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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/22/17 in tutte le aree
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Alessandro VIII (1689-1691), Roma, Testone. Munt. 19, CNI 42. D/: stemma ovale sagomato in cornice, chiavi con fiocchi. .ALEXANDER. VIII. PONT. MAX. R/: il santo inginocchiato a destra su nubi. SANCTI. BR - VNONIS. In basso armetta di mons. Giuseppe d'arte, presidente di zecca. T/: liscio Questo Testone raffigura San Bruno di Colonia (San Brunone secondo la forma latinizzata), monaco cristiano tedesco fondatore dell'ordine dei Certosini, morto il 6 ottobre 1101, il cui culto già autorizzato da Leone X nel 1514, fu esteso da Gregorio XV nel 1623 e celebrato il 6 ottobre. Alessandro VIII lo ricorda in questo testone e in altre sue monete in quanto eletto al soglio pontificio alla veneranda età di 79 anni, proprio il giorno 6 ottobre. Al R/ l'attributo delle sei stelle a formare un'aureola sul capo di cui la settima sul petto (come si può ben vedere su questa moneta) sarebbe Brunone, allude alla visione avuta dal vescovo Ugo di Grenoble. La mitra posata a terra rimanda al duplice rifiuto della cattedra episcopale prima di Roma e poi di Reggio Calabria, sottolineando l'umiltà del santo. Attendo vostri pareri e integrazioni Ciao e Buon Natale a tutti, Michele4 punti
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Il 20 dicembre presso il Museo Nazionale Etrusco Di Villa Giulia a Roma,si è svolta la presentazione del libro il Mito Di Medea a cura del professor Giuseppe Pucci e Maurizio Bettini. Attraverso la prima testimonianza figurata certa del mito che possediamo, un’olpe in bucchero risalente al 630 a.C. circa, rinvenuta in una tomba principesca di Cerveteri. Si tratta di un piccolo vaso decorato a rilievo e incisione, sul quale il fregio è disposto su due registri: in quello superiore è raffigurata una teoria di animali ispirata al repertorio naturalistico di matrice siro-fenicia, secondo i modelli in voga nello stile tardo orientalizzante etrusco; in quello inferiore, sopra il punto di massima espansione del vaso, troviamo invece rappresentata una scena mitica. La composizione è inusuale: si distinguono tre gruppi e una figura isolata,il primo gruppo è costituito da due figure stanti ai lati di una struttura alta e sottile decorata da un reticolo graffito, apparentemente un muro o un pilastro, ma forse più probabilmente un altare rappresentato in forma simbolica. A destra dell’altare una donna con un pesante himation dall’orlo ricamato tiene in mano un bastone che termina all’estremità superiore con un anello. L’identificazione è assicurata dall’iscrizione graffita sull’himation: METAIA. Si tratta dunque di Medea, forse caratterizzata dallo scettro che impugna come discendente di stirpe regale. Di fronte a Medea, dalla parte opposta all’altare, un giovane nudo sbuca con la parte superiore del corpo da un calderone, afferrandosi con le mani alle anse ad anello, forse nell’atto di trarsi fuori dal bacino. Il secondo gruppo, a destra, è costitituito da sei giovani nudi che trasportano un oggetto che sembra un lunghissimo tessuto dagli orli ricamati, decorato alle estremità da frange. In corrispondenza del primo portatore si legge l’iscrizione KANNA, di incerto significato. All’estremità destra del campo figurato c’è un personaggio maschile nudo e alato, probabilmente in volo, come suggeriscono le braccia tese verso l’alto. L’iscrizione TAITALE segnala che si tratta di Dedalo. Il terzo gruppo infine, all’estremità opposta del fregio, è costituito da una coppia di pugili o di lottatori impegnati in un combattimento. La scena è nel complesso di difficile interpretazione, poiché il nesso fra quelli che, all’apparenza, sono tre nuclei narrativi distinti – ovvero Dedalo, i lottatori e l’episodio di Medea – non è affatto scontato, e la presenza di Dedalo dissuade dal cercare esegesi esclusivamente legate al mito argonautico. Non è questa la sede per approfondire la complicata questione mitografica: ci importa sottolineare il fatto che Medea sia qui rappresentata come maga alle prese con uno dei casi di ringiovanimento che la tradizione le attribuisce. Insomma è importante sottolineare che già alla fine del VII secolo si sia in qualche modo configurata l'iconografia di quello che, per i due secoli successivi, sarà l'episodio ricorrente nelle raffigurazioni del mito di Medea. Che il ringiovanito sia Giasone, come è stato proposto sulla base di alcune fonti recenziori, e che i giovani portatori siano gli Argonauti che ritornano con il Vello conquistato, è in sé plausibile, ma né l’una né l’altra identificazione si possono considerare provate. L’ostacolo maggiore è la forma del vello, per cui bisognerebbe ammettere che l’artigiano etrusco ne abbia equivocato – o volontariamente modificato – la natura al punto da raffigurarlo come un lungo tessuto invece che come la pelle di un animale scuoiato. Fonti: Museo Nazionale Etrusco Di Villa Giulia Come ho l'opportunità tornerò al museo per vedere meglio questo quadro regalato dal passato.4 punti
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Mooolto probabile che sia stata sua. Però ... non si sono accorti che il diadema è quello che Patroclo indossava la sera sotto la tenda.3 punti
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Come ogni sezione anche per le moderne gli auguri di rito, serenità e salute innanzitutto, ma anche auguri a tutti di un buon 2018 per una Numismatica, piena di iniziative, eventi, nuovi fermenti reali, sperando in nuove passioni, nei giovani ,nella riscoperta dei valori, delle identità, della nostra storia e delle tradizioni, ma anche nel dialogo spesso scarso tra varie realtà e le istituzioni, auguri a tutti di un buon cammino numismatico e di tante buone cose ! Mario2 punti
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Ottimo testone, come sempre ci hai abituati. Ricordo i aver faticato non poco a mettere in collezione la sorella di questo tipo che ha lo stemma sagomato a punta al dritto. Sicuramente più raro di questo è particolarmente ostico da trovare in alta conservazione. Infatti il mio è abbastanza bruttino, saluti.2 punti
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Le carte sono ora un po' sul tavolo ...cosa e' RES NUMMARIAE MEDIOLANSES ? Una esigenza sentita da tempo dagli appassionati e collezionisti milanesi, ma anche un modo di divulgare e fare proselitismo per questa zecca, un modo di radunare e coinvolgere tanti a ingresso libero per tutti in un sabato mattina , una possibilità per tanti che non conoscono o sanno poco di Monete di avvicinarsi a loro, e' la voglia di fare qualcosa ci auguriamo di bello per tutti, il sentire di dover mettere tutte le Conferenze in una bella cornice cartacea a colori, non a caso Speciale e in tiratura limitata per i soci, ma nel contempo un accogliere e conoscere tutti in una cornice importante nel pieno centro, soci e non soci, il modo di spiegare ancora il motivo e lo scopo dell'Associazione, la possibilità di iscriversi, ricordo con quote volutamente politiche che a stento copriranno le spese delle pubblicazioni, un modo di presentarsi per essere facilmente accessibili a ogni interessato, e' un po' tutto questo il 27 gennaio 2018. Indubbiamente un grosso impegno per molti di noi ma se la passione e' tanta non te ne accorgi, un cammino che vogliamo pieno di tappe e traguardi anche ambiziosi e importanti per la numismatica e per Milano città , le adesioni numerose ci stanno premiando più saremo e più potremo fare, se riusciremo ci piacerebbe abbracciare tutti anche chi e' lontano con una diretta streaming, vedremo...mentre il PDF e' in tipografia per realizzare sogni e traguardi, incominciamo dal 27 gennaio ...certamente il 2018 per noi e per chi vorrà seguirci sarà un anno che ricorderemo ...2 punti
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Aggiungo al coro anche i miei auguri di buone feste e per un prospero e ....rigenerante anno nuovo !2 punti
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Buon giorno a tutti, distinguere tra denari e mezzi denari nelle tarde emissioni sveve e in quelle angioine non è immediato. Cercherò di riassumere in modo breve. Durante il regno di Federico II le monete erano ben coniante con legende ben distinguibili. Le monete erano spese al marco, avevano valore in gran parte fiduciario (il valore della moneta denaro era leggermente sopravvalutato rispetto al contenuto di argento fino). La differenza tra valore fiduciario e valore intrinseco era una sorta di tassa che permetteva al regno di autofinanziarsi. La distinzione tra denaro e mezzo denaro, sotto Federico II, è abbastanza banale, ed è sufficiente pesare la moneta e misurarne il diametro. Il denaro ha un peso medio di 0.8 g è un diametro di 16-17 mm mentre il mezzo pesa circa 0.4 con un diametro di 13 mm. Coi successori di Federico II e soprattutto Carlo d'Angiò, la situazione sfugge di mano, e la coniazione di moneta a scopo di autofinanziamento arriva a livelli enormi. Le monete diventano molto mal coniate, e il peso diventa estremamente variabile, per il denaro si passa da esemplari di 0,3 - 0,4 grammi, ad esemplari di 1,3-1,4 grammi che in passato erano considerati multipli di denaro. Il peso in definitiva non è più un parametro per distinguere i denari dai loro mezzi. Bisogna considerare solo ed esclusivamente il diametro. Ora tu mi dirai... ma queste monete sono talmente mal coniate che quasi mai si riesce ad avere una misura del diametro esterno. In questa ad esempio, il bordo esterno è invisibile e non misurabile. In questo caso infatti va misurato quello interno. L'esemplare della tua tipologia in mio possesso pesa 0,31, è ben coniato, ma ha un diametro interno di circa 9 mm, in analogia con gli altri esemplari da un denaro in mio possesso (ho aperto una discussione a riguardo qualche anno fa). Il mezzo dovrebbe avere un diametro interno inferiore agli 8 mm. Per alcune emissioni di Manfredi e per la gran parte di quelle di Carlo, inoltre, i mezzi denari spariscono assolutamente. Per questa particolare emissione, ad esempio, io non ho mai visto un mezzo denaro, ed ammetto di non credere particolarmente alla loro esistenza. Spero di esserti stato utile.2 punti
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Ciao. Para mi es una moneda muy interesante con varias posibilidades de atribución. La primera sería los cavalli de busto "giovanile senza sigle" Vall-llosera 216, y si consideramos que es una croce, con la variedad con + en medio la leyenda: EQVITAS + REGNI. La segunda, es un ejemplar, hasta el momento único, Vall-llosera 247 que tiene 4 círculos en croce, pero en este caso sería una cruz o una flor grande de 4 pétalos con anillo central. El busto es de transición al busto maduro, pero aún conserva la leyenda FERDINANDVS, lo que hace pensar que es anterior al 1488 porqué no ninguna sigla relacionada a Tramontano, y posiblemente también anterior al 1486/7 cunado empieza a utilizarse la leyenda con el nombredel rey en la forma FERRANDVS. Es un busto totalmente dieferente a los primeros cavalli acuñados, Vall-llosera 213, 214 y 215, y como decía similar por tipología a algunos cavalli del tipo Vall-llosera 216. Se trata de una moneda inédita, al menos yo desconcía esta variedad.2 punti
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@lucarosina Una bella medaglia , almeno per il mio gusto. Al recto la dicitura recita "Occhio e mano per la patria" , al centro la figura di un tiratore con archibugio e spada. Si notano a tracolla i contenitori per le pallottole e la polvere da sparo. La spada , data la lentezza delle operazioni di carica dello schioppo, si rendeva necessaria in caso di combattimento ravvicinato. Al verso la dicitura "75° Anniversario della Gilda [Associazione] degli Schutzen di Buckow". Anche in Italia all'inizio del secolo scorso vengono emesse parecchie medaglie per gare di tiro, che spesso recano al recto il volto del Re. Non esistendo ancora le armi a tiro rapido, gli Eserciti erano principalmente armati di fucile per cui, stante la leva spesso obbligatoria e le frequenti guerre, il Tiro veniva incoraggiato. Quanto al valore economico , francamente non so dirti. Non credo che questo genere di medaglie sia molto collezionato, specialmente in Italia, però è davvero una bella medaglia e varrebbe la pena conservarla. Dalla foto non comprendo se è d'argento oppure soltanto argentata. Saluti.2 punti
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infine allego il riassunto "grazie a Dio in inglese" a fine articolo spero di avervi strappato un piccolo "wow" prenatalizio buone feste Alain2 punti
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Io purtroppo non riusciro' ad essere dei vostri e ne approfitto per fare a tutti i migliori auguri di Buone Feste. Che abbiate un Sereno Natale e che L' anno nuovo sia prodigo di tondelli. Arrivederci a gennaio .. Italo2 punti
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Farò il possibile per essere presente. Giornata un po’ blindata dagli impegni famigliari prenatalizi... quindi il forse è d’obbligo2 punti
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...poi se qualcuno vuole 'cacciare' 2 tondelli da vedere ....il posto è quello giusto e chissà che (complice l'aperitivo) non si facciano buoni affari. ????2 punti
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Presente all'aperitivo. Spero di vedere tanti per scambiarci gli auguri! !2 punti
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In Turchia sono stati sequestrati alcuni oggetti antichi venduti di contrabbando tra cui una spada micenea "attributed to Achilles of Troy fame" https://www.dailysabah.com/investigations/2017/12/21/achilles-sword-alexander-bust-among-record-turkish-police-haul-of-26456-ancient-artifacts1 punto
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Una grande occasione per passare una mattina numismatica, con viva passione e magari anche di approfondimento su alcuni temi. L'invito aperto a tutti: neofiti , curiosi, esperti e amici, sarà garanzia di una "festa " numismatica che ci auguriamo sia la prima di un percorso duraturo e condiviso con i molti che parteciperanno.1 punto
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La foto della suddetta medaglia proviene dall'asta Nac n.47 del giugno 2008 lotto n.459. Desideravo info ma distrattamente non ricordavo che nelle pagine precedenti era stata ampiamente descritta.1 punto
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Direi che concordo con la conservazione..qbb/bb. sia per colpettini ai bordi e anche per l'usura troppo accentuata sul collo dell'aquila... in compenso ha una bella patina del tempo1 punto
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Recentemente ho acquistato da un commerciante il Quattrino coniato a Roma per la Sede Vacante del Camerlengo Ippolito Aldobrandini in quanto era la prima volta che vedevo questa moneta. Considerato la difficile reperibilità della tipologia, non ho dato molta importanza alla conservazione, anche se sono ben visibili le principali caratteristiche come lo stemma del Cardinale e il Cristo in ellisse radiante. Da un'analisi della mia documentazione ho rintracciato solamente un paio di passaggi: uno bucato e non illustrato,l'altroin M&M 2008 in conservazione decisamente inferiore a questo. Probabilmente i Quattrini delle Sedi Vacanti passano in secondo piano rispetto agli imponenti moduli delle Piastre o dei Testoni, forse è la causa della loro scarsa presenza nel mercato numismatico. Gradite segnalazioni e considerazioni in merito alla rarità di questo Quattrino. DARECTASAPERE1 punto
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C'è poco da aggiungere hai già detto tutto te. Ti faccio i miei complimenti per questo bel nummo di papa Pietro Ottoboni, in ottima conservazione.1 punto
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Aggiungo uno specchietto che spero possa servire per la ricerca delle diverse varianti di questa moneta. Il grado di rarità, non prendetelo per oro colato... Francia, 20 francs 1950 20 francs 1950 G. GUIRAUD 4 piume. CC 20 francs 1950 B G. GUIRAUD 4 piume C 20 francs 1950 B GEOGES GUIRAUD 4 piume RR 20 francs 1950 GEORGES GUIRAUD 3 piume NC 20 francs 1950 B GEORGES GUIRAUD 3 piume NC 20 francs 1950 G.GUIRAUD 3 piume NC 20 francs 1950 B G.GUIRAUD 3 piume R1 punto
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Si, l'ho già messo via. Grazie per le risposte. saluti & auguri di buon Natale....1 punto
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Ciao @Martin_Zilli, una conservazione piacevole per il baiocco più comune di questa vacanza pontificia... Auguri per la ricerca del baiocco con al rovescio la scritta in ghirlanda1 punto
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Grazie, molto gentile, io sono daccordo con te, hanno fatto molto bene ad interessarsi a questa moneta e spero sinceramente che l acquistino. Assolutamente positivo che succeda, insomma non possiamo sempre vedere il lato negativo delle cose, per una volta che ci si muove nella direzione dell arte e della storia anziché pagare 30 milioni di euro per un calciatore...io sono favorevolissimo.1 punto
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Buongiorno, ho acquistato 2 piccoli bronzi di Licinio, inizio con il proporvi il primo : D IMP LICINIVS AVG R DOMINI N LICINI AVG, VOT XX, AQS Grammi 2.76 millimetri 18.19 Aquileia Non mi trovo con la classificazione : RIC 71 o RIC 86 ? Grazie1 punto
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E la saga continua... Se andiamo avanti così il bulinatore di questo povero sesterzio rischia di diventare famoso... http://www.ostiatv.it/un-calcio-per-il-sesterzio-fiumicino-aranova-insieme-per-riportare-la-moneta-romana-a-casa-0074732.html1 punto
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Perché no, sarà l'occasione per salutarci ed augurarci buone feste e fortunati acquisti per l'anno nuovo ?1 punto
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Hai ragione, tutto quello che non ho postato (tra cui i medaglieri) è perché non sono riuscito a renderlo caricabile per motivi di spazio. Vedrò di cercare qualcosa su internet per farvi avere un' idea Effettivamente di Costantino e Co. non c' era praticamente niente esposto, la collezione sembra saltare quel periodo. Stasera cercherò se sul catalogo è riportato qualche pezzo che non era in mostra1 punto
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Io la vedo così: 1) Statere dii Cizico: A) Esclusa l'ipotesi che vi sia prova che la moneta provenga da uno scavo effettuato in territorio italiano (in questo caso rientrerebbe nel patrimonio indisponibile dello Stato e quindi sarebbe insensibile agli acquisti in buona fede avvenuti dopo lo scavo), escluderei le conseguenze paventate; In caso di moneta proveniente da scavo in territorio Italiano e acquistata all'estero in un'asta, io non vengo condannato perchè sono in buona fede ma non riottengo indietro la moneta se sequestrata (vedi sub 4); B) Se la moneta ha le caratteristiche necessarie, rimane nella proprietà dell'acquirente ma è soggetta alle norme che riguardano i beni culturali appartenenti ai privati; 2) Legislazione su monete acquistate all'estero Non vedo problemi a riconoscerne l'efficacia (io sono il proprietario di un bene culturale soggetto alla normativa sui beni culturali di privati cittadini): se compro una autovettura prodotta in Bangladesh, dove dubito che ci sia una normativa così rigida come quella italiana sulla revisione degli autoveicoli, non posso pretendere di non sottoporre a revisione la mia autovettura (importata in Italia) secondo le modalità qui previste . Per la necessità della documentazione sulle monete acquistate all'estero o di monete mai "interrate" o non interrate da secoli vedi sotto. 3) Equazione tra difetto di documentazione e illecita detenzione Non c'è alcun automatismo logico, premesso che la prova della provenienza da scavo spetta al P.M., la documentazione esclude (può escludere) che la moneta possa essere ricondotta a uno scavo. Altrimenti, sarebbe come dire che, se l'imputato di omicidio non prova di essere stato al pranzo di matrimonio della figlia e alla presenza di 150 testimoni durante l'orario del decesso della vittima avvenuto a 500 km di distanza, allora è colpevole. 4) Differenza tra processo penale e civile Nel processo penale non c'è alcun ribaltamento sul fronte delle prove: non devo essere io a dimostrare la liceità della detenzione della moneta ma il P.M. a doverne dimostra la illiceità. Certo sarà mio interesse dimostrare la provenienza lecita per accelerare il procedimento e per essere sicuro della assoluzione ma se il P:M. non prova la provenienza illecita sarò comunque assolto. Le cose cambiano per la restituzione della moneta dopo (è un dopo logico e non temporale) l'assoluzione: la moneta spetta all'avente diritto, quindi dovrò io provare che ne sono il legittimo proprietario: qui la documentazione - se non proprio indispensabile - è la prova regina ma ve ne possono essere altre. 5) Presunzione di provenienza da scavo In un mio precedente post ho usato il termine presunzione. A scanso di equivoci preciso: se mi sequestrano, a casa mia, una moneta sporca di terra, poggiata accanto a un metal detector e con vicino una pala sporca di terra, si può presumere che la moneta venga da uno scavo. Polemarco1 punto
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Non vedo perché debba essere “ restituita “ alle autorità competenti, in quanto se risultate autentica, rimane un errore di conio, e non un artifizio di terze persone. Quando uscì il Gronchi rosa, fu bloccata la sua vendita e ritirati i fogli che erano ancora agli sportelli filetelici, ma nessuno ha mai chiesto che chi li avesse comprato li dovesse restituire.1 punto
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Buone feste e auguri a tutti virtuali ma per chi vorrà domenica mattina al Cordusio anche auguri reali, credo che la numismatica in genere abbia sempre più bisogno di contatti umani e personali e quindi, ove possibile, scambiamoci le mani !1 punto
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Another question on a Genoa countermark. Here is a Genoa c/m on a 1641 Utrecht lion daalder. Does anyone have any idea of who had this coin countermarked and why ? Happy Christmas !1 punto
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Ottima osservazione. Ma la norma per definizione è astratta e in casi come questo deve ricorrere a quelle che si definiscono clausole generali. Pensa a quella che prevede che il contratto debba essere eseguito con buona fede (semplifico: significa "come farebbe un buon uomo"). O alla "diligenza (che fa tanto Ombre Rosse") del buon padre di famiglia". Il problema non è dato dalla natura di bene culturale che può essere pacificamente nelle mani di un privato. Il problema inizia quando vi sia un indizio che la moneta provenga da uno scavo. Nella sentenza citata monete "vili" (o meglio, non identificate) provenienti da uno scavo avevano interesse unicamente perchè avrebbero consentito di ricostruire il flusso monetale di quella tipologia di moneta (il che rappresenta come, direbbe Vitellio, una qualche criticità della sentenza). Polemarco1 punto
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Questo cavalluccio napoletano alquanto sconservato, mi pone dei dubbi sul simbolo davanti al cavallo. Secondo voi è una rosetta o una crocetta? Poi ha una ribattitura al diritto e una al rovescio sulle scritte. Guardate un pò. Peso grammi 1.73 mm 18.1 punto
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Giusto che la salma sia tornata per semplice pietà verso un defunto, tuttavia le porte del pantheon dovranno rimanere ben chiuse. Vittorio Emanuele II è degno di tale sepoltura, non sicuramente il nipote che ha avallato le leggi razziali senza fiatare ed è scappato come uno Schettino qualsiasi lasciando l'esercito allo sbando ed il Nord Italia alla mercé della Wehrmacht con tutto quello che ne è conseguito. Va bene che siamo su un forum di numismatica (per la quale nutro una passione immensa) ma un re dovrebbe pensare a fare bene il suo mestiere prima di collezionare monete.1 punto
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Secondo Goffredo di Monmouth (Hist. Brit. 4.3-4) la spada di Giulio Cesare doveva chiamarsi Crocea Mors (la morte color del croco). Secondo la leggenda, l'arma passò al principe britannico Nennio, restandogli incastrata nello scudo, mentre duellava con Cesare. Nennio morì alcuni giorni dopo la battaglia, a causa delle ferite riportate, e la spada venne sepolta con lui.1 punto
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