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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/19/18 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti, vorrei condividere con tutti voi il mio ultimo acquisto, un Giorgino di Francesco I d’Este della zecca di Modena. Non si tratta però del classico Giorgino di Francesco I, tipologia di moneta non particolarmente rara da trovare, bensì si tratta della rarissima variante con il busto del duca rivolto a sinistra. Il MIR lo indica con una rarità R4, ma non presenta una foto di tale moneta (quella presente sul catalogo è un fotomontaggio) ed anche cercando online non sono ancora riuscito a trovare tracce di altri esemplari come il mio (tranne i due presenti all’interno della collezione Reale). qualcuno ha già visto passare questo tipo di moneta in qualche asta o vendita pubblica? sono molto gradite anche eventuali foto di altri esemplari! grazie in anticipo, Francesco.3 punti
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LA SETTIMANA INCOM / 00382 La fabbrica del denaro: svelati i misteri della "zecca". data: 28/12/1949 Processo di produzione di una moneta da 10 lire "Pegaso" L'EUROPEO CIAC / E1010 Italia: La Zecca vara le nuove monete da 20, 50 e 100 lire data: 21/06/1956 https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000090922/2/italia-zecca-vara-nuove-monete-20-50-e-100-lire.html?startPage=40 MONDO LIBERO / M331 La nuova moneta da 500 lire. data: 13/12/1957 https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000046269/2/la-nuova-moneta-500-lire.html?startPage=40 L'EUROPEO CIAC / E1108 Roma: Vengono coniate le nuove monete da 500 lire data: 10/05/1958 https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000090987/2/roma-vengono-coniate-nuove-monete-500-lire.html?startPage=40 RADAR / R0049 "Dove sono finite le monete da 500 lire" data: 14/06/1966 https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000025623/2/dove-sono-finite-monete-500-lire.html?startPage=803 punti
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Salve a tutti: dopo un poco di tempo nel quale non sono riuscita a connettermi molto e a partecipare alla vita del forum, eccomi di nuovo qua per segnalarvi la prossima mostra dedicata alle monete antiche della collezioni Simoneschi a Palazzo Blu, nel centro storico di Pisa. Il potere delle immagini e le immagini del potere: si rinnova la mostra temporanea nella sala del monetiere di Palazzo Blu Sabato 23 giugno, alle ore 11:00, Fiorenzo Catalli e Monica Baldassarri presenteranno al pubblico la nuova mostra temporanea delle monete Simoneschi, esposta nella sala del Monetiere di Palazzo Blu, dal titolo Il potere delle immagini / Le immagini del potere nelle monete antiche della collezione Simoneschi. L’incontro con Fiorenzo Catalli, funzionario direttore presso la Soprintendenza per molti anni, e Monica Baldassarri, curatrice della sezione di Palazzo Blu dedicata al Monetiere Simoneschi, si terrà alle ore 11:00 a Palazzo Blu e prevede una conferenza introduttiva sul tema di Fiorenzo Catalli e una visita guidata alla sala del monetiere, nell’ambito della quale saranno illustrate le nuove monete esposte in mostra. Si ricorda che la nuova mostra temporanea è comunque visitabile tutti giorni dalle ore 10:00 alle 19:00 i feriali e dalle 10:00 alle 20:00 i sabati e festivi, nell’ambito del normale percorso museale di Palazzo Blu (per informazioni su costi e orari si rimanda alla apposita sezione del sito). https://palazzoblu.it/evento/nuove-vetrine-del-monetiere-simoneschi/?event_date=2018-06-23 https://palazzoblu.it/orari-di-visita/ Sperando di poter incontrare in quell'occasione amici vecchi e nuovi, un caro saluto MB3 punti
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Vabbe', in questi tempi di falsi coniati su tondelli antichi, moderni e mortacci loro...io mi consolo con questo semplice ed onesto Diocleziano, 26 mm che mette un po' di gioia nonostante il retro in condizioni così così..3 punti
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Qui invece altre immagini che mostrano l'utilizzo di talleri in Etiopia Data 02.1936 - 03.1936 1) Le monete, contate, sono ordinatamente divise. 2) Accanto all'ufficiale, con cappello coloniale, seduto al banco, si intravedono un graduato dell'esercito italiano e un indigeno in uniforme 3) Gruppo di ufficiali, fra cui un alto grado d'artiglieria, raccolto attorno a un banco con pile di monete e sacchetti, assiste alla consegna del sacchetto 4) Alcuni ufficiali italiani contano delle monete poste sopra un tavolo di legno Data 19.02.1937 Addis Abeba - palazzo dell'ex-piccolo Ghebbì imperiale ad Addis Abeba-Africa Orientale Italiana 5) e 6) Due militari distribuiscono i talleri sistemati sopra un tavolo sul piazzale del Ghebì imperiale ai poveri di Addis Abeba in occasione della nascita di Maria Pia di Savoia3 punti
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Ciao Alberto. Concordo con quanto scrivi e colgo l'occasione per informare che ho predisposto, a nome della N.I.A., una lettera diretta ad Editalia S.p.a. e, per conoscenza, al MNR. La lettera è attualmente al vaglio del Consiglio Direttivo della N.I.A. che mi dovrà autorizzare all'invio. Non appena avrò ricevuto il "via libera" e dopo averla trasmessa via pec ai destinatari, la posterò anche in questa discussione, affinché tutti possano sapere cosa abbiamo scritto. Cordialmente. Michele3 punti
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Un saluto a tutti Ho notato nella prossima asta di Leu Numismatik una moneta arcaica di Emporion. E' la prima volta che ne trovo una in asta. A very rare trihemiobol from Emporion SPAIN. Emporion. Circa 450-425 BC. Trihemiobol (Silver, 10 mm, 1.09 g). Forepart of a man-headed bull to left. Rev. Rough incuse. Campo pl. XVI, 3. CNG -. SNG BM Spain -. Very rare and in exceptional condition for the issue. Beautifully toned and very well struck. Extremely fine. Ex Hess-Divo 309, 28 April 2008, 1. La didascalia cita "Hess-Divo 309, 28 April 2008, 1" come provenienza, ma mi pare di aver trovato su acsearch anche un passaggio in asta alla CNG Mail bid sale 73, lotto 7, del 13.9.2006: https://www.acsearch.info/search.html?id=317686 Trovo sia una moneta interessante, che non si vede spesso. Matteo.2 punti
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Segnalo la recente pubblicazione su Academia.EU di uno studio sull'argomento spesso dibattuto sul forum: Razvan Bogdan Gaspar - Counterfeiting Roman Silver Coins in the 1st – 3rd centuries A.D. Study on Roman Provinces from Middle Danube to Lower Rhine. " The newly written paper for Roman imperial silver coins is expanding the studied area of counterfeited silver coins discovered on archaeological sites by analyzing a hole geographic region stretching from the middle Danube in the East to the shores of the lower Rhine in the West. Aiming to prove the existence of a centralize pattern regarding silver plated coins distribution, the study expanded its investigation to include the random appearance of hybrid and plated hybrid coins. Besides this the focus will remain on counterfeited pieces, their proportions and distribution, with a smaller case study for the Severian period during when most plated pieces were dated for. Towards the end of the study new results can finally support previous debated arguments regarding coin distribution and patterns of distribution in frontier provinces, alongside with Rome’s approach to silver plated pieces. "2 punti
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_____________________________________ MILLIONS FOR DEFENCE NOT ONE CENT FOR TRIBUTE Per finire una curiosità: Gli ultimi tipi di token con questa dicitura per intero furono coniati nel 1863/64, in piena guerra civile. Ce ne era un tipo di soli 3,00 gr. che ricalcava l'Indian Head Cent in uso a quell'epoca e riportava solamente NOT ONE CENT, ma come già accennato in precedenza, anche se i token erano molto somiglianti ai cent in corso, quella scritta al retro scongiurava chi li produceva da un'eventuale accusa di contraffazione. Non si conoscono esemplari coniati oltre il 1864 in ricordo dei fatti del 1797.2 punti
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DE GREGE EPICURI A me pare che la moneta, probabilmente malconcia, sia stata sottoposta ad una pulizia acida molto aggressiva, che ha creato una diffusa porosità. Non ho sottomano il RIC, ma dovresti trovarla facilmente: la scritta al rov. è SPQR OPTIMO PRINCIPI, con la Fortuna seduta verso sin.2 punti
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Ecco per la prima volta (dopo la pubblicazione nel Manuale) .....il 3 ducati 1832...a colori.2 punti
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Nel corso di cerca 2 anni ho acquistato da un venditore PROFESSIONALE (o sedicente tale, visto che mi diceva possedere un negozio) e che su ebay ha la bellezzadi 27295 feedback positivi. In occasione del Galerio di @O'treblaho ripreso in mano le foto (visto che le monete sono sparse in tanti vassoio) per confrontarle e volete sapere cosa ne è uscito? E anche... Manca l'ultimo retro... ma lo avete intuito, no? Commenti? Mi faccio sbollire l'incazzatura e poi mando le foto al venditore e gli richiesto i soldi! ? Ciao. TWF1 punto
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Posto la fotografia della cartolina postale, della serie L'ANGELO E IL SOLDATO Nello specifico il titolo di questa che vedete è: "La difesa del mare”. "Contro il nemico che nel mar ti sfida l'angiolo, la tua rotta anima e guida" Hanno una tonalità leggermente camoscio e una dimensioni: 150 x 115 mm Sul retro è riportato ORFANI DI GUERRA - Opera Nazionale. Mezzogiorno d'Italia. P. Semeria e P. Minozzi - Milano - via Meravigli 7 Ne ho una decina. Sapete quante cartoline componevano l'intera serie? In che anno/i sono state realizzate? E il nome dell'illustratore?. Mio padre, inizialmente le aveva messe in vendita. Poi ha bloccato tutto. È dell'opinione che siano interessanti alla condizione di conoscere tutti i dati. Grazie. PizzaMargherita.1 punto
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I miei più sinceri complimenti, davvero! Hai inventiva e manualità che ti invidio!1 punto
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Ciao a tutti. Sono d'accordo di rispedirle tutta al venditore entro lunedì/martedì prossimo. Se qualcuno "a caso" (@Poemenius?) avesse tempo/voglia/interesse di/a fotografarle durante il WE le raccatto e gliele porto. Purtroppo la batteria della mia Canon mi ha prematuramente lasciato e sono in attesa di acquistare un paio di "compatibili". A disposizione. TWF1 punto
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Ciao! E' un sesterzio di Settimio Severo con le tre Monetae al rovescio. - è una moneta comune o rara? Direi non comune con questo rovescio. - l'imperatore è considerato comune o raro? Comune ma non comunissimo. - il materiale è oricalco? Sì - che grado di conservazione dimostra? MB o qMB - che valutazione commerciale può raggiungere? Con questa conservazione direi 20/30 euro massimo. Qui la catalogazione completa più probabile (esistono alcune varianti di busto e di legenda): Septimius Severus, AE Sestertius, the three Monetae Septimius Severus (193-211 AD). AE Sestertius, 194 AD, Rome. Obv. L SEPT SEV PERT AVG IMP III, laureate head right. Rev. MONET AVG COS II P P / S C, the three Monetae. RIC IV, 670.1 punto
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Ciao potrebbe essere questo, Costantino II, per quanto riguarda la traccia d'argentatura non mi pare proprio !1 punto
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Sembra quasi un tentativo di restauro per coprire un cratere, oppure quel che rimane di una montatura.1 punto
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Buona l’idea Qualche consiglio per un’attuazione efficace: - tocchi argomenti molto diversi e un po’ disparati. Mettere insieme la comparsa della moneta ( non e’ il VI secolo bensi il VII se non addirittura il finire dell’VIII - si discute ancora sulla data piu probabile) con l’ossidazione dell’argento con il biennio rosso rischia di confondere un po’ i prospettici lettori. Scegli uno o piu temi ma che siamo kegato tra loro. - una volta scelti i temi approfondisci prima bene, leggendo un po’ di articoli/libri e attingenfo alle molteplici fonti del Forum per farti daporima un’idea e un’infarinatura dell’argomento che vuoi trattare d poi decidere cosa vuoi riportare e comunicare. - fai delle brevi schede chiare e ben illustrate - se possibile legate tra di loro - che illustrino uno o piu’ argomenti e comunichino ai lettori qualcosa in piu’ di quanto essi non sappiano catturando efficacemente la loro attenzione. auguri e buon lavoro!1 punto
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@Ema.monete Qualche osservazione al volo da esperto del settore (insegno italiano e latino al liceo e di tesine ne vedo tante). 1. All'inizio: dici che la moneta è stata ideata nel VI sec. a.C. e poi nella scheda sottostante dati uno statere al 685 a.C. (che sarebbe quindi all'inizio del VII, cento anni prima di quanto hai detto prima). Correggi entrambe, visto che l'invenzione della moneta è databile tra VII e VI e lo statere in oggetto va datato intorno al 600 a.C. 2. Giustifica il testo, sei un nativo digitale perbacco! Io userei anche un carattere visivamente più gradevole - non troppo bizzarro, ma con qualche grazia, come per esempio Perpetua - salvo indicazioni differenti del tuo CdC 3. A pag. 5 hai scritto pecuni anziché pecunia 4. Nel paragrafo sul baratto c'è incertezza sui tempi verbali: prima parli dell'origine della moneta con il passato remoto, poi al presente. Rendi il tutto omogeneo, e ricorda che la forma è importante (altro esempio: correggi "dal VIII secolo" in "dall'VIII secolo") 5. Non ho capito il senso di questa frase: "L'impiego dell'argento pone attenzione sulla conservazione della moneta nella classificazione numismatica.": perché proprio dell'argento? Poi lo spieghi, ma così come viene proposta la frase non funziona. 6. Concordo con chi mi ha preceduto sull'importanza di una premessa metodologica e di una conclusione. In bocca al lupo!1 punto
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Caro amico... eglio uno "così così" che 10 "cosà cosà"! ? Il falsario di questa ciofeca doveva essere un appassionato delle Ninja Turtles, notate la somiglianza del Genio con le mitiche tartarughe? Ciao! TWF1 punto
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Il tuo esemplare mi piace, anche con un rovescio leggeremente meno conservato. D'altra parte se cerchi "follis" su Wiki ti esce questo... è tutto dire. Ciao Illyricum1 punto
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Io sono arrivato a chiedere al cassiere di un bar di farmi vedere una moneta che aveva ricevuto dal cliente che mi precedeva, perché avevo visto che non era "comune"1 punto
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Nel Campo dell'oratorio mi ricordo che giocai contro la loro squadra avrò avuto sette anni, loro erano i Diavoli Rossi... Io ero nella Fortes di S. luigi.. Ovviamente li massacrammo, io ero centravanti...1 punto
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Un basso rilievo che diventa straordinario..dando vita alla terza dimensione...sublime...1 punto
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purtroppo è difficile da dire, infatti dopo il principato di Gordiano III le condizioni politiche ed economiche peggiorarono e anche l'antoniniano fu svalutata con l'aggiunta di materiali meno nobili come rame e stagno; il contenuto d'argento era molto basso, quindi a mio avviso il peso di un antoniniano è molto labile. Borgia.1 punto
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autentica e molto interessante. piccola annotazione storica: i Dioscuri( dal greco " i ragazzi/ campioni di Zeus") in epoca repubblicana e poi imperiale svolgono un ruolo molto importante, Caligola per esempio quando doveva presiedere un atto giuridico era solito farsi trovare tra le due statue dei Dioscuri nel loro tempio omonimo nel Foro, personaggi con i quali Caligola si identificava. Borgia.1 punto
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DE GREGE EPICURI Volevo mostrarvi questo bronzo di Massalia, che non avevo mai avuto nè visto, e che ritengo di una certa rarità (1 moneta sola in Wildwinds). Pesa 6,1 g. e misura 24 mm. Al D una testa di Atena verso destra; dietro, un grappolo d'uva. Al rov., un tripode, ai lati del quale la scritta: ΜΑΣ/ΣΑ e un crescente lunare. Classificata, mi pare: GBM 27.2 ; Guy Morel, Corpus des Monnaies Massaliètes n.54. Che ne pensate, vi è capitato di vederne? Datazione: fra il 210 e il 150 a.C. Altra cosa interessante è che il crescente lunare compare anche su altre monete col tripode, di area adriatica: PELAGIA nell'Illirico, e Zacinto.1 punto
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Ciao @monnalisa2, si tratta di un 3 Ducati del 1852 e non del 1832. Osserva bene la data. Cordiali saluti, Rocco.1 punto
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Da collezionista "puro", preferisco la rarità alla conservazione, per cui non riuscirò mai a vendere una moneta. ??1 punto
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Buona giornata Finito proprio ora la lettura; molto coinvolgente, non c'è che dire ..... riguardo alle tipologie di valute che vengono riportate nel testo, certamente è vero ciò che dice Luigi; lo stesso autore è di Orvieto e, presumibilmente, riporta il tipo di moneta a seconda del contesto di cui si tratta. Non ci può essere l'assoluta certezza, ma se l'Angelo Gatto riporta nel suo diario un tipo di moneta detenuta o citata da un comandante veneziano e questo tipo è compreso tra le tipologie di monete veneziane (es. ducato), io credo che ci siano buone probabilità che ci possa riferire ad un conio veneziano; per contro l'uso del termine "reale" non credo possa essere ascritto ad una moneta veneziana, stante il fatto che quelle così denominate, furono delle prove coniate decenni dopo la perdita di Cipro e non ebbero effettiva circolazione. saluti luciano1 punto
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Volendo immaginare il bicchiere, certo non mezzo pieno ma con un paio di gocce al fondo, e ricordando, tra non pochi altri, il destino del bellissimo nomos di Metaponto ( un Metaponto da Napoli 14/06/2015 ) , potremmo considerare che il denario di Antonio, almeno fino al momento della " calcatura " era presente nel Medagliere .1 punto
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Ciao. E' una moneta che venne coniata in 5.706.000 esemplari ed è comune. Il FDC si trova abbastanza facilmente e, come scriveva giulira, anche a prezzi ragionevoli. La moneta proposta, che in quella conservazione è reperibilissima a circa 15/20 euro, rientra fra le monete in medio/bassa conservazione e dunque non può definirsi "una moneta tenuta troppo bene per essere vera". Se per media conservazione intendiamo una moneta in BB, non credo che questa moneta ci arrivi. Che poi sia autentica e che possa essere collezionata, non ci piove. Saluti. M.1 punto
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Greek IONIA, Phokaia. Circa 521-478 BC. EL Hekte (9.5mm, 2.59 g). Head of warrior left, wearing Corinthian helmet decorated with vine tendril on the bowl; below, seal left / Quadripartite incuse square. Bodenstedt Em. 50. Good VF. ILLUSTRAZIONE: ARYBALLOS IN TERRACOTTA A FORMA DI TESTA DI OPLITA (VI SECOLO A.C.)1 punto
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Sono fortemente scosso dalla qualità di questi falsi, non concordo affatto con chi dice che siano riconoscibili, bollicine ne vedo davvero pochissime se non quasi nessuna(sarei grato a chi le nota di evidenziarle)...i capelli di galerio sono come quelli di migliaia di monete autentiche, la patina potrà anche non essere stata fatta bene ma sai cosa ci vuole con la chimica a rimediare..scusate, non voglio fare il pessimista ma tutto ciò mi ha parecchio demotivato...1 punto
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06/18 50 C. Brasile 1000 reis 1924 Al D/ figura dell'abbondanza con in mano una cornucopia...Nel campo frontale la costellazione della Croce del Sud1 punto
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Mi piacerebbe proprio conoscere il genio numismatico, pardon, di “marketing, dietro tutte queste iniziative di ‘riconiazione’. Una volta la Libreria dello Stato offriva alcuni tra le piu’ pregevoli e ricercate pubblicazioni stamate in Italia. Dalla collaborazione ( fusione?) con Editalia in poi si sono susseguite iniziative a dir poco discutibili che hanno dato adito a decine di proteste indignate, lettere di avvocato se non addirittura procedimenti giudiziari da parte di ignari sottoscrittori indotti a pagare prezzi eccessivi per opere per le quali non avrebbero speranza di recuperare il prezzo speso. Adesso addirittura viene proposta una riproduzione in oro di un denario romano d’argento. Una paccottiglia da gadget che non mancherà di finire in qualche asta tedesca ( dove pasa di tutto ) descritta come inedito e con stima a 4 zeri ( successo con la riproduzione di un raro fiorino da parte di una banca toscana che tra l’altro aveva - ben visibile - la famosa “C”). D’altra parte invece il Poligrafico non da’ i fondi invece per stampare i bollettini che stanno catalogando le varie parti della collezione ex Reale - oggi purtroppo esistenti solo in formato digitale ( e pochissime copie per le istituzioni) - che invece sarebbero richiestissimi da collezionisti e studiosi in formato finalmente cartaceo. Il Poligrafico naturalmente ci farebbe ben meno soldi rispetto a questa paccottigliae cosi per la ragion di lucro viene sacrificata - inopinatamente - la ragion di cultura.. chi diceva ‘mala tempora currunt’ ..?1 punto
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Potrebbe essere una forma di protesta contro le occupazioni/annessioni. Se non sbaglio la valuta giapponese circolava in Corea fino a poco dopo la seconda guerra mondiale.1 punto
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Segnalo una peculiare dramma di Sardi con un monogramma sul diritto e uno molto simile sul rovescio. Il monogramma sul diritto (ammaccato) è come quello della dramma al post # 3478. KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Drachm (16.5mm, 4.23 g, 12h). Sardes mint. Struck under Menander, circa 324/3 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin; monogram to lower left / Zeus Aëtophoros seated left; monogram in left field, rose below throne. Price 2569A; ADM I Series X var. (none noted with these controls); Meydancikkale 1642–4. Near EF, toned. Very rare issue with monogram on obverse, one in Pella, two in CoinArchives, three in Meydancikkale hoard.1 punto
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Denari. Denari. Denari, per carità. Bandiamo, una volta per tutte, la parola oboli, in merito a queste monetine. Potremo mai farcela? :-)1 punto
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Nell'ultima asta Nomisma 4 E-live è passato all'incanto, al lotto 3704, un particolare cavallo a nome di Pietro Giovanni Paolo Cantelmo attribuito alla zecca di Sora. La sua peculiarità sta nel fatto di riportare per intero il nome della cittadina ora laziale SORE mentre solitamente è abbreviato con le sole due lettere SO. Il CNI ne censisce solo tre esemplari con questa caratteristica ai nn°32-33-34 ma nessuno appartenente alla Collezione Reale. Ho anche fondati motivi per ritenere che gli esemplari descritti al n°32 e 33 del CNI altro non siano che la stessa moneta il che riduce a due gli esemplari censiti. Ovviamente si tratta di una semplice variante di legenda ma di certo apprezzata da chi la cercava da tempo. D/ CAROL (...); stemma di Francia coronato. R/ PE (° I ° P °) CA ° SORE ° AL ° DX °; croce ancorata. L'immagine è quella (ruotata) della casa d'aste.1 punto
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La fondazione del circolo è avvenuta nel 1936, quando un ristretto gruppo di collezionisti di monete e medaglie diede vita a Genova al Circolo Numismatico Ligure, allo scopo, tra l’altro, di riprendere a distanza di anni la tradizione genovese rivolta alla ricerca numismatica cui si erano dedicati Serra, Gandolfi, Ruggero, Desimoni e altri appassionati studiosi. Corrado Astengo, già a quell’epoca noto collezionista ed appassionato studioso di monete genovesi e della Liguria, fu tra i soci fondatori e fu eletto alla carica di Presidente del Circolo. Egli ottenne dalla Società Ligure di Storia Patria la facoltà di accogliere nella sua sede i soci del Circolo Numismatico Ligure, rendendo loro il beneficio di poter consultare la sua biblioteca ricca di testi di numismatica. L’apice del prestigio numismatico di Corrado Astengo fu la nomina, avvenuta nel 1959, alla presidenza della Società Numismatica Italiana. Il riconoscimento, da molto blasone al Circolo Numismatico Ligure, oltre ad imprezziosire l’efficace attività di Corrado Astengo e le sue grandi doti di studioso della numismatica. Dal 1964, anno della morte di Corrago Astego, ad oggi il circolo numismatico ligure è a lui intitolato. Come il suo predecessore il dott. Giovanni Pesce fu un illustre numismatico. Nel 1964, i soci dell’Astengo lo nominarono all’unanimità come nuovo Presidente. Sono molte le sue pubblicazioni in vari settori delle ricerche storiche, dalla paleontologia alla monetazione genovese. Nel 1975 escono i due testi fondamentali per l’approfondimento della numismatica ligure: il Nostro Presidente Giovanni Pesce e il socio Prof. Giuseppe Felloni pubblicano: “Le Monete Genovesi. Storia, arte ed economia delle monete di Genova dal 1139 al 1814”. Il libro è disponibile anche in lingua inglese. Giuseppe Lunardi altro illustre numismatico e socio del circolo pubblica il libro “Le monete della repubblica di Genova”. Ancora oggi questi due testi risultano fondamentale per l’approfondimento della numismatica ligure. Le case d’aste e i Periti fanno riferimento all’opera di Lunardi per catalogare/periziare le monete di genova. Nel 1980 viene pubblicato il libro di Lunardi sulle monete delle colonie genovesi; uno studio complessivo che raccoglie organicamente il materiale attribuendogli un inquadramento storico e cronologico. Uno studio unico anche perché il Corpus Nummorum Italicorum manca non solo dei volumi relativi alla Sicilia ma anche di quelli riguardanti le emissione degli italiani all’estero. La Presidenza del dott. Renzo Gardella, tuttora membro della Società Numismatica Italiana e Presidente onorario del circolo Astengo, fu un periodo molto costruttivo. Si segnala l’importante pubblicazione del socio comandante Maurice Cammarano, bravissimo numismatico, e dedicata ai luigini. Si tratta del Corpus luiginorum, edito nel 1998 e di cui è attesa una riedizione aggiornata. Nel 2000 il circolo ha curato la pubblicazione del libro di Enrico Janin: scritti di argomenti numismatici dal 1972 al 1999. In onore, come segno di gratitudine e di affetto per il predecessore, Renzo Gardella e i soci hanno raccolto tutti gli scritti, di argomenti numismatici del dott. Giovanni Pesce dal 1941 al 1991, in un volume, di oltre 200 pagine, pubblicato nel 2005. A questa presidenza ha fatto seguito, a partire dal 2007, quella del dott. Fabio Negrino, docente dell’Università di Genova e attuale consigliere della Società Numismatica Italiana e della Società Ligure di Storia Patria; quest’ultimo ha organizzato numerose conferenze e ha promosso iniziative e collaborazioni, nonché la traduzione in italiano e la prossima pubblicazione del volume del numismatico greco Mazarakis, dedicata alle imitazioni del ducato veneto nel Mediterraneo orientale. Ha inoltre promosso una pubblicazione dei soci Figari e Mosconi relativa alla monetazione alessandrina, contenente oltre 2000 immagini di monete romane alessandrine provenienti dalla collezione Datari; anche questa di prossima uscita. Oggi il circolo ha sede presso la Società Ligure di Storia Patria, nella prestigiosa cornice di Palazzo Ducale a Genova.1 punto
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Buongiorno e buon sabato a tutti! Ripesco questa discussione per un consiglio bibliografico: conoscete il libro "Storia della moneta araba" di Al Maqrizi, tradotto da Vincenzo Tarascio? È un buon testo? Grazie a chi mi risponderà, Afranio1 punto
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Credo che quel trattino sulla V indichi che in realtà si tratta di accusativo (IVDICIUM), Mario Traina lo traduce in L'ONORE DEL RE AMA L'ESERCIZIO DELLA GIUSTIZIA, invece Luigi Dell'Erba lo traduceva in L'ONORE DEL RE STIMA IL GIUDIZIO DEGLI UOMINI.1 punto
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Buongiorno a voi, il mio modesto parere è che i graffi presenti sulle monete (non solamente napoletane, si badi), costituiscano ciò che resta della "messa a peso" del tondello, avvenuta prima della coniatura. A me personalmente non è mai capitato di vedere monete che presentassero graffi "vivi", effettuati cioè in una fase di post battitura. Ho controllato tantissimi (o per lo meno moltissimi!) esemplari con un forte ingrandimento e in tutti, i graffi si sono rivelati essere SEMPRE al di sotto dei rilievi. La stessa cosa mi pare accada anche nell'esemplare di Sanni al post #13: i graffi su questa moneta sono, è vero, sì nitidi e chiari (come peraltro accade a tanti dei pezzi che presentano questo difetto), ma schiacciati e non taglienti come invece accadrebbe se il processo di graffiatura fosse avvenuto dopo la coniazione. E' comunque evidente che per averne la certezza bisognerebbe quantomeno controllare con una lente molto forte o, meglio ancora, con un microscopio bioculare. Mi trovo dunque ad essere completamente d'accordo con quanto scritto poco sopra da Francesco77 e ritengo quanto scritto nell'articolo di Panorama Numismatico diversi anni fa ancora valido tutt'oggi. Un cordiale saluto, Teofrasto Per Elledi: Buongiorno Elledi, ti chiedo una cortesia: in che senso dici che i graffi possono essere causati dalla pressa? In che modo si sarebbero creati durante la fase di coniazione? Ti prego di scusare la mia ignoranza, ma non riesco proprio a capire... Un grazie anticipato, Teofrasto1 punto
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