Vai al contenuto

Classifica

  1. grigioviola

    grigioviola

    Utente Storico


    • Punti

      13

    • Numero contenuti

      4941


  2. Sirlad

    Sirlad

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      3632


  3. carpdiem79

    carpdiem79

    Utente Senior


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      193


  4. Zenzero

    Zenzero

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      1215


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/11/17 in tutte le aree

  1. Tutta questa ricostruzione mi serviva da cappello per dire che finalmente, dopo Leliano, sono riuscito a mettere in collezione anche Bonoso Chiedo venia per le immagini, ma al momento il pezzo è ancora oltralpe in attesa di spedizione: Si tratta di un esemplare che condivide i medesimi conii (dritto e rovescio) dell'esemplare pubblicato da De Witte nel 1859 (e conservato nella B.N.F.) e dei due pezzi del tesoro di Malicorne n. 51-52 (vedi fig. 11-12-13 Estiot). E quindi con questo siamo a 12 pezzi noti con in condivisione gli stessi conii di dritto (e quattro di questa tipologia con entrambe le accoppiate di conio). Di per sé non è altro che un antoniniano imitativo come ve ne sono molti... ma ha una storia tutta sua arricchita da una corposa bibliografia che contribuiscono a conferirgli fascino e valore. Spero di avervi allietato con il mio regalino di Natale!
    6 punti
  2. Di questo usurpatore si è parlato in più occasioni in questo forum, talune direttamente altre abbinandolo al "compagno" Proculo. Per chi volesse fari un piccolo tour in queste precedenti discussioni, vi lascio alcuni link: Mentre la letteratura più aggiornata sull'argomento è disponibile online a firma della Estiot qui: https://www.academia.edu/5004316/S._Estiot_Probus_et_les_tyrans_minuscules_Proculus_et_Bonosus._Que_dit_la_monnaie_ Nella nostra lingua è possibile leggere un dittico di articoli a firma di @Caio Ottavio qui: 1) https://www.academia.edu/23557258/Raffaele_Iula_Ancora_sulle_discusse_monete_dellusurpatore_romano_Bonoso_note_compendiarie_per_una_rivisitazione_della_sua_produzione_monetale_in_Panorama_Numismatico_anno_XXXIII_n_314_febbraio_2016_pp._11-19 2) https://www.academia.edu/35154879/Raffaele_Iula_Antoniniano_unico_di_Bonoso_apparso_e_scomparso_in_Panorama_Numismatico_n_333_novembre_2017_a._XXXIV_pp._7-9 Brevemente vi riporto quanto c'è di certo, a livello di fonti, su questo personaggio (trascrizioni latine prese dal breve saggio della Estiot): Dal punto di vista numismatico invece esistono una manciata di pezzi attribuiti a Bonoso caratterizzati dall'avere uno stile alquanto "rozzo" e legende degradate in tipico stile imitativo gallico del III secolo. Questi pezzi condividono tutti il medesimo tipo di conio al dritto e una serie differente di rovesci riconducibili ai tipi: PAX AVG (marciante a sx), MONETA AVG, DIANA LVCIFERAE, FORTVNA AVG e ORIENS AVG di Postumo. L'attribuzione a Bonoso si deve a De Witte (1859) che, esaminando due antoniniani conservati nel cabinet della biblioteca nazionale di Francia, si fidò senza troppe analisi e approfondimenti del "lavoro di bulino" fatto da un contemporaneo che ritoccò la legenda di uno di questi due pezzi trasformandola da caratteri incoerenti (come per tutti gli altri tipi noti) in "[...]C BONOSVS[...] (v. fig. 4). Tale catalogazione viene ripresa anche nel RIC. J. B. Giard (1966) studiando il tesoretto di Malicorne (vedi pubblicazione: http://www.persee.fr/doc/numi_0484-8942_1966_num_6_8_1114) isolò 6 pezzi con il medesimo conio di dritto del pezzo lavorato a bulino dimostrando sostanzialmente che: 1) era appunto lavorato a bulino 2) non poteva comunque trattarsi di una emissione attribuibile a Bonoso in quanto il ripostiglio in questione era stato chiuso durante Vittorino (quindi circa 10 anni prima dell'usurpazioni di Bonoso) 3) tutti i rovesci dei tipi in questione sono riconducibili a rovesci di Postumo e dovevano essere opera di una officina locale situata nella regione di Clameey Sempre J.B Giard nel suo saggio evidenzia tutta una serie di analogie di questo gruppo di sei pezzi con altri pezzi provenienti dal medesimo ripostiglio e anche dal coevo deposito di Thiais in cui indubbiamente si riconosce la medesima mano dietro l'incisione dei conii (sia per il dritto che per il rovescio) pur non essendovi dei veri e propri die-links. Commercialmente, un pezzo attribuito a Bonoso (e tuttora dato per tale in molti siti online) è stato messo all'asta nel 1988 dalla Numismatic Fine Arts con stima 8.000-10.000 USD (ma rimase invenduto) (v. fig. 19). Un pezzo, a rovescio ORIENS AVG è stato messo all'asta LEU web auction 1, June-2017: Complessivamente, i pezzi noti dovrebbero aggirarsi sul numero di 11 esemplari. Questo è il "catalogo" tipologico presente nel lavoro della Estiot (cui va appunto integrato l'esemplare venduto via Leu quest'estate): Esistono poi una serie di falsi più o meno noti e più o meno lavorati di monete attribuite in passato a Bonoso. L'esemplare più famoso è quello appartenuto a Mazzini di cui parlò Gnecchi in un articolo e che venne fabbricato dal Cigoi (l'esemplare è trattato approfonditamente nel lavoro più recente di Iula, vedi link messo in precedenza, dove però viene dato per buono, mentre la Estiot ricostruisce brevemente la sua attribuzione al Cigoi sempre nel suo corpus di monete degli usurpatori Bonoso & c.).
    4 punti
  3. Buona giornata Talvolta, qualche utente del forum, ha chiesto se, alla morte di un doge, la monetazione emessa a suo nome veniva ritirata; ovviamente no è stata la risposta. La riprova ce la da Marin Sanudo, diarista veneziano che, pazientemente, per decenni, ha compilato i suoi diarii, riportando giornalmente i fatti più importanti o singolari che, a suo giudizio, dovevano costituire la memoria dello Stato. Nel maggio del 1514 Venezia è ancora impegnata alla riconquista dei territori persi a seguito della guerra di Cambrai; servono soldi per pagare le milizie mercenarie che operano su vari fronti: Friuli, Veneto occidentale, Lombardia, Polesine e, oltre alle varie imposte decise per rastrellare più danaro possibile, tanti donano soldi; i più munifici a "fondo perduto", altri con la facoltà di riaverli a guerra finita. Scrive il Sanudo: Noto. In questa matina vene in Collegio uno di la Patria di Friul, nominato Daniel Dalcis da Ceglia da Spilimbergo, qual è in questa terra con la sua fameja, e menò uno suo fiol, dicendo è vero servitor di questo Stado, e si suo fiol non fusse come lui lo amazaria; et però voleva imprestar ducati 1000 a la Signoria per ajutar a cazar todeschi di la Patria, non dimandando altra gratia, nè il tempo de la restitution, nì de asecuration alcuna. Il Principe con tutto il Collegio lo acarezoe assai, e cussì dete ducati 800 d'oro vinitiani di stampa di diversi doxi dal Foscari in suso, il resto monede; sichè merita esser premiati. Nel trafiletto di cui sopra c'è anche l'informazione che, in questo tempo, il ducato d'oro non ha ancora assunto il nome di zecchino. saluti luciano
    4 punti
  4. buona lettura a me. appena arrivati sono rispettivamente: Vol 1: 412/500 Vol 2: 410/500 Vol 3: 395/500
    4 punti
  5. Salve volevo condividere con voi il mio ultimo acquisto. Si tratta di un Grosso agontano da 20 denari battuto nella zecca di Volterra, dopo aver controllato per adesso solo la foto mi sento di classificarlo come lo classificava la casa d'asta che me lo ha venduto Mir 613
    3 punti
  6. Da notare la ribattitura del cavallo su quello di Napoli, sembra quasi che siano 2 cavalli appaiati che camminano insieme. Guardate le differenze. Grande Tramontano!
    3 punti
  7. Ottime le osservazione di tutti e la correzione di @margheludo Però attenzione: in realtà le prime serie di piccioli hanno un sottile cerchio perlinato (serie per Enrico VII = A.V.1) e poi molto spesso un sottilissimo cerchio lineare/rigatura di appoggio delle lettere della legenda (gruppi A.V.2 e A.V.3) a racchiudere la la P o l'aquila. Il cerchio è invece sicuramente assente nelle serie successive di piccioli (A.XV) e presente invece nei quattrini (A.XIV), dove appare perlinato. Quindi per me il primo picciolo è giusto come classificato da @Zenzero, ovvero: Bald A.V.3b (segno balestra) - post 1318/1319-1330 ca. E sono ovviamente d'accordo anche sul secondo: picciolo Bald A.XV.1z (scudetto gotico) - 1330 circa - 1370 circa. Per il terzo concordo invece con @margheludo: si tratta di un picciolo del gruppo A.XV.1s. - 1330-1370 circa. Ciò è confermato non solo dall'assenza del cerchio e dalle misure stesse della moneta, ma anche dalle interpunzioni che sembrano vedersi ad inizio e a fine legenda (non presenti invece nei quattrini dei gruppi A.XIV.1.) Un caro saluto MB
    3 punti
  8. Sono completamente d'accordo sull'importanza della gentilezza e della buona educazione che, a prescindere dai vari proverbi, sono indubbiamente sinonimo di intelligenza. Non condivido invece per nulla, quando si afferma "il modo di dare vale molto di più di ciò che si dà", cioè la prevalenza della forma sulla sostanza. Purtroppo la prevalenza della forma sulla sostanza, tipico vezzo perbenista italico, è stato, ed è tutt'ora, foriero di grandi disgrazie in tanti settori della nostra società.
    3 punti
  9. Ciao a tutti, le aste autunnali mi hanno consentito di aggiungere qualche nuovo testone alla mia collezione. Oggi vi volevo presentare questo: Gregorio XIII (1572-1585), Testone per ANCONA (Munt. 205, CNI 191) D/: Stemma ovale in cornice con due putti, cimasa con fiore. GREGORI – XIII . P . MAX R/: Gesù e la Samaritana al pozzo. . NVNQVAM . SITIET . Es.: ANCONA T/: liscio Peso: 9.52 gr Provenienza: -ex Asta Santamaria 1956 (Collezione Conte Magnaguti). -ex Asta Montenapoleone 4, 1984 (Collezione Muntoni). -ex NAC 81, 2014 (Collezione De Falco). Personalmente ritengo questo testone rarissimo. Questa moneta, presente anche in un’altra variante (Muntoni 204), che si differenzia da questa per la foggia dello stemma al D/ e per la punteggiatura delle legende sia al D/ che al R/, è a mio avviso ricca di fascino iconografico e arricchita da una lunga storia numismatica. La legenda al R/ “Nunquam sitiet” (“Non avrai mai sete”) allude alla parola di Giovanni, VI, 35: Qui credit in me non sitiet unquam (“Chi crede in me non avrà mai sete”). Come sempre, vostri commenti e integrazioni sono graditi Michele
    2 punti
  10. Federico I, zecca di Nosedo Se ne era parlato qui: Antonio
    2 punti
  11. Grazie. Buona sera. Cheap falso cinese.
    2 punti
  12. chiediamo a @Brios, che da Mosca saprà senz'altro essere più preciso.
    2 punti
  13. c' è una copia del libro di arslan su amazon
    2 punti
  14. Salve a tutti,volevo chiedere cortesemente a voi esperti,un'aiuto per identificare di quale variante si tratti di questo Bolognino purtroppo incompleto..Grazie a tutti
    2 punti
  15. Definirla medaglia è fargli un complimento è solo un gadget, per nostalgici, o semplici curiosi, il termine tecnico è "patacca" petronius
    2 punti
  16. Buona notte a tutti, @Zenzero con il libro vai alla grande, confermo i primi due mentre il terzo credo che sia un denaro minuto A.XV.1s. E non un quattrino, la differenza più evidente è il cerchio interno perlinato che nei denari manca del tutto. Controlla e facci sapere
    2 punti
  17. Giornata da neve, ma al Cordusio si divulga sempre... Nuovi appassionati hanno avuto la loro copia del Gazzettino, dalla "Terra di Lavoro" dalla Apulia, e dalla Trinacria. Alcuni di passaggio altri per lo storico mercatino del Cordusio. Infine, nuovi amici si sono aggiunti alla nostra associazione, iscrivendosi e portando in dote la loro passione. Continua... Eros
    2 punti
  18. Nell'Asta Ranieri nr. 12 di ieri e' stato esitato al lotto 699 un esemplare del Grosso per Roma coniato durante la Sede Vacante del Camerlengo Barberini nel 1655. classificato correttamente al Muntoni 7 e giudicato "Molto Raro" in conservazione BB: Personalmente e' il Quarto esemplare che ho censito otre quelli della Montenapoleone 4 (non raffigurato, se fosse questo sono 3...), NAC 1999 e asta VL Nummus del 2015 (bucato). Manca in tutti i Cataloghi di Varesi, Nomisma,Negrini, Artemide, InAsta, (li ho quasi tutti..). Un altro indicatore della rarita' di questa Moneta e' la "NON PRESENZA" nell'asta KM XXI del 1980, in particolare la Vacanza del 1655 era rappresentata per la zecca di Roma, oltre dalla favolosa Quadrupla, dalla Piastra, Testone, Giulio e Mezzo Grosso, praticamente tutti i nominali tranne questo.... (anche per la zecca di Ferrara era ben rappresentata, compresi i rarissimi Grosso e Quattrino). Non sto' a citare tutte le aste Papali piu' importanti che ogni tanto prendiamo come riferimento, non c'e'. Se vi puo' interessare (ma non prendetelo come indicatore di rarita'), era l'unico Grosso di Sede Vacante che mi mancava.... A mio avviso e' una moneta "almeno Rarissima", e per questo vi chiedo un vs. parere sugli esemplari conosciuti. Voglio concludere con una riflessione di questi giorni: nella prossima NAC sono esitati ben 3 Talleri di Alberico I Cybo Malaspina (unica tipologia coniata da questo Principe), moneta della piu' grande rarita', probabilmente ci sono voluti 60 anni di collezionismo per vedere quello che sabato sara' venduto..................La Numismatica e' fortemente subordinata agli eventi che portano la dispersione delle collezioni, e quindi e' possibile che io, avendo visti solo questi negli ultimi 20/25 anni la reputo estremamente rara, mentre Ranieri (Padre ) magari 30\40 anni fa', ne ha visti almeno una dozzina.......... Grazie e buona serata Daniele
    1 punto
  19. Hello there, First of all i want to apologize for posting in english but unfortunately i don't speak italian and i believe the information i need is more likely to be found on an italian numismatics forum. The coin in the picture is, as far as i know, a tallero of 80 soldi ,Bozzolo,no date, S.Gonzaga,weights 25.5 grams,R 4. What i'm interested to know,if possible, is the number of similar coins known to exist at the moment .I posted about this coin on other forums too, and people gave their best to give as much info as possible but i believe i can find out more about this coin by posting on your forum. Thank you for you time!
    1 punto
  20. Tra i miei acquisti recenti figurano anche questi due pezzi alquanto simpatici per provenienza: D\ IMP C POSTVMVS PF AVG R\ MONETA AVG 4,10 gr - 20 mm D\ IMP C POSTVMVS PF AVG R\ VIRTVS AVG 3,30 gr - 22/19 mm Entrambi gli esemplari provengono dal Mossy Bottom Barn Hoard (Shoreham rea, west Sussex) scoperto da mr. J. Howe con il metal detector tra il 17-27 gennaio 1999. Il deposito conteneva 4105 esemplari tra denari (2) e antoniniani riposti in un vaso in terracotta. Questo il report del ripostiglo a cura di R. Abdy: Il ripostiglio, una volta restituito allo scopritore, è stato poi venduto: nel 2013 sono stati messi in vendita dei grossi lotti multipli, di seguito alcune immagini:
    1 punto
  21. Mi mancherebbero la 100 lire (da affiancare alla serie italia turrita) e la 500... per completare (tipologicamente) la serie del periodo. MA, con questo approccio collezionistico, mi ritroverei anche a dover acquisire le varie pezzature della RSI (magari in conservazione anche CS [carta straccia], giusto per riempire il buco)... Voi cosa ne pensate? Vi allego il mio ultimo acquisto in proposito: 1000 lire. Non è una introna, ma la trovo un ottimo compromesso tra qualità (ottimo BB, credo che anche BB/qSpl non sia un azzardo) e costo (100€ spedita). Che ne dite? visto che ormai è il mio più stretto compagno di post, taggo senza ritegno @nikita_ abusando della sua bontà d'animo nel dispensare sapere... Ma so già che petronius e gli altri amici non mancheranno di unirsi Ciao a tutti, Fab
    1 punto
  22. Mi piacerebbe ricevere vostri commenti su questa moneta, sia storici, di conservazione e anche di eventuale valore di mercato. Grazie
    1 punto
  23. Spettacolare, sono contento che sia finito nella tua bella collezione! Non aggiungo nulla, la qualità della moneta è già garantita dalle mani dei grandi collezionisti che l'hanno toccata Buona serata, Antonio
    1 punto
  24. Allego per un confronto il mio proveniente da un' asta Ranieri. Rispetto al tuo non c'è storia, decisamente la conservazione di quello da te postato è invidiabile. Concordo su R3 come rarità, tra l'altro il pedigree è imbarazzante veramente. Mi sfugge da dove provenga, lo puoi dire ?
    1 punto
  25. Per me è un bb/Qspl. Saluti
    1 punto
  26. il muntoni 8 e' il mezzo Grosso, e della serie del 1655 e' decisamente il "meno raro", ma non e' per niente comune.... del resto la Piastra e' R2, il Testone R4, il Giulio R3,
    1 punto
  27. Vedo solo adesso, trattasi di un bottone della gendarmeria della Repubblica Cisalpina in uso dal 1797 al 1802, bello e raro!
    1 punto
  28. Grazie per i consigli. Pare che il testo di Arslan non sia attualmente disponibile, quantomeno nelle principali librerie on line. Sicuramente provvederò ad acquistare il secondo da te citato.
    1 punto
  29. Molto probabilmente non riuscirò ad esserci, faccio allora adesso un plauso ad un grande e anagraficamente giovane numismatico @anto R, davvero molto competente, penso proprio che persone come lui saranno il futuro della numismatica italiana.
    1 punto
  30. Ti ringrazio, capisco bene. Per come sono fatto io la risposta me la dò e poco mi importa che non abbia le evidenze scientifiche ma capisco che nessuno possa approvare il mio metodo tantomeno in questa comunitá. Apprezzo quindi la tua cortesia e ti mando questo inedito genovese certo che saprai identificarlo meglio di chiunque altro
    1 punto
  31. Si, potrebbero aver circolato per più di 100 anni, e vista la staticità degli achemeidi cià non mi stupisce! la contromarca toro-bue è proprio dello stesso tipo, con il crescente sopra, addirittura azzarderei che la seconda e quarta moneta del post 16, abbiano la contromarca toro-bue dello stesso punzone, con la stessa frattura. Coinciderebbe anche con la quarta del post 6! Mentre negli altri casi la posizione delle zampe è differente. Il punzone con la frattura è stato sostituito con uno nuovo ? Chi poteva permettersi più punzoni del medesimo tipo per contromarcare le monete?
    1 punto
  32. Mi limito a farti i complimenti per l'acquisto, di più, vista la mia esperienza non posso fare. Vorrei però indicarti un sistema per completare in maniera rapida ed a costo zero la collezione di cui hai parlato. Visto il periodo natalizio, dove quasi tutti, amici, parenti, etc. non sanno mai cosa regalare, tu fagli questa proposta: "... sapete che sono un collezionista e visto che mi chiedete cosa desidero per Natale, ho pensato ad una piccola serie di "vecchie banconote usate sono quasi carta straccia"- almeno BB - in modo tale da permettermi di completare la mia collezione..." Io quasi quasi ci provo, poi sai, una volta accettata la richiesta non si può mica tornare indietro... non è elegante Di nuovo complimenti e perdona la battuta PB
    1 punto
  33. Purtroppo come ti hanno gia scritto, non si vede se c'e' il cuneo dopo la prima N di BONONIA per la mancanza di metallo. La A gotica e' sicuramente del primo tipo (quello piu' antico) percui, in mancanza del particolare potrebbe essre un Chimienti 1 (CNI 1,3) oppure un Chimienti 2 (CNI 1,1) La frattura di questa moneta probabilmente l'ha salvata dalla circolazione. Infatti i rilievi sono molto buoni e l'argentatura sembra integra.
    1 punto
  34. "Siamo soli nell'Universo"? Se lo sono chiesto in molti. È ragionevole pensare di no, ma le evidenze scientifiche, al momento, sono quello che sono. Ecco, grosso modo è la stessa cosa ;-)
    1 punto
  35. Non temere caro Gianfranco, la presentazione è impostata in maniera molto schematica con dritte e suggerimenti per riconoscere le tre zecche italiane fino ad oggi individuate: Milano, Pavia e Venezia. A domani Antonio
    1 punto
  36. grazie @simo88 credo si tratti dell'imitativo che ho pagato di più in assoluto... era all'interno di un lotto multiplo dove tutti gli altri pezzi son doppi o addirittura tripli... ma vista la singolarità dell'esemplare e soprattutto vista la sua storia, ho "lottato" fino alla fine per accaparrarmelo! Ora conto di dargli giustizia creando un articolo ad hoc su questa serie di emissioni fatte da questo atelier locale non appena riesco a ricavare un po' di tempo libero. Giusto per contestualizzare meglio l'area di emissione/circolazione vi lascio questa mappa tratta dal saggio di Giard:
    1 punto
  37. Ciao @palpi62 ho rettificato la scheda ...... ma ho qualche dubbio sugli esemplari emessi (bronzo-argento) che immagino siano invertiti. Attendo Tue osservazioni in merito anche alle descrizioni
    1 punto
  38. e vai con i cavalli francesi .............
    1 punto
  39. Allora, quello alla fiumara me lo sono perso, quindi spero di andarci. Di solito, questo è molto molto piccolo (è in un hotel...), ma l'anno scorso c'è stata la prima inversione di tendenza dopo tanti anni.
    1 punto
  40. Anche io passerei la mano qui. Non vedo evidenze di coniazione su questo esemplare, ma i fondi parrebbero abbassati. Propenderei probabilmente per un falso rilavorato. Nell'improbabile caso in cui fosse invece autentica e solo brutta e compromessa, bè...non ti perdi poi molto.
    1 punto
  41. Ai convegni di Genova non sono mai stato, ma non credo ci sia troppa differenza con gli altri. Anche se, ufficialmente, il convegno dura due giorni, molti commercianti (a volte la metà o anche più), rimangono solo il sabato, la domenica non si ripresentano. E' così ormai da anni, un po' in tutta Italia, i collezionisti lo sanno e vanno anche loro il sabato, la domenica rischi di non trovare quasi nessuno petronius
    1 punto
  42. Dipende dalla disponibilità economica, credo che comprandola insieme risparmieresti qualcosa. Inoltre anche la conservazione ha il suo peso nel prezzo di acquisto ovviamente. Valuta anche che i prezzi della repubblica in questo momento di calo sono più arrivabili. Io naturalmente sono per completarla la collezione, le cose a metà non piacciono. Saluti Marfir
    1 punto
  43. ciao, io ho questo album anche io mi sono fermato non ho il 1947. Nn so se mai lo acquisterò però mi fa piacere ogni tanto aprire questo bel album
    1 punto
  44. Concordo con te ed Emilio. quando salta fuori una tipologia di “inediti “ serve molta attenzione. A volte si divertono un po’ a ricreare nuove tipologie, e questa per chi studia , è la strada più pericolosa è triste (ben peggiore del solo fine collezionistico). Si rischia di perdere tempo o addirittura di ipotizzare qualcosa che in realtà non è, andando a creare poi un precedente. un tempo si pensava che per monete piccole o di poco valore non ne valesse la pena perderci tempo, al giorno d oggi falsificano ed alterano tutto, pur di vendere... con questo non voglio a prescindere dire che non sia buona, ma che a vista con attenzione, patina compresa.. Farò passare un po di testi come ho un po di tempo. buona domenica a tutti skuby
    1 punto
  45. Complimenti per le foto... molto belle.. anche se a dire la verità per capire questa moneta sarebbe più indicata una illuminazione diretta... la tua foto sembra un po sottoesposta alla luce... anche io ne ho fatte tante di foto,ma direi che quelle più esplicative per capire meglio la qualità del metallo sono risultate quelle con luce naturale laterale proveniente da destra. La tua moneta sembra molto bella.. però tra patina e bassa illuminazione è difficile da valutare.. la mia impressione è che si attesti tra uno spl+ o uno spl-fdc
    1 punto
  46. Scusatemi, capisco che rispetto al principio di cui si dibatte (anche troppo animatamente), sia secondario, ma mi spiegate se il business delle perizie è (o ritenete che diverrà) significativo e lucrativo? Capisco la tutela del collezionista meno esperto, ma non capirei tutto questo accalorarsi "solo" per questo, in un mercato dove circolano tanti falsi e dove bisogna essere dei provetti Sherlock Holmes-piccolo chimico-restauratori-etc... Grazie ES
    1 punto
  47. Un saluto a voi tutti. E' da qualche tempo che non posto qualche nuovo acquisto. Condivido queste due medaglie annuali di Clemente XI perchè credo che valga la pena di esporle.
    1 punto
  48. Ciao a tutti, approfittando del Natale, e per onorare il passaggio dei 5000 messaggi, vi posto un nuovo arrivo.. un gigliato di Roberto D'Angiò con allegorie di prescrizione Stella Ed N ai lati del re.. Moneta raruccia: R3.. Grazie all'amico Christian Andreani, da cui ho "rubato" anche le foto.. Ottimo pedigree De Falco - Hatria Numismatica.. Saluti Eliodoro
    1 punto
  49. Taglio: 2€ cc Nazione: Finlandia Anno: 2016 B Tiratura: 984.000 Condizioni: SPL Città: Milano Note: mi mancava
    1 punto
  50. @refero1980 @palanchino "Mia nonna"... "tua nonna"..."cogl###i"... Siete pregati di mantenere un linguaggio consono e moderato nell'esprimere le vostre ragioni... Grazie Simone - Staff la moneta.it
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.