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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/19/18 in tutte le aree

  1. A questa " l'han fatta cantare" a suo tempo e non poco, è abbastanza vissuta ma mi piace così, chissà cosa mi potrebbe raccontare ..... ma non è detto che non lo faccia.
    5 punti
  2. Ne parleremo nei prossimi giorni anche qui nel nostro specifico spazio della nuova area Circoli/Associazioni, ho iniziato col Cordusio come riferimento poi verrà spiegato e illustrato meglio per tutte le altre realtà costituite che vorranno esserci. Abbiamo scelto la formula, tra le tante, di Associazione aperta su Lamoneta, che vuol dire che ci si può iscrivere tutti i lamonetiani, che siano soci e non, ma che vogliano semplicemente interagire leggendo e scrivendo con noi in questo box, quindi chi vuole e pensa sia bello condividere basta un semplice clic, nulla più e tra poco anche qui " Colori e monete della penisola numismatica " e le altre iniziative e proposte per il futuro, vi aspettiamo !
    3 punti
  3. ciao Matteo 1/192 di statere non esiste in sicilia. nel sistema dell' obole (1/6 della dracma euboica o attica) ci sono 1/72 di statere (tetartemorion) in Himera (stater = tridracma euboico = 3x5.7g=17.1g) e 1/96 di statere (anche tetartemorion) in Messana occupato dai samians (stater = tetradracma attico = 4x4.3g=17.2g) Un tetartemorion è 1/4 dell' obole. nel sistema della litra (1/5 della dracma attica), la maggior parte dei più piccoli frazioni sono Hexas (1/6 della litra = 1/120 di statere) ma alcuni onkia (1/240 di statere) sono attestati per Katane. cf Christof Boehringer "Kataneische Probleme : Silberne Kleinstmünzen"
    3 punti
  4. Per oggi chiudo con un bel decreto per il commercio del settembre del 1806, stampato in Milano sotto il Regno di Eugenio Napoleone di Beauharnais, Viceré d'Italia, in ottime condizioni di conservazione. Buonanotte, Enrico
    3 punti
  5. Per me è questione di gusto... io personalmente non le prenderei mai... ma se a te piacciono non devi farti condizionare dai nostri pareri saluti
    2 punti
  6. Beh, diciamo che non volevo penalizzare il convegno per alcune paure private. Complimenti a Bergamo e al circolo Bergamasco per un convegno e una città stupenda. Pro e contro della pubblicità ognuno la vede a maniera propria. Identificavo il problema di elencare i commercianti, proprio per il fatto che non tutti avrebbero dato il permesso di essere menzionati. Roberto
    2 punti
  7. ora ho capito, l'ultima è di Francesco II
    2 punti
  8. ciao @scalptor il testo che citi è un ottimo punto di partenza "avanzato" , cioè non è un approccio basico, e condensa e anticipa vari aspetti da approfondire poi a piacimento. la numismatica bizantina è in continua evoluzione, e in 30 / 50 anni un po' di cose sono cambiate, ma rispetto ai tratti generali che si leggono in Grierson, non è cambiato poi così tanto specializzarsi poi vuole dire leggere tantissimo.... io per dire sono "forte" fino al VIII secolo circa , debole dall'800 al 950 circa, schiappa o semi schiappa nei successivi 5 secoli .... ma grazie a Dio ho i libri che, al bisogno, con fatica se non sei esperto del periodo, aiutano a capire...o a farsi un'idea.... per esempio quando postano delle splendide monete del X o XI secolo, non mi vergogno mai a palesare la mia poca competenza perché sono sempre molto sospettoso nei confronti dei tuttologi ... per esperienza spesso tuttologo = nientologo ... le eccezioni sono davvero rare
    2 punti
  9. Mah, a me non pare. I commercianti, proprio in quanto tali, rappresentano solo una fase di transito delle monete da una collezione all'altra, e possiedono sì un certo numero di monete di valore, ma nella maggior parte dei casi il valore è inferiore a quello di una collezione pluridecennale, perché il senso del lavoro del commerciante è opposto a quello del collezionista: il commerciante vuole infatti liberarsi dei pezzi il prima possibile, per poter reinvestire il surplus in nuove transazioni, mentre il collezionista ferma il pezzo e accumula valore.
    2 punti
  10. Buongiorno, Perdonami se forse ho frainteso ciò che hai scritto, ma mi sembra di capire che questa tipologia monetale non rientri nei tuoi primari interessi collezionistici, è corretto? Se così fosse, vorrei evidenziarti ancor più enfaticamente la gradevolezza della moneta in questione, rischiando di tediarti... Tipologicamente è data rara, insieme alla 1784. Non che sia difficile trovarla, ma trovarla GRADEVOLE come la tua, in qualità comunque modesta è davvero "utopico". Tondello e battitura praticamente "perfetti", permettono di godere appieno della bellezza stilistica di questa moneta dell'ultimo quarto del '700... cosa non indifferente La splendida patina eleva ad ennesima potenza l'appeal... Te la comprerei nonostante ho smesso di collezionare... non aggiungo altro, se non i dovuti complimenti di rito, ma con la speranza che il mio intervento abbia ulteriormente contribuito nell'aumentare l'orgoglio di custodirla! Fabrizio
    2 punti
  11. Non attribuisco alcun plus valore a questi errori considerandoli semplici curiosita' per i collezionisti . Purtroppo i cataloghi citati , secondo me, hanno dato troppo importanza a questi errori assegnando rarita' e prezzi discutibili tentando cosi' di creare una nuova speculazione. Fortunatamente Il catalogo Mir Savoia attuale e la sua futura edizione , per volonta' dell'autore , non prende in considerazione questa forma di collezionismo
    2 punti
  12. Scusate se vado un po' fuori tema ma questo argomento mi fa sorgere una riflessione: si parla spesso di quanto sia importante la libertà, del pericolo degli ismi vari, ma alla fine non viviamo già in una società dove le nostre libertà sono compromesse? Non poter camminare in certi quartieri all'ora che vogliamo perché si rischia di uscirne in mutande, essere costretti a infilare la nostra collezione di monete in una fredda cassetta di sicurezza perché in casa è troppo rischioso, etc etc. Credo che, tra le altre tante priorità, proprio per evitare il rinascere degli ismi, lo stato dovrebbe sapere garantire meglio la sicurezza delle persone
    2 punti
  13. Forse vi è SIGILLUM BEATE MARIE DEL BEC L' abbaye du Notre-dame du Bec è un 'abbazia benedettina in Normandia. Stona quel DEL , anche se la medaglia fosse stata fabbricata in area italiana (il legame con l'Italia potrebbe esservi tramite Lanfranco di Canterbury, chiamato anche Lanfranco di Pavia e L. del Bec). E' solo una supposizione. Interessante la commistione di lettere latine, gotiche, onciali. Belle le M.
    2 punti
  14. Ricordato di un vecchio aneddoto. Durante gli scavi in Egitto hanno trovato il sarcofago con la mummia. Gli esperti non potevano stabilire di chi è la mummia. Invitato degli esperti sovietici del KGB. Tre sovietici esperto toglie i guanti e chiesto di lasciare la stanza. Ben presto uscirono, asciugandosi il sudore dalla fronte: — Amenhotep ventitreesimo! Gli esperti hanno chiesto: Come hai fatto? Gli esperti del KGB ha risposto - la mummia ha ammesso!
    2 punti
  15. Buona domenica a tutti, ogni tanto "sconfino" dal mio settore collezionistico.....ma essendo un perfetto ignorante sulle monete del Vicereame..chiedo aiuto ai piu' esperti. Mi aiutate a catalogarlo e decifrare questo simbolo al dritto? Saluti, Rocco.
    1 punto
  16. Le piccole s sopra alle D e G stanno a significare 10 DineroS 20 GranoS 12 dineros= argento 999 24 granos = 1 dinero quindi 10Ds20Gs = 0.902777 fonte vedi link https://en.numista.com/catalogue/pieces7394.html
    1 punto
  17. Per il momento sono 6 compresa la ultima da me postata. Io le colleziono accanto alle versioni normali e devo dire che dal vero sono più fini di quello che puó sembrare al principio. Poi certo, non mi strappo le vesti, ma le vedo come un plus UFFICIALE delle mie amate 2€ cc FDC o BU Capisco chi non le apprezza, ma vedo una grande differenza qualitativa tra le emissioni di cui parlo, ufficiali e BU e le colorate da privati, che anche io ritengo di dubbio gusto.
    1 punto
  18. Io le porto a casa 15 giorni all'anno. Mi chiudo in casa con loro e me le godo per due settimane, aggiungendo foto e risistemando catalogazioni. Anche quando le tenevo a casa tanto non è che mi riguardassi la collezione tutti i mesi... in questo modo l'incontro atteso è ancora più piacevole, perché è un po' come riscoprirle ogni anno. Chiaro che non le metterei in cassetta se non fosse necessario... ma preferisco vederle due settimane all'anno piuttosto che rischiare di perderle per sempre; ho già ricevuto una volta la visita dei ladri e mi è bastata.
    1 punto
  19. Bella monetina ! I grossi ed i mezzi grossi di Alessandro VIII non si trovano spesso, e a differenza di altri pontefici sono quelli "del "possesso" che capita di vedere con più frequenza, rispetto alle emissioni "ordinarie" come questa. Come hai citato la stessa iconografia del rovescio è stata curiosamente ripresa per un quattrino di Gubbio (all'epoca era la sola zecca a coniare il rame pontificio), dell'anno II, quindi sicuramente ispirato allo scudo ed al grosso di Roma coniati nel primo anno di pontificato: Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  20. Ciao Gio, purtroppo non sono io il sapiente che fa al caso tuo, ma solo un superficiale conoscitore di uniformologia militare ! Ho sfogliato un paio di testi relativi all'Esercito Italiano : tanti i fregi con l'aquila ma nessuno neppure simile da quello che hai mostrato. Per inciso l'Aquila è decisamente brutta, con una lunga coda a triangolo che termine contro quei due spazi ovali, un elemento che non compare in nessuno degli stemmi che conosco. I due bulloncini saldati al verso fanno pensare ad un fregio da cappello, bisognerebbe conoscerne le misura : sui 5 cm. , magari ? Mi spiace non esserti stato di alcun aiuto. @gio.sabatti
    1 punto
  21. Penso anch'io che si possa trattare della Beata Marie du Bec. Questo è il sigillo dell'Abbazia dove, oltre alla Vergine e Gesù è rappresentato anche il Vescovo Herluin. Siamo nel 1363. Le sceau de l'abbaye du Bec en 1363 : la Vierge, l'Enfant Jésus et Herluin (mitré et crossé), entouré par l'inscription : « Sigillum conventus monasterii beate Marie de Becco Helluyny ».
    1 punto
  22. Ciao, son sincero, non le metterei nella mia collezione, ma non le trovo poi così male. Ovvio mi riferisco SOLO a quelle colorate ufficiali, che secondo me potrebbero prendere piede fra non molto. Spero di sbagliarmi...
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  23. scusate se mi intrometto ma questa discussione ha un tema simile ad un'altra discussione poco sopra, differenze di prezzo tra Savoca coins e commercianti. Premetto che non ho alcun rapporto con la suddetta Ditta, ma non vedo il problema. Mi sembra logico che un commerciante si possa rifornire in queste Aste per poi rivendere ad un prezzo maggiorato. Mi spiego, se uno prende un lotto di 6 denari di alessandro severo a 100 euro, è ovvio che lo rivendo almeno ad 80 euro l'uno. Prezzi "più vantaggiosi" in genere si ottengono se il commerciante ha rilevato una collezione da un privato, o da un erede, dove potrà spuntare un prezzo migliore di acquisto e quindi potrà fare prezzi più concorrenziali. Il mondo del collezionismo italiano è molto legato al convegno o al commerciante e questo è utile poiché vedi la moneta dal vivo, molti difetti, come i piccoli graffi, spesso non sono subito visibili nelle foto online, è ovvio che se sei un "purista" e questi possibili vizi ti fanno disinnamorare di una moneta comprata in asta, lascia perdere compre dal commerciante. Questione certificato di provenienza. Mi viene da sorridere, se non da ridere. Personalmente da collezionista la penso così. Per me è sufficiente dimostrare un acquisto lecito, se compro in asta ho la fattura (i portali di aste ormai registrano fatture, offerte ed acquisti, se compro da un commerciante che in Italia si prende l'onere di certificare la "lecita provenienza" a lui del bene, tanto meglio, ma se compri all'estero, nessuno ti da nulla. D'altronde è una favola il certificato di "lecita provenienza". Ho fai come Germania ed Austria che prima di concedere il nulla osta per l'esportazione valutano se il bene è di interesse museale, per esempio come succede per le aste di Naumann o il certificato ha sempre i suoi limiti. Se compro una moneta e trovo un cartellino di una vecchia collezione inglese datato 1931, come faccio a sapere, io, il commerciante o l'asta, se quella moneta è stata rubata nel 1932 e spunta solo ora in asta. Il venditore, può solo certificare, spesso con la sola autocertificazione del mandatario a vendere della moneta, che sono provenienti da lecito acquisto, ma nulla di più. D'altra parte pensate che i beni interrati siano essi anfore, monete, monili o lanterne saltino fuori dal terreno a soli?
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  24. Memmo Cagiati (a cura di Luca Lombardi) I tipi monetali della zecca di Salerno . Atlante e prezzario Bari 2018
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  25. Ciao amanti dei falsi d'epoca Napoletani... Trovate l'intrusa in queste Piastre di Ferdinando II
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  26. I rilievi sembrano molto buoni, soprattutto al /D. I fondi non riesco a leggerli, sembra pero' che di lustro non ci sia traccia.
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  27. recentemente ho avuto occasione di fare vedere la moneta ad un esperto numismatico e la sentenza è stata che la moneta non è autentica per correttezza volevo aggiornare quanti hanno partecipato al forum
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  28. @dabbene data corretta sul GdN : http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=16562
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  29. Pescato giusto ieri in un lotto dall'Inghilterra, alquanto mal messa, ma indubbiamente rara: D\ GALLIENVS AVG R\ LIBERO P CONS AVG, B in esergo CRM 19g+2; MIR 713o All'inizio non ero riuscito a inquadrarla correttamente... avevo solo beccato la rarità del pezzo per quanto riguarda il busto rivolto a sinistra, poi i miei amici d'oltralpe qui http://www.forumfw.com/t19767-gallienus-left-bust mi hanno dato l'imbeccata corretta Si tratta di un pezzo molto raro di Gallieno, peccato per le sua scarsa conservazione... comunque, se volete rifarvi gli occhi: Ex Numismatik Naumann (asta n. 35/2015).
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  30. Sono quasi certo essere bronzo, la ruggine che si vede in foto sembra essere superficiale come può notare dallo foto allegata, la calamita non esercita alcuna attrazione. Sicuramente è tutt'altro però potrebbe anche trattarsi di un premonetale; che altro utilizzo potrebbe avere un pezzo di bronzo così sezionato?
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  31. L'età Borbonica caratterizzò anche una grande stagione delle ricerche archeologiche e delle iniziative culturali che, a partire da Carlo III per finire a Ferdinando II e Francesco II, caratterizzarono altresì il regno Borbonico ed ebbero un ruolo decisivo nella cultura della civiltà europea. http://www.academia.edu/1837782/Larcheologia_dei_Borbone_nella_cultura_europea Oltre ai ormai famosi scavi di Pompei ed Ercolano (e tante altre cose, purtroppo non è molto noto che , verso la fine del "loro periodo" i Borboni intrapresero altri importanti scavi nel cuore del Sannio Pentro, dove per definizione dell'archeologo Amedeo Maiuri, è venuto alla luce un teatro / tempio (ancora attivo come teatro) da lui definito come il più felice connubio tra struttura italica e archeologia greca. se passate da quelle parti vale la pena visitarlo, questo anche d'estate dove spesso si tengono rappresentazioni teatrali talora anche in tema. http://www.pietrabbondante.com/Teatro/ http://www.archeologicamolise.beniculturali.it/index.php?it/181/pietrabbondante-il-santuario http://www.sanniti.info/bovvetus.html
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  32. a me sembra un pezzo di cancellum spezzatum
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  33. Da qualche tempo anch'io non riesco a resistere al fascino delle testimonianze della Storia nell'espressione delle cartoline d'epoca. Mi piacerebbe condividere alcune delle "ultime di casa", a cominciare da questa cartolina del Prestito Nazionale consolidato al 5% netto a pubblica sottoscrizione del febbraio del '17. Siamo in piena Prima Guerra Mondiale, raffigurati esponenti degli Imperi Centrali ed in calce il corsivo "Sottoscrivete! si arrenderanno" Mi auguro sia di vostro gusto
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  34. Insegna da pellegrino romboidale, in piombo, munita di quattro appiccagnoli complanari, alcune caratteristiche epigrafiche della scritta mi fanno pensare che possa essere del XIV - inizio XV sec.- Difficile almeno per me stabilire di che Madonna si tratta, il fatto che abbia uno scettro nella mano dx, mi fa pensare all'area tedesco -francese? Ma non escluderei la possibilita che sia Italiana (Roma?), sentiamo altri pareri, comunque molto interessante, merita sicuramente più approfondimento. Ciao Borgho
    1 punto
  35. Ciao Silver non mi considerò (e non sono) un piastrista ma consentimi di esprimere quanto segue; ..................Ci fu battaglia ma alla fine la spuntai dici ... già da questa frase hai la risposta per te tua e personale ..... in quanto tu affermi cè una giusta e sacrosanta impronta realizzativa (che la maggior parte di noi in certi casi prova), uno scopo raggiunto, un'obiettivo centrato, un tondello da prendere in mano spesso e rimirarlo con un leggero sorriso ^________^. A me come tutte le monete dall'aria un pò vissuta piace molto perchè a due storie da raccontare ........... la fdc o la spl ad esempio di storie ne hanno una sola. Non intendo dare pareri in quanto a conservazioni non è il mio mestiere, arriveranno di certo quello + titolati di me in materia . bella moneta bella patina complimenti.
    1 punto
  36. Ciao , per quanto riguarda monete che celebrino la vittoria di Filippi , oltre a quella forse citata , non credo che ne esistano battute almeno dalla zecca di Roma per ovvi motivi civici . Per i libri antichi aggiungerei : Marco Tullio Cicerone : Philippicae , Epistulae ad Atticum e Orationes , poi Marco Anneo Lucano : Pharsalia . Per i testi moderni che parlano in particolare del periodo che ti interessa , ti consiglierei : Ronald Syme : La rivoluzione romana , Editore Einaudi . Un saluto
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  37. Io direi di prenotare questa volta visto il successo della ultima volta
    1 punto
  38. io ci sarò, la mia prima volta al convegno di Bergamo. ci vediamo Alessio
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  39. provo a fare un po' d'ordine... 1 - il Wroth è un ottimo testo, ma avendo più di 100 anni , soprattutto su cose come queste è estremamente superato, e ti consiglio almeno di investire 50/60 euro per comprare il D'Andrea "byzantine coinage in italy" il quale per me non è una bibbia e ha molte cose anche opinabili, ma è comunque un testo aggiornato, che ti può guidare poi a riprendere in mano il MIB (o meglio MIBE e MEBEC aggiornati in inglese) e il DOC... personalmente Hahn lo vedo a volte su "strade imperivie" ma è comunque un grande numismatico... nonostante rimanga ancora superato da Grierson di gran lunga (scusate il parere prettamente personale) 2 - la monetazione "siciliana" in oro non è un dato inopinabile, le prime valutazioni serie furono aiutate dal tesoro di Monte Judica, prima del quale si datava l'oro in sicilia più o meno dal 582 in poi... 3 - anche chi le classifica , tipo D'Andrea ,scrive a chiare lettere: "le monete d'oro sono state assegnate alla Sicilia (Giustiniano) in via comunque ancora ipotetica" 4 - la monetazione Siciliana di Giustiniano e Giustino II è spesso un mix di stili... Ravenna...Cartagine...Costantinopoli... la classificazione è quindi tutt'altro che cosa facile anche per chi ha grande dimestichezza con le bizantine 5 - contro la teoria Siciliana ci sono la Morrisson e Prigent ... dicono che ad oggi Monte Judica è l'unica attestazione... e non hanno tutti i torti 6 - la moneta che hai postato (Giustiniano), inoltre, non ha i tratti del busto , della veste etc (a mio parere) per essere paragonata a queste comunque dubitativamente date alla Sicilia... e a mio avviso è di Costantinopoli 7 - l'accenno alla monetazione ostrogota "barbarica" mi sfugge, perché le monete in oro date alla Sicilia sono considerate anche quanto bizantine e non ostrogote... le monete ostrogote hanno uno stile abbastanza caratteristico - consiglio qua almeno una lettura del Metlich ...anche sulle barbariche, Wroth è un capolavoro che ha fatto da spartiacque, ma oggi è superato per moltissime considerazioni e attribuzioni 8 - i semissi di Costantinopoli, emessi per diversi decenni, si presentano con stili e fatture molto diversi https://www.acsearch.info/search.html?term=justinianus+527+semiss+constant&category=1-2&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1&currency=usd&thesaurus=1&order=0&company 9 - allego migliori immagini dei semissi siciliani di D'Andrea (che mi pare riprenda poi Hahn)
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  40. ecco la tavola del MIBE (non mibec) per Gisutiniano in Sicilia (semisse)
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  41. Il confronto fotografico è già abbastanza impietoso.
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  42. stilisticamente è molto dura... se dovessi valutare una moneta di Giustino II come "siciliana", soprattutto un semisse, mi limiterei a dire che l'autore X (Hahn o D'Andrea o altri) la danno a una zecca Siciliana. Sui solidi qualche tratto caratteristico più visibile c'è, ma sui semissi, a mio modesto parere, è molto molto difficile.... ecco le tavole del MIBEC
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  43. Complimenti@Rossano per gli ottimi ritrovamenti![emoji106]
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  44. La Storia millenaria di Roma e’ fondata principalmente sulle conquiste militari della Repubblica , fiumi di sangue romano , italico e “barbaro” furono versati per gettare le basi dell’ Impero ; la vera svolta epocale dell’ antichita’ non fu l’ aver conquistato immensi territori con la conseguente oppressione materiale e morale dei conquistati come normalmente avveniva ad opera dei popoli vincitori , quanto piuttosto avere unito tante genti diverse sotto uno Stato governato dalle leggi , a volte dure , ma comunque leggi che permettevano dispute anche aspre nei Fori cittadini a tutela di diritti e doveri di ogni cittadino romano quando tutti poterono fregiarsi di questo riconoscimento . Queste leggi civili , penali e religiose , frutto dell’ opera e del pensiero di generazioni di giuristi e legislatori romani , italici e in seguito anche di ex “barbari” , rientrano a pieno diritto nella Cultura e nell’ evoluzione di un popolo che raggiunse la sua massima espressione nell’ editto di Caracalla del 212 , la “Constitutio Antoniniana” , quando tutti gli abitanti dell’ Impero Romano acquisirono di diritto la cittadinanza romana . Questo complesso e rivoluzionario editto di Caracalla degno di un popolo culturalmente maturo , emesso anche come manovra fiscale a favore dello Stato , rendeva anche un grande vantaggio morale e civilizzatore nei confronti dei non “Romani” in quanto tutti gli uomini e donne viventi dentro i confini dell’ Impero erano finalmente uguali in diritti e doveri verso lo Stato centrale e inoltre si sentivano appartenenti ad una unica grande Nazione non piu’ solo romana , ma anche , diremmo oggi , europea . I principali depositari della cultura romana furono per lo piu’ le classi alte della societa’ romana , repubblicana prima ed imperiale dopo , tra queste i personaggi che raggiunsero la carica di Senatore , Console e Prefetto ; molti di questi personaggi al tramonto dell’ Impero ormai quasi completamente Cristiano , e specialmente dopo la caduta , si “trasformarono” in prelati : Vescovi e Cardinali della Curia romana ed anche in Papi ; questa rinnovata funzione pubblica , diventata ora principalmente religiosa , acui’ ancor piu’ l’ ostilita’ verso i Germani e gli altri popoli invasori essendo tutti di fede ariana o altra , e seppur quasi tutti i popoli germani che giunsero in Italia con il tempo furono convertiti alla Chiesa di Roma , l’ atavica avversione dei Romani verso il germanesimo non consenti’ il formarsi di una Stato italico germanico governato da leggi romane e da soldati germani , unione che sarebbe stata una simbiosi perfetta ; questa ideologia era gia’ stata espressa e tentata da Teodorico e ripresa poi dai Re longobardi , ma falli’ , principalmente per le due cause sopra espresse . Tornando all’ argomento del post , questa nuova situazione di eguaglianza , che possiamo definire di massima cultura di un popolo , perche’ tutti gli uomini erano da allora uguali di fronte alla legge , riguardava tutti i cittadini dell’ Impero , ma crollo’ con la fine di Roma , materialmente , ma non come ideologia . Quando i popoli germanici invasero la parte occidentale dell’ Impero annientarono la stato di fatto , ma non poterono annullare di colpo secoli e secoli di ininterrotto progresso civile , infatti i primi Germani : Franchi , Visigoti , Ostrogoti ed Eruli che si insiedarono in Gallia , Hispania e Italia non poterono fare altro che mantenere per loro il potere militare , ma per quello civile dovettero gioco forza affidarsi ai Romani ; era facile distruggere e conquistare ma ben piu’ difficile poi governare senza le leggi e l’ integrazione tra Germani e Latini . Anche i Bizantini eredi dell’ Impero e delle sue leggi , tanto invocati dal Senato e dal Papa di Roma dopo la caduta , affinche’ giungessero in Italia per cacciare i Goti e ricollegarla all’ Impero , non riuscirono a far altro dopo la vittoriosa campagna militare , che tartassare di burocrazia esasperante e balzelli vari la stremata popolazione d’ Italia , tanto da far rimpiangere la dominazione gota specialmente quella del tempo di Teodorico quando tramite le leggi e gli uomini che le governavano tutti di stirpe latina , la convivenza tra Goti e Latini era , per il bene comune , ben tollerata . Anche il barbaro e feroce popolo dei Longobardi che giunse massicciamente in Italia nel VI secolo poco dopo la sconfitta dei Goti ad opera dei Bizantini , dopo i primi anni di conquista indiscriminata del nord Italia , venne man mano conquistato moralmente dalla civilta’ latina e dall’ influenza sempre presente della Chiesa romana , tanto che i Longobardi in alcune occasioni di guerra divennero federati militari dei Bizantini , ancor prima che i primi Re si convertissero al cristianesimo , conversione che avvenne poco dopo e superate le prime contrarieta’ della classe nobile e piu’ tradizionalista dei Longobardi , questi e tutto il popolo si convertirono alla religione di Roma ; il punto piu’ alto dell’ acculturamento dei Longobardi alla civilta’ latina e alla religione cristiana , venne raggiunto quando sali’ al Regno d’ Italia il Re Liutprando che fu un vero legislatore e che amplio’ il corpus legislativo longobardo emanando sei norme giuridiche di integrazione al precedente Editto di Rotari , poi tra il 713 e il 735 promulgò altre centocinquantatré leggi , divenendo dopo Rotari il più attivo legislatore longobardo ; infine introdusse riforme legali ispirate tutte al diritto romano e queste nuove leggi erano contenute in dodici volumi a tutela e governo del nuovo Regno d’ Italia ; in un passo di queste leggi , anche di carattere religioso , da lui emesse si legge : ”In difesa della nostra legge cristiana e cattolica prendiamo provvedimenti affinche’ nessuno possa presumere di allontanarsi dalla fede di Cristo” e cosi’ prosegue : “Chiunque incurante dell’ ira di Dio si rivolga agli stregoni o alle streghe con il proposito di ricevere divinazioni o risposte da loro di ogni genere , paghera’ al fisco regio come composizione , meta’ della somma con la quale sarebbe stata valutata la sua vita se qualcuno l’ avesse ucciso e in aggiunta fara’ penitenza secondo il canone stabilito . In modo analogo colui che come un rustico prega un albero ritenendolo sacro o adora le sorgenti o compie qualche sacrilego incantesimo , paghera’ a titolo di composizione meta’ del suo prezzo al fisco . Decretiamo che tutti i giudici e gli sculdasci si impegnino ad ammonire chi uomo o donna che sia , abbia nel passato compiuto tali abominevoli azioni perche’ non le faccia nel futuro ; se non le fara’ non sara’ posto in vendita” Come si nota in questa legge , quando al punto si nomina il “rustico” , significa che il paganesimo nell’ VIII secolo era ancora praticato e contro il quale si rivolge il cristiano Liutprando ; infatti come il significato della parola indica , forme di paganesimo erano praticate dalla popolazione agricola italica , piuttosto che dal popolo a cui apparteneva il Re , ora ben integrato nella cultura latina , anzi sembrerebbe che i Longobardi fossero diventati piu’ “Romani” degli Italici , potenza della Cultura . In foto la tomba del Re longobardo Liutprando nella Basilica di Pavia e un suo Tremisse .
    1 punto
  45. ciao @pillopoulos la variante 14, come molte delle altre che ho disegnato io, proviene da un tesoretto che sto studiando e spero di pubblicare, che include numerosi nummi di Anastasio di probabile zecca antiochena. ecco il nummo con monogramma 14 (numerazione tutta mia...ovvio... non è "istituzionalizzata") a tratti potrebbe sembrare leone.. ma al dritto ANA è chiarissimo ti interessano i nummi di anastasio?
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  46. Buongiorno a tutti, qui in Romagna i furti negli appartamenti sono diventati la norma, siamo la regione con % di visite ogni 1000 abitanti in assoluto più alte. Qui prendono di mira in primis le case senza antifurto, dove possono operare con calma e controllare ovunque, mentre se forzano una finestra o una porta di una casa con allarme e parte la sirena solitamente mettono sottosopra la camera da letto in 3 minuti e se la danno gambe. E' risaputo che oltre il 90% delle persone nasconde le cose in camera, ecco perché prediligono questo ambiente. Soluzione? Cassetta in Banca per le monete più costose, fotografate e catalogate, le altre o gli ultimi acquisti in locali che non siano le camere da letto. Ricordatevi che sarà sempre peggio, ci stiamo riempiendo di persone che vivono di espedienti e che per mangiare rischiano di brutto senza aver nulla da perdere. Cordiali Saluti Silver
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  47. Va detto che ognuno imposta la collezione come preferisce, e uno che (per fare un esempio) scegliesse di collezionare solo monete con un bel disegno lasciando perdere le altre commemorative sarebbe un collezionista esattamente come chi invece colleziona "tutto". Detto questo, trovo bruttine le monete colorate, per gusto personale e perchè, come si diceva giustamente qui sopra, sono una trovata commerciale. E' apprezzabile che la Francia si limiti a particolari (come il nastro rosso) a livello estetico, ma continuo a preferire i soli 2 euro bicolori.
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