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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/09/18 in tutte le aree

  1. Segnalo l'uscita del n. 100 di Monete Antiche. Ovviamente il centesimo numero di una rivista è un traguardo importante da salutare con gioia da parte di numismatici e collezionisti, soprattutto in un momento in cui il cartaceo sembra in costante declino. Per l'occasione il numero prevede 72 pagine, quindi non resta che complimentarci con Antonio Morello e augurargli ad maiora! Questo l'indice: Anno XVII n. 100 Luglio/Agosto · La didramma brettia Dioscuri/Dioscuri: analisi e confronti. (Roberto Lippi e Alberto Campana) [3-18]. · Giano. Mito, culto e immagini sulle monete della Repubblica Romana. Note introduttive. Parte prima. (Antonio Morello) [19-44] · I figli di Vitellio. (Antonio Di Francesco) [45-46]. · Il Ninfeo di Alessandro Severo raffigurato in un suo aureo. (Mario Ladich) [47-48]. · Un appunto sulla rarità di alcune coniazioni di Roma imperiale. (Roberto Diegi) [49-50]. · I massimali bizantini a confronto: solidus, histamenon e tetarteron. (Alberto D'Andrea e Andrea Torno Ginnasi) [51-56]. · Una variante inedita del sestino di Giovanna e Carlo. (Realino Santone) [57].
    5 punti
  2. Salve amici ho terminato anche questa scheda del nostro catalogo : https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CVIII/1
    3 punti
  3. Rimanendo a tema Sede Vacante 1676 ecco un bel quatttino per Ferrara Invito @monetiere a postare il suo.
    3 punti
  4. Mmm.... Anch'io Gallienus ritiro volentieri il tuo 1676 bucato....
    3 punti
  5. Concordo sulla media del doppio del prezzo reale. In alcuni casi (come per la Repubblica) arriviamo a prezzi del 500% superiori alla realtà. È così da sempre... ricordo negli anni Novanta quando ogni anno i prezzi di catalogo aumentavano del 10-15% rispetto all'anno precedente, chiaro che non poteva essere un incremento realistico. A mio parere serve anche a "gonfiare" il mercato: se il catalogo dice 100 il collezionista sarà ben disposto a pagare 60 o 70 una moneta; così non sarebbe se invece indicasse 50. Ho fatto personalmente la prova con il world coins, dove le valutazioni sono più realistiche: non è facile accettare di acquistare a un prezzo superiore al valore di catalpgo.
    3 punti
  6. L'unione monetaria europea non è la prima nè l'unica al mondo: ne esistono altre, che per la maggior parte hanno a che fare più o meno direttamente con l'euro. Quella che ci riguarda più da vicino è sicuramente il franco CFP (sigla che sta per "Change franc Pacifique") delle dipendenze francesi di Nuova Caledonia, Wallis e Futuna, Polinesia francese. Fu creata nel 1945 per evitare che la forte svalutazione del franco metropolitano nell'immediato dopoguerra colpisse anche le colonie, e viene attualmente emesso dallo IEOM (Istituto d'emissione d'oltremare), con sede a Parigi. Il franco CFP era legato da cambio fisso al franco francese e nel 1999 l'euro ha ereditato automaticamente questo legame con il rapporto di 1000 franchi CFP = 8,38 € (ovvero 1€ = 119 franchi). Il contante attuale segue le stesse basi generali della seconda serie dell'euro: le banconote sono graficamente uguali, con Stato di emissione indistinguibile, mentre le monete hanno una faccia comune e una diversa per Nuova Caledonia e Polinesia. A Wallis e Futuna vengono distribuite quelle per la Nuova Caledonia. Altra unione monetaria legata in qualche modo alla nostra è quella del franco CFA (Comunità Finanziaria Africana), che raggruppa 14 paesi africani, quasi tutti ex-colonie francesi, organizzati in due distinte comunità economiche: 1) Benin, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Guinea-Bissau, Mali, Niger, Senegal e Togo sono riuniti nell'UEMOA (Unione Economica e Monetaria dell'Africa Occidentale) 2) Camerun, Repubblica Centrafricana, Congo, Gabon, Guinea Equatoriale e Ciad sono riuniti nella CEMAC (Comunità Economica e Monetaria dell'Africa Centrale) Inoltre le isole Comore pur avendo una valuta propria, il franco delle Comore, sono associate al franco CFA. Il franco CFA fu creato nel 1945, contemporaneamente al franco CFP, ed è diverso per le due comunità: la prima ha come istituto di emissione il BCEAO (Banco Centrale degli Stati dell'Africa Occidentale), con sede a Dakar, in Senegal, la seconda il BEAC (Banco degli Stati dell'Africa Centrale), con sede a Bangui, nella Rep. Centrafricana. I due tipi di franco (il franco della Comunità Finanziaria dell'Africa e il franco della Cooperazione Finanziaria dell'Africa Centrale) hanno grafiche diverse e possono circolare solo nel territorio delle rispettive comunità. In entrambi il contante in banconota è identico ma con lettere distintive di ogni paese d'emissione nel numero di serie, mentre le monete hanno facce uguali e nessun segno distintivo nazionale. I due istituti centrali sono vincolati da identici accordi con la Francia, che prevedono: - Un cambio fisso con l'euro, ereditato dall'ex-franco francese, col rapporto di 1€ = 655,957 franchi CFA - Piena convertibilità con l'euro garantita dal Tesoro francese. - Fondo comune di riserva di moneta estera a cui partecipano tutti i paesi della zona CFA (con almeno il 65% delle posizioni in riserva depositate presso il Tesoro francese, che in tal modo si fa garante del cambio monetario). Altra unione monetaria di eredità europea, ma della Gran Bretagna, è il dollaro dei Caraibi Orientali. Si tratta della valuta degli otto membri dell'Organizzazione degli Stati dei Caraibi Orientali, che riunisce le isole di Antigua e Barbuda, Dominica, Grenada, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia e Saint Vincent e Grenadine, ed è anche la valuta delle due isole territori britannici d'oltremare di Anguilla e Montserrat. Invece non è usata nelle isole Vergini Britanniche, altra dipendenza britannica, che pur facendo parte dell'Organizzazione adotta come valuta il dollaro USA. Fu creata nel 1965, quando le isole che ne fanno parte erano ancora tutte colonie britanniche, ma dopo la progressiva indipendenza di quasi tutte le isole viene emessa autonomamente dal 1983 dalla Banca Centrale dei Caraibi Orientali, con sede a Saint Kitts e Nevis. E' legata da cambio fisso al dollaro USA, col rapporto di 1 dollaro USA = 2,70 dollari dei Caraibi. Il contante attuale ha grafica uguale e nessun segno distintivo dell'emittente sia per le monete che per le banconote. Un caso particolare è quello del fiorino delle Antille olandesi: si trattava della valuta delle Antille olandesi, arcipelago dei Caraibi dipendenza dei Paesi Bassi formato da cinque isole (esclusa una, Aruba, fin da prima amministrativamente a sè stante), che è stata sciolta il 10 ottobre 2010. I suoi ex-componenti ora sono organizzati in questo modo: - le isole di Bonaire, Sint Eustatius e Saba sono municipalità speciali d'oltremare del Regno dei Paesi Bassi (parte del territorio dei Paesi Bassi e territori europei d'oltremare) che hanno adottato il dollaro USA. - le isole di Curaçao e Sint Maarten [*] sono membri autonomi del Regno dei Paesi Bassi (unità autonome) che continuano ad usare il fiorino delle Antille olandesi. [*] Sint Maarten è la metà meridionale dell'isola di San Martino mentre quella settentrionale è la collettività territoriale francese di Saint Martin, che usa l'euro] In pratica dopo lo sciogliemento delle Antille olandesi Curaçao e Sint Maarten si sono ritrovate automaticamente a formare un'unione monetaria bilaterale con la stessa valuta di prima, emessa dalla Banca delle Antille olandesi poi ridenominata Banca Centrale di Curaçao e Sint Maarten. Secondo i piani iniziali il fiorino delle Antille olandesi (legato al dollaro USA con cambio fisso 1 dollaro = 1,75 fiorini) avrebbe dovuto essere soppiantato da una nuova valuta, il fiorino dei Caraibi olandesi, sempre legato da cambio fisso al dollaro USA. Negli ultimi anni però l'opportunità di mantenere questa unione monetaria è stata messa in dubbio da più parti e si è mantenuta la situazione attuale in attesa di una risoluzione definitiva... che non arriva: le autorità governative delle due isole non prendono alcuna decisione e dal 2017 non parlano nemmeno più della questione. Anche in questo caso il contante ha grafica uguale e nessun segno distintivo dell'emittente sia per le monete che per le banconote.
    2 punti
  7. Questa la 3 moneta
    2 punti
  8. Buonasera Amici del forum, stasera vi faccio vedere la mezza piastra per Ferdinando II del 1858 molto ostica da trovare. Riferimento: MAGLIOCCA 594 R2
    2 punti
  9. Beh il Cordusio credo sia un "unicum" a livello nazionale. È un luogo magico dove rimani ammaliato dalla atmosfera che si respira e non ne puoi più fare a meno.
    2 punti
  10. Bisogna tornare a fare divulgazione allo stato puro come il Cordusio che ha fatto crescere una generazione di nuovi numismatici e appassionati di tutta la penisola... O come il nostro forum, che con la sua controinformazione, dice le cose come stanno.
    2 punti
  11. Esattamente perché se i giovani si allontanano, sono guai per tutti...
    2 punti
  12. Taglio: 2 euro TDR Nazione: Slovenia Anno: 2007 Tiratura: 400.000 Condizioni: qSPL Città: Mantova
    2 punti
  13. Ciao @miza, Sì, è vero, ma è soprattutto col rame che hai l'effetto più eclatante. Io ho la fortuna di avere dal rubinetto acqua a 17° francesi e priva di cloro che viene filtrata in 9 mesi dalla montagna sovrastante il lago. Per cui la utilizzo tranquillamente nel bisogno dimentico che non è così per tutti. Per cui: "per eventuali risciacqui usate sempre acqua distillata".
    2 punti
  14. Octavianus Augustus (27 BC-14 AC), Iulia, Denarius, Rome (?), 32-31 BC, AR, gr. 3,5, mm 19, Diademed head of Venus r., Octavianus in military attire, advancing l.; his r. hand extended and holding transverse spear in l.. RIC I, 251; BMCRR 4327=BMCRE 609; RSC 70; RCV 1548.Uncommon. Pleasant style. Cabinet tone. Very fine. ILLUSTRAZIONE: UNA FASE DELLA BATTAGLIA DI FILIPPI (42 A.C.) CHE OPPOSE LE FORZE CESARIANE DEL SECONDO TRIUMVIRATO, COMPOSTO DA MARCO ANTONIO, CESARE OTTAVIANO E MARCO EMILIO LEPIDO, ALLE FORZE (COSIDDETTE REPUBBLICANE) DI MARCO GIUNIO BRUTO E GAIO CASSIO LONGINO, I DUE PRINCIPALI COSPIRATORI ED ASSASSINI DI GAIO GIULIO CESARE.
    2 punti
  15. Asta Numismatica Picena - lotto 412 Pio V anno II in Argento qSpl aggiudicata a € 1600
    2 punti
  16. Con @Martin_Zilli non è possibile competere quanto a qualità dei pezzi! La mia collezione si accontenta necessariamente di pezzi in conservazione modesta, date le mie scarse risorse economiche. Però qualche rarità, anche se sotto al BB, la posso esibire con orgoglio... Scudo di Sede Vacante del 1823 del I tipo (zecca di Roma), 885 pezzi coniati, R3 secondo Gigante.
    2 punti
  17. Vi racconto un aneddoto. Una volta volevo acquistare una moneta da un commerciante e questi tirò subito fuori il suo bel catalogo Montenegro e mi calcolò il suo prezzo. Quando invece gli ho voluto vendere un nummo e gli ho fatto presente la quotazione prevista dal Montenegro, mi ha risposto che era una quotazione gonfiata, non aderente alla realtà. La conclusione di questo discorso è che i cataloghi, purtroppo , servono soprattutto ai commercianti...
    2 punti
  18. Con un pò di sorpresa mi sono aggiudicato un lotto nell'ultimo giro di aste Kuenker (su 8 offerte...) https://www.sixbid.com/browse.html?auction=4912&category=148527&lot=4092800 La RRRarissima liretta per Torino, la prima dell'Unità d'Italia e in conservazione niente male, dopo un pò di ricerca su Acsearch è la migliore passata negli ultimi anni. Prezzo secondo me più che buono Con questa ho chiuso le lire di VEII, mentre per i 1861 T manca (aihmè!) il solo 50 centesimi... Apprezzata la cura con cui Kuenker confeziona e presenta i lotti aggiudicati. Seguiranno le mie foto, intanto accontentatevi di quelle dell'asta
    1 punto
  19. Cari Lamonetiani, capita spesso di leggere qui sul forum domande del tipo "come posso pulire la mia moneta di rame senza rovinare la patina e soprattutto la moneta?" fatte da neofiti e non. Oggi mi permetto di mostrarVi un metodo semplicissimo. Nel controllare periodicamente la mia collezioncina, questa volta mi sono soffermato sui piccoli moduli e mi sono accorto che un piccolo centesimo del 1909 era ridotto ai minimi termini. Intendiamoci, non stiamo parlando di una moneta in alta conservazione, tuttavia poteva sicuramente far miglior figura una volta che lo avessi ripulito dalla "morchia". Il centesimo del 1909 come si presentava prima della pulizia Come vedete, il tondello presentava ossidazioni, infiorescenze e grumi di materiale non ben identificato e giaceva in un vecchio album di plastica (e persino sotto la luce potente a led dello stativo appariva scuro, quasi illeggibile). Per prima cosa, una volta tolta la moneta dalla taschina di plastica, l'ho immersa in un bicchierino di olio di vaselina (o parafina liquida che dir si voglia) lasciandovela per un'oretta. Dopodiché, sgocciolatala, l'ho passata in un bicchierino colmo di acetone ed infine tamponata con uno straccio molto morbido. Volendo, si può infine sciacquare con acqua distillata (va bene anche quella di rubinetto se avete la fortuna di avere un'acqua non "dura", cioè troppo calcarea). Entrambi i prodotti (vaselina e acetone) potete trovarli da un qualunque ferramenta. E questo è il risultato: Il centesimo del 1909 dopo il trattamento Il tempo d'immersione, ovviamente, varia a seconda di quanto la moneta è "sporca". Possono bastare nell'olio di vaselina pochi minuti come un'intera giornata. In ogni caso, non essendoci azione meccanica, la moneta non soffre e l'azione emulsionante della paraffina agisce solo sullo sporco e non sulla patina: il centesimino ha mantenuto il suo bel color cioccolato conquistato nei decenni. Ma ora rimettereste il tondello nella sua vecchia taschina di plastica dell'album? Sì, se non presenta lesioni, perché l'ossidazione che dalla moneta s'è depositata all'interno dell'involucro trasparente può essere rimossa facilmente con un cotton fioc inumidito con un qualsiasi prodotto spray che viene usato per pulire i cruscotti delle automobili e la plastica torna trasparente una volta ripassato l'interno con un altro cotton fioc asciutto e pulito.
    1 punto
  20. Grazie per averla condivisa, mica facile..
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  21. Crocifisso del XVIII secolo, già postato nella discussione CROCIFISSI PORTATIVI ANTICHI, al rovescio SANTA MARIA LAURETANA sotto Ora Pro Nobis
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  22. Purtroppo no. Per essere considerata NC (ma stiamo parlando di una curiosità, non di una variante...) il C/ dev'essere completamente rigato...
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  23. Prprio per far finire questa speculazione che sta rovinando la numismatica.. I giovani devono avvicinarsi..
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  24. Chiedo scusa a El Chupacabra e a tutti gli utenti dopo che ho pubblicato la discussione me ne sono accorto dell'errore.
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  25. e' una casa d'aste ed azienda importante Io mi fiderei
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  26. CNG no problem; l'unica casa USA che prendo in considerazione per non pagare dazi, infatti spediscono dal loro branch office di Londra/Uk/(ancora) EU
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  27. Hai fatto più che bene!
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  28. Con un po' di fortuna, pazienza e soldini...?
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  29. Chi mi ha inviato le foto del testone pubblicato sul Muntoni mi conferma che era inserito in un lotto multiplo di monete. Quindi faceva parte della Montenapoleone 4.
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  30. questo è un punto di vista che il cartaceo è in declino < solo da noi italiani>
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  31. D/ Falce / martello / globo e sol dell’avvenire R/ PROLETARI [DI TUTTI] I PAESI UNITEVI – W LA / R.S.F.S.I. / 1920 Rame: 4,457 g, 23 mm. Il gettone è modellato sulla medaglia di bronzo realizzata per conto della R.S.F.S.I. (Repubblica Socialista Federativa Soviet Italiani), in occasione dello sciopero nazionale dei lavoratori metallurgici dell'agosto/settembre 1920.
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  32. Con le stracomunissime monete (metallo comune) in MB del Regno d'Italia e Repubblica si arriva anche ad un assurdo 1.000% in più. Forse i valori segnati non si riferiscono alla singola moneta ma al chilogrammo?
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  33. Bello! Se mai un giorno tu lo volessi sostituire fammi un fischio che te lo ritiro io!
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  34. Sì , non ti preoccupare, non finirà nella parte nobile della collezione. L’ho presa però ad un ottimo rapporto qualità/prezzo, a buon rendere per il futuro ?
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  35. Gran bel pezzo. Complimenti
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  36. < Previous result | Next result > Roma Numismatics Ltd > E-Sale 47 Auction date: 28 June 2018 Lot number: 817 Price realized: Unsold Lot description: Constantine I 'the Great' Æ Nummus. Lugdunum, AD 321. CONSTANTINVS AVG, helmeted and cuirassed bust right / VIRTVS EXERCIT, standard on which VOT XX, standing between two captives; A-S across fields, PLG in exergue. RIC 107. 3.03g, 19mm, 12h. Good Very Fine. Estimate: 40 GBP ILLUSTRAZIONE: COSTANTINO IN BATTAGLIA
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  37. @Martin_Zilli esatto, Ranieri 12. Vedo che vai forte anche sul rame! Io posto un soldo bucato (!) cui però sono molto affezionato per una serie di motivi: è stato il mio primo testone, è stata la mia prima sede vacante "seria" (ossia non in lire), l'ho riportata a casa dagli Stati Uniti e faceva parte di una colossale collezione di monete papali, quella del Dr. Thomas F. Fitzgerald. Testone Sede Vacante 1676.
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  38. Invece credo abbia ragione @santone. Si dovrebbe trattare, in considerazione dello stile grossolano, di un falso d'epoca (uno dei tantissimi) di una pubblica napoletana.
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  39. Ricevuta ieri come resto ad una pizza, a Foggia. 1€ San Marino 2015 Dalla foto purtroppo non si capisce ma credo fortemente sia una FdC. Ha una lucentezza e pulizia del metallo diversa da tutte le altre monete che ho mai visto.
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  40. "Qualcuno" dovrei essere io. Certo che é presente dell'ossidazione. Penso lo veda anche un cieco. Ma é superficiale e facilmente asportabile assieme allo sporco. Un po' più grave invece il mesciare concetti molto distanti tra loro come una sovrabattitura (o più volgarmente chiamata ribattitura), ed i graffi di conio che sono tutt'altro. Confondere i chiari segni segni di una sovrabattitura con i segni da circolazione su un esagono, significa semplicemente non conoscerne la storia, e forse non aver presente il nichelino di Umberto. Niente di grave, intendiamoci, ma l'approccio in questi casi dovrebbe essere quello tenuto da @Cinna74. Non tutti e non sempre hanno la pazienza mostrata da @Gallienus e @miza, ed é un peccato perchè così facendo spesso si perde l'occasione di crescere un po'.
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  41. Beh un modulo qualsiasi bisigna sempre averlo... Ripeto, io ci vado da decenni, e esibendo un modulo verde o blu, che tra l'altro non hanno mai controllato se corrispondesse al mio nominativo..., sono sempre entrato senza ostacoli. Tuttavia bisognerebbe evitare il mercoledì, giorno in cui il papa si reca in udienza... Ci sono scasualmente capitato alcune volte e ho sempre avuto problemi...
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  42. Un popolo incredibile, mi rammarica vedere quello che sono oggi. Andiamo Federico..
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  43. Ciao, Ci sono almeno 3 aste di Ciani/Florange del 1925. Potresti specificare la data per intero oppure il nome della collezione? Comunque il difficile non è trovare il catalogo ma avere un lotto tra quelli fotografati ;). Io ho il caatlogo Allote de Fuye parte romana, un mio amico la greca….. Ciao
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  44. Io direi che c'è innanzitutto una cosa da specificare e cioè che quelli indicati nei cataloghi sono i prezzi di acquisto di una moneta, se invece la si deve vendere si può realizzare circa il 30-40 % di tale prezzo. Teniamo anche presente che oggi siamo abituati a vedere su internet monete in BB fatte passare per SPL, ma con prezzi più bassi, mentre nel catalogo è indicato il prezzo di un vero SPL.
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  45. @Rex Neap.....@borbonik ......pronto per essere ribattuto?
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  46. Gettone pubblicitario e porta fortuna. Ottone: 4,132 g,25 mm.
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  47. Credo che così...è molto tutto più chiaro:
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  48. The Staffieri Collection EGYPT, Alexandria. Domitian. AD 81-96. Æ Diobol (25mm, 10.86 g, 12h). Dated RY 10 (AD 90/91). AVT KAICAP ΔΟ ΜΙΤ CEB ΓΕΡΜ, laureate head right / Agathodaimon serpent, wearing the skhent crown, on horseback galloping left; L I (date) below. Köln –; Dattari (Savio) –; K&G 24.109; RPC II 2585; SNG Copenhagen 214; Emmett 277.10 (R5); Staffieri, Alexandria In Nummis 39 (this coin). Good VF, attractive light brown patina. Extremely rare variety. Exceptional portrait. From the Giovanni Maria Staffieri Collection. Ex West Coast/Lloyd Beauchaine Collection (Classical Numismatic Group 41, 19 March 1997), lot 1110; Classical Numismatic Review Vol. XVI, No. 1 (January 1991), lot 316; Numismatic Fine Arts Fall Mail Bid Sale (18 October 1990), lot 2365. This is a rare type in general, but with Agathodaimon riding the horse to the left, instead of the usual horse to the right, it is extremely rare. The authors of RPC cite only three specimens, all in museum collections: American Numismatic Society, Berlin, and Copenhagen. As to the meaning of the reverse type, the horse represents the changing of the seasons, whereas the serpent represents regeneration or the rebirth of the crops. All of Egyptian life was dependent on this cycle. ILLUSTRAZIONE: IL DIO DELLA FORTUNA AGATHOS Shai (Psais in greco) è una divinità egizia correlata al destino. š3y Divinità primordiale e protettore della città di Esna era la personificazione del destino. Nel tempio di Karnak Amon-Ra è detto lo shai di tutti gli dei. Come dio del fato, e quindi responsabile del destino di tutti gli uomini, Shay era presente al giudizio dell'anima dopo la morte e la discesa nella duat. In conseguenza di ciò talvolta era identificato come sposo di Meskhenet, divinità protettrice delle nascite. In epoca più tarda anche come sposo di Renenet divinità delle messi, della prosperità ma anche colei che assegna l'anima (ren) ai nascituri. Durante il periodo di Amarna Shai divenne un attributo di Aton e il suo legame con la divinità protettrice permase anche in seguito tanto che Ramses II si attribuì l'epiteto di Signore di Shai (Signore del fato). Durante il periodo tolemaico Shai, in qualità di dio del fato, fu identificato con la divinità greca Agathos, dio della fortuna. Essendo Agathodaemon rappresentato da un serpente e le lettere š3y indicano, in antico egizio, anche il maiale, nel periodo ellenistico Shai fu anche rappresentato come un serpente con la testa suina.
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  49. Che monete circolavano nel 1570 a Cipro? Dalla data di annessione del Regno da parte della Serenissima (26/02/1489), avvenuta a seguito della abdicazione della legittima Regina, Caterina Cornaro, certamente le monete di Venezia; monete che, ricordiamo, erano comunque già presenti e circolanti sull'isola, stante i grossi interessi commerciali e politici che Venezia vi esercitava e che si trasformarono in effettivo controllo alla morte del Re Giacomo II Lusignano (1473), mentre la Regina Cornaro manteneva formalmente il potere; queste ultime monete sono spesso riconoscibili dalle contromarche che le autorità del Regno di Cipro vi apponeva per certificarne il controvalore. Circolavano anche le monete spicciole denominate “Carzie”, che la zecca veneziana fece coniare per l'esclusivo uso nel nuovo possedimento; abbiamo quindi le monete in mistura da una Carzia, coniate sotto i dogati di Marcantonio Trevisan (1553-1554), Francesco Venier (1554-1556), Lorenzo Priuli (1556-1559), Gerolamo Priuli (1559-1567) e le monete in mistura da quattro Carzie e da una Carzia coniate sotto il dogato di Pietro Loredan (1567-1570). Certamente dovevano esserci ancora nominali coniati dai legittimi regnanti ed in proposito allego un link relativo all'argomento, curato dall'ottimo @roth37: http://www.roth37.it/COINS/Lusi/monetazione.html nonché varie altre valute (spesso anch'esse contromarcate) derivanti dai tanti commercianti che operavano nell'isola, quali: turchi, genovesi, francesi .... che nell'isola acquistavano soprattutto rame, zucchero, uva e vino, olive e olio. Di seguito alcune monete veneziane contromarcate: Lira Tron con contromarca attestante il valore di 20 (XX) Soldi Marcello con contromarca attestante il valore di 10 (X) Soldi Marcello con contromarca attestante il valore di 8 Soldi e 2 Denari Segue .... saluti luciano
    1 punto
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