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  1. eracle62

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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/21/18 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti, scusate la domanda (forse non è nemmeno la sede opportuna), ma non ho mai capito cosa si intende per "reputazione totale", posta sotto l'immagine di ogni utente. Riguarda forse gli scambi tra gli iscritti? Lo chiedo anche perché io non ne ho neanche una. Grazie in anticipo a chi risponderà.
    3 punti
  2. Buongiorno sono lieto di comunicarvi che in via del tutto eccezionale e per il secondo anno consecutivo, si ripete la tappa estiva della manifestazione di Castellammare di Stabia. Nel ringraziarvi anticipatamente per l’eventuale partecipazione, sono a disposizione per ogni eventualità, questi i dettagli dell’evento: XI Memorial Correale8/9 Giugno 2018 Castellammare di Stabia (Napoli) Scambi, acquisti,vendita e perizie di materiale da collezionismo. Associazione Circolo "Tempo Libero" Iscritta alla FSFI Email: [email protected] - Telefono: (+39) 3498125912 (Attilio Maglio) Pagina Facebook: Associazione Circolo Tempo Libero Per tutti gli appassionati collezionisti e curiosi, l'8 e il 9 giugno 2018 a Castellammare di Stabia, comune della città metropolitana di Napoli, all'interno della sala e all'esterno dell'Hotel Le Palme, un evento imperdibile. La 47° manifestazione di numismatica, filatelia, cartamoneta, cartofilia, bibliofilia, gettoni, telecarte e oggettistica varia, organizzata dall'Associazione Circolo "Tempo Libero" di Castellammare di Stabia. Un'occasione unica e rara per ispirare le menti, apprendere nozioni storiche, geografiche, economiche e scientifiche, grazie alla presenza di esperti studiosi provenienti da ogni Regione d’Italia. Un’esplorazione nel passato tra oggetti quasi sconosciuti, ormai in disuso, e assolute rarità: monete antiche e moderne, banconote, francobolli, cartoline, buste viaggiate, storia postale, decorazioni militari, gettoni, tokens, stampe, orologi, album da collezione, immagini sacre, carte telefoniche, quotidiani, locandine, libri, fumetti, figurine, calendari militari, penne da scrittura, pins, spille, oggettistica varia. Guardando al passato si possono trovare stimoli e riflessioni utili per cambiare gli stili di vita, dando significati nuovi a una realtà moderna destinata a non lasciare il segno. Saranno presenti: Orari Venerdì 8 Giugno 2018, dalle ore 9:00/13:00 – 15:00/19:00 Sabato 9 Giugno 2018, dalle ore 9:00/13:00 – 15:00/18:00 Ingresso Libero Durante la pausa pomeridiana, pranzo completo a prezzo fisso e irrisorio, per deliziare il palato con ottime specialità locali. In memoria del Presidente Salvatore Correale, fondatore nel 1994, dell’Associazione Circolo “Tempo Libero”, deceduto prematuramente il 28 Marzo 2013, lasciando un vuoto incolmabile. Dove Siamo Hotel Le Palme Via Pioppaino n°113 Castellammare di Stabia (Napoli) Mail per informazioni: [email protected] Telefono: (+39) 081 8712650 Ampio parcheggio custodito e sala ristorante << Cliccare sulla mappa per visionare come raggiungerci >> Prossi Prossimo appuntamento in Campania: Quinto Convegno Numismatico-Filatelico Campano 21/22 settembre 2018 - Capua (Caserta) 21 21 Prossimo appuntamentoin Camoppnai
    2 punti
  3. Buona domenica, monetina comune ma particolarmente bella da vedere
    2 punti
  4. Vittorio Emanuele III - Buono da 2 lire - anno 1927 - Fascio Nichelio 990% diametro 29 mm Peso 10 gr. Moneta molto comune da trovare in conservazione media e medio bassa, nonostante sia data per molto rara dei cataloghi, le si trova sempre con molta facilità, diventa rara sul serio da reperire in conservazione FDC Da collezionista, negli ultimi 5 anni, questo e' il terzo esemplare che vedo, magari i commercianti possono dare riscontri diversi. Attendo con piacere commenti e osservazioni. Renato
    2 punti
  5. 3,81 g. 25,15 mm Grazie mille per il tuo aiuto. Un cordiale saluto
    2 punti
  6. @Geronimo80...beh sono di Napoli e ho un amore profondo per questa città e la sua storia, quando cominciai ad interessarmi di monete mi venne naturale approfondire lo studio della sua monetazione che è ricchissima e straordinariamente diversificata, il cosiddetto Regno di Napoli, ma denominato nei documenti ufficiali dell'epoca "Regnum Siciliae citra Pharum" per distinguerlo dalla Sicilia vera e propria "ultra Pharum", in realtà è un momento già più recente nella storia delle coniazioni inerenti Napoli in cui fin dall'epoca greca e precisamente dal quinto secolo a.c. sono state battute monete, tra cui i caratteristici didrammi con l'effige della sirena Partenope al dritto e il toro a volto umano al rovescio, ci sono poi le monete coniate in epoca bizantina dal Ducato di Napoli, un capitolo ancora assai "misterioso" della numismatica napoletana, i mezzi folles coniati a partire dall'ottavo secolo presentano l'effige di San Gennaro al dritto, che insieme a San Pietro sui primi denari di Roma rappresentano le prime effigi di santi umani su moneta (non considerando l'arcangelo Michele sulle emissioni longobarde), a Napoli poi circolarono anche monete non coniate in città come i tarì di derivazione araba provenienti dalla Sicilia e successivamente imitati nelle vicine città di Amalfi e Salerno, con l'avvento degli Angioini comincia la produzione continua del Regno sopramenzionato, una serie ricca di pezzi dall'incredibile varietà e qualità estetica...un esempio sono i ducati e i carlini di Ferrante d'Aragona, tre le prime monete con ritratto del rinascimento insieme a quelle degli Sforza a Milano. Le coniazioni più famose e collezionate generalmente sono quelle Borboniche del settecento e ottocento, anche solo su queste monete lo studio è vastissimo e in continua espansione, proprio in questi giorni un amico studioso ha pubblicato un'importante opera densa di novità che ben illustra la ricchezza e la complessità della monetazione napoletana dei secoli summenzionati. All'interesse storico ed estetico si può aggiungere a mio parere anche il fattore economico, se non si ha l'ossessione del fdc si possono prendere belle monete a prezzi abbordabili.
    2 punti
  7. Basta averli...io non corro questo rischio petronius
    2 punti
  8. Ho spiegato qualcosina nel mio Manuale.....anche su questo argomento. ?
    2 punti
  9. Due settimane all'atteso incontro con la Prof.ssa Travaini, momento importante per Lei, per la numismatica, per tutti, sarà un raccontare numismatica e che numismatica di questi ultimi 20 anni. Credo che tutti potenzialmente siano interessati, chi la conosce, chi ha letto, ma io credo che il 5 giugno possa essere veramente importante in particolare per i giovani, per chi inizia ad appassionarsi . A oggi abbiamo 41 adesioni, tra l'altro molte estremamente qualificate, si può arrivare a un massimo di 50, quindi chi vorrà esserci dovrà comunicarcelo in questi giorni. Ma poiché vuole la Professoressa e vogliamo anche noi che ci sia alla fine un momento conviviale, di festa, ci sarà in hotel nel dopo conferenza un bel aperitivo rinforzato offerto dalla nostra Associazione, la nostra numismatica ha bisogno anche di questi momenti ...
    2 punti
  10. Non dirlo neanche per scherzo, i tuoi post sono sempre miniere di informazioni da cui ho imparato un sacco di cose! Il link che hai inserito lo conoscevo già, e in effetti in rete non si trova molto di più su questa moneta tanto importante quanto "sconosciuta" (almeno in Italia). Ora mi taccio, non voglio deviare il discorso dall'argomento principale del tuo topic, che continuerò a leggere con estremo interesse! Grazie ancora.
    2 punti
  11. La discussione mi sembra un po' astrusa. Se il motivo principale per cui si colleziona è la passione non capisco perché crucciarsi così tanto se la numismatica, a parte qualche eccezione, non è un investimento particolarmente redditizio. La maggior parte delle passioni non ha un ritorno economico. Con questo non voglio dire che si debbano buttare i soldi nella pattumiera, ma se si incomincia a ragionare in termini di recupero del capitale allora bisognerebbe smettere di viaggiare, andare allo stadio, andare al cinema, ecc
    2 punti
  12. Grazie mille grigioviola, purtroppo è assolutamente vero, e ti dirò....più della voglia di gossip degli antichi (e dei moderni), e della voglia di spararla grossa o di cercare la morbosità o la stranezza per avere visualizzazioni, magari condendo il tutto con titoli atti ad attirare aspettative poi quasi sempre deluse, quello che mi ha sempre preoccupato è proprio la faziosità di cui l uomo non riesce a fare a meno..forse perché non in grado realmente di distinguere la sua visione da una più equilibrata.. Questo, unito a quanto detto in precedenza ci può in effetti fare temere che degli imperatori non sapremo mai quanto è fantasia, ciò che sappiamo, e quanto è realtà.. Giuliano era così giusto o ammiano marcellino...per faziosità...ruffianeria..interessi e altro ci nasconde il fatto che passava le giornate a bere e gozzovigliare? Di contro, se non possiamo dedurre l autenticità del carattere e della morigeratezza di un personaggio storico..su fatti più pratici qualche riscontro in più c è... Per esempio, restando su giuliano, la sequela di martiri inventati e mai esistiti, come per esempio santa bibiana, ci può far dedurre che Giuliano non martirizzava...e che i cristiani per danneggiare la sua immagine si siano dovuti inventare di sana pianta una diecina di santi martiri mai esistiti...se egli avesse perseguitato i cristiani a questi sarebbe bastato citare uno dei martiri realmente uccisi da lui.. Ma sul carattere di una persona più che confrontare i vari cronisti e farsi un idea non si può proprio fare...e i cronisti delle varie epoche erano un Po' come i giornalisti di oggi: delle p.....(ognuno interpreti la p come meglio crede)?
    2 punti
  13. Antonio Venier..? Arka
    2 punti
  14. @O'trebla che moneta fantastica! Mi son sempre piaciuti i ritratti di Licinio con tutti quei dettagli sulle vesti... davvero un esemplare superlativo! Credo che vederlo in mano debba rendere 10 volte tanto! Complimenti! Quanto all'approccio alle fonti la penso abbastanza come Alain... davvero a volte leggere i testi antichi considerati "fonti principali" sembra di leggere il più becero dei giornalacci da gossip... ma, tant'è, la storia passa (e passerà sempre) anche da lì.
    2 punti
  15. Buongiorno Artax, l'argento contenuto nelle Piastre 120 Grana (Ferdinando II) ha un titolo di 833,33 Millesimi, significa che 166,67 Millesimi sono di altra natura, presumibilmente Rame. Se la mistura non è ben omogenea, il Rame finito casualmente in superficie potrebbe ossidarsi, pertanto la colorazione verde o azzurra in altri casi, potrebbe derivare da queste piccole porzioni di rame ossidato. Devo dire che su centinaia di Piastre osservate, ne ho viste pochissime con questo caratteristico colore verde. Qui sotto vedi una delle mie Piastre con delle piccole macchie azzurre, colore tipico del solfato di rame. Cordiali Saluti Silver
    2 punti
  16. Tutto come da copione, consegna Gazzettino, nuovi iscritti, altri che hanno promesso di iscriversi al prossimo evento cosi ritirano tutto, Gazzettino, Speciale su Milano e Catalogo medagliere Ambrosiana di Milano.. Beh, con soli 20 euro annui per diventare socio, più di cosi... E poi l'appartenenza, l'identità, la novità, lo spirito di gruppo, i progetti, la passione, i giovani e la voglia di costruire insieme, l'entusiasmo che accomuna tutte le età, lo stare insieme, la crescita, il confronto, il Cordusio, i convegni, i pranzi, i caffè numismatici, le conferenze, e la grandissima passione.. Beato sia questo progetto altrimenti sai che noia... Eros
    2 punti
  17. Ho trovato una moneta… … Quanto vale? Iniziamo col dire che le monete del Regno d'Italia sono fuori corso da oramai più di 70 anni e quindi se le hai trovate in casa sarà fondamentalmente per due motivi: Qualcuno le ha collezionate (e quindi probabilmente saranno ben catalogate e conservate in album, vassoi o simili e forse ci saranno in giro per casa anche libri di argomento numismatico, cataloghi d'asta, eventuali fatture di acquisto, etc etc.) Qualcuno le ha accumulate senza particolare criterio e le ha poi abbandonate in soffitta, in cantina, in cassetti, in armadi etc etc... Due consigli preliminari: 1. NON PROVARE MAI A PULIRE, IN NESSUNA MANIERA E PER NESSUN MOTIVO UNA MONETA! Invece di migliorarla l'unico sicuro risultato che otterrai sarà quello di rovinarla irrimediabilmente azzerando anche quel minimo valore eventualmente posseduto. 2. CONSULTA UNO DEI SEGUENTI CATALOGHI SULLA MONETAZIONE ITALIANA: - GIGANTE F. - Catalogo Nazionale delle Monete Italiane dal '700 all'Euro - Gigante Editore - MONTENEGRO E. - Manuale del Collezionista di Monete Italiane - Montenegro Editore Sono facilmente reperibili online o in qualsiasi libreria ad un prezzo di circa 20€ e consultandoli potrai almeno farti un'idea generale di quello che hai in mano. ATTENZIONE! Questi cataloghi oltre a varie informazioni, tra cui la RARITA' delle varie MONETE, riportano anche la loro quotazione in base allo "STATO DI CONSERVAZIONE". Sappi però che questo concetto in numismatica si basa su precisi criteri la cui padronanza si acquisisce solo con molta pratica ed esperienza pertanto quella che ad un occhio non allenato potrebbe sembrare una moneta in ottime condizioni e "che vale tanto perché così ho letto nel catalogo" nella realtà dei fatti si rivela (quasi sempre) una moneta in condizioni scarse e di valore pari a zero. A questo punto: Se ti trovi di fronte ad una collezione strutturata ti consigliamo di non improvvisarti esperto e di rivolgerti direttamente ad un professionista del settore che potrà darti un parere generale sul materiale in tuo possesso ed eventualmente, su tua richiesta e al costo delle tariffe di categoria, procedere a valutazioni e operazioni più approfondite. Se ti trovi di fronte ad un accumulo di monete varie dimenticate in scatole e sacchetti puoi anche divertirti nel fai da te e questo per il semplice motivo che le monete del Regno d'Italia ritrovate fortuitamente in casa nel 99% dei casi non valgono nulla in quanto: o di annate comunissime prodotte in milioni di esemplari, o in pessime condizioni (a causa di lunga circolazione, colpi, graffi, ruggine, tentativi di pulizia, incrostazioni, pesanti patine formatesi in luoghi umidi o inadatti,etc etc) o, ancora peggio, sia in pessime condizioni che di annate comunissime Tuttavia questi accumuli di monete conservano comunque un minimo valore e solitamente vengono trattati all'ingrosso per 10/20 euro al kg per poi essere rivenduti per pochi spiccioli nelle ciotole dei mercatini. Chiaramente discorso a parte per le monete d'argento per cui, anche se in pessime condizioni, il valore è almeno quello del metallo prezioso contenuto. (E comunque nettamente superiore al valore del monetame vario in metallo non prezioso.) Tieni comunque presente che nella monetazione del Regno di Italia esistono MOLTISSIME MONETE OGGETTO DI INTENSIVA FALSIFICAZIONE (e quasi sempre quelle di maggiore valore) quindi anche quelle collezioni che all'occhio di un profano potrebbero sembrare composte da grandi e belle monete di sicuro valore (sempre perché "così ho letto nel catalogo") potrebbero poi rivelarsi all'analisi di un esperto come una semplice raccolta di "falsi da bancarella" e non cambia nulla che "queste monete girano in casa da 30/40 anni" perchè i falsi non sono sicuramente un fenomeno solo di questi giorni. Ma come si riconosce una moneta falsa? Premesso che, come per "lo stato di conservazione", anche per distinguere la falsità o meno di una moneta occorre un occhio allenato e preparato, sappi che gli esemplari autentici delle monete riportate nell’elenco sottostante (che riporta i più comuni e diffusi "falsi da bancarella") sono tutti in metallo prezioso (ARGENTO o ORO), quindi almeno all’apparenza dovrebbero avere un colore assimilabile a questi metalli. La prima e semplice prova che puoi fare da solo è poi misurarne il diametro e il peso. Quest’ultimo in particolare deve essere il più accurato possibile e se non hai un bilancino al decimo o, meglio, al centesimo di grammo, puoi rivolgerti a qualcuno per fartela pesare (un orafo ad esempio) e, poiché quasi sempre vengono utilizzati metalli poveri, QUASI SEMPRE il PESO DEI FALSI è MINORE rispetto agli originali. Esistono poi tutta una serie di altri indicatori di falsità che possono essere valutati di volta in volta quali ad esempio il bordo, il contorno, i rilievi ma preferiamo non dilungarci perché ad un occhio non esperto anche una moneta palesemente falsa potrebbe sembrare identica all'originale. Infine puoi anche chiedere un parere qui sul forum accompagnando la tua richiesta di aiuto con: - Fotografie chiare e a fuoco, preferibilmente in alta risoluzione, sia delle due facce della moneta che del contorno. - Indicazione della misura del diametro e del peso. Ribadiamo che, come scritto poco sopra, quest’ultimo deve essere il più accurato possibile, almeno al decimo di grammo. Elenco delle principali monete falsificate (ATTENZIONE! L'elenco non è esaustivo) Clicca sul link per visionare la relativa pagina del catalogo online 5 L. (Lire) 1859 - Vittorio Emanuele II Re Eletto 5 Lire Italiane FIRENZE Marzo 1861 - Vittorio Emanuele II 5 L. (Lire) - Vittorio Emanuele II, principalmente con le seguenti date: - 1861 con Marchio di zecca Torino [T] - 1862 con Marchio di zecca Torino [T] e Napoli [N] - 1864 con Marchio di zecca Napoli [N] - 1865 con Marchio di zecca Napoli [N] e Torino [T] - 1866 con Marchio di zecca Napoli [N] - 1872 e 1873 con Marchio di zecca Roma [R] 100 L. (Lire) 1874 e 1878 - Vittorio Emanuele II 5 L. (Lire) 1878 - Umberto I 20 L. (Lire) 1882 - Umberto 5 L. (Lire) Tallero 1891 e 1896 - Colonia Eritrea - Umberto I 5 L. (Lire) 1901 - Vittorio Emanuele III 5 L. (Lire) 1861 1911 - Vittorio Emanuele III 5 L. (Lire) 1914 - Vittorio Emanuele III 20 L. (Lire) 1927 e 1928 - Vittorio Emanuele III 20 L. (Lire) 1928 "Meglio vivere un giorno da leone che cento anni da pecora" - Vittorio Emanuele III Di questa moneta esistono diverse varianti "di fantasia"; per maggiori informazioni vedi questa discussione 20 L. (Lire) 1936 - Vittorio Emanuele III REGNUM ITALICUM 1918 N.B. Di ogni moneta è presente un collegamento al nostro CATALOGO ONLINE DI NUMISMATICA ITALIANA e cliccandoci sopra verrai portato automaticamente alla scheda analitica della moneta in questione dove potrai trovare varie informazioni che la riguardano. Leggi anche la discussione relativa alle monete di fantasia del 20 Lire 1928 Articolo ideato e realizzato in collaborazione con @ilnumismatico
    2 punti
  18. Secondo me buona.
    2 punti
  19. Accidenti che bella storia che hai ripercorso talpa! Complimenti!
    1 punto
  20. Mi inserisco solo per segnalare che nel forum esiste una sezione dedicato alla pulizia, al restauro e alla conservazione delle monete. Con una semplice ricerca per parole chiave potete trovare tutte i suggerimenti del caso. Al fine di evitare irrimediabili errori vorrei solo anticipare alcuni principi fondamentali della pulizia e del restauro: 1) le monete hanno attraversato i secoli per arrivare fino a noi... che ne saremo custodi temporanei... il nostro intervento dovrebbe essere volto alla migliore leggibilità, senza stravolgerne lo stato, e alla migliore conservazione. 2) difficilmente potrete trovare in garage o in cucina i materiali necessari per un adeguato restauro; l'olio d'oliva e l'aceto è meglio usarli per l'insalata; esistono prodotti specifici per la pulizia e il restauro, acquistabili anche on-line, per pochi euro. 3) su monete in rame, bronzo o oricalco i prodotti complessanti possono essere utilizzati ma con molta prudenza...ed è qui che compare il bisturi, da utilizzare con microscopio binoculare o monocolo a 20x (i bisturi sono reperibili sia monouso, con manico in plastica, che con portalama metallico e lame intercambiabili; ne esistono di diverse forme e misure...io normalmente uso la 23). per quanto rimane da approfondire... appuntamento dell'apposita sezione ciao Mario
    1 punto
  21. @talpa... se vuoi io conosco un amico grande collezionista del passato interessato a togliersi in blocco i suoi testi importanti di numismatica, da invidiare al miglior studio di numismatica in circolazione, fammi sapere potresti fare un grande affare. Per talpa o chiunque sia interessato
    1 punto
  22. Ho sbagliato in quell'occasione: è vero. Lo ammisi all'epoca e lo ammetto di nuovo. Ma non vedo cosa c'entri. Rievocare quell'antico scivolone per screditare quanto scritto qui non mi pare elegante da parte tua. A TUTTI è capitato di dire qualche sciocchezza sul forum, ma per fortuna non c'è sempre uno che te lo ricorda (tra l'altro penso che sul forum debba esserci un clima "amichevole" finalizzato a discutere serenamente di monete e basta... per cui è gentile non battere il chiodo su errori fatti come in genere fanno i bambini rancorosi). Parla pure con François: ti anticipo che lui non è convinto della mia tesi ma questo non mi influenza minimamente, tanto approfondisco determinati argomenti per pura passione e non ho cattedre o traguardi accademici da raggiungere o da difendere, per cui le censure di Callatay o di chicchessia non mi fermano. Dico solo che si dovrebbe giudicare una proposta interpretativa in base alla sua plausibilità o meno. Altrimenti la Numismatica rimane ferma al 1700, all'epoca dei viaggiatori romantici del Grand Tour che raccoglievano monete dai contadini preoccupandosi solo di capire quale autorità le avesse coniate...
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  23. Studiate, collezionate e divertitevi... Tutto sarà meraviglioso..
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  24. Mi sembra che alcune risposte siano state un po' eccessive ... Logicamente un numismatico non rovinerebbe mai una monetea e non vorrebbe che fosse fatto. Soprattutto se antica è felice che sia sopravvissuta allo scorrere del tempo e se sua la vorrebbe conservare al meglio per le generazioni future. Ma un numismatico deve anche pensare a tutti gli usi che sono stati fatti di una moneta, e uno degli usi più frequenti, nel passato oltre che nel presente, è il suo utilizzo come ciondolo o spilla. Rimane comunque una moneta con una offesa che si aggiunge a quella del tempo. Non parliamo di moneta rarissima che sarebbe criminale danneggiare in qualsiasi modo. Parliamo di moneta comune che chiunque può reperire e avere. Parliamo inoltre di moneta che per la sua figura rappresenta un significato per chi la dona e per chi la riceve, che non avendo la particolare passione propria di un numismatico (che la vorrebbe vedere integra) la godrebbe montata in un gioiello. Quella moneta percorrerebbe semplicemente un altro passo della sua storia, e non sarebbe uno svilimento. Potrà diventare un amato oggetto del presente, un ricordo, un gioiello di famiglia. Un giorno forse qualcuno la toglierà dalla montatura e pur deprecando sui segni rimasti la vedrà sempre come moneta, con solo un po' di storia in piú di altre sue simili.
    1 punto
  25. ...è si, bruttino, ma molto, molto Raro. Bravo @Rocco68
    1 punto
  26. 1 punto
  27. Io direi che si tratta semplicemente di uno dei "piccioli" romani con la croce ed il leone (CNI, XV, tav. IX, nn. 10-13), con l'errata lettura di SENATVS come SE - V. VETVS, cosa che giustificherebbe anche quel "rozzamente impresso" riferito al cavallo. Andreas
    1 punto
  28. Buongiorno Artax, Il famoso cancro del bronzo non intacca l’argento anche se contiene parti di Rame. La lega chiamata Bronzo non è altro che Rame al 90-91 % legato ad un 9% di Stagno. Nel caso delle Piastre, se ben omogenee non compare nessuna ossidazione del rame, in taluni casi può esserci ma solo superficialmente, quindi niente danni significativamente profondi o deturpanti. Altro discorso sono i falsi, spesso in metallo non nobile ricoperti da un leggerissimo strato di Ag. Cordiali Saluti Silver
    1 punto
  29. Ringrazio l'amico @ilnumismatico per avermi citato, innanzi tutto ti faccio i miei complimenti per gli esemplari presentati, penso che abbiamo già detto tutto su questa maestosa banconota. Rispondendo al tua domanda: purtroppo non sono a conoscenza di vendite effettivamente concluse per un esemplare del '48 in superbe condizioni. E' una banconota che suscita ammirazione, sia per la grafica sia per il formato gigantesco, è anche il desiderio di tanti collezionisti di banconote italiane, ed a tal proposito vorrei dire che fortunatamente, anche se in modeste condizioni, può annoverarla nella propria raccolta anche chi ha a disposizione un badget limitato. Banconota estremamente affascinante ma nata già "vecchia" soprattutto per il formato, non per nulla a suo tempo fu osteggiata, la stampa riportò più volte le voci di un loro imminente ritiro in quanto "oltremodo sgradite al pubblico". Già all'epoca tutte le nazioni del mondo avevano abbandonato l'idea di continuare a stampare banconote giganti, non c'era più bisogno di concepirle così solo perchè esprimevano un alto valore nominale. ______________________________________________________________________ Solo per curiosità : Grandezza del 10.000 lire a confronto con una banconota del 1998 da 100.000 piso filippina, stampata così gigantesca (circa cm. 36 x 22) giusto perché commemorativa naturalmente, si tratta di una banconota ufficiale emessa esclusivamente per i collezionisti "facoltosi" (1.000 esemplari). Immaginatela avendo la nostra banconota capolavoro in mano ______________ ______________ ______________ Concludo dicendo che ci sono un bel po' di banconote che resteranno solo nei "desideri" di un collezionista, ma per questa nostra opera d'arte tutta italiana, debbo dire sinceramente che mi fa molto piacere sapere che, anche se magari non in condizioni eccelse, possono permettersela in tanti. Conosco molte persone che ne hanno un esemplare senza per questo essere collezionisti, viene considerato un pezzo della nostra storia da tenere in famiglia.
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  30. per me la città è Philippopolis e imperatore antonino pio, a volete è EITWN a volte ITWN. Quando sono a casa guardo Varbanov e sarò più preciso.
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  31. Ci sono periodi che non si trova nulla di nuovo a prezzi accettabili e quindi quando capita l'occasione di una tipologia già presente ma che come prezzo e qualità merita l'acquisto non bisogna farsela scappare.. e questo era il caso!
    1 punto
  32. E' stata una mattinata che mi ha fatto ricordare i vecchi tempi caroMario, quando si faceva divulgazione tutte le domeniche tirando su tanti giovani facendoli crescere.. Qualcosa comincia a muoversi, l'Associazione ha dato una bella scossa all'ambiente e i frutti si vedono tutti i giorni con le manifestazioni di stima da tutta la penisola, e la Domenica con un Cordusio sempre più protagonista.. Eros
    1 punto
  33. Rocco si vede benissimo che è fuso...
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  34. Va beh ma qui mi tocchi una grande artista che merita una nota di grandissima lode... Voglio riprenderla domani con un pezzo di grande scuola vocale, musicale, e raffinatezza.. Ma ora è il momento di un'altro grande talento, eravamo nel'81 e lei dominava le scene..
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  35. Vai a vedere l'arena caro? Ha ha ha
    1 punto
  36. Intorno al 1875 Victor Roux (V. Roux sul diritto), un ricco finanziere marsigliese, riscopre e sviluppa una vena di piombo e zinco ad Argentière, forse sfruttata fin dall'antichità e certamente nel Medioevo. Nel 1881 fonda la Société des Mines des Bormettes, ottiene una concessione per piombo, zinco, argento, rame e antimonio, e inizia l'attività mineraria nel 1885. In seguito al ritrovamento di altre vene, le sue concessioni si sono estese, coprendo i 2/3 della superficie di La Londe e anche parte dei comuni di Bormes e Collobrières. Il gettone è stupendo.
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  37. Prima di agosto penso di riuscire ad organizzare un giro ad Aosta e sarà mia premura visitare questa mostra.. con grande piacere!
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  38. DE GREGE EPICURI @O'trebla Ma perchè "infamone"? Non crederai mica alla propaganda costantiniana, diffusa poi da alcuni ineffabili Padri della Chiesa, in prima fila Lattanzio? Oltretutto, non è affatto vero che Licinio abbia perseguitato i cristiani: anzi, probabilmente è stato il primo ad emettere in oriente un editto di tolleranza, poi ribadito a Milano.
    1 punto
  39. Buongiorno a tutti C'è una bella nuvola evanescente ben visibile, una buffa manomissione del solito furbetto che vorrebbe fare soldi senza lavorare. C'è gente che passa le giornate a studiare come "fo...re" il prossimo, personalmente li manderei tutti a zappare la terra sotto il sole cocente. Buon we Silver
    1 punto
  40. Buongiorno a tutti, io sono anche scudista... Non ho il furgone però... Buon we a tutti Silver
    1 punto
  41. Taglio : 2 Euro Nazione : Monaco Anno : 2002 Tiratura : 496.000 Conservazione : BB Città : Roma Il mio primo "Monaco"
    1 punto
  42. Qualcuno sa spiegare il motivo per cui San Giorgio e il Drago ad un certo punto spariscono dalle monete inglesi? Io possiedo solo queste 4 monete nelle prime 2 c'è ancora nelle altre con un nuovo regnante non c'è più. È solo per un normale cambiamento grafico oppure c'è qualche cosa d'altro?
    1 punto
  43. ...Se vuoi approfondire c'era una bella discussione di qualche tempo fa qui
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  44. E' stato un piacere, buona serata anche a te. Borgho
    1 punto
  45. pubblico per conto dell'utente OZILLO il ritrovamento che ha fatto qualche giorno fa: Taglio: 2€ cc Nazione: San Marino Anno: 2005 Tiratura: 130.000 Conservazione: BB+ Località: Melegnano
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  46. Ecco, potresti regalarle persino una parure, guarda questi due lotti invenduti, rispettivamente a 3000 e 2000 sterline: Roman gold, sapphire and emerald necklace 2nd - 3rd century AD Pair of gold, sapphire and garnet pendant earrings 3rd - 4th century AD
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  47. Ciao, sono riuscito a recuperare il post dove avevo letto di Diana Lucifera, si tratta di una descrizione di Gabriele Lepri per un'identificazione : "La seconda moneta che mi è pervenuta si tratta sempre di un asse, ma questa volta è di Faustina Minore, figlia di Antonino Pio e Faustina Maggiore e moglie di Marco Aurelio. Al dritto è presenta la legenda FAVSTINA AVGVSTA e il busto drappeggiato a destra dell’imperatrice, mentre al rovescio vediamo la legenda DIANA LUCIFERA SC e la raffigurazione di Diana in piedi a destra mentre tiene una torcia accesa. Infatti Diana Lucifera vuol dire letteralmente Diana portatrice di Luce, mentre l’immagine mostra Diana che sostiene una torcia accesa, quindi una luce. Ma perché Diana è Lucifera? Diana, nella mitologia romana, è la protettrice dei boschi e delle selve, con tutta la fauna al suo interno e la natura selvaggia (flora e fauna) è, nell’immaginario collettivo antico, fertile e feconda. Nel corso della storia romana Diana, essendo custode anche della fecondità della natura, iniziò ad essere pregata dalle matrone romane durante i periodi di gestazione e di parto. Il fatto che questo rovescio compare proprio su una moneta di Faustina Minore è dato dal fatto che lei diede alla luce ben tredici figli, ma solamente pochi di questi raggiunsero l’età adulta; quindi Faustina dovette essere stata sicuramente una devota a Diana Lucifera, visto le molte gravidanze che dovette effettuare, e questo fu propagandato sulle monete romane che la ritraevano come esempio di ottima madre di famiglia e ottima imperatrice Premetto che non mi sono soffermato a lungo sulla moneta, se riesco questa sera approfondisco maggiormente.
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  48. Credo che il discorso sulle 2 lire sia in realtà più complesso di quanto abbozzato. Intanto era usuale al tempo battere le monete in anni successivi a quelli del millesimo presente nel conio. Bellesia nel suo libro su Lucca riporta almeno 3 emissioni, anche se in maniera non chiarissima (non so se il dato sia conclusivo): per il 1837 una autorizzazione alla coniazione di 75.000 esemplari (pg 565) ed un totale effettivamente battuto di 97.179; nel 1844 coniati 195.659 esemplari (pg 569); inoltre per il 1848 coniati dopo trasferimento dei conii alla zecca di Firenze, un "cospicuo" numero (pg 566). Il numero 79.743 deriva dal catalogo Gigante che non so da dove lo tragga. Bellesia si è recato alla fonte, e cioè all'Archivio di Lucca, e si è anche riferito ad un volume edito nel 1870 da D. Massagli (Introduzione alla storia della zecca e delle monete Lucchesi), che seppur riedito un secolo dopo, può essere gratuitamente scaricato da Googlebooks all'indirizzo che sotto indico. https://books.google.it/books/about/Della_zecca_e_delle_monete_di_Lucca_nei.html?id=kU4NAQAAMAAJ&redir_esc=y E' particolarmente interessante il motivo per cui nel 1848 furono coniate monete da 2 Lire: si trattò di una truffa attuata da mercanti fiorentini che chiesero alla prefettura locale la possibilità di battere monete da 2 lire per poi spedirle "oltremare" spacciandole per monete francesi (di Carlo X) ad esse molto somiglianti. La moneta lucchese tuttavia era meno pesante (g 9.43 vs. 10) e a titolo inferiore (666 per mille vs. 900 per mille) e conteneva pertanto quasi 3 g in meno di argento! Il fatto è narrato dal Marsigli (pg 134) e ripreso da Bellesia. Sempre Bellesia riporta altre notizie: l'esistenza di almeno 2 tipi di monete con conii lievemente varianti di D/ e R/ (potremmo definirli D1R1 e D2R2); che nel 1841 l'incisore Ertoli inviò un conto per "aver rifatto un conio delle 2 lire" e per "aver ricalcato e rifatti due per le due lire maschi e femmine" (totale 5 conii); ed infine nel 1845 una relazione in cui si "gratifica" la signora "Felice Marsili" (figlia dell'incisore delle monete di rame Pietro Marsili) per le "fatture e tempo impiegati" (tra l'altro) "per N. 15000 monete da 2 lire sottoposte di nuovo al conio per essere poco impresse". Dunque, apparentemente, per una ribattitura di una quota di esemplari mal impressi. In definitiva: 1) la tiratura delle 2 lire potrebbe essere ben superiore a quella riferita dai cataloghi (e desunta dal Massagli, pg 134) 2) sembrano esistere almeno 2 conii riconoscibili di queste monete (la prima moneta postata e quella da me postata appartengono al tipo A di Bellesia, così come quelle relative alle figure 1, 3 e 4 ivi postate, - https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CLB/1 mentre nello stesso catalogo le figure 2 e 5 si riferiscono al tipo B; 3) esistono monete male impresse che antedatano la tiratura del 1848 e altre ribattute (per esempio l'esemplare 1 del catalogo). Infine tra i caratteri distintivi dei tipi A e B vi sono: Diritto: la lettera S e il punto della legenda sono lievemente retrocessi rispetto al ciuffo del Duca nel tipo A, un po' più avanzati nel tipo B; LANDI sotto il taglio del collo parte più a sinistra nel tipo B. Rovescio: gli estremi dei rami di lauro sono piatti nel tipo B, rivolti verso il basso e con vista della sezione nel tipo A; la data ha conseguentemente un diverso rapporto di vicinanza con tali estremi.
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