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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/27/18 in tutte le aree
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quando non si ha molta esperienza, bisognerebbe avere una buona dose di umiltà , quindi ascoltare e cercare di carpire quanto piu' possibile da chi ne sa piu' di te. . Servirà per il futuro. ............"sparare" a caso, non è produttivo . PS ....c'entrava ... non centrava -..... l'ho fatta .... non lo fatta... mi sa che la terza media non l'hai finita.6 punti
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A me piacerebbe che venisse annullata la distanza che attualmente esiste tra il mondo accademico che si occupa della numismatica e gli appassionati di numismatica, noi, troppo spesso riguardati con fastidio dai primi....5 punti
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Ciao. Non condivido assolutamente questa valutazione, che mi sembra fra l'altro assai ingenerosa nei confronti di chi, dentro la SNI, si fa silenziosamente "il mazzo" per divulgare la Numismatica. Ne approfitto per ricordare che negli ultimi due anni è in corso un imponente progetto di digitalizzazione delle Riviste italiane di numismatica (R.I.N.) e di altre 15 testate complete e quasi tutte inedite in digitale. C'è poi la digitalizzazione del Vocabolario del Martinori e l'altro imponente progetto delle circa 160 schede biografiche dei Numismatici italiani. E che dire delle "Giornate" della SNI. Se ne sono già svolte 3 in altrettante città italiane, con conferenze e visite ai Medaglieri. A breve sarà presentata la quarta "Giornata". Vorrei poi ricordare i quaderni delle "Comunicazioni", che da qualche tempo ospitano i contributi di molti studiosi, presenti anche su questo Forum. Ho riportato le prime cose che mi sono venute in mente ma sono certo di essermi dimenticato molto altro. Se questo è "immobilismo"....... Saluti. Michele4 punti
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Mi rincresce non averci pensato per primo, con tutta quella patina... una vita a cercare di capire come toglierla e bastava guardare meglio al supermercato! Certo che anche voi da esperti quale siete non averlo mai suggerito... Speriamo i miei figli non arrivino mai a questo video, potrebbero pensare di fare un regalo al loro papà lucidandogli le monete. Auguri3 punti
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Mario: Buona Pasqua da Cesare Augusto...da oggi sono anch'io del Cordusio... A presto3 punti
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Già...ma prima? Come a tutti noto, la parola "Dollaro" è un'evoluzione del tedesco "Thaler", il nome dato alla prima moneta d'argento europea di grande modulo, coniata per la prima volta in Tirolo nel 1486, sei anni prima che Colombo scoprisse l'America. La moneta divenne cosí popolare nel XVI secolo che molti altri paesi ne coniarono di simili, dando loro nomi derivati da "thaler": "rijksdaaler" in Olanda, "rigsdaler" in Danimarca, "tallero" in Italia, "talar" in Polonia. Nel Nuovo Mondo, la moneta simile al tallero di uso piú comune era quella spagnola da 8 reales, conosciuta come Spanish Milled Dollar o "pezzo da otto" (piece of eight), coniata principalmente nella Zecca di Città del Messico, ma anche in Bolivia, Cile, Colombia, Guatemala e Perú. Insieme alle sue frazioni era ampiamente diffusa tra i coloni dei futuri Stati Uniti, e fu pertanto naturale che la parola "Dollaro" venisse adottata ufficialmente dal Congresso come unità di misura monetaria, una decisione caldeggiata da Thomas Jefferson sin dal Congresso Continentale del 1776. Ma prima che questo avvenisse, prima che si formassero gli Stati Uniti d'America, prima ancora che nascessero le tredici colonie inglesi, e addirittura prima che l'Arciduca Sigismondo del Tirolo coniasse, nel già ricordato 1486, il Guldengroschen, il primo Tallero della storia? Cosa usavano gli indigeni? E i primi coloni europei, afflitti da una cronica penuria di monete "tradizionali", come si regolavano per il commercio e gli scambi con le popolazioni native? Cercheremo di dare una risposta a tali domande in questa discussione che, partendo dall'America precolombiana, arriverà fino alle prime coniazioni monetarie delle tredici colonie che andranno a costituire gli Stati Uniti (ma senza entrare nel dettaglio di tutte le emissioni) e ai primi dollari, trattando anche, squisitamente dal punto di vista storico, delle monete degli spagnoli che, per oltre tre secoli, circolarono indistintamente dal sud, dove erano coniate, al nord del continente. Dove inserire una discussione così? Dal punto di vista temporale, forse la più logica sarebbe stata la sezione delle Zecche straniere, dal 1500 al 1800. Ma poiché l'area geografica che sarà presa maggiormente in considerazione sarà quella che andrà a costituire i futuri Stati Uniti d'America, ho ritenuto più opportuno inserirla nella sezione che vede tra i suoi frequentatori gli appassionati di monete statunitensi, e dunque le Monete estere La storia vera e propria parte col prossimo post, intanto non poteva mancare un omaggio al "padre" di tutti i dollari, il Guldengroschen di Sigismondo del Tirolo (da asta Künker). petronius2 punti
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Premetto che sono solo un socio della SNI e parlo a titolo personale. Sinceramente questo "silenzio assordante" mi sembra più che giustificato. Non è opportuno, e ritengo neppure conforme alla legge, rendere noti in un contesto pubblico come questo quanto è successo in un contesto "privato" qual'è l'Assemblea di una ONLUS. L'Assemblea di una Associazione non è aperta al pubblico. Possono parteciparvi solo i Soci e coloro eventualmente invitati con il consenso dei presenti. Ne consegue che ciò che accade in Assemblea non è liberamente divulgabile, salvo quanto per legge è oggetto di pubblicità.2 punti
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Buongiorno @cippal, I sali di nitrato d’argento, sono stati utilizzati già dagli ultimi decenni del secolo scorso per antichizzare i falsi, alcuni Periti di quegli anni, dopo averne scoperta la tecnica, “marchiavano “ le monete con un segno distintivo, che è presente anche sulla moneta della discussione, per evitare che queste potessero circolare sul mercato. Il prodotto poteva essere utilizzato sia sul bronzo che sull’argento e le reazioni si differenziavano a secondo del metallo e del modo di utilizzo, oggi questa tecnica, almeno per l’argento, è in disuso perché facilmente riconoscibile. Un utente, il cui post è passato inosservato, non mi ricordo se ad inizio di questa discussione o di quella della leontini, aveva centrato in pieno il discorso del colore del metallo e proprio per quanto affermato da questo utente, il metallo di questa moneta non si ossiderà mai in maniera naturale e le ossidazioni che si vedono adesso, logicamente sono artificiali. Consiglio inoltre, visto che ancora sulla leontini si sta valutando il ritiro e che, nonostante i numerosi riscontri oggettivi e l’intervento di altri illustri esperti, non si è ancora arrivati alla decisione finale, di confrontare se questo può essere di aiuto, le ossidazioni presenti nella quarta moneta ( un tetra di siracusa ) di un post di baka nella pagina n. 3 con quelle della leontini, oppure in alternativa, considerato che non si può raggiungere ad una conclusione univoca e che la difesa sostiene l’esistenza di “ questo secondo conio “ ed anche in considerazione del fatto che oggi con delle apparecchiature idonee si può analizzare la composizione del metallo, di intraprendere questa strada, per cercare di accertare la "dubbia " esistenza di “questo secondo conio” la cui scoperta, sicuramente sarebbe una scoperta rivoluzionaria della storia di questa zecca, perché di fatto al momento, nè da parte della difesa né dal punto di vista bibliografico, ci sono riscontri oggettivi in merito. Cordialmente Babelone2 punti
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Si i giovani, ma oggi sono poco portati, trascinati o meglio affascinati dai giochi elettronici e dagli smartphone, bisognerebbe far conoscere la numismatica, o meglio le monete, partendo dalla scuola elementare, affiancandola al programma di storia. Solo così imparerebbero a conoscerle e in qualche caso ad appassionarsi e il seguito viene poi.2 punti
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Buona Giornata. E' il collezionista del popolo ( che economicamente guadagna una somma tale che gli permette di arrivare a fine mese se non fa sprechi e se non spende per il superfluo, dove ahimè rientrano il collezioni e la spesa culturale a tal fine) e di questo ne sono un testimone: ormai vado solo ai convegni il più vicino possibile e non acquisto nulla o al massimo spendo un 30/40 €. Nel 2017 ho speso per la Numismatica 15 € per un il libro di Philp Grierson "Tarì follari & denari, la numismatica medievale nell'Italia meridionale". Nel 2016 ho speso € 50 tra il libro di Raffaele Iulia "La zecca medievale di Salerno nella collezione numismatica del Museo Diocesano «San Matteo» di Salerno" e una moneta della zecca di Salerno. Nel 2015 ho speso € 85 per 4 monete della zecca di Salerno. Come si nota sempre in calo, sperando in tempi migliori. La cosa positiva, grazie a Internet, è che si può leggere e vedere tanto sulla Numismatica. Questa è la mia esperienza, ma parlando con altri amici, sembra che la storia si ripeta per cui per molti di noi bisogna attendere tempi più floridi. Ma l'importante è non perdere completamente la Passione Numismatica.2 punti
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Buongiorno a tutti, dopo tanto tempo ho messo in collezione la Piastra del 1825 di Francesco I.2 punti
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Questo appena postato mi sembra un conio ancora diverso. Forse è meglio smettere di collezionare monete antiche e trovare un altro hobby.. I think this is a different die compared to the coin analyzed. Maybe it is better to stop collecting ancient coins and find another hobby..2 punti
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Sta di fatto che c'è penuria di tondelli... c'è penuria..c'è penuria, come diceva il grandissimo principe... Gente che ha piccioli e anche assai...ma il materiale è tutto ammucciato...e se lo tengono stretto.. La domanda ovviamente sale e se sale..c'è gente che non riesce a comprare nulla allora compra tondelli di altre zecche pur di compensare l'astinenza...2 punti
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Notevole... _________________ anche come voce naturalmente... _______________ 19802 punti
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Nessun Titano, semplicemente "qualcuno" ha saputo fare quello che " altri" non hanno saputo fare: fornire qualcosa di " concreto" e non solo parole , ipotesi e opinioni più o meno personali, ma qualcosa di concretamente confrontabile e su cui impostare una valutazione il più possibile oggettiva.....la "goccia" non c'è...c'è un processo di esclusione che porta a certi risultati o ad altri... Quando sarà fatto anche sulle altre due nello stesso grado , saremo più che disponibili a riconsiderare la questione.... ma ho l'impressione che se non interviene di nuovo il nostro amico con le sue foto o qualcuno con evidenze come le sue, a natale staremo ancora aspettandovi. Per adesso, come scritto sul post 142 ( nella discussione sul Leontini) abbiamo un'argomento principale e oggettivo che ci spinge verso una certa scelta...e non sono certo le tue "spiegazioni."2 punti
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Si, il tipo è noto: un esemplare apparentemente analogo (manca foto) è presente anche nel Cunetio Hoard. A mio avviso si tratta di produzioni di natura fraudolenta realizzate da quelle maestranze infedeli della zecca di Roma che lucravano sulle operazioni di coniazione in maniera sempre più spinta fino ad arrivare a sottrarre il metallo prezioso destinato alla "Moneta" e a portare la situazione sull'orlo della guerra civile con la sanguinosa repressione attuata da Aureliano. @Flavio_bo meno male che non sei l'esperto di Claudio II del forum2 punti
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Con quello scudo crociato savoia a prima vista! ...anche se a volte genova ci può trarre in inganno....2 punti
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Wise decision Regardless of the differences of our opinions no one can say that you didn't take the case seriously and you spent a considerable amount of your time in responding. I wish other auctioneers follow your example!2 punti
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Desidero condividere con qualche medaglia religiosa, e invito a partecipare in tema a questa discussione Inizio con questa medaglia seicentesca di grosso formato al D/. della NATIVITA', al R/. S. Francesco d'Assisi inginocchiato riceve le stimmate. Bronzo,mm. 36x48 senza appiccagnolo.1 punto
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Ciao a tutti, stasera vi posto una moneta abbastanza rara, un bel tornese di Filippo IV, che l'amico @fedafa ci illustra, insieme ad un altro tornese anch'esso molto raro, in un bellissimo articolo intitolato "Integrazione alla monetazione di rame battuta nella zecca di Napoli durante il regno di Napoli" contenuto nel nuovo libro " Appunti Numismatici - III° Quaderno di Numismatica - 2018" edito dal Circolo Numismatico Romano Laziale. Gli appassionati del periodo vicereale sicuramente apprezzeranno Saluti Eliodoro1 punto
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Una recente chicca proveniente dal Convegno Numismatico Torinese Grosso Bianco Dozzeno - Aimone p.s. A volte bisogna accontentarsi pur di mettere in collezione certi esemplari.1 punto
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Why do you suspect it? I will post how I do authenticate. Does the coin have any problems cast fakes, electrotype fakes or transfer die fakes have. Electrotype: Traces of seam where the 2 parts were joined together, the weight of electrotype fakes is in most cases wrong, softer details and an identical host/mother exists Cast fake: I. Presence or remains of a seam where the mold halves fitted together II. Remnants of a casting sprue/channel where the molten metal was poured into the mold III. Edge filing to hide the seam or sprue ( Surfaces can also be filed/cleaned) IV. Soft mushy appearance (soapy) poorly formed details and letters that melt into the field V. Surface voids , bubbles, extra surface metal from the poured metal (circular holes from air bubbles) VI. Lack of flow lines/strike VII. Lack of edge cracks or contain shallow dull cracks (most won’t travel from side to side), (edge cracks will be at least a little bit filled) VIII. Wrong weight (low or high) in relation to known genuine examples VIIII. Wrong size, shape or thickness. Cast coins can often be found slightly smaller in diameter and lighter due to the shrinkage of the molten metal when cooling down in casting mould X. casting defects, knots (pearls) XI. Individual characteristics from striking, circulation and environment from mother It is possible to apply artificial edge cracks on cast fakes or to make already existing edge cracks stronger with with a hammer or vise but this will always create a "flattened area" ! Transfer die fake, does it have any individual characteristics from host/mother from : 1. striking like soft strike, edge cracks, double struck areas, flat struck, brockage, die shift/slippage, very important the centering (often the host is not completely centered, parts of dotted border are missing) 2. from circulation, wear, scratches or bankers marks 3. from environment, corrosion Does it have lost its very finest details details? Transfer dies are created by casting or electroplating and this methods can not capture the very finest details ! Have some details like dotted border, which were not complete on mother/host have been recutted? I only know recutting, when the authentic ancient die was damaged or better had a die break and so they tried to extend the life of the die by taken pressure of the area where the die brak occured by recutting rolls. Now general aspects! Does the coin have good and old pedigree or not? Yes or no? Comparing it with authentic specimens of this emission and with the emission specific characteristics Is the planchet the same as on authentic, so was the planchet casted and prepared the same way as on other authentic specimens of this emission? Is the die axis correct for this emission, some emissions were only minted at a specific die axis ? Is the wear artificial or real ? Is there artificial oxidation/toning or not? Harshly cleaned or polished to hide problems? Was the coin struck or pressed? Pressed: Pressed = have strangely flat fields, no flow lines, no doubling, no slippage, uniform strike (no flat areas), and uniform thickness. Is the metal ok for issue? Alloy and purity. Modern alloys can have other elements in it which can not be found in ancient metal. Or did they melt cheap ancient coins for the right alloy? Is the style ok for emission or not? Are the dies matching proven authentic examples of this emission? Does die links/connections/combinations exist to known authentic specimens of this emission? Did they use an ancient coin as flan/planchet? If yes, if you overstrike on an ancient coin, the size of the planchet will expand and the edge cracks will become stronger. Are very fine details missing on the coin and soft details, if yes, are they from die wear and or soft strike ? I do not like how the coin looks in picture but I can not authenticate without having it seen in hand. I do not like that very fine details are missing for example the hair at Arethusa forehead I do not like that the coin is life less. NO METAL FLOW VISIBLE FROM STRIKING !1 punto
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Posso dire qualcosa dal mio punto di vista. Cosa manca nella nostra numismatica, di nostro ci mettiamo tanto ma veramente tanto, in ogni modo consentito cerchiamo di portare avanti un certo discorso, e lo facciamo con la nostra passione (che mai ci abbandona) e anche con quel pizzico di giusto divertimento (che in realtà è una cosa seria) che ne deriva, esso , il divertimento genenera quella forza irresistibile che si chiama entusiamo. Le idee sono migliaia e ci potremmo sbizzarrire quando vogliamo ad enunciarle e proporle, ma ce da dire che giustamente o meno dobbiamo seguire certe linee guida qui in Italia, linee guida talora un pò ambigue .... spesso "fumose" .... e questo fatto ingabbia un certo entusiasmo andando a riflettersi di condeguenza con le situazioni che lo precedono e hanno generato. Non voglio passare per esterofilo non lo sono, ma se "fossi presente altrove" altro che idee da realizzare, non avrei freni di certo ma, ovviamente seguirei sempre un certo codice etico .... una sorta di. Quindi, concludendo, noi ci mettiamo tanto, talora facendo anche sacrifici ...... ma se non cambiano alcune cose se luna certa legiferazione sarebbe più chiara (non dico permissiva..più chiara)... magari limpida, sapremmo bene come muoverci e via dicendo e non saremmo pià costretti a muoverci nella penombra ..... non ci inganniamo molti di noi lo fanno anche se hanno tutto in regola . Quindi, qui si parla di istituzioni e di altro ma, se non cominciano loro a darci una mano credo sia molto difficila a fare più di quello che si sta gia facendo, se le istituzioni (alcune) si renderebbero conto che senza il collezionista privato quasi tutti i musei sarebbero vuoti, se le istituzioni valorizzassero e non tenessero sempre sott'occhio il privato che diciamo riga diritto secondo alcuni canoni, tutto sarebbe diverso , non ci sarebbe più quella sorta di cappa di sospetto da entrambi le parti ............... forse sono andato fuori tema e me ne scuso, ma se non cambiano alcune cose la numismatica non morirà di certo ovvio, ma mai potrà spiccare il volo come merita. per rispondere a questa tua @dabbene posso solo dire di andare avanti così, forse non ce ne accorgiamo ma se vogliamo paragonare "questi tempi" a quelli di qualche anno fa, delle novità ci sono (anche se i giovani di oggi pensano ad altro, come facevo anche io alla loro età) e agli amanti del tempo , il tempo non potrà far altro che dare sempre ragione e credito.1 punto
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E' una R.... nel mio manuale questa moneta è stata esclusa dalla catalogazione. Per la REPUBBL CA invece, sempre nel mio Manuale è R3 con un prezzo assegnato solo all'MB Oramai il volume è in stampa...vi faccio vedere > posto ritaglio.1 punto
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Ecco io stavo per scrivere 1 a 1 palla al centro e il risultato è già cambiato. Ottimo grazie @gennydbmoney per il parere Aspetto le foto.1 punto
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chiudo , non per mancanza di rispetto verso qualcuno, ma solo perché la discussione non ha piu' nulla da dire di interessante1 punto
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NATIVITA', Santi Magi d'Oriente (Re?), vedi R/. S. 3. REGES GASPARE MELCHIORRE BALDASSARE / ORATE PRO NOBIS / NUNC ET IN HORA / MORTIS NOSTRAE / AMEN Dal volume Martini, Nel 1162 quando Federico I Barbarossa conquistò la città di Milano diede disposizione di traslare le reliquie dei tre Santi (dalla Basilica di S. Eustorgio) nella città di Colonia, dove tutt'ora sono oggetto di grande devozione e meta di costanti pellegrinaggi anche in relazione alle speciali indulgenze concesse nel 1247 da papa Innocenzo IV. Dopo molti secoli il 24 agosto del 1903 il Cardinal Andrea Ferrari parte per Colonia per riottenere poche relique dei SS. Magi, e ritorna a Milano il 29 dello stesso mese. Ottone, mm. 17x19,2 - Stab. JOHNSON - 1860-1880 circa Rifer. Rodolfo Martini COLLEZIONE TAM Medaglie devozionali cattoliche moderne e contemporanee (1846-1978) pag. 612 n. 4432 proprio questa.1 punto
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L'immersione completa della moneta in limone o in soluzione con EDTA provocherebbe la perdita della bella patina color cuoio che ricopre le porzioni sane della moneta. L'unica soluzione a mio parere è applicare alcuni impacchi localizzati con EDTA saturo. In questo modo potrai applicare trattamenti molto energici in piccole porzioni e con buona precisione....come fare? semplice: ritagli un piccolo pezzetto di panno carta con la dimensione e la forma della superficie da trattare; inumidisci con una piccola goccia d'acqua distillata la porzione da trattare e, sfruttando l'effetto assorbente del panno-carta, fai aderire il piccolo ritaglio sull'incrostazione da trattare; a questo punto con la punta di un coltellino prelevi una piccola quantità di cristalli di EDTA e li appoggi sul panno carta; poi idrati il tutto con una goccia d'acqua distillata...facendo attenzione a d aggiungerne una piccola quantità, che non debordi dai margini delimitati dal panno-carta. Dopo pochissimo tempo la goccia si tingerà d'azzurro e tu potrai lasciare lavorare il tutto senza problema (perchè ben localizzato); potrai controllare l'effetto sollevando il pezzetto di panno-carta con la punta di un coltellino (io uso la punta di un bisturi). Terminato il lavoro di pulizia dovrai comunque procedere ad un trattamento generalizzato con benzotriazolo... a titolo di esempio del trattamento localizzato con EDTA le foto che allego (la moneta in argento che non presenta cancro richiede un trattamento puntuale e localizzato)... Stato iniziale impacco con panno-carta e EDTA esito finale un saluto Mario1 punto
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Carausius. Romano-British Emperor, AD 286-293. Antoninianus (3.60 g, 7h). Londinium (London) mint. Radiate and draped bust right / LEG II PARTH, Centaur advancing right, holding rudder and raising hand; ML. RIC V 62 var. (rev. type left). VF, mottled green and brown patina. Rare. From the Ross Schraeder Collection. Ex Gilbert Steinberg Collection (Numismatica Ars Classica, 16 November 1994), lot 739. Severus raised the Legio II Parthica in AD 197. The reverse depicts a centaur, the unit’s emblem of recognition, holding a rudder, symbolizing a vexillatio, or unit detachment, which served as marines. Estimate: 1000 USD ILLUSTRAZIONE: UOMINI DELLA LEGIO II PARTHICA1 punto
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Ballata degli impiccati Fratelli umani, voi ancora vivi, non siate duri di cuore con noi! Se di noi miseri avrete pietà più presto l’avrà Dio anche di voi. Qui ci vedete in cinque o in sei appesi: la nostra carne anche troppo nutrita da un pezzo è divorata e imputridita, e cenere noi, le ossa, siamo e polvere. Del nostro male non rida nessuno, ma Dio pregate che ci voglia assolvere! Non vi rincresca il nome di fratelli che, benché giustiziati, noi vi diamo… Sapete bene, tuttavia, che a posto non hanno tutti gli uomini la testa. Per noi che siamo morti intercedete col figlio della Vergine Maria! La sua grazia per noi non sia estinta e ci salvi dai fulmini infernali. Noi siamo morti, non ci sbeffeggiate, ma Dio pregate che ci voglia assolvere! La pioggia ci ha lavati e ripuliti e il sole ci ha seccati ed anneriti. Gazza e cornacchie ci han cavato gli occhi e strappata la barba e i sopraccigli. Non stiamo fermi mai, neanche un attimo, di qui, di là, il vento appena varia dondolare ci fa come a lui piace, butterati a ditale dagli uccelli. Non siate della nostra compagnia, ma Dio pregate che ci voglia assolvere! O Gesù, che su tutti hai signoria, salva l’anima nostra dall’inferno, con cui niente vogliamo spartire. Qui non c’è niente da scherzare, Umani, ma Dio pregate che ci voglia assolvere! François Villon (1461) ILLUSTRAZIONE: IMPICCAGIONE DI NEMICI DA UN BASSORILIEVO ASSIRO1 punto
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Ciao! Complimenti per le monete ricevute e devo dire che la 5€ è davvero molto bella e sono sempre più convinto abbiano utilizzato i tondelli delle mille lire anziché quelli acquistati e lavorati di recente dalla nostra zecca per l'italia e San Marino, chissà il perché di questa scelta poi. Interessante anche il fatto che non hanno assolutamente corretto l'errore, quindi sicuramente hanno utilizzato il conio dell'anno scorso con la sola modifica dell'anno. Questo mi fa pensare che nessuno di importante alla zecca o al Vaticano legge le nostre pagine e segnalazioni. Un saluto a tutti!1 punto
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Mi intrometto nella discussione e spero di non essere inopportuno....se lo fossi vi basterà ignorare quanto sto per scrivere. La moneta ha dei bei rilievi ed è nel complesso ancora interessante ma i punti che stai trattando sono profondamente interessati da fenomeni corrosivi con presenza di cancro del bronzo. La pulizia superficiale, che sia con acqua distillata, con limonata (a mio parere non indicata sul rame) o con rimozione meccanica (a mio parere più efficace e precisa), non risolverà il problema alla base. Io ritengo che sia fondamentale procedere alla rimozione delle concrezioni che mascherano le corrosioni (attive anche in condizioni anaerobiche) e poi alla loro inattivazione con benzotriazolo (trattamento da applicare ad entrambi i versi). Mi preme anche sottolineare che il benzotriazolo non lascia alcuna traccia e che è nocivo se inalato, ingerito, etc. etc. ma che non è più pericoloso del diluente alla nitro, dell'ammoniaca, del biossido d'azoto, del fumo passivo, dell'alcool (che è un veleno) e di tanti altri materiali con cui veniamo quotidianamente a contatto. Se maneggiato con qualche minima precauzione (ambiente areato, guanti, lontano da alimenti e bevande) il benzotriazolo non sarà di alcun pericolo e darà risultati duraturi ed affidabili. Spero di esserti stato d'aiuto ciao Mario1 punto
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Buongiorno, concordo pienamente sul concentrarsi principalmente sui giovani. Soprattutto i giovanissimi . Mi spiego meglio : i ragazzini dai 10 ai 15 anni incuriosendoli dalla storia , quella grande, quella dei monumenti importanti, contestualizzazando la numsmatica come espressione tangibile del momento storico. Concretamente e con "un gioco " di collegamenti tra quello che hanno sentito svogliatamente a scuola alla rappresentazione delle monete : dai ritratti di imperatori e regnanti finiball'utilizzo quotidiano delle monete.1 punto
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Penso sia stata identificata... Allora non mi sbagliavo a vederci una veneziana...1 punto
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Sicuramente servono più giovani, nuove associazioni, CONFRONTO, nuove conferenze, una apertura da parte delle istituzioni, musei1 punto
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Dalla descrizione che mi fai probabilmente si tratta di un 8 denari di genova della seconda fase.. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE2/20 Questo è appunto uno degli esempi di scudo crociato genovese che potrebbe trarre in inganno... Confermami poi se ho ragione...1 punto
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Qui devo impegnarmi e non poco, serve sorta di "santuario" per raccogliere pensieri ed idee, qui dal lavoro non credo sia possibile ma, una volta rientrato nella mia "tana" dove guardandomi intorno trovo ogni sorta di ispirazione, cercherò di esprimermi alla meglio, al momento non mi resta che salutare tutti e complimentarmi per l'indirizzo che a questo topic si è voluto dare. Niki1 punto
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Cosa manca alla nostra numismatica? Vediamo innanzitutto cosa c’è: circoli, SNI, LaMoneta... Cosa offrono: molto, sicuramente, ma non tutto. Una offerta basata sulle esigenze di un numismatico, ma non improntata alla diffusione della cultura numismatica: mi riferisco al fatto che l’età media avanza, non ci sono ricambi generazionali: perché? Perchè oggi la moneta è elettronica, carte di credito, bitcoins soppiantano l’idea della moneta tradizionale. Ma moneta tradizionale è storia: la racconta, la incide su pezzi di metallo. E la nostra storia siamo noi; se non capiamo la nostra storia, le nostre origini, non capiamo noi stessi. A me piacerebbe che la numismatica arrivasse alle generazioni più giovani, come spunto di riflessione, di storia; mi piacerebbe la Associazione QdC arrivassse lì, alla base. Il modo sarà da studiare.1 punto
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Bellissima Rocco, appena posso posto la mia ma non ce paragone. Buona giornata a te e a rileggersi.1 punto
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Si, ti capisco. Purtroppo la pratica di anticare, patinare, ricostruire legende, rialzare i rilievi delle impronte sono espedienti che hanno radici lontane. Non ci possiamo fare nulla. Possiamo solo raccomandare PRUDENZA quando si acquista. Come diciamo sempre..acquistate soltanto da operatori commerciali seri ed affidabili o da persone che godono della fiducia dell'ambiente. Non si deve mai pensare che siamo noi i fortunelli a vederci offrire una moneta rara e con patine meravigliose.1 punto
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Mi permetto di contraddire, pur non sapendo di quale tipologia di monete si parla. Chi ha i soldi, quelli veri, ed è disposto a non lesinarli, trova di tutto e di piu', a mio modesto parere.1 punto
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Sarebbe bello avere gruppi numismatici con la stessa grinta, voglia di trasmettere, rispetto per il prossimo, come Quelli del Cordusio (non li conosco di persona ma leggendoli sul blog così mi appaiono) sparsi in modo più capillare nel territorio. Non mi aspetto gruppi così attivi ed energici, mi accontenterei di qualche appassionato disposto a divulgare in modo informale, qualche riunione, qualche considerazione. Se non abiti in città sei tagliato fuori, ti aggrappi ad internet e libri. Quello che un essere umano può tramettere in quanto a conoscenza e sentimento è qualcosa di speciale che nient altro potrà mai dare e lo dico AMANDO i libri. Pensiero utopistico per me che vivo distante da centri culturali per antonomasia come lo è una città? Probabile.1 punto
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beh belle monete. qualcuno in realtà c'è attenzione (fonte FAC)..... Lipanoff Studio CLONI1 punto
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Salve a tutti, vi comunichiamo che a seguito delle tangibili informazioni fotografiche fornite da un membro del forum ( baka) in questa discussione e indicazioni nello stesso senso da parte del collega Arturo Russo, abbiamo ritirato il pezzo in discussione in quanto non era più possibile escludere oggettivamente e assolutamente che potesse essere il risultato di una falsificazione, pertanto , per prudenza verso i potenziali clienti ed etica professionale abbiamo scelto questa soluzione. Grazie a chi ha fornito le evidenze oggettive di cui poter tenere conto.1 punto
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Con piacere ed emozione,condivido l'ultimo entrato nella collezione,un Asse di Tiberio di g 11.43x29mm,è incredibile come gli incisori sono riusciti ad imprimere sul metallo,I minimi segni caratteristici della persona quasi a lasciarci una fotografia del glorioso passato..condivido con voi anche un bellissimo video che ho visto pochi giorni fa,sulla villa di sperlonga di tiberio.1 punto
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Credo che sia sempre importante distinguere tra il metallo (moneta, premoneta o come vogliamo oggi definirla) nella sua funzione di scambio e in quella di riserva di valore. Non ho avuto modo di vedere i resti dei sacchi sigillati contenenti argento non monetato di cui si parla sopra, né ho letto l'articolo citato. Ma ho qualche dubbio (qualunque sia stata l'autorità garante dei sigilli stessi) che gli ipotetici sacchi potessero essere (se non in casi eccezionali) mezzo di scambio. Mi viene più semplice pensare ad una tesoreria, in cui si voglia evitare che qualcosa sparisca. Cosa garantiva il sigillo sul sacco? Il peso? Il titolo? Entrambi? O semplicemente il suo contenuto originario? Sappiamo, sulla scorta di ritrovamenti arcaici, da Colophone, a Volterra, alla Spagna "ionica", che le transazioni in età arcaica avvenivano con ogni probabilità utilizzando assieme argento non monetato (oggetti, lingotti di peso estrememente variabile e "casuale") assieme a frazioni. Nelle transazioni importanti il "grosso" era costituito dall'argento pesato, più gli spiccioli, le frazioni monetate, per arrivare al montante pattuito. Rimando alla lettura dell'articolo di Kim e Kroll "A Hoard of Archaic Coin of Colophon and Unminted Silver". AJN 20 (2008).1 punto
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