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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/11/18 in tutte le aree
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Condivido anche questa mezza piastra. Ferdinando II 60 Grana 1832. Riferimento MAGLIOCCA 571 R3. Come vedete è stata spazzolata in modo esagerato....forse per eliminare delle macchie di ossidazione in superficie. Ma per certi millesimi molto rari non faccio il difficile sulla conservazione, le prendo lo stesso.3 punti
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Data rara che entra in collezione...si avanza centimetro dopo centimetro son molto soddisfatto....il 48 è davvero ostico da trovar bellino. un saluto a tutti.... marco2 punti
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Fa parte della natura umana o almeno alla maggior parte di questa , essere attratti verso le cose belle , ordinate , importanti , forti e che diano un sensazione di sicurezza ; questo naturalmente in linea generale poiche' risulta piu' difficile ed inaccettabile essere attratti verso chi ti conquista con la forza anche se il conquistatore possiede tutte le caratteristiche sopra descritte . Tale dovette apparire ai Barbari il conquistatore romano repubblicano o imperiale , eppure capita che a volte il conquistatore sappia talmente farsi apprezzare dal conquistato che questo , pur perdendo la liberta' civica , ritiene comunque un fatto sopportabile la perdita della liberta' in cambio dei benifici che il conquistatore arrecca alla societa' conquistata . Probabilmente poterono essere questi i ragionamenti che dovettero attraversare la mente dei popoli barbari sottomessi dai Romani , i quali dopo i primi duri e insopportabili anni della dominazione romana iniziarono ad adattarsi alla nuova situazione , anzi partecipando attivamente al nuovo status sociale prima imposto e importato da Roma , poi ben assimilato ed imitato . Ma non fu sempre ed ovunque cosi' . La romanizzazione dei popoli man mano conquistati richiese molti decenni e in alcuni casi come ad esempio la Spagna , circa due secoli , ma alla fine del processo fu completa tanto che , rimanendo in ambito della Spagna , questa Provincia produsse ben tre grandi e importanti Imperatori : Traiano , Adriano e Teodosio ; fino alla fine dell' Impero la Spagna rimase la Provincia maggiormente romanizzata . Fu inizialmente con l' Imperatore Claudio che molti importanti e facoltosi uomini provinciali entrarono per la prima volta a far parte del Senato di Roma , questa “manovra politica” accordo' due motivazioni : 1 ) i provinciali per un senso di orgoglio e di arrivismo personale , appunto soggiogati e desiderosi di partecipare alla direzione dello Stato , attratti insomma dal fascino dell' Impero , 2 ) Roma e l' Italia ne trassero vantaggi perche' questi nuovi Senatori provenienti dalle Provincie dovevano in cambio della carica senatoriale investire denari in Italia , un terzo del loro patrimonio . Questo processo iniziato da Claudio prosegui' nel corso della Storia , tanto che il Senato di Roma , un tempo costituito da soli cittadini Romani e in seguito da Romani e Italici , divento' alla fine un Senato europeo o meglio di tutto il mondo romano . La romanizzazione , grazie alla civilta' romana , dove per civilta' si intende tutto il complesso delle leggi civili e militari , fu relativamente facile presso i popoli conquistati , richiese tempo , ma infine fu completa ; diverso fu il comportamento e il rapporto dei popoli confinanti nei riguardi dell' Impero Romano , diciamo Germanici in senso lato , questi popoli contro i quali Roma combatteva con alterne vicende , molto spesso furono aggregati nell' esercito romano come Ausiliari e per loro questa era al momento la massima aspirazione per entrare a far parte del mondo romano , che ai loro occhi appariva come qualcosa di irraggiungibile ed inimmaginabile nelle loro terre ; ma nell' anno 235 accadde qualcosa di inconcepibile ed inatteso che stravolse completamente questo andamento di cose : un Barbaro o semi Barbaro raggiunse l' apice del mondo romano diventando Imperatore , questi fu Massimino , forse di nazionalita' Trace . Il fascino dell' Impero , unito ad un eccelso impulso di arrivismo , aveva colpito al massimo livello possibile per un ex Barbaro . Ma chi era questo Barbaro che aveva osato diventare Imperatore senza l' approvazione del Senato di Roma ? Secondo la Storia Augusta era figlio di un Goto e di una Alana , secondo lo storico Erodiano era un pastore Trace di umili origini semibarbare che in entrambi i casi , quando nacque , non aveva ancora la cittadinanza romana ; fu anche il primo Imperatore soldato del III secolo eletto direttamente dalle Legioni del Reno senza essere stato riconosciuto dal Senato , fu un evento che in seguito dette il via ai successivi Imperatori soldato dopo la morte di Gordiano III , seguiti poi dalla serie degli Imperatori Illirici , dopo l' intervallo di Valeriano e Gallieno , i quali contribuirono alla salvezza dell' Impero passando indenni attraverso i terribili anni della fine del III secolo . Concludendo questo breve e succinto percorso storico si puo' affermare che l' Impero Romano fu , come dice il nome , una violazione delle liberta' dei popoli , ma in compenso questo stato di fatto fu accettato da tutti i sottomessi dopo che questi si resero conto degli indubbi vantaggi che la cittadinanza romana e la patria comune comportavano , tanto che chiunque , dal comune cittadino al nobile ricco , dal semplice soldato al generale , potevano aspirare a comandarlo .2 punti
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La prima notizia di monete rinvenute sul colle di Talamonaccio (siamo in provincia di GR) sembra essere contenuta nell’ opera di Ferdinando Carchidio “Memorie storiche dell’antico e moderno Telamone...... Firenze 1824”. Dove l’autore presenta una lista di monete attribuite ad un' ipotetica zecca di Talamone, diversi pezzi sono rinvenuti tra “le vistigia di Telamone”, probabilmente colle Talamonaccio. La descrizione dei pezzi è accompagnata da tavole illustrate. In realtà, un’errata lettura della leggenda delle monete di Vetulonia TLA o TALAM invece di VATL, fece ipotizzare agli studiosi dell’epoca l’esistenza di una zecca a Talamone… e così cercando alla fine ho trovato l’opera. Il link sotto riportato permette di scaricare o... "sfogliare" il libro .. https://archive.org/stream/gri_33125014412296#page/n7/mode/2up2 punti
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Non ti abbattere, la mia domanda era solo un test, le "indagini" dovevano ancora iniziare ! ? Avevo notato i rami senza olive (secondo i sacri testi sono rami d'ulivo sotto lo stemma), e volevo conferma che fosse questa la variante in esame. A dire il vero non mi spiego come mai, questo sia il 4° esemplare che mi capiti di vedere in pochi mesi, mentre ho analizzato le decine di foto che ho in archivio e nessuna presentava questa particolarità. Tra l'altro ho censito da aprile ad oggi 3 rovesci differenti : 1- Caratteri grandi con armetta Vai piccola 2- Con AVXILIVM * in legenda (recente asta Numismatica Picena) 3- Caratteri piccoli con armetta Vai grande (il tuo è il secondo esemplare di questo tipo) tutti accoppiati al medesimo conio di diritto, che con buona (attuale) probabilità è l'unico che presenti questa particolarità dei rami con le sole foglie. Venendo alle "indagini", sia il Muntoni, che il CNI ignorano questa variante; ci viene in aiuto il "vecchio" Serafini che tra i 32 esemplari censiti nel Medagliere Vaticano elenca anche i tipi "solo foglie", in particolare con tutti e tre i rovesci che ho elencato sopra: - Ser. 97 (caratteri grandi al R.) - Ser. 98 (con AVXILIVM *) - Ser. 99 (caratteri piccoli al R.) Tra l'altro per il diritto è citata la tiara con raggi "appena accennati", ma si nota dai tondelli che sono solamente l'effetto dei conii di diritto e rovescio che sono venuti a contatto, imprimendosi a vicenda. Concludendo, è a tutti gli effetti una variante interessante e rara, che merita di essere considerata al pari delle altre citate da Giov60 (che ringrazio per i complimenti e con cui concordo sull'ipotesi di coniazione prolungata con millesimo 1780, troppe monete e troppi conii per un solo anno di battiture). Appena ho tempo aggiornerò anche il catalogo Lamonetiano con le righe dedicate al "NO OLIVE" ? Ciao, RCAMIL.2 punti
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@dabbene ringrazio te e tutti gli amici. Purtroppo in questo periodo ultimo per problemi familiari non sono potuto essere molto presente qui sul forum. Mi auguro di tornare presto. Ringrazio per le parole, qui le amicizie anche se speso virtuali si fanno a mano e non in serie ....... e in ciascuna di esse spesso è racchiuso un mondo che ignora il tempo, resiste alla distanza e al silenzio.Grazie di cuore e a rileggersi. a presto. N.2 punti
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Rocco68 questa mezza piastra l'ho comprata più di 15 anni fa era cominciato da poco l'euro e non so se esisteva il forum poi quando mi sono iscritto seguendo i consigli di tanti amici e esperti in ambito numismatico ho cominciato a non avere fretta e cercare di trovare meno monete ma in condizione più che accettabile (BB-SPL) seguendo loro posso dire che oggi essendo da più di 8 anni iscritto riesco a valutare una moneta prima di comprarla e sbagliare meno possibile perciò dico grazie a tutti gli esperti di questa monetazione.2 punti
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Ciao Amico mio, inutile negare che si sente la tua mancanza qui in sezione. Ti auguro di trovare un po di tranquillità. Un abbraccio, Rocco.2 punti
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Buonasera a tutti condivido con voi uno degli ultimi acquisti...un sesino di modena che per qualità reputo assolutamente un'eccezione alla regola. è vero che non seguo da troppi anni modena ma lustro di conio pieno su queste monete non mi era mai capitato di vederlo....peccato solo la decentratura del rovescio ma la accetto comunque volentieri. un saluto a tutti marco2 punti
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Bravissimo Luca questa è la lettura..e il concetto vero, la polivalenza applicata a questa scienza così magicamente unica..2 punti
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Esattamente..., la nostra cara numismatica deve essere vista in un contesto multidisciplinare, come una forma espressiva che si inserisce in un quadro ampio e articolato.2 punti
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Sicuramente il conteggio di petronius arbiter è più esatto e realistico, però io ne propongo un altro: con il milioncino si potevano avere allora 50.000 monetine da 20 Lire, che pesavano gr 5,8068 di oro fino, per un peso complessivo di 290,340 Kg di oro fino, che alla quotazione di oggi varrebbero 9.984.793 €........... saluti TIBERIVS2 punti
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Secondo uno di quei siti che calcolano il valore della lira nel tempo, corrisponderebbero a circa 4.275.000 euro di oggi...hai voglia a comprare monete petronius2 punti
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Eccole qui. Come vedi, non sono le solite che si vedono e ri-vedono negli ultimi anni passare e ripassare.2 punti
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Com'è noto il Congresso di Vienna si sforzò di restaurare la realtà ante-rivoluzione francese, restaurazione di Sovrani, di confini, di leggi, di monete e di unità di misura. Le cose non andarono esattamente come previsto. La Lira Italiana (sul piede del Franco francese) che era la valuta effettiva del Regno d'Italia, rimase effettiva e coniata solo nel Regno di Sardegna e nel Ducato di Parma. Il metro e il chilogrammo lasciarono il posto alle antiche misure. Modena non fece eccezione: si tornò a contare in Lire modenesi, a Reggio in Lire reggiane (in rapporto di 3 lire reggiane per 2 lire modenesi), divise in 20 soldi, ognuno di 12 denari, e a misurare e pesare in pertiche, braccia, pesi e once, misure leggermente diverse tra Reggio e Modena. Questo è il punto di partenza del 1815: per analizzare la circolazione monetaria 1815-1859 (ma sarebbe meglio porre il termine finale al 1862) ritengo però sia utile iniziare dalla fine. La Legge 24 agosto 1862, n. 788 È la legge che ha posto le basi della circolazione monetaria nel neonato Regno d'Italia: non c'era la forza economica nell'ex Regno di Sardegna per coniare in breve tempo la moneta da far affluire nei territori conquistati e così si stabilì una tariffa per il ritiro delle monete pre-unitarie che sarebbero finite fuori corso, e con le paste ricavate si sarebbero battute le monete italiane. In allegato alla legge comparivano dei prospetti dove, Stato per Stato, si era determinato il circolante diviso per metalli. Per il Ducato di Modena (che allora contava 616.883 abitanti) avevamo: Oro: £ 10.178.569 Argento: £ 6.168.830 Mistura: £ 1.542.207 Bronzo: £ 616.883 per un totale di circa £ 30 per abitante. Quanto a ricchezza mobiliare era lo Stato più povero d'Italia: per un confronto, avevamo circa 40 lire ad abitante nel Regno di Sardegna, nella Lombardia, Toscana e Stato Pontificio, mentre lo stato più ricco era il Regno delle Due Sicilie con 50 lire. Confrontando un'entità statale non dissimile e geograficamente vicina, Parma aveva una circolazione di £ 39,50 per abitante, il 30% in più. Ma se confrontiamo oro e argento, tra Modena e Parma, i valori sono molto più vicini: per l'argento identici (£ 10/abitante) e leggermente inferiori per l'oro: £ 16,50 contro 20. In prima approssimazione possiamo quindi dire che la carenza era nella moneta plateale, quella dei minuti commerci di tutti i giorni, e non in quella coniata in metalli preziosi. Non traiamo però da questi dati conclusioni affrettate, pensando ad uno Stato di mendicanti e straccioni: era uno Stato dove l'economia poggiava sostanzialmente sull'agricoltura, la ricchezza immobiliare c'era eccome: era invece arretrata nelle manifatture e nel terziario, le attività che hanno bisogno di capitali liquidi e circolanti. L'agricoltura di allora, ovviamente ancora non meccanizzata, aveva bisogno soltanto di braccia e di carriole: i contratti si stipulavano coi braccianti (detti «cameranti»), ed erano contratti annuali (da un S. Martino all'altro), e altri contratti (soccida, boarìa, mezzadria) raramente superavano i tre anni e comunque non richiedevano investimenti ed in gran parte erano remunerati in natura, coi prodotti della terra. Le sementi erano trattenute dai raccolti, il concime era quello autoprodotto dagli animali del fondo. E anche dove (penso soprattutto alla montagna) c'era un tessuto diffuso di piccoli proprietari, la povertà dei raccolti e della pastorizia creava un'economia di pura sussistenza che rendeva questi contadini non molto dissimili, quanto a tenore di vita, dai cameranti della pianura. Tornando in ambito più strettamente monetario, e riprendendo il filo del discorso in ordine cronologico, distingueremo due periodi nel Ducato di Modena, in base ai regnanti che si sono susseguiti: l'austero e conservatore Francesco IV, ed il più illuminato e riformista Francesco V.1 punto
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Il prossimo evento organizzato dall'Associazione Culturale Quelli del Cordusio si terrà il giorno 29 settembre 2018 sabato alle ore 10 in Ambrosiana dal titolo " Momenti storici ". Cosa sarà " Momenti storici " ? Sicuramente storia, ma anche simboli, identità di Milano. Relatore sarà Monsignor Marco Navoni, Viceprefetto Ambrosiana e verterà, come da Locandina allegata, su Sant'Ambrogio visto nella sua iconografia che muta tra religione, politica e società e che avrà per forza di cose riflessi anche sulle nostre monete, ma si parlerà anche di un altro simbolo quale la Palma voluta dal Cardinale Federico Borromeo, appena restaurata e ritornata in Ambrosiana che poi al termine si potrà vedere. Un mix incredibile che passerà da Sant'Ambrogio, al Cardinale Federico Borromeo, a Leonardo da Vinci che definì la Cripta di San Sepolcro " il vero mezzo di Milano ", a San Carlo Borromeo che lì pregava, a un monetiere del 1030 da cui tutto in fondo partì... Storia, monete, simboli per chi vorrà il 29 settembre con noi con incontro all'ingresso di Via Cardinal Federico 2, Milano alle ore 10,00 per poi procedere insieme nella Sacrestia Monumentale di San Sepolcro. Necessaria la prenotazione per soci e anche non soci, ingresso gratuito in via eccezionale per la Conferenza, si raccomanda la puntualità perché alle 10,15 le porte della Sacrestia verranno chiuse. Seguirà per chi vorrà un aperitivo nell'attiguo Bar Spadari. Ambrosiana 29 settembre 2018.pdf1 punto
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Un'antica tavoletta d'argilla recante 13 versi dell'Odissea di Omero è stata riportata alla luce nel sito archeologico dell'antica Olimpia. Probabilmente risale a prima del III secolo a.C. http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Omero-tavoletta-odissea-grecia-scoperta-047fa4a4-cbf6-461e-b594-30f3f267e12e.html1 punto
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Questa non si è mai vista ( per i pochi esemplari) oltre il BB .... grandissima rarità in ottima conservazione, se dovesse sbucarne fuori una; infatti nel Manuale non vi è una catalogazione di prezzo per lo Spl e Fdc...... Già beccarne una così...è un ricerca molto, molto ardua. Complimenti @Rocco681 punto
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Qui ci vorrà un libro o minimo minimo un articolo sul Gazzettino ?....1 punto
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MACEDON, Aineia. Circa 424-350 BC. Æ 17mm (3.95 g, 5h). Head of Aeneas (as oikist) left, wearing Phrygian cap / AI-NEHTWN, bull standing left. AMNG III 9 var. (legend orientation); SNG ANS 75; SNG Copenhagen -; cf. BMC 5; Traité IV 929. Good VF, mahogany red patina. Extremely rare. ($1000)Aineia (modern Nea Michaniona) was located on the north-east coast of the Chalkidike. It was a comparatively obscure place in ancient times, occupied from the Archaic through the Hellenistic periods. Some fine burial mounds from the city have produced gold treasures, and the city is attested in Athenian fiscal documents. According to legend it was founded by Trojans, who named it after the famous Trojan hero, Aineias (Aeneas).Estimate: $10001 punto
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La medaglia deriva dal diritto della medaglia di Paolo IV (1556) - CORPUS MODESTI 478, che si ritiene commemorativa dell'intento di liberare l'Italia dal potere spagnolo. Il rovescio della medaglia raffigura una figura la Chiesa dinanzi ad un toro (simbolo della Spagna) con scritta ANTIDOTUM VITAE. Questa medaglia ha diametro mm. 64,5. La medaglia Modesti CORPUS 473 , da te citata, con lo stesso diritto, è ritenuta dal Modesti una copia anomala fusa successiva, ricavata con accoppiamento di due diverse medaglie (la Corpus 476 per il diritto e Giulio III - corpus 378 per il rovescio), che avevano diametri decisamente diversi (questa medaglia è nota infatti con un diametro di mm. 61,5, ma il rovescio è corniciato con una larga fascia). E' probabile che la tua medaglia uniface sia copia del diritto di quest'ultima medaglia, tenendo conto che le copie in piombo non hanno riduzione di diametro. La medaglia CORPUS1 punto
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MAGLIOCCA 576 Ferdinando II 60 Grana 1837 Questa non si vede spesso e la rarità R3 gli sta un pò stretta ?1 punto
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Bene, sono contento per chi è riuscito a comprarla? Appena arriva non dimenticate di fare qualche foto?1 punto
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Vorrei appunto vedere le connessioni che possono esserci tra arte e monete, un confronto può esserci tra il bassorilievo del 400 e questo grosso da 8 denari di epoca antecedente da Varesi 69, c'è una grossa differenza almeno, ma certo si può entrare di più sulle riflessioni iconografiche e ritengo anche simboliche...1 punto
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Beh.. il calcio é una industria. Ronaldo è industria nell'industria. Se girano questi doldi vuol fire che l'indotto calcio funziona e tanta gente lavora grazie sl calcio.1 punto
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Molte grazie. Dunque, XT(capovolta)V dovrebbe voler dire, credo, 95, e T(capovolta)XXXV sarebbe 135. Per sdebitarmi: nella pagina che mi hai indicato c'è un errore. A parte il fatto che i simboli ⅭIↃ per 1000 e IↃ per 500 non sono affatto rari (Roma ne è piena), non è vero che " il simbolo per 1000 fu deformato in due cerchi a contatto e successivamente Wallis ne trasse il simbolo di infinito ancora oggi in uso". Il simbolo "8 giacente" era già usato, anche se non spessissimo, dagli epigrafisti romani col preciso significato di 1.000. Questa è un'iscrizione sepolcrale datata 10 aC / 10 dC, conservata nel Museo comunale di Amelia, dove si parla di mille sesterzi. Se t'interessa, ne ho delle altre. La mia idea è che Wallis, cercando un simbolo per la sua nuova idea, si è ricordato dell'esistenza di questo disegnetto curioso, di cui nessuno sapeva più che volesse dire. E che effettivamente, come qualcuno filosofeggia, può percorrersi infinite volte senza soluzione di continuità. (Proprietà che, purtroppo, ha in comune con lo 0 e con l'8...) Ciao.1 punto
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Belle monete, ottima presa @Alessandro C., hanno sicuramente un fascino particolare quando provengono da ripostiglio. Personalmente mi piace immaginare cosa potrebbe esserci stato dietro il desiderio/necessità di dover accumulare monete per far fronte a necessità future, un problema che purtroppo, in maniera diversa si accompagna alla natura umana da sempre. Se sei riuscito ad accaparrartele anche ad una cifra adeguata ancora meglio, forse erano state nascoste per te... Buona giornata1 punto
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Ah...dimenticavo, se notate, l'asta la riportava solo NC....uhmmmm !! Nel mio Manuale...è R2...ops....1 punto
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E' proprio questo che ci distingue dai semplici raccoglitori: il numismatico è una testa pensante che parte dallo studio delle monete per studiare un intero periodo. Potremmo dire che il numismatico si serve delle monete che colleziona per pagare il transito ad un Caronte immaginario verso epoche lontane...1 punto
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ciao @grigioviola anche io sono riuscito ad accaparrarmi proprio l'altro ieri un paio di pezzi provenienti da Guersche sur l'Aubois sono soddisfatto, peccato solo per la presentazione delle monete, poste anonimamente all'interno di una bustina di carta senza un cartellino identificativo che ne sottolinei la provenienza. Peccato davvero1 punto
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Un iniziale contatto con i computer lo ebbi anche tramite una mia parente (ma fu breve, per questo non lo ricordavo); penso fosse un vecchio Olivetti, con monitor a fosfori verdi e stampante. Ricordo che mi avviò un programma di videoscrittura, con il quale scrissi un breve testo sui giochi con gli amici... mi venne facile, in quanto già possedevo una macchina per scrivere giocattolo. Poi, stampai. Il giorno dopo lo portai a scuola e lo mostrai ai compagni di classe delle elementari, dicendo - con orgoglio - che l'avevo scritto e stampato con un computer! Loro non mi credettero :D dicevano che l'avevo in realtà scritto a macchina, gli mostrai i particolari: una macchina per scrivere non poteva lasciare quei piccoli punti che formavano le lettere (lasciati dagli aghi per la stampa!), ma ugualmente non mi diedero ascolto :P Questo dimostra quanto fosse raro tra i "non addetti ai lavori" il possesso di un computer. Mi sembrava un qualcosa di fantastico: mentre scrivevo, mi sentivo "avvolto" da questa tecnologia; quella mia parente promise di regalarmelo, quando l'avrebbe cambiato con uno più potente. Non vedevo l'ora, anche se ciò non avvenne mai, anche perché ne ricevetti uno qualche tempo dopo :D Un altro breve contatto con il computer lo ebbi il giorno 18 giugno 1994; posso dire la data con certezza, in quanto ero da altri parenti, vicino Forlì e alla sera ci fu la partita di calcio Italia - Eire, dei Mondiali USA 1994, che vedemmo insieme. Avevo da poco compiuto dieci anni, ed ero là con i miei genitori. Mio cugino (che purtroppo mancherà nel 1997), ed un altro parente, più grande di me, mi sfottevano perché quest'ultimo scriveva il mio nome vicino ad alcune parolacce, con un traduttore caricato in un computer (che penso fosse un'Amiga 500) e lo facevano parlare :P Questo, non fu certo un contatto positivo con i computer, ma ricordo comunque con piacere quei momenti. Poi, caricarono qualcos'altro... ma non ricordo... probabilmente era un periodo in cui non ero molto attratto dai computer; da bambini è normale. La sera, vedemmo la partita; la nostra Nazionale di calcio non vinse... ma sappiamo tutti che fece in ogni caso un bel Mondiale, arrivando al secondo posto. La notte, dormimmo tutti là, in quanto non vivo molto vicino alla zona di Forlì.1 punto
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Ri-riprendo la discussione per segnalare che nello scorso numero di Monete Antiche (n. 100 di luglio-agosto 2018) è stato pubblicato un articolo sui massimali bizantini (solidus, histamenon e tetarteron) a firma di Alberto D'Andrea e Andrea Torno Ginnasi.1 punto
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Si, in effetti il filo e il collegamento storico tra le palme c'era eccome, rimane il dubbio se ne erano a effettiva conoscenza ...1 punto
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Ciao @Rocco68, scusa per il ritardo, ma mi manca proprio il tempo....per adesso; spero di superare questo periodo per ripendere a scrivere in Sezione. E' sicuramente un errore nell'araldica...che per i collezionisti di questo genere d'imperfezioni....è una chicca. Non lo ritengo però, a mio avveso, un erroe volontario. Bella. Ciao.1 punto
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Ciao La tua moneta è interessante.. Ne ho un esemplare in collezione, la rosetta inferiore non è un salto di conio ma è stata prodotta così.. Mi mancano documenti in merito, ma questa tipologia risulta coniata in diverse zecche, le più comuni sono Chambery e Bourg, rispettivamente con il segno di zecca al rovescio C ed B Risultano poi coniate a Vercelli, segno V Ad Aosta con segno A Esistono poi delle ordinanze che ne prescrivono la coniazione per Torino e qui ci riporta la discussione sulla sigla P indicata probabilmente per errore a Chambéry... Resta scoperta la zecca di Nizza con ordinanza del 14 aprile 1564 (252 pezzi al marco e denari 1,43) Qui si potrebbe ipotizzare che questa moneta in cui al rovescio manca la sigla potrebbe essere coniata a Nizza, oppure ad Aosta che ha utilizzato già su altre monete (vedi i bianchi sotto lo scudo) la rosetta come segno... purtroppo mancano documenti che ci certificano l'esatta attribuzione! Allego una immagine del mio esemplare...1 punto
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Fritz Rudolf Künker GmbH & Co. KG > eLive Auction 42 Auction date: 18 October 2016 Lot number: 91 Price realized: 80 EUR (Approx. 88 USD) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: RÖMISCHE MÜNZEN MÜNZEN DER RÖMISCHEN REPUBLIK AR-Denar, 110/109 v. Chr., Rom, C. Claudius Pulcher; 3,93 g. Romakopf r. mit geflügeltem Helm//Victoria in Biga r. Bab. 1; BMC 1288; Crawf. 300/1; Syd. 569. Feine Tönung, min. korrodiert, Revers etwas dezentriert, fast vorzüglich Exemplar der Auktion Hess-Divo 317, Zürich 2010, Nr. 561. Estimate: 75 EUR1 punto
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Leu Numismatik AG > Auction 2 Auction date: 11 May 2018 Lot number: 150 Price realized: 1,600 CHF (Approx. 1,593 USD / 1,341 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: SYRIA, Cyrrhestica. Bambyce. Abyaty, circa 342-331 BC. Didrachm (Silver, 21 mm, 8.15 g, 11 h). [??? ???] ('hdd w'th' in Aramaic) Draped bust of female facing, with wild hair and wearing pearl necklace; to lower left, circlet. Rev. ????? ('byty' in Aramaic) The Persian Great King, raising his right hand, in quadriga of mules driven by a male charioteer to right; on mule, countermark of ? within incuse. BMC -. Mildenberg, Note 4. Seyrig, Hieropolis, 4. SNG Copenhagen -. Very rare and of great interest. Struck from a slightly worn obverse die, otherwise, good very fine. From a European collection, formed before 2005. Estimate: 1500 CHF1 punto
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Molto bella, orientativamente credo sia tra il qspl e lo spl. La patina lo rende davvero un bell’esemplare. Complimenti1 punto
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Non comune per niente... Ricordo ad un'asta di ghiglione 20anni fa non riuscii a portarmi a casa la serie, fu una guerra..con dei commercianti di Milano che mi avevano detto che non erano interessati e invece non mollarono...brutta razza..1 punto
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Dritto migliore del rovescio...... Ma dove le trovi queste monete in queste conservazioni? Le mezze Piastre sono già difficili da trovare, in questa conservazione poi diventano veramente rare. Complimenti Rocco non finirai mai di stupirci!1 punto
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Potrebbe essere un forte bianco in mistura della zecca di Chivasso, il tipo di croce patente e alcune lettere [MONT]IS. F[ERRATI] sono compatibili con questa tipologia, battuta sotto Teodoro II Paleologo (1381-1418), M.I.R.,401. Ciao Borgho1 punto
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Eccomi...la cosa davvero allucinante è che tale cifra era esattamente paritaria a quello che lo stesso Re aveva decretato per il fondo di riserva delle spese impreviste e questo, da solo, penso che basti per far capire l'enormità di tale regalo.1 punto
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La pittura ha sempre giocato un ruolo fondamentale, gli incisori erano alcuni artisti di spessore, altri non potevano certo esimersi dal vivere gli aspetti culturali del periodo. Sempre e comunque linguaggi espressivi..1 punto
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Luglio 2€ East Africa 1 shilling 1925 in Argento 250/10001 punto
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L'arte lo rappresenta spesso, potremmo trovarne tanti, anzi spero nel vostro aiuto, qui è ritratto in un quadro in un momento simbolico quando assolve Teodosio dopo l'episodio di Tessalonica. Certamente poi ci sono rappresentazioni che si avvicinano di più a quelle monetarie prima di arrivare a quelle sulle monete stesse….1 punto
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Buongiorno a tutti... Condivido oggi con voi questo pezzo da 24 grana di Carlo vi che non si vede facilmente. Penso pure sia in conservazione... Super. Il ritratto di questo regnante è qualcosa di meraviglioso, penso andrò alla ricerca di qualche altro pezzo! ?1 punto
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A mio padre, ufficiale degli alpini, è stata attribuita su richiesta degli eredi la medaglia d'onore degli internati nei lager nazisti. La decorazione, di vil metallo, viene allestita in Zecca in copia unica e da un sommario controllo in rete non mi risulta disponibile come riconio privato. Siccome siamo tre fratelli interessati al simbolico oggetto vorrei sapere se è possibile farlo privatamente replicare senza spendere una fortuna, ovviamente, e a chi rivolgersi. Grazie..1 punto
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Non si vive di sole monete...ci sono anche i libri sulle monete! Ecco un'altra opera bramata da tempo e acquisita a buon prezzo, è dei primi anni ottanta ma è ancora molto importante, altre opere complessive sulla monetazione antica calabrese non ne esistono...1 punto
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Ho sempre avuto un rapporto di grande amore col PC, sin da quando ho iniziato a usarne uno sul lavoro nel lontano 1990. Da allora ho sempre sognato di averne uno mio e finalmente ne acquistai uno usato nel 1995, se ricordo bene aveva un processore 386 . Assieme al PC acquistai una stampante ad aghi che possiedo ancora e qualche volta uso pure! Il vetusto 386 dopo un annetto era già diventato inusabile, quindi lo cedetti e comprai un Pentium (2 milioni di lire per PC+monitor, e stiamo parlando di un computer di fascia medio-bassa!). Nel 1998 acquistai modem e abbonamento Telecom Italia Net e approdai in rete. Ricordo ancora la prima sera in cui riuscii a connettermi, dopo almeno dieci giorni di tentativi a vuoto e miriadi di telefonate all'assistenza (che dovevo fare ovviamente con cellulare -che all'epoca ancora non possedevo e quindi dovetti farmene prestare uno- )... per svariati giorni il modem non ne voleva sapere di connettersi. Alla fine riuscii nell'impresa grazie a un tecnico che ebbe l'intuizione giusta, mi fece aggiungere tre virgole nella stringa di connessione.... Ricordo perfettamente anche il giorno preciso in cui mi connettei per la prima volta, perchè era la sera della finale di Champions League tra Juve e Real Madrid (sgrunt). Grande nostalgia di quei tempi... c'era pochissimo, si navigava a velocità ridicole (per l'anno che ho avuto l'abbonamento con TIN dovetti addirittura disattivare la visualizzazione delle immagini, perchè ci metteva un'eternità a scaricarle -e con le tariffe dell'epoca si spendevano 7000 lire all'ora...- navigavo leggendo solo testo! Dopo un anno cambiai provider e finalmente anch'io potevo vedere le figure ) , ma la platea era selezionatissima. Era un piacere chiacchierare su Usenet (i forum strutturati manco esistevano), qualche troll esisteva anche allora ma il livello medio degli utenti connessi era davvero molto alto, e la Netiquette era rispettata rigorosamente praticamente da tutti. Oggi, con PC o smartphone che sia, chiunque si connette ad Internet, e purtroppo questo si riflette sul livello medio . Questo forum naturalmente rappresenta una mirabile eccezione1 punto
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