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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/23/18 in tutte le aree
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E' stata dura, ma alla fine dopo 10 ore di prove e imprecazioni varie sono riuscito a far ripartire tutto. Mi scuso per il prolungato disservizio. ?10 punti
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Ciao. Quello che si legge sui Forum va preso per quello che vale. E' già stato scritto, da Emanuela_78, che la ditta non ha un negozio "fisico" ma solo un Ufficio dove si ricevono i clienti per appuntamento. Quindi, chi ha scritto che sarebbe entrato in un negozio della ditta (fra l'altro nella zona di Bologna...e anche questo non è vero, perché Modena non è nella "zona di Bologna") sta già dicendo una menzogna. Purtroppo, i Forum di internet ospitano di tutto e di più, e quindi non mi sentirei di escludere che chi ha scritto certe cose sulla ditta Nasi possa essere benissimo un bifolco ignorante, che lo ha fatto solo per screditare un commerciante che non gli ha venduto qualche banconota al prezzo che voleva lui. Chi conosce Walter e Mara (ed io ho questo privilegio da molti anni) sa benissimo che non tratterebbero mai male un cliente. Sono dei grandi lavoratori e delle persone estremamente corrette e gentili. Il discorso dei prezzi rientra, come già detto, nel "libero mercato"; ma sarebbe abbastanza strano che un commerciante si mettesse a praticare, specialmente per materiale molto comune e moderno, prezzi "fuori mercato", dal momento che in tal modo non riuscirebbe più a venderlo (e quindi danneggerebbe innanzitutto se stesso). E' vero. Ognuno dice la sua. Ma bisogna anche distinguere le critiche genuine dalle diffamazioni gratuite. Quelle che riporti e che girerebbero su un altro Forum sul conto della Ditta, rientrano a pieno titolo nella seconda tipologia. Saluti. Michele4 punti
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Va bene lo stesso tutti insieme in questo momento storico.. Senza disparità, senza appartenenze, senza aree, senza monetazioni diversificate, ma solo uniti in un unico spirito, quello di stare insieme, divertirsi, parlare di noi e magari guardare qualche tondello..perchè no... La penisola unita al pranzo Veronese...in nome della passione... Eros p.s. Forza ragazzi unitevi a noi...4 punti
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DE GREGE EPICURI Ringrazio anch'io, e molto, gli amici Adelchi e Luciano che hanno animato una bellissima serata. Impossibile farne un vero riassunto, però mi va di dirvi (disordinatamente) alcune cose che mi hanno colpito. Anzitutto, nel Medio Evo (e forse già prima dell'anno 1000) la zecca veneziana era la più importante attività produttiva della città, se si esclude l'Arsenale. E' arrivata ad impiegare 130 persone! Pare che la prima sede fosse presso Rialto (Rio Alto) e il Fondaco dei Tedeschi, poi si spostò dietro le Procuratie, dove ora c'è un giardino. La zecca lavorava ad altissimo livello tecnico e con molta serietà. La purezza dell'Ag per il Grosso Matapan del 1° tipo raggiungeva il 98-99%, il massimo ottenibile allora. C' era una grande differenziazione delle funzioni tecniche di fabbricazione, e di quelle dedicate alla verifica e saggiatura del prodotto (per l'oro: oscillazioni del peso intorno all'1%). Le eventuali frodi erano indagate con scrupolo inquisitorio e punite con durezza (non poche condanne a morte). Persino la tosatura delle monete da parte dei cittadini, se scoperta in flagrante, comportava il taglio della mano (per gli uomini) o della lingua (per le donne) (perchè mai questa differenziazione?!...) L'efficienza produttiva era notevole: è documentata la produzione di 60.000 soldini in un giorno. In questo modo, ovviamente la moneta veneziana finì per imporsi e per dilagare in Europa e anche in Oriente. I contrasti con gli stati vicini e lontani erano quasi sempre di natura commerciale: permessi negati, dazi giudicati eccessivi, ecc. Nei secoli XI, XII e XIII i conflitti con Bisanzio furono numerosi, e quasi sempre su queste basi. Eppure, il Grosso Matapan è, sul piano iconografico, una moneta prettamente bizantina; e le lettere intorno al Cristo sono identiche a quelle dei trachy. Poi c'è tutto il capitolo (come sempre in questi casi minuziosissimo) dei "controlli di produzione", dei segni "segreti", dei bisanti (=globetti) disseminati qua e là, insieme con altri segni distintivi: ci sono le infinite tabelle del Papadopoli e di altri, ma ogni giorno si scopre qualcosa di nuovo. Qui il collezionismo esprime tutta la sua pignoleria ossessiva... Mi fermo, perchè non vorrei stancarvi. Adelchi comunque mi ha mandato il testo in pdf. Chi lo desidera, e non rientra nella nostra mailing list, è pregato di inviarmi un pm, e appena posso glielo inoltro.3 punti
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Ciao Rick. No mi spiace. Su lamoneta non pubblico mai monete in vendita. Sempre "passate".3 punti
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Titolo Evento: AGORA’ DELLA NUMISMATICA – Padova 2019 Categoria: Eventi Misti Data Evento: 02/02/2019 10:00 a02/02/2019 19:00 Il Circolo Numismatico Patavino annuncia il nuovo Formato del Convegno Numismatico che si terra il prossimo 2 Febbraio 2019 a PADOVA con una formula completamente rinnovata e di maggior prestigio denominato "AGORA’ DELLA NUMISMATICA – Padova 2019". Un Appuntamento per il collezionista, lo studioso e gli operatori del settore della numismatica Il progetto di massima , che troverete illustrato in allegato con maggiori dettagli prevede una iniziativa di estremo interesse per gli operatori del settore numismatico a cui potranno aderire entro ottobre 2018 locandina agora della numismatica PADOVA 2019 -progetto Generico.pdf Link al calendario: AGORA’ DELLA NUMISMATICA – Padova 20192 punti
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Sono riuscito ad entrare con l'app nisba , volevo chiedervi siccome sono diventato vegano ci sono le frittate di Soia ?2 punti
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Fermato il pranzo. Siamo 37 ufficiali. gigetto13 cippal dabbene +1 eracle62 mfalier 417sonia Bassi22 Tm-NPz + 1 ciosky68 italpen Ross14 Roth37 + 1 Ottone Angelonidaniele Blaise Cembruno5500 piergi00 Fabio El Chupacabra Aleale Cinna74 PAPERONEdePAPERONI. Rex Neap + 1 Zenzero + 2 gianvia dave95 mazzarello silvio + 1 FrancoMari Chievolan vierer2 punti
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Ciao. In linea di principio, il contenuto del fino delle monete che circolarono non fu mai pari al valore facciale delle stesse, dal momento che, anche intuitivamente, poichè al costo del fino dobbiamo anche aggiungere i costi di fabbricazione della moneta, in caso di parità tra valore facciale della moneta e valore del fino contenuto, una moneta costituirebbe già in partenza "una perdita" per lo Stato che la produce. Inoltre, quanto più il fino contenuto dalla moneta si avvicina al suo valore facciale, tanto più la moneta sarà sottratta dalla circolazione e tesaurizzata. Per quanto riguarda il valore intrinseco della moneta d'argento da 1 Lira, ho sotto mano una tabella tratta dal testo "La circolazione metallica del Regno d'Italia (1862-1930)" di Renato Lefèvre, pubblicato nel 1931. A pag. 38 è riportata una tabella che prende in considerazione il valore dell'intrinseco contenuto in una Lira, per i seguenti anni: - 1915: 0,39 L. - 1916: 0,54 L. - 1917: 0,75 L. - 1918: 0,75 L. - giugno 1919: 1,25 L. - dicembre 1919: 2,54 L. Se prendiamo il dato riferito al 1915 e consideriamo che 4,175 grammi di argento fino (il contenuto di argento fino della moneta da una Lira) valevano 39 centesimi di Lira, potremo anche stabilire quanto costasse un grammo di argento fino...e così anche per gli anni seguenti (lascio volentieri a Voi il "piacere " di fare i calcoli.....?). Considerando il quantitativo del fino di uno scudo e il maggior titolo (.900 anziché .835 della lira), basterà moltiplicare per 5 i valori dell'intrinseco della Lira e aggiungere poco meno dell'8% per ottenere, per gli stessi anni considerati, il valore dell'intrinseco argenteo dello scudo. Al valore puro e semplice dell'intrinseco prezioso occorrerà poi aggiungere, per tutte le monete, il costo di fabbricazione. La stessa tabella riporta altresì il rapporto oro/argento negli anni indicati, che da un rapporto fisso stabilito dalla Legge fondamentale monetaria del 1862 (1 parte d'oro è pari a 15,5 parti di argento), negli anni esaminati risulta così mutato: - 1915: 39,50. - 1916: 30,15. - 1917: 23,05. - 1918: 19,70. - 1919: 16,52. Una volta che avremo determinato il valore al grammo dell'argento fino negli anni sopra considerati, potremmo - conoscendo il rapporto che lega l'argento con l'oro nei diversi anni - determinare quanto costasse un grammo di oro fino negli anni esaminati....(anche per questo "piacevolissimo" calcolo....lascio a Voi effettuare le necessarie operazioni....?) e stabilire così quale fosse il valore dell'oro fino contenuto da un marengo. Buon divertimento...? Saluti. M.2 punti
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Le monete di Savona fino a non molti anni fa erano considerate tutte molto rare. Negli anni recenti invece la comparsa di diversi esemplari ha permesso di riconsiderare le rarità di molti nominali al ribasso. A mio avviso questa tipologia è probabilmente la più comune e se gli dovessi dare un grado di rarità direi NC.2 punti
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Editto di epoca Napoleonica che disciplinava il costo del PANE, che tutti i Prestinari dovranno vendere. Stampato secondo il calendario Repubblicano a Milano li 30. Ventoso anno IX. Repubblicano, corrispondente al calendario dell'Era volgare al 21 marzo 1801.2 punti
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Vi aspettiamo allo stand 224 fila F con nuovo materiale selezionato in vendita!!2 punti
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Concordo pienamente. Il lavoro della Westermark resta fondamentale e ben fatto. In ogni caso una pietra miliare anche per le comparazioni con altre coeve monetazioni siceliote. Possono capitare errori od omissioni molto lievi. Ad esempio per il tetradramma 340.5 la provenienza risulta sbagliata: al posto di Ars Classica XVI/1933, n. 78 bisogna leggere Ars Classica XIV/1929, n. 78, un errore perdonabilissimo su migliaia di esemplari censiti. Piuttosto si deve rimarcare la notevole ritrosia dei nostri accademici a compilare corpora. In pratica dei nostri solo la prof.ssa Maria Caccamo Cantilena ha scritto un vero Corpus, su Messana e non per nulla è entrata nel ristretto novero dei grandi accademici, fino ad avere avuto l'onore di organizzare a Taormina l'ultimo Congresso Internazionale di Numismatica. Molto meno faticoso scrivere articoli e anche libri che rimasticano noti argomenti con poche aggiunte e cambi di prospettiva. Quasi quasi sono i non docenti italiani a scrivere qualcosa di nuovo o innovativo....2 punti
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Eccoci. Innanzi tutto grazie per i vostri giudizi. Devo dire che dalle fotografie anche io avrei detto BB+ . In realtà in mano si legge bene il lustro rimasto sulla superficie della moneta che in foto non si nota (almeno per me, per altri ho visto di si), e quindi decisi per un BB/SPL (che tradotto dal mio modo di esprimere conservazioni, significa conservazione TRA il BB e lo SPL come scritto https://www.monetaio.it/it/content/6-perizie). Ci tenevo ad esporre i vostri giudizi, che mi paiono molto in linea, perchè questa moneta era esposta su una bancarella al mercatino di Gradisca questa domenica, presso un collega che ne é il proprietario. Ed un tale, che ci legge, biondo, che pensa di esser il "super fico" della situazione, prendendo in mano questa moneta, ha tirato un "pippone" al collega di turno asserendo che questo é l'"esempio" di quanto i periti italiani facciano "pena" rispetto al grading americano, facendo anche altri nomi di colleghi molto preparati e seri nel loro lavoro, denigrandoli. Che per lui questa moneta "non arriva neanche lontanamente al BB", e chi più ne ha più ne metta. E allora, ecco qui, nero su bianco scritta l'inettitudine numismatica, oltre la stupidità umana del soggetto: la prossima volta almeno prendi una moneta "sbagliata" per perorare la tua causa, se ne capisci qualcosa di monete (cosa di cui dubito fortemente). Comunque sia, a prescindere dalla motivazione scatenante del mio post, se piace l'idea di postar monete e giocare a dare la conservazione ve ne posto un po' ogni tanto. Grazie ancora, Pino.2 punti
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Io penso di esserci sabato per il pranzo. Purtroppo per il mio lavoro solo all'ultimo momento saprò se avrò in ballo qualche "rogna". Ma credo di esserci.2 punti
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Vorrei condividere il nuovo arrivo in collezione. Si tratta di un soldo del II tipo di Carlo Emanuele I del 1585 sigle MG per Michele Grobert coniato nella zecca di Chambery. Moneta non rara, ma non facile da trovare in buona conservazione, quindi sono contento di inserirlo fra le mie monete e aggiungere la foto a catalogo in cui mancava ancora. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE1/26 Spero che vi sia gradita, come fa piacere a me il fatto di poter ammirare le vostre monete!1 punto
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Buongiorno a tutti , questo microbo di 10 mm per un peso di 0,15 gr che era rimasto sul fondo di un sacchettino di monetine nascosto in mezzo a depositi di vario genere e ha seriamente rischiato di finire nella rumenta , mi confermate che è un Obolo di Savona , grazie ?1 punto
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Abbiamo lo stinco di maiale cotto nello strutto, ma di soia. Va bene uguale?1 punto
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Ieri mi sono recato presso un noto esercizio commerciale della mia città (Frosinone), e facendo degli acquisti mi è stato dato del resto, tra cui dei centesimi. Li ho messi in tasca senza farci caso, ma quando sono arrivato a casa ed ho svuotato le tasche......wow!! Non potevo crederci! Tra gli 8 centesimi di rame ricevuti, il due centesimi era quello della sede vacante vaticano 2005........come sia finito in un negozio di fai da te a fare del resto è un enigma......Di sicuro però ha fatto felice me! Tante volte ho ricevuto patacche come resto, stavolta invece un piccolo tesoro! Misteri della numismatica.....1 punto
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Numismatica Scaligera sara' presente nei giorni 24 (per operatori del settore) -25-26-27 Maggio allo stand 203 fila E, dove sara' possibile visionare ed acquistare i lotti ancora disponibili del nostro listino 20181 punto
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Spettacolare! Ed oggi ritrovo questo sulla Baia ... Riportato onestamente come: This is a modern reproduction of a historic medallion, struck to commemorate the triumphant entry into Rome of Constantine in 312, following his victory over Maxentius. It shows the emperor being led into the City by Victory. Ciao Illyricum1 punto
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Caratteri grafici dei titoli delle "discussioni in evidenza" aumentati dallo Staff dopo richiesta (compatibilmente con lo spazio disponibile). Ciao Illyricum1 punto
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Ciao Diana. Devi inserire le foto?così gli amici del forum potranno darti un parere. Non serve aprire ulteriori discussioni. Saluti1 punto
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Riflettevo questa mattina: acquistiamo moltissime cose, pagandole magari a caro prezzo, ben consapevoli che il loro valore futuro sarà nullo o quasi (auto, televisori, abiti ecc.), salvo rarissime eccezioni. Talvolta si tratta di acquisti necessari, come l'auto, ma se agissimo razionalmente circolerebbero solo poche tipologie di vetture con accessori tendenzialmente uguali. Perché dunque pretendere che le monete mantengano o acquistino valore? Quello che siamo disposti a pagare per una moneta è il prezzo per il suo godimento e di questo dovremmo accontentarci1 punto
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Maurice Tiberius. As Caesar, 582, or Augustus 582-602. AV Solidus (22mm, 4.46 g, 6h). Constantinople mint, 3rd officina. Struck 5-31 August 582. D [N Nb] TIbЄ RI P P AVG, cuirassed bust facing, wearing crown with cross and pendilia, holding globus cruciger and shield with horseman motif / VICTORI A AVGG, angel standing facing, holding long staff terminating in staurogram and globus cruciger; Γ//CONOB. P.D. Whitting, “A new transitional Byzantine issue of A.D. 582,” NC 1960, pp. 133-5; DOC -; MIBE 3 (same obv. die); SB 475. EF, areas of flat strike. Extremely rare first issue without the double name. Whitting proposed that the two successive “N”s in the obverse legend point to this being a joint issue of Tiberius II and Maurice Tiberius, dating to the period of only nine days between the time when Maurice was declared Caesar and adopted the name Tiberius on 5 August, and 14 August when Tiberius II died. Hahn (MIBE) disagrees with Whitting’s interpretation of the legend, more logically reading the “Nb” as nobilissimus , “...a title connected with the Caesarship which Maurice had held for a week until his coronation as co-Augustus” on 13 August, although noting that it may have been used afterwards (p. 45). If not a joint issue fitting into this narrow time frame of nine days, the emission must date to the earliest days of Maurice’s reign as Augustus, seemingly before deciding to include “Maurice” in his official imperial name, and almost certainly before 31 August, when a new indiction began. ILLUSTRAZIONE: L'IMPERATORE MAURIZIO1 punto
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1806 VIGEVANO ISTITUZIONE BENEFICA RELIGIOSA IN VIGEVANO Il Vandoni descrive così questa tessera benefica: La tessera si riferisce ad una beneficenza istituita dal Capitolo del Duomo di Vigevano, della quale Città S. Ambrogio è patrono. Essa comportava un'elemosina in natura di circa 2 kg. di pane, o più, a seconda della disponibilità e rimase in uso fino agli anni 1936-1937.1 punto
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ciao,l'unica cosa che posso dirti, visto che non è il mio periodo, è che di certo è bizantina ma questo sicuramente lo sai già...1 punto
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Grazie mille , proprio quello che “dubitavo”. Allora continuerò a ricercare ! ?1 punto
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Scusate ma voglio onorare ulteriormente questa grande interprete, avrei potuto inserire i suoi pezzi classici dove riusci nell'impresa commerciale, che comunque non gli apparteneva direttamente, ma a volte il mercato impone e basta.. Ho scelto per potervela far apprezzare ancor di più, un brano che fece insieme a Battiato per omaggiare quella grande terra che è la Sicilia..1 punto
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Un altro tuffo nei ricordi del 1983..... so che mi piaceva molto ascoltare questo gruppo, e lo ascolto ancora quando posso, ultimamente grazie a questa discussione. Questa è una canzone che non è stata ancora inserita.1 punto
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Ecco, oltre ai soldi sono anche gli anni che mi mancano...magari potessi contare su altri 50 (su 30, però, ci spero ). petronius1 punto
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Mi sembra che alcune risposte siano state un po' eccessive ... Logicamente un numismatico non rovinerebbe mai una monetea e non vorrebbe che fosse fatto. Soprattutto se antica è felice che sia sopravvissuta allo scorrere del tempo e se sua la vorrebbe conservare al meglio per le generazioni future. Ma un numismatico deve anche pensare a tutti gli usi che sono stati fatti di una moneta, e uno degli usi più frequenti, nel passato oltre che nel presente, è il suo utilizzo come ciondolo o spilla. Rimane comunque una moneta con una offesa che si aggiunge a quella del tempo. Non parliamo di moneta rarissima che sarebbe criminale danneggiare in qualsiasi modo. Parliamo di moneta comune che chiunque può reperire e avere. Parliamo inoltre di moneta che per la sua figura rappresenta un significato per chi la dona e per chi la riceve, che non avendo la particolare passione propria di un numismatico (che la vorrebbe vedere integra) la godrebbe montata in un gioiello. Quella moneta percorrerebbe semplicemente un altro passo della sua storia, e non sarebbe uno svilimento. Potrà diventare un amato oggetto del presente, un ricordo, un gioiello di famiglia. Un giorno forse qualcuno la toglierà dalla montatura e pur deprecando sui segni rimasti la vedrà sempre come moneta, con solo un po' di storia in piú di altre sue simili.1 punto
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Bella, è una medaglietta francese della "Journèe du 75". Il 7 febbraio del '15 il Touring Club Francese organizzò una raccolta fondi per i combattenti dal nome "Journèe du 75" dal calibro del famoso cannone. Come riconoscimento per l'offerta si riceveva una medaglietta, in questo link, oltre ad una storia più dettagliata di questo evento, trovi di diverse tipologie di medaglie e gadget: http://canonde75modele1897.blogspot.it/2016/01/le-7-fevrier-1915-la-journee-du-75.html Ciao, Arturo1 punto
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Salve, volevo mostrarvi questa prova inglese che reca al diritto una personificazione della Britannia che batte moneta: trovo che sia un'immagine molto bella. Che ne pensate? Großbritannien: Aluminium-Probe der Royal Mint in Shillinggröße(?) 1927. Britannia sitzend r., Münzen schlagend // sechseckiger Stern mit Datum im Zentrum, im Feld Graffito B-UN. unc.1 punto
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Ciao io ci sono da venerdì a domenica e aggiungi due posti a tavola grazie Silvio1 punto
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Precisamente, cosa vuoi sapere? Se è fdc? Se erano troppi i due milioni e passa spesi nel 1985? Se sono troppo pochi i 1500 euro (cifra desunta da cosa?) che varrebbe oggi? O semplicemente vuoi sapere se le monete romane siano un bene rifugio? Perché, nell'ultimo caso, e già ti è stata data una risposta, le monete romane non hanno un valore intrinseco superiore a quello del metallo di cui son fatte. Quindi no, non possono essere considerate, in maniera rigorosa, come un bene rifugio. Ciò non toglie che, in alcuni casi, riescano a mantenere o addirittura ad aumentare di valore. Ma il discorso, come hanno già detto, è articolato e non lo si può riassumere in quattro righe. Ad ogni modo, per il poco che vale la mia opinione, penso che la situazione non sia tragica come l'hai descritta tu, se si colleziona cum grano salis.1 punto
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Spesso non ci si rende conto della difficoltà di gestire un'opera di questo genere. Non a caso di Corpora Nummorum se ne occupano in pochi. Tutti evitano questi lavori, a partire dagli accademici per necessità di "punti carriera" perché, secondo legislazione attuale, 4 articoli di fascia A equivalgono a un Corpus. Un'assurdità inverosimile. Quindi, quando è editato un Corpus, bisognerebbe evitare critiche e puntualizzazioni eccessive. "Manca questo...manca quest'altro. Si va bene, però...". Oppure(non l'ho letta qui sopra), ma su recensioni in alcune riviste: "L'autrice ha catalogato 12345 pezzi, ma ha dimenticato quello dei musei di RoccaCannuccia e TiroBaso". Sarebbe necessario cimentarsi nelle costituzioni di Corpora prima di scrivere tali affermazioni. L'opera in questione(a cui ho dato una rapida occhiata complessiva e letto attentamente alcuni passi) non sarà perfetta, ma è un notevole passo avanti. Prima c'era il nulla. Ora c'è molto. Non sarà tutto. Per il tutto aspettiamo i soliti soloni della critica(non qui sopra finora!!!). Saluti1 punto
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Buongiorno a tutti, si vede chiaramente un alone sotto al collo di Ferdinando quindi è probabilmente stata abrasa la data...1 punto
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Cari amici come a ogni edizione ...eccoci puntuali... vi attendo come sempre al nostro stand ...IL REALE n. 254 fila G a presto...vi attendo numerosi Riccardo1 punto
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Buongiorno a tutti, volevo rispondere al sig. Romagnoli, io sono la figlia di Nasi Walter, nonchè sua collaboratrice, e le volevo solo puntualizzare che le informazioni che ha trovato su internet sono errate: 1 - dell'Australia sul sito per ora abbiamo inserito solo 3 biglietti (1988-2016 e 2017) e niente degli anni 70 https://www.bancostema.it/epages/56771.sf/it_IT/?ObjectPath=/Shops/56771/Categories/Banconote/Banconote_Mondiali/Oceania/Australia 2 . non abbiamo il negozio e non siamo di Bologna, ma solo un ufficio a Modena dove riceviamo su appuntamento. quindi penso che questi utenti di internet parlassero di qualcun altro, volevo solo chiarire. Buona giornata1 punto
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Ma un giorno nel paese arriva lui di giovedì E' un giovedì, quel primo giorno di gennaio del 1767, quando lui fa la sua prima comparsa in paese. Il paese è Annapolis, Maryland, ma LUI, chi è? Eccolo qua, il DOLLARO! O, per meglio dire, la prima moneta (ebbene sì, di carta ) su cui compare, per la prima volta, la parola "dollaro" come unità di misura del valore. La cartamoneta era in uso da quasi ottant'anni nelle colonie inglesi d'America, per la precisione dal 1690, quattro anni prima che la Bank of England emettesse la sua. La maggior parte delle emissioni non erano banconote nel senso che intendiamo oggi, ma piuttosto bills of credit (o bills of exchange, come quello in foto), paragonabili ai moderni IOU's (I owe unto, io vi devo, più o meno l'equivalente delle nostre cambiali). A precorrere i tempi era stato ancora una volta il Massachusetts, che il 10 dicembre 1690 aveva autorizzato un biglietto da 5 scellini, che può essere considerato il primo esempio di cartamoneta emessa da un governo dell'emisfero occidentale. Il Maryland, che aveva incominciato a emettere cartamoneta nel 1733, utilizzando all'inizio, come tutti, i valori della monetazione inglese, nel 1766 decise di abbandonare tale sistema in favore di una nuova valuta chiamata "dollar". Questo perché, come abbiamo visto, le parole inglesi "dollar", "Spanish dollar", Spanish milled dollar" erano usate da molto tempo per identificare le monete d'argento circolanti nelle colonie. In particolare nel Maryland si preferiva usare il termine "dollaro", piuttosto che "sterlina", quando si parlava di denaro, così la soluzione semplice fu di utilizzare anche per la cartamoneta il nome con cui la gente aveva maggiore familiarità. E non ci volle molto perché nella mente della popolazione il dollaro assumesse lo status di valuta ufficiale. Così, la colonia inglese del Maryland, fu la prima entità politica ad aver introdotto ufficialmente nella monetazione il termine "dollaro". Questo avvenne con le emissioni autorizzate nel novembre 1766 per un importo di 173.733 dollari, senza valore legale, che videro la luce il 1° gennaio 1767, data riportata sulle stesse...un giovedì, appunto E non solo "dollari", ma anche multlipi e frazioni I nuovi dollari del Maryland erano pagabili in Bills of Exchange a Londra, al cambio di 4 scellini e 6 pence per un dollaro. Tali importi erano equivalenti al dollaro spagnolo, ovvero il "pezzo da otto". Il cambio in sterline fu stampato sul retro dei biglietti, per aiutare il pubblico nella conversione, unitamente alla terribile prescrizione "Tis DEATH to counterfeit" petronius1 punto
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Effettivamente si, grande afflusso e tanti amici che vengono sempre più al Cordusio, un meeting point ormai consolidato, cito anche l’amico e protagonista per l’area Circoli @principesaxche ha ritirato lo Speciale per l’Astengo perché anche i Circoli, le grandi Associazioni, le case d’aste o i commercianti possono iscriversi e poi @Naeviusche da tempo non vedevo e che ho rivisto con piacere. A volte si assentano per un po’ ma poi tornano ...il Cordusio rimane sempre un punto Numismatico ancora magico ...1 punto
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E sempre se è vera la storiella che è stato maltrattato qualcuno.1 punto
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