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  1. eracle62

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/23/18 in tutte le aree

  1. Buongiorno @giuseppep, Ti ringrazio per la stima ma, non sono intervenuto nelle discussioni perché ho deciso di non scrivere più sul forum, ero stanco di subire continuamente pesanti offese, inviti, o presunti tali che invece erano tutt’altro, e confesso che queste cose, personalmente mi hanno anche turbato. Queste cose non appartengono al mio stile di vita ed erroneamente pensavo che non dovevano far parte anche della vita degli altri ma purtroppo non è così. Il fatto che io non scriva più, non significa che non legga ed ho seguito con interesse le discussioni. Naturalmente, sulle monete discusse, ho la mia opinione che può essere facilmente intuibile e credo che in molti, da quello che ho letto, la condividono, considerate anche le prove oggettive presentate sia da Gionny che anche da altri utenti sia italiani che stranieri. Questo mio intervento è solo indirizzato ad @Alberto Varesi che ammiro per il suo ultimo post dove, con poche intelligenti righe dimostra la sua enorme disponibilità, onestà, serietà e capacità professionale, ma su questo non avevo dubbi, difatti, l’ho sempre considerato e stimato come uno dei massimi esponenti del panorama numismatico Italiano, mi ricordo a tal proposito di una famosa asta sulle antiche di un noto collezionista defunto nella quale vennero ritirate in sala, perché ritenute false, delle importanti monete dal valore non indifferente, questo a significare la sua professionalità, ad altri non risponderò. Ho letto con piacere nel suo post che le monete discusse verranno riesaminate e che per la leontini si sta valutando il ritiro ma, senza nulla togliere alla professionalità o competenza delle persone che le hanno periziate prima, perché sappiamo tutti quanto è difficile il campo delle antiche,mi auguro e spero che Alberto, proprio per la sua serietà ed onestà, possa chiedere la consulenza di altri esperti per poter riesaminare con attenzione le monete e che in collaborazione possano arrivare ad una conclusione univoca. Cordialmente Babelone
    5 punti
  2. Vedo che anche la conferenza che si terrà a Parma è di sicuro interesse, oltre a cio a Parma vi è anche la parte commerciale sempre molto gradita a tutti, sicuramente l'Associazione del Cordusio svolge tramite i suoi più illustri soci un servizio di divulgazione enorme nel panorama Nazionale, prova ne è stato il convegno tenutosi la scorsa settimana a Milano, dal sapore non esclusivamente Milanese ma Peninsulare. Lo sforzo che compie l'AQdC è sicuramente grande, dato che organizza appuntamenti in luoghi sempre di notevole prestigio, poi sicuramente viene la pubblicazione cartacea del Gazzettino ed anche dello speciale, imprescindibili se si vuole parlare di divulgazione, infatti avere una copia da poter leggere e consultare non ha paragoni con il digitale, naturalmente nei tempi moderni però non ci si puo chiudere nell'ortodossia di una copia solo cartacea e se veramente si vuole fare divulgazione, come l'AQdC vuole e fare e fà, bisogna anche mettere a disposizione in formato virtuale questa pubblicazione, questo non può fare altro che aiutare la numismatica, propio come viene fatto anche per lo streaming nelle conferenza, infondo l'obbiettivo è raggiungere il più possibile tutti gli appassionati della materia. Orgoglioso di essere entrato anche io a far parete dell'AQdC spero di aver dato con l'iscizione il mio piccolo contributo a che questo grande progetto per la numismatica possa avere un grande successo.
    4 punti
  3. Il punto non è se le aste vendono o no. Se ogni pezzo in asta andasse invenduto non si parlerebbe di "crisi" ma di " morte" della numismatica. Poniamoci, invece, un'altra domanda: una moneta a parità di stato di conservazione a quanto "passa" oggi in asta e a quanto "passava" 5/6/10 anni fa? Per quanto riguarda il Regno mi sento di affermare che i prezzi sono sensibilemnte calati segno che la "pressione" è sulle vendite e non sugli acquisti.
    3 punti
  4. Buona sera, butto un'altra moneta sul fuoco. Assieme al 8 tornesi SICL ho preso pure quest'altra moneta spiccia, di uso quotidiano, un 6 tornesi per la Repubblica Napolitana (peso 20, 24 grammi) debolezze e una mancanza, ma personalmente lo ritengo sopra la media. Siete d'accordo? Fatemi sapere cosa ne pensate. Saluti e grazie come sempre.
    2 punti
  5. Il Latino fu veramente la lingua ufficiale e parlata nell’ Impero Romano ? credo che tranne in alcune parti dell’ immenso Impero , non lo sia stato se non marginalmente . Il Latino sara’ stata lingua parlata e scritta sicuramente nelle alte sfere della pubblica amministrazione civile e militare dell’ Impero e per necessita’ pratica anche nelle varie parti dei componenti subordinati dell’ esercito romano alto e medio imperiale , ma rimane la domanda : nelle classi medie e medio basse dei cittadini che componevano il caleidoscopio territoriale , il Latino era la lingua comunemente parlata ? sembrerebbe di no , perche’ ad esempio nella parte orientale , medio orientale e nord Africa dell’ Impero , il Greco era la lingua piu’ ampiamente in uso , anche nella stessa Italia del Sud e particolarmente in Sicilia la lingua greca sembra essere stata quella piu’ uso , come almeno si evince dalla maggioranza delle lapidi e sepolcri trovati in Sicilia incisi piu’ in Greco che in Latino . L' espansionismo militare romano comportò come conseguenza che la lingua parlata normalmente , sia dai legionari sia dall' enorme apparato burocratico civile che seguiva le conquiste , diffondesse nelle Province il Latino , la lingua dei conquistatori , fino a dar vita alle odierne lingue neolatine sopravvissute : italiano , spagnolo , francese , rumeno e portoghese . Come si puo’ notare dalla cartina delle antiche Provincie romane , nelle quali l’ antica lingua latina si e’ evoluta in neolatino , queste Provincie corrispondono alle prime conquiste territoriali di Roma avvenute quasi tutte in epoca repubblicana , furono quindi quelle che rimasero piu’ romanizzate nel tempo facendo si che il Latino come lingua e come usanze attecchisse profondamente tra la popolazione nativa ; unica eccezione fu la Dacia che nonostante rimanesse a far parte dell’ Impero per poco piu’ di un secolo venne profondamente romanizzata , tanto da includere il rumeno tra le lingue neolatine , questo perche’ dopo la conquista di Traiano , eserciti di coloni proletari provenienti principalmente dall’ Italia vennero li attratti per le opportunita’ di lavoro che la nuova Provincia offriva , agricoltura e sfruttamento delle miniere di metalli preziosi ; anche dopo il ritiro dei Romani dalla Dacia al tempo di Aureliano , i coloni di origine italica rimasero in gran parte in Dacia , dando vita nei secoli futuri ad un’ isola di latinita’ immersa tra le varie stirpi slave che invasero l’ antica Provincia . Per tutte la altre Provincie dell’ Impero il Latino non ebbe mai vita facile tra il popolo , venne quasi sempre preferito il Greco , tanto che la lingua romana termino’ completamente con l’ abbandono di esse . Di questo poco successo che ebbe il Latino al di fuori delle antiche Provincie se ne ha una piccola prova in un passo del primo libro delle “Confessioni” , biografia di Sant’ Agostino , quando dialogando con se stesso ricorda quando era alunno di scuola ad Ippona ed era costretto dal maestro ad imparare il Greco , lingua che a lui rimaneva ostica e per questa sua difficolta’ veniva severamente punito , preferendo al Greco , il Latino .
    2 punti
  6. Già...ma prima? Come a tutti noto, la parola "Dollaro" è un'evoluzione del tedesco "Thaler", il nome dato alla prima moneta d'argento europea di grande modulo, coniata per la prima volta in Tirolo nel 1486, sei anni prima che Colombo scoprisse l'America. La moneta divenne cosí popolare nel XVI secolo che molti altri paesi ne coniarono di simili, dando loro nomi derivati da "thaler": "rijksdaaler" in Olanda, "rigsdaler" in Danimarca, "tallero" in Italia, "talar" in Polonia. Nel Nuovo Mondo, la moneta simile al tallero di uso piú comune era quella spagnola da 8 reales, conosciuta come Spanish Milled Dollar o "pezzo da otto" (piece of eight), coniata principalmente nella Zecca di Città del Messico, ma anche in Bolivia, Cile, Colombia, Guatemala e Perú. Insieme alle sue frazioni era ampiamente diffusa tra i coloni dei futuri Stati Uniti, e fu pertanto naturale che la parola "Dollaro" venisse adottata ufficialmente dal Congresso come unità di misura monetaria, una decisione caldeggiata da Thomas Jefferson sin dal Congresso Continentale del 1776. Ma prima che questo avvenisse, prima che si formassero gli Stati Uniti d'America, prima ancora che nascessero le tredici colonie inglesi, e addirittura prima che l'Arciduca Sigismondo del Tirolo coniasse, nel già ricordato 1486, il Guldengroschen, il primo Tallero della storia? Cosa usavano gli indigeni? E i primi coloni europei, afflitti da una cronica penuria di monete "tradizionali", come si regolavano per il commercio e gli scambi con le popolazioni native? Cercheremo di dare una risposta a tali domande in questa discussione che, partendo dall'America precolombiana, arriverà fino alle prime coniazioni monetarie delle tredici colonie che andranno a costituire gli Stati Uniti (ma senza entrare nel dettaglio di tutte le emissioni) e ai primi dollari, trattando anche, squisitamente dal punto di vista storico, delle monete degli spagnoli che, per oltre tre secoli, circolarono indistintamente dal sud, dove erano coniate, al nord del continente. Dove inserire una discussione così? Dal punto di vista temporale, forse la più logica sarebbe stata la sezione delle Zecche straniere, dal 1500 al 1800. Ma poiché l'area geografica che sarà presa maggiormente in considerazione sarà quella che andrà a costituire i futuri Stati Uniti d'America, ho ritenuto più opportuno inserirla nella sezione che vede tra i suoi frequentatori gli appassionati di monete statunitensi, e dunque le Monete estere La storia vera e propria parte col prossimo post, intanto non poteva mancare un omaggio al "padre" di tutti i dollari, il Guldengroschen di Sigismondo del Tirolo (da asta Künker). petronius
    2 punti
  7. Buonasera, Premetto che scrivo da semplice appassionato con conoscenze del settore praticamente nulle. La tua moneta mi sembra molto simile a questa qui riportata. Se può essere di aiuto...
    2 punti
  8. Buonasera Alberto, ti ringrazio per la risposta e rispetto le decisioni prese ma, personalmente credo che il confronto con altri esperti arricchirebbe le conoscenze anziché penalizzarle. Nel pieno rispetto delle vostre decisioni future, non intervengo sulla leontini perché è già stata ampiamente documentata da gionny ma, mi limito a fare solo un piccolo intervento sulla Messina proprio a riguardo della frase sopra citata e nell'ottica dell'arricchimento delle conoscenze personali, dopo di che, darò spazio all'asta che naturalmente sarà la bilancia dell'umore dei collezionisti,considerando anche che ci sono monete molto interessanti dal punto di vista collezionistico. Rispondo nello specifico alla richiesta di @Brennos2 postando le sue bellissime foto e mi scuso perchè non conosco l'inglese ma spero che capisca lo stesso e credo che anche @Giov60 aveva chiesto dei chiarimenti in merito: quei granellini come il sale sono " cristalli di nitrato d' argento " una produzione di sintesi moderna ed è ovvio che non si può trovare sulle monete antiche e pertanto la sua presenza deve già far scattare l'allarme. Spero che questo ti possa essere utile nell'analisi della moneta C ordialmente Babelone
    2 punti
  9. La Repubblica Napoletana venne costituita dai patrioti giacobini durante le guerre della seconda coalizione antinapoleonica; proclamata il 23 gennaio 1799 dopo che l'esercito francese comandato dal generale Championnet vinse le ultime resistenze borboniche prendendo Castel Sant'Elmo a Napoli. Il 23 gennaio 1799 furono emanate le Istruzioni Generali del Governo provvisorio della Repubblica, una forma di primo programma di governo. I progetti politici però non riuscirono a trovare pratica attuazione nei soli cinque mesi di vita della Repubblica; il 13 giugno 1799 infatti l'armata popolare sanfedista organizzata attorno al cardinale Fabrizio Ruffo appoggiati da una squadra navale inglese al comando dell'ammiraglio Horatio Nelson riconquistò il Mezzogiorno, restituendo i territori del regno alla monarchia borbonica esule a Palermo, era il 19 giugno 1799; sul trono fu reinsediato Ferdinando IV di Borbone. La legge del 30 piovoso (18 febbraio 1799) promulgata dal governo della Repubblica Napoletana ordinava la coniazione delle monete repubblicane in questi termini: Per il rame: nella detta moneta di rame che si conierà, del valore di due e tre Grana, da una parte vi sarà impressa una corona di quercia in mezzo della quale sia scritto il valore della moneta. Al dritto in quelle di due Grana > Tornesi Quattro, in quelle di tre Grana > Tornesi Sei; intorno alla corona via sia scritto > ANNO SETTIMO DELLA LIBERTÀ; Al rovescio sia impresso un fascio di verghe, colla scure e intorno si legga Repubblica Napoletana. Era la prima volta che si battevano questi due multipli del Grano, aventi rispettivamente un peso medio di grammi 12,50 e di grammi 18,20 > sulla base del Grano di Trappesi 7 > grammi 6,23; Nel 1921, il Pof. Carlo Prota scrisse sul BCNN un bellissimo ed approfondito studio sulla Monetazione di Napoli negli anni 1791-1799; a pag. 35, per le monete coniate durante la Repubblica Napoletana, si legge: Esse furono fatte da conì incisi da Domenico Perger, il quale costretto dal nuovo regime a farli, non vi pose le sue iniziali, né quella del maestro di zecca e del maestro di prova, tanto necessario all’autenticità delle monete; ciò fu fatto dal Perger per non venir meno ai suoi sentimenti nel confronto del deposto governo borbonico; semplicemente su un conio delle monete di rame > 3 Grana da 6 Tornesi, vi pose al R/ le lettere inizialiZ N ossia Zecca Nazionale e non di Napoli o Napoletana. Le monete da 6 e 4 Tornesi della repubblica furono coniate, ciascuno in 24 liberate dal 13 marzo al 20 giugno 1799; La leggenda al D/ sui 12 Carlini > 6 Carlini e al R/ 6 Tornesi e 4 Tornesi, risulta essere errata; infatti secondo quanto prescritto dal Decreto Governativo del 30 piovoso > lunedì 18 febbraio 1799, doveva essere REPUBBLICA NAPOLETANA e non NAPOLITANA.
    2 punti
  10. To come back on the subject, as I wrote some days ago, I believe that the leontini and the messana tetradrachms are very closely related. They share the same surface problems and cleaning scratches. There are 2 chances: 1. They belong to the same unearthed hoard and were cleaned and mistreated by the same person who destroyed the surfaces. In this case we are talking about authentic coins from partially unrecorded dies and also there is the scientific significance of the discovery of coins from messana and leontini, minted in different dates, in the same hoard. I am afraid that as far as I understood the consignor of these coins cannot provide any further evidence on this. 2. They are both fakes treated with chemicals to appear authentic or to draw attention away from the suspicious fake give-aways discussed in the 2 relevant threads. My conclusion would be that if you decide to withdraw, then you should withdraw both of them.
    2 punti
  11. Giustissima osservazione, caro Alberto. In effetti ero un pò titubante a suggerire il ricorso alla consulenza di periti esterni per le ovvie implicazioni anche professionali e mi scuso se mi sono esposto a tale suggerimento. Non conosco bene le dinamiche su tali collaborazioni, ma credo che a fronte di monete che non sono falsi eclatanti e di non facile valutazione non ci sia nulla di male a interpellare qualche esperto collega della vostra associazione professionale. Si sa che esistono esperti che sono più qualificati per determinate monetazioni. Io personalmente non ho troppa fiducia nei cosiddetti "tuttologi", in grado cioè di garantire del tutto una moneta di qualunque periodo e luogo.... Con grande stima dal tuo omonimo Alberto
    2 punti
  12. Grazie Babelone per i complimenti che, per quanto indirizzati unicamente allo scrivente, sento di dover condividere con Tinia per due semplici ma importanti motivi: a) la decisione di riconsiderare le nostre posizioni non è stata unilaterale ma concertata con Tinia b) a Tinia va riconosciuto l'indubbio merito, seppur in modo un poco "cruento", di aver ottenuto delle evidenze sulle quali lavorare, delle "prove" e non solo delle teorie. Che poi, alla fine, è quello che fin dall'inizio si era chiesto. Sull'eventualità di chiedere interventi esterni sono piuttosto scettico, anche qui per 2 motivi: c) mi limiterei la possibilità di crescita professionale, non comprendendo perchè e dove ho sbagliato e, in futuro, potrei ricadere sulle stesse tipologie d) mi viene in mente una Casa d'Aste che, il giorno prima della sua vendita, chiese l'intervento degli esperti di un'altra ditta perchè individuassero quali monete erano false. E tutto il mondo numismatico, all'estero, ancora ne ride. Grazie, ma se devo far ridere almeno che sia per qualcosa che ho fatto io, non altri.
    2 punti
  13. Giusto perchè in tanti pensano di avere un 1.000 lire ocra solo perchè la carta appare leggermente più scura, cominciamo a dire che la serie ocra è stata emessa solamente a firma di Carli - Lombardo. Veniamo al famoso intervallo che va da UA T sino a VA Z ________inizia con___________ UA 000001 T > UA 1000000 T VA 000001 T > VA 1000000 T WA 000001 T > WA 1000000 T YA 000001 T > YA 1000000 T ZA 000001 T > ZA 1000000 T __________si passa a________ AA 000001 U > AA 1000000 U BA 000001 U > BA 1000000 U CA 000001 U > CA 1000000 U così via sino a ZA 000001 U > ZA 1000000 U __________si passa a________ AA 000001 V > AA 1000000 V BA 000001 V > BA 1000000 V CA 000001 V > CA 1000000 V così via sino a ZA 000001 V > ZA 1000000 V __________si passa a________ AA 000001 W > AA 1000000 W BA 000001 W > BA 1000000 W CA 000001 W > CA 1000000 W così via sino a ZA 000001 W > ZA 1000000 W __________si passa a________ AA 000001 Y > AA 1000000 Y BA 000001 Y > BA 1000000 Y CA 000001 Y > CA 1000000 Y così via sino a ZA 000001 Y > ZA 1000000 Y __________si passa a________ AA 000001 Z > AA 1000000 Z BA 000001 Z > BA 1000000 Z CA 000001 Z > CA 1000000 Z e così via sino a VA 000001 Z > VA 1000000 Z Tutto quello che rientra in questi contingenti di stampa è carta ocra, ma il biglietto visibilmente si apprezza esclusivamente in assoluto FDS, nelle altre conservazioni si presenta quasi/ocra, poco/ocra, mezzo/ocra, forse/ocra
    2 punti
  14. Il piacere di far parte di un gruppo nel mio caso risiede nella possibilità di creare qualcosa che non è possibile produrre in solitaria e nella condivisione sia del processo di creazione che di ciò che si è creato...ho provato queste sensazioni occupandomi e organizzando archivi e biblioteche tematiche sia per lavoro che come volontario, una biblioteca o un archivio non vivono solo del materiale posseduto, del patrimonio documentario, questo è ovviamente fondamentale, ma fondamentale è anche la funzione del "patrimonio umano" che vi opera, interagire, condividere le conoscenze, orientare, guidare l'utenza sono azioni fondamentali e che necessitano di lavoro di squadra, mappare e catalogare le diverse tipologie di materiale posseduto, soddisfare le necessità e le richieste degli utenti, consigliarli e orientarli nei loro dubbi, tutte attività che raggiungono la migliore efficacia quando effettuate in team perché nessuno può essere egualmente capace ed esperto in tutto e anche se lo fosse da solo non avrebbe il tempo necessario per agire al meglio con tutti...come aneddoto posso raccontarvi un episodio vissuto di recente, lavorando come volontario in una biblioteca diocesana campana catalogo di consueto le nuove pubblicazioni ricevute, a volte coadiuvo la bibliotecaria nell'accoglimento dell'utenza...nel corso di una di queste sessioni mi è capitato di condividere con alcuni utenti la mia passione per la numismatica, non l'avessi mai fatto...sono stato sommerso da richieste, domande, compiti e perfino ricerche interessanti...evidentemente c'è un popolo sommerso di curiosi, persone che in un modo o nell'altro possiedono qualcosa di numismatico ma non sanno decifrarlo, non hanno gli strumenti per poterlo fare, così come ci sono anche collezionisti e studiosi che vivacchiano della loro passione in solitaria non riuscendo a condividere con nessuno, non avendo riferimenti...sto scoprendo che in una biblioteca locale c'è spazio anche per la numismatica, come risorsa aggiuntiva a quelle tradizionali, un ulteriore strumento conoscitivo da far operare in squadra con le altre competenze.
    2 punti
  15. Per i soci dell'Associazione Culturale di Quelli del Cordusio, vorrei ricordare che in concomitanza del convegno di Parma, ci sarà la presentazione del nuovo numero del Gazzettino e la sua distribuzione, direi che ne varrebbe la pena esserci... Di seguito il link dell'evento.
    2 punti
  16. L'osservazione di Tinia merita un approfondimento. E' in effetti difficile che un falsario abbia copiato bene la testa "bagnata" e sbagliato sul perlinato del bordo. La prima e più ovvia osservazione è che il falsario aveva copiato uno o più esemplari con tondello stretto e quindi abbia dovuto rifare il perlinato usando tondelli un poco più grandi. E' una eventualità che ci può stare, dal momento che anzi la maggior parte degli esemplari autentici di quel ripostiglio non hanno la perlinatura completa (come si può evincere anche dalla sequenza dell'usura del conio mostrata da Gionnysicily). E' difficile capire perché il falsario Fichera non abbia avuto un pò più pazienza a cercare un esemplare di modulo largo, appunto per evitare di dover rifare, almeno in parte, la perlinatura. Ricordo solo che mi dissero allora che dal momento del ritrovamento del ripostiglio ci fu un certo fermento e non pochi esemplari presero il volo, ovviamente all'estero... Quindi in realtà il falsario probabilmente ebbe accesso solo a una parte degli esemplari ritrovati. E poi si era anche sbrigato a fare le copie, anche al fine di mischiarle con i pezzi originali. Ricordo molto bene che appunto per avere avuto in mano un certo numero di esemplari mischiati che Roberto Russo si accorse piuttosto rapidamente delle incongruenze, dando l'allarme ai suoi colleghi in Svizzera. La conferma, almeno come mi disse (e non ricordo le sue esatte parole dopo tanti anni), era che i pezzi col bordo perlinato "irregolare" (ossia in soprannumero) erano accomunati anche da una strana superficie e angolatura del bordo, dovuti al fatto che erano stati ricavati con la pressofusione (e Fichera fu forse il primo a perfezionare tale tecnica e forse Gionnysicily può spiegare meglio su questo punto). L'altra possibilità è che esista un secondo conio molto simile, con diversa perlinatura. Personalmente tendo a rigettare tale ipotesi, conoscendo la monetazione siceliota in generale. Normalmente un incisore greco non creava un secondo conio che fosse praticamente identico al precedente, con minime e marginali differenze, come il numero delle perlinature. Possono capitare esemplari che presentano minime discordanze: se sono autentici, esse sono generalmente frutto di ritocchi operati dallo stesso incisore, per rinfrescare il conio che si stava usurando e questo soprattutto nel caso che l'artista fosse molto soddisfatto del suo conio, al quale cercava di assicurare la massima durata durante la produzione. Poi con un conio, specialmente se di incudine (diritto), si potevano coniare monete probabilmente dell'ordine di 15.000-20.000 esemplari (e forse anche un poco di più). E' facile quindi che in particolari circostanze storiche una buona parte potesse essere confluita in un tesoretto rapidamente sotterrato. E invece comparire molto saltuariamente in altri ripostigli non esattamente coevi, spiegando la sua rarità prima degli anni '80....
    2 punti
  17. Caro Tinia, siamo ormai a conoscenza di quanto sia facile per te scivolare in allusioni inutili e totalmente fuori luogo... Sei costantemente tentato a farlo, ma con me non attacca. Ti pregherei di restare nei binari e di continuare a parlare solo di numismatica, se ne hai voglia... Comunque, per chiarezza, il mio post era rivolto in generale ad esperti che non sono ancora intervenuti in questa/queste discussioni, come @vitellio, @odisseo, @babelone, ecc.... Non ad un "amore preciso" e senza niente di strano e sospetto.
    2 punti
  18. Buonasera, grazie mille a tutti per l' intervento, in effetti avendo notato altre volte errori del genere(cifre rovesciate) su monete toscane, lo avevo preso in considerazione, anche se nessuno, fino ad ora, aveva appoggiato questa ipotesi. A questo punto se esiste la variante direi proprio che è questo il caso, dovrebbe proprio essere 1630, si spiega quindi la cifra strana, non frutto di qualche scivolamento di conio. Penso anche io che il 1650 possa eventualmente essere inesistente, soprattuto alla luce di quando espresso, possibilissimo che si siano sempre presi questi 3 rovesciati come 5. Del resto a prima vista l' impressione è di un 5, solo guardando attentamente ci si rende conto che qualcosa non torna...mi permetto inoltre di fare una piccola considerazione, anche su quattrini lucchesi, dove ho potuto notare cifre rovesciate, si trattava sempre del numero 3 e non era solamente "specchiato" confrontando la cifra presente con il 3 dritto che si trova su monete "standard", vi è sempre una differenza sostanziale, diciamo che è più una sorta di " Σ ", almeno secondo me, poi posso benissimo essere stato tratto in errore. Ad ogni modo sentir definire addirittura la moneta "comune" mi pare un tantino eccessivo, poi ovvio che ce ne sono di più rare, ma 1 lira 1630 con 3 retroverso quanto spesso si vedrà in asta ? una ogni 5 anni ? per me le monete comuni sono altre..nessuno poi ha elogiato la conservazione della stessa, io ho esordito parlando delle povere condizioni di conservazione. Il collezionismo può essere anche passione e ricerca, pur nel pezzo semi illegibile, rovinato, maltrattato(pure con valore economico nullo!)... oltre che per pezzi FDC da esporre su un vassoio, pagati migliaia di euro. Ovviamente a ciascuno le sue opinioni, nessuna polemica, ma se mi si dice che è una moneta da studio..allora ben venga lo studio ! per me il collezionismo va oltre la "godibilità" della moneta. Motivo per cui ho postato questo pezzo, forse insignificante e brutto per qualcuno ma con una storia che volevo conoscere. Ripeto, nessuna polemica, grazie a tutti per i pareri che fino a qui mi avete dato !
    2 punti
  19. E si caro @Emilio Siculo Leontini ha coniato solo e unicamente con un conio di dritto , l'esemplare cosi detto "capelli bagnati" .Allego la sequenza del dritto , dagli esemplari di prima battitura , fino alla deturpazione delle rotture che prima dai capelli e poi sulla guancia. Da qui , non più con la logica........ma con fatti oggettivi, La zecca di Lentini , non necessitava un'altro conio di dritto , visto che poteva continuare a coniare con il ( E SOLO) conio , anche se maltrattato. Come da vecchie notizie , il ritrovamento è avvenuto nel 1988 , le prima riproduzioni furono scoperte da R. Russo subito dopo e nel 1989 già i grandi come Russo, Hunther, erano in grado di riconoscerli .......come ?? esperienza, conoscenza,alla base di tutto. Cosi fino al 2000 le riproduzioni non circolarono più , tranne singole monete . Dal 2000 ad oggi , i mercati con l'avvento delle aste elettroniche , vuoi anche modesti collezionisti o modesti investitori , hanno svegliato le monete di Leontini. facendole apprezzare , anche per i prezzi "modesti" per un tetradramma di gran bello stile del V sec. a C. Uno dei pochi che si è avvicinato a far si di riconoscere una riproduzione......e stato @Emilio Siculo che con pazienza si e messo a contare le perline del dritto .........Come avevo fatto io durante questo inverno , per individuare la consecutività di questo conio. EBBENE tutte le monete GENUINE di Leontini "capelii bagnati" l'incisore ( a noi anonimo) ma sicuramente un grande maestro racchiude il suo conio ....... con un perlinato che non è mai stato modificato. Per le monete genuine , se si traccia una retta davanti al naso e si fa un'altra retta alla punta della corona di alloro, si contano SOLO e UNICAMENTE 17 perline. Le riproduzioni riconducibili al defunto Fichera , alcune con 22 e molti con 25 . Come da foto che allego.
    2 punti
  20. Dopo un paio di ore di scavo nel mio garage vedo affiorare questa dell'estate del '79, chi potrei essere? Poligono di tiro di Albenga (più di 40 gradi all'ombra) eravamo sotto un albero, al sole le uova diventavano sode. sembriamo provenienti da un'epica disfatta...
    2 punti
  21. Ciao a tutti! Oggi ho trovato il mio primo 2 Euro Helmut Schmidt, non proprio in circolazione ma quasi: nel portamonete di mia moglie :-) Dopo anni di politically correct e di perbenismo anche i tedeschi sono riusciti a coniare una moneta con un loro politico molto amato (https://it.wikipedia.org/wiki/Helmut_Schmidt) ma anche molto fumatore in una posa alquanto innaturale mancando la tipica sigaretta tra le dita: Se si vuole una moneta che ricordi veramente il personaggio, bisogna andare in Somalia (?!?) e vedere questo venti shillings: O tempora, o mores! Servus, Njk
    1 punto
  22. Buonasera lamonetiani. Condivido anche quest'ultimo acquisto: un 20 grana 1795 per FERDINANDO IV. La conservazione, nonostante i graffi da conio, mi garba molto e la leggera patina, che pare avere, la impreziosisce. La moneta arriverà, ma già da queste foto è possibile vedere alcuni particolari, diciamo strani...li vedete? Favorisco un ingrandimento altrimenti sarebbe dura. Nel frattempo, se vi va, datemi un vostro parere sulla conservazione e sulla rarità. Grazie.
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  23. Abbiamo dei dati discordanti sui cataloghi per le rare "senza fibrille" (con le fibrille tutto il resto). - da T19 000001 sino a Z19 1000000 - oppure da T19 000001 sino a E20 1000000 comunque sia la sequenza è questa: T19 000001 >> T19 1000000 U19 000001 >> U19 1000000 V19 000001 >> V19 1000000 X19 000001 >> X19 1000000 Y19 000001 >> Y19 1000000 Z19 000001 >> Z19 1000000 eventualmente continua con: A20 0000001 >> A20 1000000 B20 0000001 >> B20 1000000 C20 0000001 >> C20 1000000 D20 0000001 >> D20 1000000 E20 0000001 >> E20 1000000 Per chi desidera avere in collezione anche questa particolarità, e vuole levarsi il dubbio per quella seconda trance di emissione, è bene eventualmente armarsi di una lampada di wood per poter individuare se sono presenti queste pagliuzze colorate (fibrille luminescenti).
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  24. Vediamo se qualcuno ha qualche idea, a me ricorda qualcosa di francese.........
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  25. Di nulla è stato un piacere, buon proseguimento, una collezione organizzata come si deve seguendo i propri "pensieri" è um qualcosa di grandioso che sa grandissime soddisfazioni, qui sul forum sei tra amici e a parte qualche rarissimo ma purtroppo pur presente filosofo (chiamiamolo così e ovvio non mi riferisco a te o altri amici) troverai sempre gente aperta al confronto aperto sincero, leale e soprattutto cordiale,perché una certa e sana passione ci accomuna.
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  26. Il corpus attualmente di riferimento per Leontini è: C. Boehringer. “Die Münzgeschichte von Leontini in klassischer Zeit” in Studies Price. Dove "Studies Price" sta per: R. Ashton & S. Hurter, eds. Studies in Greek Numismatics in Memory of Martin Jessop Price. London. 1998. ES
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  27. Salve, domanda da profano: siamo sicuri che il "Falsario" sapesse che il conio poteva essere solo uno? Magari ignaro di questo fondamentale dettaglio non si curò troppo del numero di perline da replicare poiché tanto poteva essere appartenuto ad un differente conio. A questo punto sorge un'altra domanda che potrebbe aiutare nello stabilire il numero di conii: si ha una chiara traccia delle monete battute con lo stesso conio (17 perline, occhio rotto etc.), chiara al punto da poterne stabilire anche il degrado strutturale (grazie @gionnysicily ) , cosa si sa degli esemplari con 21, 22 o comunque non 17 perline? Abbiamo vari esempi di riferimento?, gli esemplari a parità di numero di perline presentano anche altri tratti simili? se si, dove sono queste monete (sono in un museo o valutate da mani esperte oppure sono state smerciate in passato in aste di dubbia reputazione)?. Potendo ricreare la famiglia della 21, 22, o non 17 perline si potrà stabilire con maggior chiarezza se il conio fosse solo uno o più. Spero di aver esposto chiaramente i miei pensieri e di non aver fatto solo confusione. Grazie A.
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  28. E' tornato di nuovo in vendita il famoso sesterzio di Galba protagonista di questa discussione Un sesterzio che ha avuto mille vite e di cui si è parlato molto e che non è ancora pago di avventure.. Ora vedo che dall'altra parte dell'oceano ne hanno rintracciato ulteriori pedigree che ora messi tutti in fila diventano effettivamente "impressive". La stima e la base d'asta sono state ovviamente allineate alla precedente aggiudicazione Bertolami di sei mesi fa (20 Settembre 2017): https://www.sixbid.com/browse.html?auction=4719&category=137933&lot=3889894 Continuerà nella sua corsa di rivalutazione? Troverà soprattutto un vassoio dove riposarsi un attimo?
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  29. Come non essere d'accordo con te? Ti ringrazio intanto per gli interventi che possono essere sicura fonte ulteriore di riflessioni ....
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  30. Loris, ho inserito le tue cordinate sul gps..... mi sono perso
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  31. Mi hai anticipato, guardavo con interesse l'asse in questione. Complimenti
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  32. Nikita il secondo sdraiato da sinistra... Questo è un pezzo capolavoro... p.s. Guardate il video ci sono tutti.. Pure Don King un mito, quello che organizzava tutti gli incontri di boxe...
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  33. Continua il percorso dell'Associazione, questa volta siamo in quel di Parma...
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  34. io li uso in floccato, meno bello del velluto e meno pregiato, ma a me non dispiace. Le monete in argento e rame (che non siano romane) le metto in vassoi di velluto per farle patinare meglio
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  35. Queste della Repubblica Napoletana hanno il carattere indomito della grande storia del Sud e sono le mie preferite. Il pileo, poi, ci ricorda la modernità degli eventi. Mi piace il tuo BB e forse qualcosa in più. ?
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  36. Iacopo Contarini: Peso: 2,06 Giovanni Dandolo: Peso: 2,04
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  37. In questo post uscirò dalla zona Euro per parlare di un caso particolare. In Croazia si emettono da tempo monete commemorative non circolanti in metallo comune col valore di 25 Kuna: con alcune di queste è stato celebrato in diversi anni l'intero "percorso europeo" della Croazia. Indipendente dalla Jugoslavia dal 1991, ha introdotto l'attuale valuta nel 1994 dopo un periodo di transizione in cui il Dinaro jugoslavo venne sostituito dal Dinaro croato. Il viaggio comincia nel 1999, anno di nascita dell'Euro, con una 25 stellata che vuol sottolineare la vocazione europeista del paese: Nel 2003 la Croazia fa richiesta d'ingresso in UE e l'anno successivo diventa candidato uffciale all'adesione: Iniziano i negoziati d'adesione, che ad aprile 2009 vengono bloccati dalla Slovenia a causa della disputa sul confine lungo la baia di Pirano. Nel settembre dello stesso anno il veto sloveno viene tolto e si arriva nel 2011 alla chiusura dei negoziati con la firma preliminare del trattato d'adesione. Nella moneta emessa per l'occasione un quadrato che rappresenta simbolicamente la Croazia è posto vicino a una serie di stelle racchiuse in una figura a nido d'ape che simboleggiano l'UE e i suoi stati: Nel 2012 si svolge il referendum per l'adesione, che viene accettata col 67,7% di voti favorevoli. L'ambito obiettivo è finalmente raggiunto: il 1° luglio 2013 la Croazia diventa il 28° stato dell'Unione Europea. Il quadrato si è trasformato in un'altra stella ora inclusa nel nido d'ape:
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  38. Buonasera @4ndr€85, sì il suo denaro (le ho chiesto il peso e il diametro proprio per escludere o meno che si potesse trattare di un obolo, ma ahimè non lo è) è stato emesso entro la forchetta cronologica da lei indicata. Come le dicevo, attribuire questa moneta ad un arco temporale che dal 1039 arriva fino al 1125 non ha più senso. Oggi ci sono studi specifici e aggiornati (Bollettini di Numismstica on-line, MIR Milano, Crippa, Crippa, Le monete di Milano, MEC 12) che senza ombra di dubbio ne consentono una datazione più calzante e assai meno approssimativa. Riguardo al suo grado di reperibilità, nei decenni passati questa specifica tipologia di denarius novus (divenuto vetus nel momento di inizio produzione del terciolus) è stata scambiata spesso con il denaro terzolo e a mio avviso questo fatto ne ha un po’ falsato la rarità. Carlo e Silvana Crippa nel loro studio sulla monetazione milanese pubblicato nel 2014 indicano questa varietà con il grado R (è il tipo 1/E, a p. 283). Credo pertanto che anche in queste condizioni il suo pezzo possa valere qualche decina di euro in più rispetto a quanto indicatole da altri utenti ma io non sono un collezionista e raramente mi interessano i prezzi delle monete, per cui prenda questa mia ultima affermazione con le dovute cautele. In ultima analisi, se mi consente, il suo esemplare è un pezzo di storia: lo guardi sotto questo aspetto e vedrà che probabilmente le darà più soddisfazioni che pensarlo in termini di valore in Euro. Un saluto, Teo
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  39. Ciao, credo che una pubblicazione fondamentale sia il Calicò: Calico: The Roman Avrei. 2 Volumes, The Republic to Pertinax. 196 BC - 193 AD and Didius Julianus to Constantius I. 193 AD - 335 AD, Barcelona, 2003, two volumes, 875 pages.
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  40. Just an information. This is a Valerian I.st coin and the son didn't struck in his own name. You can easily have a confirm reading the final of the obverse legend "AVG" (Valerian I.st) instead of "CAES" (Valerian II.nd). Kindly regards Illyricum [emoji6]
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  41. "Giochi senza frontiere", l'ultima competizione classica fu nel 1982, era addirittura mandata in onda in eurovisione ed a volte spuntava duecentomilioni di spettatori, fu ripresa alla fine degli anni '80 sino alla fine degli anni '90, ma ormai inguardabile e banale. Mi ricordo che quando la preannunciavano in tv significava che da li a poco sarebbe cominciata l'estate, e quindi la fine della scuola.
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  43. la moneta è un mezzo follis di Costante cartaginese, ma è stata riconiata su moneta precedentemente emessa di cui rimangono le lettere O NIKA forse c'è anche traccia del globo crucigero saluti
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  44. Buongiorno @sarikanair, già il mio italiano è pessimo quindi figurati risponderti in inglese...lascerei il compito a qualche volonteroso amico del forum. La moneta in questione è Valeriano I , probabilmente ti h portato fuori strada il dibattito Valeriano I / Valeriano II "giovane" e "vecchio". Grazie per l'apprezzamento e buona serata.
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  45. Puoi tranquillamente pagare con Postpay VISA o Mastercard ( Pospay evolution ). Ti consiglio però di non specificare che si tratta di una prepagata delle poste... Specifica invece sempre Scadenza mm/aa e codice CVV2/CVC2 .
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  46. 1970 BRESCIA XXXXIII ADUNATA D/. Statua della Vittoria alata ( I° secolo d. C. ) e sullo sfondo il Broletto. R/. Castello di Brescia Bronzo - Stab. JOHNSON
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