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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/14/18 in tutte le aree
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Grazie @numa numae grazie @Sirlad, un successo decisamente inaspettato anche per noi, credo che abbiamo colto e intercettato quello che chiedeva neanche poi tanto in silenzio il mondo numismatico, i numeri e i consensi ci premiamo, ma in fondo le vere gratifiche vengono dalle varie iniziative già realizzate con successi e risultati e da quelle che verranno. Passione sicuramente, ma poi anche un piccolo ma decisivo particolare che non tutti possono vantare e che c'è almeno per me fin dal primo giorno di affaccio al mondo numismatico, quello di non avere assolutamente nulla da perdere, fare senza chiedere nulla in cambio, se ci saranno dei grazie e delle gratifiche ci faranno ovviamente piacere ma di certo le nostre vite continueranno comunque tranquille anche senza tutto ciò, e vi assicuro che in numismatica questa e' una forza non da poco ...4 punti
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Ciao, la pubblicazione è questa, “MONNAIES PALÉOCHRÉTIENNES” di Pascale CHODORGE Jean e Yves CHODORGE. È un testo in francese di un centinaio di pagine.2 punti
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le fregature non si prendono solo agli esordi. l'ultima che ho preso riguarda una quadrupla papale falsa.2 punti
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La forza di questo gruppo straordinario direi che si può riassumere in sole quattro parole : PASSIONE ALLO STATO PURO.2 punti
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Grazie, facciamo il possibile per creare interesse e passione, cercando di muovere un pò l'ambiente, ogni tanto una bella rinfrescata non guasta affatto.. Eros2 punti
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Direi una progressione strabiliante .. complimenti per lo straordinario attivismo!2 punti
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Altra moneta degna di interesse è questo piccolo bronzo emesso per un breve periodo nel 327 d.C. solamente dalla zecca di Costantinopoli. I riferimenti cristiani in questa rara emissione sono evidenti, ma sembrano esserci altri messaggi nascosti. La moneta raffigura uno stendardo con tre punti raffiguranti i tre figli di Costantino e con Cristogramma alla sommità piantato su un serpente, ai lati SPES PVBLIC A con la A con che non entrando nel modulo è stata riportata sotto la E o tra la P e la E di SPES. L’interpretazione ufficiale è un messaggio di Speranza pubblica simboleggiante la vittoria di Costantino su Licinio, quest’ultimo rappresentato come il serpente, serpente che veniva identificato da Eusebio come il diavolo. Un’altra lettura invece porterebbe a interpretare la legenda come SPES-PVBL-IC, quindi IC a identificare Iesus Cristus, ossia la speranza che Cristo si mostri pubblicamente. La lettera A che avrebbe dovuto terminare la parola PVBLICA stranamente si trova nel campo opposto in una posizione che porta a formare una parola palindroma ASEPS, motto greco che significa puro, senza impurità. Costantino sembra essere stato molto attento e prudente a mostrare simboli cristiani sulle proprie monete, il tutto fu molto graduale probabilmente per non generare malcontento nell’esercito che risultava al tempo prevalentemente pagano. Potrebbe essere questo il motivo per cui questa moneta fu battuta per un breve periodo. NB. Questa teoria sposa l’interpretazione che la legenda del rovescio sia SPES PVBLICA e non l’interpretazione SPES PVBLIC con CONSA. Ai fini della lettura cambia poco vista la posizione della A e la terminazione della legenda con IC.2 punti
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Provo a vedere se mi ricordo qualcosa di queste mie vecchie letture. Io ero dell'idea che i simboli posti in evidenza nei campi (essenzialmente parlo del Chi-Rho, dello Staurogramma e dello Iota-Chi, anche se quest'ultimo non è sempre chiarissimo) siano stati direttamente voluti dall'imperatore: all'epoca sulla religione non si scherzava, e considerando l'importanza che la moneta aveva come strumento di propaganda, dubito che Costantino, o i suoi discendenti, abbiano concesso una tale libertà di propaganda religiosa agli incisori. In breve, e che mi sia concessa un po' di ironia: secondo me, se Costantino non avesse voluto quei simboli, qualche testa sarebbe saltata... Un esempio di Chi Rho Staurogramma Iota-Chi o presunto tale Continua...2 punti
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Eccola qui... come promesso pubblico il 10 cent 1911 appena arrivato,regalatomi da Pino che non finirò mai di ringraziare anche perchè negli anni passati Ricordo con piacere un altro episodio in cui si è impegnato facendomi un altro grande favore.. oltre ad essere un autorevole competente in materia e' veramente una grande persona sempre disponibile a risolvere qualsiasi dubbio e che si presta ad insegnare i giusti concetti in ambito numismatico. Diciamo che dopo 3 monete acquistate per fdc.. più altre 2 acquistate senza pretese... questa è la sesta... e passa di diritto in prima posizione per bellezza.2 punti
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Sesino Anonime Consortili (1581-1601) Frinco Mi pare il tipo classificato al N. 645 del Mir Piemonte Al D/ si legge CEL a fine legenda e al R/ FRING D/ SANTVS MARCEL PM - Leone in cartelle R/ SANTA MARIA FRING - Croce Pisana1 punto
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Questa proprio mi mancava,vero e' che la letteratura lo confermava (Capitan Uncino ecc.)ma in un contesto longobardo non me l'aspettavo proprio. http://lastoriaviva.it/una-protesi-longobarda-a-forma-di-lama/1 punto
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Si, lo so, mi ero ripromesso di restare nell'ambito dei follis di Giustiniano (visto che già sperpero per sesterzi, denari, follis, maiorine (e chi più ne ha più ne metta) del periodo imperiale romano (dimenticavo... prendo anche qualche provinciale :-D). Ma sapete com'è... quando vedo una moneta che "mi acchiappa" non riesco a non prenderla, se poi mi pice e non costa troppo... 12 grammi per 27 millimetri, dichiarati dal venditore. Mi dite chi è e come classificarla? Ciao e grazie! TWF1 punto
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che si possa avere il dubbio se Anastasio o Giustino I lo accetto .... (ammesso e non concesso che non si tratti di una di quelle dalla Serbia...visti alcuni tratti al dritto....) ...ma che una casa d'aste scriva NEPOTE no... mi rifiuto di crederlo... io getto virtualmente la spugna http://romanumismatics.com/auction/lot/0749/1 punto
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Dal Museo Claudio Faina di Orvieto. Descrizione: Lungh. cm 20,2 Bronzo fuso Compasso costituito da due braccia mobili, che si incrociano superiormente e sono unite da un perno, inserito in due occhielli; sulla superficie esterna sono visibili intaccature parallele chiuse nella parte più alta da un’incisione a X. Lo strumento trova numerosi confronti in ambito romano, in particolare da Pompei (ad es. Homo Faber, catalogo della mostra, Milano 1999, p. 128 e p. 309).1 punto
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Al novanta per cento spero di esserci con il mio grande amico DARECTASAPERE, un saluto a tutti............Borgho1 punto
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Ma poi il gruppo formato da singoli può tutto ? No, non può, semplicemente perché per fare quanto già fatto e quanto vorremmo fare dei singoli non lo avrebbero potuto fare. Non puoi fare pubblicazioni, prendere sale in hotel per eventi, contattare personalità, avere rapporti con le istituzioni, realtà varie, periodici stessi e via dicendo ... L'Associazione nasce per fare di più e fare cose che solo lei può realizzare, ecco spiegata perché una esplosione di eventi, iniziative, semplicemente perché ora volendo si possono fare...e li facciamo ... Ma non basta farle, bisogna poi comunicarle a 360 gradi, quello che voi vedete su Lamoneta e' solo la punta dell'iceberg della comunicazione totale, e qualcuno questa comunicazione deve pur farla, perché se hai fatto belle cose e poi non le comunichi e nessuno sa che le hai fatte, mi domando perché farle ? E qualcuno che si offra, ci vorrà pure, con il io non posso, non ho tempo, non ho voglia, una Associazione non va avanti, ci vuole una grande condivisione di intenti e di operatività, ci vogliono volontari operativi e questi non bastano mai vi assicuro ... Mi piacerebbe però coinvolgere qualche altro su questa tematica non so @ciosky68 o @giamba54o @italpeno @flepreo chi vorrà ovviamente, tema molto aperto e vario ....1 punto
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Nitide ? ... non direi; ho sempre avuto dubbi sulla prima lettera del monogramma.....già da quando comparve alcuni anni or sono. La moneta è la stessa. Le altre monete (che mostro) hanno sigle...nitide.1 punto
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Ciao a tutti! Oggi andando dal panettiere ho terminato la collezione dei due euro commemorativi tedeschi del 2018 Castello di Charlottenburg, per ricordare il Land (città-stato) di Berlino. Devo dire che questa moneta mi sembra ben riuscita. qui l'originale: ma... ma... adesso che guardo bene, anche qui manca qualcosa! Naturalmente intendevo che sulla moneta manca il pomolo dell'elsa della spada!!! Servus, Njk1 punto
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Od andavamo a strigere le corna al toro! ______ Anche se negli anni '80 questi giochi di forza da luna park erano già piuttosto datati e con la verniciatura scrostata, li posizionavano ugualmente durante le fiere, qualche pezzo da 100 lire lo avrebbero comunque raccolto. Questa non potete non ricordarla1 punto
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Scusa, ma l'asta ci ha assorbiti parecchio...della moneta cosa dirti..onestamente io di mezzi tremissi non ne ho mai né visti né avuti,...per cui sarei portato a pensare ad una tosatura in zecca o un barbarico imitativo coevo, al massimo...ma se mi dici che esistono, allora, probabilmente, avremo sbagliato la classificazione....devo approfondire....1 punto
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È logico, una è una monetazione di nicchia e recente ,quindi anche le falsificazioni seguono la limitata distribuzione temporale e geografica collezionistica delle monete autentiche. La monetazione classica ha una richiesta senza confini e una distribuzione temporale immensa al confronto ( collezionavano già in età classica) , ovvio che le falsificazioni e i falsificatori siano distribuiti su più territori e periodi di produzione. Quindi, se teniamo conto dei numeri, la monetazione Savoia e simili, che è recentissima e ha una distribuzione minima è, proporzionalmente, molto più inquinata di quella classica.1 punto
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Non è una banconota, ma una prova di stampa del Poligrafico, forse un bozzetto per un biglietto poi mai realizzato. Ne esistono di diversi tipi, di alcuni si è già discusso nel forum https://www.lamoneta.it/topic/79872-prove-di-cionini/?tab=comments#comment-862508 https://www.lamoneta.it/topic/131463-che-valore-hanno-in-alta-conservazione/?tab=comments#comment-1497181 petronius1 punto
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Regione Campania città Napoli, famiglia Torella. Riferimento: Spreti 6° pag. 650.1 punto
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Venite a Parma tra 14 giorni non e’ lontana , commercio, cultura, festa di Lamoneta ...1 punto
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Premetto che non sono un esperto di araldica, ma leggendo questo post mi sono incuriosito. Ho fatto un pò di ricerche ed ho trovato questo: La descrizione combacia con la foto, tranne il colore del toro: " toro di argento passante su terrazzo di verde uscente dalla punta su azzurro - 3 stelle (8raggi) di oro poste in fascia in alto su azzurro" Cosa ne pensate? Spero di esservi stato d'aiuto. Cordialmente PB1 punto
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Onestamente credo che fare il " collezionista solitario " sia triste, noioso e anche un po' depressivo, vivi con noi questi momenti importanti, e magari un incontro che sia Parma, Verona, Milano sarebbe importante, perché virtuale e' bello...reale ancor di più ...?1 punto
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Altra testimonianza toccante, ognuno con la sua storia, ognuno con la sua passione che vince sempre su tutto, ognuno con il desiderio di partecipazione, ognuno con ancora nonostante le vicissitudini della vita di esserci.. Benvenuto Alex Eros1 punto
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Credo che sia una medaglietta di qualche istituzione scolastica privata (religiosa o civile?), del XX sec., periodo 1920-1940. Sul D/ Figura femminile seduta in trono o cattedra con mano sx alzata (con fiaccola?), con il braccio dx regge un fanciullo che tiene su ogni mano qualcosa (non identificabile?), di fianco a dx si intravede un altro fanciullo in piedi.- R/ Corona floreale interotta al centro da cartella sagomata con scritta all'interno ( non leggibile?), potrebbe contenere il nome dell'Istituzione o collegio, altro non posso dirti, ma sentiamo anche altri pareri. Ciao Borgho1 punto
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Romano IV (1068-1071). Follis anonimo. D/ Busto di Cristo nimbato di fronte, che indossa pallium e colobium, benedice con la mano destra e tiene nella sinistra un papiro arrotolato. R/ Il busto nimbato della Vergine di fronte, che indossa pallium e maphorium ed allarga le braccia in gesto di preghiera. Sear 18671 punto
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This coin is also highly doubtful. A crown like this, has no precedent, the hand, the ethnic. Probably this is also an imitation ............. MODERN or ANCIENT ?1 punto
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C'è crescente tensione nell'Egeo, che per noi (italiani ed europei in generale) è una questione importante anche più di quella siriana. Lunedì un'unità della Guardia Costiera greca ha aperto fuoco d'avvertimento verso un elicottero turco che aveva violato lo spazio aereo dell'isola di Ro, a poche miglia dalla costa turca, uno dei territori a sovranità contesa fra Grecia e Turchia. Per quanto riguarda le contese territoriali, Erdoğan è infuriato per l'asilo concesso dalla Grecia ad alcuni militari protagonisti del fallito golpe del 2016 e ha rimesso in discussione il Trattato di Losanna del 1923 e la sovranità greca sul Dodecaneso. Proprio ieri si è verificato un incidente grave: un caccia Mirage 2000-5 della forza aerea greca è precipitato per incidente non chiarito al largo dell'Isola di Skyros mentre era in scramble (intervento su allarme) per uno sconfinamento da parte di caccia turchi. Purtroppo il pilota non si è salvato. Non è la prima volta che succede, ma la tensione sta tornando alta e noi di questo non ce ne possiamo fregare.1 punto
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Fatemi passare questa anche se è del '77.... significa ritornare ad essere diciottenne.1 punto
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La croce, invece, compare in modo evidentemente cristiano soltanto in un'emissione e, comunque, è una croce particolare, forse definita "ansata" (non ricordo bene): Le altre croci, come quelle di Ticinum, sono croci "greche" ma potrebbero essere semplicemente un segno di zecca. Sono state interpretate come cristiane perchè compaiono a Ticinum, città notoriamente cristiana, ma esiste una croce greca anche a Londinium, città non cristiana: Croce londinese, nell'altare Per le croci di Ticinum, vale comunque il discorso di prima: se fossero "croci cristiane", siamo sicuri che Costantino non le volesse veramente? Altre croci compariranno invece con i suoi successori, in questo caso sono simboli cristiani perché compaiono al posto del Chi-Rho nel labaro:1 punto
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La dinamica del gruppo e' degna di attenzioni sociali, psicologiche, operative da sempre. In fondo anche qui siamo un gruppo, un gruppo virtuale, poi c'è anche il gruppo reale, associativo. Collimano o si differenziano ? Le dinamiche sono diverse, anche se spesso, le empatie anche social spesso diventano anche reali. In fondo io, se non ci fosse stata Lamoneta, mai avrei conosciuto tante persone che magari sfioravo al Cordusio, ai convegni, alle aste...miracoli di Lamoneta. Questioni di feeling diceva una canzone...e' poi anche così, le affinità si vedono subito anche qui, i sensibili, gli interiori capiscono anche qui dagli scritti le persone, certo poi gestire il gruppo nel reale e' ben altro e coinvolge tanti aspetti, operativi, pratici, organizzativi, di obiettivi e traguardi comuni da raggiungere e soprattutto questi sono quelli che possono muovere in positivo o meno il gruppo e motivarlo, se agirà compatto li raggiungerà se no saranno sempre il singolo o i singoli a indirizzare i destini ....sempre bello se li ottieni ...ma sarà altro ...1 punto
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condivido la giusta la definizione di “ibrido” assai strano che ha dato a questo pezzo e ringrazio del “ben più informato che mi ha assegnato. In effetti lo merito in quanto, contrariamente a quanto da lei asserito, del pezzo ho parlato ampiamente a pagina 264 del mio volume sulla monetazione delle repubblica romana. Di questa mia pagina cito solo la conclusione (riferita ai due esemplari a me noti): considero questi due esemplari battiture moderne, effettuate abbinando i due ben distinti conii originali. renzo1 punto
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Germania D Anno: 2018 Tiratura: 6.300.000 Condizioni: SPL Città: Alpago (BL)1 punto
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Io ne ho due di sorelle , nello stesso anno (1980) a loro piaceva Amoureux solitaires, ritmata e simpatica a dire il vero , a me piaceva questa dei Bee Gees cantata dalla Streisand.1 punto
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@Reficul @incuso @dabbene @Alberto Varesi @uzifox @odjob @numa numa @petronius arbiter @bizerba62 Scusate se intervengo solo adesso… forse fuori tempo. La discussione mi era sfuggita completamente, nonostante odjob mi abbia taggato (ma non ricordo di aver ricevuto la notifica). Ad ogni modo ecco quello che ho da dire… Al vertice del sistema italiano delle biblioteche statali ci sono le due Nazionali “Centrali” di Roma e Firenze che, tra le altre cose, hanno il compito di raccogliere, conservare e rendere disponibile per l’uso pubblico tutto quanto si pubblica in Italia, nonché di documentare quanto si produce all’estero riguardo il nostro Paese e, nel limite del possibile, la produzione straniera in generale. Nulla di strano, perciò, che la legge imponga agli editori di consegnare allo Stato (nelle modalità ricordate più su nella discussione, e quindi anche alle Nazionali Centrali) copie dei loro prodotti a titolo di deposito legale per diritto di stampa. La vera anomalia, tutta italiana peraltro, sta nel fatto che siamo l’unico Paese ad avere 2 Biblioteche Nazionali “Centrali” e non una sola, come sarebbe logico e normale. Ma questa è una circostanza che esula dal nostro ragionamento e perciò la tralascio. Al post #42 Alberto Varesi si chiede che fine fa questo materiale inviato per deposito legale. Come ha correttamente risposto numa numa al post#45, viene catalogato e messo a disposizione. E ne è una riprova proprio il fatto che la stessa BNC di Firenze, dopo aver ricevuto e catalogato il numero 1, si è preoccupata di recuperare le uscite successive, scrivendo al nostro incuso. Due considerazioni a questo proposito: da un lato ciò spiega (per rispondere alla domanda di bizerba del post #26) perché non volessero il numero 1… ce l’avevano già; dall’altro mi sento di spezzare una lancia in favore dei colleghi di Firenze. Forse non lo si sa, perché purtroppo le biblioteche stanno a cuore a pochi, ma quella importante e fondamentale Istituzione è gravemente sotto organico (ecco qui a titolo esemplificativo un articolo del 2015 apparso su Repubblica). Stando così le cose credo che sia piuttosto da ammirare la professionalità di chi, nonostante tutto, sta cercando di fare bene il proprio lavoro sollecitando le copie di un prodotto, tutto sommato, di nicchia come «I Quaderni di Lamoneta», anziché trincerarsi dietro recriminazioni, pur sacrosante, per non fare il proprio dovere nel miglior modo oggettivamente possibile. Se vogliamo, in ultima analisi, in questa vicenda ci sono due esempi di “buone pratiche”: quella dell’italiana Youcanprint, che – come ha ricordato incuso al post #28 – ha correttamente inviato a Firenze la copia legale, e appunto quella della stessa Nazionale Centrale che, sia pure in difficoltà, non ha accantonato la copia in qualche scantinato, ma anzi l’ha catalogata (infatti risulta nell’OPAC di SBN) preoccupandosi pure di provare a garantirsi i numeri successivi. Dunque quando dabbene – in vari post, e in particolare al #41 – se la prende un po’ con la burocrazia e difende un lavoro, come questo dei Quaderni, dietro il quale ci sono volontariato, generosità, divulgazione e altruismo e dice espressamente “a volte bisognerebbe pensare all’interlocutore”, ha ragione in linea generale e da un punto di vista “morale”; ma spero che, alla luce di quanto ho cercato di spiegare sopra, sia chiaro a lui e a tutti che, almeno in questa circostanza, forse non siamo dinanzi all’ennesimo cavillo burocratico, bensì in presenza di un coscienzioso tentativo di lavorare come si deve e per il bene pubblico. Ad ogni modo, nel post #52 Reficul ha chiarito che, trattandosi di un caso di “Print on Sale”, non c’è obbligo di deposito legale e questo dovrebbe tranquillizzare chi temeva di andare incontro a costi che avrebbero potuto portare perfino a rinunciare a un’iniziativa meritevole, come appunto la pubblicazione dei Quaderni. Io però, a questo punto, mi permetto di allargare un po’ il discorso e di provare a fare un appello: se non siamo obbligati “legalmente” potremmo però valutare l’idea di sentirci impegnati almeno “emotivamente” a dare un piccolo contributo alla diffusione della cultura numismatica. Se è vero, come è vero, che la molla che spinge molti di noi è quella della divulgazione, quale mezzo migliore di quello di “adottare” in qualche modo una Biblioteca, una istituzione, donando una copia dei nostri lavori? Il nostro rispettivo editore farà la sua parte, consegnando le copie legali a chi di dovere; ma ciascuno di noi potrebbe aggiungerci del suo donando un esemplare dei suoi lavori ad una Biblioteca che gli sta a cuore (magari una di quelle dove ha condotto ricerche) oppure, quando compra lavori altrui, prendendone una copia in più da regalare alla sua Biblioteca preferita. Sarebbe un bel gesto innanzitutto a favore della Numismatica, poi degli Autori (almeno quelli che non pubblicano per vedere il proprio nome su una copertina ma per raggiungere il maggior numero possibile di lettori), e infine anche nei confronti dei tanti bibliotecari che, ogni giorno, e molte volte tra pregiudizi e scarsa considerazione, si “sbattono” per fare al meglio il proprio dovere, nonostante debbano fare i conti con le riduzioni di organico e lo spaventoso aumento delle difficoltà burocratiche. Non voglio tediarvi con questioni che non riguardano direttamente questa discussione, ma vi assicuro che oggi, per una Biblioteca, comprare libri è diventato veramente complicato. E questo sia a causa dei continui tagli ai finanziamenti, che per una serie di pastoie e procedure che – sia pure concepite per rendere la gestione del denaro pubblico più trasparente – hanno finito per rendere il nostro lavoro più lento e meno efficace.1 punto
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Le avevo escluse perché con ali chiuse... Kyme, Aeolis, AE12, 1,8 gr, edizione pseudo-autonoma, 117-192 d.C. busto con elmo di Athena destra / KY, aquila in piedi rivolta a destra, ali semichiuse. Lindgren I 400; SNG Cop 121; BMC 103 var P.S. però Massalia è con ali aperte...1 punto
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Solitamente le lettere dietro la nuca sono al contrario ma l identificazione con Castulo è esatta, bisogna trovare la giusta catalogazione. Roberto1 punto
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Tutte le coniazioni auree battute a nome di V.E. II e Umberto I erano conseguenti alle richieste che privati, enti, banche o anche amministrazioni dello Stato rivolgevano alle Zecche del Regno autorizzate all'emissioni auree. Di norma, i richiedenti le monete auree fornivano alla zecca anche il metallo, pagando all'Officina monetaria i diritti di affinazione del metallo fornito (quando questo aveva un titolo inferiore a quello legale) e i diritti di coniazione. Le tirature di queste monete dipendono pertanto dalle richieste che le zecche hanno ricevuto, non essendoci mai stata per la monetazione aurea dell'epoca una tiratura legata a contingenti prestabiliti. Saluti. M.1 punto
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Caro Pietro @Rex Neap so quanto ti è costata la stesura di quest'opera; di quanti ostacoli hai dovuto superare - in particolare l'indolenza di alcune persone (tu sai a chi mi riferisco) - ma alla fine ce l'hai fatta. E questo non può che farti onore. Non vedo l'ora di leggere il tuo manuale ricchissimo di immagini e, soprattutto, rivoluzionario. Spero un giorno di incontrarti per stringerti finalmente la mano! Ad maiora!1 punto
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Cari amici segnalo che nel numero 46 de "i quaderni ticinesi" NAC è presente un articolo scritto a quattro mani con l'amico @numa numa nel quale si presentano 1 - Follis non ancora edito di Astolfo - Ravenna ANNO I 1 - Tremisse di Astolfo di una tipologia mai presentata prima (privo della normale H riferita di norma all'indizione) è qualcosa su cui abbiamo lavorato per parecchio tempo, e in particolare il tremisse è stata una mia fortunata "scoperta" ... ovviamente era una moneta mal classificata da molto tempo.... qua per ovvi motivi ...solo un assaggio https://www.academia.edu/35782986/GENNARI_A._ROSSINI_F._2018_La_monetazione_di_Astolfo_per_Ravenna_un_tremisse_e_un_follis_inediti_in_NAC_Quaderni_Ticinesi_n._46_2017_pp._155-172 saluti Alain1 punto
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ragazzi per carità non mi fate arrossire io ho fatto meno di zero... less than zero.. Lunga vita alle bellissime barbariche e in particolare alle Longobarde!1 punto
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