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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/16/18 in tutte le aree

  1. In mano rende molto di più, ovviamente non ci sono buchi, per25 euro rimane nel velluto dove riposa da decenni tanto non chiede da mangiare, ma solo essere girata un paio di volte l anno
    3 punti
  2. Esiste il tempo della solitudine...e il tempo della condivisione, l'ideale è equilibrare le due dimensioni. Per poter condividere qualcosa di degno, sia pure solo un'emozione, una sensazione genuina...bisogna avere il tempo di elaborare, meditare, studiare...o semplicemente sentire, ma questo richiede solitudine o meglio lo stare con sé stessi, condizione fondamentale per ogni via iniziatica e filosofica in cui anche il collezionismo, nelle sue più svariare modalità, può avere parte rilevante. Io ad esempio sono passato in prevalenza alla raccolta di libri di ambito numismatico, creare una biblioteca numismatica è un cimento che, oltre ad avere ovvie implicazioni eminentemente scientifiche e culturali, ha anche dell'artistico ed estetico come tutte le creazioni e necessita di ampi spazi di solitudine per cercare, riflettere, scegliere e poi gustare nel silenzio della contemplazione e dello studio...ed ecco che poi si aprono gli spazi della condivisione che nel caso dei libri forse è più semplice e naturale, fosse non solo per le richieste di consigli, pareri, scansioni...
    3 punti
  3. Scusate ma proprio non riesco a seguirvi.....ma quale fascino? Cosa vuol dire fascino per una moneta? Ci sono molti commemorativi da 2 euro molto più belli esteticamente e con commemorazioni molto più significative al riguardo.... se fascino significa il desiderio di averla anche a prezzi esorbitanti solamente perché alla fonte nel 2007 qualche commerciante ne ha fatto incetta..ben venga allora un buco nella mia collezione, con 2000 euro compro la collezione intera dei 25 euro niobo austria....non so se mi spiego.....riguardo al fascino....
    3 punti
  4. Storie veramente interessanti e mi rammarico di aver terminato i "mi piace" domani provvederò. Speriamo un giorno di poter leggere anche quella dell'amico @Zenzero , nei vostri racconti emergono tratti comuni al percorso che ho fatto anche io e credo valga un po per tutti, come dice @Asclepia è anche una questione di estetica, così che si è portati in maniera irrefrenabile a cercare con caparbietà di possedere un qualcosa la cui vista ci dia piacere e pace interiore, non mi vergogno a confessare che più di una volta mi sono fermato ai cassonetti, Nei cui pressi qualcuno aveva abbandonato oggetti "vecchi" ( per usare un termine molto caro a mia moglie) e di averli caricati furtivamente nel bagagliaio della macchina, stiamo parlando di radio, affettatrici a volano, giocattoli e quant'altro. Per quanto mi riguarda la moneta è l'oggetto collezionabile per eccellenza, infinita bellezza, mistero e tanta tanta storia in pochi grammi di metallo. A proposito di bellezza, ieri sono stato al "British museum" , manco a dirlo sono andato subito alla sezione numismatica ........gli inservienti sono ancora lì che asciugano la bava dalle vetrine .
    3 punti
  5. Vecchio sembra di sicuro, vedi cuprite ed ossidi sparsi, ma non credo originale, guardando così al volo. Magari, ipotizzo solamente, è una produzione seicentesca. Lo avrà preso un appassionato di medaglie dal sapore antico. In fondo, il prezzo è alto, considerata la stima, ma molto basso se si trattasse di un originale.
    3 punti
  6. Lo rileggo ancora con piacere, all'epoca partì tutto da una discussione qui sul forum che aprii perchè notai che la barba di Giuliano cresceva sempre di più sulle monete Giuliano l'Apostata rimane uno degli Imperatori più famosi ed amati dai collezionisti, perchè, sostanzialmente, era un romantico..uno che voleva fermare l'ineluttabile, ossia l'affermazione del mondo nuovo e del Cristianesimo imposto, a mio parere più per motivazioni politiche che per intime convinzioni religiose, da Costantino dopo il suo "sogno". Mettere il bue Apis su di una moneta, mentre era sempre maggiore il riferimento numismatico, a lui contemporaneo, al cristianesimo, fu un vero e proprio manifesto politico Ottima maiorina @roman de la rose consiglio anche la lettura del libro di Gore Vidal, così come, per gli amanti della monetazione di Adriano, la lettura del libro di Marguerite Yourcenar. Scusatemi per il riferimento alla letteratura, ma, personalmente, amo le monete in quanto pezzi di metallo, nobile o meno, che hanno accompagnato la storia dell'uomo, e non un oggetto che deve brillare e deve stare chiuso in un oblò o in una bustina di plastica. Saluti Eliodoro
    3 punti
  7. http://www.radiomontecarlo.net/news/news/185974/La-meravigliosa-storia-d-amore-nascosta.html La meravigliosa storia d'amore nascosta in una banconota Esistono ancora le favole? Si, sono favole 2.0, come la storia d’amore di Christy e Megan fatta rinascere da una banconota e Facebook. Ci credi alle favole, alle storie a lieto fine, quelle che raccontava la tua mamma prima di metterti a letto? A volte capita anche nella realtà di ascoltare o vivere delle storie che sembrano irreali, immaginarie. Storie in cui il destino o le coincidenze portano una piccola azione ad avere un significato enorme. Oggi ti raccontiamo una di queste storie, una sorta di favola reale. Una storia che però non si svolge nel passato, tra principi, madame e cavalieri. No. È una storia dei tempi moderni, con tanto di tecnologia e social network. Una favola 2.0. C’era una volta – qualche settimana fa – una donna irlandese di nome Denise O'Reilly. In un giorno come gli altri successe che Denise trovò nel suo portafoglio una banconota diversa dalle altre. Era molto più che una banconota. Quella che era capitata per caso tra le mani di Denise era un messaggio d’amore che una donna aveva scritto per l’uomo che amava nella speranza di raggiungerlo. Ma come? Denise non capiva. Sulla banconota c’era scritto: “Christy, it’s always been you! Come and find me. Megan". Per andare a fondo della storia Denise ebbe un’idea: fare una foto della banconota con il messaggio e postarla su Facebook. Il post divenne ben presto virale con più di 15.000 condivisioni in pochi giorni. Ma la cosa incredibile è che il messaggio arrivò anche al suo destinatario originale, Christy Leech. Fu Christy stesso a svelare i dettagli della sua storia durante un’intervista a Radio Today Fm: “Megan era il nome che usavo per chiamare la mia ex-fidanzata. Siamo usciti per un anno e mezzo. In realtà avevo semplicemente capito male il suo nome. Sono un musicista e ho deciso di scrivere una canzone su questa storia: ‘It’s always been you’ (‘Sei sempre stato tu’). Poi però ci siamo lasciati, pensavo che lei avesse incontrato qualche altra persona”. Christy raccontò che dopo aver visto la fotografia su Facebook si mise alla ricerca di Megan, proprio come lei gli aveva chiesto nel messaggio fortunato. Megan gli svelò che aveva scritto quelle parole 6 mesi prima su una banconota da 20 euro che stava utilizzando per pagare il biglietto a uno dei suoi concerti. Pensava che potesse arrivare direttamente nelle sue mani, ma non andò così e lei si convinse che Christy non aveva voglia di vederla. Così, dopo il ricongiungimento, Christy e Megan ripresero a sentirsi. Il resto deve ancora succedere, ma siamo convinti che questa storia avrà un happy end e che un giorno, raccontandola ancora come una vera fiaba che si rispetti, potremo dire: “E vissero tutti felici e contenti”. Galeotto fu Facebook e chi pubblicò il post.
    3 punti
  8. Ma leggere bene quello che ti hanno più che esaurientemente risposto ,invece di irritarti perché non è quello che volevi sentirti rispondere?.....
    3 punti
  9. Buon pomeriggio amici... Allora comincio anch'io dalle origini...da ragazzino, assieme a mio fratello, ho sempre raccolto di tutto...andando per boschi, lungo il fiume o per campi, tornavo puntualmente a casa con oggetti di vario tipo, tra cui tanti sassi , più luccicavano, più mi attiravano, più ci potevo fantasticare sopra, più li custodivo con cura. Povera mamma, fossero stati solo sassi o cose inanimate, portavo a casa di tutto: lucertole, rane, gatti, girini in bottiglia, ricci e altre bestiole, che avrei voluto custodire e crescere (forse collezionare), ma che puntualmente mi costringevano (giustamente) a liberare...solo una volta sono riuscito a far invadere il giardino da una collezione di gracidanti rane... tornato dal fiume con una bella bottiglia piena di acqua e girini, l'avevo vuotata di nascosto, dentro ad una capiente vasca in sasso (un vecchio "lavanderio" in dialetto vicentino) che avevamo in giardino. Dopo qualche tempo la natura fece il suo corso, la metamorfosi trionfò e mia madre si inca..ò Il giardino risuonava come le Valli di Comacchio. Tornando al tema. Le prime forme di "collezionismo" arrivano alle scuole elementari, le primarie di oggi. Francobolli e figurine, "collezionismo" che ho potuto condividere con alcuni dei miei compagni di classe. Mi ricordo di quando con pentolino di acqua calda e pinzetta da ciglia, staccavo i francobolli dalle cartoline vecchie e nuove per portarli a scuola e scambiarli con un compagno di origini australiane, un certo Jastin, che disponeva di diversi bolli d'oltreoceano ed io in cambio gli procuravo quelli della serie Siracusana. Quando potevo alla Domenica mi facevo accompagnare per mercatini, per cercare minerali, francobolli e conchiglie, arrivando anche a raccoglierne un bel po'...Poi le monete verso la fine delle elementari e credo come per molti, ad iniziarmi fu mio nonno( grazie Francesco). Non aveva una grande collezione, ma qualche raccoglitore con un po' di monete del regno e un po' della repubblica. Ho cominciato con i suoi doppioni di monete comuni. Senza, però, troppo entusiasmo. Giunto in 3° media ho smesso di pensare ai minerali, francobolli, monete, fossili e mi sono buttato su altro: videogiochi, libri-game, le prime morosette, gli amici...crescendo avevo completamente accantonato il "collezionismo" e la raccolta, per dedicarmi sempre più agli amici, ai concerti, allo studio, alle morose vere (non più morosette), a dipingere, a scrivere e anche a trasgredire insomma a farne un po' di ogni...si sono stato anche un ribelle, ma questa è un'altra storia...senza tediarvi arrivo al punto...ho ricominciato con le monete in modo serio 5/6 anni fa... Stavo traslocando e mi tornarono in mano i vecchi raccoglitori di monete e francobolli e senza darci troppo peso li misi in uno scatolone, che nel trasloco, finì nella mia nuova stanza da letto...la sfortuna volle che prima di terminare il trasloco finissi coinvolto in un incidente sul lavoro e così fui costretto, nella nuova casa, per mesi e mesi...riabilitazione, noia, libri, tv, e quello scatolone era lì...mi rimisi a sfogliare i raccoglitori, a ripensare e a ricordare... chi mi aveva dato quello? dove avevo preso questo? chi è questo sulla moneta? questa è rara? quella e ben conservata?....tanti ricordi ma anche tante domande...Allora mi feci procurare un paio di cataloghi (Gigante & Montenegro) per identificare certe monete del regno e della repubblica...sfogliandoli però rimasi folgorato dalla bellezza di certe altre monete, quelle per napoli, palermo, lucca, i governi provvisori...mi illuminai. L'ho già detto altrove, il lato estetico mi frega sempre, se vedo una moneta, ma anche una medaglia, che per iconografia mi piace, ancora oggi, anche se non centra nulla con quanto colleziono, cerco di averla. L'estetica di certi tondelli, ma anche di altri oggetti, mi rapisce, ciò che è bello mi affascina e mi esalta. Proseguendo decisi di farmi un'idea leggendo, navigando online (anche qui su lamoneta), cercando negozi online e aste...e dopo un po' di osservazione e riflessione, in solitudine, mi sono lanciato...ho comprato la mia prima moneta da Ranieri...poi ho partecipato ad un'asta Inasta...e via...da subito attirato dal lato estetico poi spontaneamente dal desiderio di approfondire la storia (in ogni senso) di quanto avevo in mano. Tra le prime monete che comprai ci fu un 5 franchi an9 della rep subalpina...che ancora conservo...poi le monete della repubblica genovese...poi alcune siciliane...ad oggi mi sto concentrando su Ferdiando IV, Gioacchino Murat, Carlo di Borbone, Carlo Ludovico di Borbone e sui baiocchi della prima repubblica romana ma anche su altro...Tra le cose che ho capito di me, come novello collezionista, c'è di certo la mia predilezione per il rame, per le monete anche difettose, per le conservazioni tra il bb e lo spl e ho pure capito che i difetti non mi spaventano, anzi, delle volte mi attirano... Ed eccomi qui, tra una settimana compio un anno di forum, spero il primo di molti. La cosa certa è che qui, c'è l'occasione di maturare come collezionisti, non c'è niente come il confronto che aiuta in ciò. Il forum ci rende collezionisti non più solitari, ma sociali e soddisfa quel bisogno di condividere che secondo me è innato. Almeno io, prima di frequentare il forum, mi godevo in solitudine l'ultimo acquisto, provavo a coinvolgere chi mi trovavo attorno, ma sempre con scarso successo...da quando son qui, lo dico sinceramente, i miei acquisti me li godo meglio, non vedo l'ora di condividere con voi i pezzi che catturo, di sentire i vostri pareri sulla conservazione (anche se la mia idea ce l'ho sempre), spero sempre che qualcuno noti qualcosa che mi è sfuggito, sono piacevoli anche le critiche quando sono costruttive...insomma condividere con il mondo vario che abita il forum è sempre un gran piacere...si riflette, si da un parere, si ride, si scherza, ci si aiuta e si sta insieme anche se lontani. Quindi Grazie al forum e a chi lo vive condividendo monete, consigli, informazioni, spunti, impegno e qualche sana risata. Saluti a tutti. Cristiano
    3 punti
  10. Buongiorno a te @dabbenee a tutti i presenti. Sostanzialmente per non dire in realtà tutti noi deriviamo da società di cacciatori-raccoglitori e questo nei nostri DNA è ben insito e delineato. Nel corso dei secoli o millenni che dir si voglia, il sistema di sostentamento alimentare un tempo predominante che faceva leva unicamente su acquisizione e prelievo di cibo e risorse alimentari dalla natura selvatica, si è andato in alcuni casi modificando e adattando questo istinto primordiale di sopravvivenza, a una sorta di sostentamento psicologico dai notevoli benefici, e cosi in poche parole comincia a fare capolino il collezionismo che, non si tratta di un semplice hobby (parola che odio), ma l’arte del raccogliere ( e soprattutto di saperlo fare) rivela e aiuta la capacità di concentrazione, e ha risvolti positivi sull’autostima, la gestione dello stress e nella ricerca di sé. A Cercare oggetti, classificarli, assemblarli attiva una serie di processi mentali, quali l’indagine, la formulazione di un’ipotesi sui percorsi da seguire per trovare ciò che si vuole, la valutazione e la scelta. La conseguenza di questo lavoro è l’ottimizzazione delle proprie capacità di giudizio e decisione. Quando la raccolta diventa più ricca è necessario mettere a punto strategie sempre più sofisticate, che allenano le abilità organizzative e la memoria. Chi colleziona con sistematicità si lascia guidare dal fiuto emozionale e dalle capacità di stabilire velocemente somiglianze e differenze e in più favorisce l’intelligenza sociale. Collezionare significa mantenere ferma l’attenzione su un tema e cioè equivale a una sorta di meditazione concreta e porta a focalizzare le cose, i pensieri e i sentimenti. Concentrare la mente su uno o più oggetti fa variare l’attività elettrica del cervello che porta ad un senso di calma e benessere. E non si seguono più solo le regole della logica ma ci si abbandona ai processi associativi che consentono di risolvere i problemi attraverso l’ intuito. Per quanto riguarda me, tutto è nato sin dagli inizi a tre anni già raccoglievo pietre ci sono fo to a testimonianza se volete posto. Poi classica fase adolescienziale dove non si sa bene cosa si vuole e, in seguito ritorno di fiamma con le antichità verso i 15 16 anni, e via in giro per le mie montagna a spaccare pietre. Girando per la mia regione, l'Abruzzo, di tanto in tanto incontravo chiese antiche (cè ne sono tantissime di stile romanico) templi sanniti (a sud) , gradevolissimi paesini rimasti intatti dal medioevo e tanto altro ... e ad un certo punto mi sono detto ... oh che bello, interessante. Ho cominciato a leggere di storia , a visitare siti e musei e un giorno un'amico commerciante nel ramo, mi fece vedere un grosso di Venezia Iacopo Tiepolo Acquistai questo grosso per una cifra irrisoria (per motivi vari) e stetti per qualche tempo a guardarlo e riguardarlo ....... meditai a lungo insomma, poi non so cosa mi è successo venni assaliti da "numismite acuta" e cominciai a collezionare freneticamente , leggere studiare e via dicendo , facendo alcuni errori ma sono serviti per imparare. Questo collezionare freneticamente a fatto si che quando mi resi conto che dovevo sceglier e un contesto storico per la collezione , era un pò tardi, mi sono ritrovato di tutto di più ed era impossibile tornare indietro. Provo sinteticamente a dirti quali sono i miei contesti, vista l avastità delle tematiche non posso stare dietro anche alle varianti , a tutti inominali e via dicendo, cerco di inserire in collezione un'esemplare per tipologia .. e sto andando via così. Cosa mi interessa; Monetazione classica, dico così in generale ^__^ (parte preponderante della mia collezione). Monetazione medievale (Italia , francia e inghilterra) Monetazione rinascimentale Italiana Monetazione del Regno delle 2 Sicilie Monetazione Francese ottocentesca Monetazione Bizantina Antichi stati Italiani o dimenticato di certo qualcosa come vedi carissimo amico sto un pò inguaiato. Alcuni penseranno ... hai sbagliato fai troppe cose .... ammetto che un peccato originale cè , ma sto andando avanti così per tipologie monetarie (a parte le classiche), non è assolutamente facile ma un giorno potro dire ci ho provato. precisazione non mi occupo solo della monetazione del regno, in Italia mi fermo al 1859 (60 o 61 se consideriamo i 10 tornesi rimani di Franceschiello).
    3 punti
  11. Vorrei sottoporvi questo ensemble di monete emesse dalla Città Libera di Danzica nel periodo in cui è esistita come Stato indipendente, a cavallo tra le due guerre: monetine testimoni di un particolare periodo storico. (qualche informazione in più su Wikipedia) Si tratta dei pezzi da 1 e 2 pfennig e delle due versioni dei 5 e 10 pfennig. Il pfennig valeva 1/100 del Fiorino di Danzica (gulden in tedesco) Da notare come la grafia del plurale sia stata cambiata, dalla vecchia versione pfennige alla forma pfennig che sarebbe poi stata utilizzata sulle monete tedesche fino ai giorni nostri.
    2 punti
  12. Da utente del forum disinteressato all'acquisto ma interessato ad apprendere direi che oltre ai cloruri, replicabili o meno, di differenze fra i conii mi pare che ne abbia evidenziate parecchie. Ed almeno una su tutte, poiché inconfutabile, andrebbe commentata: il punto sopra lo zoccolo posteriore. Certo anche il resto meriterebbe un commento: ribattitura, barba, redini, punteggiatura etc. e magari, vista la disponibilitá, varrebbe la pena di essere approfondito con immagini in alta definizione. In ogni caso, se riusciamo a mantenere la discussione su temi oggettivi, ci sarebbe molto da imparare.
    2 punti
  13. In verità, trovo estremamente disdicevole che - dopo essermi offerto come 17° commensale, con tutto ciò che può comportare in termini di jella - il 7 marzo (prego verificare), il mio nome non compaia ancora nella lista dei presenti allo spuntino delle 13:00... Pertanto, se non vi sarà puntuale rettifica, mi vedrò costretto a bruciare la tessera dell'Associazione di Quelli del Cordusio dinnanzi all'Hotel de La Ville e ad inscenare cortei di protesta per tutta Milano.
    2 punti
  14. Questa volta ci siamo meglio attrezzati per lo streaming (speriamo di aver risolto i problemi di audio). Un grazie a @flepre che cura tutta la parte "video" dell'Associazione! A sabato
    2 punti
  15. Se dobbiamo prendere in considerazione THE COINAGE OF GELA pubblicato da Jenkins , questo didramme è coniato il dritto e Jenkins 8, il rovescio Jenkins 7, magari può sembrare niente, ma niente non è. Allego un confronto con i due coni su monete genuine . Dritto.....(A) evidenziate in rosso, la criniera, asta, briglia , sono fortemente ringrossate (dovute ad un ripasso e non dall'incisore d'origine) quello che e stato definito "sbuffo" , non e altro che un colpo di bulino non intenzionale dell'incisore e che il falsario lo ha collegato alla briglia , come se fosse a briglia sciolta. Tutti i didrammi Jenkins 8 hanno questo "sbuffo" e non è una rottura , perché è sempre la stessa dimensione. (B) Striature artificiose sul conio moderno , per dare un effetto espansione di metallo, cosa divera le genuine espansioni su didrammi genuini. Rovescio....... evidenziati in rosso, con (A) la punteggiatura che forma la peluria del collo non è conforme agli originali, (B) la G di Gela e ad angolo , mentre negli originali e arrotondata, (C e D) , la lettera L e la A di Gela non sono come gli originali e non per colpa di espansioni. Con (E) evidente la traccia di un coniazione precedente ( e stato usato una moneta di poco conto) , con (F) pur essendo il conio Jenkins 7 , non ha l'ossicino prima dello zoccolo. Se queste differenze non ti convincono e vuoi seguire la tua tesi delle concrezioni o cloruri .....bene. Magari allego un ingrandimento della barba, se anche questo non ti convince .....possiamo lasciare il discorso qui. E ancora posso continuare.................ma stasera
    2 punti
  16. Questa scena, con il sottofondo di "Nessun dorma" cantata da Pavarotti, non si può non inserirla... Estate del 1982, ero sul quel camion... ma non visibile in foto
    2 punti
  17. Ciao, vorrei mostrarvi questo bel ritratto, a mio avviso, di Valeriano con un rovescio un poco consumato ma apprezzabile che raffigura il dio Vulcano. Come dicevo una conservazione non eccezionale ma una raffigurazione nel rovescio "vigorosa". Personalmente mi trasmette un senso di forza, una sensazione di calore e quasi mi trasferisce il profumo stesso dell'officina. Descrizione: D / VALERIANVS. P. F. AVG R / DEO VOLKANO Antoniniano 21.5 mm 2.65 gr. Treviri 259-260
    1 punto
  18. Buonasera, spero di farVi cosa gradita segnalandoVi questa mostra, presso Palazzo Meizlik ad Aquileia. http://tg24.sky.it/intrattenimento/photogallery/2018/03/08/mostra-serbia-romana-aquileia.html Si tratta di una esposizione di buon interesse per chi interessato al periodo storico. Ci sono vari video sul sito FB della Fondazione Aquileia. Ciao Illyricum
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  19. 1 punto
  20. Non è un dato di fatto. https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1903&lot=3780
    1 punto
  21. Per me è MB, saluti Aldo.
    1 punto
  22. https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ Buona visione!!
    1 punto
  23. Le pessime foto sono fatte al microscopio e servivano, appunto, ad evidenziare la consistenza della strato di cloruro di argento sulla moneta. Tu dici che è replicabile, ok, siccome quelle imitazioni che ho visto finora erano decisamente meno realistiche di queste, allora fai così: facci vedere una concrezione riprodotta di cloruri, con lo stesso aspetto di questa, su una moneta inequivocabilmente falsa ( per incompatibilità di eta di emissione) e accetteremo che quelle che ho fotografato io sono incrostazioni riprodotte... Quanto allo "sbuffo" nulla toglie che possa essere frutto di una rottura del conio e vorrei , altresì,sottolineare che il ciuffo di peli sulla sommità della testa del cavallo. è più piccolo nella nostra moneta che in quelle prese ad esempio..se avessero copiato una moneta autentica per ricavare un conio con cui battere i falsi, per ovvii motivi di lavorazione, il ciuffo potrebbe essere solo più grande ( si lavora in asportazione di metallo dal negativo) e non più piccolo perché non è che aggiungi metallo al conio per modificarlo...ci potresti chiarire questa stranezza? Per adesso nella tua replica non trovo nulla di oggettivamente valido e verificabile...se hai intenzione di continuare sulla falsariga del "lo so io" ..."io le conosco e non sono fatte così" e " a colpo d'occhio" , ti avverto: lascia perdere, non hai abbastanza occhio da non poter essere ingannato da una foto fatta semplicemente inclinando più o meno la moneta, lo abbiamo visto più che chiaramente col sesterzio di Antonino che per te erano due monete di cui una falsa e una no, mentre ti è stato poi dimostrato oltre ogni dubbio che era la stessa moneta, perfettamente autentica come tu stesso hai ammesso, semplicemente fotografata in due modi. Qui, oltre ad una questione di merito, è, soprattutto, una questione di "metodo" che tu non possiedi almeno per quanto ho visto finora. A te la parola.
    1 punto
  24. @Guysimpsons @petronius arbiter C'è voluto un pò per far "quadrare questo cerchio" Da fonti spagnole mi dicono che sia uno dei più utilizzati. Se riesco, tramite "il mio uomo all'Avana" ( per la verità si trova a Madrid) mi faccio mandare qualche foto interna giusto per vedere com'è organizzato. Sono 400 pagine con immagini a colori ed i prezzi. Costo 30 euro, ma forse in rete si trova anche a meno. Saluti
    1 punto
  25. Bene i relatori iniziano ad arrivare a Milano, ancora solo il pomeriggio di lavoro e poi finalmente sabato mattina. A domani.
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  26. Concordo. Quando si chiedono valutazioni bisogna andare cauti per non illudere la gente. In questo caso a gennaio nelle aste di New York ne hanno venduti due esemplari in conservazione superiore a 730 e 660 euro.
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  27. Allora a domani mattina, per noi è stato un progetto importante e impegnativo ma credo che ne valesse la pena realizzarlo, tra l'altro con lo streaming oggi puoi entrare in ogni casa di ogni continente e questo anche nel tempo. Ci apriamo ora a tutti per il futuro, proposte interessanti che stiamo esaminando ne sono arrivate, chi volesse interagire con noi non ha che da chiedere, parlare, rifletteremo insieme ... Ci poniamo come interlocutori per ogni realtà italiana, per ogni bacino geografico, chi vorrà... sarà un piacere collaborare...
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  28. Io sono un purista della divisonale Fior Di Conio di 8 monete e della moneta (o delle monete) da 2 Euro sempre in versione Fior di Conio. Tutte le aggiunte, come la moneta da 5 Euro non suscitano in me alcun interesse.
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  29. 1984 - visto in prima visione al cinema, 6.000 lire se non ricordo male, sono rimasto con il riso stampato in faccia dall'inizio alla fine. Lo conosco a memoria e con i miei due figli maschi ogni tanto ripetiamo le gag e ci facciamo due grasse risate, loro due sono nati molto dopo ma l'hanno apprezzato tantissimo. A suo tempo con quel finale (Leonardo ed il treno) speravo in una continua con gli stessi attori, una sorta di "Non ci resta che piangere 2", ma non è mai stato realizzato Ho pure la vhs versione integrale nonchè il dvd moderno, in quest'ultimo ci sono pure le scene tagliate. Quando lo mandano in onda in tv lo vedo ugualmente e volentieri anche per la trentesima volta, non m'importa. Mi corre naturalmente l'obbligo di inserire questa Correva l'anno 1400..... quasi 1500. e quest'altra
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  30. Mmhh non saprei. Perché che senso avrebbe falsificare una moneta del valore quasi nullo ? Poi l’anno di coniazione non è raro ..... Facci sapere se riesci a pesarla! Buona giornata Lucolos
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  31. Tre cose che rappresentano la spensieratezza di quei miei anni, una canzone che fu la madre di tutti i tormentoni estivi, un gioco il cui odore ci ubriacava di frivolezza e un film, nella top ten dei più bei film italiani di sempre visto almeno 10 volte, che mi ricorda uno dei pochi momenti tristi vissuti in quei primi anni "80 e cioè quando mia sorella mi ci registro' sopra alcune puntate di "beautiful". .
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  32. Dai che sei quasi vicino a Milano... Se vai avanti cosi Sabato magari sei dei nostri...
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  33. Secondo me la cosa principale da capire è se questo "sistema economico decentralizzato" sarebbe davvero meglio di quello attuale. Ammesso che sia davvero possibile "decentralizzare" l'intera economia questa sarebbe esente dal crimine, dai tentativi di controllo, dalla cyberwarfare e dalla speculazione? Quella che abbiamo visto col Bitcoin cos'era se non pura e semplice speculazione? Ma questo dubbio in realtà è secondario, perchè in questo campo come in ogni altro ciascuno crede quello che vuol credere: tu sei di quelli che ne fanno una questione ideologica rivoluzionaria, altri ne fanno una di speculazione, altri ancora di privacy, di facilitazione dell'attività criminale, di maggior libertà generica, di commercio ecc. Qualunque idea iniziale ci stesse dietro il mondo delle criptovalute alla fine è diventato come Internet: uno strumento neutro di cui ognuno, anche le banche e gli stati, fa quel che gli pare.
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  34. In conclusione un dettaglio del guerriero nudo a cavallo , con CNG genn. 2013. Anche qui, con foto ingrandita, sono evidenti i ritocchi grossolani ed insicuri, maldestri effettuati da un ignorante , le retini li ha collegati con "lo sfuffo" . Avrà pensato che le retini svolazzassero in aria.
    1 punto
  35. Buonasera a tutti, rispondo a chi parla di truffa, investimento eccetera. Bitcoin è stata la prima criptovaluta, generata tramite algoritmi, con un tetto massimo di unità generabili e basata su di un sistema chiamato blockchaine, che, piaccia o no, sarà il futuro. Oggi ci sono all'incirca 1300 (milletrecento) criptovalute, e ovviamente molte di queste sono truffaldine e puntano a fare soldi su chi mette soldi senza capirne, che sono poi quelli che si lamentano di averli persi. Bitcoin è, rapportato al classico sitema finanziario, l'oro, e le altre valute seguono più o meno l'andamento di esso. La cosa principale da capire è che chi crede in questo mondo, decentralizzato, non soggetto a vincoli statali o bancari, non mira a speculare per trasformare le proprie criptovalute in euro. Chi crede in questo mondo le utilizza per acquistare e vendere, crede nella creazione di un sistema economico decentralizzato che faccia implodere quello che definiamo il "reale" sistema economico dominante che, ormai troppe volte, si è rivelato veramente truffaldino e basato su bolle speculative. Non so se le banche e gli stati riusciranno a impedire il propagarsi delle cryptovalute, ma lo ritengo alquanto improbabile.
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  36. Grazie, ora mi sto preoccupando. Tutta la fortuna accumulata in questo acquisto la pagherò nei prossimi, ne son certo
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  37. Salve appah, ha fatto bene a prendere le due monete col cerchietto sono rare, siena e la terza che vedo, arezzo la quinta, pisa ne ho visto due sole ,una ha un asta negrini anni fa e l'altra passata all 'asta christie's dell 2011,mi manca solamente lucca che ho visto su un vecchio listino del simonetti, questo "segno" stranamente e passato inosservato negli studi fatti in precedenza, per pisa me lo spiego perche' non e sul lato della madonna dove si trova di solito, ma dal lato della F.
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  38. Tra l’altro decisamente il più raro dei tre
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  39. Il percorso collezionistico che ognuno di noi fa è sicuramente un unicum, come siamo noi stessi degli unicum anche nel collezionare, ognuno diverso dagli altri, credo che di unicum si debba parlare anche nel condividere o meno quello che collezioni, troppe la variabili e troppe le problematiche collegate a oggi. Quello che è certo è che a un certo punto il collezionista " crea il suo progetto " di collezione e fa di tutto per raggiungerla, non ci riuscirà ma cercherà di tendere verso quello, è un po' quello che alcuni definiscono direi giustamente " quel male inguaribile del collezionismo ".
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  40. vorrei avere anch'io una collezione simile...complimenti!
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  41. Ringrazio tutti dei contributi dati in questa discussione e per le indicazioni e i suggerimenti dati sulla nostra asta( è la prima abbiate pazienza...miglioreremo)... Ringrazio anche per le segnalazioni sulle monete che possano sollevare dubbi," nessuno è infallibile" è sempre stato il mio credo in questi anni di frequentazione del forum e oltre , però devo chiedervi una cortesia... allo stesso modo in cui io , quando ho avuto perplessità o dubbi su monete proposte da altri, li ho espressi portando il più possibile evidenze oggettive, ove riscontrabili e chiedendo migliori immagini se ottenibili, per poter dare giudizi il più possibile fondati, e per fondati intendo che aderissero al primo comandamento delle dimostrazioni tecniche reali, ovvero la ripetibilità dell'ottenimento dei risultati indipendentemente dal conduttore dell'analisi, e ove le evidenze fornibili non fossero state sufficienti a fare ciò mi sono astenuto dal giudicare assolutisticamente, vorrei che lo stesso metodo venisse adottato anche dagli altri...foto in alta definizione e macrofotografie dei particolari che possano far nascere dubbi ne possiamo fornire a chi ne faccia richiesta, e siamo prontissimi a recepire ogni conclusione basata sull'analisi oggettiva delle immagini fornite, se a conclusione si può arrivare... però non sono assolutamente disposto, come non lo sono stato mai, ad accettare giudizi basati su presunte capacità di osservazione e analisi stilistica non supportate da confronti oggettivi, anche provenienti dai Soloni o presunti tali, della numismatica, avendone io stesso dimostrato anche qui i limiti capacitivi e l'estrema facilità con cui l'occhio umano può essere ingannato. Quindi, invito gli stessi a munirsi di adatte evidenze e conclusioni logiche ripetibili e di evitare assolutamente i vari " a mio parere" o " per la mia esperienza" perché ho avuto più che abbondante dimostrazione , e ne ho data in varie sedi, questa compresa, che al 99% quando esordiscono così o danno spiegazioni fondate su " io l'ho visto già o io lo so perché ne so parecchio" stanno dicendo cretinate senza fondamento. A buon intenditor.... Per tutti gli altri che invece hanno prove a suffragio delle loro opinioni, dico grazie fin da ora per averci aiutati ad evitare errori e ad aver imparato qualcosa in più...
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  42. On the Leontini tetradrachm lot no.42, this new specimen just reinforces my earlier opinion that both itself and its sibling that I posted one year ago (see odisseo's reply in the thread https://www.lamoneta.it/topic/161817-tetradramma-leontini-boehringer-55/?page=3) are fakes. The leaf is deformed and I initially considered this may have been the result of a weak strike. Now a second coin appears with the same feature and furthermore they both exhibit an unusual deep strike.
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  43. Va beh...questa non può mancare..
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  44. Ciao. Beh, il valore facciale della totalità degli aurei di V.E. III abbiamo visto che aveva, in realtà, un valore "virtuale"; altrimenti non si spiegherebbe come mai un fascione da 100 Lire venisse ceduto dalla zecca a 400 lire. Voglio dire che se 100 Lire avessero realmente rappresentato grammi 29,025 d'oro fino (questo era il contenuto di metallo prezioso fino del fascione) non si comprende il motivo per quadruplicarne il prezzo di cessione fin dall'origine. Mi pare che, come valore facciale, ci fosse davvero poco di "realistico". Per gli scudi (anzi, a ben vedere solo per lo scudo dell'11, perché di quello del '14 non abbiamo alcuna notizia e potrebbe anche non essere mai finito alle Tesorerie), abbiamo visto che bisognava prenotarlo e pagarlo con altro scudo. Quindi argento contro argento, previa prenotazione. Considerate anche le modalità per ottenerlo, possiamo davvero ritenere che si tratti di un nominale recante un facciale "realistico"? Direi poi che valutare questa monetazione preziosa di V.E. III sul piano della "plausibilità" circolatoria lascia il tempo che trova. Possono esserci certamente delle piccole differenze con l'odierna monetazione aurea per collezionisti, ma non mi sembrano così significative. Anzi, per certi versi la monetazione aurea attuale mi sembra persino più "sobria" (sul piano venale) che non quella di V.E. III. Oggi se vuoi acquistare un 20 euro in oro italiano, che ha le stesse caratteristiche del marengo, spendi all'origine 350 euro e cioè circa l'80% in più dell'intrinseco aureo contenuto dalla moneta, che oggi è di circa 210 euro. Chi acquistò nel 1923 un 20 lire fascetto, che ha lo stesso contenuto di fino dell'odierno 20 euro, dovette sborsare ben 80 lire, cioè il 300% in più del controvalore (teorico) dell'intrinseco contenuto dalla moneta. Se non altro, rispetto al controvalore in oro, (non dico rispetto al valore facciale) sono più "ragionevoli" i prezzi di emissione delle odierne monete auree che non quelli delle monete vendute dalla zecca ai tempi di V.E. III. Le monete da 500 Lire in argento hanno circolato, seppure per pochi anni. Poi, probabilmente intorno al 1967, cominciarono a sparire progressivamente dalla circolazione, per poi sparire del tutto ben prima del 1970. Per le monete da 1.000 Lire "Roma Capitale" abbiamo testimonianze dirette di persone che ne ricevettero alcuni esemplari nella busta paga. Dopodiché è molto improbabile che qualcuno di costoro le abbia poi spese e quindi le abbia immesse nella ordinaria circolazione. Al riguardo, si può forse sostenere che abbiano avuto un "principio" di circolazione, immediatamente soffocato dalla propensione alla tesaurizzazione di chi le deteneva. Anche qui dovremmo prima intenderci su cosa consideriamo per "circolazione". Il passaggio di una moneta dalle Tesorerie provinciali alle Banche e agli Uffici postali ed un successivo step da questi Enti ai privati, che però subitaneamente la tesaurizzano, ci consente di parlare di moneta che ha circolato? Sono sufficienti due soli passaggi per considerare una moneta "circolata"? Mah. Saluti. M.
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  45. Buonasera a tutti, conosco un meccanico qui a Bologna che da la paga a molti esperti e presunti tali,e non solo in numismatica ,il fatto di essere un meccanico,idraulico o muratore non significa che non hanno le dovute conoscenze per chiudere e garantire una moneta che hanno intenzione di cedere... Di contro ci sono molti presunti esperti che invece sanno poco o nulla...
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  46. Tetradramma che mi sono aggiudicato nella recente Münzen & Medaillen GmbH Auktion 46. KÖNIGE VON MAKEDONIEN. Alexander III. der Grosse, 336-323 v. Chr. Tetradrachmon, postum, Sikyon, 225-215 v. Chr. Herakleskopf im Löwenfell n.r. Rv. ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ Zeus mit nacktem Oberkörper auf einem Diphros n.l. sitzend, mit der Linken Zepter haltend, Adler auf der ausgestreckten Rechten; im Felde l. nackter Ephebe n.l., mit erhobenen Händen eine lange Tänie in seinem Rücken haltend; darüber in Mikrobuchstaben ΞΕ, unter dem Thron Monogramm. 16,51 g. Price 161,725var. (ohne ΞΕ, Versehen?). Ovaler Gegenstempel: Seleukidenanker. Breiter, Flacher Schrötling. Sehr schön. E’ una variante del Price 725 in quanto il tetradramma pubblicato non presenta quelle due letterine ΞΕ sotto il braccio destro di Zeus. La contromarca ovale sul rovescio, che ha lasciato il segno del contraccolpo sul diritto, raffigura l’ancora seleucide. La mia è stata l’unica offerta e quindi il prezzo è stato quello di partenza, l’80% della stima.
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  47. Solido bizantino Denaro carolingio Grosso di Venezia Fiorino di Firenze Ducato di Venezia
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