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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/20/18 in tutte le aree
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Questo...non è dorato, ma è come se lo fosse per la sua estrema rarità...... si contano solo tre pezzi.3 punti
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Buonasera, rimanendo sui moduli da 50 cent vi mostro un esemplare del 1860 coniato a Firenze. Cosa ne pensate? Buona serata2 punti
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Buonasera, Mi piacerebbe sapere che conservazione e valore attribuireste a questa moneta. Grazie2 punti
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Ciao a tutti, apro una nuova discussione mostrandovi l'ultima arrivata, primo tassello di una nuova tipologia per la mia collezione. Cosa ne pensate? Ciao2 punti
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Ciao Premesso che, con l'unica eccezione del biglietto da 25 lire "Aquila Latina", tutte le emissioni della BdI a partire dal 1896 sono rimaste in corso legale fino all'inizio degli anni '50 (e quindi, teoricamente, in circolazione), l'avvento dei modelli Capranesi avrebbe in effetti dovuto porre fine alla stampa di quelli Barbetti, e così è stato, per quanto riguarda le 1000 lire, per una decina d'anni, dal 1932 al 1942. Ma in quell'anno, con l'inflazione che incominciava vertiginosamente a crescere, fu necessario riesumare le vecchie matrici, non solo delle 1000 lire, per riuscire a star dietro alla necessità del circolante, che, rispetto a prima della guerra, era già aumentato del 44% (e continuerà a crescere). Quindi, nessun uso particolare, o limitato ad alcune zone, ma semplicemente una necessità dettata dalla guerra. E già che siamo in argomento, per un approfondimento sulla circolazione monetaria durante il secondo conflitto mondiale, consiglio questa discussione petronius2 punti
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Visto che siamo in tema Vi faccio vedere la mia.. foto particolari scattate al tramonto.. nonostante qualche difetto qua e là... la cosa che colpisce sono i fondi speculari quasi danno la sensazione di uno specchio.. non so se si percepiscono anche sulla tua.. oppure forse per la mia è stato utilizzato un conio nuovo2 punti
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Grazie a dareios it e gennydbmoney nessuna polemica siamo qui per imparare dai più esperti.2 punti
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Credo sia doveroso a questo punto fare due parole su questo ripostiglio che presenta una storia "anomala" in quanto, sebbene originale e importante per lo studio della circolazione monetaria del primo quarto del IV secolo d.C. in Francia (in particolar modo dell'apporto al flusso circolante di emissioni delle zecche gallo-britanniche) appare comunque un ritrovamento decontestualizzato. CIRCOSTANZE DELLA SCOPERTA Nel settembre del 2007 il proprietario di una casa di Chitry in Borgogna, ha rinvenuto in una nicchia nascosta in cantina un agglomerato sfuso, privo di contenitore, di circa 2500 monete caratterizzate da una patina omogenea verdognola e da residui sabbiosi, indubbiamente caratterizzati da una comune provenienza. Gli esperti e gli archeologi intervenuti a seguito della scoperta hanno datato la nicchia alla fine del 1700 pertanto è impossibile che il ripostiglio fosse nella sua collocazione originaria. Le circostanze di rinvenimento fortuito della nicchia, confermate dai sopralluoghi, hanno fatto sì, in virtù della legislazione francese, che il ripostiglio rimanesse di proprietà dello scopritore che si è avvalso della consulenza della ditta CGB Numismatique per la gestione del ripostiglio. Gli esperti della CGB hanno depositato il tutto presso il Cabinet della Biblioteca Nazionale Francese affinché ne venisse eseguito uno studio puntuale e preciso che ha permesso di datare la chiusura del ripostiglio al 323/324 (data di emissione dell'ultimo nummo coniato trovato nel deposito) e una probabile datazione del periodo principale di accumulo nell'arco temporale 310/318 d.C. Curiosamente, in quel periodo, su eBay vennero venduti una trentina di esemplari rientranti nel periodo del ripostiglio in oggetto caratterizzati dalla medesima patina e da simili caratteristiche conservative. Il venditore, dai dati presenti sul suo profilo, era riconducibile a Chitry-le-Fort e quindi stranamente prossimo al luogo del ritrovamento in questione. Lo scopritore del ripostiglio ha sostenuto di non aver ceduto a nessuno parte di quanto scoperto e di aver consegnato anche un esiguo numero di sei esemplari che aveva inizialmente trattenuto per sé. Non c'è modo quindi di andare oltre alla singolare semplice coincidenza e di ricondurre anche questi esemplari al set originario in cui il ripostiglio doveva essere contenuto in origine. Al di là di tutto, la sua identità di deposito è più che acclarata e la sua importanza è elevata in quanto costituisce un documento monetario di primaria importanza che può considerarsi a priori completo. COMPOSIZIONE DEL RIPOSTIGLIO DENUNCIATO Imperatori: III secolo Claudio II -- 1 Aureliano -- 1 Tetrico I o II -- 1 Imitativo radiato -- 1 Probo -- 4 IV secolo Licinio Costantino -- (tot. 2484) LOTTO VENDUTO SU EBAY ESEMPLARI DELLA MIA COLLEZIONE Questi invece gli esemplari appartenenti alla mia collezione acquistati dalla ditta CGB: LICINIO (313-314) Nummo 1/96 di libbra; Zecca: Londra; 21,5 mm - 3,20 gr D\ IMP LICINIVS P F AVG R\ GENIO - POP ROM/ *|-// PLN RIC 249 - Esemplare n°741 del trésor de Chitry COSTANTINO I (313-314) Nummo 1/96 di libbra; Zecca: Londra; 21,5 mm - 2,83 gr D\ IMP CONSTANTINVS P AVG R\ SOLI INV-IC-TO COMITI/ S|F// PLN. RIC 8 - Esemplare n°756 del trésor de Chitry COSTANTINO I (313-314) Nummo 1/96 di libbra; Zecca: Londra; 21 mm - 2,84 gr D\ IMP CONSTANTINVS AVG R\ SOLI INV-IC-TO COMITI/ S|F// PLN RIC 8 - Esemplare n°789 del trésor de Chitry CONCLUSIONI Tesoretto indubbiamente importante che ha fatto emergere alcune varianti non note in precedenza e che ha fatto chiarezza sulla circolazione monetaria degli anni '20 del IV secolo con la distribuzione dei quantitativi emessi dalle varie zecche attive nel periodo. Singolare la sua scoperta che lascia aperti diversi interrogativi soprattutto alla luce del presunto secondo piccolo lotto disperso su eBay del quale tuttavia non c'è prova alcuna del suo diretto legame con il ripostiglio di Chitry vero e proprio. Che dire, storia affascinante, monete per lo più comuni e in conservazione media e la giusta dose di fascino che non guasta mai. Grazie a @cliff per aver segnalato prontamente questa vendita... i pezzi a più buon mercato di mio interesse stavano per essere tutti esauriti! Se arrivavo un po' più tardi, non prendevo nemmeno questi piccoli tre testimoni!2 punti
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Che sia difficile trovarle in FDC è un conto; che questa sia sia BB+/qSPL è davvero ben altra cosa. Il fatto che una moneta sia impossibile da trovarsi in FDC non fa automaticamente elevare il grado di tutte le conservazioni inferiori. Un MB rimane MB anche se dovesse essere l'esemplare migliore conosciuto, al limite lo si può indicare con MB, conservazione eccezionale per il tipo. Questa anche per me complessivamente non arriva a BB.2 punti
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E si, è proprio cosi. La parola Lamoneta, non viene pronunciata a sufficienza, perchè l'esser ahimè è ignaro. Indirettamente tutto l'indotto in questo ultimo decennio ha portato a casa risultati che altrimenti non si sarebbero avuti. Persone che hanno lavorato e divulgato per notti intere. Battaglie, confronti, controinformazione costante, concorsi, eventi, pranzi, organizzazione convegni, aggregazione, donazioni, nascita di tanti nuovi appassionati che si sono avvicinati proprio grazie al forum. Insomma una mole tale che ha permesso alla numismatica di fare grandi passi, avvicinando giovani e meno giovani da tutta la penisola. Sono stati momenti storici, entusiasmanti epici per certi versi. Ricordiamolo più spesso questo forum, leggete pure silenti, ma ricordatevelo. L'AQDC con il suo Gazzettino è stato l'ulteriore ponte per Lamoneta, una voce che è servita ad unire tante realtà. Un'idillio che ci unisce da sempre, nati qui e riconoscenti qui. Abbiamo ancor più voglia di fare e siamo carichissimi di idee e progetti innovativi. Prego allacciarsi le cinture si decolla..2 punti
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Nuovi progetti ci aspettano, nuove sfide sono già pronte.. Sara un piacere come sempre, continuare a raccontare, a coinvolgere, a richiamare, ad aggregare, ed ad assere un punto di riferimento per la Numismatica. Oggi bisogna essere propositivi, bisogna creare, bisogna dare gli strumenti più appropriati, bisogna esserci in ogni ambito. La vita culturale va vissuta, oggi, adesso, questo è il nostro momento, non domani.. Eros2 punti
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Buonasera amici, finalmente è arrivata non dopo aver litigato anche col postino?. Dal vivo è molto piu bella. Allora misura 15 mm e pesa 1.14g al dritto ce il volto diademato a destra, mentre al retro leggo: vot mvlt hti o htl. La fattura dice solo ratto 474, sear 253. Zecca Cartagine. Avrei una domanda come capisco se è della zecca di Cartagine? Grazie mille☺️2 punti
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E i miglioramenti continuano come annunciato... il sogno continua... si evolve in Ambrosiana, dopo l’esposizione di Monete di Milano che mi dicono ha i suoi buoni numeri di visitatori, dopo il catalogo delle monete esposte, arriva a giorni il Totem di spiegazione sulla zecca di Milano per avere le informazioni di base sulle Monete esposte e sulla Zecca di Milano, in settembre arriverà anche il Totem in inglese ..quindi avanti tutta nel segno della divulgazione, del fare e della maggiore fruibilità per tutti ...2 punti
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Fantastica, una delle monete più belle della zecca di Napoli... Esprimersi in conservazioni per una moneta del genere non è facile,presumo che sia oltre lo SPL ma in mano potrebbe essere meglio, noto una leggera usura sul seno della figura femminile al dritto e una debolezza sui rami all'altezza di CAR... L'unica pecca, almeno mi sembra dalle foto, è che la moneta sembra essere stata pulita ma non è un problema perché con il tempo si ripatinera'... Complimenti ancora...1 punto
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Alcuni "selettivi" utenti..chiedono sempre documenti; qui ci sono: tempo fa promisi a @Rocco68 che prima o poi avrei beccato un 4 T ribattuto su un 4 Repubblicano...a meno che il Perger non fu talmente bravo da nascondere le vecchie impronte. Non tutti vennero ribattuti.. alcuni vennero coniati su Tondelli già pronti per i Repubblicani.1 punto
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Grazie mille, quindi non ce dubbio sulla zecca. Comunque dal vivo è molto meglio che in foto sono super soddisfatto poi è pur sempre la prima siliqua in collezzione?1 punto
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Scusate la svista e come dice Sandokan è vero devi pure trovare il cinese che lo sa leggere è come se una scritta in dialetto veneto la fai leggere ad un napoletano e viceversa. Prova a fare ricerche su Google con " Vaso cinese peltro (o argento) anno 1700" in inglese è meglio. Ora ricordo c'è un forum di monete Cinesi..... http://china-mint.info/forum/index.php1 punto
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Per me il grosso della patina è la sua. Il rovescio soffre un po' anche di debolezza di conio. Esistono molti conii di questo sesterzio e la capigliatura è plausibile. Per il resto campi lisciati, qualche aiutino alla patina qui e là più altri piccoli ritocchi. Non è malaccio tra tutto (per Nerone ho visto di molto peggio), e al giusto prezzo può ancora essere una moneta collezionabile.1 punto
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Buongiorno a tutti, sono Alvise e mi occupo di enoturismo, spero di aver postato nella sezione corretta. Durante un tour un turista ha chiesto alla guida quanto costava nel una delle prime bottiglie di pinot nero altoatesino (siamo a cavallo tra l'800 ed il '900). Da una serie di ricerche sono venuto a conoscenza del prezziario di queste (in allegato). Questo riporta un prezzo di vendita pari a 1.30 K (corone suppongo). Mi chiedevo quindi a che valore corrispondesse ai giorni nostri, chiedo quindi un parere a Voi esperti. Grazie1 punto
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SP..... sono lettere molto evidenti…… a mio parere si tratta di SPES PUBLICA … visto la disposizione delle lettere e …… anche considerando il busto di Tetrico II1 punto
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Magnifico pezzo Pietro! Di Carlini del 1794 ne ho visti.....ma questo del 1798 mai.1 punto
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Benvenuto Alvise Negli anni che citi, a cavallo tra XIX e XX secolo, il valore della corona austroungarica era parificato a quello della lira italiana (1 corona = 1 lira), quindi, utilizzando uno di quei siti che convertono in euro il valore della lira degli anni passati, si ottiene che 1,30 lire (e dunque anche 1,30 corone) del 1899 equivalgono a 5,61 euro di oggi. Direi che come prezzo di una bottiglia di onesto pinot comprata al supermercato, più o meno dovremmo esserci (discorso diverso, ovviamente, per il consumo al ristorante). Questo è il sito che ho utilizzato per la conversione, puoi divertirti anche tu con gli altri prezzi della lista, e vedere se corrispondono a quelli odierni. https://inflationhistory.com/ petronius1 punto
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Il 94 e il 98, essendo anche i più comuni della serie, furono anche i più falsificati..... io evevo tempo fa, questo...peccato.1 punto
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Ciao Paolo, lungi da me polemiche o altro su qualsiasi cosa, tu stesso hai scritto che il prezzo era troppo basso per questa moneta (per te in ottima conservazione), e non ti spiegavi il perchè. Il motivo del prezzo troppo basso è proprio questo... la conservazione bassa. Per imparare a valutare lo stato di conservazione di una moneta, ci vogliono tanti anni d'esperienza e tutti, e dico tutti... da ragazzi hanno preso delle fregature, compreso me naturalmente. Poi non ci veniamo a lamentare che abbiamo comprato e strapagato una moneta sopravvalutata, come fanno molti anche su questo forum. Il mio consiglio che do ai giovani su questo argomento è quello di studiare, soprattutto guardare migliaia di monete messe all'asta da case molto serie dove lo stato di conservazione non si discute. Lasciamo perdere ciò che scrivono sulle conservazioni i molti venditori improvvisati sul noto sito.1 punto
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Classical Numismatic Group, Inc. Electronic Auction 398, lot 89, date 31/05/2017, Hammer 45 USD Greek THESSALY, Larissa. 1st century BC. Æ Tetrachalkon (20mm, 7.94 g, 9h). Head of the nymph Larissa left; monogram to right / ΛΑ-ΡΙ-ΣΑΙΩΝ, warrior, holding spear, on horse rearing right. BCD Thessaly I –; BCD Thessaly II 398.1; HGC 4, –. VF, brown patina. From the BCD Collection.1 punto
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Buongiorno, ho rifatto le foto a questo Carlino del 1818, Come vi sembrano....1 punto
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in questo caso il gioco è semplice, infatti questa tipologia fu coniata solo a Cartagine, quindi hai la certezza1 punto
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Questi leoni con me devono stare molto attenti.. Magnifico denarino..1 punto
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Ti bastano solo 2 h 23 min (215,4 km) e sei arrivato...1 punto
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Purtroppo temo che qui ci si debba accontentare del campo delle ipotesi...sulla prima lettera direi anche io R, la seconda forse T...a giudicare dallo spazio tra le lettere mi viene da pensare proprio alla zecca di Roma... ma da qui ad esserne certo... P.S.: Prima mi sono dimenticato di rispondere ad una tua domanda: l’AE2, esattamente come AE3 e AE4, a quanto mi risulta, non é in mistura ma in bronzo e basta.1 punto
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Non credo sia questa... la 161 dovrebbe avere un bel "M AVR CARINVS NOB C". Questa direi una Lione RIC V-2 150. Ciao! TWF1 punto
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Certo! 296 d.C. i primi follis GENIO POPVLI ROMANI con segno di zecca LON (da alcuni ipotizzati come battuti sul continente) per poi perdere in un imprecisato 296-297 il segno di zecca (come quello di cui sopra). Prosegono poi senza zecca nel 296-303, nelle emissioni 303-305, 305-307... insomma riprendono ad avere segno di zecca (PLN) i GENIO POP ROM del maggio - fine novembre 307 (prima riduzione della zecca di Londra). Ciao Illyricum1 punto
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In fondo gli arrestati sono personaggi ben noti e per la maggior parte già indagati pure in passato. Una figura di grande spicco nel traffico illegale di reperti archeologici è ricoperta da William Thomas Veres, 64 anni, di origini ungheresi e vissuto a Zurigo e poi a Londra. Ha avuto un ruolo fondamentale nell'affare della famosa phiale d'oro proveniente da Caltavuturo (zona del Monte Riparato), un piatto d'oro di 1,15 kg.. Phiale Aurea (Guida Breve).pdf Ha avuto l'onore di essere citato anche nel bel libro di Fabio Isman, "I predatori dell'arte perduta", Skira editore, Milano, 2009. Trascrivo la pagina 167-168 di quel libro (quindi non invento nulla e riporta fatti acclarati e accertati anche in fase di giudizio), che narra le vicende con maggiori dettagli rispetto a quanto scritto nella suddetta guida allegata: "Trovata a fine Anni 70, nei lavori per una linea elettrica. Nel 1980, Vincenzo Pappalardo, collezionista di Catania, la fa autenticare da un docente di storia greca, Giacomo Manganaro, e per 30 milioni di lire la cede a Vincenzo Cammarata. Nel 1991, Cammarata la mostra a Silvana Verga, della Soprintendenza, con una coppa d'argento, entrambe dice trovate verso Catalvuturo, e dà le foto a William Veres, che per 90 mila dollari compera la phiale. Veres la offre a Robert Haber [collezionista e mercante americano], il quale vola in Sicilia nel 1991. La rileva e la destina a Michael Steinhardt [un ricchissimo collezionista americano, con una casa mozzafiato a Manhattan], cui aveva già ceduto, per una cifra fra i 4 e i 6 milioni di dollari, una trentina di reperti: è un buon cliente. Haber spiega che l'oggetto è il pendant di uno analogo, esposto al Metropolitan, ed è di un mercante siciliano. Cosa ci può essere di più per un collezionista, che non un capolavoro analogo a quello esposto nel maggior museo del mondo? A fine 1991, un contratto. Con tale reciproca buona fede, o mutua certezza sulla equivoca provenienza, che prevede un'immediata compensazione del venditore, se la phiale "sarà confiscata o bloccata dalla dogana, o se un Paese straniero o un'agenzia governativa la reclameranno". Si allega una lettera di Manganaro, che sostiene di avere visto il reperto in Svizzera 15 anni prima. Per questo, Manganaro e Cammarata, perquisiti e in possesso di numerosi reperti, finiscono in carcere. Il "giallo" si dipana in tappe frettolose. A dicembre 1991. Haber preleva la phiale a Zurigo. La importa con falsi documenti dalla Svizzera; 250.000 dollari di valore, anche se è stata "pagata oltre un milione" [più esattamente 1.200.000 dollari]. Il 6 gennaio 1992, la phiale è al Metropolitan, che ne sancisce l'autenticità. Poi, per tre anni, è esposta a Manhattan, a casa Steinhardt. Finché una rogatoria italiana la fa sequestrare. Negli USA nasce un'azione penale. Per la prima volta valgono le false dichiarazioni al momento dell'ingresso negli USA. E' un oggetto di proprietà altrui (stavolta, dello stato italiano, perché "illecitamente scavato dopo il 1902, data da cui ha effetto la prima legge di utela italiana", sentenzia il giudice americano nel 1997), negli USA è considerato materiale rubato, di cui è quindi vietata l'importazione. Sulla base della legge italiana del 1939, la phiale ritorna alla vittima del furto, cioè al nostro Paese." Fu una vicenda risolta a favore dello Stato italiano, grazie al reperimento di prove sulla sua sicura provenienza dal suolo italiano, una vicenda amplificata anche dalla rarità e dall'inestimabile valore del reperto. Nel caso di monete è molto più difficile ricostruire i passaggi, che in scala ridotta riproducono buona parte di quelli usati per il bellissimo piatto d'oro. Appare evidente la necessità di monitorare non solo i soliti tombaroli e trafficanti italiani, ma anche i mediatori stranieri....1 punto
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Ho atteso a rispondere. Conoscevo bene Valeria ed era difficile conoscere una bella persona di grande dolcezza e sensibilità. Aveva una passione veramente genuina per le monete antiche e i miti greci, mostrando grande competenza pur essendo insegnante di scienze, molto amata dai suoi allievi. Una sua grande passione era in particolare la vulcanologia e quindi anche tutti i miti legati all'Etna. Poco prima che si ammalasse aveva iniziato con me una ricerca su un misterioso gruppo di litre, con testa di ninfa/protome di cinghiale e una leggenda ancora poco decifrata, che sembra ricondursi alla zona di Morgantina. Pur mancando del suo decisivo contributo, ho deciso di ricuperare tutti gli appunti per cercare di dare corpo a questa ricerca, da pubblicare in sua memoria...1 punto
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Fortunatamente il sito e' a ridosso di un incrocio molto trafficato e non ci sono barriere architettoniche a impedire la visuale,eventuali tombaroli dovrebbero agire allo scoperto. La mia paura e' che la necropoli cada nel dimenticatoio o che non venga indagata nella sua interezza,quindi ben venga superquark o qualsiasi altra forma di pubblicita'.1 punto
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L'incongruenza la vidi da subito.. Anni e anni or sono.. Con il tempo con l'esperienza ed i confronti capii. Ho la fortuna di vivere la numismatica da sempre, ho il privilegio di soggiornare nella metropoli più importante dal punto di vista commerciale e più attenta da sempre alle vicende numismatiche. Ho un gruppo con cui condivido da un paio di lustri questa scienza, ho la passione che mi sprona alla conoscenza in modo assillante. Certo non tutti sono figli d'arte, non tutti vivono a Milano, non tutti sono del Cordusio, ma una cosa è giusto ricordare: Tutto dipende da noi.. Tutto passa attraverso la conoscenza... Tutto passa attraverso il Web.. Tutto scorre nella volontà.. Tutto oggi è a disposizione... Tutti i cataloghi devono essere solo una delle innumerevoli fonti di consulto.. Tutto è anche qui, sul forum non dimentichiamolo.. Tutti dovrebbero avere un gruppo di riferimento... Tutto infine sarà frutto solo e unicamente della passione... p.s. Quando la vidi m'innamorai, quando la vidi non esitai, quando la vidi volli solo lei, quando l'ebbi fu solo e unicamente gioia.. Il catalogo scomparve, ed il prezzo pagato non ebbe più alcun senso.. Fu cosi che finalmente fu mia e, l'amai.. Eros1 punto
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Capisco tutti i discorsi qui espressi, però molti varrebbero, a mio parere, se la differenza fra i prezzi riportati sui cataloghi e quelli di mercato , fosse del 10%-20% . Spesso sono del 50% , non capisco come molti lo accettino o cerchino di giustificarlo. Si compra un catalogo per le foto, la ricerca, ma anche per "conoscere" i prezzi, soprattutto agli inizi, come spesso si spendono cifre per la passione, la cultura ma anche per l' investimento teorico in questo Mondo numismatico. Come scritto in altri post, tutto ciò danneggia la Numismatica ed al posto di assecondare questo status quo bisognerebbe porvi rimedio. Casualmente i prezzi medi "veri" di ogni tondello sul mercato, si conoscono ......è così difficile stamparli ? Probabilmente non si vuole, e non ci vedo niente di positivo.1 punto
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Anch'io ho comprato da poco I dogi e le loro monete di E. Montenegro. Catalogo molto ben fatto. I prezzi sono però un tantino più alti del vero prezzo di mercato. Però è difficile stimare un valore delle monete. Ogni moneta soprattutto le medievali o antiche è un pezzo unico. Ogni moneta ha il suo valore, non c'è né una di uguale all'altra!! Il valore dipende molto dal momento di mercato e dal collezionista che la acquista! Diciamo che il catalogo deve dare una linea, poi sta al collezionista stimare la moneta. Naturalmente questo si fa con l'esperienza!! A volte si pagherà di più del dovuto altre meno altre il giusto. L'importante è essere felici dell'acquisto!!1 punto
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Ciao Pier Non ho resistito nel portarla a casa una volta vista ed avuta in mano.. ringrazio il nostro comune amico.. il fatto di conoscerne la provenienza mi ha dato un valore aggiunto alla moneta. Per quanto riguarda la sigla P come era stato ipotizzato indicherebbe Piemonte, una sola sigla per una sola monetazione, ma poi per differenziare le varie zecche si era tornati alle vecchie sigle. I tuoi esemplari sono, come sempre, spettacolari, ma questa è comunque una moneta che per storia, bellezza del ritratto e semplicità resta affascinante in qualsiasi conservazione!1 punto
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@Monetaio Non ci conosciamo direttamente ma leggo i suoi interventi, tra i pochi sempre precisi e chiari. Le confesso però che il cofanetto con il logo della Regia Zecca - pur molto bello - non mi convince molto: non riesco a non vederlo come un oggetto "posticcio", forse anche per l'utilizzo di un logo (quello della Regia Zecca) che a mio parere non dovrebbe comparire su di una produzione privata. Forse un cofanetto con il logo della Sua impresa sarebbe stato meglio: monete di qualità, acquistate da un Professionista che leggendo gli interventi sul Forum mi sembra molto serio. Se lo ritiene opportuno, magari una foto ingrandita degli ori potrebbe essere l'inizio di una bella discussione....1 punto
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Francesco Malaguzzi Valeri La Zecca di Reggio nell’ Emilia Nummorum Auctiones S.A. Lugano 19791 punto
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