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  1. eracle62

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/20/18 in tutte le aree

  1. Una interessante frazione d’argento di Crotone è recentemente apparsa in Savoca Numismatik GmbH & Co. KG, Blue Auc. 7, 26/5/2018, lot 12 (Fig. 1). Fig. 1 La moneta viene descritta come segue: Bruttium. Kroton circa 390 BC. Diobol AR 10mm., 0,97g. Head of Persephone right, hair bound in ampyx and sphendone / The Herakliskos Drakonopnigon: the Infant Herakles, nude, crouching facing on rock, head left, strangling a serpent in each hand. BMC Italy -; HNItaly -; SNG ANS -. A giudizio degli editori l’esemplare non troverebbe alcun riscontro nei repertori bibliografici, in particolare nel catalogo del British Museum (BMC), nell’Historia Numorum di Rutter (HNItaly) e nelle collezioni edite dall’American Numismatic Society di New York nella collana Sylloge Nummorum Graecorum (SNG ANS). Se ne può dubitare. Un esame incrociato di dati tratti dal web e dalla documentazione bibliografica ha consentito di censire 7 esemplari del tutto analoghi a quello sopra illustrato e caratterizzati dai seguenti tipi: D/ a d. Testa femminile di profilo con capelli raccolti sulla nuca e adorna di orecchino; a s. foglia di alloro (?). R/ Herakles infante che strozza i serpenti. Di seguito fornisco un breve elenco dei pezzi raccolti ordinato secondo il criterio del décalage ponderale e accompagnato dall'identificazione dei nominali (in corsivo) proposta dai vari editori: 1) gr. 1,22 triobolo Attianese 1992, p. 154, n. 166 2) gr. 1,15 triobol Spink, NumCirc 100, Oct. 1992, 5843 3) gr. 1,14 triobol SNG Aarhus, 156 4) gr. 1,05 triobol or sixth stater SNG ANS III, 419 (Rutter, HN, 2158) 5) gr. 0,99 diobol SNG Cop., 1805 6) gr. 0,97 diobol Savoca Numismatik, Blue Auction 7, 26/5/2018, 12 7) gr. 0,92 diobol SNG Fitzw. IV, 804 Si riporta a titolo esemplificativo l’immagine dell’es. n. 4 (SNG ANS III, 419; Fig. 2) Fig. 2 Come si nota l’instabilità ponderale degli esemplari ha dato origine ad una diffusa incertezza nell'esatta codificazione del nominale. Tuttavia il peso medio calcolato sulla base delle monete note, seppur esigue e non sempre in buona conservazione, indicano un valore di gr. 1,06 circa, dato che sembrerebbe orientare verso un’identificazione dei pezzi come trioboli. Che si tratti di un unico nominale emerge inoltre dalla compattezza tipologica degli esemplari oltre che dall’ omogeneità sul piano tecnico-produttivo (tondelli di mm 11-10 circa). Per l’inquadramento cronologico, in assenza di uno studio sistematico sui coni della monetazione crotoniate, ci si dovrà basare sugli elementi noti. Rutter (HN, 2158) colloca l’emissione dei trioboli in esame in parallelo (o in immediata successione) con gli stateri del tipo Testa di Apollo/Herakles infante che strozza i serpenti (Fig. 3) - di cui ripetono il tipo del rovescio – inquadrandoli, sulla scia di Stazio (Stazio 1984, p. 391 ss.), agli inizi del IV secolo a.C., nel convulso periodo della Lega italiota e della lotta contro i Lucani e Dionigi di Siracusa, a cui si ascrivono anche gli stateri con Hera Lakinia/Herakles seduto su roccia (Fig. 4). Fig. 3 Roma Numismatics Ltd, Auction XI, 7/4/2016, lot 51 Fig. 4 Roma Numismatics Ltd, Auction XV, 5/4/2018, lot 36 Con questa datazione sembra collimare anche il dato epigrafico per la stabilizzazione delle lettere ioniche, in particolare dell’omega in luogo dell’omicron, che sembra verificarsi sulle monetazioni della Magna Grecia non prima della fine del V secolo a.C. Un’ultima considerazione riguarda il tipo della testa femminile, oggetto di svariate interpretazioni (ninfa, Demetra, ecc.). La sua presenza non trova alcun riscontro sulle emissioni in metallo prezioso del periodo, che contemplano tra le divinità solo Hera ed Apollo a cui si aggiunge l’eroe Herakles. Una testa femminile alquanto simile si riscontra invece su una serie in bronzo (Taliercio Mensitieri 1993, fase 3, gruppo XVII) che tuttavia appare di incerta cronologia e in ogni caso più tarda (metà o seconda metà del IV sec. a.C.: Taliercio Mensitieri 1993, p. 124 nota 73; prima metà del III secolo a.C.: Rutter, HN, p. 174) e sulla quale dettagli iconografici e stilistici consentono l’identificazione del tipo con Persefone (Fig. 5). Fig. 5 Savoca Numismatik GmbH & Co. KG, Blue Auction 6, 7/4/2018, lot 27 Non si può pertanto sfuggire alla tentazione di identificare il tipo del D/ proprio con la dea Hera, già associata ad Herakles in una coeva serie monetale e titolare di un culto antichissimo nella colonia achea. Riferimenti bibliografici ATTIANESE 1992 = P. ATTIANESE, Kroton. Ex Nummis Historia, Settingiano 1992 RUTTER, HN = N.K. RUTTER, Historia Numorum. Italy, London 2001. STAZIO 1984 = A. STAZIO, Problemi della monetazione di Crotone, in Crotone, Atti del XXIII Conv. di Studi sulla Magna Grecia (Taranto-Crotone 1983), Taranto 1984, pp. 369-398. STAZIO 1993 = A. STAZIO, La moneta argentea di Crotone, in A. MELE (cur.), Crotone e la sua storia tra il IV e il III secolo a.C. (Napoli 1987), Napoli 1993, pp. 103-109. TALIERCIO MENSITIERI 1993 = M. TALIERCIO MENSITIERI, Problemi della monetazione in bronzo di Crotone, ibidem, pp. 111-129.
    4 punti
  2. Salve a tutti: dopo un poco di tempo nel quale non sono riuscita a connettermi molto e a partecipare alla vita del forum, eccomi di nuovo qua per segnalarvi la prossima mostra dedicata alle monete antiche della collezioni Simoneschi a Palazzo Blu, nel centro storico di Pisa. Il potere delle immagini e le immagini del potere: si rinnova la mostra temporanea nella sala del monetiere di Palazzo Blu Sabato 23 giugno, alle ore 11:00, Fiorenzo Catalli e Monica Baldassarri presenteranno al pubblico la nuova mostra temporanea delle monete Simoneschi, esposta nella sala del Monetiere di Palazzo Blu, dal titolo Il potere delle immagini / Le immagini del potere nelle monete antiche della collezione Simoneschi. L’incontro con Fiorenzo Catalli, funzionario direttore presso la Soprintendenza per molti anni, e Monica Baldassarri, curatrice della sezione di Palazzo Blu dedicata al Monetiere Simoneschi, si terrà alle ore 11:00 a Palazzo Blu e prevede una conferenza introduttiva sul tema di Fiorenzo Catalli e una visita guidata alla sala del monetiere, nell’ambito della quale saranno illustrate le nuove monete esposte in mostra. Si ricorda che la nuova mostra temporanea è comunque visitabile tutti giorni dalle ore 10:00 alle 19:00 i feriali e dalle 10:00 alle 20:00 i sabati e festivi, nell’ambito del normale percorso museale di Palazzo Blu (per informazioni su costi e orari si rimanda alla apposita sezione del sito). https://palazzoblu.it/evento/nuove-vetrine-del-monetiere-simoneschi/?event_date=2018-06-23 https://palazzoblu.it/orari-di-visita/ Sperando di poter incontrare in quell'occasione amici vecchi e nuovi, un caro saluto MB
    2 punti
  3. Ce ne sono tanti altri tipi che sicuramente ho omesso... la mia preferita era Vartan Comunque, finalmente potete dirlo! dove li nascondevate?
    2 punti
  4. Buongiorno, ho appena realizzato, rileggendo l'interessantissimo articolo, una cosa che forse non era stata notata e che mi ha stupito da morire: a p.15 si dice testualmente "Sappiamo che addirittura a Capodistria, in alto Adriatico, ad oltre duemila miglia di mare da Cipro, si rinvenne un bisante ossidionale negli anni ‘30-’40 del Novecento" bisante che, grazie alla bibliografia (http://www.roth37.it/COINS/Famagosta/index.html) scopriamo essere il seguente Dopo qualche ora a rimuginare "ma dove cavolo l'ho già sentito un collegamento tra Capodistria e Famagosta?" realizzo che tra i superstiti a Famagosta (prigionieri con Angelo Gatto a Bisanzio) sono ben DUE a venire da quella località! (riga 17 pagina 199 r°, riga 12 pagina 200 v°) e (soldato semplice) Mi affascina pensare (a questo punto non inverosimilmente) che almeno uno dei due sia rientrato a casa vivo negli anni successivi, riportandosi come ricordo proprio QUEL bisante! Che sia vero o no... è questo quello che più di tutto mi affascina della numismatica: l'avere per le mani una macchina del tempo che, qualche volta, ti permette di viaggiare con la fantasia su chi possa averla avuta per le mani in passato, qualche altra, invece, ti riporta di prepotenza nel suo mondo, come in questo caso.
    2 punti
  5. Mi inserisco anche io in questa discussione, poiche' il Tallero di Maria Teresa e' una moneta che mi appassiona. E condivido con voi il mio ultimo acquisto. Tallero MT coniato a Venezia 1817-33. In base alle indicazioni che sono riuscito a trovare sul sito Theresia.com, dovrebbe trattarsi di un Hafner 37, ma correggetemi se sbaglio. L'unica cosa che ho capito bene di questa tipologia e' che il bottone e' tondo (e non ovoidale). Se siete d'accordo metto la foto senza il grading, cosi che lo possiate ipotizzare (c'e' una particolarita' da considerare). Ora sono alla ricerca del gemello coniato a Milano (il tallero coniato a Roma, cosi come riconi piu' recenti di Vienna li ho gia' in collezione). Un cordiale saluto a tutti.
    2 punti
  6. Ciao @Giov60, potrebbero essere anche in rilievo quelle righe al dritto... Anche se di solito, ed ovviamente ne convengo, le spazzolature di conio sono presenti perlopiù nelle legende di questi esemplari. Al rovescio sono invece chiaramente minimi segnetti. Tranne quelli sotto, presso la data, dove sono quasi certamente spazzolature di conio. Di più da 2 foto io non mi spingo, soprattutto quando c'é dietro il lavoro di professionisti.
    2 punti
  7. Sei riuscito a farmi venire la pelle d'oca...troppi ricordi.. Eccomi con quello che avevo promesso un pezzo indescrivibile...pura adrenalina..lui grandissimo, come la storia vera ritratta nel brano.. Sicuramente fra le mie Top Ten!
    2 punti
  8. Per chi non lo conosce, un'interessante video pieno di sorprese e monito ecologico finale.
    2 punti
  9. LA SETTIMANA INCOM / 00382 La fabbrica del denaro: svelati i misteri della "zecca". data: 28/12/1949 Processo di produzione di una moneta da 10 lire "Pegaso" L'EUROPEO CIAC / E1010 Italia: La Zecca vara le nuove monete da 20, 50 e 100 lire data: 21/06/1956 https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000090922/2/italia-zecca-vara-nuove-monete-20-50-e-100-lire.html?startPage=40 MONDO LIBERO / M331 La nuova moneta da 500 lire. data: 13/12/1957 https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000046269/2/la-nuova-moneta-500-lire.html?startPage=40 L'EUROPEO CIAC / E1108 Roma: Vengono coniate le nuove monete da 500 lire data: 10/05/1958 https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000090987/2/roma-vengono-coniate-nuove-monete-500-lire.html?startPage=40 RADAR / R0049 "Dove sono finite le monete da 500 lire" data: 14/06/1966 https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000025623/2/dove-sono-finite-monete-500-lire.html?startPage=80
    1 punto
  10. Buonasera, Ecco 20 nummi di Teodorico il grande re degli Ostrogoti in Italia all'inizio del VI secolo..con la Roma invicta al dritto cosa si voleva "propagandare" alla fine dell'impero romano d'occidente?...le stelle sopra la lupa rappresentano sempre Roma e Costantinopoli? E Ravvena come si inserisce? Intanto ci penso su...periodo storico interessante con il principio del medioevo e moneta dal fascino decadente...cosa ne pensate? Antonio
    1 punto
  11. Un saluto a tutti Ho notato nella prossima asta di Leu Numismatik una moneta arcaica di Emporion. E' la prima volta che ne trovo una in asta. A very rare trihemiobol from Emporion SPAIN. Emporion. Circa 450-425 BC. Trihemiobol (Silver, 10 mm, 1.09 g). Forepart of a man-headed bull to left. Rev. Rough incuse. Campo pl. XVI, 3. CNG -. SNG BM Spain -. Very rare and in exceptional condition for the issue. Beautifully toned and very well struck. Extremely fine. Ex Hess-Divo 309, 28 April 2008, 1. La didascalia cita "Hess-Divo 309, 28 April 2008, 1" come provenienza, ma mi pare di aver trovato su acsearch anche un passaggio in asta alla CNG Mail bid sale 73, lotto 7, del 13.9.2006: https://www.acsearch.info/search.html?id=317686 Trovo sia una moneta interessante, che non si vede spesso. Matteo.
    1 punto
  12. Ho appreso stasera che è venuto a mancare il grande ed apprezzato collezionista Valentino Bogliano. Non ho ancora precise informazioni in merito, ma sono tremendamente affranto dalla notizia. Una vera pietra miliare del collezionismo sabaudo e piemontese nonché uno dei miei "maestri" e socio storico del Circolo Numismatico delle Valli di Lanzo. Valentino, mi mancherai molto...
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  13. Moneta buona anche per me, ma mi domando una cosa..è proprio impossibile fare foto a fuoco? Non è una critica solo a fronesis...pare che tutti ma proprio tutti non riescano a fare foto a fuoco...non me lo spiego.
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  14. Posto la fotografia della cartolina postale, della serie L'ANGELO E IL SOLDATO Nello specifico il titolo di questa che vedete è: "La difesa del mare”. "Contro il nemico che nel mar ti sfida l'angiolo, la tua rotta anima e guida" Hanno una tonalità leggermente camoscio e una dimensioni: 150 x 115 mm Sul retro è riportato ORFANI DI GUERRA - Opera Nazionale. Mezzogiorno d'Italia. P. Semeria e P. Minozzi - Milano - via Meravigli 7 Ne ho una decina. Sapete quante cartoline componevano l'intera serie? In che anno/i sono state realizzate? E il nome dell'illustratore?. Mio padre, inizialmente le aveva messe in vendita. Poi ha bloccato tutto. È dell'opinione che siano interessanti alla condizione di conoscere tutti i dati. Grazie. PizzaMargherita.
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  15. Intanto ti proporrei questa lettura molto importante tra l’altro anche dell’autore citato sopra http://numismatica-italiana.lamoneta.it/docs/201305/Provisini-romani.pdf
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  16. Pronta, basta chiedere Venti cent spagnoli, dei quali non sono ancora riuscito a trovare la tiratura.
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  17. Buonasera a tutti, nell' asta di oggi della Numismatica Picena e' stata esitata al lotto nr. 292 la moneta all'oggetto di cui allego immagine L'esemplare in questione, classificato molto raro nella descrizione del catalogo online, e' a mio avviso piu' che rarissimo e vi spiego il perche'.... nelle mie ricerche dedicate alle monete dei Camerlenghi, ho sempre tenuto in considerazione le innumerevoli varianti citate dal CNI, anche se tutti sappiamo che spesso sono state "sviste" dei compilatori ( fantasie ? ), a volte descrizioni riportate da qualcun altro, sicuramente autorevole nel campo......oppure semplicemente delle ribattute di conio ( mi viene in mente una moneta con 3 V di VACANTE....). Detto questo, nel caso specifico di questo Giulio, sono censiti 3 differenti coni che sostanzialmente si differenziano nel rovescio per il numero e la distribuzione delle fiammelle, in sintesi vengono distinti il Giulio con 12 fiammelle su due semicerchi (questo), con 13 su tre semicerchi e con 14 fiammelle. per semplificare allego solo i rovesci del 13 e 14 fiammelle rimanendo nell' ambito del "molto raro" (che condivido come "tipologia"), e quindi di non molti esemplari noti, mi risulta che quando e' apparso questo Giulio di S.V. e' sempre stato riconducibile al conio con il rovescio da 13 o 14 fiammelle ma mai con quello da 12 ! un altra considerazione che lascia a molteplici interpretazioni e' : ma se sono stati fatti almeno 3 coni, perche' non se ne trovano parecchie? e di quelle giunte ai nostri giorni come saranno distribuiti gli esemplari dei 3 tipi ? domande che non troveranno mai una risposta, ma che molti di noi si saranno posti per le varianti delle monete di ns. interesse...... rimanendo in tema, ho censito soltanto 1 altro esemplare oltre a quello della Picena, passato in un asta Spink dello scorso anno di cui allego immagine e proprio per questo mi piacerebbe avere altre info dal forum........... buon fine settimana a tutti Daniele
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  18. La monetazione ostrogota mi affascina di più della contemporanea vandala..il richiamo a Roma è più forte.. bella moneta, rovescio meglio del diritto. saluti Eliodoro
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  19. Averne avuto di baristi così.. a noi finiva sempre che ci staccava la spina...
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  20. Bravissimo avevo il bar di fronte a casa e tutti i giorni ero li a metterlo, il proprietario ogni tanto mi alzava il volume a palla sulle ali dell'entusiasmo...
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  21. 1 punto
  22. Vabbe', in questi tempi di falsi coniati su tondelli antichi, moderni e mortacci loro...io mi consolo con questo semplice ed onesto Diocleziano, 26 mm che mette un po' di gioia nonostante il retro in condizioni così così..
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  23. Complimenti a @DARECTASAPERE per il rarissimo giulio, ma complimenti anche a te @aldo marchesi per il rarissimo quattrino di Ancona di cui si conoscono pochissime monete. Peccato per il prezzo salito di molto.
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  24. Complimenti Daniele, io alla stessa asta,mi sono aggiudicato il quattrino sv 1585 zecca di ancona,saluti Aldo.
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  25. Inserirò molto volentieri la foto della moneta nel catalogo online ? @mariov60 allora ero in competizione anche con te per questa moneta! È stata una ‘battaglia’ particolarmente intensa, ma appena l’ho vista apparire in asta mi sono subito deciso a volerla prendere a (quasi) ogni costo. Ho già letto più di una volta il tuo interessantissimo lavoro sulla monetazione bassa di Francesco I e vedere che anche nel tuo lavoro non è presente alcuna foto di esemplari come il mio mi fa capire che sono davvero poche le monete come questa in circolazione. Se poi leghiamo a questo Giorgino anche le vicende dello zecchiere Gian Francesco Manfredi ecco che questo tondello si carica anche di interessantissima storia! Per quanto riguarda l’utilizzo delle immagini non c’è nessun problema, anzi sarebbe un onore! grazie a tutti per il vostro intervento e per gli apprezzamenti. Francesco.
    1 punto
  26. Nvmmorvm Avctiones 5 (Italo Vecchi Ltd, London) - 5 marzo 1997 lotto 81 non possiedo gli esiti dell'asta.
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  27. ...Che dire poi di 'sto rovescio! E poi fai sempre delle foto magnifiche. . .
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  28. Concordo ,l'ho vista in mano anch'io ...
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  29. Ritengo che sia l'ennesima dimostrazione, se mai ce ne fosse stato bisogno, che anche gli Slab non sono infallibili. La differenza è che se questa moneta fosse stata chiusa FDC da un perito italiano sarebbe stato oggetto di critiche feroci, in questo caso essendo un ente terzo (...............) non si sa bene con chi prendersela.
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  30. Il venditore mi ha ricontattato, è riuscito a farsi rispedire indietro le monete! Me le ha proposte a prezzo scontato e... ovviamente, ho accettato, così ora sono a quota 4 esemplari dal medesimo ripostiglio. Attendo che arrivino!
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  31. era un grande collezionista, forse il più grande per le zecche Piemontesi.
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  32. portamele pupo permettendo faccio il possibile, mandami un SMS che ci accordiamo e me le porti oggi o domani e max martedì mattina te le restituisco ciao!
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  33. L'importante che qualcuno lo continui a fare, noi del Cordusio in quest'ultimo decennio siamo stati un esempio per tutti.. Siamo ancora qui a divulgare a coinvolgere, a proporre, e ad affascinare.. Se penso ai bambini che mi osservano incantati quando racconto la vita numismatica la Domenica al Cordusio..., mi riempie di enorme soddisfazione, il dono la cosa più bella che l'uomo possa avere come peculiarità.. Eros
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  34. Le sedi vacanti secondo me hanno un fascino irresistibile.. Bel pezzo...
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  35. 12 Milioni di euro Il problema che hanno dovuto dragarlo.. A milano invece si sono organizzati, fanno annualmente due asciutte all'anno del naviglio Pavese e quello Grande, evitando cosi tante problematiche.. Mi ricordo che quando ero bambino, la manutenzione era più blanda e capitava di tirare fuori macchine e qualche poveraccio.. Frutto delle guerre della mala in quegli anni a Milano.
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  36. Quando i maestri se ne vanno lasciano un vuoto che è difficile colmare, ma resta ciò che ci hanno lasciato ed insegnato e l’impegno di tramandarlo.
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  37. Continuo io.....la conservazione non è delle migliori però l'ho presa perchè mi pare non comunissima....2 Lepta Isole Ionie (dominazione britannica) anno 1820. 5 monete 3 euro.... Buona serata!! Auriate
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  38. 1 punto
  39. Arrivano le proposte da più parti Arrivano di ogni tipo Quel che sembrava poi non e’ ... Quel che non sembrava invece lo e’ E allora dici ne valeva la pena se e’ così La deriva va in una direzione Lo spirito divulgativo vero prende il sopravvento sugli interessi Sara’ un autunno scoppiettante questo e’ certo Allacciate le cinture soci, non soci, simpatizzanti e amanti della nostra numismatica
    1 punto
  40. ehmmm... quale delle due è rimasta nel cassetto???
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  41. Inseriamo prima qualcosa di inimitabile....
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  42. Fondata nel 709 A.C., sulla costa della Propontide tra Lampsaco e Cizico, per il mito forse più anticamente dal figlio di Giasone a capo di coloni da Eritre : alla sua monetazione arcaica sono attribuite delle dracme anepigrafi con Gorgoneion al diritto e quadrato incuso con croce al rovescio . Unisco dalla rete 4 di queste tipiche dracme, notando che, sempre in rete, sono elencate non poche imitazioni celtiche di questa tipologia . Nel suo vecchio manuale, Sear di queste piccole dracme ( lì censite 3/4 di dracma ) annota che, ( allora nel 1978 ) l'attribuzione a Parion era ancora incerta .
    1 punto
  43. Se volete sapere che monete circolavano in un mercato coloniale del 1936 guardate questo filmato... Sono chiaramente visibili molti Talleri di Maria Teresa (ovviamente) ma si intravedono anche 50 centesimi leoni e addirittura apette. Saluti Simone
    1 punto
  44. 1926 MILANO SOCIETA' MUTUO SOCCORSO RISORGIMENTO 30° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE Prod. S. JOHNSON
    1 punto
  45. Questa è la più significativa. Non è passata in acido ma riconiata su un tondello antico con la sua bella patina originale, e tanti saluti alla XRF.
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  46. Certo questo capita, ci sono diversi casi con diverse vicende tra le quali per il mio periodo anche tesoretto con incroci di monete falsificato in antichità Tuttavia in questo caso abbiamo Alcune monete che anche con questa qualità sembrano avere bollicine nei campi Patine in alcuni casi molto brutte La prima sacra moneta che è orrenda Incroci con retri di zecche differenti Insomma....
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  47. Così è più chiaro...un mito.. http://www.galoppoecharme.it/wordpress/editoriali/news/7471/parliamo-di-sirlad-m-s-1974-bold-lad-usa-e-soragna-da-orvieto-un-sogno-riacceso-il-30-aprile-78-allevatore-e-proprietario-razza-la-tesa-allenatore-gaetano-benetti
    1 punto
  48. Riprendo per l'ennesima volta la discussione per mostrarvi questa new entry da venditore professionale francese: D\ IMP C POSTVMSV PF AVG R\ SALVS AVG, P Avevo già una Salus di Aureolo in nome di Postumo in collezione (e con provenienza con un certo pedigree tra l'altro...) ma non ho saputo resistere al richiamo e così ho preso questo secondo esemplare che mi è stato venduto per un comune Postumo a un prezzo lontano anni luce da quello che sarebbe stato se catalogato correttamente Questo dimostra che talvolta, anche i commercianti più esperti possono fare degli errori di catalogazione e qui devo dire che ha giocato a mio favore il fatto che la P all'esergo fosse quasi invisibile e, per queste emissioni, il segno di officina è il principale elemento distintivo se non si ha una grande affinità con la resa stilistica dei ritratti. Il nucleo di Aureolo ormai si è fatto abbastanza consistente tra esemplari singoli e doppioni... mi mancano un paio di pezzi da 90 e poi dal punto di vista tipologico ci sono... con pazienza e tempo a disposizione, si possono costruire collezioni senza far piangere eccessivamente il portafogli!
    1 punto
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