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  1. dabbene

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/14/18 in tutte le aree

  1. La posizione che si ottiene per mezzo del susseguirsi degli eventi di qualcosa in evoluzione, è data dalla rigidità mentale che si applica nei confronti dei cambiamenti di ciò che osserviamo. Qualsivoglia evento della storia ha generato successivamente commenti e riflessioni, allo stesso modo, qualsivoglia individuo dotato di una discreta elasticità mentale, può intuire l'importanza di una esposizione permanente per la città di Milano. Dal punto di vista culturale, questa città sta raggiungendo dei livelli da andarne fieri, in Italia tanto fermento non è cosa comune. Iniziative simili richiedono molta organizzazione, risorse, lavoro.. e volontà. Volontà di attuare tutto ciò che è stato elencato precedentemente, e volontà fondamentalmente di fare qualcosa. Attualmente nelle scuole la numismatica non viene insegnata e con l'esposizione all'Ambrosiana sarà possibile portare i nostri bambini, ragazzi e dare dimostrazione tangibile di cosa e chi siamo stati nel corso della storia. Scoprire ciò che ha caratterizzato il nostro modo di vivere, di comunicare ( tra di noi stessi e con la fede ) attraverso simboli e raffigurazioni presenti nelle nostre monete. Ciò sarà per le nostre future generazioni entusiasmante. Se tali informazioni non vengono impartite, tali storie raccontate, insegnate, difficilmente un bambino le potrà conoscere e successivamente approfondire. Rendere partecipe, specialmente le generazioni più piccole a questi eventi, credo sia un modo più piacevole e produttivo per imparare. Guardiamo loro negli occhi e capiremo cosa vogliono, guardiamo coi loro occhi e riscopriremo il piacere della scoperta, e da scoprire ce n'è sempre, e parecchio.. Tra l'altro l'Ambrosiana è ricca di bellezza, italica e non, facciamo un salto ogni tanto, non andiamo a cercar la bellezza altrove, l'Italia ne è piena.. Davide
    5 punti
  2. Il sogno diventa realtà se ad alimentarlo c'è la passione e l'amore di chi con tenacia ha saputo lavorare, aggregare e guardare al futuro fissando obiettivi per molti irrealizabili. Onore e plauso a voi fautori di questo piccolo "miracolo" numismatico.
    4 punti
  3. Ciao Eros, come diceva anche Pietro, la presenza di numerosissime varianti rende il periodo vicereale napoletano ( non so se le coniazioni contemporanee milanesi presentassero lo stesso numerosi errori, e lo chiedo a te in quanto espertissimo della monetazione meneghina, idem per le coniazioni sarde, di cui leggo sempre gli interessantissimi interventi di @Philippus IX) molto divertente ed appassionante per la ricerca di monete. Riguardo il concetto di rarità, la mia idea è che, relativamente al periodo vicereale, essa dipenda non tanto dal numero di monete coniate, quanto dall'integrità del tondello.. Ad esempio, il carlino richiamato nell'articolo di Francesco citato da Raffaele è, a differenza del mio, molto tosato.. Altro esempio, il 15 grana che allego e già presentai all'epoca.. Si trova abbastanza facilmente ma spesso, se non sempre, è tosato, col tondello integro raramente.. Riassumendo, riguardo la monetazione argentea del periodo vicereale napoletano, per me l'assenza di tosatura aumenta la rarità della moneta Saluti Eliodoro
    4 punti
  4. Giusto oggi, visto che mi mancava una sua moneta, mi sono regalato questa... 18 mm circa. Le foto sono quel che sono, ma rendono abbastanza l'idea. Di codesto usurpatore conosco poco, praticamente solo quello che ho letto su Wikipedia. Voi cosa mi dite? Necessito anche una mano per la catalogazione. Grazie. TWF
    3 punti
  5. Nell'ultima asta Nomisma 4 E-live è passato all'incanto, al lotto 3704, un particolare cavallo a nome di Pietro Giovanni Paolo Cantelmo attribuito alla zecca di Sora. La sua peculiarità sta nel fatto di riportare per intero il nome della cittadina ora laziale SORE mentre solitamente è abbreviato con le sole due lettere SO. Il CNI ne censisce solo tre esemplari con questa caratteristica ai nn°32-33-34 ma nessuno appartenente alla Collezione Reale. Ho anche fondati motivi per ritenere che gli esemplari descritti al n°32 e 33 del CNI altro non siano che la stessa moneta il che riduce a due gli esemplari censiti. Ovviamente si tratta di una semplice variante di legenda ma di certo apprezzata da chi la cercava da tempo. D/ CAROL (...); stemma di Francia coronato. R/ PE (° I ° P °) CA ° SORE ° AL ° DX °; croce ancorata. L'immagine è quella (ruotata) della casa d'aste.
    3 punti
  6. Annalisa è una bellissima persona, chiacchierando l ho invitata ad associarsi e lei subito, " ok, a chi mi devo rivolgere ?"... così l ho accompagnata da Eros. R.
    2 punti
  7. Ciao. Innanzitutto, complimenti per l'iniziativa parmense (o parmigiana?...) che denota una rinnovata attenzione da parte di alcuni "poli" numismatici verso la valorizzazione e la sottoposizione a tutela dei medaglieri pubblici. Non vi è dubbio che la strada giusta da percorrere sia quella indicata a Parma e l'auspicio è che il segnale venga recepito a livello nazionale e non lasciato alla buona volontà, lungimiranza e sensibilità di questo o di quel Funzionario. Va dato atto che qualcosa finalmente si sta facendo, dopo anni di immobilismo e persino, talvolta, di iniziale "ostruzionismo", verso quei pochi Funzionari che si sono impegnati, anche con l'ausilio di privati cittadini, a schedare il patrimonio numismatico di alcuni medaglieri pubblici. L'esempio di Parma è dunque molto incoraggiante, anche se non va taciuto che proprio nel museo di Parma, nel 2011, venne scoperto un furto di circa 200 monete auree tardo romane che non mi risulta siano state finora recuperate e che, pur mai esposte al Pubblico, sparirono misteriosamente dal caveau del museo. Se è giusto apprezzare il buon lavoro divulgativo e di tutela che si è fatto in questa circostanza e darne atto con gratitudine ai Responsabili, mi pare però altrettanto corretto ricordare ciò che non ha funzionato e non già per eventi plateali come rapine, furti con scasso o altri fatti che non possono essere contrastati con la ordinaria diligenza, ma per sparizioni di materiale che, almeno teoricamente, avrebbe dovuto riposare nelle cassaforti del museo..... proprio per evitare che la loro fruizione Pubblica, causa la mancanza di fondi per i sistemi di allarme e per il personale di sicurezza, potesse esporle a furti!!!! (ma, evidentemente, qualcuno se l'è fregate lo stesso...direttamente dal caveau e senza neppure bisogno di forzarlo.....).. Per quanto attiene al discorso della "crisi" della numismatica, se non ci si intende prima sul significato da attribuire a questo termine, il rischio è quello già capitato di confondere i "cessi veri e propri" con i "gabinetti di numismatica". Se parliamo degli studi, pubblici e privati, e della valorizzazione del patrimonio numismatico pubblico, concordo con Teofrasto che la situazione - almeno da un quinquennio a questa parte - sia tutt'altro che critica...anzi. Se invece intendiamo la numismatico solamente come mercato, dovremo fare dei distinguo e rilevare come alcune monetazione siano in crisi per motivi di attuale abbondanza di offerta sul mercato (vedi, ad esempio, la monetazione del Regno d'Italia), oppure per un contesto normativo (almeno italiano) che ne penalizza la circolazione e, quindi, la raccolta (vedi le classiche). In generale, non sembrano patire invece alcuna crisi, le monete in alta e altissima conservazione. Mi scuso per l'analisi estremamente sintetica, la quale tuttavia mi è servita per rilevare come voler parlare di "crisi" della numismatica senza circostanziarne (almeno un minimo) l'ambito di riferimento, non permette poi di comprendere a cosa ci si voglia riferire e può ingenerare persino banali equivoci. Saluti. Michele
    2 punti
  8. Ricordo ancora con piacere la iniziativa presso l'ambrosiana svoltasi lo scoarso anno a cui avevo presenzaito. Con mio grande dispiacere questa non ho portuto partecipare . Oltre ai complimenti doverosi per chi si adopera a rendere piu' viva la "Milano Numismatica", ringrazio per aver reso disponibile il servizio fotografico che ha ben reso la idea della atmosfera vissuta. un saluto
    2 punti
  9. potrebbe essere qualcosa di simile https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/a802/a802.html AETERNITATI AVG
    2 punti
  10. Oltre alle foto vorrei esprimere il mio più grande apprezzamento per la gionata di ieri, dove la numismatica ha trinfato, dove tante persone, cultori, appassionati e collezionisti si sono trovati assieme per poter godere di uno spettacolo simile, prova che anche i sogni si possono realizzare. Vorrei ringraziare anche gli amici Milanesi del Cordusio per la loro calorosa accoglienza, e per l'impegno che hanno profuso nel realizzare tutto ciò che ieri ho potuto ammirare. Vorrei ringraziare in particolare Mario perchè da protagonista ha saputo dare un volto alla numismatica di una città come Milano. Sempre più fiero di appartenere ad una Associazione come questa posso solo dire a tutti GRAZIE..............................per far crescere la mia passione.
    2 punti
  11. Buonasera cari piastristi, questa piastra mi è appena arrivata, ne avevo un'altra dello stesso anno ma questa è in conservazione superiore ed era ad un prezzo a mio avviso interessante. Mi piacerebbe avere un vostro parere, in particolare sul grado di conservazione. Cordiali saluti a grazie a chiunque voglia intervenire Silver
    1 punto
  12. Cari amici, tutti hanno sogni nel cassetto, anche i numismatici, gli amanti della propria storia, della loro identità, dei propri simboli. Possono essere piccoli, grandi, in questo caso parliamo di un grande sogno che diventa per loro splendida e fantastica realtà. Un sogno agognato, cercato, voluto e che si realizzerà nella nostra amata Milano e in una storica e prestigiosa istituzione cittadina, la Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Da tanti, tanti anni, da sempre si parlava di avere una esposizione permanente di monete sulla storia della Zecca di Milano per tutti, un percorso cronologico divulgativo, di esempio, accessibile a tutti, che rappresentasse la nostra città, la sua storia, l'arte, l'economia, i simboli cittadini, che fosse monito e ricordo per noi e per le future generazioni, in pratica chi siamo e chi siamo stati. Ma Milano non lo aveva purtroppo... Sembrava tutto impossibile, inattuabile, eppure la comunità numismatica come primissimo desiderio poneva quello di vedere le nostre monete. Il sogno...rimaneva sogno...ma un giorno quando aprì il Gabinetto Numismatico in Ambrosiana intravidi una possibilità, una luce. Non è stato certo facile ma oggi grazie all'apporto di tutta l'Ambrosiana, del Prof. Giancarlo Alteri, Capo del Gabinetto Numismatico, degli sponsor quali il Rotary Club Milano Aquileia che ha finanziato le splendide teche e l'Associazione Culturale Quelli del Cordusio che ha finanziato il Catalogo dell'esposizione permanente di monete della Zecca di Milano e seguito il progetto, ora siamo qui a parlare di un sogno realizzato e da mostrare a chi è già appassionato, ai giovani, alle scolaresche, a chi magari vedendo queste monete troverà il modo di ricercare e ripercorrere il percorso della propria storia, delle proprie radici. L'Associazione Culturale Quelli del Cordusio nel contribuire fattivamente a questo progetto, a questo Service culturale per Milano ritiene che gli sforzi associativi debbano essere indirizzati verso reali obiettivi divulgativi che possano arricchire indistintamente tutta la comunità per una crescita culturale personale e collettiva. L'inaugurazione ufficiale avverrà il 7 maggio 2018 ma sarà solo per l'Ambrosiana, le autorità Comunali, gli sponsor. Per il mondo della numismatica e per i nostri soci per un massimo di 40 persone l'inaugurazione avverrà il giorno sabato 12 maggio ore 10 trovandosi all'ingresso dell'Ambrosiana. Seguiranno come da locandina allegata col programma, le presentazioni del Service e successivamente la visione delle monete nelle teche e per i soli soci presenti sabato 12 maggio la distribuzione gratuita del Catalogo delle monete della Zecca di Milano esposte nel Medagliere dell'Ambrosiana. Per i lamonetiani interessati e che desiderano essere presenti è prevista una quota di ingressi a loro dedicati. Vi aspettiamo quindi numerosi in un giorno che sarà di festa, di gioia, da non dimenticare, chi desidera assistere al sogno potrà comunicare la sua presenza o qui sul forum o alla nostra mail [email protected] Ora tutti, pagando un semplice biglietto d'ingresso, potranno vedere le nostre monete, la nostra storia, i nostri simboli, la nostra identità, tutti i giorni grazie a questo unicum per Milano città e grazie alla sua esposizione permanente di monete milanesi. A volte anche i sogni che sembrano impossibili...possono diventare realtà, fantistica realtà per tutti ma proprio tutti.. L'Associazione Culturale Quelli del Cordusio AMBROSIANA PER CORDUSIO - Copia.pdf
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  13. Titolo Evento: COLLEZIONARE..... non solo Monete Categoria: Eventi culturali Data Evento: 18/05/2018 00:00 a19/08/2018 00:00 Ciao il Centro Numismatico Valdostano per il suo 60° anniversario della fondazione ha organizzato in collaborazione con la Regione Autonoma della Valle D'Aosta una mostra un po' diversa dal solito che espone monete classiche e non solo, con curiosità dalla Cina e dall'Africa centrale ma anche cartamoneta, gettoni, medaglie, ecc. La mostra si terrà nella prestigiosa sede dell'Hotel des États in piazza E. Chanoux ad Aosta dal 18/5/ 2018 al 19/08/2018 dal martedì alla domenica. Vi aspettiamo, anche per fare un giro per la città. Silvio   Link al calendario: COLLEZIONARE..... non solo Monete
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  14. Nei giorni scorsi un membro del Forum mi ha inviato questa moneta piuttosto compromessa da numerose incrostazioni ed ossidazioni. Il conferente colleziona monete di media e bassa conservazione e quindi ha richiesto se ci fosse possibilità di eliminare le suddette anomalie rendendo il più possibile godibile questo esemplare. I lavaggi di prova non hanno dato risultati apprezzabili e quindi ho proceduto con l'asportazione meccanica delle alterazioni della superficie, lavorando sotto forte ingrandimento. Dopo circa cinque ore di lavoro al mcroscopio, questo è stato il risultato parziale: Dopo altre tre ore di lavoro Il risultato finale è il seguente. Ovviamente le ossidazioni hanno lasciato tracce di corrosione sulla superficie che non è stato possibile eliminare con il rischio della scopertura del metallo vivo.
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  15. Le ricerche condotte a partire dal 2000 in località Campo della Fiera di Orvieto hanno consentito di riportare alla luce uno straordinario complesso di strutture che, estendendosi per oltre cinque ettari, testimonia l’esistenza di una grande area sacra frequentata per più di 2000 anni, dal VI sec. a.C. al XV secolo. Sono stati catalogati reperti etruschi, romani e medioevali. Con questa antipastiera cerco di ripercorrere l'excursus storico locale arricchendolo con denari, medaglie e sigilli (bolle) di una modestissima e malconcia collezione privata. La base presenta il sigillo conservato nel museo medievale di Bologna mentre l'ovale centrale, il denaro orvietano del XIII secolo. Gli scomparti a raggiera iniziano dal capoccione etrusco ( il guerriero Larth), poi la frase sul donario di sant'omobono: sconfitta di Volsinii ad opera del console Flacco. Segue un simbolo ostrogoto. Si passa allo stemma di Urbano IV che scrisse la bolla : transiturus de hoc mundo , poi si vede il Mosè di Benvenuto Cellini, Ut Bibat Populus, per il Pozzo della Rocca. Infine lo stemma di Paolo III Farnese, di discendenza orvietana, che porta a compimento il famoso pozzo. Orvieto è sempre stato un centro di produzione di terracotta prima , buccheri e di ceramica, riconosciuto ed apprezzato dagli etruschi, dai romani ed infine famosissimo nel XIII secolo. I suoi manufatti sono visibili nella Collezione Morgan (USA), Museo di Faenza, museo di San Paolo (Brasile) in musei tedeschi. Per questo motivo ho richiesto ad artigiani locali la realizzazione del monetiere in ceramica. E' dipinto con verde ramina e petrolio, meno tossico dell'azzurro manganese, colori creati ed utilizzati dai vascellari (ceramisti del XIII secolo). Sono molto soddisfatto.. Buon lavoro a tutti.
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  16. Ancora non riesco a capire perché alcune volte sono varianti e alcune volte curiosità .
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  17. A te manca quella del 1814, a me manca questa che hai postato gran bella moneta.
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  18. Grazie Gabriele da noi tutti, certo Lamoneta è stata partecipe e teatro anche lei di tutto questo, sia nella prima discussione del gennaio 2010, che in quella di questi giorni, in fondo anche di far partire una realtà associativa reale che avesse delle radici qua era stata anni fa oggetto di discussione attiva. Nel mio intervento che potrete risentire sul nostro canale youtube quellidelcordusio, Lamoneta è citata tra l'altro più volte... https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ
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  19. Allego un interessante articolo di Lucio Milano sulla circolazione di beni e argento in Mesopotamia, dal quale ho estratto i seguenti passaggi. Se ne deduce che grosso modo quello che andiamo dicendo in questa discussione non sia così campato in aria: esiste un sistema di redistribuzione e, in qualche misura, esistono anche dei mercati. Magari non aperti a tutti e per tutti gli acquisti quotidiani, ma comunque presenti. Pareri? Lucio Milano, p. 6 Lucio Milano, pp. 11-12. L. Milano, i modi della circolazione.pdf
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  20. Per creata artificialmente, intendo dire che probabilmente si è formata in seguito all'applicazione di qualche liquido monetale... Se guardi bene, la patina non è uniforme sia nei contorni della legenda, che tende a sparire (come in fondo allo stemma), sia nel centro della moneta (sempre nel dritto) dove la patina è pressochè inesistente.
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  21. Buongiorno a tutti, volevo rispondere al sig. Romagnoli, io sono la figlia di Nasi Walter, nonchè sua collaboratrice, e le volevo solo puntualizzare che le informazioni che ha trovato su internet sono errate: 1 - dell'Australia sul sito per ora abbiamo inserito solo 3 biglietti (1988-2016 e 2017) e niente degli anni 70 https://www.bancostema.it/epages/56771.sf/it_IT/?ObjectPath=/Shops/56771/Categories/Banconote/Banconote_Mondiali/Oceania/Australia 2 . non abbiamo il negozio e non siamo di Bologna, ma solo un ufficio a Modena dove riceviamo su appuntamento. quindi penso che questi utenti di internet parlassero di qualcun altro, volevo solo chiarire. Buona giornata
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  22. Ci si rifà gli occhi , complimenti. Per curiosità che diametro ha?
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  23. Caro Marco, il piacere è reciproco. Se poi potessimo anche darci del "tu" (io già mi permetto di rivolgermi così a Te, salvo la cosa non faccia piacere...e allora modificherò di conseguenza il post...) il piacere sarebbe totale. Sulla "presunta crisi" della Numismatica intesa come scienza, sono perfettamente in sintonia con Te; talvolta, però, sul Forum si parla di "crisi" dando per scontato che tutti capiscano in quale senso la crisi debba essere intesa, per poi scoprire - quasi sempre molto dopo l'apertura della discussione - che Tizio intendeva riferirsi al mercato della monete classiche, Caio a quello dell'editoria numismatica, Sempronio a quello delle monete moderne e Mevio a quello della legislazione del settore. Ma il Forum è anche questo....se lo conosci, questi fraintendimenti sono all'ordine del giorno e non sorprendono. In merito alla sparizione delle monete, scrivi che ho ragione "in parte", ma - dalle Tue osservazioni - se mi posso permettere, non riesco a vedere in quale altra parte non avrei invece ragione. D'accordo, io ho scritto che le monete sono state sottratte dal caveau del museo mentre Tu scrivi che "erano ben custodite entro stipi chiusi a chiave e in una stanza il cui accesso era interdetto a qualunque persona esterna". Non mi pare tuttavia che fra le nostre affermazioni siano riscontrabili sostanziali differenze. Non capisco, pertanto (e non volermene...) perché sull'argomento del furto degli aurei avrei ragione "in parte". Sul fatto che le indagini siano ancora in corso dopo sette anni dalla scoperta della sottrazione, temo si tratti di una "pietosa" bugia. Nel senso che è abbastanza evidente che se dovesse casualmente emergere, anche a distanza di molti anni dal fatto per cui si è indagato, un riscontro o un'evidenza che permetta di "riaprire l'indagine", ciò verrebbe certamente fatto. Che però dopo sette anni di inutili (a quanto pare) indagini, che non hanno portato nè al rinvenimento della refurtiva ma neanche all'individuazione dei responsabili e dunque, ad un "rinvio a giudizio" degli stessi, si possa pensare che su quella specifica indagine (tecnicamente definibile "contro ignoti") si stia ancora lavorando, lasciami dire che trovo la cosa, anche proceduralmente, abbastanza singolare. Dopodiché, se domani un "pentito" rivelasse elementi tali da permettere l'individuazione delle monete e/o dei responsabili del furto o se in un'asta venissero "avvistate" una o più di quelle monete sottratte al museo, è chiaro che l'indagine potrà riaprirsi; ma pensare che senza questi o altri simili "assist" ci sia chi, ancora oggi, sta lavorando a quel caso, lo trovo abbastanza sorprendente. In genere queste vicende si risolvono solo se qualcuno che sa, "parla", o finisce "intercettato", o c'è chi si accorge che uno o più di quelle monete passa in asta o su un listino. Quest'ultima ipotesi è ovviamente legata al fatto che le monete sottratte siano state fotografate a suo tempo (e pare che queste di Parma lo fossero) e che, sopratutto, chi è preposto ai controlli si accorga del loro passaggio sul mercato. Altrimenti, dopo sette anni di indagini......senza alcun risultato.... in mancanza dei suddetti "assist"... su cos'altro di vorrebbe indagare che già non si poteva indagare nei sette anni trascorsi? La tardiva "chiusura delle stalle" è uno di quegli aspetti che più "bruciano" a coloro che hanno svolto indagini o che si sono adoperati proprio per mettere in sicurezza il patrimonio numismatico pubblico e che hanno trovato non sempre "terreno fertile" non dico per andare a riprendere "i buoi" scappati (che sarebbe stato pretendere troppo...o comunque non facile) ma in qualche caso anche solo per ottenere l'ammissione che le "stalle" erano state aperte e lasciate incustodite....ed anzi, in qualche caso persino "spalancate", a seconda di chi fosse il..."veterinario" in visita ai "buoi". Ci tocca usare metafore "georgiche" per rendere l'argomento meno pesante, ma ci sarebbero diverse cose gravi da rammentare e che, pur a distanza di ormai quasi un ventennio dal loro avvio, hanno lasciato molta amarezza non tanto e non solo in molti appassionati (e ciò potrebbe anche lasciare il tempo che trova) ma negli stessi Funzionari dello Stato che si sono trovati nella spiacevole situazione di dover indagare o di dover agire contro altri Funzionari dello stesso Stato. Tu giustamente rivendichi il diritto di prendere le doverose distanze da fatti lontani nel tempo e riferibili a contesti e soggetti che magari conoscerai solo per sentito dire o perché li hai letti da qualche parte. Se le colpe dei padri non devono ricadere sui figli, a maggior ragione le responsabilità di alcuni Funzionari non possono e non devono segnare il percorso dei Funzionari che, incolpevoli, sopraggiungono. E questo mi pareva il senso della Tua risposta ad @elledi, in un post che hai scritto poco più su. Non è però semplice (o meglio, può non essere semplice per tutti,....perchè dipende dal grado di coinvolgimento di ciascuno), mettere una pietra sopra il passato e focalizzare l'attenzione solo su quanto di buono, anzi di ottimo, viene fatto oggi, dimenticando le "stalle aperte" e concentrandosi solo su quelle che ora vengono finalmente "chiuse" con i buoi correttamente custoditi e vaccinati.(). La difficoltà da parte di taluno a superare un certo sentimento di diffidenza (e - Ti assicuro - lo dico da parte mia senza alcuna polemica), è tuttora persistente a causa di taluni confronti fra privati e pubblico ancora caratterizzati da gravi deficit di comunicazione e che non depongono a favore di una visione rinnovata (quale è quella, invece, che emerge da eventi come Parma) della politica di gestione dei beni numismatici pubblici e che restituiscono a volte una visione paradossalmente quasi "privatistica" (nel senso deteriore del termine) del bene pubblico. Non voglio andare troppo fuori tema, anche per attenermi al giusto invito rivoltoci dal vice Amministratore a stare "sul pezzo", ma è purtroppo abbastanza evidente che ancora oggi (non, dunque, 20 anni fa) vi sono delle palesi resistenze da parte di alcuni settori della numismatica pubblica a dialogare con il privato su temi che, francamente, divengono imbarazzanti solo dopo che qualcuno si rifiuta di rispondere a delle innocue richieste. Perché prima del rifiuto (espresso, fra l'altro, in forma quasi totalmente omissiva o, nel migliore dei casi, interlocutoria...e anche questa è una modalità di rapportarsi con i cittadini davvero discutibile), non sembra neppure che ciò che si richiede possa rivestire un "segreto di Stato" o possa comunque "destabilizzare" la Numismatica Pubblica. Avrai capito che ogni riferimento alla "Nota 56" è puramente voluto. Quindi ben venga il Pubblico, quando realizza eventi come quello di Parma che denotano non solo una preparazione professionale di prim'ordine dei Responsabili ma anche un'apertura mentale che dimostra la volontà di condivisione del materiale e delle conoscenze, compiendo, al contempo, una fondamentale attività di tutela mediante la pubblicazione dei materiali; ma, consentimi, non me la sento (quanto meno, allo stato delle cose e seppure incidentalmente, perché qui discutiamo di altro) di sottacere anche altre situazioni che purtroppo non hanno la stessa positività di tante iniziative numismatiche pubbliche analoghe a quella di Parma e che, per qualche motivo che francamente non riesco a spiegarmi, rendono talvolta molto "sgradevole" rapportarsi con il Pubblico. Ti ringrazio per lo scambio di opinioni e mi auguro anch'io di poter fare presto (magari al prossimo Convegno di Verona?) la Tua conoscenza di persona. Saluti. Michele
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  24. Le immagini sono cmq abbastanza chiare per capire che si tratta di una bella moneta.. il rovescio è perfetto a parte qualche graffio di conio sullo scudo... il dritto anche.. resta da capire se ci sia in qualche punto qualche leggera carenza di lustro ad esempio sul collo... io gli darei un qfdc-fdc comunque
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  25. Questa spilla, mostrata in mano a più persone, sempre con risposte come : per me è buona eccetera, è stato fatto un unico appunto per il retro, non liscio, un poco malconcio. Mi chiedo: Un falsario che riproduce una spilla con dimensioni e peso in linea con l'originale, non magnetica, solo l'ago è attratto dalla calamita, ottimi particolari sempre in linea con le spille prodotte dalle molte ditte produttrici, crea, per la corretta identificazione un dubbio per il retro, di cui non aveva nulla da toccare e taroccare? Ho detto la mia. Grazie. PizzaMargherita.
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  26. Ammazza e dici pure di essere clementi... Stupenda carrellata...
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  27. Pensavi mi fossi dimenticato del tuo dolce divulgar... Ti seguo.. Carissimo l'evento del medagliere Milanese mi ha tenuto sotto scacco.. Però tutto è andato per il meglio, e il dono alla Numismatica e agli amici che seguono con vera passione questa scienza è stato dato.. https://www.lamoneta.it/topic/169638-un-sogno-numismatico-diventa-realta-ac-quelli-del-cordusio-con-ambrosiana/
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  28. La tenacia, l'affetto delle persone, la vera passione, la scommessa, la sfida, il sogno, l'altruismo, l'identità, il prossimo, la fede, i tondelli, il Cordusio.. Un mix esplosivo, che ci ha fatto vincere su tutto..
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  29. Wow! L'avevo messa sotto osservazione questa moneta di Procopio e sono contento che l'ha presa un amico del forum. ? Comunque di Procopio che dire...Come hai letto su Wikipedia è stato un usurpatore romano che si scontrò contro Valente. Sfruttando la sua parentela con Giuliano l'Apostata (erano cugini), e la sua appartenenza alla famiglia costantiniana, si fece incoronare imperatore dal senato di Costantinopoli con l'appoggio di buona parte del popolo e di alcune legioni. Dopo alcune vittorie poco determinati in Asia Minore l'esercito di Procopio subì una sconfitta pesante nella battaglia di Tiatira contro l'esercito del legittimo imperatore Valente. Dopo altre battaglie perse, e molti tradimenti, Procopio venne ceduto ad alcune truppe di Valente che lo uccisero. Con la sua morte finisce una delle dinastie più importanti della storia romana. Per quanto riguarda la classificazione purtroppo è difficile a causa della mancanza del segno di zecca...Domani proverò a cercare una moneta simile sulle tavole del RIC IX. ?
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  30. Complimenti Roman, veramente un bel pezzo di Costantino II. ?
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  31. The Roman Empire Agrippina Senior, wife of Germanicus and mother of Gaius. Sestertius Roma 37-41, Æ 28.40 g. Description: AGRIPPINA M F MAT C CAESARIS AVGVSTI Draped bust r., hair falling in long plait at the back. Rev. S·P·Q·R / MEMORIAE / AGRIPPINAE Carpentum drawn l. by two mules; the cover supported by standing figures at the corners with ornamented side. References: C 1 BMC Gaius 81-5 RIC Gaius 55 CBN Gaius 128 Condition: Very rare. A very interesting and finely engraved reverse composition. Brown patina very gently smoothed, otherwise good very fine Provenance: Vinchon, November 1986, 629 CNG sale 100, 2015, 1840 The Armand Trampitsch collection Note: Three issues of sestertii were struck in honour of Agrippina Senior, one of the most tragically unfortunate women of Roman history. She began life as a favoured member of the Julio-Claudian family during the reign of her grandfather Augustus, and upon her marriage to Livia’s grandson Germanicus, she seemed destined to achieve the highest possible status. However, upon the death of Augustus and the accession of Tiberius, her life took a turn for the worse: supreme power had shifted from the bloodlines of the Julii to the Claudii. Though her marriage represented an ideal union of Julian and Claudian, it was not destined to survive Tiberius’ reign. Germanicus died late in 19 under suspicious circumstances, after which Agrippina devoted the next decade of her life to openly opposing Tiberius until in 29 he deprived her of freedom, and in 33 of life itself. The sestertii dedicated to Agrippina are easily segregated. The first, produced by her son Caligula, shows on its reverse a carpentum; the second, issued by her brother Claudius, shows SC surrounded by a Claudian inscription, and the third is simply a restoration of the Claudian type by Titus, on which the reverse inscription is instead dedicated to that emperor. Though both Caligula and Claudius portrayed Agrippina, each did so from their own perspective, based upon the nature of their relationship with her. The inscription on Caligula’s coin, AGRIPPINA M F MAT C CAESARIS AVGVSTI, describes her as the daughter of Marcus (Agrippa) and the mother of Gaius (Caligula). While Claudius also identifies her as Agrippa’s daughter, his inscription ends GERMANICI CAESARIS, thus stressing her role as the wife of his brother Germanicus. It is also worth noting that on the issue of Caligula Agrippina has a slender profile like that of her son, whereas on Claudius’ sestertii her face is more robust, in accordance with his appearance. The carpentum reverse is not only a superbly executed type, but has a foundation in the recorded events of the day. Suetonius (Gaius 15) describes the measures taken by Caligula to honour his family at the outset of his reign, which included gathering the ashes of his mother and brothers, all victims of persecution during the reign of Tiberius. Upon returning to Rome, Caligula, with his own hands, transferred to an urn his mother’s ashes ”with the utmost reverence”; he then instituted Circus games in her honour, at which ”…her image would be paraded in a covered carriage.” There can be little doubt that the carpentum on this sestertius relates to the special practice initiated by Caligula. The inscription, SPQR MEMORIAE AGRIPPINAE, is itself dedicatory from the Senate and the Roman people to the memory of Agrippina. ILLUSTRAZIONE: UN CARPENTUM, UN TIPO DI CARRO USATO NELL'ANTICA ROMA. Solitamente a due ruote e più raramente a quattro ruote, il carpentum era trainato da muli. Era utilizzato dalle matrone e dalle Vestali; dopo Augusto fu utilizzato anche dalle imperatrici
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  32. Bellissimo e quasi commovente! Milano ha finalmente una mostra numismatica permanente. Sono felice di sostenere con la mia piccola quota Quelli del Cordusio ... Spero di riuscire a capitare presto a Milano per vedere di persona l'allestimento alla Pinacoteca. Complimenti a tutti! Magdi
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  33. Per ora ho solo questa, scusa per la lunga attesa.
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  34. Si finisce con un gran aperitivo nel covo cordusiano di Spadari, ora si può brindare non ci sono dubbi ...
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  35. Immagini, immagini di questa giornata che deve rimanere nei nostri cuori e nelle nostre menti ... arrivano all’ingresso Ambrosiana ... Ci siamo ...
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  36. Confermo per il pranzo di sabato 4 torinesi e 1 valdostano Angelonidaniele menu Blaise pizza Cembruno5500 pizza piergi00 pizza Fabio menu
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  37. Beh Eros mi fai arrossire a dir poco, comunque grazie, certo ieri e’ esplosa la gioia , lo stress che era contenuto da circa 18 mesi, il gioco era da roulette e si poteva fare da solo e’ riuscito che meglio non si poteva, certo oggi sono un uomo felicissimo, di una felicità incontenibile, certo la prova e’ stata da nervi d’acciaio e di grande diplomazia e cooperazione tra entità diverse che non si conoscevano, sicuramente il progetto che ho visto nascere, svilupparsi e concludersi e’ stato il più difficile in assoluto nettamente, e’ andata molto bene, certo la prova e’ stata durissima dal punto di vista personale, d’altronde se non era mai stata fatta qualche motivo ci sarà pur stato ...
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  38. Ecco una prova che gli eventi storici col tempo tendono a ripetersi, infatti anche se questa è una prova di monetazione, che poi non ha mai visto la luce, da un segnale ben preciso, infatti la sritta REPUBBLICA ITALIANA, fa pensare subito ai nostri tempi, invece è una moneta del XIX secolo. Insomma in tempi di seconda o terza repubblica, si scopre in passato già era sorta una Repubblica Italiana con la sua breve storia e la sua traspormazione in Regno d'Italia, anche questo con un ritorno storico nel 1861. Ma questa è solo una delle monete che in se racchiudono parte della storia di Milano e di tutta la penisola, inaftti come si vede anche dagli altri post le meraviglie non finiscono.
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  39. Ciao @Astericz grazie tante per l'apprezzamento...diciamo che per il momento prevale la passione, essendo una delle prime monete che tento di migliorare, la competenza arriverà con l'esperienza. Di certo questo 5 grani è migliorato e non è rimasto danneggiato dal mio intervento, anche grazie ai consigli ricevuti nel forum, tutto ciò è già un ottimo risultato. Saluti e buona Domenica.
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  40. La D coricata è presente anche su alcuni nominali in rame, appena mi sarà possibile posterò qualche foto... Ricordo di aver letto in qualche asta che la stessa veniva classificata come uno scudo...
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  41. Però, @Monetaio, quando ho pubblicato io, in altro post, una foto di una moneta che non era dello stesso anno, tutti a dire che bisognava fare il confronto con monete aventi lo stesso millesimo. Ora, tu fai la stessa cosa e... nessuno dice niente? Non è giusto... ora rimedio anche per te:
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  42. Beh, questo progetto è stato fatto per tutto il popolo numismatico, a prescindere dalle aree di appartenenza. Il turista che viene dal Giappone potrà fruire di queste magnificenze, così come lo Spagonolo che troverà anche parte della sua identità..
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  43. Ciao Eros. E' proprio la cosiddetta "usura di circolazione" che su monete come lo scudo del '14 (ma potrei indicare anche monete auree di V.E. III in BB o anche con conservazione inferiore), non mi convince. Non sarà che quell'usura sia la conseguenza di una custodia non accurata della moneta? Che uno scudo del '14 sia finito "causalmente" nella ordinaria circolazione; che ci sia rimasto tanto a lungo da degradarsi a BB o anche meno; senza che nessuno dei soggetti nelle cui mani sarebbe passato se ne accorgesse, tanto da essere tratto dalla circolazione solo quando era ormai piuttosto usurato; in un ipotetico contesto circolatorio non certamente "popolare", dal momento che monete come quella non sarebbero state abitualmente usate dal "popolo" ma, al più, da soggetti di censo e cultura tali da consentire loro di sapere che monete come quelle dovevano essere tesaurizzate immediatamente; in un contesto storico in cui la monetazione argentea divisionale stava sparendo e, di lì a poco, anche messa fuori corso; e considerando anche il fatto che parliamo di una moneta che già dopo 4 anni dalla sua emissione veniva trattata come moneta numismatica e, come abbiamo visto dal listino del Cagiati, trattata commercialmente a 5/6 volte il suo valore facciale. Insomma, per pensare che quella moneta abbia "circolato", e abbia "circolato" a sufficienza da degradarsi a BB o anche a meno, dovremmo ipotizzare una serie di eventi casuali, fortunosi, accidentali e "miracolosi", tali da essere davvero poco credibili. D'altro canto, ho notato che la cattiva custodia di monete che hanno un secolo o anche meno di esistenza, può benissimo causare usure che ricordano molto da vicino quelle delle monete realmente circolate. Quindi, prima di accettare l'idea che qualche scudo del '14 abbia "circolato" come moneta, avrei necessità di ben altre prove, che non siano quelle della semplice usura. Saluti. Michele
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  44. Non so se si possa parlare effettivamente di denario. Tanto meno di prova di un aureo. Generalmente le prove degli aurei si facevano su leghe meno nobili dell'argento. Mentre con i conii degli aurei si facevano anche denari d'argento, in questo senso è stato proposto come denario da Leu sebbene, giustamente, virgolettato. A mio avviso più che di denario vero e proprio si può parlare con maggior cognizione di causa di "emissione" donativo fatta per qualche evento/occasione/persona particolare... tuttavia è gran difficile stabilirlo con certezza! Il pezzo va inserito in una limitata emissione con differenti tipi di rovescio che condividono i medesimi conii di dritto (vedi esemplare attualmente in asta ed esemplare venduto nell'asta Jacquier 42 noto in due pezzi): conio di dritto che a sua volta è condiviso con questo aureo conservato al British Museum: Indubbiamente si tratta di un gruppo di emissioni strettamente connesse tra loro. Sarebbe da capire/approfondire la bontà del metallo del pezzo in asta da Leu... per verificare se si tratta di un buon argento (del tenore delle emissioni di Postumo) o di una lega più svilita con sola argentatura superficiale come farebbe appunto supporre la visione del pezzo venduto da Jacquier che appunto è della medesima lega degli antoniniani di Vittorino e quindi presumibilmente dotato di argentatura solamente superficiale... Insomma, se qualcuno me lo regala potrei fare delle analisi più approfondite!
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