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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/08/18 in tutte le aree

  1. Mi permetto di aggiungere due considerazioni di carattere storico e di opportunità: - per lo Stato dei Presidi, in occasione dell'evento straordinario dell'emissione dei quattrini, credo si sia voluta appositamente rimarcare la regalità divina di Ferdinando IV. Non dimentichiamoci che in quelle zone si usavano i nominali toscani per far di conto e, in mezzo a tanta valuta spicciola toscana e pontificia, era opportuno ricordare ai sudditi che chi comandava, era investito del suo potere da Dio; - nel regno di Napoli, la sigla D.G. era già presente nei nominali superiori in oro e argento, perciò, come giustamente ricorda il Maestro, per ragioni di spazio, si decise, per un periodo, di ometterle nelle serie in rame, a vantaggio di una maggior leggibilità della legenda.
    5 punti
  2. Riassumiamo ormai in questa meritata pausa estiva, 142 soci virtuali, 127 soci reali a oggi, numeri impressionanti, parlano da soli, eventi incredibili fatti in soli 6 mesi da una nuova realtà, andando da Res Nummariae Mediolanenses in una Milano in cui mancava da circa 35 anni una giornata divulgativa solo su questa zecca, andando a Colori e Monete della Penisola Numismatica, in un evento in cui si vuole abbracciare tutti e tutte le monetazioni, tutti gli appassionati della nostra penisola, record di visualizzazioni in streaming, un evento volutamente fortemente simbolico, per poi andare all'unicum, al sogno numismatico che diventa realtà, all'esposizione permanente in Ambrosiana di monete della zecca di Milano che la città attendeva dal 1800, per concludere con la numero 1 Accademica della nostra numismatica, anche internazionale, la Prof.ssa Lucia Travaini, tanti simboli, valori, fatti reali realizzati, tanti mondi diversi, per concludere coi cartacei realizzati quali lo Speciale sulla Zecca di Milano a colori e in edizione limitata, al Catalogo delle monete di Milano dell'Ambrosiana pubblicato e finanziato da noi, per arrivare al terzo e nuovo Gazzettino. Ci sarebbe poco altro da dire, però lasciatemi aggiungere ancora qualcosa, eventi così non si realizzano dal nulla e in un attimo, dietro c'è lavoro, tanto, tanto, organizzazione, ci vuole un background di conoscenze, rapporti, incontri, frutto dell'aver seminato molto in questi anni in più campi e ambiti, certamente anche in Lamoneta ma non solo, ci vogliono divulgazione, passione, colloqui, telefonate, voglia di essere vicini e reali con tanti, tanto ripeto spirito solidaristico e di volontariato culturale, senza avere nulla in cambio, e sottolineo niente, continueremo a fare, in una giusta evoluzione e programmazione che deve essere sempre necessaria per capire le tendenze e i movimenti, il fare...perché per non fare , anche in modo qualitativo, perché avremmo dovuto fare tutto questo ? Per stare immobili certo non ci saremmo mossi, una cosa è certa, nel fare evolutivo continueremo...continueremo... Ma chi ha altre belle immagini, che so che ci sono, per mostrare meglio questo eccezionale evento ? Ma Milano, la Milano culturale, storica avrà lunedì sera una grande nuova inaugurazione, un altro grande evento, ci sarò e cercherò di raccontarla in esclusiva per Lamoneta, ma questo riguarderà ora @Legio II Italica che preparo già con l'occasione ....
    4 punti
  3. 96° Giovanni I Corner 1625-1629 -> Scuola Grande di Santa Maria della Carità -V899 Dritto: MONSTRO • ME ESSER • MATREM * La B. V. Maria nimbata, in piedi tra sei Cherubini, raccoglie nel suo manto due confratelli genuflessi Verso: G GERO • VICENZO * VINCENTI * VICARIO * entro cerchio perlinato: * * = MDCXXV Stemmi della Scuola e della Famiglia Vincenti affiancati
    4 punti
  4. Dollari & Wampum Nel 2000, dopo il fiasco dei dollari Susan Anthony, la Zecca ci riprova. Stavolta è il volto di una graziosa fanciulla a impreziosire il dritto della moneta, mentre al rovescio compare un'aquila in volo, tra le più belle dell'intera monetazione americana. L'obiettivo, ancora una volta, è quello di convincere gli americani a rinunciare all'utilizzo del biglietto verde con l'effigie di George Washington in favore della moneta metallica di pari valore. Ancora una volta, il fallimento è pressoché totale. Aver sostituito la tetra Susan con la dolce Sacagawea, e averle dato un bel colore dorato, impossibile da confondere con qualsisasi altra moneta, non serve a raggiungere lo scopo. Così, dopo nove anni in cui la produzione progressivamente diminuisce, nel 2009 si decide di cambiare il disegno del rovescio, così da poter, almeno si spera, interessare i collezionisti. Il rovescio sarà ogni anno diverso e, in accordo col soggetto del dritto, la ragazza indiana che guidò la spedizione verso ovest di Lewis e Clark, celebrerà gli importanti contributi apportati dalle tribù indiane e dai singoli nativi americani allo sviluppo e alla storia degli Stati Uniti. 2010: Il tema scelto per quell'anno è la Great Law of Peace, la Grande Legge di Pace, ovvero la formazione della Grande Confederazione delle Tribù Irochesi, una struttura politica liberamente formatasi nel XVI secolo, che univa le tribù esistenti nella zona dell'attuale New York. Simbolo di questa unione, raffigurato sulla moneta, è una cintura Hiawata, con cinque frecce legate insieme. La cintura significa la creazione della Haudenosaunee (la Confederazione degli Irochesi), al suo centro c'è un pino bianco che simboleggia la nazione Onondaga, con altri quattro caratteri che indicano le altre nazioni facenti parte della Confederazione: i Mohawk, gli Oneida, i Cayuga e i Seneca. La cintura Hiawata altro non è che un Wampum, e chi ha avuto la pazienza di seguirmi fin dall'inizio ricorderà che se ne è già parlato, ed è stata mostrata, nel post #4. Ed ecco allora che con questo dollaro, che celebra, anche se forse involontariamente, i primi mezzi pre-monetari del continente americano, il cerchio si chiude, siamo tornati là dove avevamo iniziato, e così anche il mio compito può dirsi concluso...grazie a tutti petronius
    4 punti
  5. Beh Catlinetti e la storia del Cordusio, 1808 medaglia d'argento per una bilancia di nuova costruzione di un'innovatore per questo tipo di bilance monetarie. Poi si distinse anche per altre bilancie ma di uso diverso, ebbe anch e una medaglia d'argento per un trebbiatoio da grano, insomma un personaggio della Milano Napoleonica e post Napoleonica. Ma famose sono le sue bilancie con pesi monetari infatti dietro ogni peso troviamo apposto la scritta Fabbrica Catlinetti in Milano. Sono sempre state scatole ambite dai collezionisti... Infine va ricoirdato dopo di lui le scatole del Greppi.sempre di Milano che prese il suo posto rilevando l'esercizio del Cordudio. Insomma il Cordusio in qualche modo sempre protagonista..
    3 punti
  6. La sovranità nei Regni.... era riconosciuta da Dio e credo che nella monetatazione dello Stato tennero conto di questo... le legende complete non entravano tutte e qualcosa dovevano eliminare, ma non nei Reali. La problematica delle legende venne messa sotto osservazione dalla nuova riforma del Diodati, 1804 .... c'è molta documentazione a riguardo questo argomento; infatti il Diodati sosteneva che le legende sulle monete di Rame del passato mancassero delle lettere D. G. e che questa mancanza doveva essere colmata (infatti dal 1804 sulle monete di rame venne inserito D.G.). La mancaza antica però fu dettata da esigenze di spazio utile nella monetazione di rame (troppo piccola) e si scelse di non nominarli: i regni non venivano nominati perchè non entravano tutti (DG -UTR - SIC- HIER).
    3 punti
  7. Buona giornata Davvero bella, complimenti. Come scrive il Voltolina (Rif.), questa medaglia, come era invalso nelle diverse scuole presenti a Venezia, veniva distribuita ai confratelli nel giorno in cui i componenti della Giunta e della Banca rinunciavano alla loro carica, circostanza che nella Scuola in parola si verificava la Domenica delle Palme. saluti luciano
    3 punti
  8. Carissimo non è un errore di battitura... Casomai una nuova tipologia.. Dovuta ad un nuovo conio improntato con testa diversa. Bella la tua disamina grafica...
    3 punti
  9. Bellissima testimonianza storica del Cordusio. @eracle62 sai dirci qualcosa in più, oltre a quello scritto sulla scatola della bilancina?
    2 punti
  10. Buon pomeriggio a tutti voi del forum sentendomi al telefono con un caro amico che colleziona monete non ( Borboniche ) sosteneva di avere alcune piastre tra cui una del 1841 con la testa del re diversa allora sapendo che io adoro questa monetazione mi manda le foto della moneta per via email ecco le foto che ne pensate,grazie a chi mi risponde.
    2 punti
  11. Salve, ormai sono diversi giorni che sbatto la testa su questa moneta (o medaglia?) in cui noto alcuni elementi molto "insoliti". A partire dalla legenda Monstra te esse matrem che qui risulta storpiata in uno sconveniente "monstro" ? "me" esse... La data poi è chiaramente battuta su qualcosa d'altro, le N al contrario... insomma, non mi ci trovo. Il tal Vicario Vincenzo Vincenzi non mi dà risultati... qualcuno ha delle idee? Purtroppo non sono riuscito ad identificare i due stemmi araldici... Il peso è di 11,28g e il diametro 35 mm. Ringrazio anticipatamente chiunque potrà darmi una mano. Saluti
    2 punti
  12. questa adattata a porta pastiglie
    2 punti
  13. salve, niente di particolarmente pregiato, però mi è sembrata originale la funzione di questa moneta incastonata nell'elsa di questo vecchio coltello
    2 punti
  14. La presentazione a Milano del gazzettino dell'Associazione con il trio delle meraviglie numismatiche..............................Tiziano, Eros e Mario Grazie a tutti.....................................
    2 punti
  15. Il Gazzettino un prodotto che è andato oltre ogni aspettativa... Il Gazzettino con la sua umiltà è entrato nel cuore di tanti appassionati... Il Gazzettino quella voce che forse la penisola attendeva... Il Gazzettino se non ci fosse bisognerebbe inventarlo...
    2 punti
  16. Questo era un pezzo dell'80 che apri una nuova era, lui era ed è uno dei miei miti, grandissimo musicista, grandissimo paroliere.. Lo propongo in live perchè cosi rende meglio, e si può apprezzare la disinvoltura della performance..
    2 punti
  17. Buonasera, Parlare di rarità per VEIII è una forzatura, fatto salvo il caso delle emissioni per numismatici e di alte conservazione per alcune specifiche tipologie/millesimi. Avendo un buon portafoglio, è una collezione che si termina in poco tempo, diversamente da altre zecche/periodi dove possono passare decenni senza veder apparire pezzi mancanti. Sicuramente i vasti confini del mercato moderno hanno messo in evidenza questa realtà.
    2 punti
  18. @Sator https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME495H/5 credo che questo link ti aiuterà. @profausto, non avevo visto che avevi già risposto
    2 punti
  19. Volevo scrivere: Chissà del perchè nel 1798 nella monetazione per i Reali Presidi si ebbe un cambio di legende nei 3 Nominali....... 1782 – 1791 > D/FERDINANDVS•IV•D•G•SICILIAR•REX 1798 > D/FERDINAN•IV•D•G•SICILIAR•REX 1782 – 1791 > D/FERDI•IV•D•G•SICILIAR•REX 1798 > D/FERDINAN•IV•D•G•SICIL••REX 1782 – 1791 > D/FERDIN•IV•D•G•SICILIAR•REX 1798 > D/FERDIN•IV•D•G•SICIL•REX
    2 punti
  20. Più volte, nel corso di varie discussioni in questo forum, avevo accennato a una prossima pubblicazione dell'atteso Corpus di Ulla Westermark sulla monetazione di Akragas, dal 520 al 406 a.C. (manca quindi ancora un Corpus per il IV e III secolo a.C.). Adesso è finalmente disponibile da quest'anno. C'è la possibilità di visionare anche online questa grandiosa opera, in due volumi in inglese (il primo di testo e foto, il secondo di catalogo) sui seguenti links: http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:uu:diva-345876 http://uu.diva-portal.org/smash/record.jsf?pid=diva2%3A1189867&dswid=3347 http://uu.diva-portal.org/smash/record.jsf?pid=diva2%3A1190038&dswid=1039 Mi ha piacevolmente sorpreso questa disponibilità a consultare l'opera online. Evidentemente la scuola svedese è sufficientemente evoluta per permettere tale consultazione, anche se le copie cartacee sono sicuramente più gradevoli....
    1 punto
  21. Raccontiamo un'altra storia che diventa realtà, Milano ne ha tante in questo periodo, in Ambrosiana in un mese ne avvengono due, una più importante dell'altra, la prima l'unicum dell'esposizione di monete della Zecca di Milano accessibile a tutti, la seconda che ora vi racconterò a tappe quella del ritorno dopo mesi di restauri da parte del Centro per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali " La Venaria Reale " della palma, che era presente nella Cripta di San Sepolcro adiacente alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, un simbolo di Milano e della sua storia. Un po' di storia : la palma in rame e bronzo venne realizzata per volere del Cardinale Federico Borromeo nel 1600, viene riconosciuta come essere simbolicamente il punto zero di Milano, il punto che per Leonardo da Vinci è da considerarsi il vero centro di Milano. In una mappa del Codice Atlantico che è ora a Parigi ma che nella Cripta si conserva una copia Leonardo indica questo punto dove sarà collocata la palma " il vero mezzo di Milano ". La palma fu realizzata dal Cardinale per rappresentare ed essere simbolo di " sapienza e rigenerazione " e collocata lì non casualmente : quel punto è l'ombelico della antica Milano e della civitas romana, sia in termini geografici sia etico morali, perché si trova accanto alla copia esatta del sepolcro di Cristo realizzato nel 1100. Il manufatto ormai presentava segni di corrosione ormai difficilmente recuperabili, un comitato di cui mi sono sentito onorato di essere un partecipante attivo ha deciso di far fare dei restauri definitivi e ormai improcrastinabili. Ora lunedì sera a Milano in Ambrosiana di fronte alle autorità cittadine la palma troverà un luogo ritenuto idoneo per tornare a rappresentare la città. Ci saranno più post che andranno oltre all'inaugurazione alla quale avrò la fortuna di partecipare, aggiungo ancora un paio di riflessioni, se devo pregare questo è il posto più mistico che Milano ha secondo me, infatti lo faceva abitualmente San Carlo, qui abbiamo un incrocio incredibile di opere nel tempo, la pavimentazione con pietre del foro romano ancora con evidenti i solchi dei carri, gli affreschi e la struttura medievale, i capitelli in parte medievali e in parte del 1600 periodo dei Borromeo e della fondazione dell'Ambrosiana. Quindi nell'approntare il restauro di questo manufatto, Milano recupera un simbolo religioso, storico, dove i grandi sono passati e ritenuto il vero centro storico essendo stato fondato nel 1030, il Duomo sempre centro storico è, ma centro moderno rispetto alla Cripta.
    1 punto
  22. Parafrasando un vecchio proverbio lombardo :"var puse' un fa' che cent afuma".
    1 punto
  23. 1 punto
  24. Grazie a te, e anche molto. La tua passione è contagiosa; leggerti è sempre piacevole e consente ogni volta di arricchirsi. Ancora grazie e buona serata.
    1 punto
  25. Sai che ti dico ma io quasi quasi, ti proporrei di fare un articolo per il Gazzettino coi pezzi più interessanti, in fondo qui più che le parole parlano le immagini e che belle, che belle queste immagini ...
    1 punto
  26. Nel racconto della prof.ssa Travaini sono emersi spunti importanti di riflessione sull'approccio allo studio numismatico e non solo. L intervento, lontano dall'essere tecnico-accademico, ha consentito a tutti di apprezzare il lungo percorso di insegnamento ma anche dei grandi personaggi che hanno consentito tale percorso con aneddoti e storie quotidiane. Speriamo he eventi come questi consentano una sempre maggiore collaborazione e divulgazione della materia numismatica ad ogni livello.
    1 punto
  27. Le domande del Presidente dell'ACQdC @dabbene alla Prof.ssa Travaini.
    1 punto
  28. Buonasera, Ecco il mio ultimo acquisto.....e vi assicuro che non è stato affatto facile essere riuscito a trovarla! Che ne pensate?
    1 punto
  29. Grazie @dabbene , attenderemo tutti i non partecipanti , purtoppo , la tua relazione sul grande evento culturale .
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  30. Gran pezzo Pier!!! Rara rara rara!!! Penso che questa tipologia abbia anche circolato poco, Gli esemplari che conosco hanno tutti una buona conservazione, i miei complimenti!
    1 punto
  31. Grazie Petronius. Un viaggio meraviglioso, documentato e soprattutto avvincente... come del resto i tanti altri che ci hai proposto. Leggerti è veramente un piacere. Se poi i tuoi racconti finissero su carta sarebbe, dal mio punto di vista, il top.
    1 punto
  32. Riassumiamo ormai in una pausa meritata estiva, 142 soci virtuali, 127 reali, numeri impressionanti ,eventi incredibili fatti in soli sei mesi in una realtà nuova andando da Res Nummariae Mediolanenses in una Milano in cui mancava da circa 30 anni una giornata divulgativa solo su questa zecca, andando a Colori e Monete della Penisola numismatica, in un convegno in cui si vuole abbracciare tutte le zecche geografiche e tutti gli appassionati della penisola in un evento anche volutamente simbolico, si arriva all’unicum, al sogno Numismatico che Milano attendeva dal 1800 la realizzazione di una esposizione permanente di monete milanesi a Milano in Ambrosiana, per arrivare alla numero 1 accademica, tanti simboli, tanti mondi con la realizzazione di cartacei quali lo Speciale su Milano a Colori in edizione limitata, al Catalogo dell’Ambrosiana pubblicato e finanziato da noi, per arrivare al terzo nuovo Gazzettino. Ci sarebbe poco altro da dire, però lasciatemi fare tre osservazioni, eventi così non nascono dal nulla, ci vuole un background di rapporti, conoscenze, l’aver seminato in tempi lunghi in più campi divulgazione e valori, secondo faremo, continueremo a fare, in una giusta evoluzione e programmazione che deve essere sempre necessaria per capire le tendenze e i movimenti, il fare ....perché per non fare anche in modo qualitativo perché avremmo dovuto fare questo ? Per stare immobili certo non ci saremmo mossi, una cosa e’ certa nel fare, nelle evoluzioni volute, continueremo , continueremo ...
    1 punto
  33. @matteo95 Inserita NAC 107.
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  34. Io abito a Roma, quindi quando avrò un po' di tempo cercherò di informarmi andando direttamente al Museo Ebraico di Roma, in modo da vedere anche se ne hanno altre di queste monete. Intanto vi indico: peso = 5,82 grammi; diametro = 27 mm
    1 punto
  35. E stato un'evento storico, due realtà importanti del panorama numismatico Italiano, che hanno dato vita ad una serata indimenticabile per contenuti e per quello che ha rappresentato.. Rimarrà indelebile nella memoria di ognuno di noi, scritto e documentato ai posteri, e oggi come segno tangibile dei tempi che cambiano... Il tempo fugge, e la vita muta, fortunatamente anche la numismatica si evolve.. Eros
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  36. Vino e monete... Cosa volere di più?
    1 punto
  37. 1 punto
  38. BITHYNIA, Apamaea. Geta. AD 209-211. Æ 21mm (4.98 g, 12h). Laureate head right / Daphne kneeling right, head left, with hand raised; to left, laurel tree. Unpublished. VF, dark green and brown patina, slight porosity. Extremely rare. Ex Peus 366 (29 October 2000), lot 548; Münzen und Medaillen FPL 422 (May 1980), lot 146. The nymph Daphne, the daughter of the local river-god Peneus, attracted the unwelcome advances of Apollo. As he aggressively pursued her, Daphne, wishing to put a stop to his advances, prayed to her father to help her. Peneus transformed her on the spot into a laurel tree (Greek Dafnh). Heartbroken, Apollo declared that this tree would be special to him, and made the laurel his sacred tree. Estimate: $300 ILLUSTRAZIONE: APOLLO E DAFNE Dafne, figlia e sacerdotessa di Gea, la Madre Terra e del fiume Peneo (o secondo altri del fiume Lacone), era una giovane ninfa che viveva serena passando il suo tempo a deliziarsi della quiete dei boschi e del piacere della caccia la cui vita fu stravolta a causa del capriccio di due divinità: Apollo ed Eros. Racconta infatti la leggenda che un giorno Apollo, fiero di avere ucciso a colpi di freccia il gigantesco serpente Pitone alla tenera età di quattro giorni, incontra Eros che era intendo a forgiare un nuovo arco e si burlò di lui, del fatto che non avesse mai compiuto delle azioni degne di gloria. Il dio dell’amore, profondamente ferito dalle parole di Apollo, volò in cima al monte Parnaso e lì preparò la sua vendetta: prese due frecce, una spuntata e di piombo, destinata a respingere l'amore, che lanciò nel cuore di Dafne e un'altra ben acuminata e dorata, destinata a far nascere la passione, che scagliò con violenza nel cuore di Apollo. Da quel giorno Apollo iniziò a vagare disperatamente per i boschi alla ricerca della ninfa, perchè era talmente grande la passione che ardeva nel suo cuore che ogni minuto lontano da lei era una tremenda sofferenza. Alla fine riuscì a trovarla ma Dafne appena lo vide, scappò impaurita e a nulla valsero le suppliche del dio che gridava il suo amore e le sue origini divine per cercare di impressionare la giovane fanciulla. Dafne, terrorizzata, scappava tra i boschi. Accortasi però che la sua corsa era vana, in quanto Apollo la incalzava sempre più da vicino, invocò la Madre Terra di aiutarla e questa, impietosita dalle richieste della figlia, inziò a rallentare la sua corsa fino a fermarla e contemporaneamente a trasformare il suo corpo: i suoi capelli si mutarono in rami ricchi di foglie; le sue braccia si sollevarono verso il cielo diventando flessibili rami; il suo corpo sinuoso si ricoprì di tenera corteccia; i suoi delicati piedi si tramutarono in robuste radici e il suo delicato volto svaniva tra le fronde dell'albero.
    1 punto
  39. Hess-Divo AG > Auction 334 Auction date: 29 May 2018 Lot number: 135 Price realized: 160,000 CHF (Approx. 160,820 USD / 139,093 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Show similar lots on CoinArchives Find similar lots in upcoming auctions on Lot description: ROMAN COINS Estimate: COINS OF THE ROMAN EMPIRE. Maxentius, 306-312. Quaternio (4 aurei), gold, Carthago, 307. AV 20.90 g. IMP CM VAL MAXENTIVS PF AVG Bearded, bare head r. Rev. MARTI CONSER - V AVGG ET CAES N / PK Mars, wearing military costume and helmet, advancing r., holding shield with his l. hand, spear in his r. hand. RIC VI not, but cf. 430, 45 (issue for Herculius, rev. from the same die, see C. Vermeule, Roman Medallions [1962], pl. 9, 2); V. Drost, Le monnayage de Maxence, Etudes Suisses de Numismatique 3 (2013), 281, 7 (this specimen); V. Drost and G. Gautier, Le trésor dit "de Partinico": aurei et multiples d'or d'époque tétrarchique découverts au large des côtes de la Sicile (terminus 308 de notre ère), Trésors monétaires XXIV (2011), 176, 172 (this specimen). Unique and spectacular. Insignificant edge nick on rev. Extremely fine Provenance: The Osaka Collection. "Partinico"-Hoard of about 1957-1958. "Property of an European Nobleman" collection. Auction Spink & Son Ltd., London 114 (in association with Christies, London, 1996), 109. Auction Numismatica Ars Classica AG, Zurich 24 (2002), 262. Maxentius, fighter for Rome It was an eventful year, the year 307 AD, when our quadruple gold coin bearing the portrait of Maxentius was minted in Carthage. At the time, many were struggling for power over the Roman Empire. Diocletian had abdicated on May 1st in 305 and appointed his successors. Constantius Chlorus was to be in control of the West with the support of Severus, and Galerius of the East, together with Maximinus Daia. Thus, not only Diocletian’s colleague Maximianus Herculius fell short, who grudgingly accepted his abdication, but above all the sons of Constantius Chlorus and Maximianus Herculius. Diocletian, who had no children, had misjudged the situation and passed over their entitlements. We are not going to retrace all the battles and political dodges that led to these very sons, Constantine I and Maxentius, becoming essential factors of power. Let us jump right into the year 307. At this point, Constantine I had already been established as ruler over Gaul, Spain and Britain. Maxentius was domiciled in Rome. He had taken advantage of the fact that Galerius tried to abolish the tax exemption of the Roman population. It was foolish of Galerius to simultaneously announce that the Praetorians were supposed to give up their comfortable garrison in Rome in order to serve at the front. Citizens and soldiers together called Maxentius for help – an act that Galerius would not tolerate. He ordered Severus to solve the problem. But Maxentius had a trump card: his father Maximianus Herculius, who was sulking in Lucania. When his son sent the message saying he needed him, Maximian instantly rushed to Rome, eager to once more pull the strings of international politics. Maxentius had hoped that his father was still more popular with the army than Galerius or Severus, which was indeed the case. But Maximian wanted to be emperor himself again. And thus, after his arrival in Rome, he simply pushed Maxentius aside and, in February 307, had himself once more be pronounced Augustus by the people and the senate. Maximian’s first task was to defend the city against Severus. But there wasn’t much defending to do. Under Maximian, the soldiers had fought for almost 20 years, under Severus, not even two. As soon as they saw their former commander, the soldiers defected to him in droves. Severus had to flee from his own army to Ravenna, where he surrendered to Maximian. After this victory, Maximian was entirely in his element. His former power was back within reach. All he needed was an ally, and who would have been a better candidate than Constantine, his old wartime comrade’s son? So, Maximian left business in Rome to his son Maxentius and rushed to Treves. There, the old emperor offered the young man to officially recognize him as Augustus and to adopt him. He should also marry Maximian’s daughter. In return, Maximian hoped to get military support and a clear political positioning against Galerius. But Constantine was much too smart for that. He made Maximian wait, let the statues of Severus – who in the meantime had died anyway – be canted over, and did nothing else which could have been interpreted as explicitly taking sides against Galerius. Maximian returned to Rome without having achieved anything, where he was surprised to find that, by now, the city was in his own son’s hands. For Maxentius had succeeded, all by himself, to prevent Rome from being attacked by an army led by Galerius. Galerius too had lost soldiers who had gone over to serve the son of Maximian. Now Maxentius had the Roman senate give him the title of Augustus and officially took over the rule in the territory of late Severus. The magnificent gold medallion is likely to have been minted in celebration of his accession to power as Augustus. With it, Maxentius underlines that he is willing and able, with the help of Mars and the associated virtues, to defend the old capital Rome against all attacks, as had done all rightful emperors before him. Thus, he positions himself against Galerius, who had tried not only to take privileges away from the Eternal City, but even to lead an army against the old capital. This way, Maxentius claims to be the true defender of the Roman idea. At the same time, he had coins minted for Senior Augustus Maximian and Caesar Constantine. So, Galerius saw an opposing front building up against him which to counter by himself he did not feel strong enough. He had to do something to reinforce his fading influence, and only one person came to his mind: His old supporter Diocletian should once more, with all his authority, mediate between the disputing parties. He did, only nobody listened to his suggested compromise. The fight for the Roman Empire entered the next round.
    1 punto
  40. Ti consiglio di fare la supplementare subito, io quando ho interesse ad avere prodotti aggiuntivi faccio sempre così e quasi ogni volta ho avuto quel che desideravo.
    1 punto
  41. Quesito curioso, stimolante e senza dubbio degno di interesse e di approfondimento, Maestro. Non voglio credere che sia una domanda retorica alla quale tu hai già la risposta! ? Non potendo né sapendo rispondere, replico con un'altra domanda in tema: - Chissà perché sulle monete per i Presidi, a differenza delle monete in rame napoletane, compare sempre (quindi doveva comparire, immagino per disposizione dall'alto) l'acronimo D•G•? Ovvero, perché la volontà di rimarcare nei Presidi che Ferdinando era re per Grazia di Dio? Io una mezza idea ce l'ho...
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  42. Tornando alla Chimera, ci si può chiedere come mai il mostro ritenuto una creatura della Licia con sede principalmente a Patara, la fiorente città marittima e commerciale anticamente chiamata Arsinoe sulla costa sud-ovest del Mediterraneo, sia finito nel Peloponneso sulle monete di Sicione, diventando il simbolo di questa città. Ce ne dà atto il mito https://storia-e-mito.webnode.it/products/chimera/ Il mostro dalla testa di leone, corpo di capra e coda di serpente, nonché dotato di alito infuocato e pestilenziale, seminava terrore in territorio di Licia e Giobate, re di quelle contrade, si vide costretto a chiedere aiuto ad un suo ospite: un certo Bellerofonte di Corinto. “Il Re di Caorte, Stenobearnia, mio nemico, – gli disse – tiene in casa quel mostro come se si trattasse di un animale domestico.” Ma perché mai Bellerofonte, il baldanzoso figlio di Poseidone, si trovava ospite di Giobate? Come spesso accade nei miti greci, le avventure e disavventure di un eroe si incrociano con quelle di altri eroi: Perseo, in questo caso, (alcuni affermano fosse, invece, Preto, re di Tirinto) e la di lui poco fedele consorte, Stenobea, che Omero chiama Antea. Costretto a lasciare Corinto per aver provocato la morte del tiranno Bellero (da cui il nome), il nostro eroe cercò rifugio a Tirinto dove fu gentilmente accolto da Perseo e ancor più gentilmente… troppo gentilmente, dalla consorte, Stenobea, colpita dal fascino tenebroso dell’ospite di suo marito. Fermamente respinta dall’eroe, la donna lo accusò di tentata violenza e Perseo, non potendo farsi giustizia da sé, essendo Bellerofonte suo ospite, lo mandò da Giobate con la preghiera di cercare la maniera di spedirlo il più velocemente e platealmene possibile all’Olimpo, da suo padre, Poseidone. Una scappatoia c’era per salvare le apparenze e fare le cose per bene: affidare al giovane la gloriosa quanto disperata impresa di liberare la terra di Licia dalla mostruosa creatura che seminava terrore. Bellerofonte non si fece ripetere l’invito e partì subito per l’impresa. Per prima cosa domò Pegaso, il cavallo alato, nato dal sangue della Medusa, la Gorgone uccisa da Perseo. Domare Pegaso fu impresa relativamente facile. Bellerofonte lo trovò che stava abbeverandosi ad una delle fonti che lo stesso Pegaso faceva sgorgare battendo il suolo con uno degli zoccoli, ma catturarlo non era così facile, non essendo ancora state inventate le briglie. La dea Atena, però, gli venne in aiuto mostrandogli come confezionare delle briglie d’oro e con quelle Bellerofonte catturò Pegaso e affrontò la Chimera. Riuscire ad uccidere la Chimera, però, fu tutt’altra impresa. Bellerofonte le piombò addosso in groppa a Pegaso e solo dopo ripetuti tentativi riuscì a colpirla con la sua lancia dalla punta di piombo che le conficcò in bocca. L’alito di fuoco della mostruosa creatura fece sciogliere il piombo che scivolò giù attraverso la gola causandole la morte. Nota. Il piombo ha un punto di fusione relativamente basso: 327,5 °C.
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  43. Ciao. Le alte conservazioni non sono mai facili da giudicare ancor meno in foto, io direi almeno spl+ il dritto forse anche migliore....quella al rovescio sul toson è una mancanza/sfogliatura? Ottima moneta con splendida patina!! Bellissima moneta siglata dal maestro di zecca Vincenzo Beninati...di grani con V.B. ne ho molti, vedi foto di gruppo di qualche post fa e la famiglia è pure cresciuta, ma questa in argento ancora mi manca! Complimenti @borbonik Pezzone da 90...ma è nella tua collezione @Zenzero??? Ti dico la verità non amo particolarmente le monete d'oro e non ne ho nessuna, ma questa merita per conservazione e rarità, solo 1952 pezzi coniati!! Gran belle monete ragazzi
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  44. Dollari! Il primo dollaro d'oro Il dollaro dei sogni Il dollaro più bello Il dollaro più amato Il dollaro impossibile Vi risparmio il testone di Ike e l'arcigno profilo di Susie, come anche gli insipidi dollari del Presidente, ma prima di considerare conclusa la discussione, ne ho ancora uno da mostrarvi. Un dollaro che ci riporterà là dove siamo partiti, congiungendo idealmente i primi, primitivi mezzi monetari, con le monete più moderne...non andate via petronius
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  45. E poi un nuovo trionfo... E poi forse il più grande di tutti... E poi nulla ti può più scalfir... E poi ci sono momenti meravigliosi.. E poi ci sono ragazzi che si iscrivono all'Associazione sulle ali dell'entusiasmo.. E poi ci sono gli anziani che ti riempiono di elogi... E poi c'è Lucia una grandissima donna.. E poi c'è Mario un grandissimo Uomo... E poi ci sono ancora i plausi... E poi c'è chi vuole ancora serate come queste... E poi non pensavi tanto successo.. E poi cosa vuoi di più..............
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  46. Austrian 20 (zwanzig) kreuzer coin became 'svanzica', informally used for money, in general
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  47. Mi sembra esagerato il prezzo di 49€ Secondo me si stanno facendo del male con le proprie mani... La gente inizia a stancarsi ... prevedo un altro flop...
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  48. a me non dispiacciono questo tipo di oggetti, li comprerei volentieri, se li trovassi in un mercatino ad un prezzo ragionevole li porterei a casa, sono oggetti che comunque facevano parte della vita di chi le monete le usava... non solo come monete. Oltretutto chi le faceva aveva una buona mano, non è così semplice realizzare cose così
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  49. La discussione sicuramente può permettere di vedere tanti esempi, anche sul web ne trovate, ma è interessante perché pone la moneta come uso diverso ed ulteriore oltre al consueto utilizzo di mezzo di pagamento. Entriamo in altri campi tutti affascinanti, la moneta icona, protettiva, di buon auspicio, gioiello, ostentativa, spesso i riferimenti sono religiosi, la moneta se portata addosso dava speranza, buon auspicio di salute, certamente ben oltre al valore venale che indubbiamente aveva comunque. Spesso i manufatti erano delle piccole opere d'arte di valenti orafi, qui mostro una osella veneziana di Alvise Mocenigo, anno 1 - 1763, in una splendida montatura in filigrana d'oro d'epoca, ostentazione ma la Beata Vergine c'è.... Da NAC 43
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