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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/31/18 in tutte le aree

  1. Buona serata Il 1° febbraio 1499 Venezia visse l'inaugurazione della torre dell'orologio che, ancora oggi, fa da "controcanto" al campanile di San Marco (chiamato dai veneziani: el paron de casa - il padrone di casa). Progettato dall'architetto Mauro Codussi e costruito tra il 1496 ed il 1499, fu inaugurato in gran pompa dal doge Agostino Barbarigo; l'orologio ha due caratteristiche peculiari, la presenza in sommità di due statue di bronzo che per il loro colore brunito sono soprannominati dai veneziani i Mori di Venezia e rappresentano due pastori, uno più giovane e l'altro più vecchio, che con una mazza tenuta tra le mani picchiano la campana, anch'essa di bronzo, situata tra i due; tanti rintocchi quante sono le ore da scandire. Il più vecchio batte le ore 2 minuti prima dell'ora esatta, così da segnalare il tempo passato, il più giovane batte le ore 2 minuti dopo l'ora esatta, così da segnalare il tempo nuovo. La seconda caratteristica è visibile solo all'Epifania e all'Ascensione; allo scoccare di ogni ora, dalla loggia posta sopra il quadrante, si aprono i due pannelli laterali dove sono rappresentate rispettivamente le ore ed i minuti e tra l'uno e l'altro transita un carosello di statue lignee che rappresenta la Natività ed i Re Magi. Allora c'era anche un'altra caratteristica. Come si può vedere ancora oggi, il leone stante sulla facciata non è posto nella mezzeria della stessa, ma leggermente spostato sulla sinistra di chi guarda; alla destra c'era la statua del doge Barbarigo, una delle sole tre statue esistenti a Venezia che rappresentavano le esatte sembianze di un doge. Quella statua venne distrutta, scalpellinata dai municipalisti giacobini alla caduta della Serenissima, insieme a tante altre statue che potessero rappresentare la Serenissima. L'unica sopravvissuta è l'immagine del doge Francesco Foscari, posta alla sommità della "Porta della Carta", che da accesso al Palazzo Ducale. (il viso è una copia perché l'originale è custodito nel Museo Correr) Dalla Torre dell'orologio e dall'arco posto alla sua base, si accede alle Mercerie, la strada che allora ed anche oggi è tra i luoghi più "commerciali" della città, con tutte le botteghe che si alternano ai suoi lati. Altra particolarità che lo riguarda è che i condannati alle sentenze capitali, che venivano effettuate su un palco costruito tra le due colonne poste in prossimità del molo, venivano rivolti verso l'orologio, così che l'ultima cosa che potessero vedere era l'ora dell'esecuzione. saluti luciano
    4 punti
  2. Consiglio in tal caso la sua biografia, "Il re lazzarone", di Giuseppe Campolieti.
    3 punti
  3. Dopo tanta ricerca sono riuscito a recuperare questa splendida medaglia in argento per il centenario della ormai scomparsa Banca Popolare di Sassari coniata dallo Stabilimento Jonson di Milano. Particolarità di questa medaglia è che rappresenta una patacchina di Guglielmo III di Narbona Giudice d’Arborea, simbolo anche della Banca.
    2 punti
  4. Genova Dogi Biennali III fase, scudo stretto 1671 m° zecchiere Iohannes Stephanus Spinula
    2 punti
  5. Nasone, il mio preferito. “Il Regno delle Due Sicilie aveva due volte più monete di tutti gli altri Stati della Penisola messi insieme" –FRANCESCO SAVERIO NITTI -
    2 punti
  6. Ne esistono veramente poche in giro..questa di quelle che ho visto è la migliore conservata, anche se il conio @Brios non ha retto del tutto..forse già Lorenzo Maria Weber lavorava alla Zecca..infatti il busto al diritto è diverso dagli altri anni precedenti.. Non esiste 1723 di Cosimo III senza difetti di Tondello, forse dipende da Lui, dall'alievo Weber..
    2 punti
  7. guarda qui date uguali ma molto diverse.
    2 punti
  8. Sicuramente un modo moderno di diffondere cultura, in linea con l’oggetto sociale
    2 punti
  9. Non conosco l'analogo italiano del termine. In Russia c'è un termine: immagazzinamento in armadietto. Questo significa che la moneta dopo il conio ha dormito dolcemente, moneta in un cassetto di un tavolo, un baule, un lanciatore chiuso. Non sapeva della guerra, delle inondazioni, degli incendi, delle mani della gente. Moneta vergine. L'invidia obbliga. Devo dire cose spiacevoli. 295 anni vergine - questa è una perversione.
    2 punti
  10. Confermo! Anzi, incoraggio tutti i "borbonici" a leggere anche le biografie del Campolieti, o per i più impavidi, direttamente il "mattone" di harold Acton sui Borboni di Napoli.
    2 punti
  11. __ Ecco chi era! che mi ci stavo scervellando!____ Jar Jar Binks di guerre stellari!
    2 punti
  12. Taglio: 20 cNazione: San MarinoAnno: 2017Tiratura: 1.328.015Conservazione: qSPLLocalità: Milano Note: NEWS!!!
    2 punti
  13. Ecco un Gian Gastone, data del 1723, ultimo erede di Cosimo III e ultimo Granduca Medici..dopo i Lorena..dopo la sua morte, la casata Medici verrà molto rimpianta dai Fiorentini.. Parrucca settecentesca e naso Aquilino... Al rovescio la fortezza vecchia di Livorno, dimora del Granduca Cosimo I a Livorno.. R3
    1 punto
  14. Nel frattempo mi era venuto in mente questo, magari potrebbe essere collegato. Purtroppo le foto sono orribili. Tratte dal Mec 12 Venne acquistato da Civitas Galleries nell' Aprile 2003. Magari si riesce ad ottenere immagini migliori
    1 punto
  15. eh mi dispiace ma ora proprio non ricordo, anche perchè non avendo il mio archivio con me e non ricordandomi alla perfezione quella classe dettagliata non vorrei dire castronerie. Tuttavia guardando al catalogo online del forum noto gli esemplari VId presentano notevoli somiglianze: C e E chiuse e spina che nasce da globetto ( nel II quarto ). Gli esemplari del VI gruppo vengono datati a partire dal 1310/20 circa.
    1 punto
  16. ti volevo appioppare sotto un mio pezzo pisano da 90 di cosimo, ma si rifiuta di uscire dal monetiere
    1 punto
  17. allego foto migliori (la discussione era del 2015)
    1 punto
  18. @fofo, mi stai lasciando senza parole....
    1 punto
  19. piacere tutto mio CIAO a presto
    1 punto
  20. @Zenzero @cippiri76 vedrete che realizzerete i vostrigigli sogni, ve lo auguro col cuore!! Guardatevi anche questa ora che ci siete! @Brios il tuo occhio è da numismatico! Tutte le monete del 1723 del gian gastone in alta conservazione presentano schiacciatura di conio sulla guancia, alcune anche in altri anni. Questa è di 1 grado di più e di rarità maggiore.. Carico due foto del babbo..
    1 punto
  21. Hai ragione è l'anno V° chiedo venia e correggo
    1 punto
  22. E ci credo questo è super. citazione; Il collezionista si muove in una zona sospesa tra il visibile e l’invisibile, dal momento che la collezione è qualcosa che vive di vita propria, entità mossa da forze oscure e inconoscibili.(Marco Belpoliti)
    1 punto
  23. La mia idea nasce da: (anche lui forato) Un gettone di piombo, copiato da un contemporaneo denaro genovese. Dritto: + I.A.N.V.A. porta della città con tre merli; Rov: CVNRAD.REX. croce peso: 2,4 grammi diametro: 16-17 mm La leggenda e il tipo ci portano direttamente ad un prototipo genovese, dove i denari con disegni simili sono stati coniati per duecento anni: 1139-1339 (Baldassarri 2009). L'autorità emittente è data da Corrado III (1138-1152), primo re tedesco e l'imperatore del Sacro Romano della dinastia Hohenstaufen, che nel 1139 ha concesso a Genova il diritto di battere moneta. Il nome di questo imperatore è restato immobilizzato sui Denari genovesi per due secoli, come già detto. Questo tipo di gettone, sconosciuto in Europa, è stato coniato nell'oriente latino, nei regni crociati (quindi non oltre il 1291). Gettoni in piombo si trovano comunemente in Israele in contesti crociati, sia del XII che XIII secolo e sembra siano stati una divisa non ufficiale a fianco dei bisanti d'oro, dei denari in mistura e di quelli in rame islamici (Kool 2013). Normalmente hanno disegni geometrici o araldici, croci, e singole lettere e talvolta imitando la monetazione romana, ma anche monete islamiche (Syon 1994-1999). Gettoni epigrafici tuttavia sono molto rari in Oriente latino e sono conosciuti in soli due contesti: Vadum Jacob (Chastelet) sul fiume Giordano (Kool 2002) e il castello di Belmont (Metcalf 2000: 81, Nos.17.1-436; 84-85). Questi gettoni sembra abbiano svolto la funzione di una emissione ufficiale in risposta ad un bisogno locale, forse la costruzione stessa dei castelli. L'aspetto 'ufficiale' del gettone sembra suggerire che è servito come mezzo di pagamento, utilizzato con e da i commercianti genovesi ed emesso dalla rappresentanza genovese in Terrasanta (emessi come mezzo per rimborsare un servizio o la cessione di un bene). Gettoni Commerciali erano molto comuni in Italia a partire dal XIII secolo (Vanni 1995),anche se sono praticamente tutte anepigrafici. Baldassarri M. 2009. I denari della zecca di Genova e I loro frazionari tra il XII e il XIV secolo: Alcune osservazioni su datazioni, seriazioni ed ambiti di circolazione. Quaderni Ticinesi, Numismatica e Antichità Classiche 38:331–371. Courtenay W.J. 1972. Token Coinage and the Administration of Poor Relief during the Late Middle Ages. The Journal of Interdisciplinary History 3:275–295. Eidelstein A. Forthcoming. Byzantine Lead Tokens from Caesarea Maritima. Kool R. 2001. The Crusader Mint of Vadum Jacob: New Implications for the Minting of Coins in the Latin Kingdom during the Second Half of the 12th Century. In I Luoghi della moneta. Le sedi delle zecche dall’antichità all’età moderna. Atti del convegno internazionale 22–23 Ottobre 1999, Milano. Milano. Pp. 329–333. Kool R. 2002. Coins at Vadum Jacob: New Evidence on the Circulation of Money in the Latin Kingdom of Jerusalem during the Second Half of the Twelfth Century. Crusades 1:73–88. Kool R. 2013. Lead Token Money in the Kingdom of Jerusalem. NC 173:293–339. Labrot J. 1989. Une histoire economique et populaire du Moyen Age: Les jetons et les méreaux. Paris. Metcalf D.M. 2000. The Coins and Tokens. In R.P. Harper, R.D. Pringle, A. Grey and R. Will. Belmont Castle: The Excavation of a Crusader Stronghold in the Kingdom of Jerusalem (British Academy Monographs in Archaeology 10). Oxford. Pp. 81–86. Schindel N. 2012. Umayyad Lead Coins. In B. Callegher and A. D’Ottone eds. The 3rd Simone Assemani Symposium on Islamic Coins, Trieste (Polymnia. Numismatica antica e medievale. Studi 3). Trieste. Pp. 262–279. Syon D. 1994–1999. A Crusader Token Mould from ‘Akko. INJ 13:163–166. Vanni F.M. 1995. Il segno dei mercanti. Tessere mercantili medievali del museo statale d’arte medieval e moderna di Arezzo. Firenze. Adolfo Eidelstein and Danny Syon: An Unknown Token of the Commune of Genoa in Thirteenth-Century ‘Akko Israel Numismatic Research Published by the Israel Numismatic Society Volume 8 2013
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  24. Però con altri mezzi abbiamo recuperato, le conferenze ci sono tutte ora in modo integrale sul canale YouTube di quellidelcordusio, a oggi siamo sulle quasi 300 visualizzazioni , un mezzo che ti permette indubbiamente di essere vicino a tutti comunque
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  25. Il dettaglio del ritratto è unico. Questa voglia è solo su questa moneta e busto Giovanni Piamontini. Sui ritratti dei dipinti non c'è questo dettaglio. Ho una supposizione. Questo busto era il prototipo di questa moneta.
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  26. Esatto! Chi non ha in collezione dei "rusteghi", scagli la prima pietra. In ogni caso la nostra opera è meritoria, diamo dignità anche alle monete così, così ... ed anche a quelle bucate, che trovano uguale spazio tra le belle.
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  27. Anche a me arrivate sono oggi! Che gioia!
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  28. Sì ma le varianti, partendo dal dritto con altare e retro con SC sono ben differenziate dal Ric ( io guardo quello) il fatto è, che non trovo la versione B con altare stretto, come la mia moneta. Roberto
    1 punto
  29. Non dal punto di vista chimico ma per un effetto fisico, precisamente la proprietà dell’elettro di riflettere la luce di una lampada più diffusamente e in modo più brillante dell’argento. Secondo le credenze dell’epoca, una tazza di elettro naturale poteva rilevare la presenza di veleno nel liquido che conteneva da certi effetti di propagazione della luce.
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  30. ciao @fofo bellissima moneta, praticamente il mio sogno numismatico, chissà se riuscirò mai a realizzarlo... un saluto
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  31. per esempio....questa è di Henry II https://www.cgb.fr/henri-ii-double-tournois-a-la-croisette-2e-type-1552-villefranche-de-rouergue-ttb,v16_0912,a.html questa di Francois I http://vso.cgb.fr/v09/gb/monnaiesgb29c6.html
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  32. Dear Friends, I have a lot of orders since yesterday, since your forum. Many thank's. thank you to contact me by mail before the order: my site is parametre for sends in France with traking. For Italy, shipping costs are 1.70 € in normal letter or 9.50 € in registered letter. So, less expensive. [email protected] www.bnumis.com
    1 punto
  33. Off topic sull'uso dell'elettro. Mitridate VI Eupatore, re del Ponto, viveva nel timore di essere avvelenato e una precauzione adottata per proteggersi dall’avvelenamento da bevande era l’uso delle “poison cups” di elettro. Si credeva infatti che le tazze composte di questa lega metallica rivelassero la presenza di un veleno quando un colore iridescente increspava la superficie con un suono scoppiettante, apparentemente il risultato di una reazione chimica (Plinio 25.5 7, 33.23.81, 37.15.55-61).
    1 punto
  34. Il rovescio va girato: E allora diventa un pò più comprensibile che si tratta di questo sesino anonimo di Mantova: https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FAN/9
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  35. Perchè è con lui che i sesterzi in bronzo riprendono per un attimo quota come stile e modulo prima del definitivo tramonto regalandoci ancora splendidi tondelli con ritratti barbuti di ottimo stile.
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  36. Allora devo sbrigarmi a smaltire le mie scorte come fanno i professionisti, prima del crollo delle quotazioni ! Ciao, RCAMIL.
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  37. Le Legende sono identiche , solitamente le due varianti si differenziano proprio per la forma dell' altare ma quello che non trovo è proprio la versione con l' altare trapezoidale. Il RIC riporta solo 462a altare arrotondato. @mazzarello silvio che mi dici?
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  38. Ciao @Rocco68, grazie mille per l'interesse: mi piace, ogni tanto, focalizzare l'attenzione anche sul periodo medievale della storia del Regno di Napoli.
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  39. Ciao! Sono d'accordo. Collezionare i soldini da 12 non è cosa da poco, anzi .... ce n'è tanti e con tantissime varianti; non c'è da svenarsi e - aspetto oltremodo intrigante - ancora oggi si trovano tipi non censiti. Ci sono poi anche quelli contraffatti ..... C'è anche una specifica discussione sul forum con una formidabile galleria di immagini. Che ne dici di inserire la tua anche in questa discussione? Servirebbe a portarla "a galla" giacché è attempata e ne beneficierebbero i nuovi utenti. Saluti luciano
    1 punto
  40. Added to my collection over the weekend...and found one (US$0.25) with an interesting history but will let it stand on its own. (Viva Zapata!) v.
    1 punto
  41. Vorrei ringraziare come vice presidente dell'associazione lo spazio dedicatoci, ed elogiare il contributo che Morello e la rivista stanno apportando alla numismatica. Il dialogo, fonte primaria di espressione in ogni branca della scienza. Il dialogo, linguaggio essenziale per la comunicazione attraverso ogni sua forma. Il dialogo, l'eco indiscutibile della vera anima dell'uomo. Mi accinsi a percorrere i primi passi della numismatica, quando a quattro anni inizia ad aver ricordo dei tondelli mostratimi, era tutto molto evanescente, come il ricordo che ancor oggi mi pervade. Ma ero al Cordusio, e questo mi riempiva di gioia, non pareva vero l'esser accanto a simil bellezza, tavoli che appena intravedevo colmi di ogni monete che ai miei occhi parevan luccicanti e sfavillanti. La fortuna mi arrise, potei provar emozione solo per l'aver al mio fianco un padre con l'amor per la numismatica. Tutto trascorse nei decenni avvenir con la passione e la virtù come amiche, e con l'intento di divulgare questa scienza assieme a tutti color che come me seguiron l'idea... Eros
    1 punto
  42. Altra medaglia tematica presentata nella prossima Fritz Rudolf Künker GmbH & Co. KG | Auktion 302 | ITALIEN. VENEDIG. Francesco Morosini, 1688-1694. Silbermedaille 1688, mit Signatur G. B. T., auf seine Wahl zum 108. Dogen. FRAN • MAVROCEN - DVX • VENET Geharnischtes Brustbild mit Dogenmütze und umgelegtem Mantel l.//HÆC SIGNA CERTA LABORVM * 1688 • Geflügelter und gekrönter Markuslöwe steht nach r., in der Rechten Zepter, in der Linken Krone, im Hintergrund Küstenlandschaft mit Inseln. 49,07 mm; 31,79 g. Voltolina 1067. Von großer Seltenheit. Kabinettstück. Herrliche Patina, fast Stempelglanz. Francesco Morosini (*1618 in Venedig; †1694 in Nauplia) war der 108. Doge in Venedig und stammte aus einer alten venezianischen Familie, die bereits im 10. Jahrhundert einige Bedeutung erlangt und insgesamt vier Dogen gestellt hat. Er war einer der erfolgreichsten Admirale Venedigs und verbrachte den größten Teil seines Lebens damit, gegen türkische Vorstöße in der Ägäis zu kämpfen. Unter anderem bekannt wurde er durch den Angriff an der Seite des Generals Otto Wilhelm von Königsmarck auf Athen, wo es zu dem fatalen Schuss einer venezianischen Kanone auf den als Pulverdepot genutzten Parthenon kam. Das bisher weitgehend unbeschädigte Bauwerk wurde gesprengt und Bruchstücke von Skulpturen und Reliefs als Beute abtransportiert. Francesco regierte von 1688 bis 1694 auf dem Höhepunkt des Großen Türkenkrieges (oder auch 7. Venezianischer Türkenkrieg). Trotz seines Amtes wurde ihm vom Großen Rat gewährt, weiterhin als Flottenkommandant im Kampf gegen die Türken zu fungieren. Er starb am 6. Januar 1694 vor Nauplia. Seine letzte Botschaft an den Senat lautete, dass er es bedaure, nicht mehr für Venedig getan zu haben.
    1 punto
  43. svenimenti dopo quello che ho visto, questo è normale. Confessa. Hai una macchina del tempo? Questa è una moneta magnifica. Invidio, ma senza rabbia. Una moneta degna ha trovato il vero proprietario. Caro signor Fofo, sei degno di questa moneta. Or. Questa moneta è degna di te. Bravo.
    1 punto
  44. questa dopo aver studiato l'immagine, l'assegnerei al gruppo dei denari E denaro 168, tipologia forse battuta a Cortona. Mi sembrano ben chiari la barba e i baffi del santo diventati lunghi, noto anche sia nella mia moneta che in quella riportata in foto sul libro di @magdi, un segno d'interpunzione "." nella legenda del R DONAT.VS
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  45. è stata recepita fidati...solo che un gettone di fantasia non si vende a certe cifre.
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  46. E' proprio uno degli "ibridi" che citavo, non avevo conservato le immagini ma lo ricordo bene... ha anche realizzato 120 euro !! Ciao, RCAMIL.
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  47. Ciao, è un denario di Adriano. Diritto: HADRIANVS AVG COS III PP, testa laureata a destra. Rovescio: VOTA PVBLICA, Adriano stante a sinistra con patera sacrifica su un altare. RIC II 290
    1 punto
  48. Ecco la parte che non era stata trasmessa in streaming per problemi di connessione Buona visione! Antonio
    1 punto
  49. E lo scudo dove lo mettiamo ? :) è probabilmente pure l'anno più comune ad oggi ... Vennero quasi tutti coniati al torchio , sebbene la maggior parte senza ghiera . Tanto che si riescono a trovare senza problemi .. Per il mezzo scudo il discorso a mio avviso è piu o meno lo stesso .. Fermo restando che si tratta di un nominale leggermente un po' più raro dello scudo la vera differenza la fanno gli esemplari con bordo rigato ... Quelli privi di questa particolarità sono assimilabili a quelli coniati a martello a mio avviso .
    1 punto
  50. @@antvwaIa la tua riflessione mi sembra molto giusta .... ho però una domanda da farti : se tutti i collezionisti cedessero la propria collezione alle istituzioni museali , i collezionisti del futuro dove le troveranno le monete ? .... indirettamente forse non si andrebbe ad incoraggiare ulteriormente l'uso del metaldetcor
    1 punto
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