a doppio filo con la massoneria. Sinceramente le cinque giornate di Milano andrebbero viste più come una sobillazione manovrata dalla massoneria sabauda e francese e non come una rivolta permeata di motivazioni "di pancia" del popolo, la cui esperienza sotto gli austriaci era stata di tutto vantaggio. La politica agì in modo strumentale per fini lontani dalla libertà di una popolazione.
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  37. assolutamente d'accordo con te. è un vittoriato raro, ne esistono alcuni con una piccola borchia nello scudo, ponderale medio circa 3,16 quindi è sicuramente uno dei vittoriati più antichi, ed è l'unico che ha Roma su tavoletta in incuso. Potrebbe essere collegato in qualche modo con i quadrigati che hanno la medesima caratteristica....coniato in Spagna come ritengono i più considerato che è stato rinvenuto in hoards nella pensiola iberica oppure portato in Spagna al seguito dalle legioni all'inizio della seconda guerra punica durante le battaglie di riconquista della penisola? Sicuramente una moneta molto interessante che parte già da una buona base d'asta anche In considerazione delle condizioni della moneta. Allego due esempi con le due varietà di scudo. (uno è lo stesso conio di dritto della moneta in asta?)
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  38. Ciao Legio.. riguardo le monete medievali o meglio moderne del regno di Napoli..le prime date compaiono con Filippo Il nella seconda metà del 1500, 1571- 1572..per i periodi precedenti si fa riferimento alle sigle apposte dai mastri di zecca ed ancora prima, Normanni e svevi, agli anni di regno del re.. quindi la domanda da te posta, va contestualizzata. Saluti Eliodoro
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  39. Se passo domani al cordusio vi trovo? @eracle62 @dabbene E soprattutto ci sarà anche il cappellone ecceziunale veramente?
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  40. anche io voglio intervenire con il mio nuovo acquisto proveniente dal ripostiglio a mio avviso esemplare molto affascinante Nummo, zecca di Londra peso: 3,51 grammi diametro: 21,5 mm D\ IMP CONSTANTINVS AVG R\ SOLI INV-IC-TO COMITI/ S|F// PLN RIC. 10 Esemplare n° 769 del ripostiglio di Chitry
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  41. Complimenti Silvio, alti rilievi e moneta godibile! A riposo nel monetiere e con un filo di patina sarà spettacolare! N.
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  42. Egregio sig. Fabio, Mi dispiace molto leggere il Suo commento, cercheremo di prenderne atto in vista del secondo volume. Mi lasci tuttavia fare una precisazione: il libro è stato pensato prettamente per un pubblico esperto, che magari sta scrivendo egli stesso nuovi lavori sulla monetazione Alessandrina romana e che quindì oltre a conoscere il Dattari-Savio non ha bisogno di trovare le descrizioni iconografiche dei nominali raffigurati. A prova di questo voglio raccontarvi un breve aneddoto: come circolo numismatico Astengo, subito dopo la pubblicazione del libro, abbiamo provveduto a spendirne alcune copie, a titolo gratuito, a diverse istituzioni numismatiche fra le quali l'Ashmolean Museum che attualmente è incaricato alla realizzazione del RPC sugli Antonini, pensando che gli potesse essere utile. A distanza di pochi giorni ho personalmete ricevuto una mail dal dott. Andrew Burnett scrivendomi che il dott. Chris Howgego gli aveva parlato molto bene del libro e che pertanto era interessato ad acquistarne due copie : una per lui a titolo personale e una per la biblioteca del British Museum. Cordialmente, Matteo Schivo
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  43. Buon fine settimana a tutti, questo Carlino di Filippo II era in un gruppetto di monete che stavano per essere messe in asta sul noto sito. Non è il periodo che colleziono, ma l'ho preso per poterlo vedere da vicino....non avendone mai avuto uno. Le foto sono quelle del venditore. Mi aiutereste a classificarlo e a dargli un valore approssimativo? Ringrazio tutti quelli che risponderanno.
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  44. Ciao a tutti, apro una nuova discussione mostrandovi l'ultima arrivata, primo tassello di una nuova tipologia per la mia collezione. Cosa ne pensate? Ciao
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  45. Buongiorno, ho rifatto le foto a questo Carlino del 1818, Come vi sembrano....
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  46. Una domanda sorge lecita. Le commissioni tanto care alle varie case d'aste, non hanno alcun motivo di sussistere se le stesse non sono in grado di offrire certezza riguardo l'autenticità del materiale offerto. Se io acquirente, vedo che la casa d'aste X non è in grado di individuare un falso da 50 € nemmeno troppo sofisticato, come potrei mai acquistare dalla stessa in futuro?
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  47. Buona Giornata @GULLI980 In questo Forum puoi trovare diverse discussioni in merito (di cui ti allego i link) inoltre puoi vedere IL TALLERO DI MARIA TERESA, DOLLARO DEL COLONIALISMO E DELL’IMPERIALISMO – STORIA, TRANSAZIONI, USI E COSTUMI. Autore: Gionata Barbieri (è un opuscolo molto interessante trovabile su Lamoneta.it) Ti allego anche un pdf di cui mi scuso per la qualità, ma per allegarlo l'ho dovuto alleggerire molto (se non riesci a trovarlo in rete, scrivimi un messaggio privato e ti invio il pdf alla tua mail) Tallero di Maria Teresa - Monete Estere - Lamoneta.it ... https://www.lamoneta.it › Monete Contemporanee (dal 1800 a Oggi) › Monete Estere Tallero di Maria Teresa d'Asburgo coniati in zecche italiane: visione d ... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/riepilogo/W-MTTL Tallero di Maria Teresa - Lamoneta.it (Manuale) manuali.lamoneta.it/ManualeTallero/Tallero.htm CATALOGO di NUMISMATICA - Lamoneta.it https://numismatica-italiana.lamoneta.it/ Tallero di Maria Teresa 1780 - Numismatica Italiana - Lamoneta.it https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-MTTL tallero 1891 - Richiesta Identificazione/valutazione ... - Lamoneta.it https://www.lamoneta.it › ... › Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità Varianti di Vienna Tallero Maria Teresa 1780 - Pagina 2 ... - Lamoneta.it https://www.lamoneta.it › Monete Moderne (dal 1500 al 1800d.c.) › Zecche Straniere Tallero Italiano - Numismatica Italiana - Lamoneta.it numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ERV/0 I Talleri 1780 coniati in Italia - Numismatica Mente numismaticamente.it › Collezionismo Il Tallero di Maria Teresa-ilovepdf-compressed 1.pdf
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