Vai al contenuto

Classifica

  1. eracle62

    eracle62

    Utente Storico


    • Punti

      13

    • Numero contenuti

      5567


  2. nikita_

    nikita_

    Guru


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      23217


  3. bizerba62

    bizerba62

    Utente Storico


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      6107


  4. roman de la rose

    roman de la rose

    Utente Senior


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      973


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/29/18 in tutte le aree

  1. Va beh allora visto che siamo in tema di 120 Grana del 1825, posto nuovamente la mia...magari a qualcuno è scappata..
    6 punti
  2. Segnalo l'uscita del Quaderno di Studi XII - 2017, edito annualmente dall'Associazione Culturale Italia Numismatica. Di seguito l'indice pubblicato dall'editore al seguente link: http://www.classicadiana.it/libreria/content/aavv-quaderno-di-studi-xii-2017
    4 punti
  3. Ciao. Si, la notizia è stata comunicata dallo stesso Roberto allo scorso Convegno di Torino. C.N. dovrebbe tornare presto fra noi, inizialmente solo online ma, non appena si potrà contare su un certo numero di abbonamenti, anche in versione cartacea su base trimestrale. Stiamo tutti facendo il tifo per Roberto........ M.
    4 punti
  4. La mia è questa, al momento mi è capitata e anche se un (bel) pò bistrattata mi è piaciuta Poi per rimanere in tema diciamo borbonico ..... anche se non ne ho tante è difficile per me sceglierne una ma a questo punto reinserisco questo otto tornesi, già postato tempo fa ................ non è male credo ma soprattutto ha una storia dietro molto particolare, saluti e a rileggersi
    4 punti
  5. puoi guardare l'asta ranieri dove c'erano tutti i grossi, li ce n'era uno, erano miei anche quelli, quello che ho adesso è migliore di qualità. Asta 2 , novembre 2010 te lo posto qua sotto. Il mio preferisco non pubblicarlo.
    3 punti
  6. Dai concedetemelo sforo anch'io stasera metto un pezzo che mi rappresenta, insieme a quelli della mia generazione.. Un brano capolavoro era il loro primo album..fu un successo mondiale..si contesero la piazza con i Police... Lui Mark knopflerl il pro dei pro...dei chitarristi.. L'ho distrutto questo album...
    3 punti
  7. Titolo Evento: SNI - Alla scoperta di due insoliti ‘luoghi della moneta’ a Milano. Categoria: Eventi culturali Data Evento: 05/05/2018 00:00 Quarto appuntamento de "Le giornate della Società Numismatica Italiana", questa volta saremo a Milano con due incontri; il primo, nella mattina, accompagnati dalla Prof.ssa Claudia Perassi e dal Dott. Alessandro Bona ci farà scoprire i tesori numismatici dell'Università Cattolica, nel pomeriggio guidati dall'architetto Massimo Hachen e dalla Dott.ssa Maila Chiaravalle visiteremo la Casa dello Zecchiere. Per questioni organizzative chi volesse partecipare al pranzo sociale deve darne comunicazione entro il 30 Aprile inviando un email a [email protected] Programma Sabato 5 Maggio 2018 – Le giornate della Società Numismatica Italiana Alla scoperta di due insoliti ‘luoghi della moneta’ a Milano L’Università Cattolica incontra la Società Numismatica Italiana. Università Cattolica - Largo Agostino Gemelli, 1 Milano - www.unicatt.it Monete da contesti archeologici 10.00-11.30 Aula Bontadini Stefano Alberti de Mazzeri – Saluto del Presidente della Società Numismatica Italiana. Giuseppe Zecchini – Saluti del Direttore del Dipartimento di Storia, Archeologia, Storia dell’Arte. Claudia Perassi, Alessandro Bona - Presentazione degli scavi archeologici effettuati nei cortili dell’ateneo tra il 1986 e il 2004 e della documentazione monetale rinvenuta. Visita della mostra “L’abitato, la necropoli, il monastero” allestita nell'Aula Monete da collezione 11.30 – 13.00 Laboratorio di Archeologia "Michelangelo Cagiano de Azevedo" Filippo Airoldi - Le attività del Laboratorio di Archeologia Claudia Perassi, Alessandro Bona - Presentazione della Collezione numismatica dell'Università Cattolica di Milano 13.00 – Pranzo Milano sparita e ritrovata: La zecca sforzesca e la Casa dello Zecchiere. La Casa dello Zecchiere - Via del Bollo, 3 Milano - www.casadellozecchiere.it 15.30 – 17.00 La zecca sforzesca e alla Casa dello Zecchiere. Massimo Hachen e Maila Chiaravalle - Visita guidata. Locandina.pdf   Link al calendario: SNI - Alla scoperta di due insoliti ‘luoghi della moneta’ a Milano.
    2 punti
  8. Ancora oggi, nientemeno che nell' anno 19 di Nostro Signore Iddio Denaro nella manifestazione valutaria Euro, un concetto fondamentale che appartiene al passato della nostra valuta non sembra essere chiaro a molti: la stessa sua data di nascita, che spesso ancora si crede situata allo scoccare di capodanno 2002, o secondo quest'altro particolare calendario nell'anno 3 d.E. (dopo Euro). E' necessaria la massima chiarezza su questo punto, sia perchè un collezionista di Euro non può non sapere certe cose ma anche perchè in passato questo equivoco è stato ampiamente sfruttato, e a volte lo è ancora oggi, da chi usa bestemmiare N.S. Iddio Denaro nella manifestazione valutaria Euro per il personale tornaconto politico o economico. In primo luogo dagli estremisti politici e i loro gorilla economisti di partito, senza trascurare gli ancor più pericolosi speculatori finanziari di professione. La conoscenza è fondamentale oltre che per goderci le nostre collezioni anche per impedire che questa gente si metta a giocare come niente fosse col nostro futuro. Ecco perchè, non sarà mai superfluo ripeterlo, nel calendario di N.S. Iddio Denaro nella manifestazione valutaria Euro, l'anno 0 non corrisponde al 2002 calendario standard ma al 1999. Come scritto nel REGOLAMENTO (CE) N. 974/98 DEL CONSIGLIO del 3 maggio 1998 relativo all'introduzione dell'euro, ovvero la legge che sancisce formalmente la decisione d'istituire la valuta unica: Articolo 2 A decorrere dal 1° gennaio 1999, la moneta degli Stati membri partecipanti è l'euro. L'unità monetaria è un euro. Un euro è diviso in cento cent. Articolo 3 L'euro sostituisce, al tasso di conversione, la moneta di ciascuno Stato membro partecipante. I due articoli del regolamento (= legge europea concordata all'unanimità dagli stati membri che si applica direttamente, senza necessità di recepirla con singoli procedimenti nazionali) dicono una cosa molto semplice su cui c'è poco da discutere: dal 1° gennaio 1999 le valute nazionali non esistono più, l'unica è l'Euro. Eppure secondo una comune, infinita, estenuante lagna: "L'Euro ci ha rovinati perchè quando è arrivato nel 2002 tutti i prezzi sono raddoppiati!". No. Se la matematica non è un'opinione, se 1+1 fa 2 invece che 11, nel 2002 l'Euro esisteva già da 3 anni. "Ma che x dici? Fino al 2002 io usavo ancora la lira!". No, amico mio, si usava già l'Euro. La spiegazione di questo strano fenomeno la dà lo stesso regolamento sia nel preambolo che nell'articolo 6: (8) considerando che, al fine di preparare un'agevole transizione verso l'euro, occorre prevedere un periodo transitorio tra la sostituzione dell'euro alle monete degli Stati membri partecipanti e l'introduzione delle banconote e delle monete metalliche in euro; che durante tale periodo le unità monetarie nazionali saranno definite come suddivisioni dell'euro; che risulta pertanto stabilita un'equivalenza giuridica tra l'unità euro e le unità monetarie nazionali; Articolo 6 1. L'euro è altresì diviso nelle unità monetarie nazionali in base ai tassi di conversione. Ogni divisione delle monete nazionali in unità divisionali viene mantenuta. Subordinatamente alle disposizioni del presente regolamento, continua ad applicarsi la normativa degli Stati membri in materia monetaria. Come si vede, esattamente dal 1° genniao 1999 le unità monetarie nazionali sono diventate "suddivisioni dell'euro", il quale nel periodo transitorio (ovvero dal 1999 al 2002) era "diviso nelle unità monetarie nazionali": la valuta esistente era già da allora solo una, € pur con le varie frazioni costituite dalle ex-valute, e da quel giorno col suo regolare cambio verso le altre valute del mondo. Ecco perchè quando osserviamo una 100 Lire d'acciaio o una 500 Lire bimetallica o qualsiasi altra moneta ancora in corso negli stati dell'unione monetaria al 1999 (e al 2001 per la Grecia, entrata due anni dopo) in realtà osserviamo contemporaneamente due distinte cose: la vecchia valuta italiana, o altra vecchia valuta soppiantata dall'Euro, e delle specie di centresimi primordiali dello stesso. Ci faccia il piacere di capirlo chi continua a frantumare i gioielli di famiglia ripetendo come giradischi azionato a comando che "quando è arrivato l'Euro tutto è raddoppiato e siamo rovinati e quant'era bello prima e blablablablablabla!". Sarà anche sconvolgente da accettare dopo un martellamento mediatico durato anni interi, ma quello che nel 2002 ha combinato il guaio non era l'Euro, semmai delle speculazioni che l'hanno sfruttato. C'è addirittura chi dice che dobbiamo tornare alla Lira (o non lo dice apertamente ma lo trama in segreto con qualche genialata), adducendo varie motivazioni fra cui anche questa balla dell'Euro responsabile degli aumenti: senza stare a scrivere trattati di economia si tenga presente anche solo che nemmeno la Grecia quand'era sull'orlo del fallimento completo è stata talmente idiota da seguire questo consiglio, un consiglio che più di qualche miliardario con le mani ben in pasta nella finanza speculativa continua a dare ogni tanto anche oggi. Ci vuole così tanto a capire cosa ci sta dietro e chi sarebbe davvero a guadagnarci?
    2 punti
  9. Maiorina di Magnezio.
    2 punti
  10. @dabbene.... appena mi libero da un pò di impegni provvedo a dare un'anticipazione.
    2 punti
  11. Credo che sia la prima volta che Parma cade nell'ultimo Sabato di Aprile, il 28 e' San Vitale, una ricorrenza tra le piu' importanti a Massa, evento con sagra e fiera probabilmente secondo solo al ns. patrono San Francesco...... Tuttavia mi prenoto gia' per il pranzo, perche' Parma e' la manifestazione che mi piace e mi sta piacendo sempre di piu Spero a breve di poter aggiungere Darectasapere + ....... Daniele
    2 punti
  12. Arrivano i nostri a cavallo di un caval... ...arrivano i nostri con in testa il General Arrivano gli spagnoli, capitanati da Hernan Cortés. E per gli indios non sono i nostri, sono "i loro" Per gli Aztechi, sono dei, rivestiti di ferro e montati su animali mai visti prima, i cavalli, con i quali, a prima impressione, sembrano fare corpo unico. Nel 1519, quando Cortés sbarcò per la prima volta in Messico, era predestinato il ritorno del dio Quetzalcoatl atteso ogni 52 anni, il famoso Serpente Piumato che, dal caos primitivo, aveva creato gli uomini e la Terra e poi si era consumato tra le fiamme, ma era destinato a tornare per redimere il genere umano. L'imperatore Moctezuma II era stato turbato da alcuni segni premonitori, interpretati come presagi dell'arrivo di un disastro: gli era apparsa una cometa, un tempio si era incendiato spontaneamente, la laguna di Mexico si era gonfiata di onde spaventose in assenza di vento e sembrava ribollire. Gli Aztechi tutti erano rimasti sconcertati da questa serie di presagi: quando nel Golfo del Messico comparvero navi "grandi come montagne", che trasportavano "cervi enormi" (i cavalli) con in groppa uomini armati di cui si scorgevano solo i volti, l'impressione che il destino si stesse per compiere fu notevole. Quetzalcoatl era venuto da est, a est era tornato, era bianco e barbuto. Gli Aztechi scorsero negli spagnoli gli dei che tornavano, e il loro capo fu accolto come l'incarnazione stessa di Quetzalcoatl. Si spiega anche con questa sudditanza psicologica, la facilità con cui Cortés, forte di poco più di 500 uomini, e solo 16 cavalli, riuscì a conquistare, in un tempo relativamente breve, un impero allora all'apice della sua potenza e della sua espressione artistica e culturale. Una cultura complessa, caratterizzata da un lato dall'esaltazione della vita, della bellezza, della natura e delle grandi architetture, ma dall'altro segnata da una cupa religiosità, timorosa degli eventi naturali, dominata dall'oroscopo e dai presagi. La loro capitale, Tenochtitlàn, dove Cortés giunse l'8 novembre 1519, era una città di circa 300.000 abitanti, più grande di Londra e Parigi, con strade ampie e pulite, canali percorsi incessantemente da canoe che la rifornivano di tutti i beni dell'Impero. Con Cortés ha inizio il più grande genocidio della storia, lo sterminio delle popolazioni native delle Americhe, da nord a sud, dal Canada alla Terra del Fuoco. Uno sterminio non solo fisico, ma anche culturale. Gli spagnoli (e i portoghesi) a sud, poi gli inglesi più a nord, imposero su quelle terre la loro lingua, la loro religione, le loro tradizioni, fino a far scomparire del tutto quelle indigene, solo in tempi relativamente recenti riscoperte e rivalutate. Non sapremo mai con precisione quanti milioni di persone morirono in questo processo, portato a compimento nell'arco di quattro secoli, dai primi del '500 alla fine dell'800, uno sterminio perpetrato non solo con l'annientamento diretto e violento, ma anche, se non soprattutto, tramite le numerose malattie importate dall'Europa e sconosciute in America, per le quali i nativi non avevano alcuna difesa immunitaria. Tra queste, recentissimi studi avrebbero rivelato nella salmonella la principale responsabile della scomparsa degli Aztechi. Ma gli spagnoli portarono anche qualcos'altro in America, qualcosa fino ad allora altrettanto sconosciuto dei cavalli, qualcosa che ci riguarda da vicino...le monete Di queste, e della loro diffusione nel Nuovo Mondo, incominceremo a parlare dal prossimo post. petronius
    2 punti
  13. Una volta che io ho garantito che non è autentica posso chiedere quello che mi pare, se trovo il pollo che me li dà...
    2 punti
  14. per me dalla foto sono buone, bb una e qbb la seconda. Ci sta che all'inizio si compri con entusiasmo e un pó di avventatezza. l'importante è che si rimanga su cifre basse fin quando l'esperienza non sarà in grado di difenderti dalle brutte esperienze. Oggi secondo me è andata bene. in futuro ti consiglio di acquistare conservazioni maggiori, ma questo lo capirai tu stesso tra qualche anno
    2 punti
  15. Su facebook (https://www.facebook.com/cronacanumismatica/?hc_ref=ARQJ6zFwaQGFHAbomM74h2S6LctT614tyL48_QhulfSr8GvgnnZsFFn9GZe6kPpfKyY&fref=nf)
    2 punti
  16. Beh, l'intenzione, in effetti, sarebbe proprio quella di renderlo biennale, mantenendo la formula - che sembra essere stata apprezzata - delle due "sezioni" Juniores e Seniores, in modo che anche i giovani e giovanissimi possano avere chances di arrivare al primo premio. Tutto dipenderà anche (e, direi, sopratutto) dalla disponibilità dei Giurati. Siamo persuasi che per dare autorevolezza al Premio occorrano innanzitutto dei Giurati di alto profilo numismatico e al di sopra delle parti. Solo così la credibilità del Premio può essere garantita e il Concorso stesso ha un senso. Direi che per gli Autori che hanno partecipato e parteciperanno, la miglior gratificazione non consiste tanto e solo nella possibilità di conquistare il primo Premio, ma piuttosto nella consapevolezza che i Loro lavori saranno sempre valutati da una Giuria imparziale e competente. Se non si è in grado di allestire una Giuria di alto livello ed imparziale, penso non valga neanche la pena di organizzare il Concorso (parere personale, ovviamente, non dell'Associazione che rappresento). M.
    2 punti
  17. Alla faccia... se la prendono comoda
    2 punti
  18. Questa comunque e' una notizia per tutto il nostro mondo numismatico che va oltre la Sni e che meritava di essere riportata sul nostro Network Lamoneta che comunica notizie ed eventi dal mondo numismatico. Dopo 12 anni di Direzione della Rin , prima rivista numismatica italiana e tra quelle importanti internazionali, Adriano Savio si dimette e subentra al suo posto il Prof. Andrea Saccocci che tra l'altro scrive su questo network , da parte di tutta Lamoneta mi sento di esprimere al Prof. Saccocci i migliori auguri per questa nuova importante e prestigiosa carica !
    2 punti
  19. Segnalo l'uscita del n. 98 di Monete Antiche questo l'indice: L'altra faccia del tiranno. (Giovanni Santelli e Alberto Campana) [3-8]. · A proposito dell'aureo di Cn. Cornelius Lentulus e la monetazione degli anni '80 a.C.. (Alberto Campana) [9-11]. · Ulpio Cornelio Leliano. (Roberto Diegi) [12-14] · I bronzi di Antiochia tra Giustiniano I e Giustino II: nuove considerazioni sul nummo DOC 149 MIB 66 con monogramma a croce. (Alain Gennari) [15-20]. · Un giorno al Museo. Il catalogo della raccolta di monete medievali salernitane del Museo Diocesano di Salerno. (Raffaele Iula) [21-23]. · Le zecche di Tagliacozzo e di Tocco da Casauria al tempo del Vicereame: una mezza verità e un falso storico. (Simonluca Perfetto) [24-34]. · Analisi di alcune particolari emissioni di Carlo V per Napoli. (Alberto D'Andrea e Davide Fabrizi) [35-43]. · ANASTATICA, inserto di letteratura numismatica. Choix de monnaies et médailles du Cabinet de France. Monnaies grecques d'Italie et de Sicile, chez C. Rollin et Feuardent, Paris 1913. (a cura di Luca Lombardi) [1-8]
    2 punti
  20. Buongiorno a tutti, dopo tanto tempo ho messo in collezione la Piastra del 1825 di Francesco I.
    2 punti
  21. Altro interessante confronto tra due monete coeve per comprendere le differenze di conio, di stile e di rilievo. Un bel francescone fiorentino del 1768 confrontato con una piastra del 1767 di Ferdinando IV di Borbone. A voi i commenti.
    1 punto
  22. Buongiorno e ben trovati! Vorrei condividere con voi il regalo di mia moglie per i miei primi cinquant'anni. Che ne pensate? A questo punto non mi resta che mettermi a caccia di un bel 1903 per completare virtualmente (considerando di escludere le inarrivabili) i miei Marenghi di VE III. Grazie a tutti per i vostri pareri, Massimo.
    1 punto
  23. Penso di essere al capolinea una volta che non ho intenzione di agire meccanicamente su quello che rimane, potrebbe migliorare ancora solo con i bagni nell'acqua distillata? A confronto con l'ultima volta, confrontarla con quella iniziale non è proprio il caso è affiorato un bel taglio sotto la scritta TORNESI (prima sopra e dopo sotto)
    1 punto
  24. Buonasera Roberto, meglio per noi se costano meno! Chi va a simpatie non capisce una cippa di numismatica, è la storia e la bellezza delle monete che dovrebbe fare il mercato. Visto da un certo lato, tutti i Papi sono antipatici, visto che accumulavano poteri e soldi avidamente , avevano eserciti e non esitavano ad uccidere i nemici dello stato, oltre a perseguitare coloro che avevano una visione diversa dalla loro. Un abominio se consideriamo gli insegnamenti di Gesù, quindi non dovremmo collezionare nessuna moneta? Bah....la storia è storia, bella o brutta che sia e le Papali sono a mio avviso le monete e le medaglie in assoluto più ricche d'arte e storia. Saluti e buona Pasqua. Silver
    1 punto
  25. Ciao @deadhead, Per esempio questo Jenkins 18 battuto alla recente asta Vinchon del novembre 2017 ha una certa concavita' anche al diritto. Ma quello che è più tipico e su cui mi soffermavo é che il rovescio è tipicamente concavo. Chiaro che non si può confrontare nello specifico un conio con un altro, ma scorrendone un po' si vede che la concavita' dei piani del rovescio è tipica per la tipologia, soprattutto per i primi conii, i più ricercati della serie dei didrammi. E
    1 punto
  26. Un recap dei 2 euro commemorativi 2018 già emessi o quasi. Buoni acquisti e buona caccia!
    1 punto
  27. Una vera rarità fra il rame monetato di Filippo IV. Censita nel CNI ma mai più riportata nella letteratura numismatica successiva, probabilmente per i motivi spiegati nel mio breve scritto. L'apparizione di questo secondo esemplare ha invece confermato l'esistenza di questa tipologia. Chissà se ne verranno fuori altri? Tra l'altro i tornesi di Filippo IV con cornucopia sono sempre in bassissima conservazione invece questo è ben leggibile. Complimenti!
    1 punto
  28. Moneta stupenda sicuramente da prendere ma la ragione mi dice non spendere più di 100_150 euro
    1 punto
  29. Dalla parte della protome c’è una concavità, non pronunciata come in quella del museo, ma c’è. Di là no.
    1 punto
  30. Ciao Mario. Visto il positivo riscontro per il Premio Letterario 2017 e la disponibilità manifestata dai Giurati a reiterare il Loro impegno, stiamo pensando di riproporre l'evento per l'anno 2019 con cerimonia di premiazione da svolgersi in occasione del Convegno di Torino che si terrà alla fine di ottobre 2019. Nei prossimi giorni ho intenzione di avanzare questa proposta al C.D. della N.I.A. (con alcuni Consiglieri ne ho già parlato e sono d'accordo) e Vi terrò informati sulle determinazioni che assumerà il Consiglio. Quanto a "migrare" le comunicazioni dell'Associazione su altri spazi del Forum, confesso che la cosa ci viene abbastanza in salita, avendo già difficoltà a curare adeguatamente la comunicazione sul sito istituzionale dell'Associazione. Peraltro, le comunicazioni effettuate su questa sezione del Forum e su quella adiacente ("Segnalazioni. mostre. convegni e altro"), mi sembrano abbastanza efficaci e la loro visibilità sufficientemente ampia da raggiungere anche i Lettori più distratti (ne è buona testimone questa discussione) Purtroppo il tempo è tiranno e aprire altri "fronti" senza poterli poi seguire con costanza, potrebbe essere anche peggio di concentrare la comunicazione solo sulle sezioni generaliste del Forum, che almeno - seppure con qualche ritardo - riusciamo bene o male a presidiare. Colgo l'occasione, anzi, per scusarmi pubblicamente con Coloro che mi hanno scritto in privato e che hanno poi ricevuto risposta con qualche ritardo, pur avendo magari constatato che avevo letto il Loro MP molto prima della risposta. Purtroppo una cosa è leggere e un'altra è scrivere. La prima la puoi fare anche da un telefonino o un tablet mentre sei in fila o in attesa che arrivi il Tuo turno; un'altra cosa è invece scrivere, specialmente poi quando alle domande poste non puoi limitarti a rispondere con un si o con un no, ma devi articolare un ragionamento. Per fare ciò c'è bisogno (almeno per me...non so per Voi) di un PC. come Dio comanda, di calma e, molte volte, a seconda delle domande poste, anche di concentrazione. Un saluto. Michele
    1 punto
  31. Continui a farmi vivere emozioni, e penso non solo a me.. Interessante sul rovescio della dracma di Alessandro, quella testina di soldato, quasi inconsueta... Stupendo il sesterzio di Traiano, poi con quel rovescio rarissimo, mi ricordo di un caro amico che non vedo più da tempo, che raccoglieva tondelli classici, solo con rappresentazioni di scudi e lance, non posso certo biasimarlo.. Eros p.s. Le illustrazioni continuano ad esser meritevoli.
    1 punto
  32. In effetti non mi stupisce...ho sempre trovato il suo testone estremamente minaccioso...bellissima moneta comunque. Bellissima anche la doppia maiorina di gioviano, mi piace un sacco... ci sto facendo un pensierino... Comunque roman non mi distrarre con queste bellezze dalla strada del saggio giuliano...orsù!
    1 punto
  33. Ciao, un caro saluto intanto, mi domandavo vista anche l'importanza sia numerica anche sul forum che di iniziative importanti dell'Assoc. Num. Taurinense perché non valutare di creare uno spazio ad hoc qui su Lamoneta nella nuova area Circoli per realtà già costituite per voi per dialogare sia internamente che esternamente, potrebbe farlo anche un segretario, un socio, secondo me e' una bella opportunita' di dialogo, di comunicazione, di possibilità di ampliare il numero dei soci, la comunicazione in particolare di eventi, iniziative passa su Lamoneta lo vediamo quotidianamente, se volete considerarlo cliccate su Circoli in alto, vale anche per le Associazioni e se volete ragguagli ulteriori sono qui, un caro saluto, Mario
    1 punto
  34. @O'treblaPiuttosto, ma non avevi smesso con gli acqusti!?!? :-) Okkio che potrebbe succedere che... [moglie mode on] Cosa continui a sputtanare soldi in cagate!?! Poi magari scoprono che sono tutte fatte in cina e noi siamo sotto ad un ponte!?!? Non ci pensi alal famiglia? I figli devono andare a scuola c'è il cane da sterilizzare e la sera non mi porti mai fuori perché non ci sono i soldi. Però per prendere qualche schifezza su internet e poi a stare a perdere tutto il tempo sul forum!??! Eh?!? Questa è l'ultima volta... alla prossima vedi tu! [moglie mode off] :-) Ciao! TWF
    1 punto
  35. Canzone manifesto degli anni '80.
    1 punto
  36. Molto belle entrambe, l'8 Tornesi è magnifico ! Complimenti Roman, poche ma buone
    1 punto
  37. Taglio: 1 centesimo Nazione: Slovenija Anno: 2018 tiratura: ? Conservazione: qFDC-FDC Citta: Trieste
    1 punto
  38. Niente male veramente Kim Wilde..... Non posso dimenticarmi di inserire Ivana Spagna, può piacere o no ( a me piaceva) ma le sue canzoni in discoteca erano le più gettonate. Ivana Spagna - Easy Lady - 1987
    1 punto
  39. Bene...Il premo consiste in una moneta da lire 100 del 1931 A.IX FDC 70 VEIII. Periziata Montenegro.
    1 punto
  40. Oltre al cacao, anche il mais, pianta autocotona delle Americhe, era un usato e apprezzato mezzo di scambio (nel sudest asiatico la stessa funzione era svolta, oserei dire naturalmente, dal riso). Il suo uso come moneta era diffuso soprattutto in Messico e Guatemala: in quest'ultimo paese una libbra (430 gr.) di mais equivaleva a un peso, e questo rapporto di cambio si è mantenuto fino alla metà del secolo scorso. Ma anche nelle colonie americane il mais era utilizzato come moneta, al punto che il Massachusetts, nel 1640, ne riconobbe il corso legale: un bushel (25,4 kg.) di mais, equivaleva a 4 scellini. Il fatto che fossero utilizzati come moneta gli oggetti più disparati, non deve però far credere che le popolazioni pre-colombiane non conoscessero, e non apprezzassero, i metalli pregiati. Questo è vero soprattutto per l'oro, e per le civiltà che si svilupparono nell'America centro-meridionale. Gli Aztechi lo fondevano in lingotti, ma erano maestri anche nella lavorazione dei gioielli, che gli spagnoli, come è noto, razziarono in quantità. Un altro metallo, meno pregiato, ma assai usato con funzioni monetarie, sempre in Messico, era lo stagno, che veniva tagliato in piccoli pezzi sagomati a forma di T. Altri grandi esperti nell'arte orafa erano gli Incas, i quali, tuttavia, non svilupparono alcuna particolare forma di pre-moneta. L'economia degli Incas era paternalista, in un certo qual modo "socialista", tutto era pianificato al punto che le transazioni commerciali, e di conseguenza la necessità di usare delle monete, di qualunque genere, erano quasi inesistenti. Sembra però che una limitata funzione monetaria, prima della conquista spagnola, fosse svolta dalle foglie di coca. Una notizia, questa, che merita ulteriori riscontri, in quanto l'unica fonte sarebbe un prete spagnolo, Josè de Acosta, che raccontò di questa usanza quando ormai non veniva più praticata da tempo. Quel che invece è certo, è che le grandi (vere o presunte) quantità di oro in possesso di Incas e Aztechi, oltre a essere state una delle cause principali del loro genocidio generarono numerose leggende, dall'Eldorado alle Sette Città d'oro di Cibola, raccontate anche in decine di libri, film, e fumetti Le tribù dell'attuale Venezuela, sembra abbiano usato delle file di conchiglie, una forma monetaria simile al wampum, anche se, probabilmente, non ispirata da esso. Lo stesso avveniva in Brasile (ed eccoci dunque giunti al termine del nostro viaggio ), dove molto usate erano anche le punte di freccia. In particolare, alcune tribù del Mato Grosso, usavano gusci di lumaca, anch'essi montati in file simili ai wampum, e questo uso si è protratto fino a ben dentro il XX secolo. Questa longevità è stata molto probabilmente favorita dall'isolamento in cui diverse tribù del Mato Grosso sono vissute, ancora fino a qualche decina di anni fa. petronius
    1 punto
  41. Buonasera amici, vi presento la mia ultima new entry. Un esemplare in assoluto fondo specchio. Impossibile da fotografare, a breve vi mostrerò qualche foto più luminosa.
    1 punto
  42. E' noto che i primi biglietti emessi al mondo furono quelli imperiali cinesi del periodo Song (960-1279), che avevano come precursori le feiqian (飛錢), cambiali emesse dai mercanti alla fine dell'VIII secolo del periodo Tang (618 - 907) per il commercio a lunga distanza. Ma secondo gli storici cinesi il primo vero mezzo di pagamento accostabile alla banconota sono i bailupi bi (白鹿皮幣), strisce decorate di pelle di cervo bianco che avevano il valore fisso di 400.000 monete di rame, emessi nel 119 a.C. da Han Wudi (l'imperatore Wu della dinastia Han occidentale). Qui la loro storia tradotta da un sito cinese: http://translate.google.com/translate?sl=zh-CN&tl=it&u=http%3A%2F%2Fk.sina.cn%2Farticle_6016225094_166984f46019005sre.html
    1 punto
  43. Irene Cara Escalera 1983
    1 punto
  44. Il lavaggio, non particolarmente aggressivo, ha lasciato alcune incrostazioni di cuprite ma ha preservato l'argentatura.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.