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  1. eracle62

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/16/18 in tutte le aree

  1. Buonasera a tutti, nell' asta di oggi della Numismatica Picena e' stata esitata al lotto nr. 292 la moneta all'oggetto di cui allego immagine L'esemplare in questione, classificato molto raro nella descrizione del catalogo online, e' a mio avviso piu' che rarissimo e vi spiego il perche'.... nelle mie ricerche dedicate alle monete dei Camerlenghi, ho sempre tenuto in considerazione le innumerevoli varianti citate dal CNI, anche se tutti sappiamo che spesso sono state "sviste" dei compilatori ( fantasie ? ), a volte descrizioni riportate da qualcun altro, sicuramente autorevole nel campo......oppure semplicemente delle ribattute di conio ( mi viene in mente una moneta con 3 V di VACANTE....). Detto questo, nel caso specifico di questo Giulio, sono censiti 3 differenti coni che sostanzialmente si differenziano nel rovescio per il numero e la distribuzione delle fiammelle, in sintesi vengono distinti il Giulio con 12 fiammelle su due semicerchi (questo), con 13 su tre semicerchi e con 14 fiammelle. per semplificare allego solo i rovesci del 13 e 14 fiammelle rimanendo nell' ambito del "molto raro" (che condivido come "tipologia"), e quindi di non molti esemplari noti, mi risulta che quando e' apparso questo Giulio di S.V. e' sempre stato riconducibile al conio con il rovescio da 13 o 14 fiammelle ma mai con quello da 12 ! un altra considerazione che lascia a molteplici interpretazioni e' : ma se sono stati fatti almeno 3 coni, perche' non se ne trovano parecchie? e di quelle giunte ai nostri giorni come saranno distribuiti gli esemplari dei 3 tipi ? domande che non troveranno mai una risposta, ma che molti di noi si saranno posti per le varianti delle monete di ns. interesse...... rimanendo in tema, ho censito soltanto 1 altro esemplare oltre a quello della Picena, passato in un asta Spink dello scorso anno di cui allego immagine e proprio per questo mi piacerebbe avere altre info dal forum........... buon fine settimana a tutti Daniele
    3 punti
  2. @Marianna Pagliaro ciao, data la numerazione non particolare (791489), in ogni caso: che sia una G18 Aretusa (contingente di stampa del 1967 per la serie 18) od una G18 Mercurio (contingente di stampa del 1976 per la serie 18) Sono entrambe comunissime anche se in eccelsa conservazione, le immagini servono per determinate un giusto valore secondo le condizioni in cui si trova la tua banconota, ma ti anticipo che si passa da pochi cent ad una diecina di euro.
    3 punti
  3. Buongiorno a tutti gli amici del forum!! Qualche tempo fa ho partecipato ad un'asta indetta da un Comune della mia zona che vendeva alcuni mobili di un ex convento. Mi sono aggiudicato quello che, a loro dire, era un portamappe (ma che il restauratore mi ha confermato essere un mobile per riporre gli arredi sacri di qualche sacrestia). Orbene, dopo averlo fatto restaurare con spesa e sudore (in quanto non era in ottima salute quando lo acquistai), ho deciso di trasformarlo in un monetiere. Visto che il mobile ha molti piani piuttosto spaziosi, volevo provare a metterci dentro dei vassoi di velluto e la collezione di monete e riposare. Che ne dite? Potrebbe essere un'idea? Attendo vostri pareri e vi ringrazio anticipatamente!! Auriate
    2 punti
  4. Era da un po' che cercavo un galerio che mi piacesse...questo in realtà non è in buonissime condizioni, però ha messo in atto quel richiamo ben descritto da @eracle62....
    2 punti
  5. Approfitto dell'occasione per postare due dei miei Galerio, uno dei quali seppur leggere presenta tracce della argentatura originale.
    2 punti
  6. NIP vuol dire o sono? Per me alcuni privati ne sanno di più di certi "professionisti" ed aprire è sempre meglio di chiudere,idee e pensieri diversi fanno sempre maturare. Nessuno rovina nessuno se tutti fanno le cose in regola e nel giusto modo (vendite tra collezionisti sono sempre esistete) e con l'entrata nel web non si può pretendere che un commercio sia esclusivo di alcuni,oltretutto non ci vuole molto aprire una partita IVA per fare delle aste,lo possiamo vedere da quante "case d'asta" sono nate negli ultimi tempi e per me a discatipo di tutti e in primis delle stesse case d'asta,sono talmente tante che non si riesce nemmeno a vedere tutti i lotti figuramioci ad acquistarli. Mi piacerebbe far parte di un Club Numismatico Attivo cioè che può cambiare quello che può essere cambiato in meglio cercando di favorire tutti commercianti e privati,almeno in Italia ma credo che rimarrà tutto così per molti anni ancora.I miei sono solo sogni e come accade anche con tutto il resto mi adeguo e seguo la marea........
    2 punti
  7. ...a meno che non sia una Barbetti G18 dell’agosto 1943 con 6 cifre invece che cinque. Quella varrebbe un patrimonio! ?
    2 punti
  8. Confermo, ottimo acquisto! @gpittini, tiene una patera e la sta vuotando. Il "serpente" è il liquido che ne esce. Ciao! TWF
    2 punti
  9. Il cartaceo non tramonterà mai, è per quello che abbiamo sempre insistito per il prodotto Gazzettino, perchè lo viviamo maggiormente come identità, e perchè ci sentiamo ancor più vicini al popolo numismatico e non solo.. Concordo Wiva il Gazzettino e Wiva coloro che contribuiscono con la loro passione e la loro vicinanza, a tener vivo questo progetto.. Eros
    2 punti
  10. Buonasera, vorrei portare un mio piccolo contributo a questa bella discussione con un interessantissimo documento riguardante l'assedio di Famagosta che forse qualcuno di voi conoscerà: La "Narratione" che Angelo Gatto, Capitano di Orvieto, fa di tale assedio e della prigionia, subita da lui e pochi altri superstiti a Bisanzio. Ho conosciuto questo manoscritto poichè tra quei pochi superstiti elencati c'è un mio compaesano: Paolo Mei "del Agualagna", lo trovate a p.118 (l'Acqualagna (PU) del 1571 contava si e no 500 anime e credo che poche di queste avessero mai visto Urbino; pensate che sorpresa, ricostruendo al storia del mio paese, rintracciarne uno prigioniero all'altro capo del Mediterraneo!). A convincermi a parlarvi di questo testo non è solo la sua incredibile importanza storica (è una narrazione dettagliata di ogni fase della battaglia, nonchè un resoconto di ogni aspetto della vita all'interno delle mura, sicuramente interessante per chiunque conosca questo mitico assedio) nè la carica drammatica che di un episodio come questo può dare solo la narrazione in prima persona, ma la breve e precisa descrizione che fa della zecca di Famagosta alle pagine 19-20 (dal rigo 11). Spero possa interessarvi e alimentare la discussione Spero, poi, di far cosa gradita allegando anche un link alla narratione completa, per chi volesse una voce (in un cinquecentesco non troppo ostico) dall'interno delle mura: http://www.museodelmaresbt.it/Engine/RAServeFile.php/f//Narrazione.pdf Un saluto e tanta stima, Stefano
    2 punti
  11. In foto purtroppo non si percepisce quanto é forte la moneta in questione. E non vuole essere una frase ad effetto... La moneta non é più in vendita, chiaramente. Salvatevi le foto, se credete, come ho fatto io :( !
    1 punto
  12. Buongiorno, ecco un`altra piccolissima "chicca.." peccato per la conservazione, ma la monetina è quella.... a me va bene anche cosi. peso grammi 0,47 Ø mm. 15 grazie a tutti per i commenti.
    1 punto
  13. Foto fatta al volo.Niente,la mia ha troppe fiammelle?
    1 punto
  14. Benvenuta Se quelle che cerchi sono informazioni sulle tue monete, sei già nel posto giusto, non hai che da chiedere. Se invece intendi scambiare o vendere le tue monete, anche per quello c'è una sezione apposita, ma per potervi accedere devi aver fatto almeno 100 (cento) messaggi. Prima di tutto, però, ti consiglierei di cercare di capire cosa hai in mano. Non per scoraggiarti, ma chi, come mi par di capire sia il tuo caso, si "ritrova alcune monete", non ha quasi mai nulla che possa interessare il collezionista, si tratta, nella maggior parte dei casi, di monete comunissime e/o in bassa conservazione. Se le lire che hai trovato sono quelle della Repubblica, puoi incominciare a farti un'idea leggendo questa discussione petronius
    1 punto
  15. Ciao questa pesa un po' di più anche perché il tondello della tua sembra ridotto, ma come raffigurazioni e iscrizioni ci può stare. Silvio THRACE. Bizya. Faustina II (Augusta, 147-176). Ae. Obv: ΦAVCTEINA CEBACTH. Diademed and draped bust right. Rev: BIZYHNΩN. Artemis advancing right, holding bow and drawing arrow from quiver. RPC IV online 9307 (3 specimens cited). Condition: Very fine. Weight: 5.15 g. Diameter: 24 mm.
    1 punto
  16. le schiarisco..in quanto hanno entrambe una patina verde
    1 punto
  17. Potresti....ritagliando i vassoi in floccato..io invece comprerei il floccato adesivo a rotoli e farei i piani...poi con stecche di legno farei i divisori. Ma ci sono mille modi..ti consiglio di pensare bene a ciò che vuoi ottenere e cominciare quando hai le idee ben chiare...può venire un bel lavoro.
    1 punto
  18. Ecco questo è un punto interrogativo.... anche a me sembrava de 1° tipo: ma sul cartellino che è di un Grandissimo conoscitore delle monete Sabaude, c`è una nota sul n° 463 / 464 del Cudazzo, quindi 3 ° o 4° tipo, non credo che si può stabilire con certezza il tipo.
    1 punto
  19. Caesarea è una città marittima al centro di Israele tra Haifa e Tel Aviv. E' stata edificata da Erode il Grande tra il 25-16 a.C. Fu centro amministrativo della Provincia Giudea dell'Impero romano. Numerose le monete di Imperatori battute a Caesarea. Ne postiamo alcune, sperando che l'argomento interessi e che la discussione prolifichi. Caesarea Maritima - Nerone Cesarea - Nerone contromarca Cesarea - Nerone e Claudio
    1 punto
  20. ciao, vista la forma dei ripiani e la dimensione molto probabilmente era usato per conservare mappe o documenti come indicato da chi l'ha venduto. secondo me c è un po' di lavoro da fare per trasformarlo in monetiere l'operazione più veloce e meno invasiva sarebbe quella di rendere i ripiani sfilabili.
    1 punto
  21. Vero..ma la divisione dell'impero in Occidente ed Oriente dopo Teodosio risponde agli stessi principi ed alle stesse problematiche del periodo tetrarchico
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  22. Se non fossi stato attratto da altri periodi avrei fatto sicuramente un'offerta ma purtroppo considerando il vasto periodo di coniazione della zecca di Napoli e le ristrette finanze economiche bisogna, almeno nel mio caso, fare delle scelte, cioè limitare il periodo di interesse, e quasi sempre anche in questo caso bisogna mettere in conto che qualcosa rimarrà per forza di cose solo un desiderio... Ritornando al gigliato, considerando l'alta rarità la conservazione, per me, rimane di secondo piano ... Certo se poi si hanno a disposizione cifre a 3 zeri allora meglio puntare in alto ma io lo avrei messo tranquillamente in collezione...
    1 punto
  23. Complimenti per l'acquisto..anche a me piacciono i follis dei tetrarchi di grosso modulo, anche quello di Costantino da Cesare..la tetrarchi fu un'idea, a mio parere brillante, ma che morì insieme a Diocleziano, forse precorreva troppo i tempi..saluti Eliodoro
    1 punto
  24. Ciao Lorenzo... c'è uno scarso interesse per la Napoli medievale, il collezionismo è orientato sul periodo borbonico..qualche anno fa, credo, che ci sarebbero state più offerte.per queste monete, la domanda è sempre la stessa.. è possibile trovarne una in conservazione migliore?quella dei cataloghi passo' alla nac 2009 per circa 2000 euro ed è una splendida moneta.non ricordo altri passaggi..
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  25. Certo che si che è una buona idea.... Con tutti quei ripiani sembra proprio fatto a posta!! Molto bello... E da un pezzo che vorrei um monetiere ma non mi sono ancora deciso e non ti nego che piacerebbe anche a me averne uno cosi... Ma non ho spazio in casa....
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  26. Ci studio il sistema di fregarci qualcuno....ecco cosa significa.
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  27. Tutti davvero belli, certo che puoi regalarmeli..ti invio in mp l indirizzo, vedi di spedirli in fretta?
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  28. Ti posso "regalare" qualche mio Galerio? ...continua! ? TWF P.S. Magari mi ci scappa anche qualche altro imperatore.
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  29. Ciao @dabbene, Roma e' ormai come una serie di strati geologici , in alcuni punti della Citta' i reperti piu' antichi giacciono fino a -30 metri di profondita' ; ecco spiegato il motivo per cui molti lavori urbani durano anni , decenni . E' anche questo un aspetto della storia tre volte millenaria di Roma . Roma doveva essere abbandonata in epoca storica ? magari al tempo delle guerre gotiche quando Procopio racconta che in tutta l' URBS erano arrivate a vivere soltanto alcune migliaia di persone ? ma Procopio tramanda anche l' estremo attaccamento di questi sparuti Romani alla loro Citta' , sfortunati solo di vivere in un momento tragico per l' URBS ; mai l' avrebbero abbandonata ; in questo caso oggi Roma sarebbe un immenso e straordinario parco a archeologico probabilmente maggiormente piu' ricco di archeologia antica di quanto lo sia oggigiorno . Ma gli antichi Romani potevano abbandonare Roma , la Citta' Eterna per antonomasia ? impossibile solo pensarlo ; gia' un simile tremendo pensiero assali' alcuni Romani al tempo di Furio Camillo quando minaccioso si rivolse contro la sua Citta' natale guidando un esercito di Volsci , oppure al momento successivo della disfatta di Canne quando Publio Cornelio Scipione minaccio' di morte alcuni Tribuni militari che sopravvissuti alla strage proponevano di abbandonare Roma perché ormai persa dopo quella spaventosa sconfitta . Roma doveva diventare la Citta' che oggi tutti conosciamo , straordinariamente bella ed antica , ma anche caotica , disordinata e lenta nel suo sviluppo in Citta' moderna ; questi difetti non sono pero' per sua responsabilta' , e' una conseguenza nel volere costringere una Citta' antichissima a vestirsi di modernita' .
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  30. ecco la cartina orientativa.
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  31. Buona giornata Grazie @steto. E' vero, la narrazione di Angelo Gatto da Orvieto è già presente nel lavoro di Luigi (anche se lo stesso l'ha tratta da diversa fonte) é vero anche che la citazione nel suo lavoro ha riguardato solo l'aspetto "numismatico"; ma conoscere grazie a te l'intero racconto ed averlo divulgato per intero nel forum, è comunque un valore aggiunto più che meritorio. Un ringraziamento che va anche all'autrice della tesi, dottoressa Maria Perla De Fazi. Al momento sono arrivato a pag. 13 ed ho dovuto interrompere .... ma già pregusto il prosieguo! saluti luciano
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  32. Ciao, come tipologia è sicuramente già censita, sul CNI 14 è la n. 77 a pagina 197 (l'esemplare in asta, a differenza di quello sul CNI, ha la N speculare) Come rarità della specifica variante non saprei, ma in generale i grossi di Perugia con P semplice non capitano di frequente.
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  33. Nell'81 usci il pezzo, altro artista del panorama pop Italiano, alcuni pezzi rimarranno nella storia come quelli della fine anni 70. Stasera anche lui è giusto omaggiarlo con un live a Londra dell'88.
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  34. E si purtroppo molto si è perso, del mondo antico, è come vedere in bianco e nero... I colori portanti via dal tempo e dai restauri, chiamati cosi conservativi hanno fatto il resto.. Se penso che oggi facciano la fila a Milano migliaia di persone all'anno per vedere un'opera definita la più importante dell'immenso maestro..e della quale è rimasto ben poco dell'artista...se non nulla.. Povera la mia arte...
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  35. Leggo anch'io VICARI EPI .... Non vi è la S di Sigillum ad inizio leggenda. Potrebbe essere sottintesa. Abbiamo VICARI con assenza di una seconda I (genitivo di Vicarius). La leggenda potrebbe essere VICARI EPISCOPALIS , qualora la terzultima lettera fosse una L gotica, ma sembrerebbe altra lettera ( h ? N ? ), inoltre la quartultima lettera sembrerebbe una D. Non si leggono purtroppo alcune lettere. Forse il proprietario può provare a fare alcune ipotesi di interpretazione. Non sembrerebbe un sigillo personale, ma forse "di ufficio". Il Vicario episcopale era un sacerdote con potestà in un determinato territorio di una vasta Diocesi (in tutte vi era un Vicario generale) o con delega per alcune incombenze nella stessa. La figura è decisamente generica. Inviterei @Sam a cercare di leggere le lettere mancanti.
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  36. Carissimo qui hai preso due piccioni con una fava. Ti sei lasciato trasportare dal richiamo, e la cosa è stupenda perchè l'emozione è indescrivibile. E infine un tondello con un dritto incantevole..
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  37. E anni che si continua con sta barzelletta... Mi ricordo i listini di quando ero bambino, talis..
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  38. Salve checco,il bellesia sul libro " LUCCA storia e monete" a pag.118 al numero 6 , mette questa moneta come la variante rara del grosso da 3 soldi (anche se in realta e un bolognino ) questo tipo di moneta e sempre mal coniata, infatti anche la tua e ribattuta.
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  39. Voglio ringraziarti per l'intervento. Appena si riesce a scaricare il file sarà un vero piacere leggerlo.
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  40. Grazie Silvio, aspettavo un tuo parere...ero già soddisfatto dell`acquisto, ma adesso dopo il tuo commento sono ancora più contento.
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  41. Buonasera a tutti, visto l'interesse per il 6 tornesi 1800 denominato :punto punto, posto il mio esemplare...
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  42. A me guardandola in mano é venuto anche il dubbio di una coniazione appositamente particolarmente curata. Perchè non é solo il conio nuovo, i campi sono pari al fondo specchio contemporaneo, ma non per modo di dire. Una delle difficoltà nel fotografarla é stata quella di non "apparire" riflesso nella moneta stessa. Insomma mi ha lasciato un po' perplesso, se devo essere sincero.
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  43. Bertolami Fine Arts - ACR Auctions > E-Auction 60 Auction date: 9 July 2018 Lot number: 961 Lot description: Maxentius (307-312). Æ Follis (25mm, 5.17g, 12h). Rome, 308-310. Laureate head r. R/ Roma seated facing, head l., in hexastyle temple, holding globe and sceptre, shield at side; Dioscuri in pediment and Victories as acroteria; [RB]Q. RIC VI 208. Near VF Estimate: 40 GBP ILLUSTRAZIONE: L'ASPETTO ORIGINARIO DEL FRONTONE DI UN TEMPIO GRECO CON LE STATUE COLORATE. Nell'antichità le statue erano completamente dipinte, come testimoniato da questa esclamazione fatta dalla bellissima moglie di Menelao re di Sparta, involontaria causa della guerra di Troia, nell'Elena di Euripide: « Terribile è la mia vita e il mio destino, per colpa della mia bellezza. Oh potessi imbruttire di colpo, come una statua da cui vengano cancellati i colori, e una parvenza brutta invece della bella assumere! ».
    1 punto
  44. Ma se dico che è un falso fuso si scatena l inferno??
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  45. L'immagine raffigurata su questa moneta è qualcosa di meraviglioso. E' probabile che la statua sul carro fosse quella del Divo Augusto conservata nel tempio a lui dedicato. Per le due Faustine gli elefanti diventano due. Allego uno straordinario aureo di Faustina I conservato al British Museum.
    1 punto
  46. A margine della manifestazione ,domenica 17,presso la chiesa di S.Rocco,verranno esposte le due opere citate nella discussione " finalmente a Pavia" in monete barbariche,il S.Michele "longobardo" e la "Basilissa ton romaioi" ,interpretazione della Madonna del palinsesto di S.Maria Antiqua a Roma. Unitamente alle due opere avverra' un'esposizione di libri a tema barbarico-altomedioevale (no mercato),una panoramica ,purtroppo non esaustiva,sulla bibliografia relativa ai "barbari" e ai secoli immediatamente successivi alla caduta dell'impero romano. A fare gli onori di casa : il sottoscritto ?,se qualche lamonetiano volesse onorarci della sua visita ne sarei oltremodo felice. Adelchi. Di seguito :la chiesa di S.Rocco,le opere esposte,l'insegna.
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  47. Ciao @Ross14 e grazie per la bella citazione , ma immeritata ; la tua descrizione dei fatti teoricamente non fa una piega ; l' unica possibilita' che i corpi di Marco Aurelio e di Faustina fossero cremati a Roma e' che nelle due lontane localita' di morte di entrambi gli Imperatori , venissero prima imbalsamate , permettendo cosi' i lunghi viaggi di rientro a Roma . D' altra parte l' Ustrino che giustamente citi e che si trovava in Campo Marzio ed e' conosciuto genericamente come Ustrina Antoninorum , situato vicino alla Colonna di Antonino Pio che certamente inauguro' il nuovo Ustrino dopo quello di Augusto . Concludendo ritengo che la tua ipotesi di cremazione sul posto di Marco Aurelio e Faustina sia la piu' probabile e a seguire che siano state imbalsamate e cremate a Roma . A conferma della tua ipotesi e' noto il fatto di Germanico che fu cremato ad Antiochia dopo l' avvelenamento da parte di Pisone e le sue ceneri depositate poi a Roma nel Mausoleo di Augusto . « Prima di essere dato alla fiamme, il corpo (di Germanico) fu denudato nel forum di Antiochia, che era stato prescelto per la cremazione. » (Tacito, Annali, II, 73.) « Si deliberò di erigere un cenotafio ad Antiochia, dove era stato cremato; un tumulo a Epidafne, dove Germanico aveva cessato di vivere. » (Tacito, Annali, II, 83.)
    1 punto
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