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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/25/18 in tutte le aree
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Carissimi, ho letto attentamente la discussione e non sono intervenuto anche in quanto mi sembra che le criticità siano state ben comprese e sviluppate, starà poi ad Alberto e Alessandro valutarle attentamente magari con il pezzo in mano. Quanto alle residue obiezioni che argutamente sono proposte da Alessandro/Tinia direi che in un conio , pensandolo quindi in negativo, soprattutto con le tecniche antiche non puoi da buchi ( per produrre i pallini ) più grandi e distanziati ottenere buchi più piccoli e fitti, rimarrebbero sempre tracce evidenti del precedente disegno più scavato in grande. Rimane il dubbio del perché il falsario di turno non abbia riprodotto fedelmente i pallini originari, la risposta credo stia nel/ negli esemplari che ha avuto sottomano e nella tecnica di riproduzione del conio con cui poi falsificare. In particolare noterei come negli esemplari ritenuti autentici e presumibilmente provenienti dal famoso ripostiglio la perlinatura sia scarsa, quasi sempre oltre il bordo della moneta e spessissimo presenti uno scivolamento costante, proprio in corrispondenza dei pallini numerati, probabilmente dovuto al metodo di coniazione. Va da sé che se il falsario non abbia avuto un pezzo particolarmente ben coniato ( che non sembra esserci) ha dovuto rielaborare il conio o meglio il calco da cui poi ricavare il conio. Le rifiniture sono poi state effettuate e il risultato è la perdita di qualche dettaglio e l'aspetto finale della moneta che ha quel " non so che" di evanescente e turbato rispetto agli equilibri raggiunti con il tempo. La riproduzione per via meccanica di monete autentiche ha sempre avuto problemi soprattutto nella parte esterna della moneta, fatto ben chiarito già negli anni '30 dal G. Ravel nel suo noto libro " Notes techniques pour reconnaitre monnaies grecques fausses", e mi sembra che anche qui abbiamo il noto problema, solo di recente risolto........ Farei anche notare che la produzione di conii falsi non viene/veniva effettuata solo per fusione rifinita, ma anche per elettrodeposizione, elettroerosione e con appositi stampi in resina, e le impronte vengono prese con gomme siliconiche oltre ai metodi classici, recentemente anche laser stampanti 3d e tecniche similari sono state impiegate... Vita dura per i collezionisti ( e i commercianti !). Invece mi guarderei bene dall'affermare che i pallini sia un tratto distintivo per determinare l'autenticità del pezzo, tuttalpiù ne può determinare la falsità... a maggior ragione dopo queste nostre annotazioni tecniche... Un particolare cenno merita al discorso del danno fatto dai tombaroli... qui si è parlato del danno da falsario, notevole, ma non si è accennato all'enorme danno alla conoscenza fatto dalla dispersione dei tesoretti, lo Stato Italiano purtroppo ben poco ha fatto e tuttora in nome di un "purismo" perseguita molto di più i collezionisti che i veri responsabili di un disastro di tale portata, certo no sarà un inasprimento delle pene, ma solo una legislazione premiale che potrebbe fare la differenza.... In un caso come questo sembra di tutta evidenza come l'integrità del ripostiglio avrebbe messo fine a questi penosi dubbi... In conclusione non ritengo plausibile l'esistenza di due conii che condividano l'impronta centrale e differiscano nella perlinatura, non s'ha mai dato il caso nella monetazione siceliota e tecnicamente è impossibile, salvo l'utilizzo di punzoni ( certamente non in questo caso, l'opera del bulino per incidere è evidente) e scontrerebbe frontalmente contro la evidenza posta da Emilio Siculo sulla progressiva comparsa dei difetti e relativa cronologia di emissione... La controprova è la mancanza prima di una certa data di esemplari con perlinatura numerosa. Cordialmente, Enrico P.S. Ho avuto la evidenza di quanto detto da Gionnysicily alcuni anni orsono, vedendo in un'asta primaria italiana un sesterzio di Paolina con le caratteristiche dei due codoli di fusione relativi a una riconiazione su una litra, presentava un patina verde chiaro oliva assolutamente plausibile, e le impronte erano corrette ed ingannevoli per fotografia, meno alla vista... non presentava fratture del bordo o salti di patina che facesse presumere una riconiazione, solo una forma un po' ovaleggiante...5 punti
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Buonasera amici, vi volevo mostrare una delle mie new entry. Questa insieme a dei bellissimi francesconi è la mia preferita. Spero vi piaccia.4 punti
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Come da titolo, mi sono fatto il Corpus. Non sarà l'originale, ma è unico (fatto così).4 punti
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Buonasera amici, vi presento la mia ultima new entry. Un esemplare in assoluto fondo specchio. Impossibile da fotografare, a breve vi mostrerò qualche foto più luminosa.4 punti
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È di pochi giorni fa la scoperta da parte di una coppia di Norwich muniti di metal detector, di una serie di preziose monete romane in una fattoria nel Norfolk in Inghilterra. La cosa interessante è che altri tesori potrebbero ancora essere celati nel sito, la cui ubicazione è al momento tenuta sotto stretto riserbo. Il tesoro scoperto comprende finora 52 monete romane in rame e ottone, sei aurei d'oro di Augusto e una moneta d'oro coniata dalla tribù britannica degli Iceni. Le monete d'oro risalgono al periodo compreso tra il 4 a.C. e il 7 d.C.. "le monete d'oro romane sono estremamente rare; solo una manciata ne sono state trovate finora nella East Anglia, quindi averne trovate addirittura sei è piuttosto fuori dal comune". Bisognerà attendere la fine dell'estate, dopo il raccolto, prima di poter riprendere le ricerche nel campo. "Potremmo aver scoperto un sito romano sconosciuto, forse un santuario, e potrebbe esserci ancora dell'altro. Gli aurei di Augusto erano monete di grande valore, per cui il tesoro ritrovato avrebbe una valutazione di "migliaia di sterline". Il British Museum di Londra avrebbe espresso un certo interesse nell'acquisto delle monete. Se la vendita al Museo londinese non andasse a buon fine, secondo le leggi vigenti in materia nel Regno Unito, il tesoro verrebbe restituito alla coppia di scopritori ed al proprietario del terreno, che sarebbero liberi di metterlo all'asta e spartirsi il ricavato a metà. (Fonte: http://www.edp24.co.uk/news/roman-coin-find-on-norfolk-farm-1-5444888 )3 punti
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Per comodità ti ricapitolo le prove fattuali : 1) nel mondo antico greco non sono mai stati prodotti 2 coni identici in tutto tranne che nella perlinatura 2) l'avanzamento dei medesimi difetti nel conio presenti contemporaneamente in entrambi i conii 3) prima degli anni '80 non sono presenti perline fitte, ma solo rade ... e non abbiamo ancora parlato dell'altro lato e della sua foglia etc. Enrico3 punti
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Gita a Milano con visita al mercatino di Cordusio. Un po di caos stamattina a Milano con corsa podistica e mostra a palazzo reale. Prima volta in vita mia al mercatino di Cordusio. Intato prima scoperta: è facilissimo arrivarci, poi non sono solo cinque o sei bancarelle di francobolli ma tante e sopratutto di monete. I prezzi molto interessanti in alcuni casi in concorrenza con gli shop di internet. Ho preso qualcosa e sopratutto la proof Italia 2017 - 60° anniversario Ministero della Salute - il prezzo poco superiore ai 20 euro al pubblico di IPZS. Tanto più che ho rigirato la moneta per controllare impefezioni, ma l'unica cosa che ho trovato è qualcosa sulla confezione di cartone, era il campione che il commerciante mostrava ai clienti. Comunque l'impressione del mercatino di Cordusio è stata positiva nonostante il freddo. La prossima volta che capiterò a Milano la domenica mattina state sicuri che una visita a questo mercatino non me la perdo.3 punti
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L’ho già scritto sopra e non capisco come non possa risultare evidente: non è possibile che due conii presentino le stesse identiche fratture. Ora se il conio con perlinatura più rada mostra le stesse fratture di quello con perlinatura più fitta, o è falso l’uno o lo è l’altro. Non è possibile siano autentici entrambi!3 punti
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Si è detto del fatto che le monete-ascia messicane erano scambiate, tra l'altro, con semi di cacao. Quest'ultimi, in realtà, erano il pilastro del sistema monetario azteco, e rappresentarono anche uno dei primissimi casi di falsificazione di un mezzo di scambio non-monetario (come accennato anche da @ART), che è stato raccontato dai primi esploratori europei (forse erano loro i destinatari della truffa ). Ma come si fa a falsificare un seme di cacao? Semplice, se si ha presente come è fatto I semi venivano svuotati del loro contenuto (la parte pregiata) che era sostituito con terra. Il guscio era poi accuratamente richiuso, e lo svuotamento non veniva scoperto fino a quando i semi non venivano aperti per altro uso (culinario), o non ne veniva comunque verificato il contenuto. Si può dire che il sistema fosse, concettualmente, lo stesso delle monete suberate: un guscio esterno originale (nel caso delle monete, oro o argento), e un interno che era tutto tranne quello che avrebbe dovuto essere petronius3 punti
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Evabbè, allora tiro fuori anche le mie beneamate "logore"! :-) Partiamo con... Ma se pensavate questa fosse messa male... :-) Però, come dicevamo, quella successiva ha un colore e un "non so che" tali da farla diventare una delle mie prime monete preferite! Poi... E per finire in bellezza... siliqua! Per il momento è tutto, o quasi, dovrei cercare meglio nei meandri del PC! :-) Buona domenica a tutti! TWF3 punti
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Beh visto che parliamo di 2 grani del 1° tipo allora contribuisco con il mio 1776.3 punti
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Buongiorno, oggi volevo proporvi una moneta che non si vede frequentemente, acquistata al Veronafil di Novembre. Perché tanto ritardo ? Perché l ho voluta catalogare senza seguire le indicazioni del cartellino, cercando in rete o sui cataloghi. Devo dire che non se ne trovano molte. CORINTHIA. Corinto. Ae As (34-31 aC). Q. Caecilius Niger e C. Heius Pamphilius, duoviri. Dritto: CORINT. Testa di Afrodite a destra. Verso: Q CAECIL NIGR C HEIO PAM IIVIR. Bellerofonte su Pegaso a destra, preparandosi a colpire la chimera in basso a destra. RPC I 1128; BCD Corinto 329. Spero di aver fatto cosa gradita ai Provincialofili. Roberto P.S. La mia con sfondo colorato.2 punti
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Costanzo Cloro zecca di Cartagine. (303 d. C.) diametro mm. 27 - grammi 8.902 punti
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Ciao @robin, io opterei per una CRAZIA I serie stemma ovale, Cosimo I de Medici (1537 - 1574) D/ COS . M . R. .F. DVX . II R/ S.IOAN NES . B . la trovi qui https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CMT/30 CNI XII 1342 punti
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La perlinatura diradata dell'unico conio di diritto censito presenta caratteristiche e un andamento ondulato (sopra la testa) a mio parere non compatibili con una semplice ripresa del conio per rendere più fitto il perlinato. Operazione che oltretutto sembra anche poco utile. Ma quello che conta di più è che le rotture di conio del conio di dritto censito (a perlinatura diradata) sono più avanzate di quelle mostrate dagli esemplari con perlinatura più fitta. Se ciò non bastasse, anche il conio di rovescio abbinato agli esemplari con perlinatura fitta mostrano meno segni di rotture di conio mostrate invece da parte degli esemplari genuini con perlinatura al dritto diradata. Chiaramente, non sono neppure noti esemplari da ritrovamento con perlinatura fitta. Molto probabilmente, dopo il famoso ritrovamento, il falsario ebbe a disposizione un pezzo di ottima conservazione (eventualmente anche un altro senza rottura accanto all'occhio di Apollo) ma senza perlinato. Spesso questa tipologia presenta tondelli stretti; se ci fate caso è raro vedere tutta l'impronta del rovescio sulla moneta, per esempio. Evidentemente, la priorità era portare sul mercato i falsi il prima possibile, insieme agli esemplari genuini che andavano arrivando, per cui il perlinato potrebbe essere stato prodotto in emergenza, e magari da un capacissimo artigiano ma con basi limitate di numismatica. Da ignorante - quale sono soprattutto in numismatica - che ama la numismatica classica mi sento solo di suggerire sommessamente di usare la massima prudenza nel fare ipotesi di eventuali conii non noti. Potremmo fare del male a questa splendida disciplina. Se avessimo gli elementi si tratterebbe di un tema meritevole di un articolo scientifico, ma mi sembra che manchino molti (troppi pezzi). ES2 punti
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Ciao giov60, non volendo fare l’avvocato del diavolo........ perche mai il Fichera creava sesterzi Romani con tondelli (da lui prefabbricati ) Per le dracme di bronzo di Syrakosion, Testa di Atena / due delfini. Con i suoi CODOLI . Sesterzi con tondelli in bronzo con tracce di Codoli ??? questo era Fichera. artista / artigiano , senza un minimo di cultura Numismatica . ........ E meno maleeeee.2 punti
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Le 275 visualizzazioni ad oggi per l evento dela scorsa settimana e quelle dell evento di gennaio confermano che il mezzo di streaming é importantissimo sia per gli assenti che per chi, presente, volesse riprendere un segmento dell evento magari dimenticato : particolari, riferimenti ecc. Quindi Avanti tutta2 punti
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Per concludere questa discussione vi posto le foto dell'altro esemplare che ho reperito fortunosamente al mercatino, insieme al penny già mostratovi. Si tratta del taglio da 3 pence, in alta conservazione, si notano ancora ampie tracce di "rame rosso". Da segnalare, come per tale taglio esistano due varianti, la prima con la ristampa "Camps over Camp" molto evidente e la seconda con la medesima ristampa quasi impercettibile. Il mio esemplare appartiene al primo tipo. Altre varianti, che si possono incontrare per tutti i tagli della serie, riguardano il numero e la posizione delle bacche poste sui rami nonchè il numero dei "puntini" presenti attorno al foro della moneta. Spero di avervi interessato a questo tema così affascinante ed insolito...2 punti
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Questa discussione è veramente interessante e ricca di spunti. Ringrazio anche @roman de la rose, per aver postato i due link sopra, veramente istruttivi... mi si sta aprendo un mondo Confesso che prima non avevo intenzione di dedicarmi a Giuliano...ora penso mi abbiate contagiato...2 punti
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Convegno in corso nella prima foto ci sono ahimè! Io..seduti si riconoscono altri lamonetiani@carlino@liutprand e Giovanna che coordina..2 punti
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Hai ragione ma quella canzone...troppi ricordi.. Queen - The Show Must Go On...tanto di cappello da brivido... Questa è una grande cantante...2 punti
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@O'treblanon esattamente è solamente una prova per il 10 decamaiorine ............... sai l'inflazione no scherzo dovrebbe essere un souvenir ma non ne sono certo indagherò.2 punti
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Monete-ascia (ma anche di altre forme) in rame, sono illustrate in diversi codici aztechi del XVI secolo, la loro produzione, iniziata come detto tra il 1200 e il 1300, andò avanti ancora a lungo dopo l'arrivo degli europei, e dovette essere assai cospicua, se si considera che, nei secoli successivi, gli archeologi ritrovarono veri e propri "tesoretti" con centinaia di pezzi. Varie furono le forme e misure di queste "monete", che, originariamente, avevano valore solo se trattate fino a renderle splendenti (gli esemplari giunti fino a noi, purtroppo, sono ormai corrosi dal tempo). Quelle a forma di T (ne vediamo degli esempi nella foto allegata), valevano 250 semi di cacao (un altro mezzo di scambio ampiamente utilizzato), e prima dell'arrivo degli europei con uno dei più grandi (potevano arrivare fino a 14 pollici, più di 35 cm.) si potevano comprare 80 schiavi. Ma dopo lo sbarco degli spagnoli il loro valore diminuì drasticamente, tanto che, una volta che questi si furono insediati stabilmente in Messico, con un'ascia di grandi dimensioni si potevano ormai avere solo due schiavi e mezzo (chissà se si poteva scegliere tra la metà di sopra e quella di sotto o forse te lo tagliavano in verticale ). Anche in questo caso, come più a nord col wampum, gli europei accettarono di buon grado questo tipo di moneta, arrivando a fissare tassi di cambio con quelle tradizionali. Nel 1548, secondo quanto scritto in una lettera da Oaxaca (Messico sudoccidentale), quattro di esse, se nuove, venivano scambiate per 5 reales spagnoli. Se invece erano rovinate, anche leggermente (diciamo qFDC ) venivano svendute a peso di fusione, 10 per 1 real. Questo enorme deprezzamento, forse dipendeva dal fatto che le asce, quando perfettamente lucidate, avevano un colore che le faceva assomigliare all'oro, colore che gli esemplari più o meno danneggiati o ossidati finivano gradualmente per perdere. Il loro uso ebbe termine all'incirca nel 1600, e come al solito ne vediamo alcuni esemplari nell'allegato. petronius2 punti
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Già...ma prima? Come a tutti noto, la parola "Dollaro" è un'evoluzione del tedesco "Thaler", il nome dato alla prima moneta d'argento europea di grande modulo, coniata per la prima volta in Tirolo nel 1486, sei anni prima che Colombo scoprisse l'America. La moneta divenne cosí popolare nel XVI secolo che molti altri paesi ne coniarono di simili, dando loro nomi derivati da "thaler": "rijksdaaler" in Olanda, "rigsdaler" in Danimarca, "tallero" in Italia, "talar" in Polonia. Nel Nuovo Mondo, la moneta simile al tallero di uso piú comune era quella spagnola da 8 reales, conosciuta come Spanish Milled Dollar o "pezzo da otto" (piece of eight), coniata principalmente nella Zecca di Città del Messico, ma anche in Bolivia, Cile, Colombia, Guatemala e Perú. Insieme alle sue frazioni era ampiamente diffusa tra i coloni dei futuri Stati Uniti, e fu pertanto naturale che la parola "Dollaro" venisse adottata ufficialmente dal Congresso come unità di misura monetaria, una decisione caldeggiata da Thomas Jefferson sin dal Congresso Continentale del 1776. Ma prima che questo avvenisse, prima che si formassero gli Stati Uniti d'America, prima ancora che nascessero le tredici colonie inglesi, e addirittura prima che l'Arciduca Sigismondo del Tirolo coniasse, nel già ricordato 1486, il Guldengroschen, il primo Tallero della storia? Cosa usavano gli indigeni? E i primi coloni europei, afflitti da una cronica penuria di monete "tradizionali", come si regolavano per il commercio e gli scambi con le popolazioni native? Cercheremo di dare una risposta a tali domande in questa discussione che, partendo dall'America precolombiana, arriverà fino alle prime coniazioni monetarie delle tredici colonie che andranno a costituire gli Stati Uniti (ma senza entrare nel dettaglio di tutte le emissioni) e ai primi dollari, trattando anche, squisitamente dal punto di vista storico, delle monete degli spagnoli che, per oltre tre secoli, circolarono indistintamente dal sud, dove erano coniate, al nord del continente. Dove inserire una discussione così? Dal punto di vista temporale, forse la più logica sarebbe stata la sezione delle Zecche straniere, dal 1500 al 1800. Ma poiché l'area geografica che sarà presa maggiormente in considerazione sarà quella che andrà a costituire i futuri Stati Uniti d'America, ho ritenuto più opportuno inserirla nella sezione che vede tra i suoi frequentatori gli appassionati di monete statunitensi, e dunque le Monete estere La storia vera e propria parte col prossimo post, intanto non poteva mancare un omaggio al "padre" di tutti i dollari, il Guldengroschen di Sigismondo del Tirolo (da asta Künker). petronius1 punto
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Buonasera amici, ho appena acquisito una discreta collezione di monete papali, vi volevo mostrare una di queste. Spero di farvi cosa gradita, ha dei fondi davvero belli.1 punto
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Salve, oggi vorrei mostrarvi questo 2 grani per Ferdinando III coniato a Palermo, il millesimo sembra 1775, ma la cartella al rovescio e' diversa e mancano i 4 globetti di sopra. Il peso e' 8,5 gr ed il diametro è di 29 mm. Sono graditi i vostri pareri. Saluti , Borbonik.1 punto
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Hai provato a leggere quello che è stato scritto o no? vedo che chi ha letto e sta leggendo con animo sereno porta avanti la discussione per il suo senso, a prescindere,mentre gli incompetenti come te continuano la loro crociata personale. Se sei soddisfatto tu allora siamo a posto. Lascia continuare chi ha voglia di sviscerare l’argomento e lo sa fare, tu non porteresti alcun contributo1 punto
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Se pensate che Nomos ha dovuto rimandare di una settimana la chiusura dell'asta Obolos perché la piattaforma che gestisce il sito non è era in grado di gestire un così grande numero di utenti attivi allo stesso momento il giorno della chiusura. Incredibile no ? Vuol dire che nelle aste precedenti non era mai successo e non si erano posti il problema...Questo aneddoto la dice lunga sull'interesse per le monete direi.... Come altri hanno già osservato tutto si sta spostando dai circoli, dai mercatini, dai convegni a internet. Fino a vent'anni fa se volevi vedere un po' di monete giravi per convegni, al più ti arrivava un catalogo a casa e potevi fare offerte in busta chiusa da spedire....., foto solo in bianco e nero anche un po' bruttine... Adesso le monete le trovi ovunque, su centinaia di siti di negozi on line, aste praticamente ogni giorno, ebay ! Cataloghi on line, libri, acsearch, windwilds, ecc... Quello che sembra perdersi a parer mio è la condivisone di una passione, incontrarsi e parlare di monete, questo forum è una grande cosa, ma il rapporto umano io lo preferisco di gran lunga ! Spero che poco a poco si prenda consapevolezza della necessità di ritrovare i rapporti umani e associazioni come quella del Cordusio sia il primo di tanti altri esempi.1 punto
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Il Cordusio a Milano è una realtà magica, non esiste un mercato del genere che possa tenergli confronto, a parte i convegni e alcuni neanche... La cosa bella è che poi c'è il popolo Cordusiano, un folta schiera di appassionati che vive nelle vie del mercato da decenni, tutti presi nel vortice e nello splendore che il mercato offre. La prossima volta che venite avvisateci, così potremo scambiare opinioni ed emozioni insieme, oltre che a conoscerci. Eros1 punto
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Caspita quanti commenti! Complimenti veramente a tutti per aver postato le monete. Sono tutte bellissime! Spero il prima possibile di unirmi anch'io al circolo comprando una doppia maiorina di Giuliano.1 punto
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questione controversa Guardate i tesori della Russia (fino 17 secolo) e della Cina. Si noti in Russia è in realtà solo un valore nominale di monete. Questo ci ha permesso di operare su un vasto territorio non utilizzando la banca, usurai, scambio monete. Tanto più pelli di animali da pelliccia (civette) molti secoli sono stati anche un analogo moneta.1 punto
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Ciao @nikita_ anche questo grano ha la cartella simile al tuo 2 grani. Purtroppo la monetazione di rame per Ferdinando iii ,è difficile da trovare in condizioni discrete.1 punto
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Bellerofonte (in greco antico βελλεροφῶν o βελλεροφόντης; Bellerofonte, letteralmente "uccisore di Bellero", era il soprannome che gli fu dato dopo che ebbe ucciso Bellero, re di Corinto), o Ipponoo, è un personaggio della mitologia greca, un eroe la cui impresa più grande fu quella di uccidere la Chimera, un mostro che Omero descrisse con la testa di un leone, il corpo di una capra la coda di serpente. Esiodo ed altri autori tragici hanno immaginato che l'eroe fosse seduto a cavallo di Pegaso, ma nell' Illiade di Omero (libro VI) viene raffigurato senza il celebre cavallo alato. Pindaro nelle Olimpiche (la versione maggiormente nota), lo affianca nuovamente a Pegaso, assegnando a taluni personaggi nome diverso rispetto alle versioni dei suoi contemporanei.....(cit) complimentI e grazie per la codivisione... Lu.1 punto
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Quando ero giovane c'era un esempio simile. L'autoradio suberato. Scatola fuori, mattone all'interno. Tutto il mondo (e ogni epoca) è paese Grazie per l'esposizione Petronius; interessante e avvincente come del resto ci hai abituato.1 punto
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Buongiorno, alcuni dettagli della medaglia in oggetto.... Saluti e buona Domenica Silver1 punto
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Meglio il rovescio, che si avvicina molto al bb, mentre il dritto è nel mezzo tra l'mb e il bb. MB/BB-QBB. Saluti.1 punto
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Stravedevo per Antonello Venditti, in tante sue canzoni sapeva far suscitare emozioni indescrivibili, dalla metà degli anni '90 in poi si è un po' perso... come del resto tanti altri. Queste due che propongo della metà degli anni '70 sanno veramente portarmi indietro nel tempo, le ascoltavo spessissimo, si può dire che mi hanno accompagnato dall'adolescenza alla maggiore età, gli anni '80 erano alle porte. Non mi potevo permettere ancora la musicassetta originale, ma avevamo un radio registratore phlips con tanto di microfono ed una cassetta da 60 m. Tutto quello che mi piaceva lo mettevo dentro quell'unica cassetta stereo 7, bisognava solo avere pazienza e quando si poteva stare sentire tante trasmissioni che mandavano in onda canzoni una dietro l'altra. Se una canzone non era presentata dal conduttore si doveva essere veloci a schiacciare contemporaneamente REC e > quando partiva la musica, diversamente saltava qualche secondo iniziale... altri tempi. qui racconta la scuola del '681 punto
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Oggi la domanda e frizzante sulle antiche, sulle medioevali, sulle moderne, sulle papali, sugli stati preunitari, e sull'euro... Mi rammarica far presente che la dèfaillance del regno, nel grande mercato numismatico ha sicuramente poco rilievo, se poi ci mettiamo quello che sta accadendo per le iniziative in corso, penso più ad un trionfo... Eros p.s. Ma questa come al solito è un'altra storia..1 punto
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Al cinema ne sono rimasto così affascinato (avevo visto la presentazione nell'anicagis in tv ) che l'indomani mi andai a comprare il libro, un macigno indescrivibile... ma ricco di storie e situazioni varie, cose che nel film non sono nemmeno state sfiorate. Siamo nel 1986, anche questo film rivedo con piacere ogni volta che lo mandano in onda.1 punto
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I post what I do not like on the suspected coins. It is possible that the coin is looking different in hand and so that some of the problems do not exist or do not exist in this strength in hand in reality. My statement is based on pictures and can be so not 100% reliable. I am not telling that the coin must be fake, I am only mentioning what I see on picture which I do not like. And yes I am not always right and there are better in authentication but still I do manage every month that several fakes will be withdrawn at auction so I guess that I am at least sometimes right = at least every time I manage that a coin will be withdrawn. ^^ I think that this discussion has become to personal and polemic. Now to the problems 1. pressed and struck coins will have different surface and edge crack etc! The Messana surface and edge do imply that the coin was likely pressed (most Sicilain fakes are pressed). Flat surface and typical small but very strong egde cracks from pressing. Pressing will result in flat surface and no or little metal flow and no or little flow lines. 2. You can see a detail loss and transfer errors, for example the face of human horses and rabbit. Notice the too large eye of the rabbit !!! EYES of horses ! You can argue that the detail loss was due to die wear or harshly cleaning but the other example I posted above which is mint state has this problems too so we can exclude that the detail loss was due to harshly cleaning. Detail loss due to die wear does imho look different or better I have not seen that die wear can result in such details, I can not exclude the possibility but it it imho very unlikely. Electrotype, cast fake and transfer die fakes do all have a problem with the detail loss and transfer errors which can not be avoided if you make fakes from an impression which was taken from a coin. 3. The flans/planchets , the piece of metal on which the coins were struck, this planchets were produced in stone or clay moulds due to casting and then sometimes prepared before striking and sometimes hammered before striking. Different mint = different way of cating planchets and preparing them. Forgers do not know that the planchets for different mints MUST be different so they do use the same planchets, for minting coins from differnt mints and times! The planchets/flans of the fakes are too ROUND/CIRCULAR ! If you look how the planchets look of authenic coins you will know that they can look pretty much different even for coins from the same mint and you will very rarely find an authentic example with a really round planchet. Same too round and imho not fitting planchet as the example in acsearch. 4. The oxidation does look on the pictures artificial, it could look different in hand but on pictures it looks like the artificial oxidation I have seen on several Sicilian fakes. It is possible taht oxidation looks different in hand ! I have never ever seen such an oxidation on an authentic coin in my whole life and I have seen many but I can not exclude the possibility. The oxidation of the acsearch example looks the same as on the example for sale at auction and on picture it looks imho artificial. Same oxidation means what ? Yes you are right that they suffered under the same environment. Coins from same hoard and with same metal will have same oxidation and patina because they suffered under same environment. 5. The dies seem to be almost but not completely identical with authentic and published dies but there are some small differences. Is it really plausible that a die artist/cutter made two dies which are almost identical? Yes, very similar dies are nothing special but I have never seen almost idential dies and both were authentic, so far always one was a recutted transfer die. Why? Because there was no reason to invest much time to make an almost identical die. To look that the postion of letters to design is indentical that the design is amost identical etc. is time consuming and stupid because it will not bring you any advantage. To make a similar die can be done much faster and then the artist can improve things he did not like that much from the last die and try things out. The question is here authentic and almost identical dies from same artis or the one for sale is a transfer die fake with recutted details (letters on obverse). To letters, I have most problems with the E, epsilon, it looks larger and different and the differences can imho not be explained due to metal flow, die wear etc. The letter N on the other example is damaged (die flaw), I do not count this as a difference because coins were minted with the die before the die flaw appeared in the die/ die was damaged there. So the strange N was not in the fresh dies at the beginning and so not intended by the artist. I brought some arguments and everyone is free to disprove, I am always happy to learn something new but I guess all I will hear will be you are wrong or coin looks different in hand or it will become personal or insulting. ^^1 punto
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Dovremmo fare cosi' con tutte le monete, per stabilirne le effettive rarita'. Conosco varianti censite in pochissimi pezzi segnate R3 e al contrario "presunte" R5 o addirittura R6 .....molto dubbie.1 punto
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Ottimo ritrovamento da mercatino. ? A me manca proprio quello con la R barrata per "completare" la serie. Saluti Simone1 punto
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Esistono diversi siti sul web dove puoi proporre degli scambi con persone di tutto il mondo. Per quanto riguarda l'Euro posso citare Euroswapper. Ho scambiato con diverse persone d'Europa (Spagna, Francia, Belgio, Germania, Grecia, Finlandia,...). La cosa bella è che con alcuni di questi continuo a tenermi in contatto anche al di fuori della numismatica: siamo "amici di penna" ;) :D1 punto
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