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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/14/17 in tutte le aree

  1. Parte la prima iniziativa culturale dell'appena costituita Associazione Culturale Quelli del Cordusio. Sarà totalmente dedicata alla zecca di Milano con 8 conferenze dedicate agli appassionati, studiosi, collezionisti di questa zecca. La cornice sarà importante nella Sala Duomo, idonea per 80 persone, in pieno centro all'Hotel De La Ville in Via Ulrico Hoepli 6, raggiungibile facilmente con la MM1 scendendo a San Babila o Duomo. Titoli delle conferenze e relatori saranno comunicati settimana prossima con programma e orari. E' un sabato mattina, inizio ore 10 in pieno centro. L'ingresso sarà libero per tutti quelli che vorranno, sarà un piacere accogliervi , ospitarvi e poter poi parlare con tutti. Ma c'è di più, per i soli Soci, lo stesso giorno sarà disponibile l'edizione Speciale del Gazzettino con gli Atti delle Conferenze a colori cartonato con tiratura limitata a 100 copie. Uno Speciale nello Speciale... Il nostro è uno sforzo indubbiamente importante sia a livello organizzativo che gestionale ma vogliamo offrire subito agli appassionati milanesi, e non, una serie di conferenze di varie tematiche sulla zecca di Milano. Milano merita, le sue monete pure, è il primo passo che giochiamo in casa, ne arriveranno altri, ma di Milano è giusto ogni tanto parlarne, facciamolo...e speriamo in nuove passioni... Già da ora vi dico vi aspettiamo tutti, soci in primis, l'impegno e la passione del gruppo è e sarà totale, che sia una bella mattinata di cultura numismatica per tutti ma proprio tutti !
    7 punti
  2. Credo che una delle basi di una passione sia condividerla con altri, e la partecipazione ad un evento come questo rende possibile tutto ciò, oltre che chiaramente assistere a quelle che saranno interessanti relazioni. Questa giornata rappresenterà al meglio lo spirito della associazione e del suo oggetto.
    5 punti
  3. Sarà un occasione importante ( la prima di una serie) per incontrarci e confrontarci personalmente ...siamo già tanti.... nello spirito della nostra associazione costituisce una colonna portante l'ascolto della voce di tutti i soci. Vogliamo incontrarvi,sentirvi e raccogliere i vostri suggerimenti condividendo i nostri progetti . Sappiamo che da voi verranno quelle energie e quegli spunti per crescere e costruire qualcosa di nuovo e coinvolgente. Vi aspettiamo! Ma ovviamente aspettiamo anche tutti quelli che hanno la curiosità di sapere chi siamo e il desiderio di capire cosa possiamo fare prima di associarsi ed iniziare con noi questa avventura.
    4 punti
  4. Buon pomeriggio lamonetiani. Oggi mi è arrivato un altro grano da aggiungere alla collezione, che fare allora se non postarlo e condividerlo con voi. I grani siciliani del 14 e del 15 per iconografia si difendono benissimo e io personalmente li adoro...nel forum vedo però non vanno poi molto... Questo che vi posto è considerato raro ed è la variante con il valore G.1. in caratteri piccoli. Sono monetine spicciole e sono sempre difficili da trovare in conservazioni eccelse, qualche esemplare in alta conservazione compare ma si fa pagare molto bene...questa secondo me è uno squisito compromesso...voi che dite? Il ritratto mi pare in ottime condizioni. Grazie in anticipo a chi commenta. Saluti. p.s. le foto non sono il massimo perché il sole nun c'è e la luce artificiale non fa lo stesso effetto... Ah, i ponderali che non guastano mai e una breve descrizione... questa pesa 2,99 grammi (3 grammi) e misura 18mm Al D: FERD.III.P.F.A.SIC.ET HIER.REX. 1815 a circondare la testa coronata di Ferdinando III. P.F.A. sta per PIUS FELIX AUGUSTUS espressione in uso presso i romani, in cui il titolo onorifico di Augusto assegnato agli imperatori è associato agli epiteti pius e felix ma anche ad altri... Al R: un grappolo d'uva con accanto sigle del maestro di zecca V.B. Vincenzo Beninati e sotto il valore G. 1. (sigle V.B. che troviamo in tutti i nominali in Cu del 14 e del 15 oltre che nei 12 tarì del 1810) Datemi i vostri pareri.
    3 punti
  5. Non so se sono nella sezione giusta, vorrei portare in visione ai collezionisti come venivano portate in tasca le monetine nei loro contenitori (vediamo se sono gradite)
    3 punti
  6. Gioiosa è la leggendaria spada personale di Carlo Magno, il primo Imperatore del Sacro Romano Impero. La leggenda narra che la spada fu forgiata dai frammenti della Lancia Sacra di Longino,anche detta Lancia Del Destino l'arma che secondo le sacre scritture fu utilizzata dal legionario romano per trafiggere il costato di gesù mentre era sulla croce per sincerarsi della sua morte,da quel momento quell’arma assume un valore particolare, perché entrata in contatto con il sangue di Gesù. Nel corso dei secoli il fascino di questa reliquia cresce notevolmente tutti la desideravano, convinti del suo potere, convinti che possederla significasse diventare invincibili. In tempi ben piu moderni torno ad affascinare anche un altro personaggio storico bramante di potere,un giovane Adolf Hitler ma questa è un altra storia. (Sotto la lancia sacra di Longino) https://goo.gl/images/86idAi Altre leggende affermano che la spada sia stata forgiata degli stessi materiali della "durlindana" di Orlando e della "Cortana" di Ogier. Nella canzone di Orlando viene descritta, fra gli altri passi, in questo modo: (Carlo Magno) indossava il suo bel mantello ed il copricapo in oro con pietre preziose, al suo fianco era appesa Gioiosa, e non c'era altra spada che lo accompagnasse, il suo colore cambiava trenta volte al giorno. Tale spada viene descritta in questa maniera nella Chanson de Roland: “Abbiamo molto da dire sulla spada Nostro Signore fu ferito sulla Croce Carlo, grazie a Dio, ne ha la punta. L’ha fatta custodire nel pomello d’oro. A ragione di questo onore e di questa grazia, Il nome di Gioiosa fu dato alla spada. I baroni francesi non devono dimenticarlo: E’ da li che deriva “Montjoie”, il loro grido di battaglia; E’ per questo che nessun popolo può resistere loro”. Settecento anni dopo le gesta di Carlo, i racconti della "Mitologia del Bulfinch" descrissero Gioiosa come la spada che decapitò il comandante saraceno Corsuble e nominò cavaliere Ogier il Danese. La spada venne presumibilmente persa in battaglia e Carlo Magno promise di donare delle terre a chiunque gliel'avesse riportata. Uno dei suoi soldati la ritrovò e la consegnò al suo sovrano durante una battaglia nella regione dell'Ardèche. L'imperatore mantenne la sua promessa: piantò la spada al suolo e dichiarò seduta stante il soldato signore e padrone di quelle terre,egli quindi rinominò quel luogo Joyeuse, proprio in onore della spada. La spada che oggi viene identificata con la Gioiosa si trova al Louvre di Parigi, e fu utilizzata per l'incoronazione dei re francesi dal 1270 con Filippo III sino al 1824 con Carlo X. La spada venne conservata dal 1505, nella Basilica di Saint Denis, mentre dal 1793 è custodita dal Louvre. Una terza versione della leggenda vuole che la Gioiosa sia stata sepolta al fianco dell'imperatore stesso. La leggenda della sepoltura della spada potrebbe sposarsi con la costruzione del Karlsschrein, l'ossario reale fatto costruire da Federico II di Svevia nel 1215, nel quale vennero trasferite le ossa dell'imperatore. https://goo.gl/images/RyFUhM Recentissimi studi hanno confermato l'appartenenza delle ossa a Carlo Magno, e Federico II potrebbe aver trovato la spada all'interno della precedente sepoltura nella cattedrale di Acquisgrana e averla conservata, per poi esser utilizzata per incoronare gli imperatori del Sacro Romano Impero dal 1270 in poi. Dopo aver perso la sua valenza di arma, la spada subì diverse modifiche nel corso degli anni. Il pomolo fu sostituito, così come l'impugnatura, il guardamano e il fodero, e vennero aggiunte molte decorazioni per conferirle un aspetto più prestigioso. Questi interventi resero Gioiosa un interessante miscuglio di stili provenienti da tutta Europa. Carlo X fu l'ultimo sovrano di Francia a usare Gioiosa per la sua cerimonia di incoronazione nel 1824. Alcuni sostengono che la spada oggi custodita al Louvre sarebbe una replica, ma non ci sono prove a sostegno di questa tesi. Gioiosa rimane a tutt'oggi una delle spade più celebri e importanti di Francia, dato il suo valore cerimoniale nella proclamazione dei nuovi re. È un simbolo di potere e di gloria, ma anche emblema di prestigio ed eleganza, e il suo splendore è giunto immutato sino a noi. La sua leggenda è immortale e indiscussa, visto che è anche una delle armi storiche più replicate al mondo. FONTI: https://www.google.it/amp/s/www.notizie.it/spada-carlo-magno-cambiava-colore/amp/
    3 punti
  7. Un risultato molto scarso dopo 5 giorni nell'acqua demineralizzata. (foto prima/dopo) rimarrà così
    2 punti
  8. Mha ....... credo tre: un 35/36 con fiore (o rosetta a 6 petali) - un 35/36 con stella a 5 punte - un 35/36 con stella a 6 punte.
    2 punti
  9. Lo spirito caro Eros e' questo da sognatori ma molto realisti, organizzati, appassionati tesi a raggiungere ambiziosi e importanti obiettivi per la Numismatica e per Milano città. Abbiamo constatato con mano in questi giorni che oltre al consenso dei più importanti numismatici italiani ci sia anche la società civile che e' interessata alla storia, alla identità, alla cultura, la numismatica e' poi anche tutto questo. Un bisogno, uno spazio, una esigenza che c'è e bisogna intercettarla nel segno dell'innovazione e del cercare nuovi modi di approccio e divulgazione. Si può fare ? Si, se c'è passione, lavoro volontario, idee, gruppo che parla e agisce in sintonia. Il gruppo e' sempre decisivo nel bene e nel male, stiamo lavorando da molto alla prima importante e complessa iniziativa, la passione ci spinge e ci motiva sperando di coinvolgere e contagiare sempre più persone . Ma ora e' il momento dell'azione reale, a breve qui col primo evento, ne arriveranno altri nel segno di una numismatica sempre più aperta, per tanti, con al di sopra gli interessi divulgativi e il realizzare veri e propri service per una città come Milano e per la nostra numismatica, ovviamente contiamo su tutti !
    2 punti
  10. ... a seguire Antonio Rimoldi, Gianpietro Sanavia
    2 punti
  11. E come solito posto qualche foto della bella serata, rinnovo i complimenti per gli oratori, BRAVI
    2 punti
  12. Anche se non più "giovane" mi unisco alla discussione perché sento molto la necessità di circoli e associazioni numismatiche ben funzionanti, a mio avviso le attività centrali di un circolo dovrebbero promuovere la cultura della moneta ad ogni livello e quindi focalizzarsi su didattica e divulgazione, la conoscenza delle monete non dovrebbe limitarsi ai soli ambiti universitari e accademici ma avere un fulcro più vasto, flessibile e innovativo, corsi monografici su determinate monete o tipologie monetali, su periodi storici indagati dal punto di vista numismatico, su settori particolari come ad esempio la numismatica islamica, indiana ed orientale, ma anche corsi sulle lingue classiche ed orientali in relazione all'oggetto moneta, disponibilità di monete e medaglie da osservare e toccare dal vivo per capire a fondo e "apprendere" l'oggetto monetale...le possibilità sono ampie, ma al centro dovrebbe sempre esserci il potenziale conoscitivo e didattico della moneta; il corollario di questo approccio porta anche alla disponibilità di una biblioteca specializzata in cui confluiscono testi accademici e divulgativi di libero accesso per soci, studiosi e appassionati, così come archivi fotografici di monete e database bibliografici... quindi didattica ad ampio raggio, disponibilità conoscitiva tramite materiale bibliografico specializzato e attività divulgativa fatta in sede e in altri ambiti adeguati, connessione la più ampia possibile con altre realtà e istituzioni specializzate del territorio di competenza come università, musei, associazioni, archivi e biblioteche. Un circolo o associazione è come una cellula viva e dinamica che produce continuamente semi, la conoscenza numismatica avrà un futuro grazie a questi semi....
    2 punti
  13. Personalmente nutro dei dubbi sull'esistenza di un vero 1836. Infatti ..... ma quello che volevo dire...e che poi è stato scritto da @Principe di Linguaglossa..e che ci sono due tipi di 5 trasformati a 6. Ovvio che ho fatto anche ricerche...e manco a farlo a posta nella coll. Reale non hanno inserito un 10 Tornesi 1836......sicuramente perchè il Re aveva in collezione tipi come questi. Ma .... per completare poi la serie (annata) guarda caso, hanno inserito un 36 con rif. al Cagiati...il quale aveva riportato un 36.... (che poi secondo da quando abbiamo appurato, potrebbe essere uno 35 modificato). Non avremmo mai prove che la moneta del Cagiati sia un 36 esatto..... In definitiva gli autori del Corpus, non hanno "rischiato" una data 36 !! P.S. noto con piacere, e faccio i complimenti a tutti, che queste discussioni...servono...eccome se servono.
    2 punti
  14. visto che piace ne posto altri
    2 punti
  15. Vabbè essere regionalisti...ma considerare Ferrara una città d'oltre confine mi sembra troppo.... Scherzi a parte si tratta di un quattrino di Ferrara, se leggo bene, della tipologia attribuita a Leonello d'Este https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FELEES/4 ciao Mario
    2 punti
  16. Moneta acquistata involontariamente, in quanto inserita in un lotto che mi interessava. Vorrei cortesemente una conferma della classificazione e il vostro parere sulla conservazione (MB - qBB - BB)? Grazie! Luca Stato Pontificio - Zecca di Parma - Giovanni XXII - Jacques Arnaud d’Euse di Cahors (Francia), 1316-1334. Denaro imperiale. D/: + ° P^P ° IOhES ° XXII Mezza figura, di fronte, del Papa mitrato e con pianeta, benedice con la destra e tiene la croce nella sinistra; c. rigo. R/: + S ° ECCLIE ° RO (omega) E ° Due chiavi decussate e legate; C. rigo CNI IX/403/2-3. Muntoni I/26/6. Berman 174. Molto Raro. Link: http://www.icollector.com/Stato-pontificio-Giovanni-Denaro-imperiale_i10009803 https://www.coinarchives.com/w/results.php?search=Giovanni XXII parma denaro
    2 punti
  17. Caro Luca, classificazione ineccepibile. Se vuoi, puoi aggiungere il periodo di emissione: seconda metà del 1326 - agosto 1328. Nota come le chiavi decussate poste a tutto campo nella moneta (non come interpunzonatura della legenda, già presenti dal periodo di papa Clemente V) fanno la loro comparsa proprio sulle monete parmigiane a nome di papa Giovanni XXII. In precedenza erano state utilizzate sempre poste in palo. Un piccolo “primato” della città emiliana. ? Buona giornata, Marco
    2 punti
  18. Molti amici del forum si sono iscritti, molti personaggi della Numismatica Italiana ci hanno lusingato, molti appassionati della penisola ci hanno confermato la loro stima aderendo alla associazione, insomma grandi numeri che non fanno che appagare il lavoro svolto ad oggi per i giovani e per la divulgazione di questa scienza in diversi ambiti culturali. Un progetto che fondò le basi quasi un decennio fa, un lavoro di squadra che ci ha portato a grandi traguardi, un'entusiasmo che da tempo non si scorgeva, insomma la passione che trionfa e vince. Vorrei ringraziare apertamente, tutti coloro che con me iniziarono questa avventura timidamente e quasi increduli, tutti coloro che mi sono stati vicini nei momenti più difficili del mio cammino, tutti gli appassionati di questa incredibile realtà ( Lamoneta) che ci ha permesso di divulgare e sentirci finalmente uniti, e a tutti quelli che da poco sono approdati su questa piattaforma e contribuiscono quotidianamente a dar vita alla passione. Ci sono uomini meno noti, grandi maestri, grandi padri, vorrei dedicare a loro questo progetto, a loro che hanno vissuto nell'anonimato più totale, a loro insieme alla speranza e il desiderio di continuare e di doverli ripagare per l'enorme contributo che ci hanno lasciato, e per quello che ancor oggi ci donano..GRAZIE... Eros
    2 punti
  19. Ma tutte tu le trovi???? Comincerei col dire che questo nominale è sempre un terno al lotto. Per fare un esempio della serie di Ferdinando III degli anni 14 e 15 è sicuramente il più fantasma. Se poi ci mettiamo pure la conservazione, davvero molto ma molto difficoltoso. Un fascino che regge anche con i nominali più importanti e maggiori, è minuto come tondello, ma stupendo come iconografia e quindi più affascinante, e poi con il fatto che si vede poco, sale sempre di più il suo appeal. Ti dico solo che il tuo esemplare è migliore dei tre che ha in collezione il Banco di Sicilia.. Parliamo di una collezione da paura per le Siciliane. Questo può in linea di massima, far capire quanto sia difficoltoso reperire questo grano in condizioni discrete. Per i testi, oggi rimane ancora lo Spahr come riferimento più rappresentativo, poi metterei l'ottimo lavoro di Vico D'ncerti del 59, e perchè no, il testo sulle collezioni del Banco di Sicilia edito da Silvana Editoriale. E comunque per i mezzi che abbiamo oggi a disposizione, diventa più celere la ricerca, aste di ogni tipo, il nostro forum, il noto sito, la comunicazione in genere, cosa che fino a qualche decennio fa era molto ma molto più lenta. Penso anche ai convegni, alle associazioni, ai circoli, un mondo in evoluzione, a nuovi progetti che stanno nascendo, stiamo crescendo tutti insieme, e questo fa ben sperare. Eros p.s. Come si fa a non avere un debole per la monetazione Borbonica Palermitana...
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  20. Taglio: 2 euro CC Nazione: Finlandia Anno: 2016 B Tiratura: 989.000 Conservazione: SPL Località: Castelletto Cervo (BI) Note: dopo 2007, 2009 Emu, 2010, 2012 Tye (x2) e 2013, ecco questa...sembro avere un feeling con le finlandesi! Aspettando la 2004...
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  21. Salve volevo condividere con voi il mio ultimo acquisto. Si tratta di un Grosso agontano da 20 denari battuto nella zecca di Volterra, dopo aver controllato per adesso solo la foto mi sento di classificarlo come lo classificava la casa d'asta che me lo ha venduto Mir 613
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  22. Salve..ho questa moneta che dovrebbe essere una dracma celtica ma....al dritto la testa di Artemide al rovescio non è raffigurato il solito leone ma pare più una sorta di cane col muso a punta..inoltre non vedo la scritta massa..usura della moneta nella parte superiore del rovescio? O è lei così? Mi piacerebbe avere una vostra opinione e in più sapere a che tipologia appartiene..grazie a tutti 16mm 2gr (bilancia senza decimali)
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  23. Nell'ambito del progetto di realizzare un catalogo online di tutte le monete pre-Euro, ho completato la sezione relativa alla Lira Maltese. Si tratta di tre serie di monete emesse tra il 1972 ed il 2007, ultimo anno di circolazione prima dell'adesione di Malta alla Moneta Unica Europea. Per gli interessati lascio qui il link, se doveste riscontrare errori e voleste segnalarmeli (soprattutto nelle tirature, in particolare non si riescono a reperire quelle della circolanti della terza serie, sembra non siano mai state comunicate), sarebbe una cosa molto gradita. http://www.numismaticaeuropea.it/malta/lira
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  24. Ciao @Asclepia, complimenti per la Splendida monetuzza! Domani ti posto la pagina dello studio del D'Incerti riguardante le monete in rame siciliane. Saluti, Rocco.
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  25. E' normale, i conii erano incisi a mano e quindi mai identici gli uni agli altri, ragion per cui è quasi impossibile avere autentici "doppioni" anche con monete classificate allo stesso modo.
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  26. Zecca di Messina, denaro, battuto sotto Giovanni D'Aragona (1458-1479), M.I.R.,233 var., la moneta presenta una doppia battitura, a mio parere il tondello è stato ruotato parzialmente tra la prima e la seconda battitura. Ciao Borgho
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  27. Mi piace molto la discussione che riguarda questo periodo storico e l'ipotesi di @Legio II Italica che deduce una visione basata sull'iconografia. Posto una Crawford 26/3 Apollo/cavallo.
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  28. Ciao adelchi grazie per il tuo intervento,anche a me affascina molto,inserisco anche cio che recava la spada di Ogier il Danese chiamata Cortana la quale,secondo la leggenda, portava l'inscrizione "Il mio nome è Cortana e sono dello stesso acciaio e della medesima tempra di Gioiosa e Durlindana." Da (wikipedia)
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  29. L'usanza germanica di dare un nome alle spade e armi in genere, mi ha sempre affascinato.
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  30. Infatti iniziare a collezionare euro per molti non costa niente ,anche perché chi decide di collezionare le monete circolate le trova ( per così dire) facilmente nei resti di tutti i giorni
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  31. Tiberio , il successore poco amato da Augusto ma costretto ad adottarlo per la dolorosa perdita di eredi diretti o di eta’ tale da assumere subito il governo dello Stato , ebbe un carattere molto diverso dal suo patrigno , riservato e sospettoso , il che non gli procuro’ mai un grande amore del popolo romano quando divenne Imperatore . Questo carattere si manifesto’ palesemente anche in due occasioni , quando assunse per la prima volta la Tribunicia Potestas nel 6 a.C. , ritirandosi in volontario esilio a Rodi , infatti nonostante questo onore , Tiberio decise di ritirarsi dalla vita politica e abbandonare la città di Roma per andarsene in un volontario esilio sull' isola di Rodi che lo aveva affascinato fin dai giorni in cui vi era approdato di ritorno dall' Armenia ; poi successivamente quando negli ultimi anni della sua vita da Imperatore , si ritiro’ a Capri . Questa la motivazione del ritiro a Rodi data da Svetonio nella Vita di Tiberio : " ……è dubbio se per disgusto di sua moglie , che non osava né ripudiare né incriminare , ma che non poteva sopportare più oltre , o se , invece , per affermare o anche accrescere , con la lontananza , la sua autorità , nel caso che lo stato avesse bisogno di lui , evitando di stancare con la sua continua presenza . Certi stimano che , essendo allora adulti i figli di Augusto , cedette loro il passo spontaneamente , come se il secondo rango fosse stato un patrimonio a lungo usurpato , seguendo così l'esempio di Marco Agrippa che , quando aveva visto Marco Marcello chiamato a incarichi pubblici , si era ritirato a Mitilene per non sembrare , con la sua presenza in Roma , atteggiarsi a suo concorrente o a suo censore . Questa è , del resto , la versione che diede egli stesso , ma solo più tardi . In quell' epoca egli chiese un congedo motivandolo con il fatto che era sazio di onori e che voleva trovare riposo……" Fin dal primo esilio a Rodi , Tiberio conobbe un certo Trasillo , non e’ sicuro che fosse il conosciuto grammatico di Mende , mentre il Tiberio Claudio Trasillo della nostra storia pare essere stato una persona diversa dal grammatico , forse un Liberto , Astrologo personale di Tiberio ; fatto sta che questo Trasillo predisse , quando Tiberio era a Rodi , che sarebbe stato presto richiamato a Roma per essere nominato ufficialmente erede all’ Impero , Tiberio diventato Imperatore , chiamo’ a Roma Trasillo , che rimase costantemente con Tiberio durante gli anni del suo regno dal 14 al 37 , ottenendo inoltre la cittadinanza romana per sé e per la moglie ; Trasillo predisse poi a Tiberio una vita lunga , così da salvare la vita a molti nobili romani sospettati a torto , di complottare contro l' Imperatore , Tiberio credendo a Trasillo confidava nel fatto che sarebbe scampato a qualsiasi complotto e così non tentò di contrastarli . Trasillo inoltre predisse a Tiberio l’ avvento ad Imperatore di Caligola , figlio sopravvissuto di Germanico e Agrippina , ma non visse abbastanza per vedere realizzata la sua predizione sulla successione all’ Impero di Caligola . La continua presenza a corte dell’ Astrologo Trasillo trasmise a Tiberio la passione per questa che allora era una scienza , al punto che Tiberio stesso predisse che un giorno Sulpicio Galba sarebbe diventato Imperatore ed inoltre per poco tempo , come intui’ questa successione e’ un mistero in quanto prima di arrivare a Galba , vissero tre Imperatori prima di lui . Ma leggiamo il passo di Svetonio per la passione Tiberio per l’ Astrologia e di Tacito che nel Libro VI degli Annali parla di questa predizione di Tiberio . Svetonio , Tiberio , LXIX : “Era piuttosto indifferente rispetto agli Dei e alla Religione , poiche’ in quanto dedito all’ Astrologia , era fermamente convinto che tutte le cose sono determinate dal destino ; tuttavia aveva una paura eccessiva dei tuoni e quando il cielo era abbastanza coperto portava sempre sul capo una corona d’ alloro , dato che questo tipo di foglia si dice non venga colpita dal fulmine” Tacito , Annali , Libro VI , XX e XXI : XX “……Non vorrei omettere un presagio di Tiberio su Servio Galba che allora era Console ; lo fece chiamare e dopo averlo fatto parlare su diversi argomenti , gli disse in Greco : <Tu pure Galba un giorno assaggerai l’ Impero> , con il che voleva alludere (con l’ espressione assaggerai) ad un potere breve e tardivo . Lo prevedeva basandosi sulla scienza dei Caldei , ad apprendere la quale aveva dedicato gli ozii di Rodi , dove gli fu maestro Trasillo , del quale aveva sperimentato la dottrina nel modo che segue" XXI "Tutte le volte che operava una consultazione con questo mezzo , si poneva nel punto piu’ alto della casa e metteva al corrente un solo liberto . Costui era digiuno di lettere ma gagliardo . Attraverso sentieri deserti e ripidi , poiche’ la casa sorgeva in cima ad una scogliera , precedeva colui la cui arte Tiberio aveva deciso di mettere alla prova ; al ritorno , se l’ uomo gli era parso sospetto di incompetenza o di frode , lo faceva scaraventare nel mare sottostante affiche’ non sopravvivesse un testimone del segreto . Una volta Trasillo , condotto su quelle stesse rupi , turbo Tiberio che lo interrogava , rivelandogli con molta sapienza il futuro ; interrogato a sua volta se fosse in grado di indagare il proprio oroscopo e come gli apparisse quell’ anno , anzi quel giorno , egli , misurata la posizione degli astri e le relative distanze , dapprima si confuse , poi si mostro’ atterrito e quanto piu’ proseguiva l’ indagine , tanto piu’ appariva sconvolto dalla sorpresa e dalla paura , fino a che asclamo’ che incombeva su di lui una prova ambigua , forse mortale . Tiberio allora lo abbraccio’ e si congratulo’ per aver presentito il pericolo ed esserne uscito incolume . Da quel giorno tenne tutti i suoi pronostici alla stregua di oracoli e lo annovero’ tra gli amici piu’ intimi” Tacito poi prosegue con delle riflessioni personali sul destino degli uomini , nelle quali oltre ad altri interessanti pensieri degni di una grande mente , nutre dubbi se le cose mortali degli uomini siano dominate dal fato o da una necessita’ inflessibile , oppure dal caso . Chiude il Tomo XXI , ricordando che anche il figlio di Trasillo fu un Astrologo il quale predisse l’ Impero a Nerone . Testa di Tiberio conservata al Louvre
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  32. Ciao @clairdelune, grazie a te per l' apprezzamento . In effetti rileggendo i classici nei ritagli di tempo , tornano alla mente tante sfumature dei caratteri dei nostri personaggi ; la conoscenza dei destini dell' uomo tramite lo studio della posizione in cielo delle stelle e dei pianeti , legati al momento della nascita secondo le credenze astrologiche , ha da sempre intrigato la fantasia degli uomini fin dai tempi antichi , i Caldei erano infatti ritenuti i maestri di questa scienza antichissima . Anche Augusto non fu esente da queste credenze , pur non essendo astrologo praticante come Tiberio . Un saluto
    1 punto
  33. Come promesso: https://www.academia.edu/35417912/CHRISTIANA_RELIGIO_-_Guida_per_lappassionato_italiano_Centro_Culturale_Numismatico_Milanese_12_dicembre_2017_
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  34. pesa gr.0,53 e un diam.17 mm. chi mi aiuta ? ringrazio anticipatamente
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  35. Sposto in monete italiane medievali.
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  36. Guarda qui: http://rarecoinsandtokens.co.uk/index.php?main_page=product_info&cPath=166&products_id=437
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  37. Mi sembra di notare delle sostanziali differenze con la moneta della discussione e non mi riferisco soltanto alla conservazione... Sarebbe interessante sentire anche altri pareri.
    1 punto
  38. Anche questo fa parte dello spirito del vero collezionista, e intendo il sacrificio. A mio parere visto quanto la desideravi hai fatto bene ad acquistarla! Mi dispiace solo tu non sia riuscito a a prenderla alla fonte, non oso immaginare il rammarico di non poterla acquistare quella mattina. Goditi la tua moneta e complimenti ancora per il tuo acquisto nonché sacrificio!
    1 punto
  39. Il problema è capire se si tratta di una modifica postuma alle monete del 1835 o se invece è una vera e propria modifica del conio del 1835. Secondo me questi sono frutto di una modifica ai coni originali del 1835. La prova è lo spostamento spaziale della sola ultima cifra, rispetto al conio primigenio. Questi invece sembrano essere frutto della sofisticazione di monete del 1835. La prova è data dal fatto che l'ultima cifra, pur mutata nell'aspetto, occupa esattamente lo stesso spazio del conio primigenio.
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  40. Tarentum Calabria, dracma,c. 302- 281 BC, Sear 367v., SNG ANS 1303 https://www.vcoins.com/en/stores/romae_aeternae_numismatics/136/product/calabria_italy_tarentum_ar_drachm_athena__owl_facing_olive_sprig_good_vf/832409/Default.aspx
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  41. Ciao Alex, diciamo che non ho sborsato il doppio, ma poco ci mancava, però in mia difesa posso dire che era da quando è stata pubblicata la notizia dell'emissione che l'aspettavo. Purtroppo poco tempo prima della vendita mi è stato comunicato che proprio in quel momento avrei avuto un impegno cui non potevo sottrarmi...vi lascio immaginare la mia gioia
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  42. Da quello che vedo come conservazione è uno spl, ha rilievi bellissimi per questa tipologia. Per il testo specifico proviamo ad evocare @eracle62, forse ti potrà aiutare @Asclepia Ciao
    1 punto
  43. Ci sono Delle varianti
    1 punto
  44. Ciao @Theodor Mommsen, studio certamente molto interessante nonché difficile ; vediamo se la storia puo' venirci in aiuto . Sappiamo che nel corso della seconda guerra sannitica , svoltasi dal 326 al 304 a.C. circa , i Campani di Neapolis si alleano con i Sanniti contro Roma fornendo ai Sanniti la loro famosa cavalleria campana , forse la migliore cavalleria dell' epoca , intanto i Romani avevano da poco conquistato Capua stabilendo un trattato equo ; alla fine della seconda guerra sannitica Roma chiese certamente a Neapolis un indennizzo di guerra per essersi alleata con i Sanniti , indennizzo che potrebbe essersi tradotto nella fornitura della cavalleria napoletana campana nei ranghi di quella romana , con la conseguente (possibile) emissione di monete in argento e bronzo da fornire all' erario di Roma , indennizzo in monete coniate anziché in metallo grezzo , con la legenda ROMA o ROMANO , posta sotto il cavallo intero o sotto la protome di cavallo , quasi a voler mettere in risalto la sottomissione a Roma di Neapolis e di conseguenza della migliore arma di Neapolis , cioe' la cavalleria . E' solo una ipotesi per quanto riguarda l' iconografia del cavallo , per quella del toro e del gallo non saprei dire , forse legate a temi religiosi agricoli .
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  45. Secondo me è un saggio e "salutare" modo di collezionare il tuo: ti diverti e ammazzi il tempo praticamente senza spendere denaro.....
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