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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/03/18 in tutte le aree
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I Cornelii furono una delle più antiche ed importanti Gens romane , nel corso dei secoli ricoprirono tutte le magistrature dello Stato in particolare il Consolato più di tutte le altre Famiglie romane , per ben 106 volte . La Gens Cornelia era divisa in diversi rami , quasi tutte di rango patrizio , come gli Scipioni , i Lentuli , i Dolabella , i Merulae , i Sullae , i Balbi e i Cinna . Vi furono anche alcuni rami di condizione plebea , quali i Nepotes e i Galli . I Cornelii , in particolare il ramo degli Scipioni , avevano propri culti e tradizioni e si distinguevano da tutte le altre Gens per la pratica dell' inumazione dei defunti in alternativa alla più diffusa cremazione , pratica alla quale facevano uso le altre famiglie romane ; famoso , come luogo di inumazione dei propri morti , è il monumentale Sepolcro degli Scipioni ancora conservato sulla Via Appia Antica , ubicato dopo la repubblicana Porta Capena e poco prima di uscire dalla imperiale Porta Appia . Il celebre Sepolcro fu scoperto nel 1614 e in seguito nel 1780 , infine il complesso divenne proprieta’ dello Stato Italiano nel 1880 . La prima notizia della scoperta del sepolcreto degli Scipioni e’ nota tramite due iscrizioni su sarcofagi che vennero rinvenuti nel 1614 , uno , intatto , conteneva il corpo di L. Cornelius Scipio che fu Questore nel 167 a.C. , l’ altro sarcofago era di L. Cornelius , figlio di Scipione Barbato , che fu Console nel 259 a.C. ; questo secondo sarcofago venne aperto e l’ iscrizione venduta ad un tagliapietre , fortunatamente un certo Grimaldi compro’ l’ iscrizione che rivendette ai Barberini che giunse cosi’ fino a noi . Nel 1780 , i fratelli Sassi gia’ proprietari del luogo , acquistarono tutto il terreno dove il secolo precedente vennero trovati i due sarcofagi degli Scipioni , ed essendo i due fratelli dei viticultori , allargarono la loro cava per farne cantine per il vino , venne cosi’ alla luce tutto il complesso ipogeo . Purtroppo i fratelli Sassi dediti esclusivamente alla viticultura arrecarono danni enormi al sepolcreto : i tanti Sarcofagi contenenti i corpi degli Scipioni furono spezzati , alcune iscrizioni si salvarono e furono portate in Vaticano , tutto l’ aspetto originario delle varie cripte fu devastato per fare spazio alle botti da vino , furono dispersi tutti gli oggetti trovati dentro i sarcofagi , un anello d’oro , sigillo di uno degli Scipioni con incisa una Vittoria su Corniola , l’ unico anello in oro di cui si ha notizia certa , venne venduto dai fratelli Sassi ad un commerciante Francese che poi lo rivendette ad un Lord inglese e chissa’ quanti altri oggetti preziosi , sfuggiti alle cronache dell’ epoca , fecero un simile fine ; pezzi unici ed inestimabili di storia arcaica romana dispersi per sempre . Quando la notizia di questo ritrovamento usci’ dall’ ambiente romano , il danno ormai fu compiuto , ma le ossa di un rappresentante di questa illustre Gens , le uniche sopravvissute alla devastazione dei Sassi , che altimenti sarebbero state disperse chissa’ dove , vennero riscattate da Angelo Quirini , un Senatore di Venezia , cosi’ Lucio Cornelio Scipione , figlio del Barbato , ebbe il privilegio di aver salve le sue venerabili ossa le quali vennero depositate dal Quirino in un’ urna di marmo in una Villa vicino Padova . Il primo Scipione che venne deposto nell’ ipogeo fu il Console del 298 a.C. Lucio Cornelio Scipione Barbato , il cui bel sarcofago in tufo peperino si trova ora ai Musei Vaticani ; presenta una lunga iscrizione in latino arcaico la quale elenca le virtu’ personali del personaggio , le cariche pubbliche ricoperte in vita e le conquiste militari ottenute da Console . CORNELIVS·LVCIVS·SCIPIO·BARBATVS· GNAIVOD·PATRE PROGNATVS·FORTIS·VIR·SAPIENSQVE—QVOIVS·FORMA·VIRTVTEI·PARISVMA FVIT—CONSOL CENSOR·AIDILIS·QVEI·FVIT·APVD·VOS—TAVRASIA·CISAVNA SAMNIO·CEPIT—SVBIGIT·OMNE·LOVCANA·OPSIDESQVE·ABDOVCIT Cornelio Lucio Scipione Barbato, generato da Gnaeus suo padre, uomo forte e saggio, la cui apparenza era in armonia con la sua virtù, che fu Console , Censore ed Edile fra voi - Catturò Taurasia Cisauna nel Sannio - soggiogò tutta la Lucania e ne tradusse ostaggi La prova che la Gens Cornelia , almeno del ramo Scipioni , era dedita alla inumazione , e’ che non furono mai trovate in questi ipogeo , olle con ceneri di defunti , ma solo sarcofagi contenenti corpi interi . Il piu’ famoso dei Corneli Scipioni , l’ Africano , non e’ certo dove fosse stato sepolto , se a Literno secondo tradizione o in questo Ipogeo , neanche nell’ antichita’ e Tito Livio stesso , si giunse con certezza a sapere dove l’ Africano fosse stato deposto , in merito esiste solo un cenno di Seneca il quale scrivendo al suo amico Lucilio afferma che si trovava a Literno per rendere omaggio alla memoria dell’ Africano presso un altare che forse rappresentava la sua tomba . Oggi l' Ipogeo presenta una serie di gallerie dove troneggia una copia del famoso sarcofago del Barbato il cui originale e' ai Musei Vaticani . In foto : Grande sarcofago che conteneva il corpo del Barbato Ingresso attuale dell' Ipogeo Pianta dell' Ipogeo dell' epoca del Piranesi e Pianta attuale Ipotesi ricostruttiva del fronte antico dell' Ipogeo5 punti
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Buonasera a tutti, non sono riuscito ad andare a vedere il postumo e il treboniano, in compenso ho preso un denario di vespasiano ed un sesterzio di Caracalla per cui ho un debole, è di un bel modulo come piace a me pesa 25.9g è bello cicciotto. Il ricevente è 512b al retro securitati perpetuae. Ha un bel dritto ed anche il rovescio a voi i commenti3 punti
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Ferdinando II, Piastra 1837 Rara Taglio inciso al rovescio, Riferimenti: Pagani 197 - D'Incerti 177/A Peso 27,47 grammi3 punti
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Eccola, non l'avevo mai postata prima d'ora... Tevere non la chiuse FdC per una minima debolezza sulla pancia del cavallo con annesso segnettino nel sottosella, qualche segnetto da contatto al dritto di cui uno che "disturba" la visione sulla fronte. In mano ha una luce incredibile, i cavalli sembrano satinati, patina intatta (cosa per me fondamentale) che vira leggermente sul bronzo al dritto, al rovescio invece è delicata ed iridescente, dal rossiccio arancio che è la tonalità dominante a zone nell'esergo che virano dal verde turchese al celestino bluette. Per me, questo rappresenta un traguardo numismatico, da cui non mi separerò mai (peccato solo non averla sempre sottomano ) pur dismettendo la collezione (con tuuuuuutta la calma di questo mondo...)3 punti
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Buongiorno a tutti, segnalo l'uscita del Bollettino di numismatica n° 42 nel Portale numismatico dello Stato LA ZECCA DI MILANO Da Francesco Sforza (1450-1466) a Bianca Maria Visconti e Galeazzo Maria Sforza (1466-1468) di Alessandro Toffanin Disponibile al seguente link http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do;jsessionid=F0EB3EC4B2ABB3397A360BA4997A3F1B.sgc1-prd-apps2 punti
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per festeggiare i 5000 messaggi posto questa moneta da 2,5 assi di Populonia, ex Bank Leu 1976.2 punti
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Si @scacchi, ma diversamente da quello che pensi tu ( che sia di Giovanni Maria Varano), io penso possa essere di Giulia Varano. Nella scheda che ti allego, manca la foto della moneta. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CAMGVA/102 punti
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Complimenti @dux-sab, una moneta veramente stupenda e con il segno del valore ben leggibile. Anche la provenienza fa la sua bella figura. @Matteo91 neppure io sono molto pratico di numismatica etrusca, ma - a tempo perso - ti consiglio la lettura di F. Catalli, Monete Etrusche, Roma 1990. È datato, ma funziona ancora bene: il sommo Dominique Briquel lo trovò un lavoro eccellente.2 punti
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Ciao Italo! Se per te collezionare romane è , come mi pare d'aver capito, una forma d'investimento ti sconsiglio di continuare e di "buttare" i tuoi soldi in monete ma di investire in altri beni o fondi d'investimento. Magari quelli "tranquilli" che ti garantiscono anche il capitale investito. Chi colleziona monete (soprattutto romane, a questo punto) lo fa per amore e non per investimento. Io personalmente, se "butto" soldi in una moneta non è per aver la certezza di guadagnarci o di riavere quanto speso. Lo faccio per l'emozione che mi da l'averla tra le mani, per il privilegio di "salvare" un pezzo di storia, per poterla studiare, capire e amare... insomma io le voglio per "viverle" e non per fare un investimento e ogni istante che passo con loro è tutt'altro che una "perdita di tempo". Se poi il prezzo scende, meglio... vuol dire che, da povero diavolo quale sono, me ne potrò comperare un'altra, magari "uguale" visto che al contrario dei 15.000.000 di esemplari che citi, tutti virtualmente identici, ogni moneta romana è un capolavoro a se stante originale e diverso da altre monete dello stesso tipo perché inciso a mano e coniato sempre a mano. Un saluto. TWF2 punti
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Questo anello (la foto è stata invertita per renderlo leggibile) è passato in asta Bertolami nel giugno del 2016. Da quello che leggo sul catalogo, dovrebbe essere datato tra il I e il II secolo d.C. Per l'iscrizione presente su quello trovato in Corsica avevo pensato anche al possibile scioglimento in R(estituta) . A(leria), riferito all'importante colonia marittima che si trovava sulla costa centro-orientale dell'Isola, però è difficile da dimostrare. @jagd ci faresti vedere anche la moneta di Valentiniano trovata insieme all'anello? Il IV secolo d.C. è un momento storico importantissimo per la Sardegna e la Corsica.2 punti
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Lo Zangemeister e poi il Diehl si arresero: scrissero che non era possibile stabilire se si dovesse leggere R O A oppure R . A Controllando meglio è venuta fuori un'altra lucerna con la stessa iscrizione, ma nel Lazio (CIL XV 6764). In genere queste scritte sulle lucerne erano dei marchi di possesso per indicare il nome del possessore, ma nel nostro caso ne abbiamo troppe: due in Germania, una a Roma e adesso l'anello. Quindi direi di percorrere due possibilità: - o semplicemente Roma, da intendersi anche come "marchio di fabbrica" - o il nome di una famiglia (più che di un singolo) che possedeva una figlina per la produzione di questi oggetti. È una ricerca molto interessante!2 punti
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questa tipologia è molto affascianante, se non erro se ne parlò tempo fà sulla questione c speculari nel contorno e tutto quello che concerne questa tipologia. il mio esemplare2 punti
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Buona giornata a tutti, volevo chiederVi, cortesemente, esaminando questa moneta, se il valore CINQUE è privo o meno del gambo che compone la lettere Q; di altri esemplari così non ne ho avuto modo di vederli. Grazie.1 punto
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Ciao a tutti, volevo segnalare l'eccellente articolo di Giuseppe Girola apparso sul nuovo numero di "Comunicazione 2017 n.70" a cura della Società Numismatica Italiana. L'Autore, ripartendo da un suo vecchio articolo, ripercorre in modo rigoroso, con riferimenti alle leggi e ai trattati diplomatici dell'epoca, tutte le tappe della circolazione monetaria in Somalia dalle origini precoloniali passando poi per il periodo della colonizzazione italiana fino all'indipendenza del 1967 con anche delle interessanti curiosità. Allego qui in basso l'articolo in formato PDF ma la rivista nella sua interezza la potete trovare e scaricare qui: Buona lettura Simone Girola G. - Somalia la moneta degli italiani.pdf1 punto
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Buonasera a tutti, volevo dare il mio contributo a questa interessante discussione postando la mia Piastra "caratteri grossi" del 1857. La moneta, come potete vedere, è una variante particolare, ma che sicuramente è già stata censita. Ha le D aperte, le V rovesciate al posto delle A e l'uno della data ribattuto. Per renderla poi unica ha anche una bella crepa di conio al dritto e qualche "graffio di lima" al rovescio. Il mio catalogo risale al 2007, quindi non ho elementi "congrui" per un riscontro. Naturalmente sono concorde con le opinioni di chi mi ha preceduto, e faccio i complimenti a @Rocco68e @Astericz per le belle Piastre condivise.1 punto
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Ciao a tutti, scambio questa moneta con altra moneta in conservazione FDC1 punto
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Guardando le due monete dalle foto postate, direi sono due grandi monete, così da non fare un torto a nessuno. Per me, dalle immagini postate la moneta di renato è FDC mentre la tua Fabry, concordo con Emilio, manca qualcosina alla pancia del cavallo. Si stà parlando di due bellissime monete che sono tranquillamente due FDC, poi con le monete in mano e con tutto il tempo a disposizione, possiamo andare a vedere i vari particolari, penso proprio minimi. Importante il Certificato per questo tipo di monete.1 punto
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La monetazione etrusca è decisamente affascinante; purtroppo non ne so nulla. Un giorno troverò il tempo per leggere almeno la bibliografia essenzialissima. Se la moneta è tua, complimenti1 punto
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Pensavo anche io alla scritta ROMA ma il discorso monogramma o iniziali è più consono, a mio parere. Roberto1 punto
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Di cose orientali ne so veramente poco, ma gli studiosi israeliani non sarebbero così sciocchi da perdere la faccia con un reperto farlocco, sopratutto ora. Credo sia una cretula (ossia il risultato di un sigillo, impresso su una pallina di argilla, che poi veniva annodata come "garanzia" sui documenti ufficiali) perché il senso della scrittura è correttamente orientato da destra a sinistra e non viceversa, come dovrebbe apparire su una matrice. Le cretule, in genere, non venivano cotte, ma questo esemplare potrebbe essere entrato accidentalmente a contatto con una fonte di calore (un incendio?); si vede abbastanza bene dal colore che ha assunto l'impasto.1 punto
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In attesa delle 1837 che, nonostante la rarità, spero vengano postate numerose, posto questa curiosità, entrata in collezione qualche mese fa...1 punto
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Grazie @Silver70 per il tuo contributo e complimenti per la splendida piastra!1 punto
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grazie intanto a Enzo/Cinna per la ricerca e l'analisi di questo millesimo. Io personalmente l'avevo sovrastimata, e non poco, sono contento di poterne ammirare tante altre, cosi posso capire dove e perché mi son lasciato trasportare dall'entusiasmo... Le foto che ci hai postato, insieme al luogo di realizzo dicono molto su come si muova il mercato delle sovrane. In America le altissime conservazioni vengono premiate, Heritage propone sempre pezzi da favola. Ma ovviamente quelle monete non sono appetibili per noi, per via dei dazi. In Europa il mercato inglese scoppia di salute, e le sovrane stemmate in EF o meglio fanno dei prezzi per noi quasi imbarazzanti. Il mercato italiano è abbastanza complesso da leggere, a volte nelle aste si possono ancora spuntare prezzi "vantaggiosi", a volte si vedono pezzi esitati e combattuti fino all'ultimo rialzo. Consiglio ovviamente, chi volesse vendere una sovrana (stemmata nello specifico e ovviamente dall' EF in su) di affidarsi per l appunto al mercato d'oltre manica. Per comprare invece i canali sono sempre gli stessi (la baia, le aste, i negozi), ma ATTENZIONE alle conservazioni. Certamente una moneta in slab non da la certezza MATEMATICA che il grading ivi riportato sia accurato al 100%, pero diciamo che, con una buona approssimazione, risulta ad oggi un veicolo affidabile sul quale si puo riporre ragionevolmente fiducia. Restano a mio personalissimo avviso molto ma molto ma molto più problematiche le valutazioni fai da te con le quali molti negozi di numismatica "chiudono" una sovrana e la vendono. Perché a chiudere una 1847 in qSPL che in realtà è un BB o anche peggio, metterla in vendita a 380 euro e effettivamente venderla, son buoni in tanti. Ma poi questo cosa significa? Che si possono trovare le testa piccola in qSPL reale a meno di 400 euro? Non credo proprio. E la stessa cosa vale con i mitici qFDC. Facile affibbiargli questo grading (magari si ha per le mani un BB+ o uno splendidino), prezzarla a 600 euro e poi trovare il collezionista che vede quel che vuol vedere e la compra. Certo, quel collezionista penserà di poter trovare il qFDC a 600...spero vivamente che non debba mai rivenderla poi quella moneta, perché avrebbe sorprese amare... Ovviamente questo non vieta che si possano avere colpi di fortuna (io ad esempio ho trovato una stemmata di anno comune su un asta on line, chiusa in AU58 e l ho portata via, diritti e spedizione compresa, a 370 euro), o che si possa cogliere al volo l'occasione in negozio (magari un commerciante che nn è pratico di sovrane vende per BB uno spl). Ma il mercato (delle stemmate, perché poi ogni periodo e ogni regnante e ogni tipologica fa storia a se ovviamente) oggi racconta quello che Enzo ha perfettamente esposto. Gli Splendidi veri costano fior di (centinaia di) euro. Per i qFDC si va abbondantemente sopra i mille. Nel range del FDC si sfondano i 2000/3000 euro. Ultimissima considerazione; più si sale verso l empireo (MS64+) meno ovviamente sono i pezzi censiti e conosciuti. Quindi se fino all EF/MS60-62 il mercato ed i relativi prezzi seguono una certa linearità e crescita proporzionale, passato un certo scalino i prezzi e le valutazioni esplodono letteralmente. Perché un conto è vendere o comprare una stemmata in EF o qFDC, della quale ci possono essere in circolazione 2000-3000 pezzi in quella conservazione, un altro conto è ovviamente trattare una moneta della quale si conoscono 6-8 esemplari di pari bellezza. Alan, dovresti provare a fare foto più grandi. Da quelle che hai postato non si riesce a capire molto. Io prudenzialmente pero non andrei sopra il BB. Ma felicissimo di sbagliarmi.1 punto
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Non solo sul noto sito ci sono " sparate " per il grosso veronese. Anche al dettaglio su banchi di commercianti se in alta conservazione è una moneta che si propone tranquillamente intorno ai 400€ circa. Che poi trovi sempre acquirenti credo sia tutto da vedere ovviamente.... Acquistarla in un lotto per 40€ significa che chi la vende non sa assolutamente di cosa si tratta.1 punto
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le monete romane vengono rinvenute in tutti i territori che furono dell'impero romano, per cui anche in territori dove i ritrovamenti possono essere legalmente rivenduti. Forti variazioni di prezzo possono aversi solo per monete molto rare e di nicchia. Monete rarissime ma con un basso numero di appassionati, possono crollare di valore in caso di ritrovamenti. Una moneta conosciuta in 5 esemplari e contesa da 50 collezionisti al mondo può avere un prezzo anche molto alto, ma se se ne rinvengono 50 esemplari il prezzo crolla e ogni collezionista può avere la sua a poco prezzo. se però quella moneta è contesa da 10.000 collezionisti, anche ritrovamenti consistenti fanno variare poco il prezzo. Riassumendo, se collezioni monete molto ricercate (primo 2 secoli dell'impero) rischi poco o niente. Se collezioni 3 o 4 secolo rischi di più, in quanto collezione più di nicchia. In ogni caso, di sicuro vi è poco o nulla. Metti caso che dovesse salire l'interesse nei confronti di un certo periodo storico o ad un imperatore, ecco che allora si assisterebbe subito ad aumento dei prezzi. c'è bisogno di pazienza e di cercare di estraniarsi dalle logiche di mercato per quanto possibile.1 punto
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Io non penso che esistano in giro così tanti sventratori di coin-cards Perciò credo semplicemente che un minimo quantitativo sia stato immesso regolarmente in circolazione.1 punto
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Pur avendo solo una cultura fotografica di questa moneta si comprende benissimo da queste foto che ha un lustro veramente forte... anche sui rilievi più alti che di norma soffrono un po si percepisce un lustro molto deciso.. guardo in particolare i punti alti di fronte,sopracciglio, zigomo, guancia , mento e parte centrale dei capelli. Da notare anche il particolare dei graffi in rilievo della spazzolatura del conio su EMANUELE. .. almeno questo mi sembra di notare. Veramente bella.. rinnovo i miei complimenti. .. e ti ringrazio per avercela fatta vedere. ..1 punto
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Un aiuto potrebbe arrivare dall'epigrafia. Una lucerna (CIL XIII 10001, 267) e un recipiente in terracotta (CIL XIII, 10009, 216) riportano, incisa con uno stilo, la stessa sigla. Considerando che la lucerna riporta anche un Cristogramma, si tratta di reperti compatibili con l'arco temporale dell'anello corso.1 punto
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Ciao, davvero un ottimo ritrovamento. In effetti non sembrerebbe essere destinata alla circolazione, credo come tu hai ipotizzato sia stato aperto qualche mini set. Nel file di riepilogo sono presenti circa una decina di questi ritrovamenti, quindi sembrerebbe essere una pratica abbastanza consueta...non ne capisco proprio il senso...1 punto
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Naturalmente tutta la zona dei cosi' detti Castelli Romani e' sede di importanti zone archeologiche ; gli antichi Romani sapevano ben scegliere l' ubicazione delle loro Ville extraurbane e questo paradiso terrestre , specialmente 2000 anni fa' , era il luogo dove i ricchi Romani preferivano costruirle , famosa la Villa di Cicerone dove scrisse molte delle sue opere ; inoltre erano facilmente raggiungibili da Roma e considerando che l' ambiente in quel lontano periodo non presentava inquinamento atmosferico , dai Colli Albani si poteva "dominare" Roma con il solo sguardo . Ma rimanendo in localita' Tuscolo , ragguingibile sia da Frascati che da Monte Porzio Catone , sotto l' Osservatorio Astronomico , situato piu' in basso rispetto al Tusculum , originaria sede , durante le fasi della costruzione dell' Osservatorio negli anni '30 , furono scoperti i ruderi della Villa di Matidia Augusta , nipote di Traiano , figlia di Marciana e futura suocera di Adriano , un bel trattato su questa scoperta archeologica in Academia : https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwiU2pm7irnYAhUR16QKHcicAAUQFghDMAA&url=http%3A%2F%2Fwww.academia.edu%2F5228119%2FLa_villa_di_Matidia_nell_area_dell_Osservatorio_Astronomico_a_Monte_Porzio_Catone_nuovi_dati_dalle_recenti_indagini_archeologiche&usg=AOvVaw09hVW9_KgDK39jjrVGO-xP1 punto
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Buongiorno, ieri sera tra i resti delle spese di fine anno di mia moglie, ho trovato (con mia grande sorpresa) questa moneta da 2 euro 2010 San Marino. Ho visto sul catalogo del forum che il 2010 non è un anno destinato alla circolazione...chissà come ha fatto a girare nel mercato ...qualcuno avrà aperto un "minikit"? che ne pensate ?1 punto
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prova a dare un'occhiata qua https://archive.org/details/catalogueoffinge00brituoft https://gemology.se/gill-library/gemjewelry/Catalogue_of_the_Finger_Rings_Greek_Etruscan_and_Roman_F_H_Marshall_1907.pdf mi permetto comunque di dire che mi pare una produzione moderna, come quelli che si vedono spesso in un paio di venditori da ebay... in vari punti , nel fondo etc, pare lavorato "a macchina" .... ribadisco, non sono esperto, mi occupo di monete, ma visto così non mi dà belle sensazioni e sinceramente non ci metterei nemmeno 5 euro...1 punto
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ti conviene stringere il campo non solo a livello economico ma anche a quello storico,700 anni sono troppi per essere sicuri della scelta giusta,inoltre bisogna avere una conoscenza non indifferente per determinarne anche qualità,rarità e soprattutto valore...1 punto
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Dato che fino al 1700 la nostra Italia era divisa in Stati e Staterelli forse sarebbe interessante una moneta della Regione o capoluogo del festeggiato....Potrebbe essere una idea per circoscrivere un po le possibilità di scelta....1 punto
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nel complimentarmi con tutti per le bellissime monete postate... ne pubblico anche io una degli stati preunitari che per bellezza e conservazione mi piace un sacco e penso meriti di essere condivisa in questa discussione. Auguri di buon anno a tutti1 punto
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Perfettamente d'accordo. Solo che se quella strisciolina raddoppia il valore di una banconota uno un pensierino ce lo fa... Eccoti un altro esempio, stavolta con la strisciolina a 67: https://www.ebay.com/itm/TT-PK-118-1997-ITALY-BANCA-D-039-ITALIA-500000-LIRE-PMG-67-EPQ-SUPERB-GEM-NONE-FINER-/142402513201 Venduta sempre ieri accettando un'offerta, che non so quanto sia - ma se la richiesta era 850 dollari...1 punto
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Carissimo Arka, la maggior parte di noi qui in Italia e in questo forum se lo augura. Tutto il resto del mondo che conta finanziariamente ed è legato alla numismatica va in questa direzione opposta alla nostra. È ancora presto ma chi vorrà vendere qualcosa di particolarmente bello e non necessariamente rarissimo dovrà passare per questa strada che presenta mi pare comunque alcuni importanti limiti o difficoltà e certamente avversioni almeno in Italia.1 punto
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Personalmente considerando il cambio con l'euro, il rame rosso, la conservazione ottimale delle 2 monete, tipo di asta e mercato a cui vengono proposte non mi sembrano valutazioni folli. Costose si ma non folli. Purtroppo credo che ci piaccia o meno ( e a molti di noi non piace proprio ) gli slab prenderanno sempre più piede su molte tipologie di monete. In particolar modo quando si va a vendere. Saluti.1 punto
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Buongiorno a tutti, mi inserisco in questa discussione con una piastra con doppio orecchio, forse per sentire meglio....:) Cordiali Saluti Silver1 punto
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A questo punto i cataloghi d'asta li possiamo fare tutti noi o cmq tutti quelli con un minimo di esperienza. Tanto poi ti dicono che le perizie sono fatte in buona fede.....ho capito! Allora chi compra deve considerarle in malafede per tutelarsi.....1 punto
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