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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/21/18 in tutte le aree

  1. Informo i frequentatori di questa sezione che ho dato le dimissioni da curatore della stessa. Mentre ringrazio i molti che mi hanno supportato, faccio presente che continuerò a seguire come utente questo bel forum
    21 punti
  2. Ciao. Il CD della N.I.A. mi ha autorizzato ad inviare la nota a Editalia e, per conoscenza, al MNR. Un Consigliere mi ha anche segnalato che dietro il collo di Antonio è presente il marchio dell'azienda (una "navicella") e la lettera "E" (iniziale di Editalia) ruotata di 90° in senso antiorario. La nota è stata trasmessa ai destinatari via pec oggi 21.6. alle ore 17.55.43 a Editalia e alle ore 17.55.51al m.n.r. Entrambe le pec risultano correttamente consegnate. Il testo della nota è riportato qui sotto: ------------------------------------------------------------- Trasmissione via pec: Spett. le EDITALIA S.p.a. pec: [email protected] Piazza della Enciclopedia Italiana, 4 00185 – R O M A e, p.c. Trasmissione via pec: Alla Direzione del Museo Nazionale Romano pec: [email protected] Via Sant'Apollinare, 8 00186 – R O M A Oggetto: riconiazione in oro del denario di Antonio e Cleopatra. Gentili Signori, Vi scrivo a nome della N.I.A. (Numismatici Italiani Associati) per richiamare la Vostra attenzione su una recente iniziativa commerciale rientrante nella proposta denominata “La Storia della moneta - Roma Antica – Antonio e Cleopatra” All'indirizzo internet: http://www.editalia.it/monete-roma-antica/?utm_source=[Storia Lira 2016] Affiliation&utm_medium=Ediscom_2018&utm_campaign=RomaAntica&sr=AFFILIATION_Ediscom_RomaAntica la società Editalia S.p.a. rende pubblica la notizia che, d'intesa con la Zecca dello Stato, promuove la vendita della riconiazione in oro, a partire da calchi diretti eseguiti sull'originale, di un'importante e rara moneta classica quel è il denario di Antonio e Cleopatra, il cui esemplare originale è custodito presso il M.N.R. di Roma, Ente che favorisce questa iniziativa mettendo a disposizione la moneta per l'esecuzione dei calchi. Di detta riconiazione, la citata pagina web di Editalia fornisce anche un'immagine del riconio in oro, sul quale non sembrano però essere stati incisi né la dicitura “copia” (o espressioni equivalenti), né il titolo dell'oro, ma soltanto il simbolo della società (una navicella) e la lettera “E”, entrambi visibili dietro il collo di Antonio. L'Associazione scrivente, raccogliendo il disagio manifestatole dai soci Collezionisti, Studiosi, Commercianti e semplici Appassionati Numismatici per questa ed altre simili iniziative, è fortemente preoccupata che la diffusione di materiali numismatici quali quelli proposti, ove non espressamente “punzonati” con le opportune indicazioni che ne consentano un'immediata individuazione - quali riconi - da parte di tutti, (indicazioni, fra l'altro, imposte espressamente dalla legge per la vendita di riconiazioni di monete in metalli preziosi) possano generare, nel migliore dei casi, confusione sulla natura delle stesse e, nel peggiore, si prestino ad essere utilizzate nel tempo (ma meglio sarebbe dire: “spacciate”) dal mercato antiquario meno avveduto, come monete originali, unicum, estreme e rarissime rarità numismatiche ecc. In tale ottica, Vi chiediamo pertanto di accertarVi che tali materiali vengano posti in vendita nel rispetto delle normative vigenti, certi che abbiate anche Voi a cuore la tutela del mercato numismatico e che siate concordi nel favorire l'immediata individuazione di quanto viene proposto al Pubblico, senza lasciare il minimo spazio ad equivoci o interpretazioni scorrette sulla natura del suddetto materiale. Certi che vorrete riservare alla presente la Vostra attenzione, porgo anche a nome della N.I.A. i miei migliori saluti. Cagliari, 21 giugno 2018. Numismatici Italiani Associati Il Presidente Michele Cappellari --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Vi terrò informati in merito ad eventuali risposte. Saluti. Michele
    4 punti
  3. @Tary : innanzitutto benvenuta. Leggendo i tuoi messaggi colgo un velato interesse a raccogliere, o collezionare (spesso sinonimi ma non proprio la stessa cosa, secondo me) pezzi interessanti nella speranza di una possibile rivalutazione futura. Questo discorso è stato affrontato molte volte, e ti garantisco che, a parte alcune eccezioni che escludono la pressoché totalità del circolato, non c'è speranza di affrontare la collezione di monete in Euro con lo scopo di vedere crescere il "gruzzolo investito". Discorso un pochino diverso per le serie di zecca e alcune monete FDC, ma limitatamente a certe tipologie e certe nazioni. Ma anche in quel caso non è lecito pensare di arricchirsi... La collezione in Euro, essendo moneta giovane e spesso esageratamente speculata, non è fatta per sperare di vedere rivalutazioni di rilievo. Il discorso di fondo comunque è ben diverso. Colgo nelle tue parole anche interesse e attrazione verso questa moneta, che soprattutto per i neofiti può dare belle soddisfazioni. Ma a livello di passione, non di portafoglio... Pertanto ti invito a coltivare questa tua propensione ad interessarti non solo alla varietà delle monete ma anche a ciò che coinvolgono nella loro complessità, a partire dal lato artistico, storico e culturale, per fare crescere ciò che dovrebbe essere SEMPRE il motore di un vero collezionista, ossia il piacere di collezionare fine a se stesso, orientato allo studio di ciò che c'è dietro a quello che sembra un semplice pezzo di metallo ma che invece racchiude un Mondo e ci permette spesso di crescere anche come persone nella loro intelligenza e cultura, alla scoperta di ciò che ogni singolo pezzo rappresenta, soprattutto per quanto riguarda le commemorative. Se poi deciderai di passare dal circolato (che può comunque essere una bella collezione) al FDC o al Proof, e le disponibilità economiche non ti permetteranno di spendere più di tanto, potrai sempre specializzare la tua collezione optando per una specifica tipologia di monete, o ad esempio solamente ad alcune nazioni in modo di concentrare gli sforzi ed avere sempre una collezione completa e soddisfacente nella sua specificità. Per tutto il resto segui il forum, leggi, cerca le vecchie discussioni riguardanti argomenti o tipologie che possano interessarti e vedrai che questo ti aiuterà a far crescere quella passione indispensabile per un vero collezionista. Il forum è una fonte preziosa di informazioni, dati, curiosità, e non potrà che farti venire l'acquolina in bocca per migliorare conoscenze e collezione stessa.
    4 punti
  4. buon giorno ci ripensi il forum senza di lei perde moltissimo.
    4 punti
  5. @Malikalkamil Felice che l'articolo sia stato utile. Fra i denari emessi da Tebaldo ed Enrico vi dovrebbe essere una sostanziale equivalenza di intrinseco (Dumas, Barrandon pp. 58,65 e79). Tuttavia alcuni documenti contabili già nel 1161 riferiscono di un denaro di Provins "forte" e quindi sono ipotizzabili cambiamenti di contenuto anche se lievi in alcune fasi. Ma qui andiamo oltre quelle che sono le mie competenze. Hai letto Finetti ne "Il ripostiglio di Amatrice"? Dovrebbe essere online. Saluti a tutti
    4 punti
  6. recente acquisto: Luigi XII (1499 -1507 ) Genova Testone o Lira I tipo Sigla di zecchiere: I C ex collezione Bernard Poindessault (1935-2014), ex Burgan Numismatique 25 / 05 / 2018 lot 34. Peso: 8.2 grammi Purtroppo, come si vede dal peso, è stato un po' tosato. Presenta,tuttavia, una bella patina scura da antica collezione e per il prezzo pagato mi ritengo più che soddisfatto.
    3 punti
  7. Buona giornata Carissimo Sergio, se da una parte mi dispiace moltissimo, dall'altra il fatto che tu resti come utente, mi rincuora e sono certo che continuerai a dispensare il tuo grande sapere nel forum ... non vorrai mica tenertelo tutto per te! Grazie per tutto quanto hai saputo fare in questi anni; sei stato una colonna essenziale del forum, in una sezione affatto facile da gestire; però l'hai fatto "alla grande", con competenza e professionalità e te ne va reso merito. Avremo modo quindi di frequentarci ancora e scambiarci pareri come fatto fino ad oggi. Carissimi saluti, a presto. Luciano
    3 punti
  8. Una mia amica, Romana di origine, è solita girare con un pendente, tipo quello della foto sopra, con al centro un denario Repubblicano con una quadriga al galoppo. Gliel'hanno regalato e ne è molto fiera. Non è un denario in alta conservazione, piuttosto un BB scarsissimo, anzi più un MB +; la lunetta (in oro) deve valere forse 10 volte di più. Ma quanta gente avrà incuriosito quel ciondolo, a quante persone avrà detto cos'è, persone che non ne avevano mai visto uno prima in tutta la vita. Quanti comuni denari così ci saranno in giro per il mondo, decine forse centinaia di migliaia, chiusi in cassetti e raccoglitori impolverati senza vedere quasi mai la luce... Quello della mia amica perlomeno gira, circola (ciò per cui era stato fatto). Vive. Il valore che esso porta con sé ora non è più l'equivalente in argento, ma un bagaglio di storia, cultura, ed emozioni e personalmente sono lieto che penda dal collo della mia amica. Anzi arrivo a dire che mi piacerebbe vedere altre persone che, non per civetteria ma per orgoglio od emozione, li indossassero.
    3 punti
  9. Le recenti esplorazioni archeologiche condotte nel territorio dell’antica Kaulonia hanno prodotto in anni recenti contributi di grande interesse, tra i quali si segnalano i tre tomi curati da M.C. Parra (Kaulonía, Caulonia, Stilida (e oltre). Contributi storici, archeologici, e topografici, I-III, Pisa 2002, 2007, 2011), gli Atti del Convegno Internazionale di Firenze (L. Lepore - P. Turi curr., Caulonia tra Crotone e Locri, Atti del Convegno Internazionale, Firenze 30 maggio-1 giugno 2007, Firenze 2010) e il Catalogo della mostra di Firenze (L. Lepore – M.R. Luberto - P. Turi curr., Kaulonia, la città dell’amazzone Clete. Gli scavi dell’Università di Firenze a Monasterace Marina, Catalogo della Mostra - Firenze, Museo Archeologico Nazionale, 13 dicembre 2013-9 marzo 2014, Roma 2013). All’interno di questo ricco dossier bibliografico costante è apparsa l’attenzione riservata al documento monetale, che per l’esiguità delle fonti storiche e la sovente lacunosità della documentazione archeologica, costituisce una chiave di lettura privilegiata sotto il profilo socio-economico e culturale nonché per il lungo arco cronologico delle emissioni, che si snodano senza soluzione di continuità dall’ultimo quarto del VI secolo a.C. alla conquista dionigiana della città (389/8 a.C.). In quest’ottica mi è parso di estremo interesse la segnalazione, ad opera di Giovanni Gorini (Tavola Rotonda, in Caulonia tra Crotone e Locri, cit. p. 483, fig. 33.2), di un divisionale d’argento inedito apparso sul mercato antiquario (Gorny & Mosch Giessener. Münzhandlung, Auk. 165, 17-18/3/2008, 1077; fig. 1). Fig. 1 D/ Cerva stante a d. Bordo lineare. R/ KAV (retr.). Bordo perlinato. Obolo AR, gr. 0.69, mm. 9 Il divisionale veniva identificato come obolo, benché il peso di tale unità risultasse alquanto elevato all'interno della scala di valori propria del sistema acheo-corinzio. Evidentemente l’incertezza nasceva proprio dall'unicità dell’esemplare e si preferì considerarlo un obolo “pesante” piuttosto che un diobolo “leggero”. In anni successivi la comparsa di nuovi esemplari con la medesima tipologia, tutti provenienti dal mercato antiquario, ha consentito di acquisire nuovi dati funzionali ad un migliore inquadramento del divisionale. Il primo di essi appare in Classical Numismatic Group, E-Auction 233, 26/5/2012, lot 96 (fig. 2). Fig. 2 D/ Cerva stante a d. su linea di base. Bordo lineare. R/ KAV (retr.). Bordo perlinato. Diobolo AR, gr. 0.88, mm. 8 Si aggiungono due esemplari simili (figg. 3-4) battuti in recenti aste (Bertolami Fine Arts, Auc. 29, 22/3/2017, lot 90: fig. 3 e Classical Numismatic Group, E-Auction 420, 9/5/2018, lot 6: fig. 4) e un pezzo della Calgary Coin and Antique (fig. 5) Fig. 3 D/ Cerva stante a d. su linea di base. Bordo perlinato. R/ KAV (retr.). Bordo perlinato. Diobolo AR, gr. 0,82, mm. 9 Fig. 4 D/ Cerva stante a d. su linea di base. Bordo lineare. R/ KAV (retr.). Bordo lineare. Diobolo AR, gr. 0.77, mm. 8.5 Fig. 5 D/ Cerva stante a d. su linea di base. Bordo lineare. R/ KAV (retr.). Bordo perlinato entro cerchio lineare.. Diobolo AR, gr. 0.86, mm. 8.2 x 9.5 Alla stessa emissione si può ascrivere anche il pezzo battuto da Classical Numismatic Group, E-Auction 286, 5/9/2012, lot 7 (ex coll. Peter Lee), che tuttavia si differenzia per la forma leggermente allungata dell’etnico al R/ nonché per la disposizione circolare delle lettere (fig. 6). Fig. 6 D/ Cerva stante a d. su linea di base. Bordo lineare. R/ KAVΛ. Bordo lineare. Diobolo AR, gr. 0.76, mm. 8 L’esatta identificazione del nominale emerge chiaramente dalla media dei pesi noti registrati che indicano un addensamento intorno a gr. 0.796 corrispondente, nel sistema acheo-corinzio, al peso del diobolo. 1) gr. 0.88 mm 8 Classical Numismatic Group, E-Auction 233, 26/5/2012, 96 2) gr. 0.86 mm. 8.2x9.5 Calgary Coin and Antique 3) gr. 0.82 mm 9 Bertolami Fine Arts, Auc. 29, 22/3/2017, 90 4) gr. 0.77 mm 8.5 Classical Numismatic Group, E-Auction 420, 9/5/2018, 6 5) gr. 0.76 mm 8 Classical Numismatic Group, E-Auction 286, 5/9/2012, 7 6) gr. 0.69 mm 8 Gorny & Mosch Giessener. Münzh., Auk. 165, 17-18/3/2008, 1077 Come osserva Gorini, i confronti più stringenti sul piano tipologico, restando in ambito magno-greco, possono ricercarsi nella emissioni di Reggio dell’età di Anaxilas (494-445/25 a.C.; fig. 7: Künker, Auc. 48, 27/2-1/3/2018, lot 14), in una rara emissione dei Serdaioi degli inizi del V secolo a.C. (fig. 8: NAC AG, Auc. 64, 17-18/5/2012, lot 652) e ancora in oboli di Poseidonia della fine del VI sec. (fig. 9: SNG ANS, 633). Fig. 7 Fig. 8 Fig. 9
    2 punti
  10. Una interessante frazione d’argento di Crotone è recentemente apparsa in Savoca Numismatik GmbH & Co. KG, Blue Auc. 7, 26/5/2018, lot 12 (Fig. 1). Fig. 1 La moneta viene descritta come segue: Bruttium. Kroton circa 390 BC. Diobol AR 10mm., 0,97g. Head of Persephone right, hair bound in ampyx and sphendone / The Herakliskos Drakonopnigon: the Infant Herakles, nude, crouching facing on rock, head left, strangling a serpent in each hand. BMC Italy -; HNItaly -; SNG ANS -. A giudizio degli editori l’esemplare non troverebbe alcun riscontro nei repertori bibliografici, in particolare nel catalogo del British Museum (BMC), nell’Historia Numorum di Rutter (HNItaly) e nelle collezioni edite dall’American Numismatic Society di New York nella collana Sylloge Nummorum Graecorum (SNG ANS). Se ne può dubitare. Un esame incrociato di dati tratti dal web e dalla documentazione bibliografica ha consentito di censire 7 esemplari del tutto analoghi a quello sopra illustrato e caratterizzati dai seguenti tipi: D/ a d. Testa femminile di profilo con capelli raccolti sulla nuca e adorna di orecchino; a s. foglia di alloro (?). R/ Herakles infante che strozza i serpenti. Di seguito fornisco un breve elenco dei pezzi raccolti ordinato secondo il criterio del décalage ponderale e accompagnato dall'identificazione dei nominali (in corsivo) proposta dai vari editori: 1) gr. 1,22 triobolo Attianese 1992, p. 154, n. 166 2) gr. 1,15 triobol Spink, NumCirc 100, Oct. 1992, 5843 3) gr. 1,14 triobol SNG Aarhus, 156 4) gr. 1,05 triobol or sixth stater SNG ANS III, 419 (Rutter, HN, 2158) 5) gr. 0,99 diobol SNG Cop., 1805 6) gr. 0,97 diobol Savoca Numismatik, Blue Auction 7, 26/5/2018, 12 7) gr. 0,92 diobol SNG Fitzw. IV, 804 Si riporta a titolo esemplificativo l’immagine dell’es. n. 4 (SNG ANS III, 419; Fig. 2) Fig. 2 Come si nota l’instabilità ponderale degli esemplari ha dato origine ad una diffusa incertezza nell'esatta codificazione del nominale. Tuttavia il peso medio calcolato sulla base delle monete note, seppur esigue e non sempre in buona conservazione, indicano un valore di gr. 1,06 circa, dato che sembrerebbe orientare verso un’identificazione dei pezzi come trioboli. Che si tratti di un unico nominale emerge inoltre dalla compattezza tipologica degli esemplari oltre che dall’ omogeneità sul piano tecnico-produttivo (tondelli di mm 11-10 circa). Per l’inquadramento cronologico, in assenza di uno studio sistematico sui coni della monetazione crotoniate, ci si dovrà basare sugli elementi noti. Rutter (HN, 2158) colloca l’emissione dei trioboli in esame in parallelo (o in immediata successione) con gli stateri del tipo Testa di Apollo/Herakles infante che strozza i serpenti (Fig. 3) - di cui ripetono il tipo del rovescio – inquadrandoli, sulla scia di Stazio (Stazio 1984, p. 391 ss.), agli inizi del IV secolo a.C., nel convulso periodo della Lega italiota e della lotta contro i Lucani e Dionigi di Siracusa, a cui si ascrivono anche gli stateri con Hera Lakinia/Herakles seduto su roccia (Fig. 4). Fig. 3 Roma Numismatics Ltd, Auction XI, 7/4/2016, lot 51 Fig. 4 Roma Numismatics Ltd, Auction XV, 5/4/2018, lot 36 Con questa datazione sembra collimare anche il dato epigrafico per la stabilizzazione delle lettere ioniche, in particolare dell’omega in luogo dell’omicron, che sembra verificarsi sulle monetazioni della Magna Grecia non prima della fine del V secolo a.C. Un’ultima considerazione riguarda il tipo della testa femminile, oggetto di svariate interpretazioni (ninfa, Demetra, ecc.). La sua presenza non trova alcun riscontro sulle emissioni in metallo prezioso del periodo, che contemplano tra le divinità solo Hera ed Apollo a cui si aggiunge l’eroe Herakles. Una testa femminile alquanto simile si riscontra invece su una serie in bronzo (Taliercio Mensitieri 1993, fase 3, gruppo XVII) che tuttavia appare di incerta cronologia e in ogni caso più tarda (metà o seconda metà del IV sec. a.C.: Taliercio Mensitieri 1993, p. 124 nota 73; prima metà del III secolo a.C.: Rutter, HN, p. 174) e sulla quale dettagli iconografici e stilistici consentono l’identificazione del tipo con Persefone (Fig. 5). Fig. 5 Savoca Numismatik GmbH & Co. KG, Blue Auction 6, 7/4/2018, lot 27 Non si può pertanto sfuggire alla tentazione di identificare il tipo del D/ proprio con la dea Hera, già associata ad Herakles in una coeva serie monetale e titolare di un culto antichissimo nella colonia achea. Riferimenti bibliografici ATTIANESE 1992 = P. ATTIANESE, Kroton. Ex Nummis Historia, Settingiano 1992 RUTTER, HN = N.K. RUTTER, Historia Numorum. Italy, London 2001. STAZIO 1984 = A. STAZIO, Problemi della monetazione di Crotone, in Crotone, Atti del XXIII Conv. di Studi sulla Magna Grecia (Taranto-Crotone 1983), Taranto 1984, pp. 369-398. STAZIO 1993 = A. STAZIO, La moneta argentea di Crotone, in A. MELE (cur.), Crotone e la sua storia tra il IV e il III secolo a.C. (Napoli 1987), Napoli 1993, pp. 103-109. TALIERCIO MENSITIERI 1993 = M. TALIERCIO MENSITIERI, Problemi della monetazione in bronzo di Crotone, ibidem, pp. 111-129.
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  11. Beh direi che l'associazione culturale "Quelli del Cordusio", sta assumendo sempre più la veste di un grande polo associativo-numismatico a livello nazionale. Complimenti
    2 punti
  12. Il discorso di cig è sacrosanto, anche se a mio avviso non ha senso collezionare solo alcuni Stati, che implica una visione parziale del contesto monetario europeo con quello che rappresenta.
    2 punti
  13. Riapro il 3D. Questa è davvero bella
    2 punti
  14. Recentemente ho acquisito questa medaglia di Edoardo Conte di Savoia. Figlio di Amedeo V, fu Conte di Savoia dal 1323 al 1329, anno della sua morte. Per la sua generosità verso i sudditi guadagnò l'appellativo di LIBERALE. Non avendo avuto figli maschi, gli succedette il fratello Aimone (detto il Pacifico). Medaglia coniata nel 1864-65 su precedente progetto del Lavy (1757-73). AG gr. 66,30 Diam. 53 mm. FdC. (U.d.S. n°37).
    2 punti
  15. Carissimo Profausto, leggo con dispiacere questa tua decisione, il tuo contributo al forum, con la tua pacatezza ed esperienza è stato a dir poco notevole, non credo che tocchi a te ringraziare noi ma, al contrario, noi a te. Molti utenti in questo forum sono dei grandi esperti di monete, alcuni solo in determinati campi altri in più di uno, i tuoi consigli hanno saputo spaziare su una vasta area della numismatica insegnando, con le informazioni che ci davi, a capire ed amare la numismatica, personalmente ti ho sempre seguito ed apprezzato cercando di imparare da te quello che potevo e credo che molti altri abbiano saputo trarre dalle tue informazioni il massimo per imparare, felice che tu non ci lasci continuerò a seguire i tuoi contributi ed apprezzare il tuo lavoro come sempre. PS di Sergio ne siamo così pochi, specie in questo forum, vedi di non fare nulla di avventato ok?
    2 punti
  16. Da sempre, la simpatia è una prerogativa di questo forum..
    2 punti
  17. Ciao Alberto. Concordo con quanto scrivi e colgo l'occasione per informare che ho predisposto, a nome della N.I.A., una lettera diretta ad Editalia S.p.a. e, per conoscenza, al MNR. La lettera è attualmente al vaglio del Consiglio Direttivo della N.I.A. che mi dovrà autorizzare all'invio. Non appena avrò ricevuto il "via libera" e dopo averla trasmessa via pec ai destinatari, la posterò anche in questa discussione, affinché tutti possano sapere cosa abbiamo scritto. Cordialmente. Michele
    2 punti
  18. Mi sembra che alcune risposte siano state un po' eccessive ... Logicamente un numismatico non rovinerebbe mai una monetea e non vorrebbe che fosse fatto. Soprattutto se antica è felice che sia sopravvissuta allo scorrere del tempo e se sua la vorrebbe conservare al meglio per le generazioni future. Ma un numismatico deve anche pensare a tutti gli usi che sono stati fatti di una moneta, e uno degli usi più frequenti, nel passato oltre che nel presente, è il suo utilizzo come ciondolo o spilla. Rimane comunque una moneta con una offesa che si aggiunge a quella del tempo. Non parliamo di moneta rarissima che sarebbe criminale danneggiare in qualsiasi modo. Parliamo di moneta comune che chiunque può reperire e avere. Parliamo inoltre di moneta che per la sua figura rappresenta un significato per chi la dona e per chi la riceve, che non avendo la particolare passione propria di un numismatico (che la vorrebbe vedere integra) la godrebbe montata in un gioiello. Quella moneta percorrerebbe semplicemente un altro passo della sua storia, e non sarebbe uno svilimento. Potrà diventare un amato oggetto del presente, un ricordo, un gioiello di famiglia. Un giorno forse qualcuno la toglierà dalla montatura e pur deprecando sui segni rimasti la vedrà sempre come moneta, con solo un po' di storia in piú di altre sue simili.
    2 punti
  19. Buongiorno a tutti, vorrei condividere con tutti voi il mio ultimo acquisto, un Giorgino di Francesco I d’Este della zecca di Modena. Non si tratta però del classico Giorgino di Francesco I, tipologia di moneta non particolarmente rara da trovare, bensì si tratta della rarissima variante con il busto del duca rivolto a sinistra. Il MIR lo indica con una rarità R4, ma non presenta una foto di tale moneta (quella presente sul catalogo è un fotomontaggio) ed anche cercando online non sono ancora riuscito a trovare tracce di altri esemplari come il mio (tranne i due presenti all’interno della collezione Reale). qualcuno ha già visto passare questo tipo di moneta in qualche asta o vendita pubblica? sono molto gradite anche eventuali foto di altri esemplari! grazie in anticipo, Francesco.
    1 punto
  20. Salve a tutti: dopo un poco di tempo nel quale non sono riuscita a connettermi molto e a partecipare alla vita del forum, eccomi di nuovo qua per segnalarvi la prossima mostra dedicata alle monete antiche della collezioni Simoneschi a Palazzo Blu, nel centro storico di Pisa. Il potere delle immagini e le immagini del potere: si rinnova la mostra temporanea nella sala del monetiere di Palazzo Blu Sabato 23 giugno, alle ore 11:00, Fiorenzo Catalli e Monica Baldassarri presenteranno al pubblico la nuova mostra temporanea delle monete Simoneschi, esposta nella sala del Monetiere di Palazzo Blu, dal titolo Il potere delle immagini / Le immagini del potere nelle monete antiche della collezione Simoneschi. L’incontro con Fiorenzo Catalli, funzionario direttore presso la Soprintendenza per molti anni, e Monica Baldassarri, curatrice della sezione di Palazzo Blu dedicata al Monetiere Simoneschi, si terrà alle ore 11:00 a Palazzo Blu e prevede una conferenza introduttiva sul tema di Fiorenzo Catalli e una visita guidata alla sala del monetiere, nell’ambito della quale saranno illustrate le nuove monete esposte in mostra. Si ricorda che la nuova mostra temporanea è comunque visitabile tutti giorni dalle ore 10:00 alle 19:00 i feriali e dalle 10:00 alle 20:00 i sabati e festivi, nell’ambito del normale percorso museale di Palazzo Blu (per informazioni su costi e orari si rimanda alla apposita sezione del sito). https://palazzoblu.it/evento/nuove-vetrine-del-monetiere-simoneschi/?event_date=2018-06-23 https://palazzoblu.it/orari-di-visita/ Sperando di poter incontrare in quell'occasione amici vecchi e nuovi, un caro saluto MB
    1 punto
  21. Ah perfetto! ? Non avevo proprio considerato l'idea che "forte" e "debole" potessero essere aggettivi riferibili allo stesso provisino con minime variazioni di fino, ma dimentico che stiamo parlando del Medioevo, un'epoca che, nonostante tutti i libri dei vari Bloch, Le Goff e compagnia bella che ho letto nella mia vita non finisce mai di stupirmi per quanto sia particolare e unica come mentalità! C'è sempre quel qualcosa che mi sfugge! ? Per il Finetti ti ringrazio per la disponibilità, domani dovrei avere un po' di tempo per cercarlo, se non dovessi riuscirci approfittarò ancora della tua pazienza! Grazie ancora e saluti
    1 punto
  22. E' intrigante il tuo ragionamento sul significato di denaro "forte" ? ma credo che in realtà l'aggettivo "forte" sia contrapposto a "debole". Quindi, due tipi di denaro anche se ripeto le mutazioni possono essere state lievi ma comunque obbligatoriamente segnalate al pubblico. Tieni presente che le analisi di D. e B. non includono i denari con Y tra stella e cerchietto a nome di Enrico. Sicuramente nel Forum sono presenti utenti esperti in questa tipologia di monete e vedrai che presto entreranno nella discussione per darti i giusti chiarimenti. Fammi sapere se rintracci l'articolo. Altrimenti mi mandi in mp la tua mail e ti spedisco le immagini. saluti
    1 punto
  23. @adolfos grazie mille per il contributo! Quindi, se ho capito bene, le eventuali oscillazioni del fino della moneta tra Tebaldo II e il suo secondo successore non dovrebbero essere così rilevanti, dal momento che l'aggettivo "forte" attestato nei documenti coevi, andrebbe comunque riferito alla situazione di generale deperimento del valore intrinseco degli altri denari, cosicché anche una moneta, poniamo, col 40% di argento fino sarebbe potuta essere, all'epoca, definita "forte". È corretto? Non ho letto "Il ripostiglio di Amatrice", se riesco a trovarlo online lo leggo volentieri!
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  24. Hai perfettamente ragione ! penso che sia proprio questo il lato affascinante della monetazione medievale italiana ed europea. Monete apparentemente tutte uguali ed anche un po' monotone si rivelavo invece essere una miniera di varianti, ed è prorpio la ricerca della variante mancante a far passar in secondo luogo la conservazione che sembra oramai ( ahimè ) essere l'unico elemento che conta per la maggior parte dei collezionisti.
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  25. Mi spezzi il cuore....cavolo...?mi ero affezionato..
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  26. Ti ringrazio personalmente e dal profondo @profausto per avermi insegnato moltissimo con la tua competenza e disponibilità. GRAZIE ?
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  27. Grazie del commento, Mario L'articolo di Cinzia Bearzot è interessante e ha il pregio di essere alla portata di tutti, pur mantenendo un approccio scientifico alla materia. Ne ho parlato, in relazione ad altri aspetti, anche nell'ultimo post di questa discussione: ps: devo ammettere che si tratta di una discussione un po' poco "digeribile", portata avanti stoicamente da pochi intimi. Ma in un forum di monete qualcuno dovrà pur parlarne!
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  28. probabilmente fu un "amo" gettato per ingraziarsi il senato, mentre tutto ormai ruotava intorno a Ravenna, la forma veniva in qualche modo salvaguardata più tardi vedo se Metlich dice qualcosa…. ma penso che a questo punto fosse un disegno "manierato" ormai svuotato di significato
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  29. THRACE Bizya Assarion bronzo. Periodo di Adriano, 117- 138 Dioniso seduto a destra, con grappolo d'uva nella mano destra e uva Nella sinistra; dietro di lui, vite. ΒΙΖΥΗΝΩΝ Dea della città in piedi rivolta a sinistra, con oggetto incerto nella mano destra Ho vinto qualche cosa...
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  30. Già letta (anzi, divorata ?)! È proprio lì che ho trovato il riferimento allo studio sul fino del denaro di Henri II (Dumas, nota 28) di cui parlavo nel mio post! Non sapevo che l'autore frequentasse il forum, spero possa soddisfare la mia insana curiosità! Comunque, anche se lo ripeto in ogni mio post e ad ogni richiesta che faccio, non posso che trovarmi d'accordo sul fatto che questo forum è una risorsa straordinaria che non ha data di scadenza! ?
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  31. Fiabe a fumetti per i non più bambini propedeutici alla crescita..... come puoi notare sopra c'e' Biancaneve, Cappuccetto rosso, Cenerentola, che ho dimenticato ad inserire > nonché il tuo Pinocchio! _____
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  32. Roman Provincial LYDIA. Sardis. Antinoüs, died 130. Medallion (Bronze, 34 mm, 21.10 g, 6 h), P. Cornelius Cornutus, strategos, 131. ANTINOOC HPΩC - ЄΠIΦANHC Bare-headed, heroic nude three-quarter bust of Antinoüs to right. Rev. CTP Π KOPNH KOPN-O[T]OY CAPΔIANΩN Dionysos, nude but for chlamys draped over his right shoulder, standing front, head to left, holding kantharos in his right hand and filleted thyrsos with his left; at feet to left, forepart of panther left, raising right forepaw and looking back. Unpublished and unique, an issue of tremendous historical importance and of exceptional beauty. Attractive natural olive-green patina and with an enchanting portrait of magnificent style. An extraordinary piece, undoubtedly among the finest and most interesting medallions of Antinoos known. The reverse struck very slightly off center and with some flatness near the edge, otherwise, good very fine. The emergence of a new medallion of Antinoüs is, to say the least, very exciting. Hadrian's favorite, a juvenile born in 110-112 near the city of Bithynion-Klaudiopolis, met the emperor in the early 120s and accompanied him on his journey through Greece, Asia and Egypt in 128-130. His early death in the Nile in October 130 is surrounded by legends: although possibly an accident, rumours have it that Antinoüs committed sacrificial suicide, believing that this may help prolonging the life of his patron, or that he was assassinated by Hadrian's jealous wife Sabina. The emperor, grieving over the loss of his beloved companion, ordered the founding of the eponymous city Antinoopolis at the site of his death and had him deified, becoming a hero with his own priesthood. The popularity of this cult, which spread quickly through the Greek East, is attested not only by many statues - more than a hundred have survived - and honorary games, but also by a substantial number of Poleis striking coins in Antinoüs' name. This coinage is of great interest, as it offers evidence of local forms of worship of the new hero. In Kios, Antinoüs' was equated with Pan (ΠANI ANTINOΩ), in Corinth with Hermes and Bellerophon, Ankyra and Nikopolis praise him as the deified Antinoüs (ANTINOOΣ ΘΕΩΣ or ANTINOON ΘΕΩN) while medallions from Bithynion-Klaudiopolis bear the legend ANTINOON ΘΕΩN H ΠATPIC ('the native town honors the deified Antinoüs'), showing the hero as Hermes Nomios, the Hermes of the herdsman. Perhaps most prominent is the association of Antinoüs with Dionysos, attested in many literary sources, inscriptions and coins (for an excellent article on Antinoüs' and Dionysos, see R. Pudill: Antinoos als Dionysos und Neos Iakchos, in: GN 244 (July 2009), p. 205-215. We would also like to thank Dr. H.-C. von Mosch for his valuable contribution in correspondence with this cataloguer). The emergence of this new medallion with Dionysos on the reverse therefore aligns well with what we know of the early worship of the hero. The importance of this piece - other than it being an unpublished large issue of Sardis for Antinoüs' - lies in the remarkable obverse legend of ANTINOOC HPOC ЄΠIΦANHC: this is a new and hitherto unattested epithet, which translates as 'the manifested hero Antinoüs' and is deeply connected to both Hadrian and the worship of Antinoüs and Dionysos. Not only was Dionysos known as a god of epiphany, an 'arriving' foreigner who manifests himself to his worshippers, we also know from two inscriptions that Hadrian himself was called the 'new Dionysos' in Sardis (IsardBR13, 14). The emperor and Antinoüs had visited the city on their way east in 128, and the young Greek therefore literally was a divine hero who had arrived and manifested himself. The exceptional artistic beauty of this medallion shows that the dies were, perhaps not surprisingly for such an important issue, cut by a master engraver. This was undoubtedly the same artist who also proved responsible for a series of other Antinoüs medallions, and whose journey through the East in the entourage of Hadrian in 131-132 H.-C. von Mosch and L.-A. Klostermeyer have recently reconstructed (H.-C. von Mosch and L.-A. Klostermeyer: Ein Stempelschneider auf Reisen, in: KAIPOΣ, p. 285-325. The bust of Antinoüs on the medallion from Hadrianoutherai, Abb. 12, is virtually identical). The itinerary of the emperor thus, through our medallion, has to be expanded to include the city of Sardis. It is likely that the local strategos Publius Cornelius Cornutus, otherwise only attested on a recently published coin of Hadrian (RPC III online 2402A, as 'Cornutus' only), served as a local benefactor (euergetos) of his polis and bore the considerable costs of issuing a medallion struck from dies crafted by an imperial artist - a form of euergetism that is also attested from other Antinoüs-medallions. ILLUSTRAZIONE: ADRIANO E ANTINOO
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  33. In queste condizioni non la vuole proprio nessuno, regalala ai bimbi per far nascere in loro la passione numismatica.
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  34. La foto è talmente sfocata che potrebbe essere anche di cioccolato per quello che vedo io...
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  35. A me sembra un fatto grave e lesivo per l'intera numismatica, poi che l'iniziativa parta da certi attori col nome Stato peggiora il tutto ....
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  36. Sempre interessante questa ricerca di queste varianti che dimostrano quanto il medievale sia diverso dalle monetazioni da conservazioni, qui contano spesso i segni e certamente anche il colpo d'occhio, questo e' un pezzo indubbiamente da studio....quindi complimenti ancora !
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  37. Penso non sia stato volutamente specificato, bisogna "chiedere informazioni". Solitamente io traduco queste modalità col più prosaico "È così follemente caro che se te lo dicessimo ci sputeresti in faccia, quindi preferiamo accalappiarti prima"
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  38. Ritengo che sia l'ennesima dimostrazione, se mai ce ne fosse stato bisogno, che anche gli Slab non sono infallibili. La differenza è che se questa moneta fosse stata chiusa FDC da un perito italiano sarebbe stato oggetto di critiche feroci, in questo caso essendo un ente terzo (...............) non si sa bene con chi prendersela.
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  39. L'importante che qualcuno lo continui a fare, noi del Cordusio in quest'ultimo decennio siamo stati un esempio per tutti.. Siamo ancora qui a divulgare a coinvolgere, a proporre, e ad affascinare.. Se penso ai bambini che mi osservano incantati quando racconto la vita numismatica la Domenica al Cordusio..., mi riempie di enorme soddisfazione, il dono la cosa più bella che l'uomo possa avere come peculiarità.. Eros
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  40. Ecco chi era il nostro avversario, contendente, nemico di asta. Eravamo in tre, attenti e motivati e, parafrasando la frase presente sul monumento a El_Alamein, a due "mancò il denaro, non il valore". Perdona il prologo scherzoso... ma è stata un'OCCASIONE persa. Scrivo dal cellulare e chiedo scusa per eventuali errori di battitura e/o per concetti espressi brevemente... Venendo al giorgino: si tratta di una tipologia rara... rarissima. I due esemplari descritti ai n'382 e 383 del CNI fanno riferimento alle descrizioni date date da Promis (1872) e da A. Ceespellani (variante 14, p.113). Nella collezione reale questo giorgino non era quindi presente, almeno fino al momento della pubblicazione del vol.IX del CNI. Non sono da escludere acquisti successivi. Penso e spero che tu abbia scaricato e letto il mio lavoro sulla monetazione bassa di Francesco I. Se vai al pdf nominato "seconda parte"; da pag. 27, al capitolo "Monete anonime attribuibili a Gian Francesco Manfredi" potrai confrontare il ritratto del tuo giorgino con i ritratti analizzati in quel capitolo e penso tutto ti sarà chiaro. Il ritratto in questione è perfettamente paragonabile per motivi e stile (drappeggio del mantello, riccioli della parrucca, stile del ritratto) ai ritratti presenti in questa serie e penso si possa azzardare che quello del giorgini derivi dallo stesso punzone utilizzato per la doppia e per il quarto di ducatone (ma andrebbe analizzato più accuratamente). Per concludere, penso che il tuo giorgino sia uno degli anelli mancanti alla serie collocabile nel 1650 (in virtù della muraiola datata) e ultima emissione curata da Gian Francesco Manfredi prima di essere chiamato a pagare con la vita per le sue malefatte monetarie. Spero vorrai concedermi l'uso delle immagini per una eventuale pubblicazione ad integrazione del mio lavoro in cui, non disponendo di immagini, lo avevo inserito fra le anonime non collocabili...ma non poteva saltar fuori dieci mesi fa?... Un caro saluto Mario
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  41. Per me la collezione dei 2 € commemorativi circolati va oltre il collezionismo nel senso classico del termine: essendo in normale circolazione diventa un "gioco" a cercare quelli che ti mancano, a coinvolgere parenti, amici, colleghi che possono aiutarti, eventualmente a scambiarli con altri collezionisti. Parallelamente porto avanti, quando possibile, i fdc, che hanno e danno un altro senso ad una collezione numismatica che mette avanti la qualità rispetto alla quantità. Qui diciamo che è "sufficiente" acquistarle e metterle nell'album, dà un altro tipo di soddisfazione personale.
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  42. ___________________________ MILLIONS FOR DEFENCE NOT ONE CENT FOR TRIBUTE Un bel modo di insegnare a scuola ai ragazzini i fatti che diedero vita a quel famoso detto, con un fumetto Volendo approfondire l'argomento l'ho trovato in rete. Si nota il Presidente degli Stati Uniti John Adams che da il mandato ai tre diplomatici, e la risposta finale di uno dei tre rivolta ai francesi.
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  43. Concordo BB e qualche colpetto, rimane comunque l'iconografia di un periodo magico, e forse la più affascinate della monetazione del Re Numismatico..
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  44. Beh certi tondelli, con certi cartellini...
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  45. Taglio: 2€ Nazione: San Marino Anno: 2017 Tiratura: 600.000 Condizioni: Spl Città: Bassano del Grappa (VI)
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  46. Inserisco questo grosso da un soldo che non sono sicuro di aver ben catalogato. Grosso da un soldo con la Vergine e il Bambino in trono, aquila senza corona su capitello. Post 1270. Peso 1.85gr. Molto probabilmente è Bald A. III.1a.
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  47. Sono di Napoli, ma delle monete napoletane si è già parlato e anche bene...e ne sono anch'io un estimatore, ma la zecca di Milano del sette e ottocento pure dona cospicue soddisfazioni, trattasi di monete connesse con realtà statuali e imperiali di alto respiro, la monetazione di epoca Napoleonica ad esempio, ma anche gli esemplari della dominazione austriaca che aprono a una realtà storica ampia e affascinante come la monetazione imperiale dell'Austria Asburgica: talleri, fiorini e ducati che circolavano in tutta l'Europa centro orientale...è una monetazione che va accompagnata a libri preziosi come quelli del Crippa e gustata immaginandosi in viaggio da Milano a Trieste e Lubiana per poi salire a Vienna e proseguire per Praga e Budapest....
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  48. Ducato di Modena e Reggio, patria del grande Gasparo Scaruffi.
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  49. I cartellini di BiondoFlavio ... "impressive" !! Io mi ostino a farli a mano, ho fatto stampare il cartoncino in tipografia, smussare gli angoli, color panna. La carta è tirata a lucido in modo che non sia assolutamente abrasiva se a contatto con la moneta. Li compilo da entrambe le parti: Riferimento collezione Stato Sovrano Regnante periodo di regno valore e zecca Bordo e note Rarità e Conservazione -------------------------------- Legenda al dritto Legenda al rovescio peso, diametro e se prova spessore, verso degli assi , della legenda sul taglio, metallo Bibliografia Provenienza, data, importo pagato (sempre con i diritti e costi aggiuntivi e con conversione in € a 1926,37 per £.) e mia stima con anno in cui l'ho fatta. Tutto in inchiostro di china tranne il riferimento mio, può cambiare e non devo rifare il cartellino e la mia stima. Che rifaccio circa ogni 5 anni. Molte volte aggiungo un secodo cartellino, fatto di carta panna ma grammatura 90 con le note aggiuntive mie a seconda di dove vado a trovare notizie o impressioni sulla moneta, passaggi in asta significativi etc. etc. Se presente il cartellino della precedente collezione, oppure del commerciante lo allego. I cartellini sono imbustati con le monete e non sono a contatto con le medesime. Quindi è immediato il riconoscimento della moneta, e se mi cadesse una tegola in testa, mia moglie sa di cosa si tratta, e non me le danno via per quattro soldi !!
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