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  1. Afranio_Burro

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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/16/17 in tutte le aree

  1. Ecco a voi un quadro! Di mia vecchia collezione. Firenze: Piastra Cosimo III 1677 NC Al diritto: Busto del granduca corazzato Al rovescio: Sulle rive del fiume giordano il battesimo di Gesù da parte del San Giovanni Battista, ai piedi e dietro rocce e arbusti. Quasi fs mai vista così e sono anni che controllo le aste, in questa conservazione diventa rara.. Come per molti altri anni di questa fantastica monetazione Medicea esisto e sono stati utilizzati vari e diversi coni. In questo caso il conio è più grossolano, i dettagli più grandi e alti, sembra una scultura in rilievo. Saluti Fofo
    4 punti
  2. Buonasera. Per mettere un altro po' di carne sul fuoco della conservazione posto pure questa e chiedo pure qui un parere agli appassionati delle napoletane su questo tondello comune che ho recentemente acquistato. 12 grani 1791 Grazie in anticipo.
    3 punti
  3. Buona sera a tutti gli amici del forum! In occasione dell'ultimo Veronafil, oltre a godermi le bellezze del gioiellino scaligero, ho avuto l'opportunità di fare un bel giro del Veneto. Durante questo mio mini tour, ho avuto modo di visitare Padova e, in particolare, i suoi Musei Civici. Questi comprendono, oltre alla notissima Cappella degli Scrovegni, anche un'importante sezione, la Bottacin per l'appunto, dedicata alla numismatica. Probabilmente gli utenti più esperti conoscono questo museo, ma ormai ho preso l'abitudine di parlare (e di mostrare alcune immagini) delle collezioni numismatiche che incontro lungo lo Stivale, con la speranza di farle conoscere al maggior numero di persone possibili. Spero di fare cosa gradita anche stavolta Il Museo Bottacin, come detto, fa parte dei Musei Civici patavini, e nasce nel 1865 per volontà di Nicola Bottacin, ricchissimo mercante di stoffe nonché appassionato collezionista. Oltre a sezioni dedicate agli oggetti più disparati (quadri, sculture, ceramiche, stoffe, mobili, argenteria, ecc), il museo presenta una ricca sezione numismatica (con annessa biblioteca consultabile), in cui è possibile ripercorrere tutta la storia della moneta, dalle primissime emissioni greche agli ultimi euro. La collezione abbraccia, inoltre, diverse aree geografiche, dal bacino del mediterraneo fino alla Cina. Sono anche presenti diversi tesoretti, sia rinvenuti in territorio veneto sia provenienti da altre zone ed acquistati in blocchi. Molto belli e particolari sono anche i medaglieri, fatti costruire appositamente dal Bottacin dai migliori artigiani della città. Di seguito, posto alcune foto. Chiedo perdono per la qualità (mi accorgo solo ora di quanto sia scadente), ma ho dovuto modificare e ridimensionare a dismisura ogni immagine per renderla caricabile..
    3 punti
  4. Ricordo a chi volesse partecipare alla discussione proposta da @dux-sabche siamo in una Sezione di Storia ed Archeologia , quindi di attenersi esclusivamente alla parte storica dell' argomento o dei personaggi trattati nel post . Si invitano quindi i partecipanti a non deviare in argomentazioni politiche , grazie .
    3 punti
  5. Un'opera incisoria, sia il dritto che il rovescio raccontata attraverso i tratti, i piani, la prospettiva ed il chiaroscuro.. Si hai ragione un quadro, il colore vile elemento, soppiantato dal disegno reclama il suo osteggiato racconto, attraverso un simbolismo cristiano, e un'ostentazione ritrattistica tipica del linguaggio subliminale. Un nominale che rasenta la tridimensionalità per l'importanza dei rilievi come fai giustamente notare, tipica delle medaglie di grandi dimensioni, penso alle medaglie di Palermo per Carlo di Borbone di Livio Vittorio Scheper. Modulo affascinate e in conservazione ragguardevole complimenti.
    3 punti
  6. La prossima banconota Capranesi che andrò a descrivere sarà il 50 lire "Buoi", per me la vera opera d'arte della cartamoneta italiana del Regno d'Italia. La postai tempo addietro, ma oltre ad essere saltate le immagini, mi piace riproporla in un contesto di approfondimento come questo. Il tripudio di decorazioni ed i dettagli incredibilmente minuti, rendono questo biglietto un autentico quadro da ammirare ripetutamente. La scena agreste rappresentata nel rovescio del biglietto, nella sua semplicità grafica, risulta al tempo stesso ricercata e realistica a tal punto da far quasi materializzare davanti a noi questa scena, percependo perfino i profumi contadini della buona terra agricola, prevalente attività lavorativa di quegli anni che videro anche il nostro paese sconvolto dalle brutalità della prima grande guerra. L'aquila araldica, con scudo sabaudo crociato in petto compare nei due angoli inferiori del biglietto, sormontato dai prodotti agricoli, simboli di sussistenza per intere famiglie che non condividevano altro che il duro lavoro agricolo, sin dalla più giovane età (e chi ha ancora nonni o padri che hanno vissuto quei tempi, può avere la fortuna di ascoltare direttamente da loro storie di vita al riguardo...) Al dritto troviamo la raffigurazione della dea Atena Pallade, simbolo si assennatezza e ponderatezza, con elmo e corazza, scudo nella mano sinistra e una pianta di ulivo nella sinistra, simbolo di pace e serenità... peccato sia rimasta solo una bellissima illustrazione e non anche un'intenzione, che c'avrebbe (a noi, ed a tanti altri) evitato indicibili sofferenze. Bellissima la trasparenza dei buoi raffigurati nel retro (e qui domando: era qualcosa di voluto tecnicamente? oppure si riscontra a seconda della quantità di inchiostri usati nella stampa?) Il biglietto riporta la firma del console italiano negli States: qualcuno ha ulteriori notizie in merito? Qualitativamente è un biglietto dai grandi colori, aspetto ostico da reperire su questa tipologia. Ho avuto la gran fortuna di incontrare ed acquistare (in questo preciso ordine) quasi "per caso" questo biglietto, ma ho colto al volo l'attimo fuggente (non me lo sarei mai perdonato, nonostante "il salasso" inaspettato e non indifferente che ho affrontato). La carta è croccante, con delle leggere grinze nella parte superiore destra del biglietto, che vengono enfatizzate dalla scansione. Benchè frusciante, la carta è molto sottile. E' dovuta ad un diverso processo produttivo della tipologia Barbetti, che invece l'aveva molto più pesante e corposa? Vi lascio con la stringata scheda riepilogativa, sperando in un vostro contributo a 360 gradi su questa banconota e/o anche sulla precedente. @petronius arbiter cortesemente, ti chiedo se avresti la pazienza di correggere il titolo della discussione eliminando le parole ripetute. Grazie!
    3 punti
  7. Segnalo il libro di Pietro Magliocca, edito da Neacoins e ACM Aste, dal titolo: Nuove considerazioni sulle monete di Ferdinando IV di Borbone nel periodo 1796-1798 Troverete la recensione di Roberto Ganganelli sul "Giornale della Numismatica"
    2 punti
  8. Ah, ah, ah. Ed io che mi credevo "fico" e originale perché nei carrelli dell'Esselunga metto 10p inglesi! Comunque anch'io ho alcune "croste", monetacce di cui non so cosa fare, che cerco di "restaurare" -parola grossa- o perlomeno pulire, seguendo i consigli e le dritte della sezione apposita su quest nostro forum.
    2 punti
  9. Ciao, era rara di suo quando fu emessa, è comune adesso. Mi spiego. E' una frazione di un asse con un valore abbstanza basso ma in certi periodi quando il flusso monetale era alquanto esiguo rispetto alle necessità reali (pensa a qualcosa di simile al fenomeno degli anni '70 e i miniassegni) era.. abbastanza scarsa, per cui dovettero ricorrere a vari excamortge. Ai giorni attuali è abbastanza diffusa. Ciao lllyricum
    2 punti
  10. @adolfos sono d'accordo, sono anche due mondi collezionistici ben distinti, non è raro vedere monete R4 un po malconce a prezzi contenuti andare incredibilmente invendute, significa che mediamente il collezionista è attratto di più dalle alte conservazioni, questione di gusti............e di soldi.
    2 punti
  11. Un'altra soluzione è tenerle esposte, nonostante siano illegibili, perchè sono comunque dei bellissimi reperti storici. Magari si posso tenere su uno di questi espositori a gradini
    2 punti
  12. Continua la carrellata: Iperpero di Alessio I, Costantinopoli Ripostiglio di Blagoevgrad (Bulgaria) composto da 62 trachea 1/2 e 1/4 di siliqua, coniate a Roma da Teodorico per Anastasio (qui magari faccio felice @Poemenius? ) Ducato d'imitazione coniato in India tra il 1600 e il 1800 (parlando di India e di imitazioni, forse questa potrebbe interessare @Matteo91) Avrei voluto postare diverse altre immagini: mancano molti ripostigli, tutta la sezione papale e quella del Regno e altre curiosità. Purtroppo, per farlo, dovrei ridimensionare le immagini all'inverosimile e non avrebbe più senso mostrarvele.. spero comunque di aver fatto cosa gradita, prendete questa mancanza come spunto per visitare il museo
    2 punti
  13. Ciao! Magari avessi conservato quello che mia nonna mi regalò all'età di 7 o 8 anni .... non era un oggetto bello e prezioso come i tuoi, ma la funzione era la stessa. Mia nonna abitava in Svizzera, a Chiasso, e ricordo che un giorno venne a trovarci e mi regalò un portachiavi che era costituito dal solito gancio e alla catenella era attaccato un cilindretto metallico, rivestito di pelle scura (o qualche cosa del genere), con all'interno una decina di monetine da 10 centesimi di franco. Il sistema di espulsione delle monetine era a molla e ogni volta che ne estraevo una, quella che stava subito sotto, si posizionava al posto della prima, pronta per essere estratta. Oggetto dei primi anni 60 del quale non ho la più pallida idea della fine che gli feci fare. Peccato I tuoi sono un incanto saluti luciano
    2 punti
  14. Grazie a tutti, si io prendo principalmente le monete che mi trasmettono qualcosa, per carità quando sono troppo consumate non mi piacciono ma dipende la tipologia anche un BB mi trasmette quel non so che di moneta vissuta e ricca di storia. È una bella sensazione che solo gente che ha passione, purtroppo, può capire.
    2 punti
  15. l' importante è che tu sia soddisfatto, comunque, ricordati per i prossimi acquisti, di fare attenzione ai colpetti ai bordi, abbassano moltissimo la conservazione e in caso di cessione, avresti non poche difficoltà a piazzarla. Chiaramente non è questo il caso ma con monete più importanti, sì.
    2 punti
  16. Le passioni a volte celate richiedono tempo. Nel mio viaggio lungo i percorsi della conoscenza, ho incontrato maestri di passione, portatori di passione, divulgatori di passione, entusiasti di passione, desiderosi di passione, inconsci di passione.. Ma quello che mi colpisce ancor oggi, è la nascita delle passioni, l'incontro fortuito dove nel vagar della vita, tuo malgrado inciampi magari in un coro di echi, i quali risvegliano cosi per incanto l'interesse assopito. Si, perchè l'individuo reagisce solo alle emozioni vestite di nuova passione, un po come il "dolce stil novo"... Una nuova corrente che porta entusiasmo, che parla un nuovo linguaggio, che si pone in nuovo modo, che vede con nuovi occhi, che vuole nuove passioni, che vide, visse, e volle..ed ora ancor di più vuole il nuovo raccontar... Crescere per costruire insieme quello che vorremmo, dar eco alle voci più lontane, unirsi in progetti di aree diverse, condividere emozioni ed idee, pianificare eventi, ritornare al dialogo, proporsi, ritrovarsi, parlare, parlare, parlare, e scrivere.. Insomma, aggregarsi per uscire dal proprio io, un tentativo di riconquistare la posizione che dovrebbe avere nuovamente la numismatica, percorrendo insieme questa nuova via della passione... Eros
    2 punti
  17. Fusi repubblicani Oro repubblicano da 60 assi Il ripostiglio di via Gabelli (659 denarii repubblicani rinvenuti nel '53) Medaglione di Settimio Severo Siclo di Dario I Statere di Dyrrachium Tettadrammi ateniesi di diversi periodi, piccolo argento di Egina Statere di Metaponto Bronzo di Cleopatra VII Coppa con incastonati 45 denarii repubblicani ed imperiali (metà '500)
    2 punti
  18. E così il divo Augusto, agli inizi del suo principato, usò sigillare con l’immagine della Sfinge, il simbolo del regnum Apollinis profetizzato dalla Sibilla (Plin., Nat. hist. 37,1,10; Suet., Aug. 50). Questo perché aveva trovato due sigilli di questo tipo e molto somiglianti fra loro tra gli anelli di sua madre. L’immagine di un anello del genere è tratta dal citato articolo di Gemma Sena Chiesa. In seguito, dopo la battaglia di Azio (31 a. C.) e la presa di Alessandria (30 a. C.), quando a Roma venne riconosciuto il suo ruolo di capo assoluto, Ottaviano usò come sigillo un anello con l’effigie di Alessandro Magno, prima di far incidere da Dioskourides, il famoso intagliatore di pietre dell’età augustea, il proprio ritratto allo stesso scopo. Infine, negli ultimi anni della sua vita, sembra che Augusto avesse usato come sigillo delle pratiche imperiali l’anello con l’effigie del Capricorno, il segno zodiacale la cui iconografia fu utilizzata per lungo tempo nella propaganda augustea. Si narra che quando il giovane Gaio Ottavio studiava ad Apollonia, l’astrologo Teogene cadde in ginocchio ai suoi piedi in segno di adorazione perchè aveva visto la singolare costellazione sotto cui era avvenuta la sua nascita e salutava in lui il futuro padrone del mondo. Per questo motivo Ottaviano ebbe così tanta fiducia nel suo destino che fece pubblicare il suo oroscopo e coniare una moneta d'argento con il segno del Capricorno, suo ascendente al quale all’epoca si dava più importanza che al segno di nascita (la Bilancia). Infatti il Capricorno si trova raffigurato abbastanza presto su monete e paste vitree che i seguaci di Ottaviano portavano come semplici anelli. Più tardi la costellazione verrà riprodotta in occasione di vittorie e trattati di pace, per ricordare che Augusto era stato destinato dalle stelle alla salvezza dello Stato. Come postilla, faccio notare che l’astrologo di Apollonia al quale si rivolse Ottaviano si chiama Teogene e non Teagene, come in due articoli di cui ho preso visione. Teagene è il nome del tiranno di Megara (metà sec. 7° a.C.).
    2 punti
  19. Secondo me la rarità una cosa e la conservazione è un'altra e non camminano di pari passo. Cioè la tua moneta è un B/MB ma rimane R4 anche nonostante la rottura e la mancanza di conio. Se ho ben capito il senso del messaggio. E comunque il valore storico rimane inestimabile.
    2 punti
  20. Nella storia in molti hanno ritenuto di poter vedere il futuro per mezzo delle arti divinatorie, attraverso l'interpretazione degli oggetti, i segni e le situazioni più svariate. L'elenco è talmente lungo che secondo me si potrebbe arrivare seriamente a parlare anche di divinazione dei frammenti di polvere visti col microscopio. Si va dalla classica cartomanzia coi tarocchi a, per citare alcune delle più strambe: Ailuromanzia (divinazione del comportamento dei gatti) Aleuromanzia (divinazione della farina, comprende i biscotti della fortuna) Alfitomanzia (divinazione dell'orzo) Alomanzia (divinazione del sale) Botanomanzia (divinazione delle piante bruciate) Caffeomanzia (divinazione dei fondi di caffè) Catottromanzia o Catoptromanzia (divinazione degli specchi o di altri oggetti riflettenti) Ceromanzia (Ceroscopia; divinazione della cera fusa versata in acqua fredda) Ciclomanzia (divinazione delle ruote) Cleidomanzia (divinazione delle chiavi) Coscinomanzia (divinazione dei setacci pendenti) Crommiomanzia (divinazione dei germogli di cipolla) Cybermanzia (divinazione con oracoli elettronici) Dafnomanzia (divinazione di corone di alloro bruciate) Eromanzia (divinazione con i movimenti dell'aria) Estispicina, Extispicina, Ieromanzia, Ieroscopia, Geromanzia o Geroscopia (divinazione delle interiora di animali sacrificati) Gastromanzia, o engastrimanzia (interpretazione dei suoni provenienti dal ventre dell'indovino o di una persona ispirata) Geloscopia (divinazione delle risa) Lampadomanzia (divinazione della luce) Margaritomanzia (divinazione dei rimbalzi delle perle) Miomanzia (divinazione dei topi) Mirmomanzia (divinazione delle formiche) Odontomanzia (divinazione dei denti) Omfalomanzia (divinazione del cordone ombelicale) Onicomanzia (divinazione delle unghie) Plastromanzia (divinazione delle crepe provocate dal calore sul guscio delle tartarughe) Podomanzia (divinazione dei piedi) Scatomanzia (divinazione delle feci, solitamente animali) Stolisomanzia (divinazione dei vestiti) Uroscopia (divinazione dell'urina a scopo diagnostico) Ora, dico io, se si può prevedere il futuro osservando i gatti, le formiche e i lampadari, oppure buttando a terra fondi di caffè, accendendo fuochi sul carapace delle tartarughe, rovistando nelle budella di maiale... e nientemeno che interpretando i suoni provenienti dal ventre dell'indovino o di una persona ispirata... perchè non dovrebbe esistere anche la nummomanzia, ovvero la divinazione delle monete e delle banconote? E quale contesto migliore di Lamoneta per sviluppare questa nuova, fantastica arte? Ecco secondo me un buon modo di procedere: concentratevi sulla divinazione numismatica, prendete una manciata di monete e buttatele sul tavolo. In base alla distribuzione generale e il lato visibile di ognuna potrete certamente ricavare un sacco d'informazioni. Potete farlo anche con le banconote, perchè come sapete la prima lettera del numero di serie indica la stamperia in cui sono state prodotte (nella prima serie lo Stato di emissione) e poi sia i numeri del seriale che la combinazione alfanumerica del codice di stampa si prestano in modo eccellente al calcolo dell'avvenire. Altro metodo può essere l'esame delle monete che si ottengono di resto, nel qual caso conterebbero come elementi d'esame il taglio e lo Stato emittente. La nummomanzia è ancora giovane: coraggio amici nummomanti, proponete i vostri metodi, scatenate la fantasia!
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  21. Buonasera a tutti! Oggi vi presento, e vi pongo alcuni dubbi sulla classificazione, riguardo il mio ultimo acquisto. Si tratta di un AE3 di Onorio della zecca di Costantinopoli, misura 16-17 mm e pesa all'incirca 2.2 grammi. In questa monetina il primo "Imperatore d'Occidente" si presenta con un busto corazzato rivolto frontalmente, indossa un elmetto e una lancia poggiata sopra la spalla e che passa dietro la testa. Infine credo uno scudo con disegnata una croce cristiana. La legenda è DNHONORI VUPFAVGG. Nell'altra parte è raffigurata la personificazione di Costantinopoli, presumibilmente seduta con in una mano uno scettro e una vittoria sul globo. Qui la legenda è CONCORDI AAVGG. Ho preso questa monetina principalmente per la raffigurazione di Onorio in quanto credevo che esistesse solo sui solidi. Appena l'ho vista ho subito pensato "devo comprarla!" e oggi mi sento molto soddisfatto! Sulla classificazione sono dubbioso tra Costantinopoli RIC X 87, RIC X 88 e RIC X 89 e chiedo a voi il parere visto che siete molto più esperti di me! Spero che sia RIC X 89 perché da quanto ho visto è abbastanza rara. Attendo i vostri commenti e giudizi! A presto e buona giornata a tutti! Xenon97 PS: le immagini che ho fatto credo che fanno un po' schifo, quindi potete criticare senza problemi!
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  22. Ciao cari, il Jenkins è stato proprio un grande, non mi stancherò di ripeterlo... Ad esempio, stavo cercando, per un amico, un confronto per il tetradramma in asta prossimamente alla Triton, di cui allego foto. Si tratta di un Jenkins 3 (O2/R3), della serie più "primitiva". Come vedete, il rovescio è caratterizzato da una linea orizzontale al livello dell'attaccatura dei datteri al fusto e da una sorta di eccedenza di metallo (rottura di conio?) ad ore 2. Ebbene, il Jenkins, nel suo Coins of Punic Sicily riporta due esemplari di Jenkins 3, il Paris (3P) ed il London (3L). Il 3L (e non il 3P) permette di confermare la rottura di conio lineare ad ore due del rovescio. Quando si dice un lavoro accurato... Mi piacerebbe sentire vostri pareri sulla moneta in oggetto nella prossima Triton: - vi suscita dei dubbi (a me, nello specifico no, ma nessuno è infallibile)? - riuscirebbe qualcuno a caricare la foto o il link dell'esemplare 3L? Si riesce a trovare sul sito del British Museum? Grazie e a presto Emilio
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  23. Ok......... fatta qualche prova? Praticamente dopo 28 post non sappiamo ancora se sto benedetto mezzo dollaro è d'argento o meno
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  24. In questo periodo non riesco a seguire il Forum Lamoneta con la consueta costanza. Per farmi perdonare vi posto una piccola chicca natalizia ! Nonostante la bassa conservazione in particolare del D/ , il R/ risulta molto interessante : A differenza di quanto scritto nel catalogo d'asta al R/ e' presente una legenda retrograda Rovescio : DVX SABAV S R . Fino ad oggi mi risulta un tipo inedito ! Monaco Asta v.Gadoury ( 2 dicembre 2017) Lot 1037 Savoie, Carlo II 1504-1553 Denaro Piccolo, II type, non daté, Billon 0.92 g. Avers : KROLVS SECONDVS Écu de Savoie. Revers : DVX SABAVDIE S R au centre, dans un cercle, la lettre K gothique. Ref : MIR 444 (R10), Biaggi - Conservation : TB. Rarissime
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  25. Re Cattolici (1469-1504) - moneta molto simile (quella a fondo pagina n. 2847) - vera? (foto catalogo Cayon)
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  26. MEDAGLIE PAPALI - ASTE NOVEMBRE 2017 La medaglia papale più contesa nelle aste del decorso mese di novembre è stata la bella e importante medaglia in argento di Giulio II per la pace di Blois - SPL - opus Gian Cristoforo Romano. Proposta nell'asta VARESI (proveniente da vecchia asta NAC) con una base già abbastanza elevata di € 6.000, pur trattandosi di esemplare che Modesti riconduce alle riconiazioni del 17° secolo (essendo presumibilmente divenuto inservibile il conio originale del diritto) , la medaglia è stata aggiudicata per € 13000+diritti. Nella stessa asta VARESI - nell'ambito di una collezione che riguardava essenzialmente la monetazione papale- erano proposte altre 10 medaglie (più o meno), sempre con prezzi base base abbastanza difensivi. Le aggiudicazioni hanno riguardato il 50% dei lotti e meritano citazione: - Clemente XI - San Luca in argento (priva della cerchiatura per le premiazioni) - Busto frontale - SPL/FDC € 1.600+diritti: - Clemente XIII - Annuale Arco Costantino in argento - SPL - € 460+diritti; - Pio VII - Annuale argento anno XXII - SPL - € 400+diritti; - Leone XII - Annuale in argento anno II - SPL - € 300+diritti. Le due aste più corpose del mese sono state esperite on line o per corrispondenza da NEGRINI e INASTA. NEGRINI ha offerto 330 lotti, che spaziavano dalle medaglie antiche a Giovanni Paolo II con esemplari abbastanza ricorrenti . Nel settore antico ho notato esemplari quasi esclusivamente in bronzo con prevalenza di riconi e copie fuse; per le medaglie da Pio VI a Pio XII era ancora dominante il bronzo, con una pregevole presenza di annuali . Esemplari di argento si aggiungevano al bronzo per i pontificati di Paolo VI e Giovanni Paolo I. I prezzi base erano a mio giudizio interessanti per il collezionista acquirente. E' stato aggiudicato il 50% dei lotti e il collezionista ha potuto acquistare abbastanza bene. INASTA ha proposto 350 lotti con medaglie abbastanza ricorrenti, nelle quali era presente anche l'argento. I prezzi base erano abbastanza difensivi (considerati anche in rapporto alla conservazione) fino alla medaglistica di Leone XII e più invitanti per le medaglie da Gregorio XVI alle contemporanee. E' stato aggiudicato 1/3 dei lotti proposti e si è forse manifestato qualche segno di cedimento del mercato. Incidono nella bassa percentuale delle aggiudicazioni i molti invenduti per le medaglie di Paolo VI e Giovanni Paolo II (spesso proposte in più esemplari ripetitivamente): ciò - a differenza dell'asta Negrini - nella quale 40 lotti di medaglie di Giovanni Paolo II risultano venduti sostanzialmente in toto a circa € 30 per l'argento e € 15 per il bronzo + diritti. ARTEMIDE ha proposto circa 70 lotti di medaglie papali con aggiudicazioni in misura del 60%. Nelle 30 medaglie antiche - in massima parte riconi - le aggiudicazioni hanno raggiunto l'80% con prezzi di circa € 50+diritti per esemplare; per le medaglie ottocentesche - moderne le aggiudicazioni si sono attestate al 40%. Non vi era materiale importante; indicativamente segnalo i seguenti prezzi: - Alessandro VII - anno XII - Colonnato san Pietro . Bronzo - € 220+diritti; - Sede vacante - Maresciallo Chigi 1823 - Metallo bianco - - SPL - € 220+dirittti - Pio IX - Velletri - AE - SPL - € 140+diritti, - Pio X - Annuale anno XI - Argento - Spl - € 90+diritti; - Giovanni XXIII - Annuale argento anno III - € 100+diritti. Nell'asta AURORA ho notato una piccola selezione di circa 20 medaglie non comuni. La aggiudicazione è stata limitata al 30% circa. In qualche caso il prezzo base era forse un po' elevato; in altri casi non si coniugava con la rarità una buona conservazione ( penso alle due belle e importanti medaglie in argento di Gregorio XVI per i componenti della Camera di Commercio) o l'originalità (ospitalità di Pio IX a Napoli). Comunque sono state aggiudicate le due medaglie molto rare di Pio XI, fuse dal Mistruzzi nel modulo di mm. 92, tratte dalla annuale anno XVI - Pontificia Accademia delle Scienze , con prezzi di € 2000 per l'argento e € 500 per il bronzo + diritti. La medaglia Pio IX - Lavanda - anno IV Caserta in argento - SPL è sta aggiudicata per € 400+diritti e la medaglia di Benedetto XV in argento - per la fine del conflitto mondiale - opus De Castagnè - mm. 67 - in argento per € 475+diritti. All'estero HAROLD MULLER ha proposto una piccola raccolta di medaglie papali antiche in argento in conservazione media (venduta sostanzialmente in toto e con buona richiesta). Cito: - Urbano VIII - Annuale anno V - q. SPL. - € 1.250+diritti; - Urbano VIII - Annuale anno VI BB - € 550+diritti; - Urbano VIII - Annuale anno XXI - BB - € 1.350+diritti; - Clemente IX - Straordinaria anno V - Canonizzazioni - BB - € 600+diritti. WAG on line ha proposto circa 50 lotti con aggiudicazioni in misura dell'80%. Si trattava di materiale abbastanza comune. Per le medaglie antiche (mi sono parse quasi in toto riconi) il prezzo medio è stato di circa € 60+diritti. Concludo con un cenno alle aste con presenza della medaglistica papale solo simbolica. In asta THESAURUS ho visto circa 10 lotti ben aggiudicati (le due medaglie francesi in bronzo di Pio VII - Notre Dame e Visita allo Stabilimento La Moneta in bronzo sono state acquistate per € 180/200+diritti; per alcuni esemplari di annuali in oro di Pio XI il prezzo finale è stato € 2.750+diritti) In asta Picena la bella medaglia in bronzo di Gregorio XVI - Basilica San Pietro - Opus Radnitsky- è stata aggiudicata per € 200+diritti. BOLAFFI ha alienato alcuni esemplari di Pio VIII in argento e in particolare la straordinaria anno I - opus Daviddi per € 650+diritti. In asta BUSSO PEUSS era proposta l'annuale in argento di Pio VI - anno VIII, aggiudicata per € 440+diritti. Nell'asta MARCINIAK la medaglia in argento di Pio IX per il concordato con l'Austria è stata esitata per € 440+diritti. In asta SONNTAG era proposta una interessante medaglia in argento di Giulio II con difetto di conio ed è stata aggiudicata per € 1.100+diritti; la medaglia di Gregorio XIII in bronzo - Palazzo Senatorio - opus Melone - è stata aggiudicata per € 325+diritti. Concludo, citando la aggiudicazione di medaglia annuale in oro di Leone XIII - anno X per € 15.000 + diritti in asta HESS DIVO.
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  27. Volevo aggiungere che se hai qualche banconota con una X all'inizio del numero di serie, si tratta di una serie sostitutiva, quindi più rara e dunque, qualche cosa di più può valere.
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  28. Con un quadrante entravi alle terme.. Saluti Eliodoro
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  29. DE GREGE EPICURI Sì è quella, anzi una di quelle, perchè esistono diverse tipologie.
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  30. qualche segno sui fondi, q.fdc. non collezionando questa tipologia, non ne conosco il valore
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  31. Quella di cui parli è una sfumatura, ma che nella sostanza non cambia il fatto che una moneta, qualsiasi siano i suoi ponderali, distribuita a 30, 40 o 200 volte il suo valore facciale non è comunque una moneta pensata perché circoli. E' una moneta per collezionisti, così come è una moneta per collezionisti, o per investitori, una sterlina d'oro del 2017, anche se ha lo stesso nominale e gli stessi ponderali di una sterlina della regina Vittoria. Poi per carità, è ovvio che c'è una differenza di concetto e di sostanza tra, per ipotesi, un 2 euro bimetallico per collezionisti e un 2 euro d'oro. Ma sempre monete per collezionisti rimangono
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  32. Ce l’ho fatta a partecipare è stata una giornata molto interessante. Appassionate le relazioni e a me, presente col solo titolo di “curioso”, quello che è rimasto è che le monete parlano! Sì, parlano. Ma si esprimono con un linguaggio che noi facciamo fatica a decifrare, sono passati molti secoli, e perdiamo molte informazioni se non sappiamo ascoltare tutto quello che ci possono dire ...evviva evviva i traduttori e gli interpreti sempre troppo pochi.... La moneta da sola ci dice qualcosa ma il contesto archeologico: il luogo, la posizione del suo ritrovamento, gli oggetti che aveva vicini, ci possono dare molte informazioni in più di estremo interesse. Sono informazioni che fino ad oggi sono state sottovalutate o semplicemente ignorate, probabilmente per la necessità di concludere in fretta, ma sono indispensabili per capire l’economia, la società, la mentalità dei nostri avi, insomma le nostre radici ... e, aggiungo io, per correggere gli errori cui sono incorsi gli studiosi del passato. Perché perdere questa fonte di notizie? Perché così poche sono le pubblicazioni e così scarsa la disponibilità di divulgare le notizie dei ritrovamenti? Gli specialisti auspicano una maggiore informazione e collaborazione tra loro, io auspico anche che vengano pubblicati i loro studi anche per i non addetti ai lavori in modo da diffondere la conoscenza. So bene che il freno é la cronica mancanza di finanziamenti e, quando infine un lavoro viene pubblicato, la mancanza di interesse da parte del grosso pubblico forse per il costo ritenuto eccessivo …oppure forse anche perché passati troppi anni dalla “notizia” … chissà? Mi accorgo di essere andato oltre a quello che ho ascoltato …considerate quest’ultima riflessione una delle mie solite fantasie che nulla hanno a che fare con la giornata di studio in oggetto. Grazie agli organizzatori.
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  33. Potrebbe essere un denaro di Metz (DEODERICVS) ?
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  34. Vista l'attuale classe politica sono sempre più a favore del ritorno alla monarchia...
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  35. Allego inoltre un secondo link che tratta della monetazione dei Goti in Italia , con alcuni riferimenti numismatici ai personaggi trattati nel post : https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwi8pMWpo4zYAhXHEuwKHWOLCFQQFggnMAA&url=http%3A%2F%2Fwww.ermannoarslan.it%2FContributi%2F1994-EAA-MonetaDeiGoti-Electa.pdf&usg=AOvVaw2X756liLOJMwq0TDRfUOfr
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  36. Guarda tra le emissioni di Dombes: http://monnaiesdeladombes.blogspot.it/2009/07/louis-ii-de-montpensier-1560-1582.html?m=1
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  37. siamo agli sgoccioli, questo "tubetto" conteneva 50 marenghi francesi (visto personalmente) venduti anni fa ad in negozio della mia zona, quindi 50x20 =1000 franchi Francesi
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  38. Straordinario anche il rovescio ....
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  39. Ciao @Zenzero, controlla anche tu credo sia un quattrino Baldassarri A.XIV.3c. Anche se non si vede bene l'armetta dovrebbe essere la spada (si vede in basso a sx della P il pomolo dell'impugnatura e in alto la punta della lama).
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  40. Notare che anche Alessandro Magno usava sigilli diversi, ma in relazione alla destinazione dei suoi dispacci. Sigillava con l’anello di Dario quelli che mandava in Asia e con il suo sigillo quelli destinati all’Europa. Il sigillo di Dario era un cilindretto in pietra dura ad uso di sigillo con la raffigurazione di Dario alla caccia del leone e l’incisione del nome del re. Il sigillo di Alessandro, secondo Plinio lib. 37. cap. 6 e Alessandro d’Alessandro liv. 2. cap. 19, portava scolpita nella gemma l’immagine del suo antenato Perseo.
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  41. Grazie a te, è bello vedere un simile interesse Giusto per curiosità, ti mostro due esempi delle due tipologie monetali da te richieste che io ho in collezione. Non so se apprezzi o apprezzerai la patina, ma te le allego per arricchire il discorso sopra fatto in relazione "al gusto" estetico del collezionista. La mia scelta si è orientata ad esemplari con una patina che (a mio parere) ritengo naturalmente autentica e di vecchia collezione. Forse sarà così anche per te... forse no... Ti saluto con questo piccolo spunto Ciao! Fab PS. il 2 lire del '12 devo ancora fotografarlo... Ti posto le foto originarie del venditore che la proponeva in vendita
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  42. Anche se ... di quelli più comuni, gran bel grano di Ferdinando IV. Queste monete sono davvero speciali. Complimenti.
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  44. Penso che nessuno se la sia presa, anche perché se espresse in maniera pacata ed educata - come tutti noi abbiamo fatto - ogni opinione è legittima. Anzi, visto che probabilmente tu sei ben più esperto di me con questa monetazione mi fa più che piacere il confronto. Non pretendo certo di aver ragione dunque: dico che mi piacciono entrambe le monete (quella di @Asclepia come dcevo l'avevo puntata anch'io) e che sono in stato di conservazione superiore allo standard. Quella di @sicil_rex è migliore, direi che ci sta tra mezzo e tre quarti di punto di differenza, come diceva Asclepia la patina pesante della sua le dà forse un aspetto più vissuto. Questa la mia opinione, ma non è certo assoluta assolutezza; ci sono questioni su cui sono meno democratico e mi impongo quando so di aver ragione, ma non è questo il caso, anche perché le mie modeste conoscenze di monetazione ferdinandea si concentrano principalmente sull'argento.
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  45. Carissimo @sandokan, ero un V.A.M. in Aeronautica Militare. I V.A.M. sono gli unici ad avere il basco azzurro, oltre alla bustina ed alla piatta. Vigilanza Aeronautica Militare, acronimo V.A.M., era un corpo dell'Aeronautica Militare, composto da avieri inquadrati nell'omonima categoria, che prestavano il servizio militare di leva in Italia. I quali dopo visita di idoneità e verifica livello fisico venivano inquadrati nei VAM per le doti fisico/psicologiche attitudinali. Il servizio Vigilanza Aeronautica Militare nacque nel 1949, con la soppressione della Polizia aeronautica militare (PAM), istituita nel 1945. Ciascun reparto dell'AM provvedeva però autonomamente alla propria sicurezza[1]. La categoria VAM venne istituita il 12 settembre 1958 con lo scopo di formare un corpo specializzato nella vigilanza di tutte le installazioni aeronautiche, nella scorta e nell'espletamento dei servizi d'onore e rappresentanza. Contemporaneamente venne istituita la Scuola Centrale VAM di Viterbo. Con la riforma dell'organica dell'Aeronautica Militare, conseguente alla sospensione del servizio di leva obbligatorio, è stata soppressa dall'1 gennaio 2005. Da quella data i compiti d'istituto vengono assolti da personale volontario in ferma prefissata (VFP1 e VFP4) appartenenti alla categoria dei militari di truppa, categoria "Supporto Operativo", specialità "Difesa Terrestre", noti anche con la sigla SODT. Questi militari, aggregati in compagnie, si fregiano del basco azzurro del Supporto Operativo e Difesa Terrestre e operano anche nelle basi all'estero[2].
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  46. Al BB ci arriva e credo lo superi il valore a livello economico lo fa quanto sei stato disposto a cedere per averla
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  47. Il deposito venne scoperto da un detectorista in un campo vicino ad Appleshaw, a circa 4 miglia a nord-ovest di Andover nell'Hampshire il 1 dicembre del 1985. Si tratta di un ripostiglio di modeste dimensioni, poco più di 3000 monete che terminano con il regno di Probo (emissioni della zecca di Lyon databili al 282). Tipica composizione dei depositi con questo termine di chiusura che constano essenzialmente di monete svilite accantonate dalla massa circolante (principalmente monete dei gallici Vittorino, Tetrico I, Tetrico II e degli imperatori centrali Gallieno e Claudio II). La presenza di 99 antoniniani riformati di Aureliano, Tacito, Floriano e Probo mostrano che il ripostiglio è stato chiuso attorno al 282, circa 8 anni dopo la fine dell'impero gallico. Il proprietario del campo in cui è stato rinvenuto il ripostiglio, sir John Clark, consegnò 23 monete al British Museum e un'altra piccola selezione al locale museo di Andover. Il rimanente quantitativo del ripostiglio fu venduto il 16 luglio 1986 in asta da Christie's. Questo il report sintetico del ripostiglio: IMPERO CENTRALE Valeriano e Gallieno 7 Gallieno e Salonina 378 Claudio II 276 Divo Claudio 27 Quintillo 24 Aureliano e Severina 12 Tacito 37 Floriano 2 Probo 50 IMPERO GALLICO Postumo 31 Mario 1 Vittorino 593 Tetrico I 1021 Tetrico II 488 Imitazioni 105 Tot. 3052
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  48. Ciao , se cerchi proprio una Vittoria di Postumo allora il dubbio tra le due monete da te proposte non sussiste , quella in foto e' un buon esemplare di Postumo e di peso medio alto ; se invece fossi ancora indeciso tra Postumo e Treboniano , personalmente opterei per Treboniano perche' oltre ad essere in bella conservazione e di bel conio e' anche una moneta rara per la LIBERALITAS , infatti anche il RIC la classifica R
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  49. Oggi di resto mi hanno dato un centesimo della Lituania 2015. Bellissimo senza neanche un graffio. È la mia prima moneta della Lituania
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  50. ..............è un 54, magari fosse stato 51.......le foto non aiutano per essere precisi ma parrebbe un BB ben conservato.
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