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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/24/18 in tutte le aree

  1. Ciao! Complimenti per la moneta! Confesso che mi manca Circa la foto... non è certo un problema di macchina fotografica, nè di obiettivo Ma se scatti a ISO 1600 cosa pretendi? La velocità iso è direttamente proporzionale alla sgranatura che ottieni, questo valeva un tempo con le macchine analogiche e vale ancora di più oggi Per scendere con gli ISO aumenta l'illuminazione della moneta! Ti consiglio questa impostazione: priorità di apertura ('A' sulla rotellina), ISO 100 (max 200), f/11 (non aprire troppo o perdi in profondità di campo), macchina su cavalletto e cerca di stare con tempi non inferiori a 1/80 di secondo Questa è scattata +/- con queste impostazioni P.S. a ISO 1000-1800 (non oltre) scatto la via Lattea Questo è uno scatto fatto sulle crete Senesi con la 6D Canon a ISO 1600 e uno Zeiss 15 2.8 (e 20 secondi di posa)
    5 punti
  2. Ciao a tutti, ormai sto tirando fuori quello quello che da anni avevo al buio. Desidero condividere con voi anche questo 120 grana 1734. Che ne pensate, anche se dalle foto non si evince, essa è di color ghiaccio. Mi piacerebbe avere una vostra impressione sulla stato di conservazione. Grazie a chi vorrà partecipare.
    4 punti
  3. Ecco il monetiere del Re Luigi XIV°. sembrerebbe anche lui avesse "passione" Roba di classe vero? peccato manchino le monete, .............. ma confesso, al tempo mi propose il lotto e cosa fu fatta , ma non ci mettemmo d'accordo sul monetiere ...peccato ecco un link con un'elenco di mancati lamonetieri; https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_coin_collectors
    4 punti
  4. Vedo che le impressioni arrivano, arrivano anche le considerazioni sotto il profilo umano, lo stare insieme terapeutico, il credere ed essere sostenitori, che poi forse è l'arcano di tutto. Pensavo anche nell'insieme concettuale, riflesso ai tondelli, che forse ci impersonano in qualche modo, riflettendo la nostra vera anima, quindi il trovarsi insieme all'interno di una raccolta dialogando nel tempo, nonostante le diversità stilistiche, millesimali, nominali, e materiali. Anche loro magari staranno dialogando come noi, anche loro staranno cercando qualcuno che li ascolti, anche loro staranno trasmettendo emozioni, anche loro in fondo non vorranno essere soli... Una sinergia che ci accompagna da quando decidemmo di raccogliere e far parte di loro... Altre storie saranno sicuramente presenti e parte di voi, raccontiamoci.. Eros
    4 punti
  5. Decisivo e' sicuramente lo spirito di appartenenza, il riconoscersi nel gruppo, sentire l'identità, partecipare attivamente e sentirsi integrati, solo col fare, proporre, agire fattivamente ti sentirai parte di essa. Se non succederà tutto questo sarai l'ennesimo collezionista di tessere, un numero ...ma sarà altro...il gruppo e' altro ancora... L'associazionismo anglosassone ci insegna che tutti collaborano senza esclusioni, e il raggiungimento dell'obiettivo, del service scelto e' un lavoro di gruppo, dove tutti sostengono tutti, il gruppo dove nessuno deve essere escluso ma invece coinvolto e il successo, se ci sarà, sara' del gruppo. Qui siamo però nel credere e sostenere la mission, l'appoggiarla, sostenerla e lavorarci sarà solo una conseguenza di una scelta di vita e di campo.
    3 punti
  6. Buonasera a tutti, nei giorni 11 e 12 febbraio si è svolto nella città di Gaeta il tradizionale Convegno Borbonico per la commemorazione dei Militari Napoletani caduti durante l' assedio del 1860 - 1861. Quest' anno il Convegno ha dedicato lo spazio storico - culturale al 170° anniversario della venuta a Gaeta di S.S. il Beato Papa Pio IX, in fuga da Roma per i moti rivoluzionari. Per tanto sono state esposte ed illustrate nella sala superiore dell' Hotel Serapo tutte le Medaglie originali dell' epoca emesse nel periodo 1848 -1850 della Collezione del Sig. Francesco Di Rauso. Io ed altri pochi fortunati partecipanti abbiamo avuto finanche l' onore di toccarle ........una sensazione indescrivibile, qualcosa di veramente eccezionale. Di seguito alcune foto del Sig. Francesco Di Rauso e delle sue Medaglie.
    2 punti
  7. DE GREGE EPICURI Se la memoria non mi tradisce, non esistono "crocette" di Teodosio 1°, quindi si tratta di Teodosio 2°.
    2 punti
  8. A seguito di questa Tragedia la Famiglia Olivari ha saputo regalarci questa encomiabile occasione per i giovani numismatici. Complimenti per l'organizzazione e la signorilità di Bassetti, Lamperi (che ho notato essere anche grande appassionato di storia) e in generale di tutti i soci del circolo di Bergamo che insieme a Mario, gran trascinatore e divulgatore, sono il motore del Premio. @Sator Federico cosa puoi dirci da premiato? Quali sono le tue sensazioni? hai altro da aggiungere? marco
    2 punti
  9. Ora con Gianpietro Basetti riceve lo Speciale di Res nummariae mediolanenses
    2 punti
  10. Secondo me splendido convegno, molta gente stamattina e poi le premiazioni del Concorso dei giovani hanno indubbiamente reso la giornata più ricca, complimenti al Circolo Numismatico Bergamasco come sempre d'altronde. E poi il classico caffè lamonetiano....
    2 punti
  11. Illyria Re BALLAIOS.. Testa del re BAAAIOS Artemide con torcia e lancia. Così come da foto. Roberto
    2 punti
  12. 2 punti
  13. Buongiorno, voglio unirmi a questa discussione per raccontarvi il mio "ritrovamento" che non ha un valore economico, ma racconta un piccolo spaccato storico della mia famiglia. Nella soffita dei miei genitori, dentro un vecchio baule, salta fuori una veccia busta da lettere, fatta di carta rinforzata con della tela di cotone. Mia madre mi racconta che in quel periodo, parliamo del 1935 un suo vecchio parente era emigrato in america, come molte altre persone in quel periodo storico. Da lì, inviava piccole somme di denaro, chiaramente in dollari per aiutare i parenti rimasti in Italia. Una volta aperta la busta, ecco cosa è saltao fuori. I dollari, erano stati chiaramente utilizzati e con ogni probabilità la busta era stata utilizzata come "salvadanaio" e lì era rimasta. Un bel ricordo, che ha contribuito a stimolare il "numismatico" che è in me...(forse l'ho sparata grossa facciamo piccolo numismatico che è più adeguato) Ecco, questa non è una fake news, è solo uno spaccato di vecchi ricordi, vecchie emozioni, che di tanto in tanto riemergono in tutte le famiglie. ( mia madre, quanto l'abbiamo trovata e mi ha raccontato questa semplice e breve storia si è commossa) P.S. avevo già postato queste foto, dove avevo scritto erroneamente cha la busta proveniva dall'Australia dove effettivamente abbiamo altri parenti emigrati. PB
    2 punti
  14. @Il doblone complimenti, te ne posto uno che ho avuto ed era stato periziato spl-fdc, per un raffronto...
    2 punti
  15. Mi piacerebbe che questo evento fosse un momento anche riflessivo, dove si possa andare oltre le conferenze stesse, l'espediente giusto che servirebbe in ogni manifestazione culturale, dove l'incontro possa diventare un momento aggregativo, avendo l'opportunità di conoscersi e finalmente parlare proponendosi, interscambiando le realtà locali, un mezzo che diventa voce... Eros
    2 punti
  16. Ciao @Legio II Italica ,complimenti bel post,a proposito della Basilica di Papa Marco,scoperta solo nel 1991,vorrei pubblicare alcune immagini relative ad alcuni elementi aurei da un paio di corredi di epoca costantiniana presenti in una tomba monumentale rinvenuta nel 2012 all'interno della suddetta Basilica. Fonte : Costantino 313 d.C. (2013) Saluti. Adelchi.
    2 punti
  17. Alcuni Amici comuni con i quali ho condiviso una meravigliosa giornata all' insegna della cultura e della tradizione Borbonica. Da sinistra verso destra: - Arch. Stefano Bertuzzi, - Avv. Giudice Beniamino Russo, - Sig. Francesco Di Rauso @francesco77 , - Ing. Vincenzo Contreras @vox79 , - e lo scrivente Sig. Sergio Iazzetta @motoreavapore .
    2 punti
  18. Ciao a tutti, approfitto del tempo libero dovuto alle festività per scrivere due righe relativamente ad un interessante (spero :rolleyes: ) falso d'epoca di una moneta da 2 CARLINI ROMANI di papa Pio VI, coniata a Roma nel 1796 (A.XXII), a confronto con la moneta originale. Innanzitutto va fatta una premessa, indispensabile per delineare il contesto storico, e capire il proliferare di monete falsificate in quel periodo nello Stato Pontificio. Gli anni conclusivi del pontificato di Papa Pio VI furono infatti, a partire dal 1796 e fino alla Repubblica Romana del 1798-1799, assai tumultuosi. Era il periodo della prima campagna napoleonica in Italia, che si concluse con il Trattato di Tolentino del 19 febbraio 1797 tra il Papa ed i francesi, a chiudere formalmente l'armistizio di Bologna il 23 giugno 1796, accettato dal Papa come il male minore rispetto ad una discesa verso Roma (solo rimandata), che l’esercito pontificio non avrebbe potuto arginare. La crisi di quegli anni, accentuata poi a causa dei tributo da pagare ai francesi, fece sì che le casse dello Stato Pontificio si svuotassero, ed alla mancanza di circolante si era posto rimedio con una sempre più massiccia emissione di cedole cartacee a corso forzoso, accettate malvolentieri dalla popolazione perché praticamente impossibili da convertire in moneta, e con il progressivo aumento e svilimento della monetazione metallica in mistura, con la la contemporanea scomparsa della moneta d’argento... La moneta in esame, il 2 carlini o 15 baiocchi all'inizio del pontificato di Pio VI, è una moneta in mistura 500/1000, del peso legale di 5,65 grammi, ma subirà nel tempo ben due riforme: I riforma (1794): Il peso legale resta di 5,65 grammi ma il titolo della lega viene diminuito a 416,67/1000 II riforma (1796): Il peso legale viene portato a 4,238 grammi ed il titolo della lega ulteriormente diminuito a 333,33/1000. E' in questo "caos monetario" che la monetazione in mistura diviene sempre più preda dei falsari, che nella confusione generale approfittavano per invadere il mercato con falsi in bronzo spesso anche assai curati, dei tagli maggiori da 12-25-60 baiocchi e appunto il doppio carlino da 15 baiocchi :rolleyes: . L'ORIGINALE La moneta originale in foto, classificata dal Muntoni al n°81 è opera di Tommaso Mercandetti, del quale compaiono al diritto le iniziali ai lati dei cordoni. Curiosamente questo esemplare presenta un peso che rispecchia al centesimo quello legale stabilito dalla I riforma del 1794, 5,65 grammi mentre nel Muntoni è classificato come appartenente alla II riforma (4,238 grammi) per la quale erano state appositamente rifatte le incisioni, soprattutto del rovescio, come distinzione dalle emissioni degli anni precedenti, in cui il valore era contenuto in cartella con rami ai lati. Il diametro è di 26,7 mm, il taglio cordonato, rigato con un'operazione successiva alla coniazione per passaggio del tondello tra due matrici (una fissa ed una mobile). Come tutte le monete in mistura del periodo, subiva anche un processo di argentatura superficiale. IL FALSO D'EPOCA Stando al solo diametro, 25,6 mm, oltre 1 mm inferiore alla moneta originale, si può già intuire che sia otttenuto per fusione, in bronzo, da una matrice ottenuta proprio da una moneta originale. Inoltre è ben visibile la porosità generale, che nei campi è stata in parte eliminata, manualmente, dato che sono visibili delle raschiettature... Manca la firma dell'incisore TM, per cui l'originale da cui sono partiti i falsari accoppiava stranamente il diritto classificato come Muntoni 82, al rovescio della moneta precedente. Probabilmente anche per questi falsi d'epoca sarebbe poi stata effettuata una argentatura che li confondesse meglio con il circolante (anche se di questo non appare traccia nell'esemplare in foto), anche perchè il peso è di soli 3,75 grammi, al di sotto di 2 grammi rispetto al particolare esemplare presentato in precedenza, e comunque di oltre mezzo grammo rispetto al peso legale della II riforma... :rolleyes: Curiosamente, ed è ben visibile dalla foto successiva con il confronto tra le lavorazioni del contorno, sul falso d'epoca questa operazione è stata eseguita manualmente, con incisioni a distanza e profondità variabile... Sicuramente un lavoro certosino che lascia intendere che per i falsari, al di là di un rischio notevole, ci sarebbe stato anche un notevole ritorno economico.... Un saluto a chi non ha abbandonato a metà questa lunghissima, e spero non noiosissima, esposizione Ciao, RCAMIL
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  19. La fondazione del circolo è avvenuta nel 1936, quando un ristretto gruppo di collezionisti di monete e medaglie diede vita a Genova al Circolo Numismatico Ligure, allo scopo, tra l’altro, di riprendere a distanza di anni la tradizione genovese rivolta alla ricerca numismatica cui si erano dedicati Serra, Gandolfi, Ruggero, Desimoni e altri appassionati studiosi. Corrado Astengo, già a quell’epoca noto collezionista ed appassionato studioso di monete genovesi e della Liguria, fu tra i soci fondatori e fu eletto alla carica di Presidente del Circolo. Egli ottenne dalla Società Ligure di Storia Patria la facoltà di accogliere nella sua sede i soci del Circolo Numismatico Ligure, rendendo loro il beneficio di poter consultare la sua biblioteca ricca di testi di numismatica. L’apice del prestigio numismatico di Corrado Astengo fu la nomina, avvenuta nel 1959, alla presidenza della Società Numismatica Italiana. Il riconoscimento, da molto blasone al Circolo Numismatico Ligure, oltre ad imprezziosire l’efficace attività di Corrado Astengo e le sue grandi doti di studioso della numismatica. Dal 1964, anno della morte di Corrago Astego, ad oggi il circolo numismatico ligure è a lui intitolato. Come il suo predecessore il dott. Giovanni Pesce fu un illustre numismatico. Nel 1964, i soci dell’Astengo lo nominarono all’unanimità come nuovo Presidente. Sono molte le sue pubblicazioni in vari settori delle ricerche storiche, dalla paleontologia alla monetazione genovese. Nel 1975 escono i due testi fondamentali per l’approfondimento della numismatica ligure: il Nostro Presidente Giovanni Pesce e il socio Prof. Giuseppe Felloni pubblicano: “Le Monete Genovesi. Storia, arte ed economia delle monete di Genova dal 1139 al 1814”. Il libro è disponibile anche in lingua inglese. Giuseppe Lunardi altro illustre numismatico e socio del circolo pubblica il libro “Le monete della repubblica di Genova”. Ancora oggi questi due testi risultano fondamentale per l’approfondimento della numismatica ligure. Le case d’aste e i Periti fanno riferimento all’opera di Lunardi per catalogare/periziare le monete di genova. Nel 1980 viene pubblicato il libro di Lunardi sulle monete delle colonie genovesi; uno studio complessivo che raccoglie organicamente il materiale attribuendogli un inquadramento storico e cronologico. Uno studio unico anche perché il Corpus Nummorum Italicorum manca non solo dei volumi relativi alla Sicilia ma anche di quelli riguardanti le emissione degli italiani all’estero. La Presidenza del dott. Renzo Gardella, tuttora membro della Società Numismatica Italiana e Presidente onorario del circolo Astengo, fu un periodo molto costruttivo. Si segnala l’importante pubblicazione del socio comandante Maurice Cammarano, bravissimo numismatico, e dedicata ai luigini. Si tratta del Corpus luiginorum, edito nel 1998 e di cui è attesa una riedizione aggiornata. Nel 2000 il circolo ha curato la pubblicazione del libro di Enrico Janin: scritti di argomenti numismatici dal 1972 al 1999. In onore, come segno di gratitudine e di affetto per il predecessore, Renzo Gardella e i soci hanno raccolto tutti gli scritti, di argomenti numismatici del dott. Giovanni Pesce dal 1941 al 1991, in un volume, di oltre 200 pagine, pubblicato nel 2005. A questa presidenza ha fatto seguito, a partire dal 2007, quella del dott. Fabio Negrino, docente dell’Università di Genova e attuale consigliere della Società Numismatica Italiana e della Società Ligure di Storia Patria; quest’ultimo ha organizzato numerose conferenze e ha promosso iniziative e collaborazioni, nonché la traduzione in italiano e la prossima pubblicazione del volume del numismatico greco Mazarakis, dedicata alle imitazioni del ducato veneto nel Mediterraneo orientale. Ha inoltre promosso una pubblicazione dei soci Figari e Mosconi relativa alla monetazione alessandrina, contenente oltre 2000 immagini di monete romane alessandrine provenienti dalla collezione Datari; anche questa di prossima uscita. Oggi il circolo ha sede presso la Società Ligure di Storia Patria, nella prestigiosa cornice di Palazzo Ducale a Genova.
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  20. Salve...mi è stata data di resto questa moneta...so che non dovrebbe trovarsi in circolazione..può valere qualcosa di più del taglio nominale?grazie
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  21. Violante Olivari consegna il premio a Federico de Gennaro
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  22. Beh oggi a Bergamo abbiamo capito cosa vuol dire far parte di un gruppo o meglio di un coordinamento di gruppi, quindi rispondo io alla domanda fatta sopra e la risposta e' si, si può camminare, sempre che si voglia, anche tra gruppi per raggiungere un obiettivo. Veramente emozionante e altamente simbolica l'iniziativa portata avanti dal circolo di Bergamo con diversi altri circoli collegati per ottenere un risultato. Ne e' uscito uno spettacolare spaccato con relazioni di 12 protagonisti giovanili che con i loro elaborati hanno spiegato a noi cosa pensano sia un circolo, come lo vorrebbero, proposte e consigli. Vi invito a leggerli e magari lo faremo anche qui, sono riflessioni altamente significative, la numismatica italiana passa da qui, da oggi da Bergamo, da 12 giovani testimonial, dal vincitore @Sator che li rappresenta, un giovane che si trova già alla sua età a essere Presidente di un circolo come quello di Cremona...a volte nella numismatica si parla, si parla ...direi anche troppo..., ma quello che contano sono poi i fatti reali, che sono dei servizi per tutti, oggi ne abbiamo visto uno importante a cui si sono dedicate tante, tante persone e diversi giovani di estrazioni diverse, che meritano la massima considerazione, stima e rispetto, il tutto nel segno di molti fatti e poche parole, Bergamo rimarra' , le parole voleranno ...
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  23. Dato il piccolo valore, la curiosità del polimer ed il particolare evento, ne sono state "conservate" per i posteri in grandissima quantità, ne ho viste in vendita anche a mazzette intere. Nel 2005 in Romania, a seguito della riforma monetaria resa necessaria dall'inflazione (furono stampate banconote da un milione di Lei pari a circa 21 euro) furono eliminati 4 zeri, ciò significa che attualmante ci vogliono 10.000 vecchi Lei per un Nuovo Lei. La banconota in questione è da 2.000 vecchi Lei, ed equivalgono a 0,20 Nuovi Lei (20 Bani), e siccome ci vogliono circa 5 Nuovi Lei per un euro, la banconota, se ancora convertibile in Romania, equivale a circa 4 centesimi di euro. Immettendoli sul mercato collezionistico anche ad un euro il guadagno per tanti operatori è stato altissimo.
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  24. Se cerchi su ebay le trovi, tipo queste.
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  25. @roman de la rose, dicono che collezionasse marenghi.
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  26. Ne parlo col presidente, secondo me più che volentieri!
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  27. https://en.m.wikipedia.org/wiki/Ballaios Qui la scheda.
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  28. Peccato, ti aspettavamo. Roberto
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  29. Confermo l'identificazione Forte II tipo MIR 174 Il segno fiore a sei petali viene classificato fino ad ora come Filippi a Cornavin, ma attendiamo notizie sulle nuove classificazioni, siccome non è possibile che ben tre segni diversi abbiano la stessa zecca e lo stesso zecchiere.. E non ti preoccupare che prima o poi sulla tua calamita si attacca qualche pezzo più bello!
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  30. Ulteriore aggiornamento,sulle considerazioni finali non ho parole...
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  31. @margheludo .... nessuna figuraccia!! ........ qui ci puo' dare una mano @borghobaffo !.....
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  32. ARChIEPISCOP / aquila AR EL AT EN / doppia croce / lettere S T G D inquartate denaro episcopale di Arles....ipoteticamente già attribuito (sulla base delle lettere DG ) al vescovo Galhard de Faugeres (1311 - 1317) (Omni n°11 07/2017) ma anche, in funzione di un grosso conservato in una collezione privata italiana, a Rostaing de la Capre (1286 - 1303); penso che su questa moneta possa darci una grossa mano @monbalda ciao Mario
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  33. Bravo, bravo @ambidestro , quello che intendo per divulgazione, poi però bisogna farla, io credo che questa rimarrà dentro di te come una delle più belle soddisfazioni e gratifiche di vita e numismatica più di qualunque carica, onorificenza, medaglietta, questo e' il vero e concreto dare alla collettività e in questo caso anche per i nostri giovani ! Sono orgoglioso e felice che tu sia in Lamoneta ma anche nella nostra Associazione !
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  34. Notizia di questa mattina sul Jerusalem Post... grande ritrovamento, 2700 anni di storia. http://www.jpost.com/jerusalem/Seal-of-the-prophet-Isaiah-may-have-been-unearthed-in-Jerusalem-543366 Massimo.
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  35. Ma vale anche la pena ricordare ciò che odiato monete questi erano dal 1880. Sono stati intesi come monete commerciali da usare oltremare, ma il fatto che erano offerta legale nel paese ha causato i problemi enormi per le famiglie americane. Trade Dollars erano gli unici monete statunitensi da demonetizzare (ma finalmente riacquistato il loro status di gara legale nel 1965). In ogni caso, dato che avevano fatto male un sacco di gente, e che non erano più soldi, il "camera-pot" motivo sembra molto appropriato. v. -------------------------------------------------------- But it’s also worth remembering what hated coins these were by the 1880’s. They were intended as trade coins to be used overseas, but the fact that they were legal tender at home caused enormous problems for American families. Trade dollars were the only U.S. coins to be demonetized (but finally regained their legal tender status in 1965). Anyway, given that they had hurt a lot of folks, and that they were no longer money, the “chamber-pot” motif seems very appropriate. v.
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  36. Un tondello di categoria... C'è il Sebeto che sembra fatto stanotte... Queste foto se non si conosce bene la tipologia non rendono giustizia... E' talmente incantevole che odo l'echeggiar del mar... Eros
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  37. Appena 10 km dentro al Ducato di Milano nevicata fino alle 10... Dai qualcuno posti delle foto.... Io arrivo subito domani in apertura. Roberto
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  38. Dico pure io la mia...per fare gruppo questo è il primo passo! Cosa si prova a fare parte di un gruppo? Sentirsi parte di un gruppo è un emozione, una sensazione che tutti bene o male cerchiamo fin da piccoli. Siamo sempre parte di un gruppo più o meno allargato, non esiste un uomo veramente isolato, siamo sempre persone tra le persone, può solo variare il senso di appartenenza, la comprensione reciproca, la sensazione di condividere tratti comuni e la capacità di comprendere ciò che ci rende diversi. La sensazione, quel provare, sentire di fare parte di, aumenta esponenzialmente tanto più grandi sono questi tratti comuni ma si rafforza e si salda maggiore è il rispetto per le differenze. Noi abbiamo in comune la passione per le monete, ma tutti le guardiamo e le studiamo da prospettive diverse e dando giudizi diversi..chi ama l'estetica, chi l'araldica, chi le tecniche di produzione, chi le conservazioni, chi un personaggio etc etc ma credo che la maggior parte di noi cerchi nel forum, ma anche nella vita reale (in famiglia, tra amici, in un circolo, nei gruppi insomma) di incuriosire, di portare il proprio contributo, il proprio punto di vista, le proprie conoscenze, le proprie esperienze per partecipare ad allargare questa trama culturale fatta di cose belle da vedere e da indagare percorrendo l'ordito della storia. Fare parte di un gruppo di appassionati quindi è sentirsi parte unica di un tutto che muta in base alle continue contaminazioni che ci sono tra le parti, perché le parti si lasciano contaminare, c'è scambio, c'è azione, ci si attiva. In questo modo stiamo allo stesso tempo appagando un nostro bisogno che è quello di socializzare, condividere, fare, sentirci capiti, rassicurati nei dubbi e apprezzati per il nostro personale contributo e stiamo appagando il medesimo bisogno altrui. Lo stare in mezzo anche virtualmente agli altri ci fa sentire (salvo eccezioni) bene. Lo stare assieme agli altri accomunati dalla medesima passione ci da motivazioni, ci spinge a proseguire e ci da piacere. Ogni uno di noi che porta avanti la propria passione, passo dopo passo, moneta dopo moneta, pagina dopo pagina, arricchisce se stesso e traccia un personale sentiero. Ogni uno di noi che riesce poi a condividere, divulgare, trasmettere, anche se in piccolo, la sua ricchezza, sta contribuendo a fare numismatica, ad allargare e allungare la strada di un sapere che merita un futuro longevo. Scritto di getto leggendo solo il titolo, ma spero di essermi spiegato. Saluti. Cristiano.
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  39. Voglio spendere anch'io due parole su due persone (due amici), per la precisione Mario ed Eros. Vi ho conosciuti circa sei mesi fa e mi avete fatto da subito un'ottima impressione e sapete cosa mi ha colpito di più in voi? Il fatto che non abbiate mai tentato di vendermi monete... Sembrerà strano, ma questo è stata la prima cosa di voi che mi ha colpito, poi col tempo ho capito che siete persone molto sincere e grandi appassionati di numismatica, senza secondi fini (commerciali), spero e credo che la vostra grande passione riuscirà a contagiare tantissime persone, come è capitato con me.
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  40. Inizio col dire che se non ci fosse Eros @eracle62bisognerebbe inventarlo, sia per quello che fa sul forum, sia per quello che fa nella vita per la divulgazione della numismatica, sia per quello che sta facendo anche per l'Associazione... Ma veniamo alla domanda, che non è una domandina qualsiasi e che potrebbe iniziare qui su questo forum la serie delle grandi tematiche, dei valori... Sono un individualista lo ammetto, per natura, per caratteristiche, perché credo che poi in fondo è meglio il chi fa da sé fa per tre...ma questo non sempre è possibile, attuabile, nasciamo soli, ma la vita ci porta inevitabilmente a condividere, confrontarsi, a camminare con altri...nel lavoro, nelle occupazioni, nella socialità e anche ovviamente nel mondo associazionistico. E qui siamo ora nell'area Circoli, associazioni, numismatiche, storiche, culturali ma sempre gruppi sono ... Penso che le Associazioni non siano e non debbano essere considerate proprietà, a volte capita questo, sono per il rinnovamento, per la rigenerazione, alternanza, l'Associazione è un bene comune, è dei soci, ma in fondo di tutti, si muove per degli scopi, degli obiettivi e agisce per il raggiungimento di questi. A volte capita che la sinergia, l'empatia, l'organizzazione degli associati si muova per raggiungere gli scopi prefissati e li ottiene, a volte questo non succede, non sempre tutti agiscono nella stessa direzione. Se stiamo parlando di associazionismo di volontariato culturale, senza interessi personali se non quello primario associazionistico, l'unica forza che ti muove è il crederci nella mission sociale, il volerlo fortemente, l'unica ricompensa sarà una gratifica personale e sociale e collettiva, l'obiettivo raggiunto supererà ogni sforzo e ogni fatica. L'associazione è un microcosmo, uno spaccato sociale che decide di unirsi e lavorare insieme, i nostri circoli sono poi questo, e oltre a problematiche interne devono confrontarsi col mondo esterno, insomma non è facile, dipende spesso dalle motivazioni, dalla carica umana, dalle persone e qui torniamo al solito ritornello, importanti sono le idee, gli obiettivi, gli scopi ma poi sono gli uomini che decideranno e lavoreranno per raggiungerli gli scopi, uomini giusti io li chiamo, se ci sono, se li avrai al tuo fianco, probabilmente riuscirai a realizzarli, in caso contrario si ritornerà all'uomo solo, virtuoso probabilmente ma solo...e poi rilancio può un gruppo, sempre se sia coeso nel suo interno, agire con altri per raggiungere scopi condivisi ? Questo è ovviamente uno step successivo, per ora rimaniamo sul primo e di riflessioni ce ne sarebbero ...
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  41. eccomi ad illustrare il "mio salto di qualità" ore 8 mi presento al Liceo scientifico di Borgomanero (provincia di Novara) su richiesta di un mio amico professore in questa scuola, gli studenti dalla 1° alla 5° vengono suddivisi in base alla loro scelta di argomento (vedi elenco allegato) una trentina di alunni hanno scelto NUMISMATICA, con piacere vedo che sono presenti anche alunne queste "lezioni" sono autogestite dagli studenti in due giorni di due ore per "corso" l'argomento portato è "Parlar di monete" sono state due ore passate con giovani attenti e interessati, forse anche per curiosità della materia alla fine potevano fare domande, vedere e toccare un campione di monete vario, dal sesterzio romano al due scudi di Genova oppure dal denaro scodellato di Milano alla moneta dell'assedio di Palmanova allego anche delle foto, poi il comitato studenti mi farà avere le loro e le inserirò
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  42. Parco Nazionale di Yosemite Formazione rocciosa risalente all'era glaciale situata sulla catena montuosa della California. La valle è frutto dell'erosione avvenuta nel corso dei millenni, sorge a 1.200 metri di altitudine, è lunga 13 chilometri ed è larga un chilometro. Il picco più famoso è la Half dome (mezza cupola), una formazione granitica alta più di 1400 metri. USA - quarter dollar 2005 __
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  43. Oggi al circolo numismatico torinese Rovera illustra il suo lavoro ai soci
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  44. 1 centesimo – Castel del Monte È un castello voluto da Federico II di Svevia. Costruito tra il 1240 e il 1246 vicino Andria, in Puglia, ha pianta ottagonale e presenta otto torri, anch’esse ottagonali, poste nei vertici del blocco centrale. La funzione non è ancora chiara; forse residenza di rappresentanza, mostra molti elementi dell’arte gotica quali le volte a crociera costolonate all’interno dei vani trapezoidali nei quali sono suddivisi gli interni. Dal 1996 è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Ho dato una scorsa veloce, uff che faticaccia , mi pare che questa non sia ancora presente. P.S. Complimeti a tutti, un'affascinante giro del mondo numismatico.
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  45. Probabilmente non avremo mai la certezza sull'identità del monumento rappresentato. Rimango dell'idea che rappresenti, in un modo ideale e simbolico, il ponte sul Danubio di Apollodoro. Proprio perchè ideale, non mi soffermerei troppo sulle differenze con il ponte originario, anche se l'arco rappresentato sulla moneta non è troppo dissimile da quello rappresentato sulla Colonna Traiana. Credo che gli incisori, a differenza dei monumenti presenti a Roma, non avessero mai visto il ponte. Si saranno basati quindi su descrizioni orali di un ponte magnifico, il più imponente dell'antichità. Come rappresentare questa grandiosità in un tondello di pochi centimetri? Di qui la licenza poetica. Quello che mi fa pensare è la catena, tipicamente posta protezione di un porto, chiaramente visibile sotto la barca (che sembra una imbarcazione fluviale): potrebbe simboleggiare un porto fluviale presente a Drobeta? Più in generale, il Ponte sul Danubio ben si inquadra nell'ambito delle numerosissime emissioni celebrative delle guerre daciche. Infine la sua importanza è rimarcata proprio delle parole di Cassio Dione, riportate da Legio II Italica nell'altra discussione, che rappresentano, ancora un secolo dopo la sua costruzione e nonostante la sua distruzione, la meraviglia per un'opera che doveva aver impressionato molto i Romani: « ....... ci sono altre opere per le quali (Traiano) si distinse, ma questa le sorpassò tutte. Il ponte poggia su 20 pilastri in pietra quadrangolare di 150 piedi di altezza escluse le fondamente e di 60 di larghezza. Questi (piloni) sono distanti 170 piedi l'uno dall'altro e sono collegati da archi. » Le altre soluzioni proposte (il ponte Sublicio, il ponte Milvio, il porto di Ancona, quello di Centumcelle, il porto di Brindisi o un ponte portuale) per quanto suggestive e forse architettonicamente più calzanti, non mi sembra abbiano la stessa forza sotto il profilo della "propaganda imperiale" che ha caratterizzato la monetazione di Traiano. Saluti.
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  46. caro numa, la questione è: il denario del 68 era conosciuto nel 1500 ed è una emissione reale e comprovata....quindi nulla osta che sia questa, di cui abbiamo certezze, ad aver ispirato l'altra di cui NON abbiamo alcune evidenza...speculazioni epigrafiche latiniste o no...e anche la medaglia dei Medici può essere stata, indipendentemente, ispirata dal denario del 68 o dal falso Eid Mar....non vedo alcuna pregiudiziale a ciò...l'unico punto fermo è che del denario del 68 abbiamo la certezza dell'esistenza e della conoscenza anche all'epoca, del denario del 42, no... Il Cavino è tirato in gioco dalla medaglia a lui attribuita e come nome noto, della cui produzione sono abbondantemente edotto e le cui opere continuano a circolare , purtroppo alcune tuttora intese come originali e come tali vendute, anche perché i conii della Biblioteque non sono la totalità delle sue opere. Comunque, o che sia il Cavino o che sia altri, non è fondante ai fini della probabile sequenza di derivazione delle monete.....i dati sono: moneta del 68 certa , conosciuta ed esistente...42 incerta, apparsa dal nulla nel periodo e poi mai rinvenuta in 500 anni di lavori agricoli , edilizi e scavi archeologici, per tacer dei MD....e senza contare l'incongruenza dei 28+8 conii differenti che ne denuncerebbero una produzione intensiva non testimoniata dai ritrovamenti Possiamo stare qui ad elucubrare e ipotizzare della fondatezza sua esistenza continuando a speculare su tradizioni e logiche di emissione( discutibili anch'esse), epigrafie più o meno corrette e rimandi a storici greci e latini , ma senza un dato "certo" sono, appunto, speculazioni a cui non mi sento di aderire....adesso: se questo è pensare che il sole giri intorno alla terra, il tuo cosa è : pensare che la terra sia piatta?
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