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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/02/18 in tutte le aree

  1. INTRODUZIONE Julius Popper fu un ingegnere e avventuriero nato il 15 dicembre 1857 a Bucarest. La sua storia è poco nota, eccetto che in Romania dov'è considerato un personaggio importante, nonostante pur essendo stato rumeno madrelingua non lo fu mai come cittadino: all'epoca la Romania faceva ancora parte dell'Impero Ottomano e in seguito la cittadinanza della Romania indipendente gli venne rifiutata. Partito per la Francia a 17 anni, Popper si laureò in ingengneria e fece studi supplementari anche in fisica, chimica, meteorologia, geologia, geografia ed etnografia. Era anche molto portato per le lingue ed oltre al rumeno parlava fluentemente tedesco, yiddish, inglese, spagnolo, portoghese e francese. Dopo la laurea si mise a viaggiare per mezzo mondo e nel 1885, mentre si trovava in Brasile, gli arrivò la notizia della scoperta di giacimenti d'oro nella Terra del Fuoco (l'estremo sud del continente sudamericano), zona all'epoca poco esplorata e selvaggia. Preso dalla "febbre dell'oro" andò a Buenos Aires e allacciò relazioni con uomini politici e d'affari argentini, proponendogli un progetto per l'esplorazione e la successiva colonizzazione della Terra del Fuoco. Popper organizzò una spedizione preliminare e nel settembre 1886 salpò per l'isola principale dell'arcipelago della Terra del Fuoco, insieme ad alcuni collaboratori e materiale vario per la ricerca scientifica, armi e cavalli. Le sue esplorazioni e ricerche ebbero una grande eco in Argentina: Popper confermò la presenza dell'oro e concluse che: "Tenendo conto del carattere generale del paese (Terra del Fuoco), sono incline a credere che il suo futuro sia rappresentato da due importanti industrie. La prima, la più produttiva, è lo sfruttamento dei giacimenti auriferi e servirà per introdurre la seconda, più positiva e fertile, che è l'allevamento ovino". Ottenute le concessioni minerarie per le terre scoperte Popper approdò alla fine del 1887 nella baia di San Sebastian. In questa regione molto ostile e ventosa costruì gli impianti di estrazione e lavorazione dell'oro e varie infrastrutture per una grande comunità: a questa colonia diede il nome di "El Páramo", dove nei primi tempi lavoravano 540 persone, a cui poi se ne aggiunsero molte altre. Ben presto, attratta delle sue gesta, arrivò a El Páramo un'ondata di avventurieri, marinai, disertori e fuggitivi vari, provenienti quasi tutti dal Cile: per proteggere la sua attività Popper reclutò nel 1888 un esercito di mercenari europei le cui uniformi vennero copiate da quelle prussiane. In seguito Popper espanse l'attività fondando altre colonie, come Beta, Cullen e Carmen Sylva , si mise ad esplorare le zone dell'isola ancora sconosciute ed entrò sempre più spesso in conflitto con cercatori d'oro e avventurieri cileni che attaccavano i suoi stabilimenti nel tentativo di rubare l'oro, ingaggiando vere e proprie battaglie. Popper viene spesso descritto come il responsabile del genocidio degli idigeni fuegini con cui venne a contatto durante le sue esplorazioni, ma in realtà fu più probabilmente un comodo capro espiatorio con cui i dirigenti argentini, anche prima del suo arrivo nella Terra del Fuoco, coprivano la pianificazione e l'attuazione dello sterminio delle popolazioni locali. Venne trovato morto il 6 giugno 1893 nella sua casa a Buenos Aires, mentre pianificava un'esplorazione dell'Antartide; il medico che effettuò l'autopsia stabilì la causa in un arresto cardiaco. LE MONETE DI JULIUS POPPER Nel 1889, durante la sua permanenza nella Terra del Fuoco, Popper riuscì ad ottenere dal governo argentino vari privilegi fra cui quello di battere moneta ed emettere francobolli, anche se questo a lungo andare gli costò l'ostilità dei governatori locali, ostilità che contribuì alla sua cattiva fama di sterminatore d'indigeni. Prima di sua iniziativa e poi con l'autorizzazione del governo coniò una moneta d'oro, il Popper, in due tagli denominati in grammi d'oro: la 1 grammo (12,5 - 13 mm, 86.4% oro 13.2% argento) e la 5 grammi (17,5 - 17 mm, stesso titolo della 1). Secondo alcune fonti 1.000 pezzi della 5 grammi e circa 5.000 pezzi della 1 grammo furono prodotti in una zecca rudimentale ad El Páramo, mentre alla zecca di Buenos Aires ne furono ricavate altre da circa 175 kg d'oro. In una lettera del 1892 a Don Bartolomé Mitre y Vedia, Popper scrisse: "[...] Ho battuto queste monete d'oro a causa della mancanza di comunicazioni regolari tra la Terra del Fuoco e la capitale della Repubblica, le frequenti fluttuazioni del tasso di cambio monetario e la necessità di evitare l'inconveniente di manipolare polvere e pepite di questo metallo. " (francobollo da 10 centesimi in oro)
    6 punti
  2. Richard Hobbs del BMha confermato che dal 23 aprile sarà esposto al pubblico il controverso denario di Giulia Domna proveniente dalla art gallery della Yale University e ritrovato in Siria negli scavi degli anni 30 dello scorso secolo. Moneta interessante e assolutamente controversa.
    4 punti
  3. Buongiorno e buona Pasquetta, Condivido con voi il Mezzo Tornese 1838 con data piccola appena entrato in collezione. Non ho trovato nessun riferimento sui testi in mio possesso e non avendo il Corpus, il Pannuti e Riccio e il M.I.R. vi chiedo aiuto per una ricerca. Come gia' accennato in un post precedente la data presenta i due 8 aperti nella parte superiore e inferiore, come nei 5 Grana dello stesso anno, come se avessero usato lo stesso punzone. Vi posto la foto dei miei tre esemplari per rendervi conto delle dimensioni del millesimo. Sono molto graditi i vostri commenti.
    4 punti
  4. Forse la migliore risposta al quesito dei denari suberati è insita nel buon articolo di Pedroni del 1996: Pedroni 1996 intenzionalità di errore nei falsi repubblicani.pdf Dove viene sì confermata la notevole diffusione dei denari suberati, ma evidenzia come esistano esemplari piuttosto rozzi e chiaramente fuori di ogni officina ufficiale ed esemplari di ottimo conio, praticamente indistinguibili dalle monete ufficiali in buon argento. In questi casi il denario suberato può provenire dalle officine monetarie statali, ma la falsificazione dovrebbe essere pianificata da operai all'interno della zecca e non direttamente da autorità statali (ad es. Senato). Allego un paio di passaggi del suddetto articolo: Qui parla di conii molto simili a quelli ufficiali, ma modificati. Dal momento che i conii ufficiali dovevano essere controllati e venivano forse riposti in appositi contenitori alla fine di ogni giornata lavorativa, è più facile che a coniare i suberati con conii molto simili a quelli ufficiali dovevano essere gli operai privi di scrupoli. Sfugge un pò come la suberatura si potesse fare all'interno di una officina statale, a meno di ipotizzare una più vasta connivenza da parte dei funzionari della zecca, forte del fatto che "nessuno avrebbe mai potuto dimostrare che una moneta falsa era uscita dall'officina della zecca o essere stata realizzata con conii ufficiali e quindi incolpare le maestranze". La storia dell'uomo insegna che resta sempre forte il ricorso alla truffa (ancora adesso).... Appare ovvio che quando una simile truffa (un denario con minore contenuto di argento, quindi con minore valore intrinseco, rispetto al denario ufficiale), magari avvallata episodicamente da alte sfere politiche, assume una grossa dimensione si crea una crisi economica, per certi versi simile alla presenza di attuali titoli spazzatura o derivati. Si genera autentica preoccupazione e infatti furono promulgare varie leggi contro la falsificazione, come ad esempio la famosa "Lex Cornelia testamentaria nummaria", detta anche volgarmente "Lex de falsis", emessa da Silla nell'81 a.C. A quel tempo la dimensione dei falsi suberati era infatti particolarmente cospicua. Il fatto stesso che le autorità romane si siano preoccupate di promulgare leggi contro i falsi d'epoca, come i suberati, li dovrebbe assolvere da una responsabilità diretta sul fenomeno della suberatura. Quindi, concludendo, appare difficile che il Senato o i consoli romani abbiano scientemente voluto la vasta produzione di suberati falsi, che però molto spesso possono essere stati prodotti anche all'interno di officine ufficiali, ma ad opera di personale corrotto. Il discorso diventa più complesso e sfuggente in situazioni molto particolari e soprattutto verso la fine della Repubblica romana, quando ad emettere le serie monetali non erano responsabili solo i monetari designati con regolare elezione (triumviri monetali) ed entrati in carica ai primi di dicembre, ma i vari comandanti "imperatoriali" che potevano avere i mezzi per emettere le monete a proprio nome. Nel caso di Cornuficio mi sembra che non sia stato un semplice caso di truffa ad opera di personale all'interno della zecca di Utica, ma magari con autorizzazione dello stesso governatore sempre più a corto di mezzi.... In questo caso si dovrebbe parlare di "falsi ufficiali", anche se sembra un controsenso....
    4 punti
  5. Ammettiamo pure che esista un inedito conio del rovescio con la svastica, ma come la metti le incongruenze presenti sul diritto del tetradramma di Gemini, che dovrebbe essere sempre lo stesso... Se è falso il diritto è falsa la moneta e quindi anche il suo rovescio...
    3 punti
  6. Volevi dire Domna barbuta sempre piaciuta, vero!?!? :-P TWF
    3 punti
  7. A giorni in asta Bertolami 44 al lotto 130, uno statere di Corinto con al diritto Pegaso con ali curvate stante . Contrariamente al consueto, qui il campo del diritto è parte integrante del disegno : il fondo della moneta infatti diventa una parete, un muro nel quale è infisso un anello metallico al quale Pegaso è legato .
    2 punti
  8. Desidero mettervi al corrente è già disponibile in vendita il volume sulla monetazione di Q. Cornuficius, composta da aurei e denari (RRC 509/1-5), con ampia biografia su questo sfortunato personaggio della tarda repubblica romana: http://www.classicadiana.it/libreria/content/campana-alberto-q-cornuficius-aurei-e-denari-africa-vetus-rrc-5091-5 E' uno studio molto approfondito e che può sembrare molto specialistico. Però ci sono molte informazioni, sia storiche sia numismatiche, su una oscura pagina della guerra civile sorta dopo l'assassinio di Cesare. Non voglio essere presuntuoso, ma l'impostazione data a questo studio dovrebbe essere di stimolo anche ad altri cultori ad affrontare in maniera esaustiva singole emissioni della repubblica romana, permettendo di dare un ulteriore progresso alla loro conoscenza dopo la pubblicazione del Crawford. Ovviamente le vostre critiche e osservazioni sono molto gradite Dalla presentazione dell'editore: Dopo i due volumi già pubblicati per la serie “Uomini e Monete della Repubblica Romana”, il primo dedicato alla figura e all’emissione monetaria di Tito Quinzio Flaminino nel 196 a.C. in Grecia (RRC 548/1) e il secondo al personaggio Cneo Domizio Calvino e al suo denario coniato nel 39 a.C. a Osca, in Spagna (RRC 532/1), questo terzo volume si sofferma sulla complessa figura di Quinto Cornuficio (o Cornificio), che fu governatore dell’Africa Vetus nel 43-42 a.C. e quindi durante i convulsi anni della Guerra Civile tra i cesariani e i cesaricidi. Vengono ricostruite in maniera dettagliata, raramente riscontrate nei vari moderni testi storici, le sue vicende personali e in particolare la sua adesione al partito senatoriale, che condizionerà fatalmente la sua sfortunata carriera politica e militare. Solo grazie all’attenta analisi della nota corrispondenza epistolare tra Cicerone e Cornuficio è possibile comprendere il loro rapporto di amicizia e di affinità politica e grazie all’integrazione con altre fonti storiche è stato possibile ricostruire il complesso contesto storico e un’attendibile sequenza cronologica che ha scandito le varie tappe della carriera di Cornuficio, fino alla sua morte in battaglia presso Utica nella tarda estate 42 a.C., forse quasi in contemporanea alla decisiva battaglia di Filippi in Grecia. Anche la sua monetazione, che fu prodotta con cinque emissioni (RRC 509/1-5), viene analizzata con notevole accuratezza, ponendo in evidenza sia il significato delle varie rappresentazioni ivi raffigurate sia l’identificazione e la definizione di una attendibile sequenza dei conii. La presenza di numerosi incroci di conio dimostra come la produzione monetaria fosse di breve durata, tra la primavera e l’estate del 42 a.C., dopo che Cornuficio era stato proclamato imperator grazie ai suoi primi successi sull’avversario Sestio, che era il governatore filo-antoniano dell’altra provincia africana, l’Africa Nova. L’analisi numismatica ha preso in considerazione anche il problema degli esemplari suberati, configurandoli come una conseguenza delle crescenti difficoltà economiche riscontrate da Cornuficio durante la sua campagna africana, piuttosto che come falsi d’epoca. Di particolare interesse è la dimostrazione dell’esistenza di alcuni falsi ottocenteschi, riconducibili in alcuni casi alla cerchia di falsari al servizio del noto commerciante udinese Luigi Cigoi (1811-1875) e in altri casi all’attività di un falsario romano, un certo Tardani, attivo nell’ ultimo quarto del XIX secolo. Per la prima volta sono fornite le relative immagini e per la maggior parte a colori. Nel complesso si tratta di un Corpus molto dettagliato e di grande interesse scientifico, gettando luci su una rara e complessa monetazione durante le drammatiche fasi del declino della Repubblica Romana dopo l’assassinio di Giulio Cesare.
    2 punti
  9. Pero‘ che mancanza di magnanimità complimenti dopo che per 70 anni si è andati avanti solo a parole e pochissimo altro ( la mostra del ‚61 organizzata da Panvini Rosati, qualche pubblicazione patinata della Balbi de Caro ..) e i Bollettini sarebbero ‚ atto dovuto‘.. pero‘ pensate un po‘ se non ci fossero nemmeno stati che atto sarebbe stato ? una schiera di volontari culturali ( ma forse un po‘ ‚ingenui e un tantino imbecilli‘ ) avrebbe risparmiato le proprie forze.. non comprendo poi perche dovevano essere una necessità imprescindibile. Era solo dal ‚48 che aspettavamo che qualcuno facesse qualcosa . Chi conosce l‘ambiente ( e non gli pseudo esperti ) sa bene che saremmo andati avanti a girare parole senza un rigo scritto ancora per altri 50 anni .. in Italia , more solito, c‘e‘ chi parla e lo sbandiera e chi fa senza quasi farsi accorgere il tempo - alla lunga - di solito rimette le cose a posto ..
    2 punti
  10. Buongiorno a tutti voi, sono rientrato ieri sera da una breve vacanza all’estero e solo poco fa ho visto come il post si sia sostanzialmente sviluppato tutt'attorno ad una mi affermazione: quel famigerato “silenzio assordante” che evidentemente ha disturbato non poco qualcuno degli utenti di questa community (avrei voluto dire “pesantemente disturbato” ma temendo che questo avverbio potesse essere recepito da alcuni come una mia strana e incomprensibile supposizione, non lo userò). Con tutta franchezza devo però dire che ciò non mi ha stupito affatto poiché quelle parole non le avevo usate a caso ma proprio con questo preciso scopo, ossia di “disturbare” e di “fare polemica”. Tuttavia, credo che ora io vi debba qualche spiegazione, se non altro per non essere tacciato di “cattivo gusto” (ovviamente chiunque si deve ritenere libero di pensare il contrario, hai visto mai!) oltre che per far sapere al Mondo che il sottoscritto non è “in trepidante attesa” di conoscere a tutti i costi il rendiconto del consuntivo di bilancio della SNI. Queste parole, dicevo, dovevano infatti servire per dare l’idea di come mi sembrasse strano che in un forum che si pregia di essere uno dei più importanti di questo tipo - e personalmente credo lo sia - fosse passato sotto silenzio quello che, a mio parere, per gli studiosi e gli appassionati italiani di numismatica dovrebbe invece essere uno degli eventi più rilevanti dell’anno per almeno due motivi: - primo perché, come in questo caso, vi è stato il cambio di direttore di quella che credo sia la più importante rivista di numismatica italiana (per inciso, la notizia dell’ufficializzazione delle dimissioni del prof. Adriano Savio da direttore della RIN, “nell’aria” da alcuni mesi”, io l’ho saputa solo alcuni giorni da un socio che era presente all’assemblea - assemblea peraltro sempre pubblica e mai segreta, alla quale può partecipare chiunque lo desideri, fatte salve le prerogative degli iscritti in regola con la quota associativa in alcuni specifici momenti dei lavori assembleari, come da statuto -). Ora, io credo che questa sia una notizia tutt’altro che di poco conto dal momento che, in genere, il direttore indica le linee editoriali e di contenuto della rivista stessa. Il cambio al vertice di questa gloriosa rivista, che da un eminente antichista passa nella mani di un non meno importante medievista, può quindi avere - non è detto che ne avrà ma potrebbe averne - risvolti significativi sui temi e le materie scelti per la pubblicazione. Gossip numismatico? A me non pare, ma può essere. Mancanza di buon gusto nell'anticipare questa notizia peraltro pubblica? Anche in questo caso a me non sembra, ma ancora una volta può darsi che sia io a sbagliarmi. - secondo motivo, e questo è la vera causa delle mie perplessità (e spero che almeno questo sostantivo, utilizzato in questa sede senza alcun significato recondito, non turbi nessuno), perché l’assemblea ordinaria è il momento in cui viene presentato e distribuito il nuovo volume della Rivista Italiana di Numismatica e Scienze Affini (un fatto anche questo pubblicissimo, anche se chi non è socio non è certo obbligato a saperlo). Si tratta di un altro fatto di assoluta rilevanza perché la RIN è, io credo, la pubblicazione miscellanea italiana più importante di questo settore di studi. Credo perciò che fosse non dico doveroso ma almeno cosa “di buon gusto" da parte di chi l’aveva potuta ritirare in anteprima (a me come iscritto non presente a Milano il 24 marzo arriverà solamente ai primi di giugno) pubblicare sul forum l’indice dei contenuti affinché se ne potesse cominciare a parlare. Faccio presente che ad oggi mi sembra che nessuno in possesso del volume ne abbia postato l’indice né tantomeno abbia fatto un piccolo sunto di qualche articolo ivi contenuto. Certo, nessuno è obbligato a farlo e io posso senz’altro aspettare che tra due mesi mi arrivi il volume ma, senza nulla togliere a qualunque altra pubblicazione qui segnalata, in un forum nel quale si parla - e a volte si straparla - di tutto e anche di più, il fatto che non trovi la benché minima visibilità una pubblicazione come questa mi fa pensare che a nessuno interessi o che, per qualche motivo a me ignoto, si voglia passare il tutto sotto silenzio. Nel primo caso la cosa in effetti mi fa veramente "restare di sasso” (cit.) ma, come mi è stato gentilmente fatto rilevare, me ne dovrò fare una ragione. La seconda delle ipotesi, più inquietante, in un certo senso è suffragata dal fatto che, al momento in cui sono intervenuto per la prima volta, questo post avesse visto la partecipazione di soli due utenti con circa una sessantina di visualizzazioni, mentre negli anni passati post analoghi sullo stesso evento avevano avuto decine e decine di interventi e migliaia di visualizzazioni. Certo, un’ipotesi di questo tipo implicherebbe a monte la volontà da parte di qualcuno e per ragioni che ignoro, di “oscurare” la Società Numismatica Italiana e il suo operato e in tal caso la cosa mi turberebbe, questa volta veramente, non poco. Ma non si può escludere che io sia affetto dalla cd. “sindrome del complottista” oppure che sia stato colto da senili “pruriti” numismatici e che la teoria del “gomblotto” sia solo nella mia testa. Comunque il mio scopo, che era solo quello di smuovere le acque nei confronti di una società, la Società Numismatica Italiana, e di una rivista, la Rivista Italiana di Numismatica, che ne bene e nel male finora hanno fatto la Storia di questa disciplina, si può dire che sia stato quasi raggiunto (in questo momento 44 risposte e 1151 visualizzazioni). Ringrazio @bizerba62 per il suo involontario aiuto e mi scuso, questa volta veramente senza alcun sarcasmo e ironia, per averlo un po’ infastidito. Spero che le mie delucidazioni possano un po’ attenuarne il disagio. Un caro saluto, Marco
    2 punti
  11. Grazie sempre Mario per il grande supporto, durante l'anno sono due le manifestazioni che organizziamo tra Castellammare di Stabia o Gragnano dal 1995, una a cavallo tra marzo-aprile, l'altra tra ottobre-novembre, dipende sempre dalla disponibilità delle location e rispettando il calendario numismatico-filatelico, cercando, con molte difficoltà, di evitare concomitanza con altri eventi nazionali.Questa tappa estiva è in via straordinaria per la seconda volta consecutiva anche quest'anno, siccome a maggio Avellino ha dato forfait, per offrire e mantenere un punto di ritrovo ai collezionisti campani e non, ai nostri soci e a chi volesse per la prima volta scoprire la nostra realtà, in un ambiente familiare e conviviale, e magari trascorrere un paio di giorni, rilassandosi tra le bellezze paesaggistiche, storiche e arte culinaria uniche di Napoli, e di tutto il comprensorio Vesuviano immenso, tra gli scavi di Ercolano, Torre Annunziata, Pompei, Castellammare di Stabia e le perle della penisola Sorrentina e costiera Amalfitana.
    2 punti
  12. Mettendo insieme il dritto di ROMA Num. con LAC e Gemini, viene da pensare ........... son tutti e tre falsi , o ROMA è il prototipo di LAC e Gemini e una imitazione di LAC. Con una visione dal vivo potrebbe accertare se solo ROMA è genuino dei tre. BUONA PASQUETTA a TUTTI ....... A TUTTI .
    2 punti
  13. Facendo un piccolo riepilogo, durante il Pontificato di Paolo III (1534-1549) che è stato abbastanza lungo per l'epoca, sono stati battuti quattrini in diverse zecche; provo a farne un'elenco sperando di non ometterne qualcuno: - Roma: con San Paolo - Roma: con San Pietro - Ancona: con San Pietro - Camerino: con San Ansovino - Fano: con San Paterniano (diverse tipologie) - Macerata: con San Giuliano - Macerata: con San Pietro - Parma: quattrino unico con il busto del Papa al D/ e la Croce patente al R/ ed in legenda COMMVNITAS PARME Tutti, eccezione Parma, riportano al D/ lo Stemma Papale.
    2 punti
  14. Ho trovato in questa asta pesi simili
    2 punti
  15. Il problema, a mio modesto avviso, è che si tratterebbe di una impresa titanica. Sono certo che un gruppo di giovani, magari guidati da un esperto del settore potrebbe anche avviare un progetto di rivisitazione. Però..vi siete mai chiesti perchè non è stato mai tentato prima, almeno in maniera esplicita? Occorrerebbero finanziamenti, patrocini autorevoli...e qui..andiamo a finire nel campo del Giurassico...nel senso che certi ambienti..male accoglierebbero un'impresa del genere, proprio perchè non originata dall'ambiente stesso...non so se riesco a spiegarmi. E il Giurassico...se non lo retribuisci adeguatamente e non lo incensi a dovere...hai voglia ad aspettare gli aggiornamenti del Corpus. Certo, romanticamente, sarebbe bello che tutti gli attori famosi del momento (in questo caso numismatici, studiosi, commercianti, collezionisti) venissero scritturati per girare questo film kolossal dal titolo "aggiornamento del Corpus"...ma ci vuole lo sponsor...e soprattutto un regista autorevole, perchè altrimenti tutti vorrebbero apparire su tutto...e invece sarebbe bello e proficuo che ogni esperto settoriale curasse la propria parte. Ma mi pare fantasia allo stato puro.... Anche il MIR per esempio potrebbe essere di grandissimo aiuto per gli aggiornamenti.....
    2 punti
  16. Stupenda questa foto, un sunto di sana e vera passione.. Auguri anche a voi del medio Adriatico e agli amici dei gruppi.
    2 punti
  17. Se ti fai vedere Sabato ti faccio conoscere il Mondo... Eros
    2 punti
  18. Il rovescio? C'e' per caso Settimio in minigonna?
    2 punti
  19. DE GREGE EPICURI La sua storia è scritta nel calendario.
    2 punti
  20. Si, una bella spigola, purtroppo le fotografie della macchina fotografica a cartuccia afga facevano veramente pena! Era un medi-reef della Mares ad un'unica potenza comprato usato, meglio di niente del resto provenivo da un Mares a molla da 70 cm. del 1976, al momento ho un Medisten a doppia potenza. Acque di Siculiana marina (Ag), ormai se non si va nelle secche al largo con la barca si trova ben poco tra gli scogli vicino la costa, ma del resto il fiato non è più quello di una volta ed i timpani oltre i tre metri di profondità mi fanno male, non mi perdo comunque lo spettacolo anche tra gli scogli in acque basse. Ogni tanto ci scappa una murena di un chiletto, meno male che almeno mi piacciono, in umido è molta buona Pino Daniele - Notte che se ne và - 1981
    1 punto
  21. @teofrasto Mi ero ripromesso di non intervenire a questa discussione, per ovi motivi, ma ora penso sia anche mio dovere confessare che sono tra quelli che non avevano capito nulla. Lo dico proprio per far sentire più a loro agio quanti, come bizerba62, hanno comunque difeso la società mettendoci la faccia, proprio perché, immagino, non riuscivano a comprendere bene dove si andasse a parare. Anch'io sono rimasto sorpreso, nel mio caso anche perché da 'Teofrasto' non mi aspettavo niente che non avesse una ragione culturale o scientifica, e in effetti era così, ma l'ho capito solo ora. Resta il fatto che mi sono a lungo domandato cosa fosse successo che potesse giustificare la definizione di "silenzio assordante", ed ho perfino pensato che nel dopo assemblea ci fosse stata qualche discussione che mi ero perso. Non avevo proprio capito che la cosa era rivolta al disinteresse per questa assemblea, non a quanto era avvenuto al suo interno. Beh, ora sono più rilassato e ringrazio Teofrasto per la spiegazione. Buona l'idea di diffondere l'indice della Rivista. Forse si potrebbe fare anche qualche giorno prima dell'assemblea, in modo da attrarre qualche persona interessata a qualcuno degli argomenti. Che ne dice @Rongom? Cordiali saluti, Andreas
    1 punto
  22. Aggiungo che prima di scrivere sul forum anche una sola parola su probabili falsi, io leggo e rileggo quello che ho abbozzato. Cercando di essere oggettivo e di non arrivare a conclusioni basate sul nulla. E credo che molti nel forum facciano lo stesso. Inoltre, non vi è solo il dealer attuale come parte danneggiata, ma anche il precedente dealer, il precedente e attuale proprietario di una moneta, per finire nel futuro proprietario, se consideriamo che potrebbe avere meno esperienza dei partecipanti alle discussioni. Poi sono d'accordo con @skubydu che il condizionale è d'obbligo, e che peraltro nessuno é infallibile. In conclusione, ritengo che discutere sulla possibile non genuinità di monete anche in asta - nei modi giusti - sia utile e formativo. Altrimenti non si potrebbe mai parlare di nessuna moneta: potrebbe essere già stata venduta o esserlo a breve... ES
    1 punto
  23. In realtà non ci sono lettere incuse, è solo l'effetto del conio che si era logorato in modo anomalo, probabilmente per un problema di durezza, tanto da deformarsi eo perdere porzioni dei fondi (in positivo sul conio) arrivati a livello delle incisioni più profonde, tra cui le lettere, di cui resta solo il contorno a creare l' "effetto incuso". La stessa problematica si riscontra per coniazioni di Pergola e di Ancona, è la prima volta che mi capita di vederla su un sampietrino romano. Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  24. Poi mi dite, quanti commercianti, da discussioni aperte sul forum sono stati danneggiati? E quante monete invece sono state tempestivamente fatte ritirare? Senza poi aggiungere quelle che sono state segnalate, e i commercianti se ne sono fregati...poi vendute regolarmente... Poi, credete che nelle aste internazionali, prima di acquistare, vadano Sempre prima a documentarsi su questo forum?? io me lo sono sempre augurato e l ho sperato, ma le le cose sono spesso andate in modo differente... skuby
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  25. 1 punto
  26. Io all'inizio non mi sono fatto trattare da alieno: quando i prezzi erano palesemente spropositati lasciavo il prodotto dove si trovava e buona notte, amico mio. Ovviamente non ho certo potuto cambiare da solo l'andazzo delle cose, ma penso che avremmo dovuto almeno "vendere cara la pelle". Non ne faccio una colpa a chi ha gettato la spugna, poi ho dovuto per forza arrendermi pure io, ma va detto che una parte di colpa è stata anche nostra: credo che se avessimo preso l'abitudine di pensare e parlare euro fin dal '99, o poco dopo, sarebbe stato se non altro più difficile tentare di fregarci con tale faccia di m. Mi riferivo anch'io al commercio regolare-scontrino obbligato e ho notato subito che quello meno soggetto a controllo si dava alla pazza gioia: addirittura mi è capitato che in un parecheggio chiedessimo il prezzo e il guardiano dicesse "2": il mio parente alla guida tirò fuori 2000 lire e il guardiano rispose: "No, 2 euro". E' indubbio che queste categorie hanno fatto festa grande ma non si può neanche dire dire che tutto è raddoppiato: per leggenda intendevo questo, anche se mi rendo perfettamente conto che nel complesso il danno è stato comunque enorme. E' ovvio che nessuno poteva raddoppiare arbitrariamente e in un colpo gli stipendi solo per star dietro agli speculatori, nè era tenuto a farlo: fosse così semplice alla prima lamentela per qualunque evento in qualunque epoca costringiamo tutto il settore pubblico e privato a raddoppiare tutti gli stipendi e via. Nemmeno nel Campo dei miracoli di Pinocchio possono succedere cose simili. "Quelli che stanno su all'olimpo" ci stavano anche prima e i figli li mandavano a Londra anche prima. Quanto successo è stato provocato dall'avidità e l'idiozia di commercianti e liberi professionisti vari, che hanno fatto scorrere la penna sui cartellini dei prezzi con in mente lauti guadagni alle spalle del cliente. Hai detto: "Prima con il mio lavoro su per giu un 1.200.000 lire al mese tiravo avanti, poi dopo con l'euro ti diceva l'imprenditore beh perchè non campi con 600 euro al mese?". Li mortacci dell'imprenditore. Ma ti faccio notare ancora una volta l'errore che commetti, come molti, foriero di ulteriori sciagure nel futuro: non è poi dopo con l'euro ma poi dopo le speculazioni sul contante euro. Piccolo particolare all'apparenza, grande importanza reale. Ma qualcuno cerca e cercherà ancora di farcelo credere, sfruttando anche questo insidioso "particolare".
    1 punto
  27. La valuta su i 180.00 euro, bel colpo.
    1 punto
  28. E' evidente la differenza di dimensioni, la data è più stretta ed è alta circa la metà. La distanza dalla linea dell'esergo pare la medesima mentre quella dalla perlinatura decisamente maggiore. Anche la linea tra il valore e la data è più corta. Ottimi rilievi per tutte e tre le monetuzze
    1 punto
  29. Mmm... Il segno K dovrebbe in realtà essere l'iniziale del magistrato monetale che coniò la moneta o dell'anno di coniazione
    1 punto
  30. Emettere una legge che condanna un comportamento mi pare che sia sempre stato un ottimo escamotage per continuare a fare il proprio comodo pur apparendo , al popolo , come dei censori. La politica attuale docet.
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  31. Rientrata nell'atmosfera alle 02:16 e detriti caduti nel sud-pacifico. Peccato non aver ripreso niente ma sicuramente meglio così almeno non ci sono stati danni
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  32. Lo penso anche io, l'unica cosa che non mi spiego è l'utilizzo dei tondelli della cara vecchia e personalmente amata mille lire per coniare tale moneta, anziché l'ultimo modello di tondelli (sammarinesi è italiani). So che la zecca di Roma ha investito su un macchinario apposito per coniare tali monete, poi magari il tondello utilizzato non fa differenza...
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  33. Ottimo, aggiunto ... Un relatore si e' già espresso con un bel abstract, ricordo che con lungimiranza e' stato scelto anche @magdicome relatore, magdi e' un giovane nato su Lamoneta, rappresenta la nostra storia, partecipa a Juvenilia, viene a Parma il primo anno, scrive per la Nip insieme a @anto R un libro fatto da due giovani per i giovani, ora ritorna a Parma con un libro sulle monete di Arezzo che vince il concorso per i giovani della Nia e il libro e' un Quaderno di Lamoneta e quindi ritorniamo ancora a Lamoneta, bella storia che spero ci racconti lui per quanto riguarda il suo intervento ...
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  34. @AsclepiaCi incrociamo raramente ma leggendo i tuoi post emerge il profilo del "lamonetiano" perfetto, un bel mix di simpatia entusiasmo diplomazia competenza pacatezza e tanto altro, ti auguro (e lo auguro al forum) tanti di questi anni, buona pasqua a tutti.Giovanni
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  35. Buon pomeriggio e ancora buona Pasqua a tutti! Grazie Eros...Si a Verona conto proprio di esserci il Venerdì e probabilmente anche il Sabato, quindi ci si potrà conoscere di persona lì, spero pure di incontrare vis-à-vis altri lamonetiani! Saluti Cristiano
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  36. un interessante incontro numismatico, auguri a TUTTI
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  37. Auguri anche a tutti voi e anche al Mitico @santone che rivedo qui molto volentieri !
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  38. Alla fine, le immense risorse minerarie e il bisogno sempre più crescente di monete da parte di una nascente aristocrazia, convinsero Carlo V a concedere il privilegio di zecca alle sue colonie. Nacque così la "Casa de la Moneda de México", ovvero la zecca di Città del Messico, la prima del Nuovo Mondo. Il primo viceré della Nueva España, Don Antonio de Mendoza, portò con sé la Real Cédula di fondazione della zecca l'11 maggio 1535. Nel decreto si prevedeva che le monete d'argento e di rame fossero coniate nel sistema "ottale" dei reales spagnoli, in conformità alle disposizioni stabilite per la zecca della madrepatria, e che le monete coniate nella Nueva España avessero lo stesso valore in Spagna e in tutti i suoi possedimenti d'oltremare. Al tempo stesso, il decreto vietava la coniazione di monete d'oro (da qui l'uso continuato dell'oro tepuzque). E così, con ordinanza del vicerè del 15 luglio 1536, nasce il "Real de Plata al precio de 'Tomin' (ottava parte del Castellano) de Tepuzque". La moneta porta al dritto lo scudo coronato di Castiglia, Leon e Granada, nel giro la legenda latina CAROLVS ET IOHANA REGES, su un lato, destro o sinistro, dello stemma, l'iniziale del saggiatore (persona responsabile del controllo del rispetto delle norme di legge, del peso, del metallo, ecc.), e sull'altro lato una M, segno della zecca di Città del Messico. Al rovescio, le Colonne d'Ercole incoronate, svettanti sulle onde del mare, attraversate dalla scritta PL VS VL (PLUS ULTRA, più oltre, più avanti di quello che era considerato, allora, il confine del mondo conosciuto). Nel giro la legenda HISPANIARVM ET INDIARVM, che si credeva ancora che le nuove terre fossero le Indie. petronius
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  39. Forse un confronto dei conii con NAC 52 , si può vedere meglio chi ha inciso ste zampe posteriori ai cavalli Gemini. se da questo non basta a "condannare una moneta moderna per antica...... a me mi basta. Dové sta l'arte incisoria ?
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  40. Esatto. Il contante euro è solo un mezzo, come lo era il contante lira, e come tutti i mezzi in se non è né buono né cattivo, dipende dall'uso che se ne fa. Ed è stato il cattivo uso che ne hanno fatto speculatori e truffatori, ma anche il governo in carica nel 2002, contrario all'euro, e che non ha vigilato, a far credere a tanti che la colpa delle difficoltà finanziarie sia dell'euro, e che tornando alla lira, o altra valuta nazionale, tutto si sistemerebbe, come per magia...magari petronius
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  41. Eccomi caro @dabbene avendo a disposizione una mezz'ora su un tema dal titolo "introduzione alla numismatica bizantina" ho pensato a questa scaletta: 1 - Durata dell'impero bizantino: diverse interpretazioni sulla data del suo inizio 2 - Accenni alle riforme di Anastasio I 3 - La numismatica bizantina come base per la numismatica dei popoli romano barbarici 4 - Come riconoscere una moneta (cenni) 5 - il solido e la siliqua: quale nome? quale valore? ovviamente accenni introduttivi, alla portata di chiunque, il tutto con tante foto di belle monete poi se qualcuno avrà delle domande, ben venga. e se qualcuno ha o avrà richieste, ancora meglio saluti Alain
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  42. Ad ogni modo Gregorio XVI è stato un Papa importante, numismaticamente parlando: è con la sua riforma che si passa al sistema decimale (gennaio 1835). Poi sono molte le variabili che fanno il prezzo di una moneta: modulo, metallo, rarità, bellezza del conio, anni per la tipologia, ... Credo che la moneta che tu hai menzionato, oltre a non essere particolarmente rara (27.000 esemplari sono una tiratura discreta per il periodo), sia anche piccola e bruttina. In tal caso l'apprezzamento riguarda solo le conservazioni particolari.
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  43. Buon giorno a tutti, A questo punto un intervento mi sembra necessario. L'assordante silenzio cosa dovrebbe riguardare? L'elezione del presidente dell'assemblea, l'approvazione del bilancio consuntivo o preventivo, la presentazione della RIN 2018 e il nuovo volume della Collana di Numismatica, il cambio alla direzione della RIN, il saluto del direttore uscente, le attività della nostra Società. Nulla di quanto ho scritto è segreto, tutti i soci possono partecipare e mai, dico mai, l'assemblea si è svolta a porte chiuse, tanto che chiunque volesse parteciparvi è benvenuto. So che il verbale sarà disponibile solo con il numero di comunicazione di gennaio dell'anno prossimo, però non avendo avuto interventi extra non ritengo di così grande interesse per una pubblica piazza il normale iter dell'assemblea. La Società è sempre stata disponibile ad accogliere le richieste dei soci, gli esempi più recenti sono la pubblicazione di "Comunicazione" e le "Giornate della SNI", il problema vero è che a fronte di una richiesta c'è bisogno di qualcuno che possa lavorarci, vi ricordo nel contempo che le attività in seno alla SNI sono portate avanti da volontari che dedicano il proprio tempo libero allo svolgimento delle stesse. Quindi mi piacerebbe che oltre alle richieste ci fosse anche qualcuno che si offrisse a dare una mano e dedicare attivamente parte del proprio tempo per portare avanti i progetti della SNI. Per fare un'esempio, assolutamente non mi offenderei se qualcuno volesse proporsi per aiutarmi nella scannerizzazione delle vecchie riviste di numismatica. Per tornare al discorso attività, a brevissimo darò notizia della prossima giornata della SNI, che si svolgerà il 5 Maggio P.V. a Milano. Un caro saluto a tutti Matteo
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  44. Ciao. Non condivido assolutamente questa valutazione, che mi sembra fra l'altro assai ingenerosa nei confronti di chi, dentro la SNI, si fa silenziosamente "il mazzo" per divulgare la Numismatica. Ne approfitto per ricordare che negli ultimi due anni è in corso un imponente progetto di digitalizzazione delle Riviste italiane di numismatica (R.I.N.) e di altre 15 testate complete e quasi tutte inedite in digitale. C'è poi la digitalizzazione del Vocabolario del Martinori e l'altro imponente progetto delle circa 160 schede biografiche dei Numismatici italiani. E che dire delle "Giornate" della SNI. Se ne sono già svolte 3 in altrettante città italiane, con conferenze e visite ai Medaglieri. A breve sarà presentata la quarta "Giornata". Vorrei poi ricordare i quaderni delle "Comunicazioni", che da qualche tempo ospitano i contributi di molti studiosi, presenti anche su questo Forum. Ho riportato le prime cose che mi sono venute in mente ma sono certo di essermi dimenticato molto altro. Se questo è "immobilismo"....... Saluti. Michele
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  45. l'ideale è usare pdf e ristampe economiche come strumenti di studio e consultazione ordinaria...e poi potersi gustare in biblioteca almeno un volume originale del proprio settore preferito, anche se usato e un po' spelacchiato come il mio volume sulla zecca di Napoli nel periodo medievale, il corpus non è solo un'opera utile ancora oggi, è un'istituzione della numismatica italiana e data la sua unicità di concezione direi mondiale.
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  46. D; impcostantinuspfaug R; S.P.Q.R. optimo principi Roma cu 21 g. 4,30
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  47. During the Great Depression of the 1930s, the U.S. government tried to spur economic activity by injecting money into public projects through the WPA (Work Projects Administration). Much of it was of the customary type—roads, bridges, sidewalks, etc. Less obvious was the WPA Writer’s Project, which produced a wonderful group of books called the American Guide Series. Together they form a deeply detailed portrait of the United States of America about 1940 or so. Some of the detail the books contain is uncomfortable, like this note for the city of Baton Rouge, capital of Louisiana: “[/i]Theater and Motion Picture Houses:[/i] …9 motion pictures houses (2 for negroes).” But there is so much that has been preserved…“Swimming: Victory Park, Laurel and St. Anthony Sts., free; City Park, 15¢ before 6 p. m., 25¢ after.” And so on, for 746 narrowly-spaced pages in just this one member of the series, LOUISIANA: A Guide to the State. So, a 1941s 25-cent piece (2-bits!)—price of an early evening swim at the Baton Rouge City Park, that last Louisiana summer before the war.
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  48. Dipinto di Giulio Romano, nome con cui è noto il pittore e architetto Giulio Pippi (Roma 1492 o 1499, Mantova 1546), il più fedele allievo di Raffaello. apollonia
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  49. Ciao, non lo chiamano sesterzio perchè... tale non è. Ovvero sì ma... Mi spiego nel dettaglio... Il sesterzio nasce in età repubblicana (221 a.C. ca.) come moneta d'argento del valore di 2,5 assi (=1/4 del denario). In pratica la frazione del quinario, a sua volta frazione del denario. Il sesterzio in oricalchum nasce ben più tardi, nel 23 a.C. con la Riforma Augustea. Funge in pratica da moneta di raccordo tra gli argenti e i bronzi (questi ultimi con funzione di moneta di uso comune). La serie DIVO IVLIVS proclama Ottaviano come figlio del divinizzato Giulio Cesare ed è emessa a partire dal 40 a.C. Quindi si può dire che non è un vero proprio sesterzio come quelli cui alludi tu se ben interpreto la frase "Se è un sesterzio perché non lo chiamano come tale ? Difatti tutti gli altri sesterzi vengono chiamati appunto sesterzi .... " ovvero quelli in oricalchum (anche se in realtà probabilmente svolgeva, in base al peso, anche questa funzione). Ne esistono due serie, una dai due ritratti (come quella che hai proposto) e una seconda dove a rovescio vi è la scritta DIVO/IVLIVS in corona d'alloro. Esistono imitazioni dai vari gradi e livelli di degenerazione dell'iconografia, peso e diametro; la zecca di emissione non è stata identificata con certezza e sembra che dopo la vittoria navale di Naulochus (settembre 36 a.C.) la serie IVLIVS sia cessata, in quanto vuotata del valore propagandistico. Riprendendo il discorso iniziale, correttamente non viene quindi definito sesterzio bensì come AE + diametro ... Ciao Illyricum ;)
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