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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/28/18 in tutte le aree
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Gran giornata di divulgazione totale, il tutto all’interno di un convegno commerciale, ringrazio in primis chi ci ha creduto, chi c’era e gli splendidi relatori che ci hanno donato una ulteriore pagina di numismatica per tutti e di tutti , impreziosita dallo streaming che rimarrà e spero anche da qualche buona immagine . Dimostrazione che si possa essere reali pur scrivendo qui, anzi realissimi e fare divulgazione e spero incuriosito alcuni, grazie a voi e alla prossima !8 punti
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Classifica provvisoria ______ 2 voti e 1/2 2 voti e 1/2 1 voto___ __ 3/4 di voto 1/4 di voto ______________________________________________________________3 punti
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Buongiorno @snam, mi scuso per non essere riuscito a risponderle prima. I due tomi riguardanti il medagliere del Museo Archeologico Nazionale di Parma sono scaricabili interamente e gratuitamente collegandosi al Portale Numismatico dello Stato (questo il link diretto per il Notiziario del Portale Numismatico dello Stato: https://www.numismaticadellostato.it/web/pns/notiziario?idNotiziario=13 ) Tratta della storia del Museo, del suo medagliere, degli uomini che lo hanno fatto (in piccola misura, se vogliamo, anche di quelli che lo hanno disfatto...) e di quelli che tuttora lavorano - quasi sempre, come in questo caso, gratis et amore dei - per renderlo fruibile. Sono trattate tutte le aree tematiche finora censite e schedate del materiale numismatico del Museo di Parma (altre info all’interno dei due volumi). Contiene tantissime foto a colori di materiale numismatico, ma anche di altro tipo. Credo che iconograficamente parlando sia veramente eccellente. Serafina Pennestrì, che ne è l’anima e la curatrice, ha fatto un lavoro straordinario. Purtroppo i costi elevati e la mancanza di fondi almeno per il momento non ne consentono una stampa. Le pochissime copie che - per ora - verranno stampate andranno agli autori e alle Istituzioni che hanno collaborato alla realizzazione. Non sono ancora attivi i link per le vetrine virtuali, che conterranno centinai e centinaia di pezzi di tutte le epoche, dalle antiche alle moderne (solo della zecca di Parma ne saranno ‘esposte’ più di trecento). Ma per il giorno del convegno saranno anch’esse on-line. Buona lettura, Marco PS credo che, per chi potrà esserci , la giornata di studio del prossimo 11 maggio sarà molto interessante. Oltre agli studiosi presenti, che relazioneranno, ci sarà la visita alla mostra predisposta presso la Biblioteca Palatina di Parma e quella allestita temporaneamente nel locale che dagli anni Sessanta del ‘900 è divenuto il Gabinetto Numismatico del Museo Archeologico Nazionale di Parma, riaperto espressamente per l’occasione con una selezione di monete di tutte le epoche, tratte dal Medagliere.3 punti
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Nel forum sono apparsi casi di denari che risultano essere stati ritoccati in vario modo. Aggiungo un interessante caso. Nel corso di mie ricerche incentrate sull'emissione di denari di Marcellinus, RRC 439/1, con raccolta di immagini di esemplari noti, per uno studio da pubblicare, noto questo esemplare, del quale ricostruisco il relativo pedigree: 1) NAC 54, 24.iii.2010, 244 = Gemini 2, 11.i.2005, 266 = Stacks 1978, 653 coll. Knobloch g. 3,68 Sette mesi dopo l'ultima comparsa in NAC, ricompare questa moneta, con relativi passaggi in asta: 2) Gemini & Heritage 8, 14.iv.2011, 222 = Gorny & Mosch 190, 11.x.2010, 431 g. 3,61 A me sembra la stessa moneta, che risulta essere stata molto restaurata. La cosa che mi ha colpito era non solo la "lisciatura" dei fondi per migliorare l'aspetto (forse con una pasta di argento), ma veri e propri ritocchi, che possono essere evidenziati in alcuni dettagli: Dalle foto non riesco a capire se innanzi tutto la moneta è coniata o fusa.... Vedo alcune bollicine ad esempio vicino allo zigomo, ma soprattutto mi ha colpito come alle ore 10 sia stato limato il bordo. E perché? Il piccolo calo ponderale sembra compatibile con tale rifacimento. Si tratta di un esemplare con discreto pedigree che ha girato in aste importanti. E' possibile che il restauro era finalizzato solo al miglioramento di una moneta originale (e non per nascondere meglio la natura falsa), per ragioni esclusivamente commerciali. Il risultato finale non è sgradevole, e sono gradite vostre osservazioni....2 punti
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Certo..se non vuoi capire! I numismatici le vogliono lucide! Chiaro? Più lucide possibile! Lucidissime.. Se no non portargliele neanche. Ecco la moneta che tutti i numismatici sognano..(non mi assumo responsabilità per eventuali danni alla vista).2 punti
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Ecco adesso la puoi usare come spessore per la porta. .... perché portarla al rame nudo quando ci aveva impiegato qualche secolo a crearsi la sua bella patina naturale? Come se tu avessi trovato la mummia di un faraone e per sapere come si chiamava lo avessi spellato ?2 punti
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Ciao a tutti! Visto che si possono anche dare frazioni di voto (ciao @ART ) adesso vi incasino il sondaggio: 1/4 di voto per € 20 - L’equilibrio di Christian Schloe 1/2 voto: € 50 - Il Bacio di Gustav Klimt 1/4 di voto € 10 - La persistenza della memoria di Salvador Dalì Con 2/3 di "arrivederci" ed 1/3 di "alla prossima"! Servus Njk2 punti
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Il caso è certamente interessante, osservando le foto a confronto non ho potuto fare a meno di evidenziare alcuni dettagli che compaiono sul primo esemplare e spariscono sul secondo. In particolare spariscono i difetti, alcuni puramente estetici, altri tecnici/estetici. Perché eliminare anche questi ultimi? Sono spariti alcuni difetti che normalmente sono riscontrabili negli esemplari fusi. La domanda da porsi è quindi la seguente: modifica per non rendere riconoscibile la vecchia moneta e tutte le nuove pesanti modifiche oppure modifica per cancellare le tracce di fusione su un esemplare “bruciato” riproponendolo in una veste nuova e più appetibile? La modifica al bordo è notevole, forse troppo. Se voi vedeste due esemplari apparentemente simili di cui uno più brutto e difetti maggiori e un secondo più completo e con meno difetti, a quale tra i due attribuireste il termine di clone? Quasi certamente il più brutto tra i due.... ricordate l’aspetto psicologico di cui spesso ho scritto ed a cui ricorrono i falsari più intelligenti? Nellosservare questi casi non si può fare a meno di tenerlo bene a mente.? ps. Ho dimenticato di scrivere che il secondo esemplare si porta dietro alcuni dettagli del primo difficilmente replicabili con una clonazione. Motivo per cui ritengo che i due esemplari siano la stessa moneta.2 punti
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pubblico per conto dell'utente OZILLO il ritrovamento che ha fatto qualche giorno fa: Taglio: 2€ cc Nazione: San Marino Anno: 2005 Tiratura: 130.000 Conservazione: BB+ Località: Melegnano2 punti
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Per me, ...la corazzata kotiomkin, ....è una cagata pazzesca! _________ "92 minuti di applausi".. A tanti questo tipo di comicità non piaceva, a me faceva morire dal ridere!2 punti
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Anzi, se mi fai avere il link del filmato mi faccio carico io di segnalarlo a chi di dovere2 punti
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Dopo l'amarezza della sconfitta ricevuta nel asta bertolami,quando ora mai la credevo fatta dopo una settimana di lotta a rialzo,l'asse di agrippa è finito per un rialzo di 50 in mani nemiche ? sul live quando ora mai la credevo fatta,non potevo rimanere con questo amaro in bocca cosi mi sono addolcito con questo a mio parere,magnifico denario di adriano...ma come si dice,oste com'è il vino ? ? Posso ritenermi ripreso dalla sconfitta .1 punto
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Es un cavallo de tipología común pero quiero destacar la letra S de FERRANDVS tumbada. He podido constatar que L'Aquila emitió gran cantidad de cavalli y es habitual poder encontrar errores en la posición u omisión de diferentes letras. En mi libro publiqué diversas variantes como esta moneda...1 punto
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Beh, se le vai a comprare da un commerciante, costeranno sicuramente di più del facciale, dal momento che il commerciante ci dovrà guadagnare. Ma se parliamo di emissioni in euro destinate alla circolazione e distribuite dalle Autorità preposte, è abbastanza evidente che non possano essere cedute ad un prezzo maggiore del facciale, salvo che non siano confezionate (dalle stesse Autorità emittenti) in particolari contenitori....ma allora si pagherà, oltre alla moneta/e, anche il costo dei suddetti contenitori. Nel caso dello scudo del cinquantenario, era già l'Autorità emittente a stabilire e pretendere una modalità di pagamento che doveva risultare più gravosa del semplice fornire il corrispondente importo del facciale con moneta argentea divisionaria (che aveva, peraltro, un titolo inferiore di intrinseco rispetto allo scudo ) o addirittura con banconote. Queste più gravose modalità di acquisizione delle monete del cinquantenario (non dimentichiamoci anche la prenotazione obbligatoria al Direttore del Tesoro) sono cosa diversa rispetto al fatto che, sul mercato collezionistico, qualunque moneta in FDC costi più del facciale, dal momento che nel 1911 quelle due monete sarebbero "costate" di più fin dall'origine e non soltanto dal momento in cui sarebbero state poi trattate dai commercianti. Mi pare abbastanza evidente dal comportamento del Ministero del tesoro, che già allora dovesse esserci differenza fra corrispondere 5 lire in moneta divisionaria, in banconote o con uno scudo di vecchio conio (allo stesso modo, pagare 50 lire in moneta argentea divisionaria, in banconote o in oro). Altrimenti, se non ci fosse stata alcuna differenza e se pagare con qualunque altra valuta interna avente corso legale non avesse fatto alcuna differenza, ci dovremo chiedere perché mai il Tesoro abbia stabilito ciò che abbiamo letto nell'articolo de La Stampa riguardo la prenotazione ed il pagamento di quelle due monete del cinquantenario. Detto questo, è regola di comune esperienza che chi acquista una moneta pagandola più del facciale lo fa non per rimetterla nella circolazione al facciale ma per raccoglierla o, al più, per rivenderla ad un prezzo ancora superiore di quello d'acquisto. Se poi consideriamo che sia il modulo dello scudo che, ancor più il taglio aureo da 50 Lire, erano in quell'epoca già desueti e avulsi dalla normale circolazione, non si capisce per quale strano motivo (forse masochismo?) uno dei fortunati assegnatari di quella moneta avrebbe dovuto anche spenderla al facciale! "Se non sbaglio, le vecchie monete ottocentesche in oro ed argento erano ancora a corso legale nel 1914. " Se è per quello, gli scudi d'argento vennero posti fuori corso solo nel 1927 (art. 2, R.d.L. 23.6.1927, n. 1.148), a partire dal 30 settembre: mentre la monetazione aurea del Regno non venne, formalmente, mai messa fuori corso e ciò proprio perché in realtà, almeno dai primi del '900 in avanti, essa non veniva più trattata "al facciale" ma "all'intrinseco", in base alle variazioni del prezzo dell'oro. Per capire come la cessazione del corso legale degli scudi avesse natura più virtuale che effettiva, basta considerare la successiva disposizione (che ha una connotazione persino..."umoristica"), che stabiliva le modalità di cambio degli scudi "cessati". Ebbene, il D.M. 7.3.1928 stabiliva che a fronte della consegna alle Tesorerie dei vecchi scudi ormai privati del corso legale, lo Stato avrebbe corrisposto ai conferenti una moneta di pari importo (cioè un 5 Lire "aquilotto"). Quindi, quale contropartita di una moneta in argento pesante 25 grammi e al titolo di .900/1.000, lo Stato avrebbe consegnato una moneta in argento pesante 5 grammi e al titolo di .835/1.000...!!! Il valore facciale, d'altronde...era identico. Proprio un vero affarone per chi avesse voluto cambiare gli scudi ormai cessati.....con gli aquilini....immagino che file ci saranno state nelle Tesorerie!!!. Come si può notare, la data di formale cessazione del corso legale per gli scudi è del tutto pleonastica, dal momento che se dovessimo attenerci al puro dato documentale, ci saremmo trovati ad un certo punto ad avere nello stesso momento in corso legale scudi da 25 grammi e "aquilini" da 5 grammi; entrambi apparentemente spendibili per lo stesso valore facciale da Lire 5! Il che, ovviamente, può essere concepibile per una monetazione esclusivamente "fiduciaria" (vedi le banconote); ma è un assurdo per monetazioni ad intrinseco prezioso. Allo spirare della data di prescrizione, come era ovvio attendersi (a Napoli dicono: "accà niscun'è fesso"), la gran parte degli scudi non venne portata al cambio, preferendo i privati possessori tesaurizzarli. Come dar loro torto? Non è assurdo. Lo scudo aveva migliore bontà di intrinseco rispetto alla monetazione divisionale argentea. Quindi uno scudo aveva un valore superiore a 5 lire in moneta divisionale. Non puoi fare il paragone della zecca che ci chiede di pagare in lire, perché in quel caso le monete che la zecca del Regno richiedeva erano di metallo prezioso, caratteristica che non avevano le lire repubblicane. Quindi la zecca, con la sua richiesta, intendeva approvvigionarsi non di scudi o di marenghi, ma di argento e di oro ad alto titolo. Inoltre, l'avvenuta scomparsa dalla circolazione di scudi e monete auree non significava affatto che queste monete non fossero più in possesso di (alcuni) privati, di Banche, Enti ecc. Se il Tesoro avesse inteso ritirare in larga scale gli scudi, avrebbe fatto ricorso ad altri incentivi; fra l'altro, stiamo, parlando di 60 mila scudi......se compariamo questo dato con i milioni di scudi di vecchio conio emessi dal Regno d'Italia, stiamo parlando di una quantità di scudi ritirati percentualmente risibile. Ma poi, scusa, quale sarebbe stata la "logica" di questa operazione? Il Tesoro ritirava 60 mila scudi di vecchio conio per rilasciare 60 mila scudi di nuovo conio, aventi identiche caratteristiche di intrinseco e di titolo? A che scopo questa operazione? Intendo dire, a che scopo sul piano della circolazione monetaria. Togliere 60 mila scudi di vecchio conio, che ormai non circolavano più, per immettere 60 mila scudi di nuovo conio "per collezionisti" (passami il termine), non destinati a circolare? Fra l'altro, come abbiamo già visto, a quella data gli scudi erano ancora formalmente in corso legale e dunque non si poteva procedere a "ritiri" forzati in larga scala. Per poter ritirare una moneta occorre che la stessa circoli e che venga trattenuta dalle banche e dalle tesorerie quando vi entra e non venga più riutilizzata. Oppure devi obbligare le persone, con la forza, a consegnarti le monete. Gli scudi stavano da tempo "al calduccio" nei forzieri di coloro (Banche, Enti, privati ecc.) che se li potevano permettere e che non ci pensavano minimamente di spenderli....non stiamo parlando di "moneta fiduciaria", che una volta che viene messa fuori corso diviene carta straccia o "metallaccio"; stiamo parlando di una moneta dall'intrinseco prezioso che, a prescindere dalla cessazione del corso legale, continuava a valere per il suo intrinseco in dipendenza delle oscillazioni dell'argento. Ma chi, sano di mente, sarebbe andato a scambiare quegli scudi con un aquilino (se non obbligato dai Carabinieri)? "Chiaro che difficilmente una moneta da 5 lire del 1914 data come resto di tesoreria difficilmente sarebbe passata di mano in mano, ma presto tesaurizzata. Però è circolazione anche la cessione di monete al pubblico al facciale come pagamento, no? Ne abbiamo parlato anche riguardo la 1000 lire del 1970, quasi universalmente considerata per la circolazione." Come già Ti scrissi, mi sembra surreale che lo scudo del '14 (ma anche quello dell'11) possa essere stato dato come resto di tesoreria. Se lo fosse stato, non c'è dubbio che si potrebbe parlare di "moneta finita nella circolazione", anche se non so quanto strada quegli scudi avrebbe poi potuto compiere.... Saluti. Michele1 punto
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Si, lo so, mi ero ripromesso di restare nell'ambito dei follis di Giustiniano (visto che già sperpero per sesterzi, denari, follis, maiorine (e chi più ne ha più ne metta) del periodo imperiale romano (dimenticavo... prendo anche qualche provinciale :-D). Ma sapete com'è... quando vedo una moneta che "mi acchiappa" non riesco a non prenderla, se poi mi pice e non costa troppo... 12 grammi per 27 millimetri, dichiarati dal venditore. Mi dite chi è e come classificarla? Ciao e grazie! TWF1 punto
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Poi secondo loro magari una moneta appiccagnolata e lucidata vale come una normale.. Ecco i nuovi ingegneri!!1 punto
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Splendida giornata! Relatori di livello e per tutti i gusti, dalle classiche alle moderne. Buono il convegno commerciale, non molto affollato per la verità. Molto gustoso il momento conviviale... Grazie agli organizzatori per questa bella giornata numismatica. Quasi dimenticavo! Gazzettino del Cordusio ritirato insieme allo speciale!!1 punto
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Dovresti pesarla con una pesagrammi per dissipare ogni dubbio, a me sembra comunque un falso...1 punto
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Ciao @ceolo, a me sembra autentica ed ufficiale prova a compararla con quest'asse zecca di Lyon: Cohen 146 Saluti Eliodoro1 punto
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ho chiesto il peso perchè da quel poco che riesco ad intravedere sembra un falso d'epoca,il colore è tipico delle leghe stagno-piombo,di contro c'è la frattura sull'aquila ma potrebbe essere che era su un esemplare originale che hanno usato per la falsificazione,due grammi sono tanti ma bisognerebbe pesarla con un bilancino di precisione...1 punto
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Non e' che l' importanza storica e culturale dell' Italia sia sottovalutata , tutti piu' o meno sanno che poggiamo i piedi sopra 3000 anni di storia , e che Storia , quello che manca e' la vocazione e l' interesse a "resuscitare il passato" , quasi fosse oggi un fatto imbarazzante .1 punto
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Ciao, si , se non ricordo male per il mio primo ordine ho fatto proprio così, ho messo nome e cognome nella causale del bonifico. Eh, questo non te lo so dire. Ti consiglio, a scanso di equivoci, di chiamare direttamente in zecca (armati di pazienza perché non è facilissimo contattarli) così chiarisci entrambe le questioni. Puoi fare il numero del centralino, poi ti indirizzerà lui all'interno telefonico competente.1 punto
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Dimentichi che tra di essi, anche se alle prime armi, c'e' un moderatore , cercherà di non farli andare fuori binario. ______________________________________________________________________________________________________ Ogni nuovo voto aggiunto da un regolare utente subentra uno di noi ok? ____________________________________________________________________________________________________________ Quindi se nessun'altro vota noi non interveniamo? ___________________________________________________________________________________________________________ Proprio così! e mi raccomando... non ci facciamo conoscere anche qui! _____________________________________________________________________________________________________________ Sono indeciso tra *l'Urlo del monaco* e *lo tsunami di Nagasaki* ________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________ Ti pareva... occhiolungoxxl non adesso! bisogna aspettare un voto regolare! _______________________________________________________________________________________________________ ______ Idee chiarissime.. conoscendoti pensavo che votavi il "bacio di perugina" _____________________________________________________________________________________________________________1 punto
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Si nota che viene da fusione; per quanto sia ben fatta non può raggiungere il dettaglio della medaglia coniata. Solitamente la copia fusa si ottiene da un calco di una medaglia originale, in cui è colato il bronzo. Il raffreddamento fa sì che il diametro del tondello derivante sia ridotto rispetto alla medaglia di partenza. Avessero avuto a disposizione i conii, si sarebbero limitati a coniare anche le copie postume Ciao, RCAMIL.1 punto
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E va beh nikita_ ma allora provochi... Intanto ci sarei arrivato lo stesso... Anche questa è dedicato ai ragazzi del 77... che come me suonavano anche i suoi pezzi...per cuccare...1 punto
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Beh Annibale altro grande ad un pelo dalla conquista della penisola.. Tondello stupendo, sia per il ritratto al dritto. sia per l'emblematico rovescio... Annibale (Cartagine 247, † Bitinia 183 o 182 a.C.). Generale cartaginese. Figlio maggiore di Amilcare Barca, seguì nel 237 il padre in Spagna e, nel 221, ne fu nominato comandante supremo. Nel 220, vincitore di una spedizione militare contro i vaccei, inseguì le truppe dei carpetani al di là del Tago e, sbaragliatele, assediò Sagunto, città alleata di Roma, la espugnò (219) e ne massacrò gli abitanti, scatenando così la seconda guerra punica (218-201). Progettò di sconfiggere i nemici cogliendoli di sorpresa sul fronte settentrionale. Giunto alla bocca più occidentale del Rodano, dopo quattro giorni di marcia, superò il fiume con l’esercito e valicò le Alpi. Appoggiato dai boi e dagli insubri, sconfisse le forze romane al Ticino e alla Trebbia (218). Nel 217, varcato l’Appennino e devastata l’Etruria, vinse e uccise, sulle sponde del lago Trasimeno, il console Gaio Flaminio e marciò verso l’Italia meridionale. Avendo offerto battaglia inutilmente e vedendosi sorvegliato a distanza dalle quattro legioni del dittatore Quinto Fabio Massimo, piegò verso la Puglia, stabilendovi i suoi quartieri d’inverno. Nel 216 a Canne inflisse ai romani, guidati da Lucio Emilio Paolo e Gaio Terenzio Varrone, una disastrosa sconfitta. La lega italica sembrò disgregarsi, Capua aprì le porte ad Annibale. Dal 215 in poi, tuttavia, Marco Claudio Marcello e Fabio Massimo riuscirono con la loro tattica temporeggiatrice a risollevare le sorti della guerra. Caduta la speranza di rinforzi, dopo la sconfitta del fratello Asdrubale al Metauro (207), Annibale fu costretto ad arroccarsi nel Bruzio dove resistette fino all’autunno del 203, quando gli fu intimato dal senato cartaginese di rientrare in patria. Nel 202 fu definitivamente sconfitto da Scipione Africano a Zama. La stessa Cartagine, secondo il trattato di pace, divenne alleata di Roma. Nominato suffeto (197 circa), Annibale tentò poi di riformare la costituzione in senso democratico, alienandosi le simpatie degli aristocratici. Nel timore di essere consegnato ai romani, si rifugiò presso Antioco III; dopo la sconfitta di questi a Magnesia (189) riparò a Creta e quindi presso il re Prusia in Bitinia. Qui, ricercato ancora dai romani, si diede la morte col veleno.1 punto
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Ma si dai, apriamo il voto a tutti.... cos¡ ci facciamo quattro risate @nikita_ con discrezione mi raccomando quella banda di scalmanati e’ sotto la tua responsabilità1 punto
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Il problema è che qui come in altri settori si è lavorato e si lavora moltissimo di fantasia e poco di ricerca seria e sul campo. Teoria e speculazione a volontà, prove zero.1 punto
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Spain, Carthago Nova Hispano-Carthaginian coinage . Trishekel circa 221-206, AR 21.39 g. Laureate head (Melqart or Hannibal) l., with club over r. shoulder. Rev. Elephant r. De Navasques 458. Villaronga CNAA, 12 (this coin). Burgos 485. Robinson, Essays Mattingly, 6(b). Villaronga-Benages 552. Of the highest rarity, five specimens known of which only three are in private hands. An issue of tremendous fascination with a superb portrait, lovely tone and about extremely fine In terms of inventiveness and composition, this coin is from the most extraordinary Barcid coinage in Spain. The high-relief dies are executed with great skill, finding an almost perfect balance between realism and artistic licence. Beyond its obvious visual appeal, this type is also of great historical interest, even if its exact place in the events leading up to, and carrying through the Second Punic War is not certainly established. Robinson believed that the clean-shaven portraits in this series were Melkart-Herakles with the features of that most formidable enemy of Rome, Hannibal, who in 221 succeeded his brother-in-law Hasdrubal as commander of Carthaginian forces in Spain. The series perhaps began with a coin of this same composition on which the portrait is bearded and the African elephant has a rider; Robinson suggested that variant may have been Hannibal’s effort to portray his deceased father, Hamilcar Barca, before he continued the series with clean-shaven portraits representing himself. Unlike his diplomatic brother-in-law Hasdrubal, Hannibal followed in his father’s footsteps: he behaved aggressively toward rivals, which, inevitably, led to a new war with Rome. Hostilities reached a perilous height when, in 218, there was a purge of those in the city of Saguntum who supported good relations with the Barcids. Hannibal responded by laying siege to the city, which in a few months succumbed. Carthage and Rome were now unquestionably at war. Though Italy and Spain were the principal regions of conflict, the entire Western Mediterranean was subjected to the privations of war. ILLUSTRAZIONE: L'ANTAGONISTA DI SCIPIONE L'AFRICANO, ANNIBALE.1 punto
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@O'trebla @Traiano177 @Xenon97 ringrazio voi per gli interventi ........... altra particolarità di questo imperatore a quanto pare ha un suo sito web1 punto
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Moneta autentica pulita aggressivamente con acidi o altri metodi corrosivi. Valore venale in queste condizioni direi non superiore ai 20 euro.1 punto
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Rauch 10-04-2018 - lotto 556 - Benedetto XIII - Straordinaria Apertura della Porta Santa - Anno I - Miselli 193 in Argento aggiudicata ad euro 600 + diritti1 punto
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Rauch 10-04-2018 - lotto 554 - Innocenzo XI - Annuale Anno XIII in Argento aggiudicata ad euro 1000 + diritti1 punto
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Una nota di classe non guasta mai... Una Signor della musica di quegli anni.. Personalmente non ho visto più nulla al suo livello..1 punto
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Tanti complimenti per l'iniziativa e per i contributi, che so essere di alto livello! Mi dispiace di non poter venire, ma mi farò raccontare!1 punto
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@.Pino. complimenti per i bellissimi ritrovamenti! Ti invidio specialmente l'1€ Austria 2003!1 punto
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Ciao. Ho reperito un dato che dovrebbe dimostrare come lo scudo del '14 non circolò. Nel "Manuale del raccoglitore di monete del Regno d'Italia", pubblicato da Memmo Cagiati nel 1918, il Numismatico riporta la foto della moneta con la sua descrizione e, per quanto riguarda il prezzo, la seguente didascalia: "Sopra- prezzo Lire 20 a 25". Dunque, appena 4 anni dopo la sua emissione, lo scudo del 1914 veniva già trattato commercialmente ad un prezzo compreso fra le 25 e le 30 Lire. Dovrebbe bastare quanto sopra per dimostrare come la nostra moneta non fosse destinata alla normale circolazione. In allegato trovate in pdf la scansione del frontespizio del "Manuale" e la scansione della moneta con la didascalia. Saluti. Michele cagiati2.pdf cagiati3.pdf1 punto
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Giustino II e Sofia la mia preferita Antiochia anno XI 575/6 Sear 379, MIB 56-571 punto
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Spezzettata in questi video potete vedere la primissima apparizione del gatto e il topo più famosi del mondo, Tom e Jerry. Nell'episodio pilota della storica serie, Puss gets the boots del 1940, Jerry si chiama Jinx e se la deve vedere con un Tom leggermente diverso dalla versione definitiva, il cui nome è Jasper.1 punto
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Buona serata, vorrei condividere con voi il mio ultimo acquisto del Vaticano, 20 centesimi 1935, R2 coniata in 9000 esemplari; acquistata oggi al convegno del Serafico a Roma. La cercavo da sempre, da quando iniziai a raccogliere il Vaticano. La domenica ci sta poca gente e molti espositori erano già andati via. L'ho trovata quando stavo per andarmene, l'ultimo banco prima dell'uscita. Come dire: mai dire mai. saluti1 punto
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