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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/30/18 in tutte le aree
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Augurandovi nuovamente una buona Pasqua, condivido con tutti voi questa foto di "famiglia" dei Tari' di Ferdinando IV. Cristianoooooo3 punti
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Buongiorno. Arrivata Ecco le mie foto e il peso come chiedeva @gennydbmoney 4,63 grammi Saluti.3 punti
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Arrivano i nostri a cavallo di un caval... ...arrivano i nostri con in testa il General Arrivano gli spagnoli, capitanati da Hernan Cortés. E per gli indios non sono i nostri, sono "i loro" Per gli Aztechi, sono dei, rivestiti di ferro e montati su animali mai visti prima, i cavalli, con i quali, a prima impressione, sembrano fare corpo unico. Nel 1519, quando Cortés sbarcò per la prima volta in Messico, era predestinato il ritorno del dio Quetzalcoatl atteso ogni 52 anni, il famoso Serpente Piumato che, dal caos primitivo, aveva creato gli uomini e la Terra e poi si era consumato tra le fiamme, ma era destinato a tornare per redimere il genere umano. L'imperatore Moctezuma II era stato turbato da alcuni segni premonitori, interpretati come presagi dell'arrivo di un disastro: gli era apparsa una cometa, un tempio si era incendiato spontaneamente, la laguna di Mexico si era gonfiata di onde spaventose in assenza di vento e sembrava ribollire. Gli Aztechi tutti erano rimasti sconcertati da questa serie di presagi: quando nel Golfo del Messico comparvero navi "grandi come montagne", che trasportavano "cervi enormi" (i cavalli) con in groppa uomini armati di cui si scorgevano solo i volti, l'impressione che il destino si stesse per compiere fu notevole. Quetzalcoatl era venuto da est, a est era tornato, era bianco e barbuto. Gli Aztechi scorsero negli spagnoli gli dei che tornavano, e il loro capo fu accolto come l'incarnazione stessa di Quetzalcoatl. Si spiega anche con questa sudditanza psicologica, la facilità con cui Cortés, forte di poco più di 500 uomini, e solo 16 cavalli, riuscì a conquistare, in un tempo relativamente breve, un impero allora all'apice della sua potenza e della sua espressione artistica e culturale. Una cultura complessa, caratterizzata da un lato dall'esaltazione della vita, della bellezza, della natura e delle grandi architetture, ma dall'altro segnata da una cupa religiosità, timorosa degli eventi naturali, dominata dall'oroscopo e dai presagi. La loro capitale, Tenochtitlàn, dove Cortés giunse l'8 novembre 1519, era una città di circa 300.000 abitanti, più grande di Londra e Parigi, con strade ampie e pulite, canali percorsi incessantemente da canoe che la rifornivano di tutti i beni dell'Impero. Con Cortés ha inizio il più grande genocidio della storia, lo sterminio delle popolazioni native delle Americhe, da nord a sud, dal Canada alla Terra del Fuoco. Uno sterminio non solo fisico, ma anche culturale. Gli spagnoli (e i portoghesi) a sud, poi gli inglesi più a nord, imposero su quelle terre la loro lingua, la loro religione, le loro tradizioni, fino a far scomparire del tutto quelle indigene, solo in tempi relativamente recenti riscoperte e rivalutate. Non sapremo mai con precisione quanti milioni di persone morirono in questo processo, portato a compimento nell'arco di quattro secoli, dai primi del '500 alla fine dell'800, uno sterminio perpetrato non solo con l'annientamento diretto e violento, ma anche, se non soprattutto, tramite le numerose malattie importate dall'Europa e sconosciute in America, per le quali i nativi non avevano alcuna difesa immunitaria. Tra queste, recentissimi studi avrebbero rivelato nella salmonella la principale responsabile della scomparsa degli Aztechi. Ma gli spagnoli portarono anche qualcos'altro in America, qualcosa fino ad allora altrettanto sconosciuto dei cavalli, qualcosa che ci riguarda da vicino...le monete Di queste, e della loro diffusione nel Nuovo Mondo, incominceremo a parlare dal prossimo post. petronius3 punti
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Titolo Evento: L'ass. Cult. Quelli del Cordusio con la Prof. Lucia Travaini Categoria: Eventi culturali Data Evento: 05/06/2018 00:00 L'Associazione Culturale Quelli del Cordusio PRESENTA " La Prof. Lucia Travaini ( Dipartimento di Studi Storici, Università degli Studi di Milano ) racconterà venti anni del suo insegnamento di numismatica alla Statale " L'evento si terrà all'Hotel Galles, Piazza Lima 2, Milano ( fermata MM1 Lima ), in Sala Milano, dalle ore 18,30 alle 21,30 di martedì 5 giugno 2018 Link al calendario: L'ass. Cult. Quelli del Cordusio con la Prof. Lucia Travaini2 punti
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Ciao a tutti, continuando con il rame del periodo vicereale, Vi posto un tornese di Fliippo III°, anch'esso non troppo comune. Saluti Eliodoro2 punti
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E' un denario molto ricercato dai collezionisti per essere (probabilmente) quello menzionato nella Bibbia come "moneta del tributo" che Gesù prese in mano: Egli domandò loro: «Questa immagine e l'iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». Il prezzo varia in base alla sua conservazione, alla ricchezza di dettagli. Per questo, piuttosto bello, rilievi alti, caratterizzato da una reincisione del conio del rovescio, a mio parere sotto i 350/400 Euro non è mal comprato, ma potrebbe andare anche più su.2 punti
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@Xenon97@O'trebla@TheWhiteFly@Rocco68carissimi buona Pasqua a voi e , nel frattempo ho preparato una torta, gli incredienti sono per ora segreti ma mi riservo di svelare l'arcano. a rileggersi. ma dopo ci ho preso la mano e ne ho fatto un'altra più grande2 punti
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Non capite niente di monetazione Euro. Questo è il rarissimo ultimo euro del 2007 coniato il 31/12/2007 alle ore 23 e 59 secondi; prima della fatidica data 2008 che segnava l'inizio della crisi. E' un pezzo unico, proporlo a € 800 è regalato. (mi diverto con poco) . Buona Pasqua a tutti.2 punti
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Ciao @dabbene OK tregua ........e Pasqua Ognuno di noi ha esposto i suoi punti di vista ..... e rispettoso come sempre, devo prendere atto che è corretto aspettare se viene fuori la pistola fumante. Nel frattempo tutto quello che ABBIAMO scritto sarebbe niente. Sto facendo del mio meglio ,per dare conferma all'invito di essere presente alla vendita Tinia- Varesi , magari con una visione dal vivo (INSIEME) , possiamo commentarla. In attesa è giusto e doveroso non continuare a esibizioni personalistiche (me compreso).2 punti
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Eccomi caro @dabbene avendo a disposizione una mezz'ora su un tema dal titolo "introduzione alla numismatica bizantina" ho pensato a questa scaletta: 1 - Durata dell'impero bizantino: diverse interpretazioni sulla data del suo inizio 2 - Accenni alle riforme di Anastasio I 3 - La numismatica bizantina come base per la numismatica dei popoli romano barbarici 4 - Come riconoscere una moneta (cenni) 5 - il solido e la siliqua: quale nome? quale valore? ovviamente accenni introduttivi, alla portata di chiunque, il tutto con tante foto di belle monete poi se qualcuno avrà delle domande, ben venga. e se qualcuno ha o avrà richieste, ancora meglio saluti Alain2 punti
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Un giornalista, negli anni '80, chiese a Giovanni Paolo II: << quante persone lavorano in Vaticano >>? << Meno di mille >> rispose il pontefice, che poi aggiunse: << Ma non so se lavorano >>... Davvero un Santo!2 punti
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E inutile girare e rigirarci attorno, da soli con i propri tondelli e le proprie passioni si ramane sempre li.. Mi ricordo quando agli albori della mia carriera artistica, il mio maestro mi diceva Eros ricordati che è fondamentale esserci.. Mi spiegava di come fosse importante essere sempre presente alle inaugurazioni, agli eventi, e alla nascita delle nove idee.. Nella numismatica è la stessa cosa, l'individuo deve confrontarsi, per aumentare la propria conoscenza, deve partecipare, proporsi, mutare.. Quando potrà mai accadere nuovamente tutto questo????????? Io ho dovuto attendere 10 lustri, e non ho nessuna intenzione di aspettarne altri, anche perchè comunque non potrà solo dipendere da me.. Questo è palesemente un'inno allo stare insieme, ma è quello che mi ha dato alla fine più di ogni altra cosa, nella mia straordinaria vita.. Eros2 punti
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Penso di essere al capolinea una volta che non ho intenzione di agire meccanicamente su quello che rimane, potrebbe migliorare ancora solo con i bagni nell'acqua distillata? A confronto con l'ultima volta, confrontarla con quella iniziale non è proprio il caso è affiorato un bel taglio sotto la scritta TORNESI (prima sopra e dopo sotto)2 punti
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Complimenti amici bellissime monete...le monete di Francesco I non le cerco, ma come posso non apprezzare queste belle piastre (quella di Eros è da urlo), l'8 tornesi è magnifico, Roman se decidi di regalarlo il 23 giugno compio gli anni (ho un debole conclamato per il rame) ed superlativo anche l'ultimo acchiappo di Lukas quella piccola mancanza al bordo le da carattere, a me piacciono così. p.s. @roman de la rose ma sei del 1875???2 punti
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Questa comunque e' una notizia per tutto il nostro mondo numismatico che va oltre la Sni e che meritava di essere riportata sul nostro Network Lamoneta che comunica notizie ed eventi dal mondo numismatico. Dopo 12 anni di Direzione della Rin , prima rivista numismatica italiana e tra quelle importanti internazionali, Adriano Savio si dimette e subentra al suo posto il Prof. Andrea Saccocci che tra l'altro scrive su questo network , da parte di tutta Lamoneta mi sento di esprimere al Prof. Saccocci i migliori auguri per questa nuova importante e prestigiosa carica !2 punti
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Segnalate in questo topic eventuali problemi riscontrati nella nuova versione del forum.1 punto
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Gli auguri .....si accettano SEMPRE , pertanto ricambio. Non volere discutere su modi e metodi diversi è una cosa , scambiarsi auguri è un'altra cosa. Non ho scritto che sarò al 100% in asta......... ho scritto che farò il possibile di esserci. Impegni familiari prioritari. E poi non andrei da solo, almeno 12 "picciotti " (non Apostoli) per scorta. Buona Pasqua a TUTTI .......anche chi non li (merita). Gionnysicily.1 punto
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Un altra iniziativa importante, questa volta con la presenza di un grande esponente del mondo accademico universitario della numismatica. I miei complimenti agli organizzatori.1 punto
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Portogallo Anno: 2017 Tiratura: 500.000 Condizioni: SPL Città: Alpago (BL) Note: NEWS!!!1 punto
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Germania F Anno: 2018 Tiratura: 7.200.000 Condizioni: SPL Città: Alpago (BL) Note: NEWS!!!1 punto
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E con esse l'idea che questi piccoli dischi di metallo e la ricchezza erano concetti intercambiabili e simultanei...la moneta come espressione massima di ricchezza e benessere. Tutto nacque da un fatto semplicissimo: le nuove terre contenevano grandi quantità d'oro e d'argento. Fu questa, naturalmente, una delle ragioni primarie, se non la principale, dell'inizio prima, e del mantenimento poi, della colonizzazione spagnola. In un primo momento, questi metalli venivano immediatamente spediti alla madrepatria, per essere velocemente trasformati in monete. Il primo indizio che qualcosa di importante stava accadendo, fu proprio la grande quantità di monete d'oro e d'argento che la Spagna poteva ora coniare grazie al metallo proveniente dall'altra parte dell'oceano. L'oro e l'argento venivano raffinati sul posto e, trasformati in lingotti, spediti alla Casa de Contrataciòn di Siviglia, l'organizzazione fondata nel 1503 appositamente per il commercio d'oltreoceano. Di questi lingotti beneficiava, prima di ogni altro, il re, al quale spettava la quinta parte (il quinto real) di tutto quanto arrivava dalle nuove colonie. Ma, una volta trasformati i lingotti in monete, a beneficiarne furono l'economia tutta e i commerci, non solo della Spagna, ma dell'intera Europa. Gli unici a rimanere a bocca asciutta, erano proprio i fornitori del metallo, i primi coloni spagnoli, e i nativi che avevano imparato ad apprezzarne il valore. Queste persone, nei Caraibi, in Messico, e più a sud ancora, stavano rapidamente espandendo la loro economia e i loro commerci, ma perché questa espansione potesse continuare avevano urgente bisogno di monete. Una spedizione di reales inviata dall'imperatore Carlo V nel 1523 si rivelò ben presto insufficiente, e si dovette continuare a fare uso dei mezzi di scambio dei nativi. Non era nemmeno possibile coniare monete sul posto, sia perché non c'erano i mezzi materiali per farlo, sia perché i diritti di conio erano prerogativa esclusiva del re, che per il momento non ci pensava proprio a concederli alle sue nuove terre. Per risolvere il problema, fu inventato così il "peso en oro" che si relazionava all'unità monetaria principale El Castellano. Un Castigliano era una moneta d'oro del peso di 4,60 grammi, originariamente coniata da Enrico IV e in seguito dai monarchi cattolici (Los Reyes Catòlicos). Fu coniato a Siviglia a partire dal 1475. L'oro, in polvere o in fogli, veniva fuso, in lega con il rame, in forma di dischi, di dimensioni e peso variabili, corrispondenti all'unità monetaria e ai suoi multipli e sottomultipli. Le emissioni avvenivano sotto la supervisione municipale, e sui dischi veniva impresso il marchio di un funzionario spagnolo. Dal "peso en oro", derivò il nome "Peso", comune ancora oggi a molte valute dei paesi latinoamericani. Ma non ci volle molto perché incominciassero le frodi, le prime nel 1522, consistenti essenzialmente nell'aumentare la percentuale di rame a scapito di quella dell'oro. Gli indigeni, notando l'inganno, diedero a questi dischi il nome di "oro tepuzque", dove tepuzque è parola azteca che significa rame, e incominciarono a rifiutarne l'uso. Purtuttavia, la circolazione di oro tepuzque, andò avanti fino ai primi anni '90 del Cinquecento. A oggi, non sono noti esemplari di queste "monete", probabilmente tutte rifuse per recuperare l'oro, per cui dovrete accontentarvi della foto di un Doble Castellano della zecca di Siviglia petronius1 punto
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Vero, però continuando a pagare in lire, e non avendo mai visto un euro, in pochi ci favevano caso, e ancora meno ne capivano il reale significato. Ciò non toglie che, come dici tu, l'informazione ci sia stata, e che chiunque, volendo, avrebbe potuto attingerne a piene mani. Che poi la maggior parte della gente, secondo me, non lo abbia fatto, è un altro discorso petronius1 punto
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Direi celestiale, in questo frangente si cala nelle vesti di oculato scienziato prossimo sl nobel.1 punto
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Tari' / Medaglia del 1768, coniato in occasione delle nozze del Re e speso come moneta dal popolo.1 punto
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Buona e serena Pasqua agli Amici della sezione, con l'augurio di trovare nel vostro uovo la moneta che piu' desiderate.1 punto
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Veniva ripetuto in continuazione a tutte le ore del giorno nei media che l'euro era gia in vigore e lo stesso pure nelle scuole, e parecchi articoli in vendita nel triennio 99-02 avevano anche l'indicazione del doppio prezzo. Dire che lo sapevano solo gli speculatori mi sembra un tantino forzato.1 punto
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Giustamente su osservazione del moderatore mi sono accorto che c'era già un'altro topic in tema la mia distrazione e fretta di fare mi porta spesso a tralasciare importanti dettagli, chiedo venia. @Legio II Italica La statua fu rivenuta nel 1934 del signor Michele Castagna, il quale stava trattando il proprio terreno per lavorarlo, in una località situata nei pressi di Capestrano in località Cinericcio,e mai avrebbe immaginato che il suo nome sarebbe rimasto per sempre legato a questo casuale ritrovamento, che rappresenta uno dei più importanti per la storia dell'archeologia italiana. Venne ritrovata anche una statua di figura femminile e altri reperti nella stessa zona. Ma ovviamente la più eclatante resta quella del guerriero,che la gente del posto chiamava 'nu mammocce', che in dialetto abruzzese significa il bamboccio (di pietra) ma anche lui il Sig. Michele castagna si meritò un soprannome; quello ci “ju mammocce”. All'epoca, al momento del ritrovamento non si capì per intero un certo valore storico, artistico ed archeologico, nonchè antropologico di questo reperto Dopo le iniziali incertezze, venne osservato da alcuni studiosi che, comprendendone l'importanza, lo trasferirono presso il museo delle Terme a Roma, dove venne analizzato in toto.Tra le varie ipotesi che furono formulate, e fu anche quella che si potesse trattare di una donna,anche perché la statua non presenta uno sesso distinguibile, ma appare androgino.Inoltre ha i fianchi 'larghi',la vita stretta, e gambe che non definiremmo certo 'virili'. Come oggetti di ornamento e indossa: un collare in bronzo, con capi aperti, da cui pendono due pendagli rettangolari, sulle braccia ha due armille(bracciali), verosimilmente in bronzo; un cinturone a cui è appeso un perizoma in cuoio(mitra o mitria) e i calzari. La panoplia ai fini della datazione è costituita da armi i da offesa e armi da difesa: la coppia di dischi-corazza in bronzo,lisci e privi di emblema centrale; la spada lunga in ferro con elsa a croce sul cui fodero è fissato un lungocoltello(pugnale).Il tutto molto ben lavorato e arricchito con figurazioni simboliche,per quanto è possibile vedere in base a ciò che ci è pervenuto. Un'assoluta rarità nel panorama protostorico abruzzese è l'ascia in ferro impugnata nella mano destra. Sull'elsa della spada sono scolpite due figure umane,in verticale:una sopra all'altra;mentre sull'impugnatura del pugnale sono scolpite due figure animali,che non ci sentiamo di identificare. Il personaggio sembra tenere fieramente le sue belle armi.La mano destra appoggia sul petto,in un gesto quasi carezzevole di volerle trattenere a sè (simboli del suo potere?);la mano sinistra è invece appoggiata alla parte superiore del 'gonnellino'che gli scende fin sotto gli inguini,terminando posteriormente come da figura: I piedi del 'Guerriero'sono infilati in calzari aderenti,noti in altri esemplari rinvenuti sul territorio delle necropoli Vestine.Si noti come l'aspetto delle gambe del Guerriero sia particolarmente 'appuntita'.Perchè? Ma la dotazione bellica del bellissimo e remoto personaggio non è ancora terminata. A 'sorpresa', ai lati del suo corpo, su ciascun lato dei due 'supporti' che inquadrano la statua, sono incise due lance(una per parte). Ma il Guerriero non ci ha lasciato con tutta la 'suspance' derivante da un rigoroso anonimato! Credevate? Chi lo realizzò,con il benestare di chi lo commissionò molto probabilmente,pensò di vergare nella propria lingua, sul pilastrino destro e verticalmente, un'iscrizione che per decenni(da quando fu ritrovato) non ebbe una decifrazione.Si diceva fosse una lingua osco-peligna, o una di quelle lingue locali delle popolazioni di origine indoeuropea stanziate in Abruzzo prima dell'arrivo dei Romani.Di esse si comincia a sapere qualcosa di più grazie allo studio sistematico delle necropoli e degli insediamenti che in alcuni casi emergono alla luce.Attualmente l'iscrizione presente sul Guerriero di Capestrano è attribuita ad una lingua sud-picena che è stata interpretata come; "ME BELLA IMMAGINE FECE ANINIS PER IL RE NEVIO POMPULEDIO". A questo punto dovremmo avere addirittura a che fare con il ritratto di un re! Ciò spiegherebbe perchè fu così ben curata la sua lavorazione,l'uso dei dettagli,la posa ieratica.Ma la stessa iscrizione potrebbe indicare che lo scultore si chiamava Aninis e che venne fatta per il re, ma non sappiamo con certezza che essa rappresenti effettivamente il sovrano.La fece Aninis per il re, ma è il ritratto dello re stesso o questi volle, magari, che gli si scolpisse una statua ad altezza reale di un Guerriero (straniero o locale?) di cui magari ammirava la forza e il coraggio o che si era distinto per particolari prodezze,o con 'poteri' particolari (sciamano?). Non lo sapremo forse mai,comunque ufficialmente è oggi riconosciuto sia proprio lui,il re Nevio Pompuledio. https://vimeo.com/128013527 https://www.youtube.com/watch?time_continue=24&v=oaELZY4PsIc https://www.youtube.com/watch?v=T9G1QVQ-Dfg Sono in corso studi,da parte della Soprintendenza e di altri organi come il C.N.R e l'E.N.E.A.,per acquisire maggiori informazioni relative al contesto in cui fu ritrovato il reperto, nonchè per fornire linee-guida per eventuali interventi di restauro (che, viene specificato in loco, sono da eseguirsi solo se strettamente indispensabile)e di conservazione. Il linguaggio figurativo con cui un popolo fu in grado di esaltare se stesso,dimostra come le conoscenze degli antichi abitatori 'italici'siano ancora avvolte dalle nebbie del mistero,anche se molti progressi sono stati fatti negli ultimi decenni.Il Guerriero di Capestrano, o il re Nevio Pompuledio è, ad oggi, l'unico esempio pervenutoci di statuaria simile, perchè nella stessa sala sono allestiti altri reperti ,ritrovati in contesti limitrofi, ma piuttosto diversi nella tecnica di esecuzione, nella precisione dei tratti, nella espressione artistica. Si ritiene che questa sia la risultante di un'evoluzione (dai menhir all'antropomorfizzazione delle statue-stele) ma ciò non spiega perchè 'il re Nevio' sia così diverso anche dalla sua vicina, la stele di Guardiagrele,da cui 'fisicamente' lo separa,nella sala,solo qualche passo e, temporalmente, forse meno di un solo secolo(stando alle datazioni ufficiali).Gli esperti hanno proposto che tra il VII e il VI secolo a.C.,popolazioni che abitavano l'area adriatica possano aver 'mutuato'lo stile scultoreo /ritrattistico degli Etruschi: stessa gestualità,con le braccia aperte portate l'una sul petto e l'altra sull'addome,indice di alto rango,come nel caso del nostro Guerriero/re, acuito dal fatto che porti anche l'ascia dal lungo manico. analogie;1 punto
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io ci provo, ma se poi mi tirano per la giacchetta come sopra....che devo fare?!...eh..!1 punto
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Magari si limitassero solo a questo i famosi bufalari, hanno infatti diffuso quella del cambio marco-euro-lira, dove blaterano che il marco tedesco raddoppiò il valore rispetto alla lira nel giorno in cui fu introdotto l'euro: http://www.bufale.net/home/bufala-la-grande-euro-truffa/ Il peggio è che ci credono in parecchi, anche un mio conosciente con diverse lauree che è emigrato in Germania più di vent'anni fa e per il quale non c'è verso di fargli cambiare idea.1 punto
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ero piuttosto scettico,vedendo le foto iniziali della moneta,che potesse arrivare a questi risultati.Dovresti perseverare nel togliere il verde rame.Gia così il risultato è notevole.!! La moneta ,così,è collezionabile Salutoni odjob1 punto
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non sono "difetti" ma solo il risultato di una coniazione che spesso non era così precisa quando i conii si producevano allineando i vari punzoni per le lettere, i simboli e la punteggiatura. Penso che molti qui sul forum (e non faccio nomi ma ce ne sono a decine) potranno confermarlo, anche solo dalle foto. Se anche il tuo amico ti darà conferma, come credo, posso solo complimentarmi per il tuo acquisto, quindi stai pure tranquillo e goditi il tuo primo zecchino che spero sia il primo di una lunga serie.1 punto
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Ciao @nikita_ Premesso che parlo da novello pulitore, credo che con sola acqua distillata senza agire meccanicamente con degli stuzzicadenti (appuntiti) non otterrai miglioramenti ulteriori...però c'è già stato un bel cambiamento. Migliorata è migliorata, nonostante il graffio svelato. Saluti.1 punto
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SALVE, ho finito i Like ma per questa non ce ne sarebbero mai abbastanza. Tanto potente la canzone quanto ridicolo il video (a mio avviso) A.1 punto
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Ciao @deadhead, Per esempio questo Jenkins 18 battuto alla recente asta Vinchon del novembre 2017 ha una certa concavita' anche al diritto. Ma quello che è più tipico e su cui mi soffermavo é che il rovescio è tipicamente concavo. Chiaro che non si può confrontare nello specifico un conio con un altro, ma scorrendone un po' si vede che la concavita' dei piani del rovescio è tipica per la tipologia, soprattutto per i primi conii, i più ricercati della serie dei didrammi. E1 punto
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Ciao Michele, certamente capisco, però l'area circoli e associazioni nata ora su Lamoneta rappresenta anche una indicazione e una richiesta da parte di quelli convenuti in quel di Bergamo al primo Congresso dei Circoli e rappresenta una opportunità certamente di comunicazione interna ma anche di coordinamento tra le varie realtà per azioni, obiettivi comuni e di coordinamento e confronto. Il Bando dell'iniziativa per i giovani fatta dal circolo di Bergamo che trovi in questa stessa sezione rappresenta una prima iniziativa concordata e partecipata, e' evidente che maggiore sarà la partecipazione di queste realtà , maggiore sarà l'impatto e il risultato delle iniziative stesse, buona Pasqua, Mario1 punto
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Bene...Il premo consiste in una moneta da lire 100 del 1931 A.IX FDC 70 VEIII. Periziata Montenegro.1 punto
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Salve a tutti, vi comunichiamo che a seguito delle tangibili informazioni fotografiche fornite da un membro del forum ( baka) in questa discussione e indicazioni nello stesso senso da parte del collega Arturo Russo, abbiamo ritirato il pezzo in discussione in quanto non era più possibile escludere oggettivamente e assolutamente che potesse essere il risultato di una falsificazione, pertanto , per prudenza verso i potenziali clienti ed etica professionale abbiamo scelto questa soluzione. Grazie a chi ha fornito le evidenze oggettive di cui poter tenere conto.1 punto
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Dopo circa nove anni il libro in questione ha avuto il suo giusto riconoscimento: il Premio Letterario NIA Speciale fuori concorso. Sono lieto della decisione e ringrazio moltissimo per le parole rivolte alla mia persona il Dott.Ganganelli e il Dott.Catalli, entrambi membri della Giuria. Un particolare ringraziamento al mio editore, Dott.MONTENEGRO, che non ha esitato a pubblicare questo lavoro, che, diciamolo pure, ha dato fastidio a molte persone. Ed un grande ringraziamento anche all'amico Dott.CAPPELLARI, presidente NIA e anche mio legale di fiducia, per aver condotto in porto la vicenda relativa al volume, che...lo ricordo....qualcuno voleva pure far sequestrare....eh già..la verità fa male..specie quando viene spiattellata in certi santuari del sapere..ad opera poi di un dilettante..un profano...quale io sono. Stavolta la Giustizia ha trionfato!.. Grazie a tutti.. a coloro che mi hanno sostenuto negli anni difficili, a chi ha acquistato il libro..e anche a chi, dietro le quinte, nascosto nell'ombra della nullità, ha remato contro pur di farsi bello e accattivarsi le simpatie di certi personaggi. GRAZIE1 punto
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Ringrazio e vorrei solo aggiungere che se abbiamo postato gli ingrandimenti che ci hanno richiesto,( e qualunque altra foto che possa essere utile) non è certo per protezionismo ma proprio per dare modo di poter fare le giuste considerazioni e giungere alle corrette conclusioni, senza pregiudizio per quali potranno infine essere. Ma se fossimo stati arroccati sulle nostre considerazioni a prescindere, non avremmo neanche risposto nella discussione. Abbiamo solo chiesto, in considerazione della storia pregressa della moneta ,di fornire motivazioni sufficientemente solide alle critiche. Non mi pare proprio un comportamento non collaborativo o chiuso alle altrui opinioni o preoccupato solo della protezione della propria reputazione come qualcuno ci ha accusato di tenere. Saluti a tutti.1 punto
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Francia Anno: 2016 Tiratura: 10.000.000 Condizioni: qFDC Città: Alpago (BL) Taglio: 2 euro cc Nazione: Francia Anno: 2017 Tiratura: 10.000.000 Condizioni: SPL Città: Alpago (BL) Taglio: 2 euro cc Nazione: Spagna Anno: 2014 B Tiratura: 8.067.500 Condizioni: qSPL Città: Alpago (BL) Taglio: 2 euro cc Nazione: Finlandia Anno: 2016 Tiratura: 984.000 Condizioni: qFDC Città: Alpago (BL) Taglio: 2 euro cc Nazione: Belgio Anno: 2012 Tiratura: 5.000.000 Condizioni: BB Città: Alpago (BL) Taglio: 2 euro cc Nazione: Spagna Anno: 2005 Tiratura: 7.892.077 Condizioni: BB Città: Alpago (BL)1 punto
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Buongiorno a tutti riporto in alto questa discussione visto che in questi giorni ho inserito in collezione un bel pezzo che mancava, il 5 soldi 1833... Moneta con un conio al dritto che mi ha sempre affascinato, secondo me lo scudo è strepitoso. Buona giornata Luca1 punto
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Grazie @dabbene...e allora continuiamo con la lira del 1834 che come scrivevo prima ha la differenza evidente della "firma" sotto il busto...invece di "C. LANDI" c'è "C. LANDI F." mentre i dati ponderali sono gli stessi e anche questa è catalogata come Rara....Ora una domandina semplice, per cosa sta la "F." dopo "C.LANDI"? Qualcuno sa dirmelo?1 punto
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OK... nessuno si fa avanti allora comincio io con questo 2 lire del 1837 passato ad un'asta Kunker qualche tempo fa...meravigliosa moneta. Anche se un po' debole in certi punti resta comunque FDC!!! Qualche dato: Materiale: argento 666% diametro: 27,5 mm peso: 9,43 grammi (tipico di questa moneta il conio decentrato e le lievi debolezze) D/ CARLO LOD.D.S.DUCA DI LUCCA ritratto del duca rivolto a destra, in basso LANDI R/ al centro stemma coronato tra la dicitura 2/L, il tutto racchiuso da due rami, uno di lauro e uno di quercia, legati con fiocco, in basso 1837 Moneta Rara.1 punto
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Ringrazio Andrea Saccocci per la sua cortesia e soprattutto per la sensibilità dimostrata verso questo piccolo evento mettendo a disposizione il suo tempo e le sue conoscenze per accrescere la nostra sete di sapere numismatico Credo che creare degli sbocchi reali d’incontro su temi specifici , scelti in base alle preferenze espresse da quanti frequentano le discussioni, possa offrire un utile sbocco concreto alle discussioni preparatorie che viene fatta attraverso lo scambio dialettico che viene portato avanti giornalmente sul forum. In fondo il vecchio “circolo” dove ci si riuniva in settimana e dove si focalizzavano le discussioni in quell’ora o due in cui ci si incontrava oggi viene sostituito, o meglio dire affiancato ma soprattutto “ amplificato” dalle discussioni che possono avvenire a tutte le ore nei fora dedicati con un volume ed una velocità di scambio delle informazioni quasi impensabili fino a pochi anni fa. Tutto questo permette un allargamento della base e una maggiore condivisione delle informazioni e degli scambi di conoscenza. Tuttavia il processo non sarebbe completo se tutto quetso restasse ad un livello puramente virtuale. C’è la necessità, ed è tanto più sentita dai partecipanti alle discussioni, di avere degli sbocchi “reali”, delle occasioni d’incontro dove le persone non sono più solo “avatar” e le monete non sono più solo delle immagini JPEG, e soprattutto dove il rapporto umano, il contatto, non è solo virtuale ma può esplicitarsi senza la barriera, a volte un pò distorcente del web. Ecco quello che ha ispirato questa iniziativa, la voglia di incontro di un gruppo di appassionati. In più ora abbiamo o stimolo in più con il premio che ci ha promesso dal Prof. Saccocci ... :)1 punto
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