Vai al contenuto

Classifica

  1. Rocco68

    Rocco68

    Utente Storico


    • Punti

      13

    • Numero contenuti

      10634


  2. dabbene

    dabbene

    Guru


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      20026


  3. eracle62

    eracle62

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      5567


  4. stiraeammira

    stiraeammira

    Utente Senior


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      152


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/11/18 in tutte le aree

  1. salve leggendo la discussione ho capito che la piastra del 1792 è difficile da trovare in buone condizioni metto le foto della mia piastra che conservazione gli date premetto che con lo scanner non da una perfetta visualizzazione della moneta in mano e un'altra cosa grazie a chi mi vuol rispondere.
    5 punti
  2. Ciao amico! Posto queste scansioni perché non dispongo di foto al momento ?
    5 punti
  3. In attesa di nuove foto da @paoloilmarinaio, continuo la serie con la mezza piastra 1792 detta "orecchio coperto". Meno rara della precedente.
    4 punti
  4. Ora parlerei della sua attribuzione. La moneta, a parer mio, andrebbe attribuita alla zecca di Desana e quindi a Delfino Tizzone, visto il periodo, che regnò su quella Contea dal 1583 al 1598, periodo in circolavano i quarti di Carlo Emanuele I di cui ho accennato prima. Le motivazioni sono diverse: Primo le legende DEVS PROTECTOR MEVS sono state utilizzate in quel periodo in quella zecca per due tipologie, la Pignatella ed il Kreuzer quest'ultimo anche con data 1590 cioè in pieno periodo da noi considerato. La legenda CRVX CRIST SALVA NOS è stata utilizzata per la contraffazione ginevrina di una parpagliola. Secondo Delfino Tizzone ha contraffatto monete savoiarde come il quarto di soldo CD Terzo e più importante nella mia moneta si vede chiaramente la forma di quello che sostituisce il FERT savoiardo e si possono chiaramente identificare in cinque tizzoni ardenti che sono il simbolo di questa famiglia e sono presenti nel loro blasone.
    4 punti
  5. Lo Speciale sta interessando l'ambiente, l'ambiente chiede lumi, ma altrimenti non si chiamerebbe cosi.. Un'unicum per ricordare questi ultimi anni di lavoro, anni che ci hanno portato a raggiungere appassionati in ogni parte della penisola, anni di rinascite, anni di creatività, anni di partecipazione, anni di forum... Un risultato per tutti, per coloro che vogliono esserci e esser parte del momento, Milano faro della numismatica che ha voglia di aggregare tutti indistintamente...
    4 punti
  6. Grazie Silver, Continuo la serie del 1792 con la mezza piastra detta "orecchio scoperto", riportata con rarita' R2 Invito il mio Amico @Filippo Pellizzaro a postare la sua. Altra caratteristica nelle mezze del 1792 sta nello stemma al rovescio: 8 gigli anzichè 10
    4 punti
  7. Buonasera gente...do anche io il mio contributo fotografico alla discussione...che così con le vostre mezze e la mia facciamo tre.
    3 punti
  8. Propongo due nuovi "esercizi". Il primo potremmo chiamarlo "riconosci il falsetto". Si posta l'immagine di una moneta di 2 mm e si chiede se è falsa. Nei post successivi si aumenta il diametro dell'immagine di 1 mm alla volta, fino a che si giunge a una conclusione condivisa. Vince chi ci ha azzeccato per primo. N.B. non vale dare risposte opposte in post successivi. Il secondo è una "visita oculistica" per numismatici. Si procede come sopra. P.S. all'oculista va chiesta specificamente e comporta un piccolo aumento del ticket ... ma sai la soddisfazione! Ciò detto: non è che una differenza di peso di 0.03 g (= 3 centigrammi) sia determinante nello stimare falsa una moneta. A ben guardare non vi sono studi seri che riguardino la variabilità di peso delle monete decimali, anzi nelle aste non si menziona quasi mai il peso reale di queste monete, presupponendo sia corretto.
    3 punti
  9. Lo Speciale in fondo e' la realizzazione di una richiesta che veniva e viene da molti, parlare della sola zecca di Milano con una giornata a tema, in fondo poi su Milano tranne libri altamente specialistici non si scrive molto, questo evento vuole un po' colmare tutto ciò' passando da momenti divulgativi, a momenti di riflessione cronologica, a particolari varianti, a ritratti personali di numismatici importanti il tutto tramite loro, le monete, che saranno con le loro immagini che passeranno sullo schermo, le grandi protagoniste. Anche questo e' poi in fondo un service per la numismatica, in questo caso milanese, il mostrare grande esempi, grandi Monete, messaggi alti, simbologie, lo faremo con semplicita' e grande umiltà perché così dovrà essere, da volontari divulgatori che poi daranno gli Atti cartacei ai loro soci il giorno stesso , in una veste importante a colori, un bel libretto di 66 pagine da conservare. I posti a sedere sono 80, la giornata e' propizia, un sabato mattina, la location straordinaria in un hotel in pieno centro storico, gli Speciali sono e saranno a tiratura limitata e numerati per 111 copie, i soci a oggi sono 84 qualche copia c'è ancora, però io non aspetterei il 27 detto francamente....
    3 punti
  10. Buonasera a tutti, completo la serie del 1792 con i nominali in argento. Piastra 1792. Dritto- Busto di Ferdinando IV, intorno: FERDINAN. IV. D. G. SICILIAR. ET HIE. REX, sotto P. (le iniziali del Perger). Rovescio- Stemma borbonico sormontato dalla Corona Reale, ai lati M. /A.P. INFANS 1792 /HISPANIAR e sotto il valore: G.120 Contorno con treccia a rilievo. Peso 27,07 grammi
    2 punti
  11. Inserisco in questa discussione anche la mia, la conservazione non è alta ma è ancora gradevole.
    2 punti
  12. Mi sa che un giorno dovrò portarla in un laboratorio una moneta..... E non sarebbe sbagliato, soprattutto si dovrebbero verificare queste monete in alta conservazione, con le sigle L.A. - quindi sulla percentuale non so dirti. Integro però la discussione, perchè proprio in questi gironi, grazie alla cortese collaborazione di un caro amico, sono riuscito a leggere l'articolo del Dott. Auricchio, menzionato in nota dal Gigante, e qui ricordato da Genny; l'ho letto perchè ero anche intenzionato a capire, nel merito la questione; nulla da dire se si è accertato un conio romano con evidenti sigle L.A., ma nell'articolo del Dott. Auricchio, non leggo quello che poi avevo letto nel lavoro del Bovi (Bollettino di cui oramai tutti abbiamo avuto di leggere), e cioè che l'incisore dei 10 Tornesi (o a questo punto almeno alcuni, perchè i coni non erano pronti) è stato l'incisore romano Zaccagnini. A questo punto il dibattito è davvero interessante, anche perchè da quello che deduco in nota del gigante, e dopo il lavoro del Dott. Auricchio, si mette in campo che tutti i 10 Tornesi romani avrebbero avuto ed hanno le sigle L.A. .... è il conio dell'incisore romano ?
    2 punti
  13. 1938 MILANO Nel solenne aprimento DELL'AULA LEONARDO ALL'AMBROSIANA... NATURALMENTE LI OMINI BONI DESIDERANO SAPERE Placchetta in bronzo, mm.55x80 - Modello di GIANNINO CASTIGLIONI, incisa da EMILIO FARE' e conio JOHNSON
    2 punti
  14. Non vorrei fare il pessimista di turno, ma da come è partita la discussione e visto il tipo di moneta coinvolto, temo ci troveremo di fronte l'ennesimo pataccone. Anche se non è un 5 lire del 1901, è cmq un tipo di moneta un cui originale stento a credere possa trovarsi in mano di persone che nemmeno sanno cosa sia e che tipo di valore abbia. Prontissimo a felicitarmi se mi sarò sbagliato.
    2 punti
  15. Ma è la stessa in vendita qui? https://www.numismaticarollero.it/catalogo/monete-di-casa-savoia/vittorio-emanuele-i-1802-1821/vittorio-em-i-5-lire-1820-torino-spl-dettagli.html
    2 punti
  16. Volevo condividere questa bella spilla. IV CONGRESSO EUCARISTICO DIOCESANO MILANESE MONZA SETT. 1945
    2 punti
  17. La guerra era terminata da poco, lo stile grafico razionalista ampiamente usato negli anni precedenti sarebbe stato abbandonato ma in questa interessante spilla ancora ne è stato fatto uso, nella dicitura in basso.
    2 punti
  18. @O'trebla la restituzione non è accettata?
    2 punti
  19. Ciao , sotto il Trofeo romano si notano con certezza due falci da battaglia dei Daci , terrore dei legionari in quanto impugnate con due mani erano capaci tramite fendenti di mozzare arti e teste , piu' difficile capire cosa siano quelle due armi a destra delle falci , forse bastoni di mazze o di asce , il tutto posto dietro lo scudo rotondo dei Daci . A destra della scena la Dacia piangente e' seduta su un macigno sul quale e' appoggiata una ruota simbolo di cambiamento e forse dietro e' un aratro simbolo di fertilita' .
    2 punti
  20. Il collezionista solitario... Un simbolo, come tanti altri che vagano per il Cordusio, appassionati che nonostante il tempo sia trascorso inclemente, la solitudine li attanaglia. Molti li abbiamo avvicinati, e hanno aperto il loro cuore alle passioni, altri proseguono la via del rispettoso e assordante silenzio. Mi colpirono molto queste figure, quando bambino giravo fra i banchi del Cordusio, osservavo nelle buie domeniche invernali avvolte dalla nebbia Milanese, le sagome quiete nel lor ondeggiar. Si potea scorger, l'infinito volger della passione, una pellicola avvolta per troppo tempo.. Rimane il fascino di anni irripetibili, dove la cultura esprimeva magnificenze, dove i tondelli si trovavano, dove però le caste imperavano. Forse anche per loro abbiamo unito le nostre passioni, dando a molti l'opportunità di uscire da quelle sagome avvolte dalla nebbia da quel dolce sapor vagamente numismatico... Eros
    2 punti
  21. Millesimo ostico da reperire, i Cataloghi la riportano Non Comune.....ma secondo me andrebbe riportata almeno a R/R2, cosa ne pensate?
    2 punti
  22. Eh sì, domenica è stata una bella riunione... fa sempre piacere rivedere amici, col Gazzettino che è arrivato oltremanica.... Chissà che in futuro non possa esserci spazio per un intervento in inglese, potrebbe essere interessante... del resto la rivista è pluralista per eccellenza e soprattutto non esclude nessuno campo della numismatica....
    2 punti
  23. Ciao a tutti, volevo segnalare l'eccellente articolo di Giuseppe Girola apparso sul nuovo numero di "Comunicazione 2017 n.70" a cura della Società Numismatica Italiana. L'Autore, ripartendo da un suo vecchio articolo, ripercorre in modo rigoroso, con riferimenti alle leggi e ai trattati diplomatici dell'epoca, tutte le tappe della circolazione monetaria in Somalia dalle origini precoloniali passando poi per il periodo della colonizzazione italiana fino all'indipendenza del 1967 con anche delle interessanti curiosità. Allego qui in basso l'articolo in formato PDF ma la rivista nella sua interezza la potete trovare e scaricare qui: Buona lettura Simone Girola G. - Somalia la moneta degli italiani.pdf
    1 punto
  24. L'Associazione Culturale Quelli del Cordusio invita Soci, amici e curiosi all'Aperitivo Numismatico che si terrà a Milano mercoledì 17 gennaio presso il Caffè Spadari Google Maps link dalle ore 19 alle ore 20:30 circa. Un incontro per condividere la propria passione con i presenti e per conoscere meglio Soci e Associazione in tutto relax, scaricando la tensione della giornata. Vi aspettiamo numerosi! Antonio Rimoldi Segretario dell'Associazione Culturale Quelli del Cordusio
    1 punto
  25. I Cornelii furono una delle più antiche ed importanti Gens romane , nel corso dei secoli ricoprirono tutte le magistrature dello Stato in particolare il Consolato più di tutte le altre Famiglie romane , per ben 106 volte . La Gens Cornelia era divisa in diversi rami , quasi tutte di rango patrizio , come gli Scipioni , i Lentuli , i Dolabella , i Merulae , i Sullae , i Balbi e i Cinna . Vi furono anche alcuni rami di condizione plebea , quali i Nepotes e i Galli . I Cornelii , in particolare il ramo degli Scipioni , avevano propri culti e tradizioni e si distinguevano da tutte le altre Gens per la pratica dell' inumazione dei defunti in alternativa alla più diffusa cremazione , pratica alla quale facevano uso le altre famiglie romane ; famoso , come luogo di inumazione dei propri morti , è il monumentale Sepolcro degli Scipioni ancora conservato sulla Via Appia Antica , ubicato dopo la repubblicana Porta Capena e poco prima di uscire dalla imperiale Porta Appia . Il celebre Sepolcro fu scoperto nel 1614 e in seguito nel 1780 , infine il complesso divenne proprieta’ dello Stato Italiano nel 1880 . La prima notizia della scoperta del sepolcreto degli Scipioni e’ nota tramite due iscrizioni su sarcofagi che vennero rinvenuti nel 1614 , uno , intatto , conteneva il corpo di L. Cornelius Scipio che fu Questore nel 167 a.C. , l’ altro sarcofago era di L. Cornelius , figlio di Scipione Barbato , che fu Console nel 259 a.C. ; questo secondo sarcofago venne aperto e l’ iscrizione venduta ad un tagliapietre , fortunatamente un certo Grimaldi compro’ l’ iscrizione che rivendette ai Barberini che giunse cosi’ fino a noi . Nel 1780 , i fratelli Sassi gia’ proprietari del luogo , acquistarono tutto il terreno dove il secolo precedente vennero trovati i due sarcofagi degli Scipioni , ed essendo i due fratelli dei viticultori , allargarono la loro cava per farne cantine per il vino , venne cosi’ alla luce tutto il complesso ipogeo . Purtroppo i fratelli Sassi dediti esclusivamente alla viticultura arrecarono danni enormi al sepolcreto : i tanti Sarcofagi contenenti i corpi degli Scipioni furono spezzati , alcune iscrizioni si salvarono e furono portate in Vaticano , tutto l’ aspetto originario delle varie cripte fu devastato per fare spazio alle botti da vino , furono dispersi tutti gli oggetti trovati dentro i sarcofagi , un anello d’oro , sigillo di uno degli Scipioni con incisa una Vittoria su Corniola , l’ unico anello in oro di cui si ha notizia certa , venne venduto dai fratelli Sassi ad un commerciante Francese che poi lo rivendette ad un Lord inglese e chissa’ quanti altri oggetti preziosi , sfuggiti alle cronache dell’ epoca , fecero un simile fine ; pezzi unici ed inestimabili di storia arcaica romana dispersi per sempre . Quando la notizia di questo ritrovamento usci’ dall’ ambiente romano , il danno ormai fu compiuto , ma le ossa di un rappresentante di questa illustre Gens , le uniche sopravvissute alla devastazione dei Sassi , che altimenti sarebbero state disperse chissa’ dove , vennero riscattate da Angelo Quirini , un Senatore di Venezia , cosi’ Lucio Cornelio Scipione , figlio del Barbato , ebbe il privilegio di aver salve le sue venerabili ossa le quali vennero depositate dal Quirino in un’ urna di marmo in una Villa vicino Padova . Il primo Scipione che venne deposto nell’ ipogeo fu il Console del 298 a.C. Lucio Cornelio Scipione Barbato , il cui bel sarcofago in tufo peperino si trova ora ai Musei Vaticani ; presenta una lunga iscrizione in latino arcaico la quale elenca le virtu’ personali del personaggio , le cariche pubbliche ricoperte in vita e le conquiste militari ottenute da Console . CORNELIVS·LVCIVS·SCIPIO·BARBATVS· GNAIVOD·PATRE PROGNATVS·FORTIS·VIR·SAPIENSQVE—QVOIVS·FORMA·VIRTVTEI·PARISVMA FVIT—CONSOL CENSOR·AIDILIS·QVEI·FVIT·APVD·VOS—TAVRASIA·CISAVNA SAMNIO·CEPIT—SVBIGIT·OMNE·LOVCANA·OPSIDESQVE·ABDOVCIT Cornelio Lucio Scipione Barbato, generato da Gnaeus suo padre, uomo forte e saggio, la cui apparenza era in armonia con la sua virtù, che fu Console , Censore ed Edile fra voi - Catturò Taurasia Cisauna nel Sannio - soggiogò tutta la Lucania e ne tradusse ostaggi La prova che la Gens Cornelia , almeno del ramo Scipioni , era dedita alla inumazione , e’ che non furono mai trovate in questi ipogeo , olle con ceneri di defunti , ma solo sarcofagi contenenti corpi interi . Il piu’ famoso dei Corneli Scipioni , l’ Africano , non e’ certo dove fosse stato sepolto , se a Literno secondo tradizione o in questo Ipogeo , neanche nell’ antichita’ e Tito Livio stesso , si giunse con certezza a sapere dove l’ Africano fosse stato deposto , in merito esiste solo un cenno di Seneca il quale scrivendo al suo amico Lucilio afferma che si trovava a Literno per rendere omaggio alla memoria dell’ Africano presso un altare che forse rappresentava la sua tomba . Oggi l' Ipogeo presenta una serie di gallerie dove troneggia una copia del famoso sarcofago del Barbato il cui originale e' ai Musei Vaticani . In foto : Grande sarcofago che conteneva il corpo del Barbato Ingresso attuale dell' Ipogeo Pianta dell' Ipogeo dell' epoca del Piranesi e Pianta attuale Ipotesi ricostruttiva del fronte antico dell' Ipogeo
    1 punto
  26. 2,60 gr. 17,78 mm
    1 punto
  27. Assolutamente sì, confermo quanto detto da @gpittini D \ "II TETRICVS PF VG" (con G retrograda); busto radiato e drappeggiato di Tetrico II a dx R\ "[...]X(?)[...]", Figura femminile stante a sx con scettro (prototipo ufficiale il tipo PAX AVG?) Tipica imitativa di discreta fattura stilistica, ma realizzata da un signator analfabeta.
    1 punto
  28. Inizio col fare i complimenti a tutti gli autori!! Non vedo l'ora di potere assistere alla presentazione del 27 di gennaio e poi avere fra le mani la copia cartacea a colori.... Rimarrà sicuramente un prezioso mattone della bibliografia della zecca di Milano!!
    1 punto
  29. Magari può tornare utile a un po' di persone, è proprio quello che chiedi e si trova sul sito delle dogane, comunque ci sono tante incognite (acquisti tramite ebay, case d'asta, privati) che influiscono, sopratutto tramite quale vettore vengono recapitate, però torna utile.
    1 punto
  30. Mi ero perso questa interessantissima discussione.... ricca di documentazione e anche di ottimi pareri da buon lettori. Grazie @gennydbmoney, per averla ripescata. Non sono molto bravo a distinguerli, ma qui le sigle sono davvero evidentissime.
    1 punto
  31. Per me è un falso....e pure d'epoca: Bello; i caratteri di tutte le lettere sono diversi, non mi convincono, data compresa.
    1 punto
  32. Mantova, Carlo i Gonzaga Grosso con croce di Gerusalemme
    1 punto
  33. Quoto al 100%, capisco che taluni siano forse stanchi di rispondere a domande dall'esito quasi scontato...ma si può sempre evitare di rispondere piuttosto che fare del sarcasmo... Chissà cosa avrebbero detto all'amico di @dux-sab che ha trovato un 20C stemma (autentico) in un lotto... non oso immaginarlo!!! Scusate le mie parole, non amo polemizzare ma quasi sempre dico quel che penso... Sinceramente, Massimo.
    1 punto
  34. Concordo, ho respirato un po' troppa arroganza
    1 punto
  35. E' riportata qui, credo: Pag. 166-167 pos. 322 il link si apre già al punto giusto. http://www.museozecca.ipzs.it/repository/biblioteca/1/Memorie_Torino_vol1/index.html#p=167
    1 punto
  36. Direi di sì, in fondo anni fa vagavo da solo per il Cordusio la domenica mattina e ora siamo qui con questa straordinaria ennesima avventura con 84 soci a oggi e tanti simpatizzanti, forse ci voleva per Milano e per la numismatica, a volte bisogna e basta capire e intercettare le richieste e le esigenze giuste che ci sono tra gli appassionati del mondo numismatico guidandole, seguendole, dando risposte reali e concrete dicendogli anche noi ci siamo... Ci siamo e saremo al vostro fianco, anzi questi incontri servono proprio per avere un confronto su aspetti semplici dalla moneta, all'indirizzo, a un parere, ma anche per realizzare sogni e progetti più importanti, tanto in fondo si può fare ma farlo insieme e' più bello. Se poi si creasse e si continuasse come auspichiamo in diversi nel coordinamento tra Associazioni e Circoli tutti ne potrebbero trarre vantaggi. Noi ci mettiamo a disposizione sia da soli che insieme, col nostro entusiasmo, passione e anche conoscenze, penso che quando nascono in modo spontaneo Associazioni con questi scopi e idee la numismatica non possa che esserne felice, una nuova risorsa, una nuova ricchezza che parte e si estende da una città che comunque e' un riferimento per molti e tanto può dare indubbiamente a tutti.
    1 punto
  37. Questo è uno di quegli episodi che ti fa venire voglia di lasciare, ma terrei duro...Alla fine quelli che cercano di rifilarti "un pacco" sono in tutti i settori: da chi ti vende un'auto, una macchina fotografica, un telescopio, un acquario, una casa...Non credere che sia una nostra esclusiva Per acquistare bisogna essere un minimo "vaccinati" a tali problematiche e, ora, lo sei senz'altro. Io proverei a recuperare ancora i soldi. Hai pagato con paypal? Puoi aprire controversia? Non mi è mai successo, ma se fosse possibile proverei.
    1 punto
  38. C'è da dire inoltre che - sempre a memoria - si distinguono diversi tipi di emissioni. Ci sono quelle considerate "Reali", oltre ai sigloi e darici mi viene in mente la tetradracma achemenide attribuibile ad una zecca della Caria. Ne postai un esemplare e ne discussi tempo fa qui: Ci sono poi anche le tetradracme al tipo ateniese coniate in Egitto ed attribuite ad Arteserse III (se ricordo bene). Poi ci sono le emissioni civiche delle varie città delle varie regioni, ed infine le emissioni dette "karaniche" (vedi le emissioni cilicie attribuite a Tiribazos, Farnabazo, Tarkumuwa e Mazaios). Infine restando in Asia Minore nella zona della Lidia, ci sono delle bellissime emissioni con testa di "satrapo" attribuite a Tissaferne ma che non riportano il suo nome ma bensì un abbreviazione di Basileos, quindi forse ci si trova di fronte ad un altro tipo di emissione "Reale". Riporto alcune note proprio su queste monete: Tissaferne, è relativamente ben conosciuto dalle fonti storiche greche. Fu satrapo a Sardi nell'ultima decade del V secolo a.C. e, di nuovo, dopo la sua sconfitta contro il ribelle Ciro il Giovane nel 401. Numerose monete sono state attribuite dai moderni studiosi a questo satrapo persiano. Tre diverse emissioni d'argento, tutte con una “testa di satrapo” al D, sono state attribuite a Tissaferne ed i ritratti sono stati considerati come ritratti del satrapo stesso. Tuttavia nessuna di queste monete porta il nome di Tissaferne, e la loro legenda sembra essere l'abbreviazione della parola greca “del Re” (Basileos). Il R di due emissioni fu sicuramente infuenzata dalla monetazione greca: la civetta, dalle monete di Atene, e la lira, presente su numerose monetazioni civiche dell'Asia Minore occidentale. Il Re che corre sulla terza emissione è una reminescenza della monetazione Reale, e sarebbe da chiedersi se tutte e tre queste emissioni, dato che portano inciso il nome del re, non siano anch'esse da considerare monete Reali. Se così fosse, cresce l'interessante possibilità che questi ritratti siano intesi a rappresentare il Gran Re stesso. Simili considerazioni sono da applicare alla monetazione in bronzo che è stata attribuita a Tissapherne. Di nuovo, la legenda sembra essere ΒΑΣ(ΙΛΕΟΣ). Due emissioni bronzee hanno legami più espliciti con Tissapherne. Una di queste è una moneta coniata ad Astyra nel nordovest dell'Asia Minore, con un ritratto barbuto al D e nel campo la scritta in greco ΤΙΣΣ (ΤΙΣΣΑ su altre monete). Da notare che non si tratta di emissioni “di Tissapherne” ma piuttosto di una città che scelse di apporre un ritratto di satrapo sulle proprie monete. Nonostante tutto ciò, nessuna emissione può essere attribuita con certezza a Tissaferne come monetazione a suo nome.
    1 punto
  39. Ciao, purtroppo le foto non aiutano, troppo sovraesposte. Una banconota non in fds lo diventa (esempio per il medesimo biglietto) Comunque, se sono come da descrizione, 15 euro è un buon prezzo, oppure 20 euro compresa la spesa di spedizione in raccomandata.
    1 punto
  40. Buonasera, ed ecco che non poteva mancare un denaro. Quello che posterò ritengo che possa far parte dei denari catalogabili tra il 1139 e il 1170/1180. Al rovescio la I è ad uncino e non è obliqua, la croce è dentro un cerchio coordonato, non vedo segni di interpunzione al rovescio e la R è su due punzoni. Pertanto credo che il denaro appartenga al sottogruppo C del primo gruppo con un peso di 0,75g.
    1 punto
  41. Se la domanda fosse rivolta direttamente agli interessati direbbero che è per mancanza di fondi. In parte è sicuramente così ma in parte è perchè non vogliono, per vari motivi.
    1 punto
  42. Grazie Silver, Altra particolarita' di questo millesimo....è che in alcuni pezzi al rovescio si riscontra una escrescenza di metallo dovuta a rottura del conio. Nella parte alta...al centro della Corona.
    1 punto
  43. Buonasera Rocco, la tua piastra viste le eccellenti condizioni è sicuramente R2. Complimenti ! Silver
    1 punto
  44. Caffè Spadari, ormai un ritrovo abituale cordusiano, tra mercatino e Ambrosiana, ideale per un incontro tra soci, simpatizzanti o chi semplicemente vuole conoscerci e capire i progetti e gli scopi dell'Associazione, il tutto prendendo tranquillamente un aperitivo e magari parlando o vedendo o sognando tondelli. Cerchiamo di ampliare sempre più l'offerta per i nostri soci presenti e mi auguro futuri, tra incontri di conoscenza parlando di Monete e Associazione e quelli che saranno più culturali e divulgativi numismatici, un mix per ogni esigenza non scordando anche le varie esigenze di giornate, partiamo con un feriale ma il prossimo sarà un sabato pomeriggio con una breve relazione numismatica. Il tutto passando tra incontri informali come questi per arrivare al grande evento tipo quello del 27 gennaio con conferenze e Speciale e per continuare poi con i consueti Gazzettini e altre opportunità di visite esclusive per i soci che man mano comunicheremo. Stiamo cercando di dare il massimo per condividere, divulgare, incuriosire, siamo tanti a ora 81, più saremo e più forza avremo per offrire sempre di più ai soci vicini e lontani che comunque avranno streaming e prodotti editoriali per loro. Per quelli che già sono soci le notizie arrivano già per newsletter e tra poco sul nostro sito.
    1 punto
  45. Il mio è senza dubbio Marco Aurelio Severo Antonino Pio per gli amici Caracalla
    1 punto
  46. Asclepia, nella moneta che ho io di Roma le iniziali "L.A." sono appena visibili ma ci sono....rileggendo sul catalogo LaMoneta mi sono accorto che di Roma sembrano esserci 2 versioni, una con i coni nuovi e un altra sempre fatta a Roma ma con i coni di Napoli....mè venuto un dubbio: non è che nei primi coni la L.A. non c'è e nei secondi si, visto che il conio doveva essere lo stesso di Napoli? Poi ovviamente il bagno in acido li ha parzialmente oscurati. Qui ci vuole @Rocco68.....rimane sempre poi il mistero delle percentuali di rame, la mia ha una bella colorazione "a cioccolata", potrebbe essere che sia solo ricoperta di rame!!
    1 punto
  47. Ciao @@actelios anche se da diverso tempo ho decisamente virato su monete nostrane, conservo gelosamente molte monete, principalmente in argento, dell' Impero russo.Ho iniziato con quelle che mi regalo' il mio povero zio...aveva fatto la campagna di Russia durante la seconda guerra mondiale e non fumando scambiava nei villaggi i suoi pacchetti di sigarette con monete .. rubli in argento dello zar Nicola II ma anche i rubli di Lenin 1921 e soprattutto (1922) molto raro e poi anche con i rubli di Stalin senza contare tutti i mezzi rubli anch' essi in argento.Miracolosamente spedi' il pacchetto in Italia dal fronte durante la guerra e miracolosamente arrivo' a distanza di diversi mesi..successivamente torno anche lui con le proprie gambe (e' proprio il caso di dirlo!!!)fu uno dei pochi fortunati a ritornare a piedi nella morsa del freddo e della neve che gli avevano lasciato i segni sulle unghie delle mani e dei piedi!Cosi' poi quasta monetazione mi ha appassionato grazie anche ai suoi racconti ed ho proseguito,in tempi in cui ancora i Russi non facevano incetta anzi vendevano, a regalarmi qualche rublo dello zar Nicola II in alta conservazione anche degli anni piu' rari 1900 in poi.. e anche qualche rublo di altri zar...poi come detto la collezione si e' fermata li ma riconosco che, soprattutto in alta conservazione, sono un gran bel vedere!!
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.