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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/21/18 in tutte le aree

  1. finalmente aggiungo una gigli rovesci... attendo i vostri pareri su conservazione e altro. GRAZIE RAGAZZI
    3 punti
  2. Tempo fa.....presi questo 2 Tornesi dalla numismatica Sintoni, mi piaceva un sacco..... Magliocca 733
    3 punti
  3. Ciao Silver, magnifica conservazione questa Piastra del 1852! La torretta mi sembra di intravederla . .....la causa della sua parziale mancanza potrebbe essere dovuta a dei residui di metallo depositati nell'incavo della torretta stessa in fase di coniazione. Non è la prima che mi capita di osservare. Saluti, Rocco
    3 punti
  4. Ancora il più grande dei guerrieri, Eracle, inginocchiato, con la spoglia leonina ed in atto di incordare l'arco . Da un raro, piacevole statere attribuito ad Olbia di Scizia ed al nome di Eminakos, forse un dinasta locale a noi noto solo attraverso le sue monete .
    3 punti
  5. Buonasera, rimanendo sui moduli da 50 cent vi mostro un esemplare del 1860 coniato a Firenze. Cosa ne pensate? Buona serata
    2 punti
  6. Buongiorno a tutti, la piastrite continua a colpire. A distanza di meno di un mese ecco la seconda Piastra 1852 con solo 11 torrette nello stemma del Portogallo, variante che non ho trovato sul Pin. Che ne pensate? Quando ho notato il dettaglio ho deciso di prenderla nonostante avessi già una 1852 in condizioni migliori. Ringrazio anticipatamente chiunque voglia commentare. Grazie e buon WE Silver M.
    2 punti
  7. Come sempre, all italiana.. un sacco di polverone, carcere, procedure giudiziarie, denaro a fiume che viene speso, avvocati... e poi, poi, poi, assoluzione...per tutti. skuby
    2 punti
  8. Buonasera, Mi piacerebbe sapere che conservazione e valore attribuireste a questa moneta. Grazie
    2 punti
  9. DE GREGE EPICURI Anch'io leggo LΙΔ, che dovrebbe portare al 14° anno di regno. Qui non ho nessun catalogo, certo è strano che sul Dattari non ci sia... Quanto alla conservazione, tieni conto che queste dracme erano coniate malamente (di solito) e circolavano molto a lungo, per cui spesso si trovano conciatissime. La tipologia comunque è davvero molto interessante. Se compare il faro, potrebbe trovarsi anche sul Price-Trell (Coins and their cities).
    2 punti
  10. Per leggere quanto è scritto sulla prima medaglietta, devi dare un colpo netto alla parte bassa della stessa (come quando si gioca con i tappi della birra o con le biglie). Cosi facendo la medaglia ruota veloce e vedi i frammenti di parole che si ricompongono in parole intere. Le scritte sono di vario genere : ne ricordo una che inneggiava alla "Libia Italiana", ve ne sono anche che contengono una frase oscena. Non è detto che le parole che leggerai siano in italiano, ma se riesci a trascriverle ne riparliamo. La seconda, una fusione piuttosto rozza, francamente non saprei che dirti. Il rovescio è visibile ? Saluti.
    2 punti
  11. Post dedicato principalmente ai giovani collezionisti di monete romane imperiali . Sono stato in dubbio se pubblicare questo Post nella Sezione : Monete Imperiali Romane oppure nella nostra Sezione di Storia ed Archeologia , infine , essendo un argomento generico e non specifico , ho scelto questa perche' argomento piu' attinente alla Storia che alla numismatica pura . Non conosco quali siano i criteri e le considerazioni che inducono molti collezionisti a scegliere circa un acquisto di monete romane del periodo imperiale , sicuramente saranno molti e diversi , secondo le esigenze ed interessi di ciascuno ; credo importante pero' , oltre a tanti altri e vari fattori di interesse che inducono alla scelta , conoscere quando un moneta e' stata emessa , al fine di coniugare l' interesse prettamente numismatico e artistico della moneta con il contesto storico di emissione . Uno dei problemi che presentano le monete romane imperiali , ma anche repubblicane , e' che nella maggioranza delle emissioni rimane difficile stabilirne con certezza l' anno esatto di emissione , questo dato lo ritengo un fattore importante per meglio inquadrare cronologicamente la moneta rispetto alla Storia dell' anno dell' emissione . Indicare l' anno di emissione su una moneta credo sia una “invenzione” relativamente moderna risalente forse a non prima del XIV - XV secolo ? , qui chiedo aiuto e conferma ai numismatici piu' esperti ; quindi come fare a capire quando una moneta romana fu coniata e stabilirne quindi con certezza l' anno di emissione ? Il metodo piu' semplice e' quello di fare riferimento al nome dell' Imperatore raffigurato nel dritto , ma in questo caso la datazione e' vaga perche' abbraccia un arco di tempo generalmente troppo lungo , quindi non va bene . I metodi piu' adatti e circoscritti nel tempo che possono aiutare sono diversi quando nella moneta compaiano determinate sigle , vediamo quali sono quelle piu' importanti : COS = Consolato , IMP = Saluto Imperatorio , PP = Padre della Patria , PM = Pontificato Massimo , TR P = Tribunicia Potesta' , attributi onorifici tipo = PIUS o FEL , oppure quando nella legenda compare il nome del popolo nemico sottomesso cioe' i Titoli Vittoriosi = GERM – PART – DAC – BRIT . Datazioni utili per una emissione precisa sono anche quelle particolari monete dove compaiono DIVUS e le CONSECRATIO , cioe' divinizzazione e funerale di Imperatori o consorti . Vediamone uno per uno , COS = Consolato , e' il piu' comune come titolo riportato nelle monete ma purtroppo non e' molto affidabile per datare una moneta perche' tranne in alcuni casi particolari il Consolato comprende piu' anni tra un titolo seguito da un numero e l' altro ; IMP = Saluto Imperatorio , veniva concesso dai soldati all' Imperatore vittorioso in battaglia e dopo il titolo compariva un numero come per il Consolato , corrispondente a quante volte veniva concesso il titolo , questo titolo e' un indicatore importante per datare con precisione la moneta , purtroppo pero' compare piuttosto raramente nelle legende delle monete ; PP = Padre della Patria , era un titolo onorifico riservato all' Imperatore , ma non era una Magistratura , era solo un titolo concesso all' Imperatore come ringraziamento per particolari meriti nei confronti dello Stato romano , anche questo e' un importante indice per datare con precisione una moneta , questo titolo compare piu' frequentemente rispetto al precedente nelle legende della moneta ; PM = Pontificato Massimo o Pontefice Massimo , era una carica sacerdotale di antichissima data , che dall' anno 12 a.C. , cioe' da Augusto , era riservata all' Imperatore , ma dall' anno 376 con l' Imperatore cristiano Graziano cesso' di esistere , titolo che fu ad appannaggio esclusivo del Vescovo di Roma , cioe' del Papa , anche questa carica non e' costante nel tempo nelle legende delle monete quindi non sempre databili ; TR P = Tribunicia Podesta' , importante carica politica ; la Tribunicia Potestas , concetto traducibile in italiano come "potestà tribunizia", era l' autorità di cui godevano i Tribuni della Plebe nell' Antica Roma . Durante l' età imperiale essa divenne fin dai tempi di Augusto , uno degli elementi portanti dell' autorità imperiale in quanto garantiva il diritto di veto su qualsiasi decreto del Senato , il diritto di immunità personale e la possibilità di comminare condanne capitali ; la sua attribuzione assegnava dunque , al personaggio che la riceveva tutte le prerogative concesse ai tribuni della plebe , senza tuttavia l'investitura della carica ; questa carica e' il migliore indicatore dell' emissione di una moneta romana in quanto la TR P della legenda stabiliva la durata di un solo anno , quindi in base all' assenza o al numero che seguiva la carica si puo' stabilire esattamente l' anno di emissione della moneta . Tutto questo discorso vale principalmente per le monete imperiali dell' alto e medio impero , poiche' dalla fine del III secolo , diciamo ad iniziare circa dal periodo tra Gallieno e Aureliano , le legende relative all' Imperatore iniziano ad accorciarsi e diventano piu' generiche , infatti troviamo scritto IMP o DN ...…....P. F. AUG. , con varianti ancora piu' brevi tipo il nome seguito da P.F. AUG. o solo AUG , mentre tutte le altre cariche sopra descritte diventano piu' rare fino poi a scomparire del tutto . Come fare quindi a datare l' anno di emissione delle monete del tardo impero ? risulta quasi impossibile , tranne nei casi in cui ricorrono : morti di Imperatori , VOTI , VITTORIE con nomi di popoli , passaggi da CESARE ad AUGUSTO ; in tutti gli altri casi su queste monete la datazione segue l' arco del tempo in cui regno' l' Imperatore raffigurato nel dritto , oppure in alcuni casi puo' aiutare nella datazione il nome e il numero della zecca di emissione . Non mi sovvengono altri casi in cui si possa datare l' anno di emissione di una M.I.R. , se qualche utente avesse altri dati disponibili da inserire per una esatta datazione , ben vengano . In foto alcune esempi di monete di varie epoche con informazioni che servono a datare l' anno di emissione .
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  12. Ciao a tutti, vorrei un vostro parere in merito al grado di conservazione di questa moneta, giudicata BB+/SPL+ nelle note: "bell'esemplare". Allego foto, grazie.
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  13. Aureo e Calicò (asta 314, lotto 2017) pubblica un vittoriato con legenda "Roma" in incuso su tavoletta. Peso 3,13 g. Secondo la casa d'aste Sydenham dubita della sua esistenza ("duda de su existencia") e addirittura sarebbe assente dal Crawford ("Craw. falta"), ma a me sembra prienamente rispondere ai canoni del Cr. 96/1 (http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A5/17 ) Che ne pensate?
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  14. Non vorrei contraddirti dabbene, ma forse il biscione è presente in un conio precedente di Azzone Visconti, il denaro imperiale?
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  15. Buonasera ! 20 lire oro con peso 6,45 grammi ed. 21 mm sarebbe l'unico marengo del vaticano, Pio IX e non Pio XII. Dell'anno 1950 in oro mi risulta esistere la moneta da 100 lire (di pari sembianze per fronte e verso). "sembra ne sia stata fatta una sola" una sola? forse... Tennison
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  16. Buonasera gionatan moneta non riportata nei cataloghi perchè secondo il mio parere non è una moneta ci sono tante cose che non coincidono immagini diritto e rovescio sono quelle delle 100 lire Pio XII ma nel tuo c'è L.20 poi il peso e il diametro delle 100 lire non corrispondono perche pesano 5,19 g.e diam.20,7mm perciò se tu dici che il metallo è oro può essere una moneta medaglia da investimento dato che ha le stesse caratteristiche di un marengo.
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  17. Buonasera a tutti, @Rex Neap, anche io sceglievo le monete in rame Napoletane guidato dal piacere. Come questo Mezzo Tornese del 1846, preso anni fa da InAsta ad un prezzo finale (diritti d'asta + spedizione) molto basso......impensabile oggi. @ferdinandoII.... Manca nel D'Incerti la variante con questa punteggiatura al dritto ? MAGLIOCCA 795 Non Comune
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  18. Mi autocito solo per segnalare che, grazie ad uno spunto trovato qui sul forum in un topic di 8 anni fa, sono riuscito a classificare la moneta di cui sopra utilizzando una versione scaricabile online del venerando "Monnaies féodales de France" di Poey D'Avant, risalente al 1858-'62 (il mio denarino è al n. 5970), di cui ignoravo l'esistenza! In attesa di sapere se esiste qualcosa di più recente non posso far altro che meravigliarmi di come questo forum possa essere, anche a distanza di anni, una vera miniera di informazioni!
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  19. Ciao Rocco. No la moneta è antica certo, ma visto che è stata bulinata, anche la strana conservazione del rovescio (porosità e screpolature) e l'aspetto globalmente strano, potrebbero proprio essere frutto di una pulizia molto maldestra.
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  20. Ciao Luca, hai dimenticato di descrivere il taglio....giglio o stella? Complimenti.
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  21. Certo : la Federazione è nata lì, per cui la tua attribuzione mi sembra corretta. Avrà avuto anche Sedi e Uffici periferici, ma la tua idea mi sembra giusta.
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  22. Complimenti Rex Neap bella moneta e magnifico ritratto di Ferdinando.
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  23. Ciao sul Dattari Savio sembra la N ° 7075 anche se la delta si legge poco Silvio
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  24. Egregio sig. Fabio, Mi dispiace molto leggere il Suo commento, cercheremo di prenderne atto in vista del secondo volume. Mi lasci tuttavia fare una precisazione: il libro è stato pensato prettamente per un pubblico esperto, che magari sta scrivendo egli stesso nuovi lavori sulla monetazione Alessandrina romana e che quindì oltre a conoscere il Dattari-Savio non ha bisogno di trovare le descrizioni iconografiche dei nominali raffigurati. A prova di questo voglio raccontarvi un breve aneddoto: come circolo numismatico Astengo, subito dopo la pubblicazione del libro, abbiamo provveduto a spendirne alcune copie, a titolo gratuito, a diverse istituzioni numismatiche fra le quali l'Ashmolean Museum che attualmente è incaricato alla realizzazione del RPC sugli Antonini, pensando che gli potesse essere utile. A distanza di pochi giorni ho personalmete ricevuto una mail dal dott. Andrew Burnett scrivendomi che il dott. Chris Howgego gli aveva parlato molto bene del libro e che pertanto era interessato ad acquistarne due copie : una per lui a titolo personale e una per la biblioteca del British Museum. Cordialmente, Matteo Schivo
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  25. Un gran bel pezzo con ancora tracce di rame rosso. L'avevo notato anche io per via di quel 9 "inclinato"
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  26. Tutte le opinioni sono ben accette ma se si leggono tutti i post si capisce che la fusione non è per questo tondello.?
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  27. Rispondendo al "richiamo con squillo di tromba" di dabbene dico anche io la mia. Scegliere una moneta simbolo è, più che arduo, ingiusto, poiché ogni moneta contiene un simbolo che è al pari degli altri parte significativa della storia di una zecca. Opterei per tutte le monete riportanti il famoso biscione. Lo dico più che altro da appassionato del medioevo perché il biscione come qualsiasi animale leggendario trova nel medioevo un simbolismo religioso sincretista. Senza addentrarsi troppo nella distinzione tra mito e mitologia direi che nelle iconografie medievali questi due concetti si compenetrano infatti nel caso del biscione visconteo troviamo l'elemento del "mostro" presente sia in leggende come quelle di San Giorgio, San Guglielmo o San Mercuriale e sia in quelle mitologiche-pagane presenti in epiche babilonesi, norrene, ecc... e dobbiamo aggiungere anche milanesi! Sull'origine del biscione vi sono differenti versioni ma almeno tre hanno i tratti mitologici. Personalmente mi fa sorridere come fosse facile all'epoca diffondere storie mitologiche come appunto quella del biscione (o meglio dire del Tarantasio) dei Visconti. Bisogna comprendere come l'ignoranza diffusa permettesse a chi avesse scopi politici di darsi credito e fama. Le monete che riportano una leggenda hanno certamente più storia da raccontare e soprattutto portano con sé l'elemento "magico", romanzato e non è il romanzato di oggi che ritroviamo in brutte copie moderne come "Dungeons and Dragons", "Il trono di spade" o "Il Signore degli anelli" (scopiazzatura dall'Edda poetica) bensì il romanzo fantasy autentico.
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  28. Ciao @Rocco68, hai fatto bene ad acquistarla perché, seppure la tipologia sia abbastanza comune, questa presenta un bel modulo largo (spesso e volentieri sono tosate) e mi sembra di scorgere ottimi rilievi dalla foto. Ci sono molte varianti nella scritta FIDEI DEFENSOR a livello di divisione per riga, oltre che veri e propri errori. Questo esemplare presenta al R/ una croce a chiusura della ghirlanda di allora.
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  29. attenzione che con questa news adesso hai acceso la miccia Eros e ne sei responsabile..?
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  30. La formula è giusta ma il soggetto è sbagliato: l'emissione delle monete è competenza diretta ed esclusiva dello stato, in genere dei ministeri delle economie; nel caso dell'unione monetaria europea, come di tutte le altre, degli stati membri dietro ovviamente comuni accordi su modalità e caratteristiche. La BCE si occupa solo di calcolare quante monete vanno emesse sul totale del contante in circolazione per garantire la corretta quantità per il commercio. Per le banconote è nota la leggenda metropolitana chiamata "problema del signoraggio", di cui ricordo che in passato avevamo già parlato anche su Lamoneta, in cui le banconote verrebbero emesse senza alcuna copertura e a piacere dalle banche centrali, che sarebbero totalmente fuori dal controllo dello stato e libere di guadagnare cifre spropositate semplicemente stampando banconote a volontà, che poi usano per dominare gli stati / il mondo ecc. ecc. ecc. bla bla bla. Sono teorie paranoiche di origine politica estremista, risalenti agli anni '30. Per spiegazioni e confutazioni varie si veda (nei vari post, non solo il primo in home page) il blog: http://signoraggioinformazionecorretta.blogspot.com/
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  31. Ciao, prima di tutto complimenti perché hai adocchiato una bella moneta, qualitativamente inusuale per la tipologia. La foto non è il massimo, non consente di capire bene lo stato dei campi, cosa questa di badilate importanza, specie per la tipologia monetale che è afflitta da debolezze congenite (a proposito, per me il seno è semplicemente debole di conio, come il ventre e la coscia. Direi ottimo la zona dell’esergo su Cui poggia la figura muliebre). Ti inviterei alla prudenza se stai valutando l’acquisto esclusivamente da questa foto. Come minimo chiedi l’amicizia clausola soddisfatti o rimborsati, per poter esaminare serenamente la moneta in mano una volta che ti è arrivata,nel caso procedessi con l’acquisto. Tienici aggiornati
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  32. Secondo me è una banale debolezza di conio.
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  33. Si ci saranno, ci saranno.. Anzi vi posso anticipare in modo ufficioso, che a Milano prima di Verona ci sarà un'importante evento.(ops.. non dovevo dirlo.. ma io a volte non riesco..) Questo appuntamento che avrà risonanza e interesse per tutti, potrebbe essere il momento per unire l'utile al dilettevole.. Eros
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  34. Beh, con un tondello del genere e per giunta giallo, il cielo è a portata di mano.. Io continuo con gli amori e le identità. Per me questa è quasi imbattibile, ovviamente dico quasi, per simbologia e per qualità incisoria, l'iconografia sia al dritto che al rovescio è sublime. Qui si entra nelle famose "imprese", in questo caso la mitica impresa della scopetta o spazzola (“brustia” in dialetto milanese), La sua simbologia una sorta di metafora che voleva intendere l'intenzione a ripulire il Ducato da ogni bruttura. Milano - Francesco II Sforza (1495-1535) - Grosso da 3 soldi
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  35. 1 punto
  36. DE GREGE EPICURI Secondo me, rientra nella riduzione c.d. "onciale" e dovrebbe stare fra il 180 e il 140 a.C.
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  37. Ciao Premesso che, con l'unica eccezione del biglietto da 25 lire "Aquila Latina", tutte le emissioni della BdI a partire dal 1896 sono rimaste in corso legale fino all'inizio degli anni '50 (e quindi, teoricamente, in circolazione), l'avvento dei modelli Capranesi avrebbe in effetti dovuto porre fine alla stampa di quelli Barbetti, e così è stato, per quanto riguarda le 1000 lire, per una decina d'anni, dal 1932 al 1942. Ma in quell'anno, con l'inflazione che incominciava vertiginosamente a crescere, fu necessario riesumare le vecchie matrici, non solo delle 1000 lire, per riuscire a star dietro alla necessità del circolante, che, rispetto a prima della guerra, era già aumentato del 44% (e continuerà a crescere). Quindi, nessun uso particolare, o limitato ad alcune zone, ma semplicemente una necessità dettata dalla guerra. E già che siamo in argomento, per un approfondimento sulla circolazione monetaria durante il secondo conflitto mondiale, consiglio questa discussione petronius
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  38. Antoninus Pius, year 2 (138/9 AD) EGYPT, Alexandria billion tetradrachm, 24 mm, 12.63 gm Obv: AVT K T AIL ADP ANTWNINOC EY CEB, bare head right Rev: ETO VCB, canopus of Osiris right on cushion Ref: Emmett 1373 ILLUSTRAZIONE: LE VESTI DELLE EGIZIE
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  39. Non esiste nel Dattari mi pare. Comunque ad ore 12 io leggo nel rovescio LI DELTA, magari potrebbe essere LÌ H? Dove tu vedi la data sul ROVESCIO?
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  40. Quando anni fa acquistai questa moneta mi sembrava di avere toccato il cielo con un dito, in effetti era così, mi sembrava un gioiello più che una moneta, il rovescio con quel Sant'Ambrogio incorniciato sembrava un piccolo quadro, la M gotica in campo poi mi ricordava Milano, avevo un gioiello ma avevo tra le mani anche la storia, l'identità, la sensazione anche oggi rimane questa, quella della icona, del simbolo rappresentativo... Mezzo fiorino, Luchino e Giovanni Visconti ( 1349 - 1354 ), zecca Milano, da Varesi 67
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  41. Per me il grosso della patina è la sua. Il rovescio soffre un po' anche di debolezza di conio. Esistono molti conii di questo sesterzio e la capigliatura è plausibile. Per il resto campi lisciati, qualche aiutino alla patina qui e là più altri piccoli ritocchi. Non è malaccio tra tutto (per Nerone ho visto di molto peggio), e al giusto prezzo può ancora essere una moneta collezionabile.
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  42. Anche per me è buona, ma a Nerone hanno fatto la permanente...
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  43. Il 94 e il 98, essendo anche i più comuni della serie, furono anche i più falsificati..... io evevo tempo fa, questo...peccato.
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  44. Buongiorno, ho rifatto le foto a questo Carlino del 1818, Come vi sembrano....
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  45. Fa parte della natura umana o almeno alla maggior parte di questa , essere attratti verso le cose belle , ordinate , importanti , forti e che diano un sensazione di sicurezza ; questo naturalmente in linea generale poiche' risulta piu' difficile ed inaccettabile essere attratti verso chi ti conquista con la forza anche se il conquistatore possiede tutte le caratteristiche sopra descritte . Tale dovette apparire ai Barbari il conquistatore romano repubblicano o imperiale , eppure capita che a volte il conquistatore sappia talmente farsi apprezzare dal conquistato che questo , pur perdendo la liberta' civica , ritiene comunque un fatto sopportabile la perdita della liberta' in cambio dei benifici che il conquistatore arrecca alla societa' conquistata . Probabilmente poterono essere questi i ragionamenti che dovettero attraversare la mente dei popoli barbari sottomessi dai Romani , i quali dopo i primi duri e insopportabili anni della dominazione romana iniziarono ad adattarsi alla nuova situazione , anzi partecipando attivamente al nuovo status sociale prima imposto e importato da Roma , poi ben assimilato ed imitato . Ma non fu sempre ed ovunque cosi' . La romanizzazione dei popoli man mano conquistati richiese molti decenni e in alcuni casi come ad esempio la Spagna , circa due secoli , ma alla fine del processo fu completa tanto che , rimanendo in ambito della Spagna , questa Provincia produsse ben tre grandi e importanti Imperatori : Traiano , Adriano e Teodosio ; fino alla fine dell' Impero la Spagna rimase la Provincia maggiormente romanizzata . Fu inizialmente con l' Imperatore Claudio che molti importanti e facoltosi uomini provinciali entrarono per la prima volta a far parte del Senato di Roma , questa “manovra politica” accordo' due motivazioni : 1 ) i provinciali per un senso di orgoglio e di arrivismo personale , appunto soggiogati e desiderosi di partecipare alla direzione dello Stato , attratti insomma dal fascino dell' Impero , 2 ) Roma e l' Italia ne trassero vantaggi perche' questi nuovi Senatori provenienti dalle Provincie dovevano in cambio della carica senatoriale investire denari in Italia , un terzo del loro patrimonio . Questo processo iniziato da Claudio prosegui' nel corso della Storia , tanto che il Senato di Roma , un tempo costituito da soli cittadini Romani e in seguito da Romani e Italici , divento' alla fine un Senato europeo o meglio di tutto il mondo romano . La romanizzazione , grazie alla civilta' romana , dove per civilta' si intende tutto il complesso delle leggi civili e militari , fu relativamente facile presso i popoli conquistati , richiese tempo , ma infine fu completa ; diverso fu il comportamento e il rapporto dei popoli confinanti nei riguardi dell' Impero Romano , diciamo Germanici in senso lato , questi popoli contro i quali Roma combatteva con alterne vicende , molto spesso furono aggregati nell' esercito romano come Ausiliari e per loro questa era al momento la massima aspirazione per entrare a far parte del mondo romano , che ai loro occhi appariva come qualcosa di irraggiungibile ed inimmaginabile nelle loro terre ; ma nell' anno 235 accadde qualcosa di inconcepibile ed inatteso che stravolse completamente questo andamento di cose : un Barbaro o semi Barbaro raggiunse l' apice del mondo romano diventando Imperatore , questi fu Massimino , forse di nazionalita' Trace . Il fascino dell' Impero , unito ad un eccelso impulso di arrivismo , aveva colpito al massimo livello possibile per un ex Barbaro . Ma chi era questo Barbaro che aveva osato diventare Imperatore senza l' approvazione del Senato di Roma ? Secondo la Storia Augusta era figlio di un Goto e di una Alana , secondo lo storico Erodiano era un pastore Trace di umili origini semibarbare che in entrambi i casi , quando nacque , non aveva ancora la cittadinanza romana ; fu anche il primo Imperatore soldato del III secolo eletto direttamente dalle Legioni del Reno senza essere stato riconosciuto dal Senato , fu un evento che in seguito dette il via ai successivi Imperatori soldato dopo la morte di Gordiano III , seguiti poi dalla serie degli Imperatori Illirici , dopo l' intervallo di Valeriano e Gallieno , i quali contribuirono alla salvezza dell' Impero passando indenni attraverso i terribili anni della fine del III secolo . Concludendo questo breve e succinto percorso storico si puo' affermare che l' Impero Romano fu , come dice il nome , una violazione delle liberta' dei popoli , ma in compenso questo stato di fatto fu accettato da tutti i sottomessi dopo che questi si resero conto degli indubbi vantaggi che la cittadinanza romana e la patria comune comportavano , tanto che chiunque , dal comune cittadino al nobile ricco , dal semplice soldato al generale , potevano aspirare a comandarlo .
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  46. A suo tempo, una quindicina di anni fa, con queste banconote (non ce ne è una intera) ritrovati in un vecchio panificio in disuso da decenni... ....feci questo servizio da the (sono incollati con il fissativo trasparente per puzzle)
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  47. Ciao, basarsi sulla piacevolezza del pezzo è sacrosanto ma ciò non vuol dire che perché ci piace è indubbiamente bello, anche perché in soldini tra un punto e un'altro la differenza a volte è abissale... Quindi anche se la moneta si presenta in conservazione inusuale per la tipologia bisognerebbe giudicarla con una certa obiettivita'....
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  48. Beh una moneta certamente meravigliosa quella di Enrico VII , noto che i cataloghi lo danno come grosso da due soldi imperiali, il peso però è effettivamente in linea con il grossi tornesi francesi. Personalmente, pur non conoscendo bene le produzioni di questa zecca , ho sempre ammirato il ducato di Filippo Maria Visconti
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  49. Prima o poi uscirà un nuovo aggiornamento, non è ancora chiaro con quali modalità. Ci sono già pronte quasi 80 pagine di Addenda & Corrigenda (tavole escluse), grazie all'incredibile attivismo del Prof. Ted Buttrey (ha quasi 88 anni, che Dio lo conservi!). Ciao
    1 punto
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