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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/05/18 in tutte le aree
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Questa è proprio una delle occasioni per le quali mi rammarico di più di vivere così “fuori mano” rispetto ai luoghi nei quali è possibile approfittare di eventi significativi; e, in particolare, di vivere così lontano da Milano che, in questo periodo, vive una fase di vero e proprio “fermento” numismatico. Mi permetto di dare un consiglio: chi può andare, vada. Anche a costo di qualche piccolo sacrificio. La professoressa Travaini, lo dico per esperienza personale, non è solo l’illustre docente che tutti conosciamo, l’apprezzata Autrice di importanti opere, la studiosa affermata, anche a livello internazionale, che ha ben meritato premi e riconoscimenti di prestigio… È, soprattutto, una persona squisita, alla mano, che tratta con lo stesso garbo e la medesima affabilità tanto il luminare di chiara fama che il più sconosciuto appassionato di monete che si fa avanti per salutarla. Il mio primo incontro con lei ha una data precisa: 21 novembre 2008, a Bari, in occasione della prima edizione di alcuni splendidi e importanti congressi numismatici. Prima che iniziassero i lavori, le strinsi la mano nella hall dell’albergo che la ospitava e le dissi semplicemente: “Professoressa, conoscerla di persona e incontrarla dal vivo è come realizzare un sogno”. Lei mi colpì subito non solo per il garbo col quale mi rispose, ma per il “grazie” che mi rivolse e soprattutto perché non mi liquidò in due parole ma, anzi, si intrattenne per qualche minuto con me, chiedendo dei miei interessi, eventuali studi, e così via. Il giorno dopo, durante una pausa del Congresso, mi avvicinai di nuovo e le chiesi se voleva firmarmi una copia di uno dei suoi libri, che avevo appositamente portato con me. Anche questa volta fu gentilissima e affabile. Il secondo incontro un anno più tardi, sempre a Bari e per la stessa circostanza. Non solo… quando mi sono avvicinato mi ha detto: “Ah, salve. Come sta? Anche quest’anno è venuto da Campobasso…”. Incredibile! Si ricordava di me… proprio di me... E poi… e poi… per una serie di circostanze che non vi sto a raccontare abbiamo avuto modo di approfondire la nostra conoscenza. Ci siamo sentiti per e-mail, per telefono, ci siamo rivisti in più occasioni, compreso il Salone di Vicenza dell’ottobre del 2011, che quella volta si tenne non alla Fiera ma in centro città. Ebbene, in quella circostanza il prof. Saccocci aveva il compito di presentare agli intervenuti il monumentale lavoro sulle Zecche italiane che la professoressa aveva da poco pubblicato coordinando un numeroso e qualificato gruppo di autori ed esperti. Beh… la copia utilizzata da Saccocci mentre parlava era proprio la mia, che si era fatta un viaggetto di 700 km al mio seguito per essere impreziosita dalla firma di Lucia Travaini… Più recentemente ho avuto perfino la possibilità di approfittare per qualche ora della sua ospitalità. Ho ammirato la sua biblioteca personale, ho visto la sua postazione di lavoro, ci siamo scambiati un dono. E durante quel bellissimo pomeriggio lei mi ha detto che proprio in occasione dei Congressi di Bari aveva chiaramente percepito l’affetto che appassionati e cultori di numismatica nutrivano nei suoi confronti, restandone quasi meravigliata, forse sorpresa… Perché nonostante i suoi scritti non siano romanzi, il tributo d’affetto spontaneo che aveva ricevuto l’aveva in qualche misura perfino commossa. E convinta che andasse ricambiato. E infatti, dieci anni dopo, eccola qui ad incontrare ancora una volta con la consueta disponibilità chi vorrà ascoltarla nel racconto, in questo caso, della sua esperienza di docente all’Università di Milano… Un incontro informale, in un contesto non scientifico, né cattedratico. E per questo, immagino, ancora più bello.6 punti
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@rcamil @Giov60 @Gallienus @Silver70 @sixtus78 @DARECTASAPERE @Zenzero Sono finalmente riuscito a fare qualche foto nuova!4 punti
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Per una piccola e neonata Associazione non e’ male due Convegni importanti, un Parma alle porte, tre Gazzettini cartacei e digitali, uno Speciale a Colori solo sulla zecca di Milano, la Travaini che sarà un unicum storico in un grande Albergo a Milano per tutti, anche noi facciamo il possibile e l’ Impossibile con quote da 20 euro e 10 per i giovani, con gli operativi che danno l’anima e anche altro eppure lo facciamo ...lo facciamo donando senza altri scopi, il Cordusio e’ donare alla comunità e fare, altro arriverà ...preparatevi ...4 punti
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In evento di rilevanza nazionale, che conferma l'associazione "Quelli del Cordusio" e del suo presidente, come presenza nazionale ormai di rilievo nel mondo numismatico italiano.4 punti
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Ciao. Scusa, ma non ho capito per quale motivo una moneta dovrebbe essere venduta "a tutti gli effetti sotto il proprio valore numismatico". Per quanto poi riguarda le emissioni "speculative" (monete commemorative, divisionali ecc.) è vero che vengono vendute ad un prezzo di gran lunga superiore al loro "valore", ma è vero anche che nessuno ci obbliga ad acquistarle. Quindi....perché preoccuparsi se le zecche che emettono queste monete, zecche che ormai sono delle S.p.a. e devono realizzare un utile di impresa come qualunque altra società commerciale, lo fanno con dei margini di guadagno che riteniamo esagerati? Possiamo tranquillamente evitare di acquistare quelle monete, se non condividiamo questa politica. Personalmente non acquisto capi di abbigliamento firmati da stilisti importanti, perché ritengo sproporzionato il valore effettivo dei suddetti capi rispetto al prezzo richiesto. Ma con questo non mi passa per la mente di considerare tali stilisti dei "truffatori" o dei pessimi commercianti perché riescono a vendere a 100 ciò che a loro è costato 1; al più, posso considerarli degli abili commercianti, dal momento che riescono a piazzare il loro prodotto nonostante il costo esorbitante, convincendo (e non costringendo) una vasta platea di clienti ad acquistarlo. Lo stesso discorso. mi pare, può essere fatto per certe produzioni di zecca che consideriamo puramente speculative. Saluti. M.3 punti
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Ovviamente è una domanda provocatoria. Quali sono gli aspetti più consoni che vorresti per il nostro ambiente? Quali sono le strategie da seguire? Quali sono le problematiche che oggi vedi e scorgi attraverso i racconti degli amici e conoscenti? Cosa dovrebbe dare la numismatica al neo appassionato? Qual'è il tuo sogno nel cassetto... Eros p.s. Ovviamente a ruota libera altrimenti come facciamo a divertirci...2 punti
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Titolo Evento: L'ass. Cult. Quelli del Cordusio con la Prof. Lucia Travaini Categoria: Eventi culturali Data Evento: 05/06/2018 00:00 L'Associazione Culturale Quelli del Cordusio PRESENTA " La Prof. Lucia Travaini ( Dipartimento di Studi Storici, Università degli Studi di Milano ) racconterà venti anni del suo insegnamento di numismatica alla Statale " L'evento si terrà all'Hotel Galles, Piazza Lima 2, Milano ( fermata MM1 Lima ), in Sala Milano, dalle ore 18,30 alle 21,30 di martedì 5 giugno 2018 Link al calendario: L'ass. Cult. Quelli del Cordusio con la Prof. Lucia Travaini2 punti
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Carissimi amici , sono appena tornato dal Comune di Fiumicino dove dalle 16,00 di oggi fino alle ore 19,30 e' esposto al pubblico il famoso Sesterzio di Traiano con al rovescio il suo Porto ed eccomi qui a relazionarvi su questa splendida esperienza ; non ricalchero' nuovamente quanto gia' esposto su questa moneta nella Sezione : Monete Imperiali Romane , quindi mi limitero' a raccontarvi della mostra , illustrando e descrivendo le foto scattate . Come sapete la moneta fu gentilmente ritirata dall' Asta londinese per fare in modo che una volta acquistata , tornasse al Comune di Fiumicino , sua sede naturale per quanto raffigura nel rovescio , anche se naturalmente la moneta fu emessa a Roma , ma questo , archeologicamente parlando , e' solo un dettaglio , quello che conta e' cio' che il Sesterzio rappresenta nella sua splendida iconografia . Come potete ben vedere nelle foto la moneta e' stata ospitata nelle bellissima sede del Comune di Fiumicino , nella grande sala sistuata all' interno , subito dopo l'ingresso ; alcuni operatori hanno montato il grande cubo in legno , ai quali ho anche dato una piccola mano nel montaggio , essendo arrivato prima di loro , mi sembrava brutto stare li solo a guardare , inoltre alla mia timida richiesta di poter fare delle foto , si sono dimostrati subito accondiscendenti e mi e' parso anche meravigliati della domanda perche' hanno subito risposto : certamente ! Ho quindi approfittato per scattare delle foto anche nella fase di preparazione del cubo che sorregge la mastodontica teca in cristallo di forma esagonale , come il Porto che contiene , spesso tre centimetri e diviso in due lastre tenute unite da perni dello stesso colore della moneta , all' interno delle quali e' posto il prezioso Sesterzio il quale a sua volta e' protetto da una scatolina rotonda , la parte terminale della teca in cristallo , non visibile , e' ancorata all' interno del cubo , gli accessori a pannelli descrittivi completano il bellissimo allestimento . Osservare questo Sesterzio ad una distanza di pochi centimetri e' stato uno di quei momenti che si possono sicuramente definire Fortunati e Privilegiati , sia per un appassionato di storia romana come me e immagino ancora piu' per un numismatico di monete imperiali ; osservandolo in solitaria , come visitatore , non erano ancora presenti altri visitatori , ho avuto la sensazione di sentire emanare dalla moneta le voci concitate degli scaricatori dell' antico Porto , il fruscio del vento e gli odori che le antiche merci emanavano , provenienti dagli angoli piu' remoti dell' Impero . Uno degli operatori mi diceva che questa moneta e' conosciuta in soli 15 esemplari in tutto il mondo , ma in questa conservazione , che vedendola dal vero si attribuisce certamente alla Splendida , se ne conoscono si e no , forse cinque . Ora verrei parlare in particolare quanto delle false immagini di una foto , non professionale , possono arrecare danno alla realta' di una moneta ; le foto postate nella Sezione Monete Imperiali Romane , hanno dato luogo anche a delle perplessita' , ed anche il colore e' completamente diverso dalla realta' della moneta , li' appare quasi di colore grigio azzurrino , nella realta' e' di un bellissimo colore cuoio con alcune sfumature di colore simile , nel complesso una moneta eccezzionale per conservazione e per patina ; putroppo messa nella teca di cristallo non rende nulla fotograficamente , ho tentato in modi diversi di fotografarla , ma si vede solo una macchia rotonda senza particolari apprezzabili , pero' vi posso garantire al 100% , avendola vista personalmente , che la foto super professionale , come appare nei pannelli descrittivi e' esattamente reale nei particolari iconografici e nei colori . Credo che non ho altro da raccontarvi e passo ad illustrarvi le foto della mostra , anzi un' ultima cosa , il libro non era presente , probabilmente e' andato a ruba questa mattina durante la conferenza tenuta nella zona archeologica al cospetto della Autorita' , di personalita' politiche e di ambiente professionale . Concludendo , mi sembra doveroso rivolgere un caloroso plauso al Comune di fiumicino , alla Pro Loco e naturalmente in primis al Sindaco , per avere riportato in Patria questa eccezionale testimonianza di uno splendido passato , sobbarcandosi anche una spesa non indifferente . Un saluto , se volete dei chiarimenti , sono qua' .2 punti
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Approfittando del giorno di ferie ho fatto un giro in banca e tirato fuori dalla cassetta di sicurezza alcuni scudi, e rifotografati dopo alcuni anni di 'stagionatura' Ripropongo i due 5 Lire di Venezia 1848, entrambi ex Rauch. Quando li ho presi (Asta del 2009) erano leggermente patinati, adesso la patina si è intensificata. I fondi sono praticamente a specchio, come spesso succede su queste monete quando non sono circolate. Foto dedicate al @ilnumismatico che so apprezza questi moduli2 punti
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Buongiorno Vorrei un vostro parere su questa moneta , ha il bordo rialzato e la scritta intorno al bordo Dio protegge , è originale? e che grado potrebbe avere in base alle foto fatte con un vecchio smart saluti Simone2 punti
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Vi presento una delle mie più recenti “follie numismatiche” : “Numismatica Ranieri S.r.l.Auction 12 - Part 1 ROMA. Sede Vacante (Cam. Card. Francesco Galeffi), 1830-1831. Scudo 1830. Ar gr. 26,36 Dr. Stemma del Cam. Card. Francesco Galeffi sormontato da padiglione e chiavi decussate. Rv. La Colomba raggiante. Pag. 152; Gig. 2. Molto Raro. q. FDC“ Ho dovuto rinunciare al cellulare nuovo, ma penso ne sia valsa la pena. Non vedo l’ora si formi una bella patina degna di questa moneta. Personalmente credo di averla pagata un po’ troppo, ma una volta ogni tanto si può pure osare. Che ne pensate? Martin PS: Che conservazione le date seguendo il sistema di grading americano?2 punti
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Quante risposte hai avuto alle tue domande? Sei stato aiutato oppure no? Credo di si. Ora, quando le domande ti vengono poste, quali che siano, sarebbe carino avessero una risposta. Nel forum il dialogo non è a senso unico: tu domandi e gli altri rispondono. Quindi, se vuoi aiuto, in cambio soddisfa le nostre curiosità; se non hai interesse ad "imparare" gli utenti più preparati non avranno interesse ad "insegnare" e quindi a risponderti. Sappi che i dubbi di @rorey36non sono solo suoi e rispondergli "non ho capito" è irrispettoso nei suoi confronti e nei confronti di coloro che mettono a tua disposizione la loro esperienza. Questo forum tratta numismatica e storia; le quotazioni interessano tutti. Interessa al contempo apprendere ed anche esprimersi in italiano accettabile. Buona serata2 punti
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In quell'anno io avevo due anni...non ero patentato, ma causavo lo stesso incidenti...mio fratello era nato da poco e io in preda a gelosie varie (lui ciucciava dalla tetta di mamma e io ho dovuto smettere) tentavo abitualmente di cappottare la sua culla dal divano al pavimento e in un paio di occasioni ci sono riuscito per bene...almeno questo riferisce mia madre...incidenti domestici quindi e non stradali, ma se avessi avuto un'automobile forse l'avrei tirato sotto... Scusa Mattia Altra canzone 1980 Luna2 punti
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premetto che sono avvantaggiato nel cercare di dare una valutazione a questa moneta, dato che "i know my chickens"... il caro cinna74 è infatti gran maestro dell'inganno e della mistificazione e se posta una moneta del genere si deve partire da un presupposto. cercherà di far cadere l'ingenuo utente nel tranello. Orbene, le foto, molto fredde e che nulla o quasi ci fanno capire sulla bontà dei rilievi, ci portano (porterebbero) quasi automaticamente a penalizzare la moneta stessa, giudicandola al massimo un qSpl (mettiamo pure AU53). Ma siccome per l appunto son ben dentro la mente del diabolico enzo, so benissimo che c è un trabocchetto. E quindi deduco che la soluzione vada cercata non nei rilievi, ma in altri dettagli (ad esempio non si intravedono interruzioni di tonalità, indice di lustro a macchie e quindi circolazione). Non volendomi dilungare troppo, e sapendo che il gran maestro non si scomoda per un "semplice" SPL, vado senza indugio per l'MS e azzardo un MS61-622 punti
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C'è una domanda che spesso mi pongo, o meglio, un pensiero più articolato che giorno dopo giorno mi induce una riflessione: "ma i collezionisti di cartamoneta, nel mondo numismatico sono considerati "figli di un Dio minore?" Mi spiego, leggendo, scuriosando, ed ancora leggendo ci si rende conto che la maggior parte, o quasi la totalità dei vari incontri, convegni, nonchè pubblicazioni numismatiche sono dedicate alle monete, che indubbiamente ci accompagnano dalla notte dei tempi, ed hanno contribuito a "transumare" oltre 2000 anni di storia. Tutto ciò spinge inevitabilmente il collezionismo della cartamoneta verso un "mercato di nicchia" un piccolo mondo assestante, dove, fortunatamente, forum come LaMoneta, ci offrono la possibilità di capire, informarci e crescere. La banconota fa ormai parte della nostra vita quotidiana, ma nella maggior parte dei casi non siamo consapevoli del complicato processo necessario alla sua creazione, produzione e messa in circolazione. Fino ad alcuni anni fa, ad eccezione dei collezionisti, pochi erano attratti dalla cartamoneta. Oggi, l'interesse per questo mezzo di pagamento, dal punto di vista storico e numismatico è aumentato, forse perchè ha vissuto un cambiamento tanto importante quanto quello di avere accettato l'euro e aver abbandonato le valute nazionali. La banconota è un documento, ma anche una moneta, un'incisione e come tale una piccola opera d'arte. E' stato anche un veicolo per la diffusione della cultura e in molti casi di propaganda politica. Per tali motivi, ritengo che meriterebbe un palcoscenico più appropriato. Ma alla fine della fiera la domanda è: Cosa ne rimane per noi cartamonetai? E' un piccolo sfogo, ma chi, meglio di Voi può darmi una risposta? Auguro a tutti gli amici del Cordusio una buona giornata. Cordialmente PB2 punti
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Prova a confontarla con questa di Dombes: https://www.cgb.fr/dombes-principaute-de-dombes-henri-ii-de-montpensier-liard-ttb,bfe_255571,a.html2 punti
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Ho sottoposto la foto di questo esemplare a Giuseppe Rovera ecco il suo parere : Il Grosso sabaudiese, con la stella a 6 punte, descritto in CNI.14 (collez.Marchisio) e sul MIR, è una delle monete per le quali manca documentazione, è una moneta di attribuzione incerta e sconosciuta. Nel Capitolo su Amedeo V ho fatto una ipotesi sulla sua assegnazione, che lo colloca all'ordinanza del 1300 ( svalutazione pesante delle monete) e non a quella del 1297. Non ho potuto inserire alcuna foto di questa tipologia, ma penso che sarebbe molto utile dimostrare che il contrassegno della stella a 6 punte esiste. Pensi che sia possibile pubblicarla sul Libro? Anche il peso ( così come è) e il modulo sono importanti. Complimenti. Sei l'unico che ha un Grosso sabaudiese.2 punti
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Sarebbe bello che le grandi e piccole città che hanno battuto moneta, potessero aprire la dove fossero ancora presenti luoghi, insediamenti, palazzi, officine, agiare nel poter raccontare le vicende monetarie del paese. Le zecche che hanno lavorato dalla comparsa del primo tondello sono veramente innumerevoli, sarebbe un sogno oltre che un'enorme apporto culturale, oltretutto si formerebbe un'indotto notevole, dando lavoro e nel contempo facendo crescere le nuove generazioni con un bagaglio enorme, avvicinando tutti a questa strabiliante ed unica scienza.. A volte basterebbe proprio poco.. Eros2 punti
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Va beh visto che mi hai preceduto con un grandissimo... Mi gioco un carico con questo pezzo simbolo di quegli anni e con un'interpretazione di categoria live..2 punti
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Si ho un nome Greco..Eros... E quello di battaglia è Eracle... Confermo la provenienza..Tebe.. E come Tebano e quindi Greco.. Ho usato la denominazione d'origine, per rifarmi al mito, oggi la simpatica e ridente Thiva... p.s. Mio fratello altro grande appassionato numismatico, perso nella battaglia più importante della vita si chiamava Pericle.. Onore anche a lui Greco e grandissimo guerriero.. Eros2 punti
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Mi pare che sia questa: Marseille - Bronze au taureau (215-200 av. J.-C.) A/ Tête d'Apollon à gauche. R/ A // ΜΑΣΣΑΛΙΗΤΩΝ. Taureau à droite. R TTB. LT.-BN.MHM.29 var Ae ; 2.25 gr ; 15 mm Cette monnaie à la titulature longue pour Marseille, manque à l'ensemble des ouvrages de référence. Starting Price: 100 EUR Estimate: 200 EUR2 punti
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Per il momento ho annunciato, entriamo ora un po' di più nei dettagli, e' ovviamente per una Associazione neonata come la nostra, ma che ha già fatto tanto e ha 111 soci, motivo di grande soddisfazione e di grande onore il poter avere questo incontro/testimonianza con la Prof. Lucia Travaini, la voce più importante, conosciuta e premiata della nostra numismatica. Sara' una relazione fantastica tra numismatica nei suoi 20 anni a Milano alla Statale, libri, ricordi, momenti importanti, consigli, un incontro decisamente importante ed emozionante. Lo fa per noi e orgogliosi di questo vi chiedo già di scadenziare questo momento per noi storico con una capienza di un 50/60 posti all' Hotel Galles in Piazza Lima 2. Avendo a disposizione la sala fino alle 21,30 potremo utilizzare il dopo conferenza per la presentazione dopo Parma e Verona anche a Milano del nuovo Gazzettino con la distribuzione ai soci, un ulteriore momento di incontro per soci, simpatizzanti e amici per confronti, dialogo e prospettive, certo l'offerta aumenta e continuerà in Milano ma anche dove saremo chiamati cercando di coinvolgere sempre più tutti per renderli parte integrante e attiva nella nostra realtà associativa che vuole crescere e fare sempre di più per tutti.2 punti
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Salve a tutti... richiesta un po'... alla cieca! Sto verificando un pedigree di una vecchia moneta... una delle mie indagini. Ho, tra i vari riferimenti, un generico "catalogo Santamaria, 1914"... per caso, qualcuno ha qualche idea se esiste un archivio online dei vecchi cataloghi di questo rinomato negozio numismatico? Grazie!1 punto
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Vorrei presentarvi gli ultimi due esemplari entrati in collezione proprio questa mattina. Gaio Messio Quinto [Traiano] Decio regnò tra il 249 e il 251 d.C. ed è uno degli imperatori di quella fase molto delicata e critica chiamata dagli storici "anarchia militare". Inviato a combattere i barbari lungo il Danubio da Filippo I l'Arabo, venne proclamato imperatore dalle truppe proprio ai suoi danni. Dopo la battaglia di Verona (dove ebbe fine in modo cruento il regno di Filippo) Decio elevò al rango di cesari i suoi figli Erennio Etrusco e Ostiliano e, per sottolineare il suo intento conservatore, assunse il nome di Traiano in onore dell'Optimus princeps. I principali sforzi del sovrano furono portati avanti per difendere le frontiere imperiali e per rafforzare l'osservanza dei culti tradizionali a scapito dei Cristiani. Quest'ultimi infatti, soprattutto tra il 250-251, furono vittime di atroci persecuzioni. Decio morì insieme al primogenito nella battaglia di Abrittus combattendo contro i Goti. Quest'ultimo aspetto mi piace veramente molto... il fatto che un imperatore comandi di persona il suo esercito in guerra... Solitamente, studiando la storia, ho notato che i professori, ma anche i libri di testo, descrivono con molta enfasi gli episodi della battaglia di Adrianopoli e innanzitutto la sorte di Valente, anch'egli caduto, se non sbaglio, proprio contro i Goti, nel 378 d.C. in Tracia. In questo caso una sorta di alone mitico sembra crearsi intorno ad un imperatore che ha immolato la sua persona fino all'estremo sacrificio per difendere la patria. Del povero Traiano Decio, al quale è toccato lo stesso destino, non gliene importa a nessuno . Ehhh purtroppo la storia ha i suoi eroi....e le sue ombre.1 punto
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Buonasera allego reportage video del X Memorial Correale, realizzato dai cari amici di Libero Ricercatore, il portale informativo di Castellammare di Stabia, la città delle acque, per chi volesse approfondire gli aspetti organizzativi della nostra realtà del Sud d'Italia, sperando di fare cosa gradita, vi auguro una buona visione, saluti da Attilio Maglio del Circolo Filatelico Numismatico "Tempo Libero".1 punto
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Sulle foto fatte da te Enzo, non sono d'accordo. Delle tante che ho visto riesci a rendere l'idea sia del lustro sia dei rilievi. Comunque ci fa piacere vedere anche quelle della PCGS.1 punto
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Vero. Un ritratto molto attraente, a dispetto dell'età ormai avanzata di Vittoria. So che Alberto @refero1980 aveva cominciato una ricerca su Joseph Edgard Boehm e Leonard C. Wyon, disegnatore ed incisore di questa impronta. Magari vorrà condividerla quando avrà concluso. Io sicuramente leggerò con grande interesse.1 punto
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Belle monete Alessandro! Sinceramente non sapevo la storia dell'assunzione del nome Traiano. Per quanto riguarda la battaglia di Adrianopoli...I professori, e i libri, descrivono questo episodio perché è un punto cruciale dell'Impero Romano. È proprio da quella battaglia che inizia un declino profondo dell'esercito, a cominciare dalla perdita di molti soldati veterani e l'inizio dell'arruolamento massiccio di barbari. Inoltre concordo con il tuo pensiero riguardo alla considerazione di alcuni imperatori. Per farti un esempio in molti libri di storia Aureliano, che secondo me è il secondo imperatore più sottovalutato, viene considerato solo per le mura a Roma e basta.1 punto
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Io farei invece così si chiude ed evitiamo polemiche inutili Teniamo conto sempre che gli utenti sono volontari, non ci sono obblighi e che le quotazioni sono a discrezione e senza alcun impegno1 punto
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Traiano al 100 % ; l' iscrizione parzialmente leggibile è TRAIAN.. tu hai confuso la N con L ( presumo a causa dell'usura )1 punto
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Altro gran pezzo...malinconico ma stupendo...Loredana Bertè che canta Ruggeri Il mare d'Inverno 19831 punto
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Caro eracle62, la tua domanda è proprio provocatoria, la numismatica è una passione che ti prende poco per volta e se l'ho scelta, vuol dire che qualche cosa mi sta già dando, forse una maggior possibilità di informazione per i neofiti, e questo la nostra associazione e LaMoneta la stanno già dando; altra richiesta, potrebbe essere il costo piuttosto alto delle monete, che non permette di acquistare in molti casi, forse troppa gente vuol guadagnare in modo eccessivo? Per ora direi che mi bastano queste richieste. cioao1 punto
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Sicuramente con tutti gli iscritti in questo circolo non rimarranno troppi posti a sedere, prevedo un grande afflusso per omaggiare questo Grande personaggio della Numismatica italiana.1 punto
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Sono curioso di sapere se questi li ascoltavo solo io o li conosce qualcun'altro.1 punto
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Ringrazio @dabbene per avermi citato. Parteciperò volentieri alla giornata parmense secondo il gentile invito di Mario e degli altri organizzatori. Il libro che ho scritto, e che da poco ha appunto ricevuto il premio letterario indetto dalla NIA, è stato stampato anche e sopratutto grazie alla lungimiranza del forum Lamoneta.it, che permette la pubblicazione di simili saggi grazie alla fortunata collana "I Quaderni di Lamoneta", che sempre più raccoglie interventi importanti e talvolta autorevoli. Spero di incontrarvi tutti a Parma, un caro saluto, Magdi1 punto
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Ciao @Fronesis, premetto che non sono bravo a riconoscere coni identici. Effettivamente i moduli delle due monete sono simili, ma i coni diversi. Il rovescio si vede benissimo che differisce. Guarda ad esempio quella specie di drappo che nella prima moneta sta tra la R e la S di MARS e nella tua tra la A e la R. Anche le perlinature differiscono. A mio avviso (sebbene le foto della tua moneta siano un po' sfocate) le monete sono entrambe autentiche, ma aspettiamo il parere degli esperti che, credo, non tarderà a venire. Un saluto1 punto
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Buongiorno ragazzi. Ho un po' di tempo libero questa settimana e ne approfitto per presentarvi uno degli ultimi ingressi (pochi) in collezione. Nei post citati manifestavo l'intenzione di introdurre questa tipologia di conio londinese e condividevo un piccolo studio sulla conservazione. Quando ho visto in mano questo tondello ho pensato subito che potesse fare al caso mio. L'acquisto non era in programma, ero in sala per seguire altro. Quando ho visto che nessuno rilanciava rispetto alla base non mi sono potuto esimere dal portarla a casa. Queste le foto del catalogo, sono quello che sono. Che ne pensate? Buona giornata.1 punto
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Desidero mettervi al corrente è già disponibile in vendita il volume sulla monetazione di Q. Cornuficius, composta da aurei e denari (RRC 509/1-5), con ampia biografia su questo sfortunato personaggio della tarda repubblica romana: http://www.classicadiana.it/libreria/content/campana-alberto-q-cornuficius-aurei-e-denari-africa-vetus-rrc-5091-5 E' uno studio molto approfondito e che può sembrare molto specialistico. Però ci sono molte informazioni, sia storiche sia numismatiche, su una oscura pagina della guerra civile sorta dopo l'assassinio di Cesare. Non voglio essere presuntuoso, ma l'impostazione data a questo studio dovrebbe essere di stimolo anche ad altri cultori ad affrontare in maniera esaustiva singole emissioni della repubblica romana, permettendo di dare un ulteriore progresso alla loro conoscenza dopo la pubblicazione del Crawford. Ovviamente le vostre critiche e osservazioni sono molto gradite Dalla presentazione dell'editore: Dopo i due volumi già pubblicati per la serie “Uomini e Monete della Repubblica Romana”, il primo dedicato alla figura e all’emissione monetaria di Tito Quinzio Flaminino nel 196 a.C. in Grecia (RRC 548/1) e il secondo al personaggio Cneo Domizio Calvino e al suo denario coniato nel 39 a.C. a Osca, in Spagna (RRC 532/1), questo terzo volume si sofferma sulla complessa figura di Quinto Cornuficio (o Cornificio), che fu governatore dell’Africa Vetus nel 43-42 a.C. e quindi durante i convulsi anni della Guerra Civile tra i cesariani e i cesaricidi. Vengono ricostruite in maniera dettagliata, raramente riscontrate nei vari moderni testi storici, le sue vicende personali e in particolare la sua adesione al partito senatoriale, che condizionerà fatalmente la sua sfortunata carriera politica e militare. Solo grazie all’attenta analisi della nota corrispondenza epistolare tra Cicerone e Cornuficio è possibile comprendere il loro rapporto di amicizia e di affinità politica e grazie all’integrazione con altre fonti storiche è stato possibile ricostruire il complesso contesto storico e un’attendibile sequenza cronologica che ha scandito le varie tappe della carriera di Cornuficio, fino alla sua morte in battaglia presso Utica nella tarda estate 42 a.C., forse quasi in contemporanea alla decisiva battaglia di Filippi in Grecia. Anche la sua monetazione, che fu prodotta con cinque emissioni (RRC 509/1-5), viene analizzata con notevole accuratezza, ponendo in evidenza sia il significato delle varie rappresentazioni ivi raffigurate sia l’identificazione e la definizione di una attendibile sequenza dei conii. La presenza di numerosi incroci di conio dimostra come la produzione monetaria fosse di breve durata, tra la primavera e l’estate del 42 a.C., dopo che Cornuficio era stato proclamato imperator grazie ai suoi primi successi sull’avversario Sestio, che era il governatore filo-antoniano dell’altra provincia africana, l’Africa Nova. L’analisi numismatica ha preso in considerazione anche il problema degli esemplari suberati, configurandoli come una conseguenza delle crescenti difficoltà economiche riscontrate da Cornuficio durante la sua campagna africana, piuttosto che come falsi d’epoca. Di particolare interesse è la dimostrazione dell’esistenza di alcuni falsi ottocenteschi, riconducibili in alcuni casi alla cerchia di falsari al servizio del noto commerciante udinese Luigi Cigoi (1811-1875) e in altri casi all’attività di un falsario romano, un certo Tardani, attivo nell’ ultimo quarto del XIX secolo. Per la prima volta sono fornite le relative immagini e per la maggior parte a colori. Nel complesso si tratta di un Corpus molto dettagliato e di grande interesse scientifico, gettando luci su una rara e complessa monetazione durante le drammatiche fasi del declino della Repubblica Romana dopo l’assassinio di Giulio Cesare.1 punto
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Se ci riflettiamo, la banconota o meglio, la cartamoneta ha di fatto sostituito le monete ( tranne pochi spiccioli ) eppure nella numismatica, il collezionismo di monete la fa sicuramente da padrone. Ciò per sottolineare che come per le monete anche le banconote seguiranno ad essere collezionate anche in un futuro di “plastica e criptovalute”1 punto
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Se le prime monete coniate a Città del Messico furono, come si può vedere dalla foto del post #27, di buona qualità, questa andò progressivamente degradando, e così, decennio dopo decennio, monete battute a mano in maniera sempre più approssimativa, entrarono nelle tasche dei borghesi locali, per uscirne quasi subito, dirette non solo in Spagna, ma in ogni direzione, anche la più lontana. Ne sono state trovate in quantità lungo le coste della Cina, a dimostrazione che i commerci nel XVII secolo erano molto più complessi, e i contatti tra l'America e l'Asia, molto più diffusi, di quanto si credeva un tempo. Queste monete, di estetica assai cruda, furono chiamate dagli spagnoli macuquinas, e dagli inglesi cob coins, nome col quale oggi sono più conosciute, e che deriva, probabilmente, dallo spagnolo cabo de barra (fine di una barra, d'argento). Ma sulle macuquinas esiste già nel forum un approfondito e interessante studio di @rorey36, alla cui lettura senz'altro vi rimando, io per oggi ho lavorato abbastanza petronius1 punto
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Tipologia non comune rispetto alle indicazione , ma reperibile facilmente . Nell'ultima asta Montenegro ben due lotti racchiudevano un buon numero di questi quarti . Questo millesimo , non elencato nel Mir , e' da tempo noto ai collezionisti di questa zecca. Sulle valutazioni direi che ormai sono scese rispetto ai valori riportati nell' opera citata , giusto le conservazioni alte sono premiate dagli acquirenti1 punto
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